LA TEOLOGIA DELLA STORIA: UN NUOVO LIBRO DI PADRE GIOVANNI CAVALCOLI. IL FUOCO SULLA TERRA.

9 Novembre 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

E dal momento che non c’è due senza tre, per il terzo giorno di seguito parliamo di libri. Questa volta il protagonista è padre Giovanni Cavalcoli un sacerdote domenicano, teologo, docente e autore. Con Chorabooks ha pubblicato già vari testi, tra cui “L’eresia del buonismo” e “Contro Lutero”.

Questa volta pubblica un testo a nostro parere molto interessante – addirittura fondamentale, lo potrebbe definire qualcuno, per una lettura degli eventi contemporanei. Il dotto domenicano affronta il tema della  teologia della storia. Una teologia della storia in cui sullo sfondo appare sullo l’eterna lotta fra il bene e il male. E gli attori di questo eterno dramma sono presentati dal padre Cavalcoli in un libro agile nel formato, ma estremamente denso nei contenuti.

All’inizio il padre afferma: “C’è una competizione per il possesso del mondo tra Cristo e Satana. Il mondo dev’essere strappato a Satana con la forza o con l’astuzia (“con il perverso tu sei astuto” Sal 18,26). Ecco l’agone cristiano. C’è infatti un mondo che si lascia salvare e ascolta il Vangelo. In questo mondo la Chiesa può diffondersi mediante la predicazione, l’amministrazione dei sacramenti, le buone opere e il buon esempio dei cristiani. Questo è un mondo che si converte a Cristo.

E c’è un mondo che non ascolta, fa resistenza e non si lascia salvare. Anzi reagisce, si oppone con vari pretesti, o credendo che il Vangelo sia contro gli interessi dell’uomo, o vantando una sapienza superiore a quella del Vangelo o al contrario, tutto immerso nelle cose mondane, rifiutandosi di elevare lo sguardo a quelle del cielo. Da qui le persecuzioni contro i cristiani. Da questo mondo, che può affascinare e sedurre, bisogna stare in guardia e, se non si può vincere o convincere, bisogna evitarlo. Esso tenta il cristiano; e se vede che non riesce a farlo cadere, può lasciarlo in pace o tramare alle sue spalle”.

Questa dinamica percorrerà tutto il libro, libro in cui si parla di modernità, guerre di religione, massoneria e si prefigura una chiara visione escatologica basata sulla speranza cristiana.

Questo è il sommario.

Il duplice atteggiamento della Chiesa nei confronti del mondo ………1

La questione della modernità ………………………………………………………….7

La modernità come “ciò che oggi è di moda”……………………………….11

La modernità come novità…………………………………………………………….14

L’agone cristiano …………………………………………………………………………..17

Il progresso della Chiesa nella storia……………………………………………..22

Avanzamento, decadenza e ripresa della Chiesa ……………………………29

Le guerre di religione…………………………………………………………………….33

Origini e azione della massoneria ………………………………………………….42

La vittoria finale di Cristo e della Chiesa……………………………………….49

Il desiderio della riconciliazione…………………………………………………….56

 

Dati del libro: Giovanni Cavalcoli (2018), Il fuoco sulla terra. L’aspetto comunitario dell’agone cristiano. Hong Kong: Chorabooks.

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ISBN 97898878966760

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ISBN 9789887896737

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Oggi è il 75° giorno in cui il Pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

“Quando ha saputo che McCarrick era un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?”

“È vero, o non è vero, che mons. Viganò lo ha avvertito il 23 giugno 2013?”

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi e risponda”.




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LIBRI DI MARCO TOSATTI

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UNO STILUM NELLA CARNE. 2017: DIARIO IMPIETOSO DI UNA CHIESA IN USCITA (E CADUTA) LIBERA

FATIMA, IL SEGRETO NON SVELATO E IL FUTURO DELLA CHIESA

SANTI INDEMONIATI: CASI STRAORDINARI DI POSSESSIONE

PADRE PIO CONTRO SATANA. LA BATTAGLIA FINALE

Padre Pío contra Satanás

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18 commenti

  • Luisa S. ha detto:

    Esiste un altro libro su “Teologia della storia” di Padre Roger-Thomas Calmel, dopo aver letto quello di Padre Cavalcoli sarebbe interessante confrontarli. Il testo si trova facilmete sul web.

  • deutero.amedeo ha detto:

    Una volta c’era per i cattolici una Teologia, quella che faceva capo a San Tommaso D’Aquino. Poi con l’Illuminismo nacque la teologia biblica. Poi ci fu un proliferare spaventoso di teologie: da quella della liberazione a quella liturgica e via dicendo.
    A me, parrocchiano ignorante, risulta difficile capire che cosa si intenda parlando di “teologia della storia” . Si intende parlare di una teologia che nasce interpretando teologicamente la storia, o di una storia che diviene intellegibile alla luce della teologia? o di tutte e due le cose insieme? Della teologia che illumina la storia e di una storia che aiuta a comprendere la teologia?

    Chiedo aiuto a chi ne sa più di me. Grazie!

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Un libro sicuramente adatto per questi tempi.
    Del resto di Domenicani come padre Cavalcoli in questi tempi di eretici c’è particolarmente bisogno. Tempi anche di confusione.
    Ma seguendo il Catechismo della Chiesa e teologi come padre Cavalcoli e Angelo Bellon possiamo mantenere la rotta giusta, senza essere né scismatici, cioè separati dal Papa, né eretici, cioè in errore anche se molti Pastori fossero eretici e il Papa sembra fare poco o nulla per fare chiarezza.
    Infatti, sebbene Papa Francesco abbia spesso un linguaggio e delle posizioni equivoche, non ho tanti elementi per farmi un’idea sufficientemente precisa per dare giudizi di un certo spessore sul suo operato. Mi voglio però fidare anche di Papa Benedetto XVI che gli riconosce autorità e buona fede.
    Ciò però non toglie che, senza essere né scismatico, ma nemmeno eretico, possa criticare in modo costruttivo alcune esternazioni e alcuni silenzi del Papa che mi sembrano equivoci.
    Come il silenzio su McCarrick, o la mancata risposta sui “dubia” riguardo all’Amoris laetitiae e sulla domanda della liceità del profilattico, e come la sua equivoca presa di distanza dalla Casistica, caposaldo della morale cattolica.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore:
    https://www.lastampa.it/2015/10/17/vaticaninsider/la-comunione-ai-risposati-non-tocca-la-dottrina-ma-la-disciplina-b0lMe2qRHWHay087W894tJ/pagina.html
    Questo signore può dire quello che voglia, ma
    Amoris laetitia, 305 nota 351, rettifica nella teoria e nella pratica a Dio en Giovanni 8:11.
    È chiaro, prova:
    “Monsignor Forte ha infatti rivelato un particolare “retroscena” del Sinodo: “Se parliamo esplicitamente di comunione ai divorziati e risposati – ha riferito monsignor Forte riportando una battuta di Papa Francesco – questi non sai che casino che ci combinano. Allora non ne parliamo in modo diretto, fai in modo che ci siano le premesse, poi le conclusioni le trarrò io”:
    http://www.zonalocale.it/2016/05/03/-nessuno-si-deve-sentire-escluso-dalla-chiesa-/20471?e=vasto
    43 ego interviste a Francesco:
    Domanda Jean–Marie Guénois de Le Figaro:
    “Avevo la stessa domanda, ma è una domanda complementare, perché non si è capito perché lei ha scritto questa famosa nota nella Amoris laetitia sui problemi dei divorziati e risposati” –nota 351-. “Perché una cosa così importante in una piccola nota? Lei ha previsto delle opposizioni o ha voluto dire che questo punto non è così importante?”.
    Francesco. “Io non ricordo quella nota”:
    http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2016/april/documents/papa-francesco_20160416_lesvos-volo-ritorno.html
    Saluti.

  • Iginio ha detto:

    http://wdtprs.com/blog/2018/11/holy-see-repression-of-a-certain-kind-of-bishop-with-a-certain-kind-of-message/
    Sembra che abbiano fatto pressione su Fede&Cultura per non ripubblicare il libro di Valli…
    Carino anche questo commento di padre Z:
    It would be interesting to start a Bishop Watch effort. I wonder how many days bishops such as Card. Maradiaga or Cupich are outside their dioceses.

  • Sherlock Holmes ha detto:

    Cavalcoli ottimo e preparatissimo teologo, ma che ancora non ha ritrattato il suo appoggio alla Comunione a chi vive in stato permanente di adulterio, il che fa crollare tutto il resto del suo pensiero.

    Detto questo ho letto, Tosatti, il suo articolo sulla Bussola e mi domando: com’è possibile che il Vescovo Ausiliare di Astana sia agli arresti domiciliari per aver annunciato il Vangelo secondo dottrina e il cosiddetto mons. Martin sj scorrazza libero e felice nel propagare il verbo lgbt nella Chiesa?

    Come può essere che sia più grave mettersi contro un uomo, J.M.Bergoglio, che contro Dio e i suoi comandamenti?

  • Mario Iannaccone ha detto:

    Grazie per gli ottimi consigli, caro Tosatti.
    Personalmente mi procurerò tutti questi libri.

  • Alda ha detto:

    Cavalcoli non è quel sacerdote defenestrato da padre Livio a Radio Maria per aver detto la verità a proposito del terremoto? Mi avete demolito don Milani, cosa sapete di p. Livio? È un Sacerdote (con la maiuscola) o un curatore di un impero in espansione?

    • Alberto ha detto:

      Il povero Padre Livio cerca soltanto di far vivere la sua creatura, Radio Maria. Sarebbero entrambi (la radio e lui stesso) tolti di mezzo se fosse men che Vatican e Bergoglio friendly.
      RM ha avuto per tanta gente, tra cui certamente il sottoscritto, grandissimi meriti operando un gran bene. E’ tanto tempo che non l’ascolto più’ e, francamente, mi manca.

      • Anonima ha detto:

        Da che P. Livio fece le ben note epurazioni non ho più ascoltato RM. Mi è dispiaciuto anche il suo canaleontismo. E pensare che lo apprezzavo molto.

        • Mari ha detto:

          Idem… e devo ringraziare P. Livio, RM e parecchi dei collaboratori che a suo tempo mi chiarirono aspetti del Cattolicesimo che la (scarsa e superficiale) istruzione religiosa aveva completamente tralasciato… aspetti che, curiosamente, mi hanno poi permesso di affrontare criticamente la triste evoluzione di una radio che, anni fa, era presenza costante in casa mia.

      • Sherlock Holmes ha detto:

        Vero, ma il cristiano, tanto più se è un pastore, è chiamato a dare la vita per amore di Dio e per la salvezza delle anime.
        Invece si è cerchiobottizzato per salvare una radio che si trova costretta a fare catechesi su Amoris Laetitia.
        Radio Maria è per l’uomo, non l’uomo per Radio Maria.
        Il Signore dà, il Signore toglie.
        Dando testimonianza fino al martirio Padre Livio forse non salverà la Radio, ma di certo qualcosa di molto più importante “i fratelli d’esilio e se stesso”, dell’inganno di Satana e dal fuoco eterno.
        È il sangue dei martiri che fa germogliare la Chiesa non il compromesso col male.

        • Donna ha detto:

          @ Alberto
          Condivido. Ho seguito anch’io per anni RM, e le edificanti catechesi di Padre Livio, di cui ho letto anche diversi libri, ma ora sono delusa. Non vi sono piu posizioni nette, ma defilate, e se posso comprendere che in stile evangelico non si possa parlare male del peccatore, però è doveroso gridare forte contro il peccato, dire quando egli cade in errore, avere il coraggio di dire un sonoro no, così non è; …”vi fu detto ma Io vi dico”.
          Ora sembra tutto edulcorato, sterilizzato, e questo si avverte profondamente. Tutto questo, e lo dico tristemente, non giova alle anime e non fa un buon servizio a chi ha bisogno di discernere la Verità tutta.
          Un grande Grazie ancora, a laici come Valli, Tosatti, de Mattei e tanti altri; ai sacerdoti, vescovi, cardinali come Cafarra, Burke, Brandmuller, Meisner, Vigano’, Schneider e altri che operano magari non conosciuti, fari in questa’oscurità in cui è precipitata parte della Chiesa.
          MAI come in questi tempi è divenuto imperativo scegliere chi servire, si è chiamati a scegliere “o con me o contro di me”, tertium non datur.

          • deutero.amedeo ha detto:

            Io pure ho un grande debito di riconoscenza verso Padre Livio Fanzaga. Ho anch’io letto parecchi dei suoi libri e ritengo che il suo capolavoro sia Il Falsario. Ma il Falsario si sta vendicando… Il rischio è che lui stesso (Padre Livio) finisca per distruggere ciò che lui stesso con grande amore e sacrificio era riuscito a costruire.
            Adiutorium nostrum in nomine domini.
            Preghiamo anche per lui. Per ciò che ha fatto se lo merita.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    “FUOCO”
    Stimato Direttore:
    A Francesco lo è stato visto bere “mate” ma mai accendere una sigaretta, per quel motivo nessuno crede che sia quello profetizzato “falso profeta che fa scendere fuoco dal cielo alla terra” Apocalisse 13:13.
    Ma quello “fare scendere fuoco dal cielo alla terra” non è materiale bensì spirituale. Il “fuoco” è un falso Pentecoste, una nuova e falsa Chiesa con la sua falsa misericordia e perdono ed il racconto dell’ascolto e l’accompagnamento, una nuova e falsa Chiesa dove non esiste il pentimento né la riparazione del peccato ma si legalizza il peccato: Amoris leatitia, 305 e nota 351 rettifica a Dio in Giovanni 8:11.
    Francesco 16 ego intervista:
    “Il mondo mi ricevè bene.
    Il mondo ha cambiato e la Chiesa non può rinchiudersi in supposte interpretazioni del dogma.”
    Saluti.

    “FUEGO”
    Estimado Director:
    A Francisco se le ha visto beber mate pero nunca encender un cigarro, por eso nadie cree que sea el profetizado “falso profeta que hace bajar fuego del cielo a la tierra” Apocalipsis 13:13.
    Pero ese “hacer bajar fuego del cielo a la tierra” no es material sino espiritual. El “fuego” es un falso Pentecostés, una nueva y falsa Iglesia con su falsa misericordia y perdón y el cuento de la escucha y el acompañamiento, una nueva y falsa Iglesia donde no existe el arrepentimiento ni la reparación del pecado sino que se legaliza el pecado: Amoris leatitia, 305 y nota 351 rectifica a Dios en Juan 8:11.
    Francisco 16 ego entrevista:
    “El mundo me recibió bien.
    El mundo ha cambiado y la Iglesia no puede encerrarse en supuestas interpretaciones del dogma”.
    Saludos.