PADRE CAVALCOLI RISPONDE A ROMANA VULNERATUS CURIA. E A UN PO’ DI ALTRI LETTORI DI STILUM CURIAE…

24 Novembre 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, padre Giovanni Cavalcoli ha letto Romana Vulneratus Curia nel suo posto di un paio di giorni fa, che vi riproduciamo per vostra comodità:

“Caro Tosatti, vorrei condividere una esperienza rattristante (e inquietante) con lei, ma soprattutto con i suoi lettori abituali, chiedendo loro se hanno percezione che la stessa esperienza non sia un caso isolato, ma anche da loro vissuto. Se ciò fosse l’intuito che questo pontificato miri alla divisione all’interno del mondo cattolico diverrebbe più forte. Mi vien riferito che un giovane e bravo sacerdote (credo brasiliano) cooptato qui in Italia nella mia città dove l’età media dei sacerdoti supera ormai i settanta, si sia prima progressivamente e poi radicalmente trasformato da qualche tempo. Detta percezione nasce dal fatto che da poco non si stanca di ripetere nelle sue omelie (peraltro molto buone) che <chi non ama il Papa non può considerarsi cristiano>. Ciò che stimola di più la preoccupazione sta nel fatto che quando lo dice guarda negli occhi proprio alcuni fedeli assidui, che prendono sempre la comunione in ginocchio ed in bocca, pertanto connotati com “tradizionalisti”, che si sentono conseguentemente colpevolizzati. Magari, suppongo io, perché hanno espresso (in confessionale?) qualche riserva critica sul Pontificato. Risultato è che costoro ne soffrono non poco e taluni non tornano, girovagando alla ricerca di chi nell’omelia parla solo di Dio. E ciò non accade frequentemente, come sappiamo. Ora, son cinque anni che si ascoltano (sempre più perplessi) le “veline della Cei “, ma con Bassetti cominciamo a rimpiangere persino Galantino. Il mio suggerimento agli amici che mi hanno raccontato questi avvenimenti resta lo stesso : andare a parlare a questi bravi sacerdoti, con quale esito ammetto non saprei, ma tentare non nuoce, no? Lei che ne pensa Tosatti?”

RVC

Questo era Romana Vulneratus Curia. Padre Giovanni Cavalcoli ha seguito tutta la discussione e ci ha scritto ieri sera, e naturalmente lo condividiamo volentieri:

Caro Tosatti,

   se me lo consente, risponderei a quel lettore che si lamenta delle omelie di quel sacerdote in questi termini:

      Caro Lettore,

   consiglio a quel fedele che, mentre partecipa alla Messa Novus Ordo, si sente colpevolizzato dal celebrante, di adeguarsi alla liturgia del Novus Ordo. Altrimenti, vada ad una Messa del Vetus Ordo.

   Per quanto poi riguarda possibili critiche al Papa, bisogna distinguere il Papa come maestro della dottrina della fede, dal Papa nella sua condotta morale di uomo peccatore e come Pastore e Guida della Chiesa.

  Sul primo punto dev’essere ascoltato ed obbedito.

  Invece, riguardo al secondo punto, è lecito, se ce ne sono i motivi, criticarlo e redarguirlo con prudenza e spirito filiale ed eventualmente esortarlo a ravvedersi dai suoi peccati.

P.Giovanni

Buona giornata a tutti.




 




Oggi è il 90° giorno in cui il Pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

“Quando ha saputo che McCarrick era un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?”

“È vero, o non è vero, che mons. Viganò lo ha avvertito il 23 giugno 2013?”

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi e risponda”.




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27 commenti

  • rosanna ha detto:

    padre Cavalcoli dovrebbe onestamente ammettere le diverse vedute esistenti fra lui stesso e il servo di Dio padre Tomas questo per il bene di entrambi. asta comunque visitare il sito dello stesso padre Cavalcoli per capirlo. Basata ad esempio vedere come padre Tomas riteneva la S.Messa tridentina preferibile e condannava senza mezzi termini la teologia della liberazione di stampo marxista ora completamente sdoganata

  • MASSIMILIANO ha detto:

    Bene padre Cavalcoli. Allora obbedisco al signor Bergoglio. Poi però nel momento del giudizio chiamo lei a testimoniare… Saluti.
    Massimiliano.

  • miserere mei ha detto:

    Caro Padre Cavalcoli,
    caro soprattutto per avermi fatto conoscere la figura di Padre Thomas Tyn, le chiedo la cortesia di un commento su quanto scrisse p. Thomas sull’amore per la verità in un’omelia dedicata a S. Pietro Martire.
    Ne traggo liberamente spunto.

    La verità dell’anima è che la sua natura (immortale) non viene mai meno. L’anima per se stessa, per sua stessa natura, aspira alla verità e ci riesce se resta con se stessa, nel suo santuario interiore, nel silenzio. Basta condurre le anime lì per condurle a Dio.
    L’uomo è creato ad immagine e somiglianza di Dio con una spiritualità (anima+spirito) fatta per lodare e benedire Dio per l’eternità. Così sono le anime inondate dalla luce e dal fuoco del divino Spirito.

    Proseguo (qui è robaccia mia):
    Anima con spirito vivo e con razionalità = spiritualità
    Anima con spirito morto e razionalità = animalità
    Lo Spirito santo è vento, fuoco, acqua.
    Ma vento, fuoco e acqua sono anche calamità naturali.
    L’acqua è l’elemento su cui galleggia l’arca nel diluvio.
    L’acqua risana l’aridità e permette fertilità che dà frutto.

    Se la ricetta predicata è tutta orientata al corpo, alla laudato sì (senza l’altra i), alla piacevolezza di un amore molto carnale, preferito da chi è invitato ad uscire, a disordinare l’architettura, a fare caos… chi la ispira?

    Nell’anima possono esserci uno spirito vivo e uno spirito morto. Per il mondo è lo stesso. Per Dio no.

  • Serena ha detto:

    “bisogna distinguere il Papa come maestro della dottrina della fede, dal Papa nella sua condotta morale di uomo peccatore”
    E infatti, nei secoli che furono, si è sempre fatta questa distinzione senza troppi problemi: papi che, pur confermandosi ottimi maestri della dottrina della fede, si sono comportati nella vita privata in modo scandaloso, non sono certo mancati!
    Oggi però in questione c’è proprio la dottrina della fede insegnata da questo Papa (?) in modo esplicito (A.L. con le seguenti “istruzioni”), o implicito, mediante le innumerevoli esternazioni o a mezzo di mancata smentita di affermazioni a lui attribuite.
    Quindi? Mentre attendiamo che i tempi siano maturi perchè si venga finalmente e decisamente allo scoperto, nel frattempo dovremmo pedissequamente subire le riformine eretiche che procedono a piccoli, ma inesorabili, passi?
    “riguardo al secondo punto, è lecito, se ce ne sono i motivi, criticarlo e redarguirlo con prudenza e spirito filiale ed eventualmente esortarlo a ravvedersi dai suoi peccati”
    Ma di che stiamo parlando? Bergoglio ha ignorato del tutto le correzioni filiali e le accorate esortazioni di personaggi ben più ragguardevoli di noi, poveri e piccoli commentatori di questo pregevole blog. Noi però, pur poveri peccatori, continuiamo a cercare di rimanere fedeli a NSGC e alla Chiesa da Lui Stesso istituita, affidandoci alla Sua Santissima Madre che Egli si è degnato di darci come nostra Madre, ripetendo le parole di Lei nel Magnificat: ” ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni ha innalzato gli umili;”, confidando in quella vera Misericordia che di generazione in generazione si stende su quelli che Lo temono.
    Reverendo padre Cavalcoli, le sembra che manchiamo di umiltà? Non è così, è l’amore per la Chiesa che ci fa parlare, con tutta l’indignazione dei semplici che si sentono, e sono, traditi da chi dovrebbere pascere le pecorelle di Cristo. L’umiltà non è quella che si proclama andandosi a comprare gli occhiali come un semplice borghese, o disprezzando le sacre insegne e il solenne cerimoniale che è in onore di Cristo, seppur nella persona del suo Vicario. E se ci inginocchiamo davanti al Signore lo facciamo per proclamare, come possiamo, che crediamo veramente che nella reale Sua Santissima Presenza nell’Eucarestia, messa in dubbio con tanti mezzi subdoli da chi dovrebbe essere il più strenuo difensore di questa ineffabile Verità, e il nostro cuore piange quando Lo vediamo oltraggiato in mille modi diversi da pastori incoscienti e fedeli ignari, e in modo particolare da colui che dovrebbe rappresentarLO sulla terra.
    Quanto alla Messa N.O. , mi permetto di fare miei i commenti pertinentissimi di Giancarlo Rossi e di Catholicus, aggiungendo che andrebbero rilette le profetiche parole di Mons. Domenico Celada, Agli assassini della Liturgia, in «Vigilia Romana», Anno III, n. 11 (Novembre 1971)
    Sia lodato Gesù Cristo!

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Qualcosa di inquietante sta accedendo nella Chiesa. Qualcosa che è iniziata ben prima di Papa Francesco ma a cui Papa Francesco non sembra mettere freno. Questa almeno la percezione.
    Insistere troppo sul FORMALISMO e “demitizzare” troppo la CASISTICA mi insospettisce.

    Come già ho detto ieri il primo dei COMANDAMENTI è: “Non avrai altro Dio fuori di Me”.
    Anche il demonio sa che che Dio c’è, ma non lo “ha”.
    È FORMALISMO quando si rispettano tutti i Comandamenti tranne il primo che rappresenta anche lo “spirito” della Legge.
    Spirito che è inseparabile dalla lettera e perciò fa parte della Legge.
    Perciò l’insistenza esagerata sul FORMALISMO, se non è bilanciata dalla necessità di SEGUIRE i Comandamenti, è sospetta, perché sembra che tra le OPERE e la GRAZIA e tra la VERITA’ e AMORE ci sia contraddizione.
    Roba da farisei.

  • Rafael Brotero ha detto:

    Fanno tutti i distinguo immaginabili, Papa transcendentale, potenziale, attuale, sostanziale, accidentale, entelechiale, alla bolognese o on the rocks. Tutto per non dire la verita’ sul falso papa Bergoglio. Perche’ la verita’ e’ oggi piu che mai Croce. Lo dica Don Minutella, due volte scomunicato sotto il silenzio colpevole di TUTTA la gerarchia e di quasi tutto il clero soi disant cattolico. Mas non sanno neanche che senza la la Croce non c’e’ salvazione?

  • Donna ha detto:

    …cito ..(bisogna distinguere il Papa come maestro della dottrina della fede…Sul primo punto dev’essere ascoltato ed obbedito”.
    E qui sta il problema, non riconosco questo Papa come buon maestro di dottrina e fede, badi ho detto ” buon” e “questo Papa” .
    Ho sempre riconosciuto come tali ii vari “Pietro’ precedenti, soprattutto il grande G.P.Ii e da ultimo Benedetto XVi profondo teologo. Da entrambi si intravvedeva Cristo, dai loro atteggiamenti, parole, riflessioni e scritti; di una parresia, limpidezza, fermezza e chiarezza nel confermare Cristo ai fratelli e pecore.
    Ora no! noi pecore sentiamo voci confuse, linguaggi non più da “si,si,no,no,” ma con solo” ma, però, forse,fate voi,giudicate voi…ecc”
    Ai Dubia, alle varie richieste chiarificatrici di vescovi, cardinali, e che sono anche nostre, nulla e stato risposto, lasciando i fedeli nel limbo; non così deve agire Pietro, che anzi deve confermare i propri fratelli nella vera fede.
    Gli scandali all’interno del clero, portati alla luce da monsignor Viganò e altri, a cui noi pecore diciamo grazie per il suo coraggio di testimonianza della verità, invece che trovare risposta chiara, netta, limpida dal Papa, e non difese dai vari suoi vicini, è stata elusa, lasciando ancora una volta dubbi e creando divisione . Si è cercato di spostare l’obbiettivo su chi, fedele alla verità che è Cristo, ha avuto coraggio di svelare il fumo satanico, invece di condannare fortemente il peccato commesso e tentando di relativizzarlo.
    Amoris e L. è lo scritto simbolo di questo disastroso papato del” chi sono io per giudicare”, infatti molti troppi sacerdoti, sulla scia di questo pessimo esempio, non giudicano più nemmeno il peccato, creando quel relativismo morale e etico che ha spalancato le porte al male e le ha chiuse a Cristo.
    Non è, come dice Bergoglio, che i pastori devono avere l’odore delle pecore, essi invece devono odorare di Cristo; solo allora li seguiremo.
    No, così non si è buoni maestri ne di dottrina ne di Fede.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    In poche parole padre Cavalcoli esprime con chiarezza la verità.

    Poiché il Papa è CUSTODE della fede e non “inventore” della fede, la comunione con lui, che sempre è doverosa, va fatta sulla FEDE. Quella che ci è tramandata da 2000 anni.
    Le sue idee personali e certe sue prese di posizione possono (e, forse, a volte devono) essere criticate.
    Il Papa stesso ha detto che può essere criticato.
    Anzi, una volta, ancora agli inizi del suo pontificato, disse che non si fidava di chi gli diceva sempre di sì. Cioè dei lecchini.
    Oggi però, proprio come in qualsiasi posto di lavoro, sembra che solo chi gli dice sempre di sì faccia “carriera”.
    Forse mi sbaglio, e spero di sbagliarmi, ma la “percezione” è questa e anche le percezioni contano

    • Boanerghes ha detto:

      Non si tratta di prese di posizione ed idee personali. Magari fosse così. È e udente che con la scusa della pastorale si sta modificando la dottrina.
      Gesù ha detto chiaramente: va e non peccare più. Non ha detto: nella tua vita di peccato c’è tanta grazia di Dio, continua così, io sono con te.
      Se così fosse, quella grande Santa della Maddalena sarebbe ancora nei suoi peccati.
      E poi, smettiamola una buona volta di tirare sempre fuori la misericordia, come se solo ora sia stata scoperta. La misericordia c’è sempre stata e oggetto di predicazione dei precedenti Papi. Oggi si parla di misericordia per giustificare la condotta di peccato, dimenticando che presso Dio abita anche la giustizia

  • Catholicus ha detto:

    Ottimi consigli di don Elia :
    “Se potete partecipare alla Messa antica solo di rado o a costo di grandi sacrifici, andate in cerca di sacerdoti che celebrino quella nuova in modo degno e conforme alla fede. Sì, con la prima domenica di Avvento sarà imposta la traduzione balorda del Pater noster: che ve ne importa? chi vi impedisce di continuare a recitarlo come prima? Non si può obbligare nessuno ad accettare una falsificazione del testo evangelico. Non possono farvi un bel niente; il problema, semmai, sarà per i parroci che si sentiranno obbligati a violentare la propria coscienza. Faranno meglio a chiedere un anno sabbatico reiterabile, in attesa che cessi questo regime. E se vi negano la comunione in ginocchio? Rimanete piantati sul gradino dell’altare finché il prete non sia costretto a darvela come è vostro sacrosanto diritto, oppure cambiate parrocchia. All’omelia udite eresie o affermazioni scandalose?Uscite di chiesa e rientrate al Credo. Vi tocca esser spettatori di abusi liturgici? Riprendete apertamente il prete e, se ciò non sortisce alcun effetto, andate altrove.

    Per rimanere in tema di pseudoversioni liturgiche in vernacolo (a cui Benedetto XVI, fra l’altro, era nettamente contrario): anziché perder tempo in simili corbellerie, i Pastori dovrebbero preoccuparsi del fatto che, tra vent’anni, in chiesa non ci verrà più nessuno, visto che i bambini e adolescenti di oggi vengon cresciuti come perfetti materialisti atei e che domani né si sposeranno né battezzeranno i figli, come del resto già fanno molti loro genitori. Ci sarebbe da ridere, ma di una cosa vi prego sul serio: al Sanctus non ripetete più Dio dell’universo, che non è affatto la traduzione di Deus Sabaoth, bensì una designazione cabalistica di Lucifero; semmai recitatelo in latino. Ancora, in nome dello zelo episcopale per le traduzioni esatte: quale rapporto linguistico esiste tra Domine, non sum dignus ut intres sub tectum meum e Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa? L’unico legame, probabilmente, è l’intento di oscurare nei fedeli la consapevolezza della Presenza reale, ma questa non è una questione filologica.”
    estratto da : https://gloria.tv/article/vXpmnMXRmSRD2TpKdTaBaS4z4

  • Boanerghes ha detto:

    Si ha il dovere e l’obbligo morale di obbedire al Papa in tema di fede, dottrina e morale, purché il Papa stesso sia fedele all’immenso ed inestimabile patrimonio di fede e morale trasmesso per secoli nella Chiesa.
    Obbedienza in tutto, fuorché nel peccato.
    Ma con tutto lo studio che ha fatto, questo non lo sapeva?

    • Diego ha detto:

      La papolatria è un gran brutto male spirituale: certa gente non riesce neppure a dire che il Papa, quando agisce come maestro della dottrina della fede, deve essere ascoltato ed obbedito sempre TRANNE QUANDO CONTRADDICE LA DOTTRINA GIA’ INFALLIBILMENTE DEFINITA DALLA CHIESA.
      Sembra che a certa gente si blocchi la mano o la lingua quando deve scrivere o dire ciò: si bloccano alla parola “sempre”.
      Nel Magistero vale il principio di non contraddizione ed il Magistero successivo è vincolato da quello che lo precede: sembra che certa gente (Cavalcoli, Tornielli, Introvigne, Melloni, ecc) non voglia proprio capirlo!

  • Adriana ha detto:

    Dunque : per padre Cavalcoli , ” Bisogna distinguere il Papa come
    maestro della dottrina della fede
    dal Papa nella sua condotta morale di uomo peccatore “-
    Prendendo la sua frase molto all’ingrosso direi : O.K.
    Ma poi aggiunge : ” Bisogna distinguere il Papa come maestro della
    dottrina della fede dal Papa come Pastore e Guida della Chiesa “.
    E qui , per semplice logica : NIENTE O.K.
    Come fa a essere Pastore e Guida della Chiesa senza ” aggrapparsi” alla dottrina della Chiesa medesima ?
    Oppure è lecito a questo Pastore aggrapparsi alla personale dottrina ,come farebbe qualunque capo di una setta ?
    Quanto al ” Principio del consumatore “-: Se non vi piace questo
    prodotto ( auto , cibo, cellulare ) ,il mercato è libero , cercatevene un altro” , meglio che non commenti . Provo una grande pena per il suo intervento.

    • Chiara ha detto:

      Sono d’accordo, ho trovato anch’io illogico l’argomentare. Lo scritto manca inoltre di chiarezza e nasconde ipocrisia.

  • Francesco ha detto:

    Padre Cavalcoli ha avuto molti meriti accademici, è fuor dubbio. Tuttavia le sue ultime uscite sulla Comunione ai divorziati risposati e sulla Comunione in ginocchiano denotano grave mancanza di lucidità. Perché non si limita a quel giusto riposo domandatogli anche dai suoi superiori?
    Inoltre, mi chiedo perché sia divenuto ospite così frequente di questo blog, per questioni così banali …

  • Fabio ha detto:

    Scusi Padre Cavalcoli come può bergoglio essere ‘maestro della dottrina della fede’ quando constatiamo quotidianamente i sotterfugi ed inganni cui riorre per falsarla? Sappiamo perfettamente che è stato eletto grazie agli intrighi della mafia di San Gallo col supporto esterno dei potentati che auspicavano una ‘primavera vaticana ‘ per distruggere la dottrina, la morale e la Fede Cattolica. Constatiamo che segue questo progetto dissolutore con ostinazione e con i mezzi più ignobili rifiutandosi di rispondere a chi, anche Cardinali, chiede chiarimenti. Come fa uno che usa l’inganno al fine di ingannare a confermarci nella fede? La mia Fede è quella Cattolica Apostolica che bergoglio sta cercando di demolire e contraddire perciò di lui non mi fido neanche quando dice l’ora. E ricordi il punto 675 del Catechismo della Chiesa Cattolica che ci ha predetto questa impostura.

  • Giancarlo Rossi ha detto:

    “Altrimenti vada ad una Messa del Vetus Ordo”… Se permette, padre, questa sua uscita la trovo un po’ arrogante e non è nemmeno necessario spiegarne il motivo, che lei stesso conosce meglio di me. Mai sentito parlare di boicottaggio al Vetus Ordo? Boicottaggio più o meno manifesto, secondo le situazioni. E’ sintomatico poi che nei seminari non si insegni più la lingua latina, è stato buttato tutto al macero.

    • GMZ ha detto:

      …e inoltre che cosa intende, Padre Cavalcoli, con “si adegui al Novus Ordo”? Prendere l’Eucarestia sulla mano, stare ritti come fusi durante la Consacrazione?
      E la cura è un bel “foera di ball”? Quanta misericordia, nelle sue graziose risposte…!

  • Mario Gallo ha detto:

    Se lo dice Gesù … che è Dio

    Vangelo Lc 17,26-37
    Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.

    Dal vangelo secondo Luca
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
    «Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece morire tutti.
    Come avvenne anche nei giorni di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti. Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà.
    In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot.
    Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
    Io vi dico: in quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata».
    Allora gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, lì si raduneranno insieme anche gli avvoltoi».

  • Gianluigi ha detto:

    Tutti i Cattolici non dovrebbero seguire Bergoglio quanto esprime in materia di fede e di dottrina perchè è in contrasto con la bimillenaria Tradizione Cattolica, per cui anche il discorso di Padre Cavalcoli sulla distinzione che opera non è possibile in questo caso in cui Bergoglio siede sul Trono di Pietro (illegittimamente)

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore NON LO PUBBLICHI:
    Si potrà pubblicare tutti i grandi articoli, ma di niente servirà se non si riconosce a Francesco come il profetizzato “Pastore solto e Falso profeta” Zaccaria e Apocalisse.
    Questo articolo è un buon esempio di quanto affermo.
    Saluti.
    https://onepeterfive.com/its-a-runaway-train-and-the-devil-is-driving/

  • Frankie ha detto:

    Purtroppo i Papa boys sono dapertutto ! Anche in Svizzera! Dove se non sei d’accordo con il papa sei considerato come un lupo nell’ovile !

  • Ettore ha detto:

    …che noi semplici fedeli rileviamo nelle messe ordinarie. In secondo luogo, il rito antico non è presente ovunque, e non per colpa della mancanza delle chiese chiuse perché senza sacerdoti.
    Poi, in omelia, se permette, si ANNUNCIA il VANGELO non si fa apologia di Pietro. Perché ci sono moltissimi che ignorano o se ne infischiano delle lotte sul web e hanno diritto ad una corretta MENSA della Parola. Fuori dalla messa tutta la parresia che si vuole, ma nella Messa si parli di Dio e del Vangelo di Cristo. Oppure chi deve andare a fare altro…sono proprio i ministri. Non il popolo. Se voglio un social dibattito vado su internet non a messa. Mi stia bene.

  • Ettore ha detto:

    Mi permetta, padre, di dissentire sul suo discorso per molti motivi. Con garbo le riporto cosa dice il documento sul Santissimo Sacramento è la NORMALE ricezione in ginocchio, prevista dal NOVUS ORDO:
    91.] Nella distribuzione della santa Comunione è da ricordare che«i ministri sacri non possono negare i sacramenti a coloro che li chiedano opportunamente, siano disposti nel debito modo e non abbiano dal diritto la proibizione di riceverli».[177] Pertanto, ogni cattolico battezzato, che non sia impedito dal diritto, deve essere ammesso alla sacra comunione. Non è lecito, quindi, negare a un fedele la santa Comunione, per la semplice ragione, ad esempio, che egli vuole ricevere l’Eucaristia in ginocchio oppure in piedi.

    Detto questo, sono i presbiteri che devono obbedire alle giuste e corrette disposizioni in vigore della Chiesa e lei, come chiunque altro, laici o sacerdote, non ha alcun diritto di dire “andare a cercarvi una messa in rito antico”. Queste sue affermazioni sono un boomerang per lei è una conferma di ciò che rileviamo

    • The hex ha detto:

      Lascia il boomerang agli aborigeni australiani. Se ti ribelli alla prassi della chiesa al cospetto del Santissimo, non hai le giuste disposizioni: fai credere di volerti inginocchiare davanti a Cristo e in realtà ti stai inginocchiando davanti a te stesso. Quindi, raus!

      • Gianluigi ha detto:

        Di quale “chiesa” parla?… ..perchè se parla della “chiesa di Bergoglio”, quella sicuramente non è Chiesa Cattolica

      • Diego ha detto:

        Ed invece quel boomerang ha proprio colpito nel segno!
        Di quale ribellione vai cianciando? E chi sei tu per giudicare il foro interno di un fedele?
        Chi è che si ribella alla prassi?
        Chi si comunica in piedi o chi si comunica in ginocchio?
        E quale sarebbe la prassi del Novus Ordo visto che la Comunione può essere ricevuta sia in in piedi che in ginocchio?
        Sembrerebbe che un bel boomerang abbia colpito anche “THE HEX” !