DISPACCI DALLA CINA. CHE FA PAURA SOLO A CHI NON LA CONOSCE.

27 Marzo 2019 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, il M° Aurelio Porfiri nei suoi Dispacci dalla Cina oggi tocca anche il problema dei rapporti commerciali che si stanno instaurando con vigore maggiore fra il nostro Paese e il Regno di Mezzo. Esortando, soprattutto, a un lavoro di di ricerca e conoscenza di quell’universo umano e culturale. Buona lettura.

La Cina fa paura a chi non la conosce…

Si parla molto di Cina in questi giorni per via di accordi commerciali con il nostro paese, opportunità, intimidazioni e via dicendo. Come ho voluto dire molte volte, la Cina può far paura a chi non la conosce. Se la conosci ti rendi conto che fanno solo quello che ci si potrebbe aspettare da loro, molto coerentemente con la loro visione del mondo. Il problema, lo ripeto, non sono loro, ma siamo noi, noi Chiesa, noi Italia. Io non credo che nessun osservatore attento della Cina si sorprenda anche degli aspetti che ad alcuni sembrano un poco più preoccupanti. Quello che dovrebbe preoccuparci non è come sono loro, ma come siamo diventati noi.

 

Calo delle nascite

Un articolo su “AsiaNews”  ci informa del calo delle nascite in Cina: “Nonostante gli sforzi del governo per incoraggiare le coppie a dare alla luce più bambini, il tasso di natalità in molte regioni della Cina e a Pechino continua a calare anche nel 2018. È quanto riporta la Reuters, citando il China Daily, organo di stampa ufficiale del Partito comunista cinese. Nella capitale il tasso di nascita è di 8.24 ogni 1.000 persone, in calo rispetto al 9.06 dell’anno precedente. A Shanghai, capitale finanziaria, i neonati scendono a 7.2 rispetto agli 8.1 del 2017. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica (Nbs, National Bureau of Statistics), nel 2018 i nuovi nati sono stati 15,23 milioni, cioè due milioni in meno rispetto all’anno precedente. In tutto il Paese sono diminuite anche le celebrazioni dei matrimoni, lo 0,72% rispetto allo 0,99% di quelli registrati nel 2013. I dati confermano quindi il cronico invecchiamento della popolazione, cui Pechino vorrebbe porre rimedio eliminando ogni barriera al concepimento. Intanto nel Paese continuano a essere poche le famiglie con più di un bambino, segno di una mentalità che fatica ad affrancarsi da 30 anni di freni alle gravidanze. La situazione grava in maniera pesante anche sul sistema pensionistico, dato che sempre meno è la forza lavoro (e quindi i contribuenti). Nel 2029 ci saranno 200 milioni di lavoratori in meno. Nel 2050 gli occupati dovranno pagare le pensioni a 400 milioni di persone oltre i 60 anni”. C’è anche da considerare che la legge del figlio unico ha portato ad una sproporzione nel numero delle donne disponibili per ogni uomo, creando difficoltà per gli uomini nel trovare un partner con cui mettere su famiglia.

 

Non è tempo per un incontro Papa-Xi Jinping

Come previsto il presidente Xi non ha visto il Papa. Sarebbe stato un incontro molto strano, visto che l’accordo fra governo cinese e santa sede non è mal visto soltanto da alcuni dal lato cattolico, ma anche da altri dal lato cinese. I cinesi giocano sui tempi lunghi. La famosa storiella su Zhu Enlai che richiesto come giudicava gli effetti della Rivoluzione Francese avrebbe risposto “è ancora troppo presto per dirlo”, dice molto sul modo di ragionare cinese, che per certi versi non è diverso da quello vaticano. Forse non si prendono non perché troppo diversi ma perché, in modo paradossale, troppo simili.

 

Allungare le scale

Mi sembra che un proverbio cinese ci possa dare una buona idea sulla Cina moderna: “Non sono le stelle troppo lontane, sono le scale per raggiungerle troppo corte”. Ecco, la Cina moderna sta cercando di allungare queste scale per divenire una superpotenza in grado di ottenere la supremazia mondiale sugli Stati Uniti che, grazie anche allo strategico controllo dei mari, sono ancora saldamente al comando. Eppure la determinazione cinese è proverbiale, il che paradossalmente non ci fa pensare ad una decadenza americana, ma ad un suo maggiore rafforzamento proprio per rispondere alle nuove sfide.



Oggi è il 199° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

Quando ha saputo che McCarrick era un un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?

È vero o non è vero che mons. Viganò l’ha avvertita il 23 giugno 2013?

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi, e risponda”.


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Padre Amorth. Memorie di un esorcista.

Inchiesta sul demonio.

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10 commenti

  • Il veritiero ha detto:

    Riguardo alla Cina, è agli accordi con il vaticano e ai nuovi accordi con lo stato per la così detta “via della seta” dove si parla dell’acquisto del porto di Genova da parte dei cinesi… Da ragazzo mi piaceva molto leggere le quartine del famosissimo dottore farmacista oltre che astrologo francese Michel De Notredame, in arte Nostradamus, che parlava dei 3 anticristo e dell’invasione dell’Italia. Dell’invasione dell’Italia ha profetizzato e scritto ” che il nemico invasore sarebbe entrato da Genova E avrebbe invaso l’italia” è molto paradossale che i cinesi vogliano fare del porto di Genova la loro base logistica e che da tutto il mondo arrivano avvertimenti all’Italia che ci mettono in guardia sul fatto che in realtà la Cina vuole arrivare a un egemonia commerciale e militare con la così detta “via della seta” ma è possibile che l’invasore tanto atteso che entrerà da Genova è la Cina? , molte profezie le ha indovinate in modo clamoroso , 1 anticristo era Napoleone e ha indicato il luogo esatto della nascita e dove sarebbe caduto il suo impero oltre a molti particolari raggelanti. 2 anticristo Hitler del quale disse addirittura il nome preciso e il luogo di nascita. 3 anticristo lo stiamo aspettando. Ci sono mi punti e attinenze che combaciano.. chissà se veramente stiamo vendendo la sicurezza del popolo italiano per qualche soldo?

  • francesco parolin ha detto:

    https://vocecontrocorrente.it/congresso-delle-famiglie-verona/
    Al Congresso di Verona il ‘Family Day’ diventa istituzionale
    24 Marzo 2019

    Per la prima volta, nella storia degli ultimi decenni, può essere invertita la tendenza e riaffermare l’importanza di una cultura originaria.
    Il Congresso Mondiale delle Famiglie, che si terrà a Verona a partire dal 29 Marzo e che culminerà nella Marcia di Domenica 31, sarà la manifestazione di popolo pro family e pro life più importante tenutasi nel nostro paese, dal Family Day del 30 gennaio 2016.
    La classe politica che tradì le ragioni delle centinaia di migliaia di famiglie del Circo Massimo ha perso il potere politico, pur conservando il controllo dei giornali, delle televisioni, della scuola, dell’Università e della magistratura.
    E’ innegabile, però, che dopo le ultime elezioni dell’anno scorso la scena politica italiana è completamente cambiata.Ed è in questo che risiede la differenza tra le due manifestazioni pro-family. Il Congresso di Verona è la naturale prosecuzione dei Family Day di Piazza San Giovanni e del Circo Massimo. Solo che a Verona, ad appoggiare le istanze delle famiglie italiane, ci saranno anche il Ministro degli Interni, quello della Famiglia e quello della Pubblica Istruzione, oltre a tante personalità politiche che hanno sempre dimostrato particolare sensibilità su questi temi. Uno scenario impensabile solo fino all’anno scorso.
    E’ un cambiamento storico, che incute timore ai nemici della famiglia, della vita e della libertà di educazione.
    Ne hanno naturalmente paura. Sono letteralmente terrorizzati di perdere quell’egemonia culturale che hanno esercitato negli ultimi quaranta anni e che ha precipitato il nostro Paese nella paradossale situazione in cui ci troviamo ora; un paese confuso dove non si fanno più figli, dove ogni anno muoiono più duecentomila persone in più di quanti ne nascano, dove i nostri ragazzi non si sposano più e non mettono su famiglia, un Paese che invecchia rapidamente e a cui la demografia, che non fa sconti essendo una scienza esatta, sta presentando il conto.
    Il Congresso delle Famiglie rappresenta simbolicamente e concretamente la possibilità che finalmente l’Italia possa ritrovare la sua cultura originaria, storicamente in sostegno delle famiglie e della vita, e la sua vera identità, ancora nonostante tutto maggioranza, seppur finora silenziosa. profondamente radicata nei valori cristiani che in duemila anni hanno fatto grande l’Europa e il nostro Paese.
    Per questo si sono scatenati, per questo è stata messa in moto la micidiale macchina di fango che tende a rappresentare l’evento di Verona come un happening di sfigati, oscurantisti, retrogradi, omofobi e fascisti, appellativi con i quali cercano di marchiare d’infamia chi esprime una visione culturale, e di conseguenza politica, diversa dalla loro.
    In realtà, il Congresso delle Famiglie, così come i due precedenti Family Day, vuole riportare la famiglia italiana, vera spina dorsale del nostro Paese, al centro di ogni azione politica anche attraverso un’azione culturale capace di riaffermare la tutela giuridica della vita nascente, dei diritti dei bambini che devono avere la precedenza sui desideri degli adulti, della bellezza del matrimonio e che abbia a cuore la salute e la dignità della donna.
    In sintesi, tornare a rispettare e mettere in pratica il dettato della Carta Costituzionale, tradito dal sistema di potere e culturale che ha governato l’Italia negli ultimi quarant’anni, che all’articolo 31 impone alla Repubblica di agevolare “con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose” e proteggere “protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo”.
    A Verona verrà rappresentato un modello culturale che ha una visione del bene dell’uomo e del modello di società da costruire agli antipodi rispetto alla cultura della morte che tanti disastri ha prodotto in Europa e in Italia negli ultimi quarant’anni. La vera novità, che rappresenta il vero cambiamento, è che mai come in questo momento storico si sono create le condizioni politiche per invertire la tendenza e ribaltare il piano inclinato che ci stava portando lentamente, ma inesorabilmente all’auto distruzione. Per tutti questi motivi sarà di fondamentale importanza esserci.
    Chi ha a cuore la Famiglia e la Vita sarà a Verona.
    A cura di Giuseppe Focone

    Un invito per Verona

    Il Pdf che sforna un comunicato in rosso (che richiede gli occhiali per quanto è lungo), stile anni ’70, per elencare tutte le motivazioni per le quali non parteciperà all’evento di Verona,
    è speculare alla lapidaria, quanto pilatesca, sentenza del capo della CEI (le famose “modalità”, di cui nessuno sa nulla).
    Due facce della stessa medaglia, una medaglia fatta di politicismo e latria umana.
    Non che sia tutto falso in quanto scritto da Adinolfi.
    Non che non ci siano critiche da muovere in certi atteggiamenti degli organizzatori (anche io ho fatto una mia critica).
    Ma, dinanzi alla china che gli eventi hanno preso anche al di là della volontà degli stessi organizzatori, dinanzi allo scatenamento non solo mediatico, ma anche di piazza (come gli eventi di Trento hanno dimostrato) delle forze sinistre, dinanzi al miliardesimo caso di inqualificabile tradimento del clero odierno (don Ciotti in primis), mettersi a fare i distinguo partitici significa solo gettare la maschera sulle reali motivazioni e sulle reali “radici” della propria impresa politica.
    Avrei potuto ancora capire se tutta questa vicenda non avesse avuto la risonanza che ha avuto proprio dalle forze nemiche.
    Ma dinanzi a una società che si sta preparando a mettere in galera chi afferma che si nasce solo maschi o femmine e che ogni essere umano nasce da un padre da una madre, mettersi a fare le disquisizioni partitiche (come se poi chi le fa non fosse a capo di un partitello dello zerovirgola), è veramente degradante. Soprattutto per tante brave persone che ancora continuano, con una ottusità che meriterebbe ben altra qualità di intenti, a infognarsi nel protagonismo partitico del nulla.
    Questo denota, al di là di tutto, una crassa ignoranza della realtà del presente (al contrario di quello che credono), figlia della crassissima ignoranza della storia del passato.
    Se conoscessero la storia… Laici e preti…
    Se non fosse accaduto quello che è accaduto, non mi sarei interessato ai fatti di Verona (di marce e manifestazioni se ne fanno a non finire, come di raccolte firme e non parliamo di convegni). Ma dinanzi a tutto questo, dinanzi al Leviatano che allunga le mani ogni giorno di più su di noi, sui nostri figli, sulla nostra libertà, sulla stessa ragione umana e contro la stessa legge di natura, non si può mettere se stessi prima di tutto questo.
    Bisogna unirsi per salvarsi, non dividerci ulteriormente per fare un favore a chi ci vuole morti.
    Chi può, vada a Verona e si faccia una risata di tutti coloro che si preoccupano delle modalità e dei propri voti. Che mettono se stessi prima del Bene e dei figli.
    Nulla è perfetto. Se aspettiamo la perfezione per agire, siamo già morti, tutti. Impariamo dai nostri nemici, in questo: divisi come l’inferno, ma uniti nell’odio verso il bene. Impariamo da loro, solo mossi dall’amore per la Verità e per il Bene.
    Chi è perfetto, alzi la mano. (Massimo Viglione)

    • Pier Luigi Tossani ha detto:

      @Francesco Parolin

      Caro Francesco,

      ti ringrazio per aver portato questo approfondimento in appoggio alla tua tesi, ma, appunto, per quanto mi risulta, dove tu riporti

      “….a Verona, ad appoggiare le istanze delle famiglie italiane, ci saranno anche il Ministro degli Interni, quello della Famiglia e quello della Pubblica Istruzione, oltre a tante personalità politiche che hanno sempre dimostrato particolare sensibilità su questi temi. Uno scenario impensabile solo fino all’anno scorso”.

      siccome la questione verte appunto sulla relazione tra la politica espressa dalla Lega di Governo, e non solo, e il WCF, è bene che certi nodi politici vengano finalmente al pettine. E’ meglio esser chiari, come fa il PdF, e contribuire a fare chiarezza, a costo di scontentare qualcuno, piuttosto che alimentare la confusione. Pertanto, vedo da “La Croce quotidiano”, organo di informazione del Movimento Politico “Il Popolo della Famiglia”:

      “#EDITORIALINO IL PDF NON VA A VERONA di HASHTAG

      Il Congresso delle Famiglie di Verona, per dichiarazione esplicita di Gandolfini, è un incontro tra persone che si sentono “graniticamente” rappresentate dalla Lega (e dal partito satellite di Fratelli d’Italia) e a loro intendono portare i loro voti alle europee. Per questo dal palco sfileranno Salvini, Fontana, Bussetti, Zaia, Sboarina più la paraleghista Meloni. La nostra valutazione come Popolo della Famiglia è che Verona dovrebbe pesantemente contestare quei ministri, anziché offrire una platea plaudente e l’endorsement esplicito di voto alle europee, che immiserisce i temi pro-life consegnandoli alle insegne leghiste. Che è sempre la Lega della prostituzione statalizzata, la Lega che fa da relatore alla legge sull’eutanasia, la Lega della contraccezione gratuita in Lombardia, la Lega che promuove la Ru-486, la Lega che cambia la legge sul seppellimento dei bambini abortiti e li trasforma in rifiuti ospedalieri ma fa seppellire al cimitero cani e gatti. La Lega che ha lasciato che la triptorelina diventasse farmaco liberamente prescrivibile e pure gratuito, la Lega che vuole i patti prematrimoniali. La Lega che in legge di bilancio non ha messo un euro per la famiglia o per una lotta seria alla denatalità. Salvini a Verona prometterà. La Meloni dal palco copierà la proposta sul reddito di maternità su cui noi raccogliamo da mesi le firme. Ma saranno chiacchiere al vento per raccattare voti. Ad oggi, zero provvedimenti di legge per la famiglia. Eppure hanno tutte le leve del potere in mano. A Verona tutta la platea dovrebbe alzarsi e fischiarli. Invece applaudiranno le chiacchiere inutili e prometteranno i voti, schiacciando le istanze pro-life su una posizione ideologica e partitica di estrema destra, cosi facendo isolandole. Un colossale cumulo di errori. Privo di vantaggi, se non individuali per qualcuno. Questa è la nostra valutazione e per questo il PdF non partecipa al Congresso di Verona”.

      Nell’elenco degli atti infelici della Regione Lombardia fatto sopra manca la liberalizzazione della droga “per uso terapeutico”, quando si sa che non cura nulla, ma fa male e basta.

      Per una elencazione dettagliata, di fonte non PdF, dell’operato della Giunta Lombarda, a trazione Lega-Forza Italia, giustappunto da un anno a questa parte, vedere qui:

      https://www.notizieprovita.it/notizie-dallitalia/lombardia-una-regione-al-laccio/

      e qui

      http://www.lanuovabq.it/it/lombardia-dopo-formigoni-passa-lagenda-contro-la-vita

      Cioè, capito, qui qualcuno sta mentendo in modo spudorato, e di questo ne abbiamo abbastanza, ormai. E’ bene che Lega e FI, e pure FdI, si prendano la responsabilità delle loro scelte.

  • Iris ha detto:

    So di essere OT ma desidero segnalarvi l`ultimo libro del card. Sarah, una ventata di aria fresca, una sosta in acque pure, parole che ben pochi osano pronunciare e scrivere, immersi e sommersi dal religiosamente corretto scelgono di tacere lasciando il gregge a loro affidato ai lupi che oramai scorazzano liberamente, grazie al cardinal Sarah che ci offre una pausa consolatoria, una specie di balsamo sulle ferite inferte da chi dirige la Chiesa di Cristo, a meno che non lo sia…

    Il libro è in francese spero che sia tradotto in italiano:

    https://www.amazon.fr/soir-approche-d%C3%A9j%C3%A0-jour-baisse/dp/2213705216

    https://www.valeursactuelles.com/societe/cardinal-sarah-leglise-est-plongee-dans-lobscurite-du-vendredi-saint-105265

    http://www.libertaepersona.org/wordpress/2019/03/il-card-sarah-la-chiesa-che-dovrebbe-essere-un-luogo-di-luce-e-diventata-un-covo-di-tenebre/

  • GMZ ha detto:

    Caro Porfiri,
    Non capisco proprio cosa intenda col dire che il problema siamo noi: non è che la Cina abbia un diritto di prelazione ad essere nel giusto, eh?!
    Com’è che quando si ha a cha fare con “l’altro”, siamo sempre noi a doverci adeguare o a dover comprendere qualcosa? Si può dire che in Cina vige una dittatura di pensiero che, forte di un miliardo e mezzo di consensi, tiene in scacco la verità? È provinciale il pensarlo?
    Ossequi.

  • francesco parolin ha detto:

    pierluigi tossani, adinolfi creando il pdf ha spaccato il popolo del family day. sperava di prendersi tutti lui i voti invece ha fatto lo 0,6%. smettila di fare propaganda politica, sennò comincio anch’io.

    • Pier Luigi Tossani ha detto:

      @Francesco Parolin

      Caro Francesco,

      su questo blog si parla di religione, ma, siccome l’uomo è uno e indivisibile nelle sue diverse dimensioni, è logico che si finisca di parlare anche di politica, e non sono certo io l’unico che lo fa qui, e specialmente adesso, quando si è ormai aperta irrevocabilmente la questione, che è importantissima, dei risvolti politici del Congresso Mondiale delle Famiglie. E meno male, dico io, perché questa è un’occasione preziosissima per fare davvero chiarezza sul punto, che sarà davvero dirimente nel prossimo futuro.

      Credo anche di essere stato in topic, su questo specifico articolo, quando ho portato il tema della proposta di legge di iniziativa popolare “Reddito di Maternità”, promossa dal “Popolo della Famiglia”, a fronte del tema urgente della crisi demografica, sollevato dal Maestro Porfiri.

      Detto questo, a me piace, quando è necessario, contribuire al dibattito su questo blog con argomenti puntuali, piuttosto che con slogan o frasi fatte, quindi, sulla questione Family Day-Gandolfini-Adinolfi-PdF, segnalo a chi ci legge questo articolo

      http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2018/01/22/politica/almeno-si-vergognino-un-po

      e sui risvolti politici del Congresso Mondiale delle Famiglie, quest’altro:

      http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2019/03/23/politica/un-congresso-che-va-difeso-non-sostenuto

      Se hai anche tu qualche argomento a conforto di quanto dici, ti leggerò volentieri.

      Buona giornata,

      PLT

    • Fabrizio Giudici ha detto:

      smettila di fare propaganda politica, sennò comincio anch’io.

      Io non sono d’accordo con il PdF, ma visto che già ci pensano gli altri a metterci il bavaglio, non mi sembra il caso che lo facciamo anche tra noi. Meglio se ognuno dice la propria, dunque inizi a fare “propaganda” pure lei (padrone di casa permettendo).

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    grazie, caro Maestro Porfiri, delle Sue sempre interessanti informazioni.

    Ho l’impressione, certamente empirica, a pelle, che il regime totalitario cinese non duri ancora molto, per via della stanchezza psichica del popolo, per l’espansione del cristianesimo, anche silenziosa e sotterranea nell’esercito, e poi anche per la crisi demografica, che Lei cita.

    Ma questo è un problema che investe largamente anche l’Occidente, e l’Italia in particolare. In proposito, sono lieto di ricordare che nel nostro Paese il Movimento politico “Il Popolo della Famiglia” si è fatto carico del problema demografico, delle sane e legittime esigenze delle famiglie meno abbienti, delle donne che vorrebbero diventare madri, ma ne sono ostacolate di vincoli finanziari, con la proposta di Legge di iniziativa popolare “Reddito di maternità”, ed è lieto di annunciare che le prime 50.000 firme che validano già fin da ora la proposta verranno presentate il 3 aprile prossimo in piazza Montecitorio:

    https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10216955678557565&id=1634175858

    “Nicola Di Matteo
    20 h ·
    #3aprile2019tuttiaRoma in piazza Montecitorio dalle ore 10.30 alle 13.00 a scrivere un altro pezzo di Storia del
    Popolo della Famiglia … #redditodimaternità
    Il 3 aprile i certificatori saranno con noi in piazza Montecitorio dalle ore 10.30 per mettere il timbro sulla firma numero cinquantamila: la nostra legge sarà ufficialmente un ddl all’attenzione della Camera dei Deputati.
    In questo tempo di raccolta firme è stato seminato un seme nuovo e da questo seme, simbolo di una nuova vita che nasce e cresce, si vuole lanciare un nuovo segnale forte e concreto. Un seme per affermare che il POPOLO DELLA FAMIGLIA c’è e il 3 Aprile tutti a Roma per una grande festa. Festa per ribadire: il SI alla vita, il SI alla sfida, il SI al dovere, il SI al coraggio, il SI ai sacrifici, il SI al vero ed unico cambiamento, il Si ad una grande opportunità!

    Il 3 Aprire io e Mario Adinolfi vi aspettiamo a Roma!
    NON PUOI MANCARE, VOGLIAMO RIEMPIRE LA PIAZZA DELLA BELLEZZA DELLA FAMIGLIA, TANTE
    MAMME, TANTI PAPÀ, TANTI BAMBINI E Tante bandiere e palloncini del Popolo della Famiglia.
    Vi aspettiamo numerosissimi…..!”