FOLLIE PRETESCHE IN TEMA DI COMUNIONE IN GINOCCHIO. MESSAGGI VESCOVILI IN CODICE? I LETTORI RACCONTANO.

22 Agosto 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Uno degli aspetti positivi, da un punto di vista personale ed egoistico, del gestire <Stilum Curiae è che si imparo un sacco di cose sulla vita e gestione quotidiana del Sacro da parte del clero. E devo dire che ogni tanto resto davvero stupito o sbalordito, da quello che sento. Ecco, vi rendo partecipi di tre storie che mi sono arrivate in questi giorni. Una da Edimburgo, una da Mlano e una da Roma. Due hanno per oggetto la comunione, e in particolare quella in ginocchio. E davvero non riesco a capire perché a tanti preti e vescovi e notabili della Chiesa questo modo di ricevere l’Eucarestia dia tanto fastidio. L’inginocchiarsi è un segno di deferenza e rispetto in moltissime culture; dall’Estremo Oriente al mondo arabo e musulmano, e alle tradizioni dell’Oriente cristiano dove la proskynesis ha un ruolo grandissimo. Allora? Davvero c’è da chiedersi che cosa insegnino oggi nei seminari, oltre ai ben noti giochini di cui ci tocca occuparsi in questi giorni…

 

Edimburgo

Abbiamo un sacerdote a Edimburgo, in Scozia, che insiste sul fatto che nessuno si inginocchi per ricevere il Signore risorto; l suo fatuo e incredibilmente arrogante ragionamento – vedi tu! –  è che i cattolici, soprattutto gli anziani (e quelli con difficoltà motorie) potrebbero inciampare e farsi male se qualcuno all’improvviso si inginocchia per ricevere nostro Signore. Non può fare.

Era il Vicario generale sotto il fu cardinale O’Brien.

Che cosa succede al clero, specialmente a quelli che hanno salito la scala all’interno della gerarchia, che sputino una simile diarrea verbale? A soli 5 minuti a piedi dalla “sua” Chiesa, la Cattedrale ha una messa ogni giorno, dove tutti i fedeli si inginocchiano. Discordia nella classe clericale? O si tratta di buona arroganza vecchio stile?

Questo è il testo originale:

We have a priest in Edinburgh, Scotland, who insists that no one kneel to receive the risen Lord, his fatuous and incredibly arrogant reasoning is…………wait for it…..that Catholics, especially the elderly ( and those with mobility difficulties) will trip over and hurt themselves if someone “suddenly” kneels to receive Our Lord. You could not make it up.

He used to be Vicar General under the late Card. O’Brien.

What is it about clergy, especially those who have climbed the ladder within the hierarchy, that they spout such verbal diarrhoea. Just 5 mins walk from “his” church, the Cathedral has Mass every day, where all the faithful kneel. Discord amongst the clerical class? Or is it good old fashioned arrogance?

 

Milano

Caro Tosatti,

leggo sempre con grande partecipazione il suo prezioso Stilum Curiae…

Le segnalo un piccolo ma grave episodio avvenuto a Milano.

“Non ho mai seguito il consiglio di alcuni tradizionalisti di non frequentare le SS. Messe Novus Ordoper non perdere la fede, pregando piuttosto a casa. Ciò anche perché la mia famiglia non sarebbe d’accordo e non voglio dare scandalo. Però a volte è veramente dura.

Di passaggio dalla mia città in pieno agosto, non avendo la S. Messa tradizionale che sempre frequento, vado a 200 metri da casa. Celebra, Novus Ordoromano, un anziano gesuita, che mi dicono ex missionario. Non indossa né casula né pianeta, solo la stola e subito scende tra i fedeli per invitarli a raggrupparsi più vicino all’altare.

Predica sul Vangelo del giorno(Gv 6,51-58) “La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda”. Una omelia confusa, nella quale definisce la Messa solo “memoriale”; non parla di rinnovazione incruenta del sacrificio di Cristo sulCalvario.

Nessuno raccoglie le offerte, perché preferisce che i fedeli vadano a consegnarle ai piedi dell’altare. Interpola spesso frasi sue al testo liturgico.

Al momento della consacrazione spezza l’Ostia, a riprova che sta narrando, non compiendo la rinnovazione del sacrificio. Mi era già successo anni fa al mare e il sacerdote mi aveva poi rifiutato la Comunione in bocca.

Al segno della pace scende dall’altare e va a salutare tutti, anche in fondo. Viene anche da me, mia moglie e una figlia e ci dice: “se lei è il padre, questa il figlio (in realtà figlia femmina) questa (riferendosi a mia moglie) chi è? ‘lo Spirito Santo?’”; penoso umorismo pretesco e blasfemo.

Al momento della comunione dice “visto che siamo in pochi faremo la comunione sotto le due specie, prendete l’ostia e intingetela nel calice”. Quanto meno illogico: il numero dei fedeli giustifica la prassi liturgica? Con dolore, ci asteniamo, limitandoci alla Comunione spirituale. Infine, riponendo la pisside con le Ostie nel tabernacolo non si inginocchia.

Che dire? Dopo anni di tormento, d’accordo con la mia famiglia, quest’anno per la prima volta non ho fatto la scelta dell’8 per mille a favore della Chiesa, e non ho indicato alcun beneficiario. Mi chiedo se non dovrei andare oltre, come dicevo all’inizio.

Cordiali saluti

Roma

In una Chiesa importante di Roma il simpatico (fino ad allora) sacerdote ha rimproverato pubblicamente ed aspramente coloro che avevano ricevuto la Comunione in ginocchio, affermando che era un modo di incontrare Cristo non gioioso e che invece bisogna andare incontro allo Sposo con gioia, non inginocchiandosi; ha intimato che non doveva più accadere, dopodiché ha dato la Benedizione… Ero a messa nella Basilica dei Santi XII Apostoli a Roma alcuni mesi fa. Chiesi il nome del sacerdote, che durante l’omelia aveva detto di essere dei paesi della zona vesuviana, e mi sembra fosse padre Aniello.Comunque per certezza basta andare a qualche Messa celebrata da lui, prendere la Comunione i ginocchio e verificare la reazione. Allora fu un vero e proprio rimprovero dai toni molto duri.

La domanda è: ma perché? Che senso ha tutto questo?

Stavo per pubblicare il blog, quando mi è arrivato un messaggio. Prima vi faccio vedere il tweet episcopale che l’ha originato.

E un amico e lettore mi ha scritto:

“Leggendo il “solenne” messaggio del vescovo italiano sono rimasto però perplesso. Cosa c’entrano la “rigidità” e la “lingua” con l’abnorme scandalo sessuale provocato da sacerdoti e vescovi omosessuali e pedofili?

Il mons (che non conosco e che scopro essere presidente della Commissione episcopale permanente per la famiglia e la vita della CEI) chiede – di fronte agli scandali di pedofilia – di dimettere rigidità e (mala) lingua.

  • Digiuniamo dalla rigidità che copre tante cose…
  • Digiuniamo dalla lingua che divide…

A ben vedere, nella mia ignoranza, potrei essere indotto a credere (con un semplice ragionamento logico) che alla radice dello scandalo ci siano proprio il contrario della rigidità e della lingua… Mi viene da pensare che non la rigidità ma la flessibilità e l’indulgenza abbiano a che vedere con la doppia vita dei “preti-predatori” (come malamente li appellano). Allo stesso modo, visto che si parla tanto si silenzi complici e che i silenti sono trattati allo stesso modo dei criminali, forse proprio il freno alla lingua ha provocato l’ascesa e l’affermazione di sacerdoti inadatti e troppo deboli per frenare i propri istinti omosessuali e pedofili.

Allo stesso modo – da ignorante – mi verrebbe da proporre un ripristino della rigidità – per rafforzare la vigilanza nei seminari e soprattutto nelle selezioni dei candidati – e un uso profetico della lingua – per poter parlare apertamente dei veri problemi di cui non si vuole parlare e per fare serio discernimento coi candidati parlando apertamente, per denunciare o ammonire anziché accomodarsi in un silenzio complice.

Poi leggo il tweet del monsignore e rimango confuso perché sembra un gioco di parole dove le parole utili diventano “cibo dal quale digiunare”… Forse, ho pensato da ignorante, si tratta solo di un gioco di parole nel quale sono rimasto impigliato. Forse il monsignore voleva dire il contrario… oppure vorrebbe veramente eliminare dalla Chiesa e dai seminari la rigidità e chiuderli in un religioso silenzio… oppure non sono ignorante ma solo scemo. Qualche senso dovrà pure averlo…

Per questo le chiedo di aiutarmi a capire”.

Io non so che cosa rispondere. Forse ci vorrebbe un messaggio, molto, ma molto ampio e circostanziato del vescovo, che ci spiegasse a chi in concreto si riferisse. Temo che non lo avremo.

 







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25 commenti

  • Sara ha detto:

    Per quanto riguarda Milano conosco bene, purtroppo, sia la Chiesa che il prete in questione, e confermo tutto quanto descritto. Ogni volta che vado anch’io provo una grande tristezza nel partecipare a quella messa. Purtroppo chi emerge non è Gesù ma il delirio narcisistico del prete gesuita, che vuole attrarre tutta l’attenzione su di sè, distogliendola da Cristo. A causa sua sono stata molto incerta sull’iscrivere mio figlio a scuola nell’istituto che comprende questa chiesa, per timore che la sua educazione religiosa potesse essere fatta da preti di questo tipo.

    • EquesFidus ha detto:

      Non andateci: avete a Milano, da che mi risulta, la grazia di almeno due o tre chiese in cui si celebra la Santa Messa tridentina, ed una in cui è celebrata la Santa Messa in rito ambrosiano antico; inoltre, a Legnano viene celebrato sia il rito romano tridentino che quello ambrosiano antico, e a Monza in rito romano. Ecco qui l’elenco: http://blog.messainlatino.it/2014/08/elenco-messe-in-piemonte-lombardia-val.html. Non andate in certi luoghi, se questo va a detrimento della vostra fede e della vita spirituale; purtroppo, a volte bisogna diventare “cattolici erranti”, e mettersi in ricerca di altri luoghi dove ottemperare ai propri doveri come cattolici.

  • Silvio Turri Bruzzese ha detto:

    Qualche anno fa un Professore di filosofia canadese, Alain Dèneault, scrisse uno stimolante pamphlet contro il degrado della classe dirigente attuale – politica, civile, accademica, etc. – definendo il fenomeno come predominio della mediocrazia, ovvero la conquista dei vertici da parte di mediocri, i quali conseguentemente si circondano a loro volta di altri mediocri che non li sappiano contestare, alimentando così una spirale negativa di degenerazione della società in tutti gli ambiti in cui si articola.
    Mi sembra che tale descrizione possa ben attagliarsi anche alle dinamiche di gestione sia delle ordinazioni sacerdotali che delle carriere ecclesiastiche, poiché solo tale fenomeno può spiegare, a mio avviso, l’incapacità della Gerarchia, nella sua maggior parte, di prendere atto che la teologia predominante dal CVII in poi ed i suoi effetti devastanti sulla liturgia e la morale stanno consegnando inconsapevoli folle di credenti alla perdizione eterna (o quantomeno a lunghi periodi di purgatorio).
    Così succede che le dottrine eretiche di pochi trovano spazio nei seminari e nelle diocesi per colpa della acquiescenza di tanti pastori mediocri che la accolgono e la ripropongono senza capirne la perniciosità abbacinati dal fulgore della novità, alla stregua dei vecchi militanti di periferia dei partiti, creando così una nuova figura ecclesiale, quella dell’eretico mediocre.
    Il degrado infine è così profondo perché questa dinamica non è stata avviata nel 2013, ma dal Concilio stesso, per questo il crollo sembra irreversibile.

  • Nicola B. ha detto:

    Io non mi meraviglio più ormai. D’ altra parte sono cominciati i tempi preannunciati dalla Beata Caterina Emmerick delle due Chiese. Io mi meraviglio piuttosto se c’è ancora qualche Sacerdote veramente cattolico in giro.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Il mio personale pensiero (se un giorso si dovesse dimostrare il contrario ne prenderò atto) e che Francesco è il Papa legittimo semplicemente perché eletto, mentre Benedetto ha rinunciato al suo incarico dopo molta meditazione e preghiera.
    Se poi le cose fossero avvenute illecitamente, ciò non significa che siano invalide.
    Tante teorie riguardo alla validità della Messa di Papa Francesco e delle Messe in unione con lui non hanno riscontro su Codice di diritto Canonico. Per cui credo che le Messe siano valide.
    Il Papa anticristo? Non credo ma ammettendo lo fosse, che un Papa legittimo non può peccare fino a quel punto?
    Io però credo che Papa Francesco sia un Papa utile all’ala modernista della Chiesa, ma sia in buona fede.
    Non penso che faccia parte attive in un complotto ma solo che lui è un simpatizzante della Teologia della Liberazione, un uomo di sinistra, sensibile a certe “aperture” pericolose e forse a volte anche eterodosse, ma che crede davvero che Gesù è Dio, alla maternità di Maria, alla forza della preghiera, ecc.
    Il problemi però gli stanno sfuggendo di mano: molti di quelli che vuole come collaboratori perché probabilmente hanno vedute molto simili alle sue, ad esempio, si stanno rivelando omosessuali.
    Forse comincia ad accorgersi che tra i suoi compagni progressisti ci sono molti con gravi problemi.

    • Grog ha detto:

      Su tutto il resto potrei anche darti (con fatica) ragione, ma sulla buona fede di Ceccouno ho forti dubbi. Voglio dire: é Papa dal 2013, sono cinque anni non cinque giorni, possibile si faccia sempre infinocchiare dai suoi “collaboratori” modernisti? O questo è complice oppure è fesso…non riesco a trovare una terza opzione.

    • Vito ha detto:

      @ Astore
      Riferendoti alle dimissioni di Papa Benedetto XVI e all’elezione di Bergoglio dici “Se poi le cose fossero avvenute illecitamente, ciò non significa che siano invalide”.
      Ti rendi conto di aver detto una bestialità dal punto di vista logico e giuridico?

  • miserere mei ha detto:

    Vediamo il lato positivo: da qualche tempo, edificato da persone conoscenti cui l’ho visto fare, ho ripreso a comunicarmi in ginocchio, ovunque mi trovi. Complice l’estate e qualche viaggetto, ho avuto modo di vivere la Santa Messa novus ordo in cinque differenti chiese e sette diversi celebranti senza incontrare resistenze o ostilità palesi. Aggiungo che mi sembra in costante aumento il numero di persone (è un’impressione perchè non sto a contarle) che riceve la comunione in bocca.

  • Pier Patriarca ha detto:

    A quanto si legge molti presbiteri modernisti nei seminari e non solo, usino molto bene la lingua per stimolare rigidità. E dei loro gusti voglian fare regola generale.
    San Paolo, Sant’Agostino, San Gregorio I Papa, San Giovanni Grisostomo, San Bernardino da Siena, San Pietro Canisio,
    San Pier Damiani, San Tommaso d’Aquino e per ultima ma non ultima, certo rigidissima e pure un po’ prolissa, Santa Caterina da Siena: “Non solo essi hanno quell’immondezza e fragilità, alla quale siete inclinati per la vostra fragile natura (benché la ragione, quando lo vuole il libero arbitrio, faccia star quieta questa ribellione), ma quei miseri non raffrenano quella fragilità: anzi fanno peggio, commettendo il maledetto peccato contro natura. Quali ciechi e stolti, essendo offuscato il lume del loro intelletto, non conoscono il fetore e la miseria in cui sono; poiché non solo essa fà schifo a Me, che sono somma ed eterna purità (a cui è tanto abominevole, che per questo solo peccato cinque città sprofondarono per mio divino giudizio, non volendo più oltre sopportarle la mia giustizia), ma dispiace anche ai demoni, che di quei miseri si sono fatti signori. Non è che ai demoni dispiaccia il male, quasi che a loro piaccia un qualche bene, ma perché la loro natura è angelica, e perciò schiva di vedere o di stare a veder commettere quell’enorme peccato.”
    Tutti Rigidi linguacciuti?
    Li si può leggere in: https://benedettoxviblog.wordpress.com/2017/07/23/il-maledetto-peccato-contro-natura-fa-schifo-anche-ai-demoni-santa-caterina-da-siena-dottore-della-chiesa-san-paolo-san-giovanni-crisostomo-san-tommaso-daquino-san-bernardino-da-siena/

  • peter ha detto:

    Mi chiedo: ma è mai possibile che i fedeli di una comunità guidata da un parroco dispotico, ignorante e privo di fede, non reagiscano chiedendo al vescovo di riprendere, ammonire il prete indegno?
    La responsabilità di questa degenerazione prima ancora che dei vescovi ( quasi tutti bergogliani!) è dei fedeli che permettono la “dittatura” di questa razza di vili preti modernisti.
    Un consiglio: non diano un centesimo e cambino chiesa!

    • G. Gervasi ha detto:

      @ Peter
      … e se la Sua descrizione si applicasse al vescovo, a chi dovrebbero rivolgersi i fedeli? Al papa?
      Ma la Sua descrizione é proprio un identikit dell’attuale pontefice!
      Il dramma della Chiesa attuale é che non si sá piú a chi rivolgersi, eccetto che al Signore. Il quale, come si sa, ha tempi lunghi e lascia che la zizzania cresca con il frumento, fino ad un tempo che Lui stabilisce, e che noi non conosciamo, per fare piazza pulita e scacciare a pedate i mercanti dal tempio, cioé dai palazzi vaticani ed edifici annessi, dai palazzi vescovili, dagli uffici parrocchiali, da ordini religiosi che giá puzzano di cadavere, esatto, i “prout cadaver”, da uffici editoriali di giornali e riviste una volta cattolici, etc. etc. e ristabilire la Sua Chiesa, una, santa, cattolica ed apostolica e, aggiungiamo pure, romana, grazie a Dio non latino-americana!

  • Mazzarino ha detto:

    La Messa N.O. è probabilmente valida nella consacrazione, ma, anche quando è celebrata accettabilmente non onora NSGC in conformità a quanto a Lui dovuto. E questo non per i limiti connessi alla natura umana, ma per scelte deliberate conculcate ed imposte sulla base di priorità umane o politiche. Partecipare attivamente ad una assemblea presieduta vuol dire accettare e riconoscere un’azione liturgica di questo tipo che nulla ha a che vedere col sacrificio eucaristico istituito alla viglilia della giornata del Calvario. Sarà contento NSGC? Mah! Il problema nasce quando non si riesce a trovare una Messa VO. Fino a qualche tempo fa pensavo che andare a una Messa NO fosse preferibile al non andare.Sperando ingenuamente che la china potesse essere invertita. Ora non più. Bergoglio ha dato l’esempio. Non si inginocchia volutamente di fronte a Gesù sacramentato ed ha rotto i freni alla deriva protestante del rito avviata da Paolo VJ. Altro che percorso virtuoso di recupero, il non ritorno è ormai drammatica o gioiosa certezza per tutti i sacerdoti. A questo punto temo sia meglio onorare NSGC in altro modo. Se poi accade quanto qui descritto, ed anche a me è accaduto più volte, abbiamo il dovere assoluto di opporci pubblicamente ad un rito che non riconosce il Santo Sacrificio e si fa beffe dei fedeli che invece sono lì per questo. Si abbiamo il dovere di sollevare lo scandalo anche di fronte ad amici, colleghi, conoscenti. Ne siamo capaci? Una volta l’ho fatto, ovviamente poi mai più in quella chiesa e con quel sacerdote.Ma anche purtroppo mai più con amici e presenti. Anche per prudenza dunque, comincio a credere sia meglio non andare.

  • Serena ha detto:

    Stimatissimo dott. Tosatti, queste che lei chiama “follie pretesche”sono la regola, non l’eccezione. E’ diventato praticamente impossibile quasi dovunque poter ricevere la Comunione in ginocchio. Lo sa bene chi purtroppo è costretto ad assistere quasi sempre a celebrazioni N.O., e ciò in qualsiasi chiesa si vada, e in qualsiasi parte d’Italia.

  • Luigi Cazzola ha detto:

    Secondo voi, la Messa attuale, in comunione con papa Francesco e’ valida o nulla ? Gesu’ viene in mezzo a noi nelle zSACRE SPECIE ?

    • Sempliciotto ha detto:

      È molto probabilmente illecita, in quanto Francesco molto probabilmente non è Papa, o non le è mai stato (elezione invalida manipolata dalla Mafia di San Gallo) o non lo è più (pubblicazione sugli A.A.S. dell’interpretazione Eretica di Amoris Laetitia dei Vescovi argentini).
      Illecita, però, è una cosa, invalida è un’altra.
      È illecita, ma valida!
      Se la liturgia è secondo i dettami esatti della Chiesa, realmente ci nutriamo del Corpo e del Sangue di Cristo, anche se la Sede Petrina è vacante.

      • giulia anna meloni ha detto:

        la sede pietrina non è vacante:Sua Santità Benedetto XVI è ancora vivo…ringraziamo la Vergine SS di questo.

    • Alessandro2 ha detto:

      Sig. Cazzola: “Secondo voi, la Messa attuale, in comunione con papa Francesco e’ valida o nulla ? Gesu’ viene in mezzo a noi nelle SACRE SPECIE ?”.
      E’ una domanda terribile ma legittima, che da un po’ di tempo ci stiamo facendo in tanti.

      • Nicola ha detto:

        Il Papa è solo uno. “Tu es Petrus” lo Spirito Santo agisce solo su un Papa, cioè Benedetto VI.

  • deutero.amedeo ha detto:

    Codesti cattolici e pastori degeneri rammentino la parola di Dio:
    -Signore, chi abiterà nella tua tenda?
    Chi dimorerà sul tuo santo monte?

    [2] Colui che cammina senza colpa,
    agisce con giustizia e parla lealmente,

    [3] non dice calunnia con la lingua,
    non fa danno al suo prossimo
    e non lancia insulto al suo vicino.

    [4] Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
    ma onora chi teme il Signore
    (Salmo 15, 1-4)

  • Bruno PD ha detto:

    https://www.edizionicantagalli.com/shop/la-distribuzione-della-comunione-sulla-mano/
    Testo prezioso, caro Tosatti, Le consiglierei di recensirlo!
    Buon lavoro
    Bruno PD

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Il Vescovo del tweet sembra usare il suo ministero in modo cialtronesco. Sembra cioè richiedere una cosa buona, il diviuno, per un fine perverso, l’OMERTA’.
    Coprire gli scandali, anche quelli della pedofilia, può ben valere il sacrificio di un digiuno facendolo apparire in nome di Dio! Zpero di sbagliarmi, ma si certuni parlassero CHIARO, sareb e più facile per tutti.
    I monsignore dovrebbe sapere che Gesù, che ha pregato per l’unità dei suoi discepoli, ha anche detto di essere venuto a DIVIDERE.
    Dividere il BENE dal MALE, soprattutto nella Chiesa.
    Cosa che hanno fatto attrverso una denuncia forte certi santi specificamente chiamati a questo, come Santa Caterina.
    L’unità va fatta sulla FEDE e nell’amore

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Ischemie della ragione!
    https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/