COLPIRNE UNO PER EDUCARNE CENTO. LA RIEDUCAZIONE SULLA CORRECTIO FILIALIS NELLA CHIESA MISERICORDIOSA.

2 Ottobre 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

L’accordicchio segreto (ma perché mai segreto? Non siamo la Chiesa della trasparenza e della riforma, che cosa sono questi segreti da Chiesa preconciliare, lefebvriana, lontana dal popolo, senza odore di pecore?) con Pechino sta già portando risultati. I frutti del dialogo si vedono, e infatti possiamo godere di qualche esempio di rieducazione pubblica stile Laogai. Se ne è accorto Romana Vulneratus Curia, che ci ha mandato – era ora che uscisse dal sonno! – questa pregevole riflessione. Leggete e meditate di quanta misericordia è intrisa la nostra madre Chiesa al tempo della Misericordia.

<Caro Tosatti, ho letto su Vatican Insider le dichiarazioni del primo pentito per aver firmato la famosa Correctio, lo “studioso Giuseppe Reguzzoni” (dal titolo dell’articolo qui allegato). Ho letto e riletto detta intervista perché è curiosamente piena di contraddizioni e la mia impressione è che l’intervistato firmatario pentito, più che pentito possa esser stato un “infiltrato” (pronto a pentirsi?). Perché altrimenti avrebbe firmato visto che si dichiara: separato da anni dalla moglie; antitradizionalista; non sembra aver neppure letto o capito la Correctio, visto che non sa, o finge di non sapere, che non è affatto un’accusa al Pontefice di eresia (che lo dica Tornielli, che probabilmente non l’ha letta, passi, ma Reguzzoni l’ha firmata).

Faccio due considerazioni. La prima è sull’autore dell’intervista (Andrea Tornielli): è sorprendente cosa ha dovuto pubblicare pur di fare l’intervista al “pentito”, è costretto a rendere pubblici e palesi, in un certo modo a confermare e avallare gli errori di Amoris Laetitia, riprendendo le dichiarazioni dell’intervistato. Ne scelgo un paio: “Come molti nella Chiesa, ho vissuto l’uscita di Amoris Laetitia come una rottura con una tradizione millenaria, …come un cedimento al mondo, come un tradimento”.

Perbacco,mi son detto, Tornielli non diventerà mai direttore dell’Avvenire dopo questa intervista. Un’altra considerazione su un punto dell’intervista dove Reguzzoni spiega che (riassumo per brevità, ma trovate l’originale nel link): “Amoris Laetitia è un documento lungo e farraginoso…, ma almeno pone un problema vero…(ma) Amoris Laetitia pensa di risolvere tutto con una notarella ambigua, certo non con un gran segno di coraggio”.

Alla straziante domanda di Tornielli piena di dolore per la Chiesa ed il Papa: “Perché avete accusato il Pontefice di eresia?”, il nostro “studioso” sorprendentemente non risponde (nella Correctio non c’è nessuna accusa al Papa di eresia, era facilissimo rispondere), ma prende invece in giro il mondo tradizionalista, secondo lui “sempre più diviso in gruppi e gruppuscoli, ognuno dei quali sempre più chiuso in se stesso…”. Ma una considerazione interessante la dà connotando i firmatari della Correctio, che di fatto secondo lui sono incapaci di esser solidali con chi è perseguitato o soffre (si legga l’originale). Così lo “studioso” conclude che la Correctio ha aumentato la confusione nella Chiesa. Confusione nella Chiesa? Lei Tosatti che impressioni ha? …>.

 RVC

Caro Romana Vulneratus Curia, di considerazioni ne ho un paio. La prima è la lettera che mi ha inviato un lettore, un professionista, indignato. Ve la giro:

“Tornielli per sputtanare la Correctio pubblicizza il pentimento pubblico di un ricercatore che si trova in uno stato di sofferenza umana per la separazione dalla moglie e che dice espressamente di essere stato tagliato fuori da università e case editrici cattoliche per la sua scelta di firmare…

Una iena………: la vera notizia non è infatti il ricercatore che si pente, ma la terra bruciata che la chiesa misericordiosa gli ha fatto attorno!!

E non sarà forse che il pentimento pubblico sia anche dettato dalla fame???

Che squallore…. (Tornielli, non il povero ricercatore!)

E’ un pò quello che fanno con i sacerdoti cinesi disperati che parlano bene dell’accordo vaticano…”.

Sulla confusione. Ne ho scritto mille volte, e chi legge Stilum Curiae sa che penso che la confusione sia voluta, finalizzata a creare sconcerto, esattamente il contrario di quello che sarebbe il primo dovere di un romano Pontefice: confermare, non confondere. Dalla confusione non nasce nessuna unità.

Ma ormai siamo all’ufficializzazione della confusione. Se ne è accorto anche l’ultrà bergogliano, il compañero Luis Badilla, direttore del sito para vaticano Il Sismografo.

Ecco che cosa scrive su un episodio di qualche giorno fa: in cui il Pontefice ha fatto interessanti aggiunte improvvisate durante un discorso; che però non sono state registrate dalla versione ufficiale vaticana:

“Consideriamo però nostro dovere dire che questo modo di agire nella diffusione del magistero del Papa, almeno in alcune circostanze, è un errore che finirà per generare equivoci, casi mediatici e polemiche assurde, inutili e non necessarie in un momento come questo. Se il Papa parla a gruppi, piccoli o grandi è evidente che quanto dice, sia che legga un testo preparato sia che improvvisi, sono contenuti necessariamente pubblici e non si può fare altrimenti; solo nel caso di un’udienza privata questa consequenzialità non avviene.
Un testo pubblico, letto come preparato, va pubblicato come ufficiale e le eventuali aggiunte a braccio, non appena trascritte ed elaborate, vanno pubblicate insieme all’originale preparato, è così che finora si è sempre fatto.
La dicitura: VALE SOLO QUANTO PRONUNCIATO, SALVO INDICAZIONI DIVERSE, crea confusione e i fatti di giovedì scorso ne sono la prova tangibile. Quel giorno, in serata, circolavano due discorsi del Papa al Laterano: quello pronunciato e quello riportato dai giornalisti con contenuti che non hanno avuto mai l’ufficialità.
“Quanto pronunciato” dal Papa, in atti aperti e non riservati, è di per se pubblico e la modalità “salvo indicazioni diverse” non è sostenibile nel mondo dei media oggi. Si rischia che ogni qualvolta sarà applicata la modalità  “salvo indicazioni diverse” nascerà un caso mediatico, soprattutto se la materia è sensibile. 
7) A questo punto ci chiediamo dunque cosa possono citare non solo i giornalisti, ma anche gli studiosi o i ricercatori che siano alla ricerca di una fonte autorevole? Cosa sarà vero o attendibile nel caso di contraddizioni: il testo pubblicato su vatican.va, che magari non coincide con quanto alcuni testimoni riportano ma che comunque rappresenta la fonte ufficiale del Vaticano, o i testi prodotti da giornalisti che hanno assistito alle parole a braccio e magari le hanno anche registrate?
Non si tratta di una questione da poco, che riguarda capricci burocratici, da passacarte. Si tratta di una cosa seria, che chiama in causa l’autorevolezza delle fonti e l’inequivocabilità delle parole del Pontefice; sarebbe meglio evitare di accrescere confusione e polemiche”.

Quindi la confusione non è un’invenzione. C’è, ed è voluta. Punto.







Oggi è il trentottesimo giorno in cui il Pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

Quando ha saputo che McCarrick era un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?

È vero, o non è vero, che mons. Viganò lo ha avvertito il 23 giugno 2013?




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32 commenti

  • EquesFidus ha detto:

    Intanto, è cominciata la purga dei sacerdoti “tradizionalisti” (cioè cattolici) americani: http://lanuovabq.it/it/usa-clinica-psichiatrica-per-i-preti-conservatori . Se a questo aggiungiamo che il nuovo Sinodo si preannuncia, in realtà, come un mini-Concilio Vaticano IV (di quello preannunciato da “Cattolici” di Brian Moore), che sancirà la fusione del cattolicesimo con l’eresia pederastica adottandone anche il linguaggio, il quadro è completo. Noi laici abbiamo il dovere di reagire a tutto questo, in primis non dando neanche più un euro a chi non se lo merita.

  • Rosario ha detto:

    Al tempo di Bergoglio c’erano i registratori tuttavia non possiamo essere certi di cosa volesse dire salvo indicazioni diverse: discerniamo.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Domenica prossima nella mia parrocchia arriva un teologo per spiegare le radici bibliche del magistero di Papa Francesco sulla carità.
    Credo che molti non hanno ancora capito che al Papa nessuno rimprovera l’impegno a favore dei poveri. Anzi, si fa notare che il suo impegno appare PARZIALE, che fa troppo poco, cioè fa solo a favore degli immigrati. E sembra un impegno SCRITERIATO, cioè rivolto, a tutti gli immigrati, anche a chi non è povero (questo sì è assistenzialismo), a danno proprio dei più poveri.
    I punti che il Papa deve chiarire sono ALTRI. Sono sulla dottrina e sulla morale.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    (MEGLIO ESSERE CANE SELVAGGIO CHE CHUPAMEDIAS – LECCAPIEDI- DEL PASTORE STOLTO E FALSO PROFETA FRANCESCO)
    Caro Direttore:
    Víctor Manuel Fernández amico caro di Francesco:
    “Pensano che la sua supposta difesa della dottrina tradizionale li autorizza ad alzare falso attestazione e mentire.
    Ma non credo che siano molti quelli che arrivino a questo livello di cinismo. Preferisco pensare bene. Ma bene credo che qualcuno bisognoso di un minuto di falsa gloria e non rassegnato ad avere il profilo basso di un pensionato, con l’aiuto di alcuni blogs suppostamente cattolici e una stampa che non seppe percepire che era una fonte molto parziale, riuscì ad apparire per alcuni giorni come il martire della verità.
    Egli -Jorge Mario, Francesco- sostenne sempre che non conviene difendersi dalle persone che cercano protagonismo, perché è dar loro quello che cercano e alimentare ma la sua megalomania”:
    https://www.periodistadigital.com/religion/america/2018/09/17/alguien-necesitado-de-un-minuto-de-falsa-gloria-iglesia-religion-dios-jesus-papa-francisco-argentina-plata-victor-fernandez.shtml

  • Enrico66 ha detto:

    @Tosatti.
    Ha assolutamente ragione. La confusione è voluta.
    La domanda però è: per quale fine?
    A me pare che si stia giocando – dentro e fuori la chiesa, e con il concorso di uomini di chiesa, se non dello stesso vaticano- a delegittimare il papato e di conseguenza distruggerevla Chiesa cattolica.
    Rispetta il mandato petrino un Papa che, anziché confermare nella fede, alimenta dubbi e confusioni?
    E i tanti cardinali e vescovi che lo seguono su questa linea di comportamenti?
    Sono confuso e amareggiato. Molto.
    Temo molto ulteriori danni dal prossimo Sinodo dei giovani.
    Le premesse nefaste ci sono tutte, basta leggere qualche pagina del documento di lavoro e come si è arrivati alla sua stesura.

  • Enrico66 ha detto:

    Reguzzoni è stato “misericordiato” a seguito di rieducazione stile laogai cinese. Come in tutti i regimi comunisti, poi viene chiesta pubblica dichiarazione di colpevolezza e abiura delle proposizioni assunte. Ma non si illuda così di ottenere la riabilitazione (nel suo caso, un posto di lavoro), tutt’altro, il regime, avuta conferma della sua “colpevolezza”, pronuncerà la condanna e istruira’ nuovi processi, cercando di dimostrare l’esistenza di un complotto controrivoluzioario (finanziato dalle forze oscure della reazione). Li sarà chiamato nuovamente tra gli imputati, a denunciare altri nemici della rivoluzione.
    una boutade la mia, ma se leggete o rileggete i capitoli di “Arcipelago gulag” di Solgenitzin dedicati ai processi staliniani segli anni 30 del secolo scorso, ritrovate pari pari il quadro sopra detto, applicato ora nella Chiesa Cattolica per chi non appoggia incondizionatamente ed entusiasicamente il nuovo corso.

  • Anima smarrita ha detto:

    Dott. Tosatti, perché insistere sulla domanda a proposito della segretezza? Non abbiamo forse conferme a sufficienza che non arriveranno risposte – anche a domande più stringenti e non sui “massimi sistemi” (=segreto pontificio?) – come quella semplice e diretta posta da mons. Viganò nella sua ultima lettera: «perché non rispondi?» e quella che lei ripropone con il data timer?
    Mons. Viganò a giudizio di un vescovo argentino, amico di Bergoglio, sarebbe “un pensionato in cerca di notorietà”. Col titolo ripreso da tale parere A. M. Valli rilancia oggi un’intervista a questo fidato e influente consulente papale.
    Oltre che nella supponenza di Francesco e nella sua acclarata abitudine a contraddirsi (sua la reiterata esortazione ad ascoltare gli altri, ascoltare tutti), forse che la risposta alla corale richiesta inevasa di risposte risiede in quel “segreto pontificio” (con il conseguente ricorso distorto alla “diplomazia), che ha creato una crisi di coscienza a mons. Viganò, confessata senza giri di parole nella lettera, precisandone il limite e la sottile, sostanziale, differenza rispetto al segreto confessionale, suppongo in base a studi e conoscenze acquisite negli anni della sua formazione e del servizio prestato alla Chiesa? E perché non credergli?
    Un ossimoro: la trasparenza (professata a parole) della segretezza, di cui abbiamo ormai troppe prove. Anche il Sinodo che si apre domani nasce col preventivo monito ai Padri sinodali a mantenere, nelle eventuali interviste ai loro media, «la necessaria riservatezza sui dibattiti in Aula e nei Circuli minores» (così il card. Baldisseri ieri alla conferenza stampa di presentazione).
    La dice lunga il titolo dell’articolo di “Panorama” on line: «Vaticano: inizia il Sinodo mondiale dei giovani (che però non ci sono)».
    Alla Chiesa un invito non più procrastinabile a mettersi all’ “ascolto” arriva anche dal direttore di “America”, gesuita, che su “Donne, Chiesa, mondo” evidenzia lo stato di profonda delusione che ha registrato con i suoi collaboratori nell’universo femminile, scarsamente rappresentato e considerato in ambito ecclesiale.
    Segnalo su Il Messaggero on line l ‘articolo: « Pedofilia, vittime accusano il Papa: anche in Italia 4 abusi simili al caso McCarrick”, notizia ignorata da tutti gli altri siti principali, finora.
    Infine: mentre da un po’ va avanti la sponsorizzazione del film in uscita dopodomani ” Papa Francesco. Un uomo di parola”,di cui l’altro Viganò – mons. Dario, quello della Lettera taroccata di Benedetto XVI – per l’Agenzia SIR stila un ampio resoconto circa la genesi e i retroscena (uno fra tutti: Bergoglio ha trascorso sul set 8 ore, con lui che lo ha accompagnato da una location all’altra, va bene, sì, sempre in Vaticano!), ho scovato invece solo fra le pieghe nascoste sempre de Il Messaggero notizia di un altro film: scandalo clero in Polonia; chissà se arriverà qualche altra eco anche in Italia.
    Scusandomi per questo lunghissimo commento (troppi fatti hanno suscitato il mio interesse in questi ultimi giorni) propongo il link:https://www.ilmessaggero.it/vaticano/papa_francesco_film_pedofilia_cinema_polonia_giovanni_paolo_ii_preti_abusi-4005899.html

  • cosimo de matteis ha detto:

    Scrive RVC che Giuseppe Reguzzoni, più che pentito, possa esser stato un “infiltrato” (pronto a pentirsi?). Certo, tutto può essere. Ma personalmente trovo più credibile che abbia firmato convintamente la “Correctio” probabilmente ignaro di come la misericordia lo avrebbe avvolto. E comunque più che a Reguzzoni (che per sua esplicita ammissione par esser più un caso umano piuttosto che un “pentito”) io rifletterei su come è nata l’intervista.
    Qualcuno (chi?) gli ha chiesto di distaccarsi pubblicamente dalla Correctio?
    Con quali finalità?
    Cosa ne sarà ora di Reguzzoni il cui nome, è bene ribadirlo, resta ben presente tra i firmatari della Correctio.
    Certo, potrebbe esser un “segnale” per gli altri firmatari: contattate il giornalista col tic e dite testualmente che oggi non sottoscrivereste più la Correctio. Ai primi dieci ricchi premi e cotillons. Ed un viaggio a Buenos Aires.
    solo andata.

  • cosimo de matteis ha detto:

    Scrive RVC che Giuseppe Reguzzoni, più che pentito, possa esser stato un “infiltrato” (pronto a pentirsi?). Certo, tutto può essere. Ma personalmente trovo più credibile che abbia firmato convintamente la “Correctio” probabilmente ignaro di come la misericordia lo avrebbe avvolto. E comunque più che a Reguzzoni (che per sua esplicita ammissione par esser più un caso umano piuttosto che un “pentito”) io rifletterei su come è nata l’intervista.
    Qualcuno (chi?) gli ha chiesto di distaccarsi pubblicamente dalla Correctio?
    Con quali finalità?
    Cosa ne sarà ora di Reguzzoni il cui nome, è bene ribadirlo, resta ben presente tra i firmatari della Correctio.
    Certo, potrebbe esser un “segnale” per gli altri firmatari: contattate il giornalista col tic e dite testualmente che oggi non sottoscrivereste più la Correctio. Ai primi dieci ricchi premi e cotillons. Ed un viaggio a Buenos Aires.
    solo andata.

  • deutero.amedeo - esegeta in cammino ha detto:

    Consiglio ai vescovi che partecipano al Sinodo che sta per aprirsi:

    copritevi bene il capo con caschetti ignifughi onde non rimanere ustionati, come avvenne agli Apostoli nel giorno di Pentecoste.

    (Atti 2,2-3a): [3] Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro;
    [4] ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo.
    🙂

    Signore, perdonami!

    • Esegeta da strapazzo ha detto:

      Se poi dal versetto 3 togliamo il “come” l’effetto è ancora più forte.

      • Bertoldo ha detto:

        E poi sarà bene cancellare anche tutto il versetto 4 perché non si sa se è vero.

        Mah!

  • rita ha detto:

    Com’è sottile e subdolo il MALIGNO!
    Non voglio commentare l’argomento “Colpirne uno per educarne 100…”, ma essendo oggi il giorno in cui la Chiesa festeggia gli Angeli Custodi, meravigliosi esseri che ci guidano e ci aiutano, che sono stati abbinati ai nonni, mi viene in mente una considerazione.
    Fino a poco tempo fa il giorno della festa dei nonni era il 26 luglio, giorno dei Santi Gioacchino e Anna, i NONNI DI GESU’. Era perciò naturale pensare a Gesù, il Figlio di Dio. Invece i nonni paragonati agli angeli è molto NEW AGE…
    La figura di Gesù è molto minata e fatta oggetto di confusione.
    Ieri, alla Messa, nelle Preghiere dei fedeli, si parla di …” Gesù, il …PROFETA…”
    Ah…bè…se ora i preti iniziano a far serpeggiare l’idea che Gesù non sia il Figlio di Dio ma un semplice…profeta…siamo alle fasi finali…
    Il pretume è sempre più rinsecchito e senza sale.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Secondo una mia personale interpretazione, l’Amoris laetitia sostanzialmente pone, in modo forse volutamente confuso, la domanda: è possibile che dei divorziati risposati CREDENTI, che però sono in buona fede e inconsapevoli della gravità del loro concubinaggio, possano ricevere la Comunione?
    Il documento non dà risposte, perciò non può essere accusato di nulla, anzi, incentiva al confronto, ma il confronto non c’è stato. Anzi, è stato RESPINTO (vedi dubia a cui non si è data volutamente risposta).
    Il risultato (voluto o meno che sia) è che in certi paesi si dà la Comunione a tutti, senza alcun discernimento, Anche ai protestanti.
    Sembra quasi che si voglia mettere i fedeli di fronte al fatto compiuto, da cui non si può tornare indietro.
    Ma a rimetterci, a quanto pare, sono le anime

    • Sbirro ha detto:

      Cattolico CREDENTE è anche praticante e, minimo minimo sa che il matrimonio è solo e unicamente uno. La buona fede nel non sapere che il concubinaggio è peccato mortale è difficile da rendere credibile.

      • Astore da Cerquapalmata ha detto:

        E in ogni caso, anche esistesse un cattolico così duro da non recepire la gravità di tale peccato sorgerebbero altri problemi, dal metodo per discernere con ragionevole prudenza chi sono questi cattolici, all’eventuale SCANDALO che può dare, anche ai divorziati risposati stessi, che hanno più probabilità di raggiungere la piena verità della fede e la salvezza se NON fanno la Comunione piuttosto che se la dovessero fare.
        Del resto, se sono in buona fede, è efficace anche la comunione spirituale.
        Il Papa, e i Vescovi lassisti, si sono presi una responsabilità tremenda. Se la vedranno con Dio.
        Da parte mia io interpreto la Amoris laetitia come padre Bellon, cioè in linea con la Tradizione della Chiesa. Cioè: la Comunione ai divorziati risposati si può dare SOLO se vivono in CASTITA’ e non danno SCANDALO.

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Ho dimenticato che un importante schifezza commessa da Pablo Neruda, e che lo rende praticamente perfetto come primo candidato santo dei ” cristiani anonimi”, è l’ aver abbandonate la prima moglie e la figlia nata con un grave handicap al cervello.

  • Rafael Brotero ha detto:

    Questa settimana, tutti i giorni, alle 18:00, Messa Vetus Ordo Una cum Benedicto in diretta sulla página Facebook di don Enrico Roncaglia. Santa giornata a tutti

  • deutero.amedeo ha detto:

    Da semplice fedele, appartenente all’ordine dei parrocchiani ignoranti, mi pongo una domanda.
    Se oggi il Papa dicesse che è il 2 di marzo, mi sarebbe consentito di dirgli :- Mi perdoni, Santità, ma guardi che oggi è il 2 di ottobre.- ?
    Da come vanno certe cose sembrerebbe di no.

    Il che mi fa ricordare ciò che avvenne 2000 anni fa, molto ben raccontato in Gv 19,19-22, e che per vostra comodità copio e incollo qui sotto. Ma Pilato non era cristiano e la sua cocciutaggine tutta umana poteva anche essere giustificata…..

    [19] Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: “Gesù il Nazareno, il re dei Giudei”.

    [20] Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove fu crocifisso Gesù era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco.

    [21] I sommi sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: “Non scrivere: il re dei Giudei, ma che egli ha detto: Io sono il re dei Giudei”.

    [22] Rispose Pilato: “Ciò che ho scritto, ho scritto”.

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Qualche giorno fa sul blog di Costanza Miriano una frequentatrice scriveva che, nelle cattolicissime LIbrerie Paoline, non erano più esposti i libri della suddetta scrittrice. La ragione supposta era che la “cattivella” aveva criticato Famiglia Cristiana. Ne ipotizzo anche altre: a) un incomprensibile attaccamento al Sacramento del matrimonio b) un irragionevole, viscerale, amore per figli e marito. I primi rimangono, per altro, incomprensibilmente del medesimo sesso di nascita, il secondo è, horribile dictu ! Sempre lo stesso uomo ! c) non si è nemmeno riscattata con uno straccio di amore lesbico… Questa mattina invece ho ascoltato dalla voce di mons Antonio Livi le ragioni per cui i suoi libri, come quelli della Casa Editrice da lui diretta, non sono accettati dalle Librerie cattoliche, né recensiti da testate cattopopolari o gesuiticheggianti… Perché è un apostata ? Ovvio che no. Perché allora ? Perché è cattolico, ma ha, a quel che risulta leggendo i suoi scritti, la pessima inclinazione all’ onestà intellettuale ed una scarsa, se non inesistente,inclinazione all’ idolatria. O a quella forma di esercizio ginnico per cui ci si curva a leccare i piedini al potente di turno. Stessa sorte toccata al pugnace Socci. Riflettendo su tutto ciò mi sono detta: Vuoi vedere che, dopo don Milani e don Bello, un nuovo santo da proporre per la “chiesa in uscita” potrebbe essere il cileno Pablo Neruda, latinoamericano, comunista, adultero seriale, coinvolto nell’ assassinio dell’amico Trotzky per fedeltà al Partito … Non gli manca niente, mi pare ! Ah … era dichiaratamente ateo… be, fa listess, non si può avere tutto: sarà il primo dei “cristiani anonimi”.

    • MARGHERITA ha detto:

      No, cara Valeria, a fà nen listess, anzi essere atei è il pedigree necessario per essere considerati dalla corrente in voga dal ’68. Chiunque ricorda che per essere akkolti dai movimenti kattolici, bisognava almeno aver preso parte a qualche assalto della lotta armata.
      Già allora il tapino “cattolico osservante” non era proprio, proprio, nessuno.

      • MARGHERITA ha detto:

        Desidero aggiungere che alcuni, transitati dalla lotta armata alle file dei movimenti kattolici, avevano un unico desiderio inespresso: diventare i nostri maestri.

  • MonicaC ha detto:

    Se io fossi un capo e qualcuno, sistematicamente, apportasse varianti a ciò che dico, lo licenzierei in tronco a meno che…..A meno che non fossi io stessa ad aver dato ordine di ripulire a stampa i miei discorsi dalle parole eventualmente sfuggitemi e che non sono coerenti con la “linea”. Mi è rimasta impressa, per esempio, la “psichiatria” per gli omofili scomparsa dal testo ufficiale…….

  • Jubilus ha detto:

    Il pane eucaristico a chi vive in adulterio pubblico e notorio, sì; ma il pane quotidiano a chi critica una “misura pastorale” sub-introducta, no. Chi di misericordia ferisce, di misericordia perisce!

  • malibu stacy ha detto:

    tosatti bello, ma quale avvenire,andreonzo lekkalekka piegakukkiai sta il fallimentare north korea insider da anni (non lo legge nessuno, sta su solo coi soldi americani) per la direzione dell’osservatore romano, il laureato in lettere alla cattolica sta sbavando e lekkando tutti i c..i della curia misericordiosa per fare le scarpe a vian.
    Per far ritrattare questo primo (e finora unico, datte da fà andreonzo ke il tuo padrone vuole risultati) firmatario della correctiol’hanno preso per fame: lo dice lui stesso in quest’intervista alla bussola: http://lanuovabq.it/it/il-clericalismo-colpisce-nel-portafoglio-chi-non-si-allinea
    andreonzo lekkalekka, te e i tuoi compagni di merende avete grandi argomenti se avete dovuto prendere per fame questo per farlo ritrattare.

    • franzisku ha detto:

      Sa Malibu , credo che anche andreonzo lekkalekka sia vicino al licenziamento, e tra poco possa aver fame . E il posto di vian non lo avrà mai, dico mai …