“COLPO DI STATO IN NOME DEL PAPA”. I RISCHI LEGATI AL LINGUAGGIO ESTREMO DEL PONTEFICE IN AMERICA LATINA.
16 Agosto 2018
Marco Tosatti
Qualche giorno fa Stilum Curiae si è occupato di un incontro che il Pontefice regnante ha avuto con alcuni uomini politici sud-americani, di sinistra, con tema la situazione di Ignazio Lula, l’ex presidente del Brasile condannato per corruzione in due gradi di giudizio nel suo Paese. I contenuti dell’incontro e alcune dichiarazioni del Pontefice sulla “persecuzione” che Lula starebbe subendo sono stati resi noti, e non smentiti, per scritto, da alcuni dei protagonisti. L’articolo aveva suscitato reazioni di vario tipo; e non mancavano quelli che pur di difendere il Pontefice, negavano l’autenticità delle dichiarazioni, anche se rese pubbliche da chi c’era, e mai negate o corrette. Torniamo sull’argomento, sempre grazie alla sollecitudine e alla cortesia di un lettore, F.M. per informare di un seguito, pubblicato dal sito tedesco katholisches.info che dimostra come l’episodio Lula non sia un episodio, ma un tassello di un mosaico in cui il Pontefice appare come un sostenitore di alcuni dei protagonisti più estremi e discutibili del mondo della sinistra sua-americana. Tanto da far titolare l’articolo “Colpo di stato nel nome del Papa“.
L’articolo tedesco prende lo spunto dall’analisi compiuta su un giornale argentino, “Noticias” da un analista politico e docente universitario, Claudio Fantini. Dopo la pubblicazione delle dichiarazioni su Lula, una parte dei media ha cercato di sminuire i fatti o di giustificarli. Altri però, osservando una continuità di comportamento, vedono nella posizione papale un’interferenza in questioni interne negli stati di mezzo continente. Si ritiene che non si tratti solo di un’interferenza limitata a una singola questione, ma che questa sia la manifestazione ripetuta di un preciso orientamento ideologico. Una cosa che fin qui nessun Pontefice aveva fatto. “Qualcuno ha espresso la preoccupazione che in ragione del sostegno del Papa, potrebbero esserci disordini e persino tentativi di rovesciare il governo”, scrive Katholisches.info.
La questione, come dicevamo, è stata esaminata sulle pagine del periodico argentino Noticias, edizione del giorno 11 agosto, dall’analista politico Claudio Fantini. “La dittatura secondo Francesco. I gesti del Papa“, è il titolo del dell’articolo di Fantini, titolare della cattedra in Scienze Politiche presso l’Università privata argentina Universidad Empresarial Siglo 21, con sede in Cordoba. Oggetto dello scritto sono le “critiche” mosse dal Papa contro “i governi neoliberali, i quali perseguitano gli uomini di governo che curano gli interessi dei popoli”.
<Il papa riceve (in udienza n.d.t.) “sindacalisti, attivisti e politici ai quali chiede di non rendere pubbliche sulla rete le immagini (degli incontri n.d.t.). Qualche volta però dimentica di chiedere di non riferire quello che viene detto. Sulla maggior parte di questi incontri cala in genere il silenzio ma ve ne sono alcuni che, una volta usciti dal Vaticano, raccontano ai media che “il Papa ha detto questo e questo”.
“La summa di questi resoconti restituisce chiaramente l’immagine di un Papa che, nelle circostanze politiche attuali in America Latina, aderisce a un preciso orientamento ideologico”.
Gli araldi della sinistra per una teoria della cospirazione.
C’è di più. Francesco sembra non tanto aderire a questo orientamento, quanto essere uno dei suoi “araldi”. E’ una visione secondo la quale in America Latina le “dittature neoliberali” perseguitano i leader che “difendono le cause dei popoli”. In altri termini, si afferma che le dittature neoliberali perseguitano le autentiche “guide del popolo” facendone dei “prigioneri politici”.
Secondo Fantini, Papa Francesco si è spinto fino a diffondere l’idea che il processo corruttivo è guidato direttamente da Washington, allo scopo di sottomettere la regione mediante modelli economici che promuovono l’oppressione delle masse, al tempo stesso (neutralizzando n.d.t.) con la prigione i governanti che si oppongono al “capitalismo disumano”.
La solidarietà espressa all’ex presidente basiliano Lula da Silva si colloca all’interno di questa visione. Lo stesso valse per l’ex presidente e capo di stato argentino Cristina Kirchner, che vide chiudersi un’inchiesta aperta nei suoi confronti. Papa Francesco prese le parti anche del politico argentino appartenente alla sinistra peronista Fernando Esteche e del leader indio della sinistra Milagro Sala. Esteche è a capo del movimento di estrema sinistra patriottico e rivoluzionario, Quebracho. Sotto la sua direzione il gruppo è divenuto un bacino di raccolta per gli ex guerriglieri delle organizzazioni terroristiche Montoneros ed ERP, e di altre di orientamento marxista-leninista e trozkista. E’ stato condannato per i gravi danneggiamenti avvenuti nel corso delle proteste contro il fondo monetario internazionale e la politica israeliana in Libano. Il suo primo arresto risale al 2017.
Milagro Sala è la leader dell’organizzazione Tupac Amaru e co-fondatrice della confederazione sindacale centrale Argentina (CTA), nella quale si ritrovano tutte le varietà della sinistra radicale. Il sindacato abbraccia correnti che spaziano dai cristiano sociali ai peronisti fino a comunisti e trozkisti, ed è associata alla confederazione sindacale internazionale. Sala è legata alla sinistra del Frente para la Victoria (Fronte per la vittoria) di Cristina Kirchner, per la quale è stata deputato nello stato del Jujuy fino al 2015. Nel 2016 è stata arrestata per le proteste contro un governatore dell’unione civica radicale (UCR). L’unione civica appartiene all’internazionale socialista, ma anche alla maggioranza parlamentare del presidente in carica Mauricio Macri. Per comprendere meglio, si deve ricordare che nel conflitto tra il governatore dell’ UCR Gerardo Morales e Milagro Sala prende corpo il conflitto tra la sinistra radicale e quella istituzionalizzata. Si tratta di un conflitto non solo di natura ideologica, ma anche motivato da questioni di potere. Sala è stata condannata a tre anni di carcere. Tra i capi d’accusa, appropriazione indebita, la fondazione di un’organizzazione illegale, il tentato omicidio e minacce gravi. I suoi sostenitori e simpatizzanti politici come Cristina Kirchner vedono in Sala la vittima della “giustizia politica”.
Un pretesto per neutralizzare gli autentici leader del popolo.
Tra gli ex presidenti latino americani che sono stati condannati o indagati per corruzione, vi è anche l’ex presidente equadoregno Correa. Fantini afferma che secondo l’interpretazione di Papa Francesco, le accuse di corruzione sono solo un pretesto utilizzato dalle dittature neoliberali per neutralizzare l’opposizione della leadership (di sinistra n.d.t.) alla politica economica americana in America Latina.
I contatti argentini in Vaticano, così Fantini, sono facilitati, tra gli altri, dal sindacalista e filo-Kirchner Gabriel Mariotto. È così che Francesco si è convinto che il governo del presidente Mauricio Macri è paragonabile a un “regime liberticida” e alla “più giovane dittatura militare”.
Fantini denuncia un abbrutimento del linguaggio. Quando un giornalista, un intellettuale o un politico usano la parola “tradimento” per descrivere i rapporti tra il presidente americano Trump e il presidente russo Putin, è una cosa. Ma quando lo fa l’ex capo della Cia John Brennan, allora deve essere assolutamente sicuro, oppure deve astenersi dall’usare quella parola.
Lo stesso discorso vale per la parola “dittatura”. Se un politico di importanza marginale o attestato su posizioni estremiste utilizza un tale concetto, è una cosa. E’ una cosa completamente diversa se lo fa il Papa.
Il pericolo di un colpo di stato in nome del Papa.
Fantini critica il linguaggio “sproporzionato” utilizzato dal Papa quando parla di “dittatura” e di “capitalismo inumano”, o quando definisce la condanna per corruzione comminata da un tribunale regolare alla stregua di un “pretesto” per “neutralizzare chi difende il popolo contro l’imperialismo”. Il Papa parla di “dittature” in relazione a istituzioni legittime mentre non ricorre a questo concetto quando si tratta di regimi come quello di Nicolas Maduro in Venezuela o del regime comunista a Cuba.
Fantini continua: la scelta terminologica del Papa determina una banalizzazione del termine “dittatura”. “Il pericolo maggiore sono le conseguenza di una tale banalizzazione“, afferma l’esperto in questioni politiche. Fantini ricorda che nella Chiesa Cattolica fu San Tommaso d’Aquino a elaborare il concetto della legittima ribellione al tiranno. “Proprio questo è ciò che cercano alcuni degli ex presidenti dell’America Latina denunciati per corruzione: il disordine sociale”.
Fantini intravvede un pericolo di fondo: che possano essere provocate delle rivolte. Coloro i quali, secondo il parere del politologo, “utilizzano le loro argomentazioni come fossero fosforo” potranno ora chiamare a sostegno il Papa>.
Siamo di fronte a una deriva sempre più evidente, in senso politico, del Pontificato? Non è un’ipotesi da escludere; e le posizioni prese dal Pontefice, e soprattutto dai più frementi e furiosi membri del “Cerchio Magico” in tema di Europa, politiche nazionali, sovranità e migrazioni fanno rimpiangere l’equilibrio, la saggezza e la prudenza di altri pontefici, così come un uso meno parziale e tendenzioso delle Scritture. Nelle mani di qualcuno, il Vangelo assomiglia sempre di più al Libretto Rosso prefetto da Lin Ciao…
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Tag: fantini, kirchner, liverpool, lula, montoneros, papa
Categoria: Generale
Se tanto gli piace la política, Bergoglio dovrebbe candidarsi a presidente della Argentina. Farebbe un grande favore alla Chiesa Cattolica e anche alla Argentina: andrebbe bocciato per populista barato e sempliciotto.
ci sono dati altrettanto certi, di fonte brasiliana, che, riconoscono le colpe di Lula, ma anche attestano che esse sono enfatizzate e prese a pretesto per impedire la eventuale candidatura e quasi certa rielezione di Lula, le cui colpe sono inezie a confronto di quelle dei suoi oppositori. Caro Tosatti più equilibrio e sguardo a 360 gradi, altrimenti si rischia miopia.
Cara Marie,
non giudico Lula. Penso che non sia compito e funzione di un papa prendere posizione in maniera partigiana e con paragoni eccessivi in un conflitto interno a un Paese (in cui comunque la magistratura si è espressa). Prudenza. Se no si rischia non la miopia, ma la cecità.
beh, però non mi pare che l’arcivescovo Bergoglio andasse d’accordo con la Kirchner… Per il resto, che dire: una volta i papi combattevano contro gli imperatori germanici e i re di Francia, adesso contro il “neoliberismo”… Più che altro oggi domina l’ignoranza, anche tra il clero.
Maximilien Francois Isidore de Bergoilles
Concordo con don Armando Maria.
La Dottrina sociale della Chiesa, che NON è un sistema politico, può essere fatta propria da vari sistemi politici che, anche se non perfetti, possono adattare ad essa, purché non siano IDEOLOGIE, che sono caricature della religione, sono “religioni materialiste”.
Le ideologie non cercano la giustizia sociale attraverso un “sistema”, ma dicono cosa è la giustizia, cosa è l’uomo e realizzano un sistema affinché l’uomo si realizzi così come affermano.
Come i cristiani che fanno yoga DI FATTO si fanno contaminare dall’induismo, così i cristiani che ammiccano alle ideologie credendo di prenderne un “pezzo” ma di poter lasciare fuori il veleno.
I CATTOCOMUNISTI sono come dei cattolici CATTONAZISTI.
Possono esistere cattolici filo nazisti ma non razzisti? No, perché il razzismo è un elemento fondamentale del Nazismo. Allo stesso modo non possono esistere cattolici comunisti.
Cattolici DEMOCRISTIANI sì, perché la DC non era un’ideologia. Lo dimostrano La Pira e De Gasperi. E’ vero, la DC poi ha gestito il potere in modo corrotto, ma la corruzione non era un elemento fondamentale della DC. Il “peccato” della DC si riconduce al peccato degli uomini
Il peccato della D.C. consiste nel modernismo professato da moltissimi suoi esponenti, mascherato da dialogo e laicità. Esso fu la causa della deriva morale dei cattolici che pensavano fosse segno di laicità e libereralità consentire divorzio ed aborto.
Concordo.
Tanti aspetti di uno stesso problema che sostanzialmente è dovuto dall’allontanamento dalla leggi e dalla grazia di Dio
Stimato Direttore:
Chi non vuole sapere è perché non vuole.
Da “il principio”, questo Jorge Mario sta qui come il profetizzato “Pastore stolto e Falso profeta” che prepara la strada l’Anticristo, Zaccaria e Apocalisse.
Ecco peché ha passato per dove finisce la sua schiena le avvertenze del suo santo fondatore Ignacio di non essere vescovo.
Ecco perché diventa il travestimento del povero santo Francesco di Assisi che neanche voleva che i suoi seguaci fossero vescovi.
Jorge Mario è un cinico, un ipocrita, un falso, un bugiardo, un imbroglione, per quel motivo è arrivato a essere il profetizzato “Pastore stolto e Falso profeta”, e questi sono gli indizi di prova e le prove:
1ª:
https://lossegadoresdelfindelmundo.blogspot.com/2014/05/2029-2031-fin-del-papado-en-roma-y-fin.html
2ª:
https://lossegadoresdelfindelmundo.blogspot.com/2016/01/2029-2031-fin-del-papado-en-roma-y-fin_12.html
3ª:
https://lossegadoresdelfindelmundo.blogspot.com/2018/01/2029-2031-fin-del-papado-en-roma-y-fin.html
Estimado Director:
Quien no quiere saber es porque no quiere.
Desde “el principio”, este Jorge Mario está aquí como el profetizado “Pastor necio y Falso profeta” que prepara el camino al Anticristo, Zacarías y Apocalipsis.
Por eso se pasó por donde termina su espalda las advertencias de su santo fundador Ignacio de no ser obispo.
Por eso se puso el disfraz del pobre santo Francisco de Asís que tampoco quería que sus seguidores fuesen obispos.
Jorge Mario es un cínico, un hipócrita, un falso, un mentiroso, un engañador, por eso ha llegado a ser el profetizado “Pastor necio y Falso profeta”, y estos son los indicios de prueba y las pruebas:
1ª:
https://lossegadoresdelfindelmundo.blogspot.com/2014/05/2029-2031-fin-del-papado-en-roma-y-fin.html
2ª:
https://lossegadoresdelfindelmundo.blogspot.com/2016/01/2029-2031-fin-del-papado-en-roma-y-fin_12.html
3ª:
https://lossegadoresdelfindelmundo.blogspot.com/2018/01/2029-2031-fin-del-papado-en-roma-y-fin.html
Sono fuori tema lo so ma volevo segnalare un magistrale intervento del Cardinale Sarah.
http://www.lanuovabq.it/it/rifiutare-humanae-vitae-e-lottare-contro-dio
Ma non era quello che NON si occupava di politica?
Ha già, solo se sono in ballo i principi non negoziabili.
Una volta approvate le DAT, le unioni civili, l’ideologia gender, l’omicidio di minori disabili, si occupa di politica eccome.
Sempre in modo distruttivo
Sembra?Qualcuno?Ma cosa deve accadere ancora di più? Papa Benedetto,quando Bergoglio sfoderò la maschera della bonomia,disse che non lo conosceva così.Infatti la sua cifra è una grande arroganza,con tanta ipocrisia e autoritarismo.Ci sono due testimonianze di due sacerdoti argentini su Bergoglio durante la dittatura.Fu uno dei non tanti gesuiti contrari alla teologia della liberazione,quando non aveva appoggi in Vaticano.Ora che comanda lui fa conoscere la sua vera natura.In Italia ha portato scompiglio e divisioni.In ue già c’erano e comunque conta nulla.Ora trama in America Latina .Paesi fragili.Dove comunque i cattolici diminuiscono.Tralascio il piano dottrinale,perché per me un eretico non esiste.
Ave Maria! Non so perché oggi alcuni Pastori della Chiesa appoggino il comunismo, nella sua radice, è ateo e materialista.
Socialismo, marxismo, peronismo, liberismo … ma un tempo non esisteva una dottrina sociale della Chiesa? che magari prendeva elementi di analisi validi, ove presenti, in tutte queste correnti, ma le rifiutava in quanto ideologie? cioè, alla fine, negazioni del peccato originale, perché tutte le ideologie, di destra o di sinistra, alla fine questo sono, con la loro pretesa di costruire un mondo perfetto, che naturalmente si trasforma presto in un incubo.
Finalmente qualcuno inizia ad accorgersi che l’imperatore è nudo …
“la Chiesa la vedo molto come il PONTE MORANDI di Genova…”:
prima farà quella fine e meglio sarà per tutti. Ovviamente mi riferisco solo al clero neomodernista e vaticansecondista, platealmente traditore di NSGC e della Chiesa Cattolica bimillenaria; la Chiesa, quella vera, non è certo costituita da quei signori là, lo capirebbe anche un bambino del primo anno di catechismo (quello di San Pio X, però, non quello dei coiarlatani antropocentristi luciferini del postconcilio); la vera Chiesa oggi è in esilio, nella diaspora, eclissata da una falsa “chiesa” gnostica e massonica, costruita ad arte dai mass media a servizio della massoneria internazionale e dal partito massonico-satanico esistente in seno alla Curia vaticana. Quelli lì sono coloro che l’Immacolata sconfiggerà all’atto del Trionfo del Suo Cuore Immacolato. Ma loro, come ripeto, non sono la cera Chiesa, anzi, per me sono meno di niente. Pace e bene.
(postilla) …il Papa si avvicina sempre più alla concezione religiosa degli IMAM MUSULMANI, potere temporale e spirituale.
Mala tempora….!!!!!
Certamente assomiglia molto di più all’ayatollah Khomeini che a San Francesco.
Concordo. E l effetto catastrofico dell ecumenismo nei confronti dell islam.
penso che “questa” Chiesa prima crolla e meglio è per tutti quei cattolici veri, cioè non relativisti-buonisti-progressisti, che vorrebbero crescere nell’amore di Dio Padre ma non hanno più fari luminosi. Ormai l’ho detto. Questa chiesa si sta arrampicando sui vetri pur di mantenere il Potere e l’aspetto economico assicurato da noi fedeli, base necessaria per favorire l’immigrazione. Oramai la chiesa è una succursale della Caritas fatta di volontariato superficiale e interessato, soprattutto da parte di gente di SX. Si tratta di un volontariato pratico ma che non manca della cosa più importante: la consolazione e l’ascolto. In pratica, come direbbe S. Paolo, questi volontari sono come …cembali.
Certo, la gente continua a recarsi alla Messa ma sono tutti senza gioia e senza ardore. Quando escono dalla funzione religiosa non hanno niente da donare.
Perciò la Chiesa la vedo molto come il PONTE MORANDI di Genova…
La deriva c’è , purtroppo ed è sempre più evidente.
Basta ricordare il suo primo discorso da Papa, dopo il fatidico buonasera [Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo … ma siamo qui … Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! E prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro Vescovo emerito, Benedetto XVI. Preghiamo tutti insieme per lui, perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca.
[Recita del Padre Nostro, dell’Ave Maria e del Gloria al Padre]
E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi: l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa, che oggi incominciamo e nel quale mi aiuterà il mio Cardinale Vicario, qui presente, sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa città tanto bella!] e confrontarlo che con ciò che poi ha in realtà fatto.
Si è rapidamente dimenticato di essere il Vescovo di Roma è si è inorgoglito del fatto dí essere il sovrano dello stato della Città del Vaticano. Il ruolo del sovrano ha preso prepotentemente il sopravvento su quello del Vescovo. Da qui le sue sempre più disgustose manifestazioni politiche.
Personalmente detesto il marxismo tanto quanto il liberismo, ma alcuni ideali di certi leader popolari latino americani li condivido, purché non siano viziati dall’IDEOLOGIA, come di fatto sono. La stessa cosa però vale per alcuni ideali che sono alla base dello sviluppo degli Stati Uniti.
Purtroppo molti movimenti politici latino americanani, ispirati dalla Falange Spagnola, sono poi stati finaziati in funzione anti USA dall’URSS e sono diventati marxisti. Potenza del denaro.
Anche il Papa pare che da giovane fosse peronista, mentre oggi pare sia di sinistra.
Una sinistra che però oggi è CAPITALISTA, per cui con la stessa logica di potere del liberismo. Sinistra e liberismo si combattono non per ideali, ma per potere, come i mafiosi.
Se il Papa ha scelto una cosca, sarebbe una catastrofe.