TAGLE FUTURO PAPA RAPPER? TARQUINIO E STAINO. MASSACRO SU FB. CATTEDRALE DI VIENNA, MOSTRA SEMI-PORNO

27 Ottobre 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Avevate nostalgia di un bel Bestiario clericale, vero? Ed eccolo qua per voi. In realtà già nelle scorse settimane ci sarebbe stato materiale adeguato, ma purtroppo c’erano argomenti più seri da trattare, e come sapete cerco di non farmi trascinare dall’entusiasmo per il lavoro, e di non moltiplicare i post sul blog. Ma ogni tanto un Bestiario ci vuole. E cominciamo allora da quello che per qualcuno potrebbe essere il futuro Pontefice. Parliamo del cardinale di Manila, Tagle, e ve lo offriamo in versione christian rap. Guardate e commentate, se volete…

Un possibile futuro papa rapper? Eccolo a voi!

 

Una cappella particolare a Salamanca. Premiata.

Questa invece è una notizia che viene da Salamanca, e quella che vedete è una cappella. Dalla rivista dei gesuiti spagnoli apprendiamo che l’Associazione Fede e Forma, con sede a Washington e che gode dell’appoggio del Vaticano, ha assegnato alla Cappella dell’Incontro, a Salamanca, il premio al miglior spazio religioso dell’anno 2018. La giuria ha apprezzato in particolare l’unione fra architettura e teologia. La nuova cappella, collocata nel pianterreno del Centro di Spiritualità Sant’Ignazio, che i gesuiti gestiscono in città. La cappella è ispirata alla Tenda dell’Esodo (Mosè portò la Tenda e la piantò fuori del campo, e la chiamò Tenda dell’Incontro). Vuole essere, spiega la rivista dei gesuiti, un luogo di silenzio e di orazione per incontrarsi con Dio. Cerca la semplicità – spiega la rivista – con un gioco di luci e stoffe in cui spicca il tabernacolo. La cappella dispone anche d codice Q che permette di condividere preghiere e esperienze tramite una pagina web. La cappella è nata dal desiderio di creare nuovi spazi per il silenzio e la preghiera, uno spazio vuoto e nudo in un mondo in cui c’è una valanga di immagini e stimoli.

 

Presbiterio della cattedrale di Vienna. Una mostra edificante. Portate i bambini, mi raccomando.

 

E naturalmente non poteva mancare nel nostro Bestiario la diocesi di Vienna, guidata dal cardinale Christoph Schönborn, di cui Stilum Curiae si è dovuto occupare più volte nel recente passato. Abbiamo dovuto lasciare passare l’episodio della cattedrale di Santo Stefano trasformata in una gigantesca discoteca. Ma quello che vi offriamo pare ancora più interessante. Ringraziamo gli amici di Gloria TV.

Una mostra fotografica in corso nel presbiterio della Cattedrale di Vienna esibisce una fotografia osé di una modella in topless che copre l’addome nudo con un abito, in un chiaro richiamo alla Pietà michelangiolesca.

La mostra è aperta anche ai bambini. Si chiama: “Pietà, la prima luce nella tomba di pietra: un essere umano!”. Una didascalia recita: “Immagini esplosive servono a comunicare il messaggio senza precedenti della resurrezione.”

Il presbiterio è un enorme edificio storico nelle immediate vicinanze della Cattedrale; include una cappella, una biblioteca, refettori e uffici di organizzazioni Cattoliche e diversi appartamenti per sacerdoti.

Un secondo articolo a luci rosse nella mostra si chiama “Occidente incontra Oriente – Angelo custode bacia Sfinge”. Mostra una fornicazione omosessuale tra due modelle.

La fotografia è stata premiata dalla diocesi di Graz (Austria) ed esposta per più di un mese nella Cattedrale di Graz.

Per cui oltre a Vienna anche la cattedrale di Graz è stata coinvolta in questo evento istruttivo ed edificante….

Staino, Tarquinio, Avvenire e i commenti su facebook.

E adesso permetteteci di colmare una lacuna. E cioè le dimissioni di Staino dal quotidiano Avvenire. So che Avvenire ha pubblicato qualche lettera di commento – in maggioranza di appoggio a Staino. Per curiosità siamo andati a vedere il profilo Facebook di Avvenire, e abbiamo trovato un po’ di commenti. Leggeteli, dopo la lettera di Staino e la risposta di Tarquinio. Dicono cose interessanti.

Caro direttore,

non te la prendere troppo: ci abbiamo provato. È stato bellissimo trovarmi sulle pagine del tuo giornale, in mezzo ai tanti articoli che ogni giorno ci parlano delle sofferenze del mondo, delle lotte degli umili contro l’infamia, lo sfruttamento e l’ingiustizia. Un giornale attento alle grida di dolore che si levano dalle parti più lontane e nascoste del mondo e che, per questo, troppo spesso vengono dimenticate.

Certo il mio Jesus non risponde completamente ai canoni tradizionali: suona il basso, legge “internazionale” e ha la mamma ancora giovane che forse vede su Netflix qualche serial di troppo, ma, nelle mie intenzioni, mantiene tutta la carica rivoluzionaria contenuta nel messaggio evangelico. Per questo mi piaceva, da non credente, essere al fianco di quel grande rinnovamento che osserviamo oggi nella chiesa cattolica guidata da Francesco. Non pensavo assolutamente che qualcuno potesse prenderla così male anche se so benissimo che la satira e il fumetto, con la loro ironica ambiguità, possono facilmente risultare poco comprensibili da chi, per età e formazione, non è abituato a frequentarli. Le prime lettere e i primi messaggi arrivati anche a me non lasciavano promettere bene, ma speravo fossero sparute figure rancorose che si trovano sempre dentro ogni comunità. Uno di questi messaggi, nella sua cattiveria mi ha fatto anche sorridere: «aspetto il giorno», mi diceva, «di vederla bruciare nelle Fiamme dell’inferno accanto a quell’attorucolo che oggi siede sul seggio di San Pietro». Ovviamente non ho battuto ciglio e sono andato avanti sorretto dalla tua amicizia e dalla stima che mi hai sempre dimostrato.

Ma adesso è troppo. Adesso le voci dissonanti, a volte al limite della volgarità sono troppe ed investono, sfruttando strumentalmente il mio lavoro, la tua figura, il valore del giornale da te diretto, fino, oserei dire a colui che oggi guida il mondo cattolico. È chiaro che in questa situazione è ben difficile lavorare: prendere la matita in mano sapendo bene che qualunque cosa io disegni verrà passata sotto microscopio alla ricerca di punti o sfumature che possano esser letti come offensivi o blasfemi, fa sì che venga a mancare quella serenità di fondo che permette di far incontrare il sorriso fraterno laico con un sorriso fraterno cattolico.

Per questo, caro Marco, è forse meglio chiudere qui o se vogliamo essere ottimisti, sospendere qui la nostra esperienza comune.

Un augurio di buon lavoro e un abbraccio forte a te e ai lettori che mi hanno seguito con affetto e curiosità fino a oggi,

Sergio Staino

Caro Sergio,

quando abbiamo avviato questa collaborazione, giusto un anno fa, pensavo a tutto meno che a metterti in una condizione che ti avrebbe tolto serenità… E invece è andata in questo modo. Ti ringrazio per la tua schiettezza e il tuo rigore morale. E mi dispiace, mi dispiace davvero. Così come mi dispiace che altre persone, turbate e in qualche caso eccitate anche solo dall’idea di un «ateo che disegna per “Avvenire”», abbiano perso la loro serenità fino a concepire e scrivere invettive come quella che citi. Anche passandosi parola. Terribile, ma purtroppo per me non sorprendente. Proprio come la lente da microscopio ostile che hai sentito addosso, soprattutto per dimostrare che “Staino deride Gesù”, sebbene il “tuo” Jesus abbia fatto e faccia pensare e sorridere in modo dolce o amaro sulla vita, sulle ingiustizie, sul prezzo dell’amore per la verità, sulle scelte dei potenti, e mai sia oggetto e vittima di sberleffo, come fu fin sulla croce… Sappi, però, che non somigliano, quelle parole arse e brucianti, ai pensieri e alle parole di tanti cattolici accanto ai quali io cammino dentro le pagine di questo giornale “uguale e speciale”, ma prima ancora, e ormai da una vita, nella Chiesa e sulle strade del mondo. Strade che non sono solo nostre e lungo le quali incontriamo e affianchiamo donne e uomini che vengono da altre direzioni, ma hanno voglia di parlare la stessa lingua, di riconoscere il bene, di capirsi e di appassionarsi insieme per l’umanità e soprattutto per i più poveri e i più piccoli. Ognuno porta la luce che ha, e accende quella che trova o che gli viene donata lungo il cammino. Tu sei così.

Grazie, caro Sergio, per le parole che riservi ai nostri lettori e al nostro lavoro. Grazie per la limpida preoccupazione per il nostro Papa. Grazie per il tuo abbraccio di saluto in forma di “striscia”. Lo ricambio con altrettanta forza, perché so che non resterai svenuto… Diranno che ora sei senza avvenire, ma non è vero.

  • Annalisa Boschini Non è corretto accomunare chi non gradisce non la satira ma il modo disgustoso di rendere ridicolo Gesù Cristo con chi critica il Papa. Lettera a più livelli. Staino non ha bisogno di queste strategie di fuga sotto il gonnone di Papa Francesco in nome di chi insulta il Papa. Staino non è il Papa. Anzi, a proposito della pessima satira francese è stato proprio papa Francesco ad ammettere il “pugno in faccia” se con la satira ci offendono la mamma. Sappia incassare un sonoro fallimento con caduta di stile conclusivo. Un “scusate, stavolta ho esagerato” sarebbe stato più credibile e dignitoso persino per un ateo. E lei, carissimo direttore, avrebbe dovuto prevedere in anticipo il “disgusto” che certa satira (a che scopo?) avrebbe generato. O forse, è proprio questa la strategia: far passare chi sputa per lo sputato. Faccia ironia altrove. I lettori non sono “oggetti” passivi di un contenuto . Ma forse lo sapete fin troppo bene.. Dunque, alla fine, Staino si è preso il pugno in faccia che Papa Francesco ammette e giustifica. Non lascia lettori in lacrime. Anzi.
  • Gigi Donati Gli integralisti, osservanti scrupolosi che vedono la pagliuzza nell’occhio altrui, ma non vedono la trave che acceca il proprio occhio. Che delusione del nostro cattolicesimo ancora fermo a prima del Concilio Vaticano ll.
  • Vincenzo Derobertis Caro Direttore, la vignetta della scorsa settimana aveva oggettivamente superato il limite. Non è la caricatura di Gesù ciò che si attende da un giornale cattolico, men che meno per fare propaganda politica. Forse, prima di liquidare il dispiacere, a volte il dolore, provato da molti nel vedere quelle vignette (e che è ben lontano dalle sguaiate offese a Staino e al Papa che quel lettore avrebbe inviato), dovrebbe riflettere. Il vecchio adagio che recita “Scherza con i fanti ma lascia stare i santi”, ben lungi dall’essere bigottismo, è antica saggezza popolare che aveva ben presente la sacralità di certi argomenti e la custodiva gelosamente come tesoro prezioso. La si recuperi, a maggior ragione in un giornale espressione della CEI.
  • Romana Passante Le vignette non mi facevano sorridere, non mi facevano pensare, non mi facevano fare autocritica. Mi ferivano, e basta.
  • Attilio Negrini Marco Tarquinio, il responsabile non è Staino che sappiamo bene di che area sia, il responsabile sei TU. Credo che le prossime dovute dimissioni debbano per forza (e per coerenza) essere quelle di Marco Tarquinio.
  • Stefania Lanzi Gentile direttore il problema è lei, che farebbe meglio a riconsegnare il giornale e seguire il suo caro amico.
  • Gianluigi Veronesi Ora attendiamo altre dimissioni.
  • Luciano Dibattista Il concetto della “Chiesa in uscita” è stato ancora una volta manipolato e distorto. D’altronde lo si fa dai tempi immediatamente successivi al Concilio Vaticano II. La Chiesa non è in uscita dal Magistero e dalla Tradizione della Chiesa ma è andare incontro agli ultimi per (ri)portarli a Cristo. Se non vedete nulla di male nelle vignette di Staino allora c’è davvero un forte problema di discernimento. E tutto giustificato in nome di una satira che non è altro che la maschera della cattiveria umana.
  • Cesare Fanfani Ma per favore, per favore davvero, in un mondo così desacralizzato, vogliamo ritornare al rispetto sacro e inviolabile per nostro Signore Gesù Cristo perlomeno? Almeno voi, si almeno voi visto che tutti i giornali attaccano Dio, la chiesa e la morale cristiana! Riservate la satira ai politici!
  • Luigi Pietro Musicò Insomma,Gesù,Maria,il Nostro Dio e tutto Quello in Cui crediamo devono essere sempre oggetto di sberleffo altrimenti non siamo “simpatici”? Ma che ragionamento è?
  • Chiara Sanmori Caro Avvenire, far passare queste dimissioni come una colpa dei cattolici oscurantisti che non capiscono niente del Pontificato di papa Francesco, non è un comodo alibi? Se così tanto hanno dato fastidio certe vignette, soprattutto l’ultima, non sarà perché esse erano oggettivamente sgradevoli e quasi blasfeme?
  • Luigino Daricco Caro direttore le dico che non solo noi laici cattolici non condividiamo la sua linea politica,ma se potessero esprimersi chi ha giurato obbedienza lei non resterebbe direttore nemmeno più un secondo e forse pure al VATICANO ci sarebbero dei grossi cambiamenti. Ascolti e con meno superbia tragga conclusioni.
  • Nicola Ostrogovich Egregio direttore, accanto agli imbecilli da social che dicono frasi come quella orribile citata nell’articolo riguardo a fiamme dell’inferno per Staino e per il Papa, tenga per cortesia presente che vi è lo sgomento di tanti cattolici moderati nell’osservare allibiti il pappone cultural-religioso che molti uomini di Chiesa non di secondo piano, e purtroppo spesso Avvenire a ruota, stanno alimentando. Si, certamente c’è tanta violenza verbale ed astio, ma anche molta gente pacatamente stufa di veder mettere un po’ tutto sullo stesso piano: Fede, “bei sentimenti”, diritti civili veri o presunti, vere o false “storie di vita vissuta” con moralina annessa. Ricordo di averla vista anni fa in prima fila in un video di una conferenza di Giovanni Lindo Ferretti. Ecco, ricordi cosa diceva lui del momento in cui abbandonò la Chiesa da ragazzo: inizio ad andare alle prime messe beat, poi ad un certo punto si disse che tanto valeva andare ai concerti dei Nomadi. Incontriamoci con tutti, Staino compreso, mantenendo però la nostra identià, senza far finta che essere tutti poveri uomini con pari dignità davanti al Signore voglia dire che va un po’ bene tutto: l’ateo ex(?)comunista o il cattolico fedele al Magistero. L’alibi delle bestie da social non deve nascondere la Verità, senza la quale potremo stare pure simpatici a tutti, ma non conquisteremo il cuore di nessuno.
  • Luciano Dibattista Vi prego, andate sul profilo di Sergio Staino e ditemi che il suo non era un uso strumentale del giornale dei Vescovi per portare avanti il suo credo politico. Solo le ultime tre strisce parlano 1) di Salvini che rende indemoniati, 2) del sindaco di Riace come esempio di carità e 3) di Di Maio ammonito da Gesù per il reddito di cittadinanza. A parte il merito delle vignette, anche il metodo è assolutamente inappropriato. Ma davvero pensate che tutto questo venga da Dio? E non parliamo di tutte le volte che la figura di Gesù viene ridicolizzata. È lo stesso stile usato da un altro famoso vignettista, di cui non dirò il nome, che riempie le diocesi della zona con vignette blasfeme. Lo chiedo ancora, questo viene da Dio?
  • Maria Bianchi Tra le vignette insulse e politicizzate ed articoletto che mira solo incensare il kompagno Staino (mente aperta, contrapposta ai bigottoni bacchettoni oscurantisti) mi viene da pensare che non prendete sul serio né la fede cattolica, che dovreste tutelare e non vituperare, né tanto meno la fede dei semplici. Non so perché ma mi sembra che qua si miri in realtà ad estirpare la fede nei cuori, anziché rafforzarla. Quella famosa lista Pecorelli mi fa tanto pensare… oltre al famoso e sciagurato compromesso storico.
  • Luigi Pertici leggo commenti … che … vabbè, inutile parlarne …mi chiedo solo se questi hanno una vaga, solamente vaga, idea di cosa significhi essere cristiani … mah ..gente che confonde il cristianesimo con una religione è già grave, ma che pensa il suo “cattolicesimo” in termini politici è proprio fuori dal mondo, sarebbe meglio che si “convertissero” all’islam, almeno sarebbero coerenti con la loro religione …Al suo posto potreste prendere Vauro ..
  • Alim Ortazzi Ma è così difficile fare un giornale Cattolico? Ultimamente Avvenire è la brutta copia dell’Unità. È così difficile prendere il meglio e il buono della Chiesa e raccontarlo ai propri lettori? È così difficile condividere le opere che i cristiani svolgono nel mondo? È così difficile farlo senza la tentazione di immischiarsi nell’omologazione dilagante? Vescovi ! Dove siete? Guidate il vostro popolo!
  • Paolo Delprato Lettera patetica e replica ancor peggiore. L’ultima striscia era intrisa di politica della più becera. Niente a che fare con la Chiesa in uscita. Fatevi servi della verità, non padroni.
  • Luca Poli No amici, non ci siamo: non si può chiuderla prendendosela con gli zoticoni che non capiscono la satira: le ultime vignette di Staino non erano satira perchè la satira dovrebbe almeno far sorridere. La risposta del Direttore, che cita soltanto i post più estremi, è ancora peggio. Perchè non ci raccontate la verità di ciò che è veramente accaduto? Perchè non un minimo di riflessione critica a partire dai molti, anche comprensibilmente scandalizzati, che hanno circostanziato le proprie critiche? Permettetemi: questo è lo “stile” di certo intellettualismo di stampo progressista: cosa ha a che fare con la Chiesa Cattolica? Cosa ha a che fare con il ruolo che un quotidiano cattolico dovrebbe avere? Non capisco, forse sono semplicemente uno di quegli zoticoni di cui sopra per i quali non c’è né spazio, né attenzione, né possibilità di redenzione.






    Oggi è il 63° giorno in cui il Pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

    “Quando ha saputo che McCarrick era un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?”

    “È vero, o non è vero, che mons. Viganò lo ha avvertito il 23 giugno 2013?”

    Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi e risponda”.




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31 commenti

  • Catholicus ha detto:

    Dall’ultimo bollettino della mia parrocchia (titolo a tutta pagina): “Il Vangelo della strada: uscire e camminare. Titolo dei paragrafi: “Gesù apriva le finestre dell’anima”,
    “Per le strade Gesù incontra e ascolta”, “Parole di vita (non “di Palazzo”), “La strada grembo della compassione di Dio”, “Il Gesù delle strade ci rimane nel cuore. Possiamo allora camminare con lui”, “Profeti di vita, non di sventura nella carovana degli uomini che oggi camminano”.
    Servono commenti ? un delirio ossessivo compulsivo per gli slogan triti e ritriti di sessantottini vissuti male e invecchiati peggio. L’allusione ai profeti di sventura, poi, è a dir poco ridicola nella sua piaggeria roncalliana. si è visto dove sono arrivati questi sessantottini modernisti con le loro folli utopie, con le loro eresie vaticansecondiste. Oggi sono arrivati al ridicolo. nemmeno la propaganda nazista, staliniana o mussoliniana arrivava a tale livello di scempiaggine, i frasi vuote e senza senso alcuno. si meritano veramente il loro (falso) papa, questi chierici accecati dall’ideologia modernista.

  • Elisa ha detto:

    Dopo Francesco spero che arrivi, come Papa, un cardinale del medioriente originario in quei luoghi dove i cristiani sono perseguitati e uccisi per la loro fede in Cristo. Desidero un Papà scelto dallo Spirito Santo e non politicamente eletto come è successo fino ad’ora

  • Ira Divina ha detto:

    Avvenire? Ma scusate quel giornale ha ancora un avvenire?
    Io mai comprato, eppure sono Cattolico. Troppo pilotato politicamente e poca materia di fede. Scomparirà? Forse con Tarquinio il Superbo!
    Tagle Papa repper? Meglio il musical Jesus Christi super star!
    Ha fatto ridere i polli dei suoi colleghi!
    La blasfemia nella Chiesa Cattolica? Non è un problema della chiesa in uscita, ma solo di chi rigido non sa aprirsi al mondo!
    Una chiesa prezzolata e prona per questo al mondo e al suo principe (satana) ci riserva ancora peggio. Dunque prepariamoci al peggio!😱…..🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏

  • GMZ ha detto:

    E basta con i soldi pubblici ad Avvenire: via quelli, e il sorrisino da intelligentoni gli si spegne come hanno spento il rispetto.

  • Vito ha detto:

    Ci mancava solo il cretino con gli occhi a mandorla che vuol fare il figo, ma che in realtà è un povero sfigato.

  • mariogiovanni ha detto:

    al riguardo della satira su Avvenire del sign Staino.Non leggo Avvenire ,perchè desidero essere un buon Cattolico in pace con i suoi fratelli e soprattutto con la CHiesa.Il post ConcilioVaticano II è stato impugnato da personaggi eretici di cui non condivido le scelte.(Avvenire è un segnale di questa deriva,secondo me).
    La satira non mi interessa ;la ritengo perdita di tempo.C’è poco da ridere nel mondo di oggi.Semmai c’è da ritornare alla tenerezza ,amore ,compassione per Gesù e per quello che ha fatto per uomini come noi che ci comportiamo peggio delle bestie.Mi son permesso ,nel contesto di tante opinioni di dire anche la mia .Tante grazie.Miariogiovanni.

  • Iginio ha detto:

    Ultime dal Mondo del Progresso. In Irlanda hanno abolito la legge contro la blasfemia grazie a un referendum, prima del quale la gerarchia cattolica ha sentenziato che quella norma era “largamente obsoleta”. Tutt’al più, hanno detto, occorre tener conto del fatto che non si possono offendere le sensibilità altrui… Che commoventi. Tanto, che importa se si offende Dio? L’importante è non turbare gli equilibri.

    • EquesFidus ha detto:

      Esatto: tanto, chi se ne frega se la bestemmia è, agli occhi di Dio, un peccato più grave dell’omicidio? D’altra parte si sa, stando agli Stati liberal-agnostici Dio non si sa se c’è oppure no, quindi si può insultare quando, quanto e come ci piace di più, tanto secondo costoro o non esiste o è l’Allah islamico, un’entità crudele avulsa del mondo a cui non importa nulla dei Suoi figli. Che tristezza.

  • Sherden ha detto:

    Non capisco di cosa vi meravigliate.
    Staino, che ha fatto innumerevoli vignette alla “prendiperifondelli” su Gesù e sui santi, non ne ha mai fatto una che sia una su Maometto e dintorni.
    Mica scemo, lui tiene famiglia. E Tarquinio pure.

  • Lucy ha detto:

    I cardinali che ballano e cantano mi fanno pensare all’orchestra del Titanic che suonava mentre la nave affondava.
    Quanto a Tagle se diventerà il prossimo papa logicamente si chiamerà Francesco II .
    A quel punto la profezia di Valli in “Come la Chiesa finì ” diventerà realtà senza neanche aspettare Francesco III.

    • Pier Luigi Tossani ha detto:

      @Lucy:

      in realtà, si può vedere in modo diverso… la leggenda vuole che l’orchestra del Titanic sia stata eroica, nel senso che continuasse a fare il suo lavoro fino all’ultimo, per contenere il panico tra i passeggeri che si imbarcavano sulle scialuppe, e, alla fine, avesse intonato il “De profundis”… quindi, nessuno ballava.

      Mentre invece, nel caso dei vecchi e grassi prelati di cui stiamo parlando, nella situazione d’emergenza, essi, con la loro ignavia, favoriscono l’affondamento della barca di Pietro, con dentro i giovani, ai quali questo falso Sinodo si rivolgeva, e anche tutti gli altri.

      Come dice Mons. Viganò, il Divino Giudice chiederà conto della loro codardia e infingardaggine.

    • Ecclesia afflicta ha detto:

      Ricordo questa scena indimenticabile della chiesa di Bergoglio:
      i vescovi e cardinali sudamericani che danzano per il loro vitello d’oro alla GMG di Rio:

  • deutero.amedeo ha detto:

    Ma il secondo comandamento, pardon la seconda “parola”, non “suggerisce” : non nominare il nome di Dio invano ?

    Già ma non dice : non fare battute su Dio.

    Ergo queste sono permesse, anzi, incoraggiate per essere “in cammino” in cammino sempre, sempre avanti, senza mai fermarsi, come i porci di Gadara, nemmeno sull’orlo del precipizio.

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    La cosa che più mi stupisce è constatare che tanti cattolici convinti continuano e leggere “Avvenire”.

  • Catholicus ha detto:

    Ci vogliono dustruggere, sia come popolo cristiano cattolico che come civiltà italiana ed europea non basata sul meticciato, sulla schiavitù dei popoli a servizio dei banchieri, dei Soros & C. e di tutti i massoni di questo mondo. Leggere per credere :http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/storia-e-identita/identita-delle-nazioni-sovrane/6924-siamo-in-guerra2.
    Vogliono spingerci alla ribellione, ala guerra civile, per poi darci la colpa mdi tutto ciò che potrà accadere quando la rabbia degli italiani esploderà come una bomba ad orologeria. Teniamoci pronti, perché non vogliono far arrivare questo governo alle prossime elezioni europee.

    • Gaetano2 ha detto:

      … e non da oggi. Possibile che a tempo opportuno non ci si sia resi conto di quanto pianificato? Di questo non riesco a darmene ragione, eppure era così evidente!

  • Gaetano2 ha detto:

    mah, io quando penso al futuro inevitabile tremo; ne ho combinate eh… ma profanazioni mai. Ma ‘sto Sciombor pensa d’essere immortale?

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    Circa l’Avvenire, mi pare sfugga l’essenziale, ovvero che la responsabilità ultima degli abomini che il quotidiano sta portando avanti, dei quali Staino era solo uno dei tanti, non è del direttore, che è un semplice stipendiato, ma dell’editore, la CEI. Nel quale comitato di edizione mi pare rivesta un ruolo primario il pro-lgbt Baldisseri. Quindi, è da quel marciume, casomai, che si dovrebbe cominciare a far pulizia.

    Ora, umanamente questo non è possibile, perché quel comitato al momento è strapotente, apparentemente inattaccabile e inarrestabile. Raccomandiamoci, quindi, serenamente, alla Provvidenza.

    • Adriana ha detto:

      Tossani ,
      perbacco ! Un po’ di rispetto ! Baldisseri esegue il suo nobile e attuale mestiere di ” mediatore culturale “. Media tra ciò che ha insegnato Cristo e ciò che ha insegnato il Diavolo . Con qualche
      preferenza per il secondo . Comprensibile : gli ha promesso di : “integrarlo”.

  • Sulcitano ha detto:

    Sono stato un fedele lettore e abbonato di Avvenire, forse per quindici anni o anche piu. Per tutti questi anni, giudicai il giornale degno di esser letto con piacere e interesse, grazie alla validissima cristiana composizione dell’allora redazione. Ogni giorno, trovavo parti interessanti di essere estrapolate, conservate e catalogate, e questo è stato fatto per lunghi anni. Poi, ho preferito virare decisamente verso la stampa che a mio giudizio, era ed è rimasta fedele alla sana dottrina Cristiana.

  • Alberto Giovanardi ha detto:

    Visto che siamo in tema di “bestiari”, tutti ricorderanno che il 5 Luglio 2017 Mons. Luigi Capozzi, segretario del cardinale Coccopalmerio (uno dei prediletti di Bergoglio), fu sorpreso in piena notte dalla Gendarmeria Vaticana in un appartamento dove si svolgeva un festino gay con uso di cocaina (lui stesso dovette essere ricoverato d’urgenza perché era in overdose). Ebbene, meno di un mese fa l’autorevolissimo e sempre informatissimo Life Site News ha pubblicato la notizia che, stando alle confidenze di un giovane prete partecipante alla “festa”, ad essa prendeva parte lo stesso Coccopalmerio, immediatamente fatto uscire in gran segreto da una porticina secondaria. Dal momento della rivelazione del prestigioso blog non è accaduto più nulla: Coccopalmerio -evidentemente non potendo smentire- si è chiuso nel silenzio, e così ha fatto anche lo spudorato Bergoglio (e meno male che almeno, come aveva fatto nel caso di Viganò, non ha paragonato il proprio silenzio a quello di Gesù di fronte ai suoi persecutori ! ). Il popolo cattolico ha o non ha il sacrosanto diritto di essere ulteriormente informato su questo nuovo scandalo ?

  • grog ha detto:

    La domanda che mi faccio sempre è: Staino o non Staino, ma c’è ancora qualcuno che compra Avvenire? Non ci posso credere

  • Adriana ha detto:

    Della tartufesca arroganza dei ” Tenutari ” di Avvenire e dei loro
    ” professionisti ” non è neanche il caso di parlare .
    Al Card. Filippino
    si possono augurare sempre più followers bravi-come lui- a far le corna. ( Messaggio semplice che arriva al cuore – anche a quello del Papa -senza complicazioni dogmatiche ).
    La mostra fotografica di Vienna invece esprime una “pruderie gender ” tutta occidentale Unita a mancanza di coraggio . Segue la scia del film ” Elbe” : Vestimenti e stracci firmati per coprire la brutalità del messaggio. Abbiate almeno il ” coraggio ” di esibire ciò che vi piace ! Mapplethorpe insegna .
    Quanto alla ” cappella “…. è un obitorio per le anime . Più macabro dei normali obituorys. Mortuaria e menagrama la visione di vita ” spirituale” dei Gesuiti . Facciamo le corna ???

  • EquesFidus ha detto:

    Purtroppo, che S.E.R. card. Tagle sia in lizza per diventare Papa in un futuro conclave è cosa di cui si vocifera da da anni.

  • Claudius ha detto:

    Tutti questi commenti, dietro allo scambio di melassa tra Staino e quel tizio direttore di Avvenire (manco ricordo come si chiama) dimostra una cosa gravissima: lo scollamento totale delle gerarchie della Chiesa di oggi dai fedeli.

    Viviamo in una situazione di vera schizofrenia religiosa: questi vivono in una torre d’avorio, camminano a tre metri dalla terra e vivono in un mondo di fiabe, dove noi comuni mortali semplicmente non siamo ammessi.

    Questo e’ il vero clericalismo e questi sono i veri farisei: ma non crediate che se ne possano accorgere. Quando uno vede la realta’ dalle finestre dorate della propria torre d’avorio, tutto gli appare rovesciato.

    • EquesFidus ha detto:

      Pensi davvero che non lo sappiano? Lo sanno ma non gl’importa: gl’importerà tutto insieme quando non prenderanno più il becco di un quattrino o, nel caso più grave, ci sarà uno scisma con tutto quello che comporta.

      • Claudius ha detto:

        Chi detiene un Potere, prima o poi perde sempre il contatto con la realta’. Chi detiene il Potere in maniera tirannica, perde questo contatto in modo ancora piu’ forte, fino a vedere una realta’ completamente alla rovescia rispetto a quella vera.

  • Diana ha detto:

    Non credevo ci fosse qualcuno che davvero legge Avvenire, a parte i giornalisti per tristo dovere d’ufficio.

  • Mario Gallo ha detto:

    Ecco bene farebbe il direttore a dimettersi . E ci aggiungerei anche quello di Famiglia Cristiana .

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Tagle.
    Caro Direttore, questo lo pubblicai in gennaio di 2015:
    GRANDE “SUCCESSO” CATTOLICO IN FILIPPINE: ECCO CIÒ!
    https://www.youtube.com/watch?v=u3G43C16Ju0ro

    Estimado Director, esto lo edité en enero de 2015:
    APOTEÓSICO “ÉXITO” CATÓLICO EN FILIPINAS: ¡AHÍ VA ESO!