PEZZO GROSSO: LE TRE “B” – BERGOGLIO, BOERI E BONINO – FAVORISCONO LA TRATTA DEI NUOVI SCHIAVI.
5 Luglio 2018
Marco Tosatti
Quando si tratta di economia, Pezzo Grosso sa di che cosa parla, non è uno sprovveduto. Ieri ci ha mandato un messaggio in cui, in buona sostanza, sostiene che non sarebbe una cattiva idea se Tito Boeri, attuale presidente dell’Istituto di Previdenza nazionale, l’INPS, tornasse a fare il professore universitario. Cioè al suo vero mestiere…piuttosto che essere inserito di autorità e di default nel gruppo delle tre “B” immigrazioniste: Bonino, Bergoglio, e appunto Boeri. Ma godetevi questo Pezzo Grosso al vetriolo….
“Caro Tosatti, leggo sui quotidiani che il presidente dell’ INPS (Tito Boeri), non sapendo che fare ….(il rimpianto del predecessore Mastrapasqua, pur con i tanti errori fatti, è sempre più sconfinato), ha cominciato a teorizzare che i conti del sistema pensionistico italiano possano reggere (solo) grazie ai contributi degli immigrati. Leggo sul Corriere di oggi (mercoledi 4 luglio, pag. 5) che Boeri avrebbe dichiarato, in polemica con l’attuale Governo in carica, che gli immigrati: “pagano le pensioni del futuro, sono una risorsa. Un azzeramento dei flussi migratori regolari è un problema serissimo per il sistema pensionistico italiano…”. Esattamente come dice la Emma Bonino e, in modo lievemente diverso, anche il nostro Papa Bergoglio. Deduco che Boeri appartenga alla categoria degli accademici che propongono soluzioni ai problemi senza averne analizzato o capito le cause. Ma non voglio regalargli idee per risanare i conti dell’Inps, voglio solo far notare il cinismo e l’assurdità della proposta di soluzione fatta da Boeri: importare immigrati per pagare le nostre pensioni. Mi ricorda ciò che avvenne dopo la scoperta dell’America. Dopo lo sbarco di Cristoforo Colombo nel nuovo mondo (1492), Lisbona divenne un centro del traffico di schiavi importati dall’Africa (soprattutto Nuova Guinea) , venduti dagli stessi sovrani africani agli intermediari americani che li rivendevano o affittavano ai latifondisti per raccogliere cotone o canna da zucchero. Grazie alle imbarcazioni inadeguate solo una percentuale del 40-50% arrivava a destinazione, gli altri morivano in mare. Si stima che il traffico degli schiavi sia stato, nel tempo, tra i 20 e 30 milioni di esseri umani e le ciniche motivazioni erano di carattere economico. Allora la motivazione per trafficare esseri umani era preparare il decollo economico degli stati del nord e del sud America. Oggi si spiega che sono necessari per pagare le nostre pensioni. Allora gli schiavi venivano venduti, oggi, chissà come, pagano per emigrare. Ieri gli intermediari erano trafficanti, oggi sono “santi benefattori “. Ieri erano solo giovani e forti, oggi sono solo giovani e forti. Quando incontro un giovane e forte immigrato mendicante gli domando (gentilmente ) come pensa di contribuire a pagare la mia pensione. Lui risponde che lui con la mia pensione ci sta vivendo ora, come promessogli quando ha pagato il biglietto. In questa ottica BBB, cioè Boeri, Bonino e Bergoglio, pensano allo stesso modo: illuminato, corretto, giusto e misericordioso. Come Abramo Lincoln abolì la vecchia schiavitù in America, riuscirà Salvini ad abolire la nuova schiavitù in Europa?”.
PG
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Tag: bergoglio, boeri, bonino, immigrazione
Categoria: Pezzo Grosso
“MODERNISMO
Tendenza all’adeguazione o alla conciliazione con idee ed esigenze proprie delle fasi più avanzate del progresso, spec. sul piano religioso, sociale e culturale.
MODERNISMO CATTOLICO
Movimento di rinnovamento del cattolicesimo, sorto alla fine del sec. XIX, che mirava ad accordare i dati centrali della rivelazione neotestamentaria con le correnti filosofiche ( m. religioso ) e sociali ( m. sociale o politico ) del momento; fu condannato come eretico da papa Pio X nel 1907.”
Mi sembra cada a pannello sul signor Bergoglio.
Sa un po’ di wikipediese la tua definizione di modernismo cattolico.
Più esattamente, il modernismo è sostenere questo:
1. La legge ecclesiastica che prescrive di sottoporre a previa censura i libri concernenti la Sacra Scrittura non si estende ai cultori della critica o dell’esegesi scientifica dei Libri dell’Antico e del Nuovo Testamento.
2. L’interpretazione che la Chiesa dà dei Libri sacri non è da disprezzare, ma soggiace ad un più accurato giudizio e alla correzione degli esegeti.
3. Dai giudizi e dalle censure ecclesiastiche, emanati contro l’esegesi libera e superiore, si può dedurre che la fede proposta dalla Chiesa contraddice la storia, e che i dogmi cattolici in realtà non si possono accordare con le vere origini della religione cristiana.
4. Il magistero della Chiesa non può determinare il genuino senso delle sacre Scritture nemmeno con definizioni dogmatiche.
5. Siccome nel deposito della fede non sono contenute solamente verità rivelate, in nessun modo spetta alla Chiesa giudicare sulle asserzioni delle discipline umane.
6. Nella definizione delle verità, la Chiesa discente e la Chiesa docente collaborano in tale maniera, che alla Chiesa docente non resta altro che ratificare le comuni opinioni di quella discente.
7. La Chiesa, quando condanna gli errori, non può esigere dai fedeli nessun assenso interno che accetti i giudizi da lei dati.
8. Sono da ritenersi esenti da ogni colpa coloro che non tengono in alcun conto delle riprovazioni espresse dalla Sacra Congregazione dell’Indice e da altre Sacre Congregazioni Romane.
9. Coloro che credono che Dio è l’Autore della Sacra Scrittura sono influenzati da eccessiva ingenuità o da ignoranza.
10. L’ispirazione dei Libri dell’Antico Testamento consiste nel fatto che gli Scrittori israeliti tramandarono le dottrine religiose sotto un certo aspetto particolare in parte conosciuto e in parte sconosciuto ai gentili.
11. L’ispirazione divina non si estende a tutta la Sacra Scrittura al punto che tutte e singole le sue parti siano immuni da ogni errore.
12. L’esegeta, qualora voglia affrontare con utilità gli studi biblici, deve, anzitutto, lasciar cadere quel certo qual preconcetto inerente l’origine sovrannaturale della Sacra Scrittura.
13. Gli stessi Evangelisti e i Cristiani della seconda e terza generazione composero le parabole evangeliche in modo artificioso così da spiegare gli esigui frutti della predicazione di Cristo presso i giudei.
14. Gli Evangelisti riferirono in molte narrazioni non tanto ciò che effettivamente accadde, quanto ciò che essi ritennero maggiormente utile ai lettori, ancorché falso.
15. Gli Evangeli furono soggetti a continue aggiunte e correzioni, fino alla definizione e alla costituzione del canone; in essi, pertanto, della dottrina di Cristo, non rimase che un tenue e incerto vestigio.
16. I racconti d Giovanni non sono propriamente storia, ma mistica contemplazione del Vangelo; i discorsi contenuti nel suo Vangelo sono meditazioni teologiche sul Mistero della Salvezza, destituite di verità storica.
17. Il quarto Evangelo esagerò i miracoli, non solo perché apparissero maggiormente straordinari, ma anche affinché fossero più adatti a significare l’opera e la gloria del Verbo Incarnato.
18. Giovanni rivendica a sé il ruolo di testimone di Cristo; in verità egli non è che un eccellente testimone di vita cristiana, ovvero della vita di Cristo alla fine del primo secolo. __
19. Gli esegeti eterodossi espressero più fedelmente il vero senso della Scrittura di quanto non abbiano fatto gli esegeti cattolici.
20. La Rivelazione non poté essere altro che la coscienza acquisita dall’uomo circa la sua relazione con Dio.
21. La Rivelazione, che costituisce l’oggetto della Fede cattolica, non si è conclusa con gli Apostoli.
22. I dogmi, che la Chiesa presenta come rivelati, non sono verità cadute dal cielo, ma l’interpretazione di fatti religiosi, che la mente umana si è data con travaglio.
23. Può esistere, ed esiste in realtà, un’opposizione tra i fatti raccontati dalla Sacra Scrittura ed i dogmi della Chiesa fondati sopra di essi; sicché il critico può rigettare come falsi i fatti che la Chiesa crede certissimi.
24. Non dev’essere condannato l’esegeta che pone le premesse, cui segue che i dogmi sono falsi o dubbi, purché non neghi direttamente i dogmi stessi.
25. L’assenso della Fede si appoggia da ultimo su una congerie di probabilità.
26. I dogmi della Fede debbono essere accettati soltanto secondo il loro senso pratico, cioè come norma precettiva riguardante il comportamento, ma non come norma di Fede.
27. La Sacra Scrittura non prova la Divinità di Gesù Cristo; ma è un dogma che la coscienza cristiana deduce dal concetto di Messia.
28. Gesù, durante il suo Ministero, non parlava per insegnare di essere il Messia, né i suoi miracoli miravano a dimostrarlo.
29. Si può ammettere che il Cristo storico sia molto inferiore al Cristo della Fede.
30. In tutti i testi evangelici, il nome “Figlio di Dio” equivale soltanto al nome “Messia” e non significa assolutamente che Cristo è vero e naturale Figlio di Dio.
31. La dottrina su Cristo, tramandata da Paolo, Giovanni e dai Concili Niceno, Efesino e Calcedonense, non è quella insegnato da Gesù, ma che su Gesù concepì la coscienza cristiana.
32. Non è possibile conciliare il senso naturale dei testi evangelici con quello che i nostri teologi insegnano circa la coscienza e la scienza infallibile di Gesù Cristo.
33. È evidente a chiunque non sia influenzato da opinioni preconcette che Gesù ha professato un errore circa il prossimo avvento messianico, o che la maggior parte della sua dottrina, contenuta negli Evangeli sinottici, è priva di autenticità.
34. Il critico non può affermare che la scienza di Cristo non sia circoscritta da alcun limite, se non ponendo ipotesi – non concepibile storicamente e che ripugna al senso morale – secondo la quale Cristo abbia avuto la conoscenza di Dio in quanto uomo e non abbia voluto in alcun modo darne notizia ai discepoli e alla posterità.
35. Cristo non ebbe sempre la coscienza della sua dignità messianica.
36. La Risurrezione del Salvatore non è propriamente un fatto di ordine storico, ma un fatto di ordine meramente sovrannaturale, non dimostrato né dimostrabile, che la coscienza cristiana lentamente trasse dagli altri.
37. La Fede nella Risurrezione di Cristo inizialmente non fu tanto nel fatto stesso della Risurrezione, quanto nella vita immortale di Cristo presso Dio.
38. La dottrina concernente la Morte espiatrice di Cristo non è evangelica, ma solo paolina.
39. Le opinioni sull’origine dei Sacramenti, di cui erano imbevuti i Padri tridentini, e che senza dubbio ebbero un influsso nei loro Canoni dogmatici, sono molto distanti da quelle cui ora gli storici del Cristianesimo dànno credito.
40. I Sacramenti ebbero origine perché gli Apostoli e i loro successori interpretarono una certa idea e intenzione di Cristo, sotto la persuasione e la spinta di circostanze ed eventi.
41. I Sacramenti hanno come unico fine di ricordare alla mente dell’uomo la presenza sempre benefica del Creatore.
42. La comunità cristiana inventò la necessità del Battesimo, adottandolo come rito necessario e annettendo ad esso gli obblighi della professione cristiana.
43. L’uso di conferire il Battesimo ai bambini fu un’evoluzione disciplinare, ragion per cui il Sacramento è diventato due, cioè il Battesimo e la Penitenza.
44. Nulla prova che il rito del Sacramento della Confermazione sia stato istituito dagli Apostoli; la formale distinzione di due Sacramenti, cioè del Battesimo e della Confermazione, non risale alla storia del cristianesimo primitivo.
45. Non tutto ciò che narra Paolo a proposito dell’istituzione dell’Eucaristia [I Cor., 11, 23-25] è da considerarsi fatto storico.
46. Il concetto della riconciliazione del cristiano peccatore, per autorità della Chiesa, non fu presente nella comunità primitiva: fu la Chiesa ad abituarsi lentamente a questo concetto. Per di più, dopo che la Penitenza fu riconosciuta quale istituzione della Chiesa, non veniva chiamata col nome di Sacramento, poiché era considerata come Sacramento vergognoso.
47. Le parole del Signore “Ricevete lo Spirito Santo; a coloro ai quali rimetterete i peccati saranno rimessi e a coloro ai quali non li rimetterete non saranno rimessi” [Gv., 20, 22-23] non si riferiscono al Sacramento della Penitenza, anche se i Padri tridentini vollero affermarlo.
48. Giacomo, nella sua epistola [Gm., 5, 14 sqq.], non volle promulgare un Sacramento di Cristo, ma raccomandare una pia pratica e se in ciò riconobbe un certo qual mezzo di Grazia, non lo intese con quel rigore con cui lo intesero i teologi che stabilirono la nozione e il numero dei Sacramenti.
49. Coloro che erano soliti presiedere alla cena cristiana acquisirono il carattere sacerdotale per il fatto che essa progressivamente andava assumendo l’indole di un’azione liturgica.
50. Gli anziani che, nelle adunanze dei Cristiani, esercitavano l’ufficio di vigilanza, furono dagli Apostoli creati preti o vescovi per provvedere all’ordinamento necessario delle crescenti comunità, e non propriamente per perpetuare la missione e la potestà Apostolica.
51. Il Matrimonio fu riconosciuto dalla Chiesa come Sacramento della nuova Legge solo molto tardi; infatti, perché il Matrimonio fosse considerato Sacramento, era necessario che lo precedesse la piena dottrina della Grazia e la spiegazione teologica del Sacramento.
52. Cristo non volle costituire la Chiesa come società duratura sulla terra, per lunga successione di secoli; anzi, nella mente di Cristo, il regno del Cielo, unitamente alla fine del mondo, doveva essere prossimo.
53. La costituzione organica della Chiesa non è immutabile; ma la società cristiana, non meno della società umana, va soggetta a continua evoluzione.
54. I dogmi, i sacramenti, la gerarchia, sia nel loro concetto come nella loro realtà, non sono che interpretazioni ed evoluzioni dell’intelligenza cristiana, le quali svilupparono e perfezionarono il piccolo germe latente nel Vangelo con esterne aggiunte.
55. Simon Pietro non ha mai sospettato di aver ricevuto da Cristo il primato nella Chiesa.
56. La Chiesa Romana diventò capo di tutte le Chiese non per disposizione della Divina Provvidenza, ma per circostanze puramente politiche.
57. La Chiesa si mostra ostile ai progressi delle scienze naturali e teologiche.
58. La verità non è immutabile più di quanto non lo sia l’uomo stesso, poiché si evolve con lui, in lui e per mezzo di lui.
59. Cristo non insegnò un determinato insieme di dottrine applicabile a tutti i tempi e a tutti gli uomini, ma piuttosto iniziò un certo qual moto religioso adattato e da adattare a diversi tempi e circostanze.
60. La dottrina cristiana fu, nel suo esordio, giudaica; poi divenne, per successive evoluzioni, prima paolina, poi giovannea, infine ellenica e universale.
61. Si può dire senza paradosso che nessun passo della Scrittura, dal primo capitolo della Genesi fino all’ultimo dell’Apocalisse, contiene una dottrina perfettamente identica a quella che la Chiesa insegna sullo stesso argomento, e perciò nessun capitolo della Scrittura ha lo stesso senso per il critico e per il teologo.
62. Gli articoli principali del Simbolo apostolico non avevano per i cristiani dei primi tempi lo stesso significato che hanno per i cristiani del nostro tempo.
63. La Chiesa si dimostra incapace a tutelare efficacemente l’etica evangelica, perché ostinatamente si attacca a dottrine immutabili, inconciliabili con i progressi odierni.
64. Il progresso delle scienze richiede una riforma del concetto che la dottrina cristiana ha di Dio, della Creazione, della Rivelazione, della Persona del Verbo Incarnato e della Redenzione.
65. Il Cattolicesimo odierno non può essere conciliato con la vera scienza, a meno che non si trasformi in un cristianesimo non dogmatico, cioè in protestantesimo lato e liberale.
Ora prenda una proposizione alla volta e ci dica dove il papa l’abbia sostenuta.
Buon lavoro 😉
Troppo lungo. Moderazione per favore.
Ho preso la prima definizione che è apparsa mettendo Modernismo.
Definizione da vocabolario che conferma esattamente il modo Bergogliano di pensare e di agire.
Il tuo papiro è solo un piccolo parziale elenco di contenuti derivati dal pensiero modernista, ce ne sono a centinaia di queste antidottrine che rientrano nell’ampio abbraccio del Modernismo.
Il modernismo non è una serie di concetti o anticoncetti, è una forma mentis perversa e pervertitrice.
A Bergoglio non interessano i concetti, le dottrine, ma i processi…
Il suo modo di operare è quello descritto dalla definizione di MODERNISMO CATTOLICO sopra citata.
Tu sai che teologia è applicare un sistema filosofico alla Rivelazione, mantenendo il primato del dato rivelato, ecco, se tu invece cerchi di adattare la Sacra Scrittura all’idealismo Hegeliano, all’esistenzialismo Heiddegeriano, al comunismo Marxista, ecco che la perversione è dovuta al pensiero deviato, che genererà solo sciocchezze anticristiche alcune delle quali sono quelle che hai elencato, ma ce ne sono molte altre.
Di fatto non mi sembra che finora siano state fatte tante riforme in Vaticano.
Mi sbaglierò, ma mi sembra che allo IOR sia cambiato ben poco, che la lobby omosessuale all’interno delle mura leonine sia più forte e aggressiva che mai, tanto che il Papa stesso, involontariamente, ha scelto come collaboratori personaggi sessualmente e moralmente molto discussi. Ad esempio mons Balda che poi fece arrestare e a cui concesse la grazia.
Sulla fronte pedofilia ci si muove a passo di lumaca e la gaffe in Cile è stata clamorosa.
A volte sembra che voglia riformare più la politica italiana che il Vaticano.
Il fatto forse è che, come lui stesso ha detto, non legge i giornali e non vede la TV, però si fida dei suoi collaboratori.
E se questi non fossero meritevoli di tanta fiducia?
Al tempo del Concilio Vaticano PRIMO (1870), che definì DOGMATICAMENTE le prerogative del Papa, sorse un dibattito. Qualcuno disse che l’infallibilità del Papa sulla FEDE e di COSTUMI (morale), era legata alla sua PERSONA, ma il Concilio stabilì che l’infallibilità era legata al suo UFFICIO di Papa. E il Papa di allora decise le decisioni del Concilio fossero IRREFORMABILI e ne fece un DOGMA.
Per cui: perché il Papa sia infallibile, deve 1) manifestare l’intenzione che intende fare un pronunciamento come Pastore supremo della Chiesa e valevole per tutta la Chiesa. Non perciò solo cove Vescovo di Roma o come Primate d’Italia, ma come Pastore universale.
2) Deve manifestare che il pronunciamento che fa deve essere preso come una vertità certa e irreformabile
3) l’insegnamento deve riguardare la fede e la morale (no la scienza, la politica, la sociologia o altro)
3) l’insegnamento, per essere considerato Magistero papale, non può contraddire il Magistero irreformabile precedente.
Questa è la fede cattolica. Il Papismo o la piaggeria e l’adulazione verso il Papa non sono segno di una cattolicità superiore, ma si oppongono sia alla fede che alla carità.
Il rispetto del Papa, sempre. Il rispetto del suo Magistero che non pretende di essere infallibile, sempre, anche perché egli possiede una grazia di stato.
L’ubbidienza sempre, furché, dice la Chiesa, se ordinasse di commettere un peccato (la sua autorità è sì universale e immediata, ma non si estende fino a poter imporre di andare contro Dio).
Ma quando il Papa esprime delle sue idee personali, col rispetto dovuto è ammessa anche una critica costruttiva.
Mi sono chiesto a lungo che significato avesse, nelle spesso per noi imperscrutabili logiche divine, un papato come quello di Francesco. Ora non pretendo di avere capito fino in fondo le suddette logiche, ma forse qualcosa l’ho intuito: Francesco (suppongo involontariamente, ma questo è secondario) sta mostrando urbi et orbi tutta l’immensa vuotaggine dell’ideologia modernista, che poi consiste nell’appiattimento prono all’ideologia mondana dominante del momento (oggi quella global-mondialista). E insiste con ammirevole caparbietà finché, batti e ribatti, non saranno riusciti a capirlo anche i paracarri e a trarne le conseguenze.
“l’ideologia modernista, che poi consiste nell’appiattimento prono all’ideologia mondana dominante del momento (oggi quella global-mondialista)”
Personalmente mi chiederò a lungo come faccia, uno che scrive cose ignoranti come queste, a tentare di comprendere l’agire di un papa e a non vergognarsi, piuttosto, di scrivere certe sciocchezze pubblicamente.
Ignoranti? Ma è sicuro? Non vede quello che accade?
Scusi tanto, cominciamo col, dire che il modernismo non è una ideologia. Detto questo, il modernismo non è nemmeno quella “cosa” che ha descritto l’utente che lei difende. Detto questo, il papa sarà anche un cialtrone colpevole di tutto, ma di modernismo nella sua predicazione – mi spiace – non c’è proprio nulla, checché ne dica lei o l’utente.
Credo che, se davvero volete avere ed offrire agli altri una comprensione dei fenomeni – e non continuare a fare la parte degli inorriditi spettatori di qualche avvenimento – fareste molto meglio a curare un po’ il vocabolario concettuale. Magari certi discorsi potrebbero cominciare a venir presi un po’ più sul serio.
@ Pino
Ma Lei ha compreso l’agire di questo Papa?
Io no, però se fa arrabbiare te, presumo agisca bene!
@ Raffaele De Marinis
Non mi fa arrabbiare, mi fa solo divertire.
@ ai Bergogliani
Ho trovato un ottimo video su YouTube, una relazione sulla questione del Papa Eretico, ve lo consiglio.
https://youtu.be/DYlEEi37xwk
Per chi vorrà, buon ascolto.
Esimio, preti e teologi possono dire tutto quello che vogliono, per rompere la noia arrovellandosi senza arrivare a nulla di concreto (come accade da 500 anni).
Il dato di fatto è, però, il seguente:
(i) è il Papa che decide chi è eretico e cosa è eretico e perché;
(ii) nessun pronunciamento magisteriale ha mai riconosciuto l’ipotesi di un papa eretico;
(iii) l’unico pronunciamento magisteriale in materia, contempla l’ipotesi di colui che divenga papa essendo già precedentemente eretico (questo perché si esclude che possa diventarlo dopo);
(iv) in tutte le (rarissime) occasioni in cui si sarebbe potuto bollare di eresia un Papa (Liberio, Onorio o Giovanni XXII), ci si è ben guardati dal farlo. Liberio è figura additata come esempio di santità da Pio IX e Benedetto XV in due encicliche e non ci sono prove storiche che provino il contrario; Onorio è stato giudicato post mortem con formula volutamente diversa da quella utilizzata per gli eretici condannati con lui (negligenza, non eresia), Giovanni XXII non è stato condannato da nessuno perché ha detto una cosa sbagliata in due sole occasioni e su una questione che è stata definita dopo la sua morte, dal suo successore, che prese pure atto della avvenuta autocorrezione scritta dell’interessato;
(v) non esistono atti magisteriali o normativi che dicano cosa potrebbe succedere se un papa diventasse eretico.
Questo dovrebbe bastare: duemila anni di prove contrarie, dovrebbero indurre qualuque essere raziocinante a rinunciare a inventare teorie assurde.
Ma c’è anche qualche ragione di fede e teologica:
(i) la Chiesa si fonda sul Papato (che ne è la roccia che la sostiene), ergo un papa eretico farebbe venir meno la Chiesa
(ii) ma la Chiesa non può venir meno perché é indefettibile
(iii) l’ortodossia della Chiesa è garantita dal Papato, ergo se il Papa fosse eretico, la Chiesa sarebbe eretica
(iv) ma la Chiesa non può diventare eretica
(v) Cristo ha promesso a Pietro che avrebbe pregato per lui, perché la sua fede non venisse mai meno; la Chiesa ha sempre interpretato questa promessa come estesa ai successori di Pietro; ergo, l’ipotesi del Papa eretico presuppone l’inefficacia della preghiera di Cristo o l’erroneità della sua promessa o l’erroneità dell’interpretazione che la Chiesa ha sempre dato a quella promessa.
(vi) nessuna delle tre ipotesi è possibile.
(vii) stesso discorso sulla promessa di assistenza alla Chiesa da parte dello Spirito Santo: impossibile ritenere che la promessa sia stata inefficace o inveritiera.
In definitiva, caro Sempliciotto, si metta il cuore in pace e selezioni meglio il pattume che raccatta nel web, prima di divulgarlo.
Si renda piuttosto conto che continuare a insistere in certi ragionamenti, porta alla perdita della fede e, contemporaneamente, alla presunzione di essere più “furbi” di Lui: se Cristo ha deciso di affidare a un solo uomo il comando della Chiesa, lo ha fatto a ragione veduta e non certo perché sprovveduto; lei eviti di sentirsi più intelligente di Cristo per aver trovato il “difetto” del sistema da Lui escogitato.
Si, tutto apparentemente corretto. Niente da dire. Però c’è un ma. Non è detto che ciò che non è mai accaduto non accada una prima volta. Infatti il papa emerito in duemila anni non mi sembra di averlo mai riscontrato. E su questo non credo carissimo Mastai Ferretti che possa argomentare. E c’è anche un secondo ma. Lo trova al numero 675 del catechismo della Chiesa Cattolica. E credo che anche in questo caso non ci siano argomenti che tengano. Provi ora a fare l’elenchino. Vediamo cosa viene fuori. Saluti.
Massimiliano.
Concordo con Mastai Ferretti.
Fu proprio Papa Pio IX a indire il Concilio Vaticano I in cui vengono definitivamente riconosciute il potere e le prerogative del Papa.
Potere e prerogative a un tempo immense ma, anche, limitate alla FEDE e alla MORALE, oltre che dalla RAGIONE per cui il Magistero di un Papa non può contraddire MAI il Magistero irreformabile di chi l’ha preceduto.
Da ciò si evince che un Papa non può essere eretico semplicemente perché non può insegnare eresie. Perché, anche Dio permettesse un pronunciamento papale ufficiale che contraddicesse un dogma precedente (ma non credo lo permetterà mai) come ad esempio che non è vero che la Madonna è Assunta in Cielo, sarebbe un pronunciamento non valido (Il Vaticano I è chiaro, ed è stato approvato da Pio IX).
Il Papa perciò è infallibile solo quando insegna in modo DEFINITIVO verità “nuove” che sono in continuità con quelle precedenti. In questo senso non sarà mai eretico.
Personalmente, cioè privatamente, un Papa può essere eretico? Senza minimamente voler alludere a Papa Francesco, che, anzi, non considero affatto eretico, penso di sì. Come un Papa può commettere qualunque peccato, può arrivare addirittura a perdere la fede, ma manterrebbe il suo ufficio e perciò l’infallibilità e l’autorità.
Ciò dove invece il Papa non è infallibile, anche se possiede una grazia di stato (ma quanti sposi la possiedono e divorziano ugualmente?), è la lettura della realtà, della storia e perciò, entro certi limiti, anche della pastorale.
Ad esempio, se il Papa, GIUSTAMENTE, celebra una Messa per i migranti morti e non fa MAI nulla di pubblico per i bambini abortiti, di fatto fa una scelta politica e perciò, presumibilmente, ideologica, che non rientra nell’infallibilità. Se il Papa dice, GIUSTAMENTE, che quando si tratta di aiutare i poveri migranti non bisogna fare troppi calcoli, ma non dice MAI nulla contro l’UE che impedisce di stampare moneta e raziona gli euro, sembra entrare in contraddizione, perché coi soldi razionati e con regole liberiste, se non si fanno calcoli, si rischia di generare tanti poveri quanti se ne vogliono aiutare.
Il principio è giusto, ma se manca il REALISMO tanto tanto auspicato proprio da Papa Francesco, si rischiano gli abbagli. Ma qui l’infallibilità non c’entra.
Astore, non cada – per favore – nell’equivoco dei protestantofili che giocano sul concetto di infallibilità per restringere abusivamente le prerogative del Papa.
Legga attentamente quanto ho scritto sopra e quanto ho scritto sotto in risposta a Giuseppe e, sono certo, comprenderà.
Non si arrovelli in questioni inutili per cervelli anarchici e intelletti cartesiani.
Confidi piuttosto nelle parole di Nostro Signore e nel fatto che Lui – e non degli uomini – ha affidato il nostro cammino cristiano alla cura di un Papa. Il Signore non sbaglia, non mente, non delude.
Buona sera. Ho capito bene. Ma la questione non è di poco conto.
E’ il Papa stesso che ha detto che il Papa è infallibile solo a certe condizioni. E quando Papa Benedetto scrisse il libro “Gesù di Nazaret” disse che poteva essere criticato.
Anche Papa Francesco ha detto che il Papa (naturalmente quando esprime le sue personali convinzioni) può essere criticato. Di più, Papa Francesco è arrivato a dire che lui NON SI FIDA di chi gli dice sempre di sì.
San Paolo rimproverò san Pietro per i suoi modi ipocriti verso i cristiani non giudei.
Se fosse come lei dice tutti dovremmo tifare per il San Lorenzo de Almagro, la squadra del cuore di Papa Francesco, Ma io tifo Inter
@ Mastai Ferretti
Quindi, se ho ben capito, tutto ciò che fa o dice Papa Francesco va bene per definizione e chi lo critica sbaglia o addirittura pecca. Giusto?
No, Paolo Giuseppe; se ha capito questo – mi scusi – devo constatare che non ha capito niente.
Naturalmente solo Dio non sbaglia; e proprio perché Dio non sbaglia, se si è inventato una Chiesa sempiterna e ha deciso di affidarne la guida ed il suo stesso fondamento ad un singolo uomo, non è assolutamente possibile che questo singolo uomo possa mandare all’aria i suoi piani.
In sostanza, essendo il Papa fondamento ed unico garante terreno dell’ortodossia della Chiesa ed essendo la fede della Chiesa indefettibile, non è possibile che un Papa ne comprometta l’ortodossia insegnando eresie. Se ciò accadesse, sarebbe come togliere le fondamenta ad un edificio: crollerebbe. La Chiesa non sta in piedi senza Papa e perciò l’ipotesi è impossibile.
Questo non va confuso con l’infallibilità, che rappresenta solo un gradino superiore e massimo di esercizio delle prerogative papali. Sottolineo questo aspetto, perché i moderni protestanti (fino a pochi anni fa di “sinistra” e adesso di “destra”) giocano sull’equivoco dell’infallibilità per dire che fuori da quel contesto il Papa può sbagliare: ignobile menzogna eretica.
Ciò posto:
(i) se e nella misura in cui un Papa non eserciti la sua prerogativa di sommo maestro di fede e di morale, può sbagliare (es.: nelle questioni strettamente politiche; salva la sua esenzione dall’errore nell’affermare i principi morali che devono informare l’attività politica et sim.)
(ii) sempre al di fuori di quella prerogativa, può sbagliare affrontando questioni teologiche in veste di privato insegnante, ma solo per ignoranza al pari di qualsiasi insegnante.
In ogni caso, ciascun fedele è tenuto a non insultare il Papa, ma a pregare sempre ed intensamente perché Gesù lo conservi nella fede. Questo nell’interesse primario dei fedeli, in quanto, ribadisco: niente Papa -> niente Chiesa -> niente fedeli -> tutti all’inferno.
Sono d’accordo con lei che Gesù non si è sbagliato nello volere che la Chiesa sia guidata dal Papa, ma fu proprio il Papa a cui lei si ispira, Pio IX, a indire il Concilio Vaticano I proprio per definire DOGMATICAMENTE le prerogative del Papa. Cioò che afferma il VATICANO I è DOGMA non elucubrazioni mentali. Parola del Papa Mastai Ferretti!
Io ai dogmi mi rifaccio e al Catechismo della Chiesa. Né una virgola di più, né una virgola di meno.
Se il Papa fosse infallibile in tutto ciò che dice anche a livello personale, non si spiegherebbe perché dei Papi hanno indetto le Crociate e altri hanno detto che sono stete un errore. O Perché un Papa ha racchiuso gli ebrei nel ghetto e un altro ha chiesto perdono perché un suo predecessore li ha racchiusi nel ghetto. Perché un Papa ha scomunicato Celestino II e un altro l’ha fatto santo, perché per Giovanni XXIII, santo, padre Pio era un impostore mentre per Giovanni Paolo II era un santo, ecc. ecc. ecc.
Interessante discettazione, e mi dica, che cosa dicono “500 anni di teologia” sull’istituto del papa emerito? 😀
Bisogna aspettare tra 500 anni
Si’ e poi se sono tutti come “Mastai Ferretti” probabilmente dopo 500 anni concluderebbero che era un cardinale che per andare in pensione non aveva trovato una veste nera perché in quel momento in Vaticano c’erano solo bianche. Con una simile “sapienza” teologica questo e’ il massimo a cui potrebbero arrivare.
Boeri si contraddice. Infatti, quando afferma che l’Italia ha bisogno di immigrati regolari per pagare con i loro contributi i conti dell’INPS per poi sostenere l’accoglienza dei flussi migratori senza regola e senza un minimo di gestione in relazione agli effettivi bisogni produttivi del nostro Paese non si accorge che le due cose sono incompatibili: se, come afferma giustamente il professor Gotti Tedeschi, il nostro Paese ha un esubero di capacità produttiva -e pertanto un’elevata disoccupazione per la debole domanda interna (dovuta all’alta tassazione e a un euro troppo forte che non permette di compensare tale domanda con quella estera)- è chiaro che non potrà dare lavoro ai migranti e quindi non potrà regolarizzarli. I migranti non regolarizzati, non lavorando (o lavorando a nero), non versano contributi all’INPS e sono inevitabilmente destinati non solo a pesare indefinitivamente sulla nostra spesa pubblica (basti pensare alla sola spesa sanitaria) ma anche ad essere sfruttati e/o a divenire manovalanza della delinquenza (aumentando i costi della giustizia e delle carceri).
i Boeri buoni sono quelli al Rhum.
SEMPLICIOTTO:
capisco quello che vuoi dire. Sono abbastanza esperto di morale e ho letto i documenti del Papa e ammetto che vanno controcorrente. Ma il Papa quando parla di comunione ai divorziati risposati non fa affermazioni, si limita a porre problemi e invitare alla ricerca teologica. Pare quasi che proponga di discutere un’estenzione della legge della gradualità. Da qui una grande confusione, anche perchè non c’è stato affatto il dibattito teologico auspicato dal Papa e questo per volontà soprattutto del Papa, che non ha risposto ai dubia.
Padre Angelo Bellon, mio teologo di riferimento, parte dal concetto che ogni atto di Magistero deve essere in linea col Magistero precedente, per cui va INTERPRETATO alla luce del Magistero precedente.
Nei riguardi della comunione ai divorziati risposati, perciò, padre Bellon afferma che può essere concessa SOLO se non hanno i rapporti tipici del matrimonio. E se non danno scandalo. Non c’è Kasper che tenga
@Astore
Con Francesco l’Apostata sono le sottigliezze a rivoluzionare il mondo, avvelena il corpo ecclesiale goccia a goccia… è furbo, di un’astuzia doppia, melliflua, sinceramente mi ricorda molto più Satana che Gesù, e forse non solo a me.
Conosco personalmente padre Bellon e so cosa pensa veramente, ma non può scriverlo…
”Sempliciotto”, io conosco padre Angelo, direi da 20 anni. Dubito fortemente, da quel che scrive, che lo conosca anche lei e la invito a non proseguire nello scrivere sciocchezze che lo riguardano. Diffamare le persone non è una bella cosa e farlo da anonimi è vigliaccheria. Padre Angelo scrive esattamente quel che pensa, in completa libertà, spesso in controtendenza rispetto al ”trend” dominante (anche sulla questione dei divorziati) e nessuno lo intralcia per il rispetto che si è guadagnato negli anni, per la competenza, pazienza, equilibrio, serietà e costanza che ci mette.
La prego di non insistere ulteriormente nel distorcere il profilo di questo umile apostolo per i suoi volgari battibecchi da pollaio.
Sarebbe altresì auspicabile e forse doveroso che il dott. Tosatti eliminasse il messaggio precedente. Grazie.
La cosa buffa di Sempliciotto è che accusa di doppiezza il Papa e poi ci parla di Padre Bellon (che sarebbe un suo intimo confidente) dicendo che parla doppio pure lui. Mah…..
Non mi pare che la critica a Boeri si basi su dati oggettivi. Nel più puro stile “populista” si addita un vago sentimento mondialista e si fa un paragone quantomeno ardito con la tratta degli schiavi del ‘500/’600. Veramente deludente!
Per ragioni professionali posso dire con certezza che, almeno fino a tre anni fa, l’INPS pagava la pensione sociale ai genitori di immigrati marocchini che non avevano mai messo piede in Italia se non per firmare i documenti burocratici richiesti … E vogliamo parlare di tutti i malati tunisni residenti nel loro paese sovvenzionati dal ns sistema sanitario? O, peggio ancora, le partorienti? Quali sono gli schiavi? Speriamo accada una giornata di silenzio assoluto per Boeri Saviano e Bonino. Il Papa é altro affare, molto più doloroso.
A Boeri poi bisognerebbe chiedere quanto versano di contributi INPS i raccoglitori di pomodori che prendono 2 euro l’ora. Quest’uomo non e’ solo un mascalzone, ma e’ anche pericoloso, mente sapendo di mentire
Boeri non ha fatto altro che confermare quello che già oramai sappiamo tutti e cioè che tutto l’arrembaggio dei migranti è stato scientemente voluto dal precedente sgoverno … di “salute pubblica” che si è nascosto dietro un dito sperando di farla franca.
Ovviamente a forza di tenere la testa in salamoia, Boeri non si rende conto che per sostenere le scelte del passato sgoverno non trova di meglio di farci credere la favola di cappuccetto rosso.
Per la sua salute mentale e per evitare che faccia altri danni sarà opportuno che qualcuno gli faccia prendere aria perché di dirigenti proni al verbo del partito politico ne abbiamo già troppi da mandare a quel paese nel più breve tempo possibile.
Intanto, quanti vacui applausi per Super B.mentre la Chiesa , tradita e violentata nella dottrina e nella fede, affonda sempre di più verso l’apostasia. Preghiamo che il Signore Gesù, abbia di noi pietà.
ROBA DA MATTI!!!
Dai frutti li riconoscerete!!!
E questi che frutti sono?!? Roba marcia e velenosa!!!
“La Zanzara, Don Giuliano, il prete sposo”
https://m.youtube.com/watch?v=GvV57wr2FL4
@Margzian, una rondine non fa primavera…
Per quanto riguarda il Papa, preferisco non accostarlo agli altri due. Lui ha parlato più volte contro l’aborto e a favore dei poveri anche italiani.
Però di fatto egli ha contribuito alla grande ondata immigratoria. Anzi, l’ha forse fomentata più di tutti.
Purtroppo parrebbe che anche lui abbia confuso il principio UNIVERSALE di aiutare i poveri, con il traghettamento di masse di immigrati in Italia.
Mai confondere i PRINCIPI non negoziabili coi modi di applicare i principi. Ad esempio: Gesù ci ha dato il principio di amare i nemici e ha portato un esempio su come farlo, cioè porgendo l’altra guancia. Ma quando egli è stato schiaffeggiato, NON ha porto materialmente l’altra guancia, ma ha chiesto la ragione del gesto.
Se l’apertura delle frontiere fosse un principio NON NEGOZIABILE, allora dovrebbe essere messo in pratica fino alle estreme conseguenze, come l’amore. Allora anche il Vaticano dovrebbe aprire le sue frontiere e lasciarle senza alcun controllo.
Ma il vero amore, risolte le emergenze (salvezza dei naufraghi) bada al BENE COMUNE. Questo è principio è parte del Magistero IRREFORMABILE della Chiesa. Praticamente un DOGMA
Non sono le chiacchiere che contano in un papa. “lui ha parlato contro l’aborto” non significa niente.
La BONINO? Le risponderei semplicemente che io non credo all’accoglienza e alla solidarietà di chi considero colpevole di genocidio. Per lei anzi mi auguro un processo come quello di Norimberga.
Non mi interessa che sia condannata concretamente (anche perché, se dovesse avvenire, sarà un processo POSTUMO), ma che sia condannata moralmente dalla storia e dalle future generazioni.
Questo vale anche per Pannella, che spero si sia salvato, ma che dubito si sia convertito nonostante gli entusiastici sforzi di Mons. Paglia.
@Astore
Condivido la tua proposta sull’assassina impenitente e ancor più, propagatrice appassionata di omicidi a norma di legge
Ma al processo di Norimberga l’imputata somma, l’Eugenetica, è stata assolta, e questo perché ideatori ed esecutori di tale teoria riduzionista con base Darwiniana, furono proprio Inglesi e i “buoni” per eccellenza, gli Americani.
Condannarono di fatto pochissimi medici, un’esigua minoranza rispetto alla moltitudine di coloro che agirono, e li condannarono non per le idee, ma per il modo di applicarle.
Come dire “La pena di morte è giusta se bruci il Corano, ma solo la lapidazione, altre metodiche non sono ammesse”.
Gli Stati Uniti, avessero davvero condannato l’eugenetica, avrebbero dovuto condannare anche se stessi.
Ma non fu così.
Amico mio…mi spieghi come fa un tribunale a condannare un’idea?
Dovrebbe chiederlo ai legislatori odierni, “di sinistra” che hanno fatto dei cosiddetti “hate crimes” materia da codice penale. Loro lo sanno benissimo. E anzi faccia attenzione a quello che dice, che per molto poco oggi si puo’ andare in galera.
Ipotesi…
Se la Bonino facesse passare la legge di stampo eugenetico che tutti i bambini vanno abortiti se down, indipendentemente dalla volontà dei genitori, si può condannare la legge, e quindi “eliminarla dal codice”, o si può solo condannare chi la mette in pratica?
Ecco come si fa a condannare l’eugenetica e chi, fai sparire la teoria/legge e condanni chi la mette in pratica.
Quindi nel caso di Norimberga andava condannata ufficialmente e formalmente la teoria e chi l’aveva messa in pratica. Americani compresi.
C’è un pò di confusione Semply.
Allora: il tribunale condanna le persone, la politica cancella le leggi, la cultura confuta le teorie ed eventualmente la politica le mette fuori legge, così i tribunali condannano chi le promuove. Così sembra più ordinato.
BOERI dovrebbe sapere che la mia pensione me la sto pagando io da solo. E, in ogni caso, possono essere utili gli immigrati che LAVORANO, che non sono clandestini e che dovrebbero arrivare attraverso FLUSSI REGOLARI, e non quelli che il lavoro non lo troveranno mai.
…e non gli passa nemmeno per l’anticamera del cervello di cercare di trovarlo, aggiungo io.
non gli passa nemmeno per il cervello di cercarlo… ecco : questo è il punto.
La favoletta bella che gli immigrati contribuiscano a pagare le nostre pensioni si scontra con un principio del corano, così dicono, in cui si proibisce agli islamici di mettersi al servizio di un padrone cristiano, o meglio, dal loro punto di vista infedele. I non islamici sono dhimmi, cioè sottomessi, che possono, loro sì servire al padrone musulmano.
Sillogismo azzeccato, Deutero. Ma poiché non esiste un Dio cattolico, evidentemente non esiste neanche un Dio logico!
Sillogismo con domanda.
1- Il Papa è il rappresentante di Dio.
2- Il Papa è cattolico.
3- Quindi Dio è cattolico.
E qui nasce il busillis. Papa Francesco ha detto che non c’è un Dio Cattolico. E allora che Dio rappresenta il Papa?
Quindi dovrebbe valere anche il seguente sillogismo:
1- Il Papa è il rappresentante di Dio (de fide)
2- Il Papa si chiama Bergoglio (accertato all’anagrafe)
3- Quindi Dio si chiama Bergoglio.
Oppure:
1- Il Papa è il rappresentante di Dio (de fide)
2- Dio si chiama Jahvè (ex scriptura)
3- Quindi il Papa si chiama Jahvé.
Oppure:
1- Il Papa è il rappresentante di Dio.
2- Il Papa è mortale.
3- Quindi Dio è mortale.
Oppure:
1- Dio è onnipotente.
2- Il Papa è il rappresentante di Dio.
3- Quindi il Papa è onnipotente
In realtà, il suo sillogismo è sbagliato perché è indimostrato che l’attributo indicato nella premessa b (cattolico) sia contenuto nella premessa a), cioè che sia riferibile a Dio e quindi deducibile nella conclusione c). Inoltre presuppone indimostrate identità di attribuzioni individuali tra rappresentante e rappresentato, identità che, se sussistesse, ci obbligherebbe ad accogliere i risultati aberranti di cui ai miei esempi.
Alla sua domanda finale può rispondersi consultando la professione di fede, secondo la quale “cattolico” è attributo della Chiesa e non di Dio.
Ok .
Ma alla mia domanda non ha risposto.
Qualcuno qui non più tardi di ieri ha detto che il Papa è il rappresentante di Dio e che questo lo afferma da 2000 anni la Chiesa Cattolica. Non ha specificato se è il rappresentante esclusivo del Dio Unico di cui ci parla tutta la Sacra Scrittura, e in cui credono i cattolici, o se anche del dio di altre Chiese e di altre religioni .
In realtà sono i suoi sillogismi che sono volutamente sbagliati.
Comunque sia ad un uomo che parla di povertà e umiltà e poi lascia pubblicare bollettini della sala stampa che iniziano come quello che segue, io credo poco. Mi spiace.
Bollettino Sala Stampa della Santa Sede:
-Il 5 luglio 2018, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale….. –
Caro Deutero, il suo sillogismo è sbagliato perché davvero superficiale e mancante dei presupposti, ripassi la filosofia. Boltzmann ha spiegato bene la falla. Universalmente parlando a Dio non possiamo dare aggettivi. Così come non era ebraico prima della venuta di Gesù.
Ora, è chiaro che la morale, i principi ed i comandamenti custoditi dalla Chiesa sono stati tramandati dal Signore, questo nessuno può negarlo.
Ma Dio semplicemente “è” e basta. Le consiglio di rileggere San Tommaso.
Per favore,Lorenzo non faccia il finto tonto. L’attribuzione a Dio di aggettivi come ebraico, cristiano, cattolico, musulmano vuole semplicemente significare quel Dio in cui credono, manifestano la loro fede e prestano il loro culto rispettivamente gli ebrei, i cristiani di tutte le confessioni, i cattolici, i musulmani.
Il capo spirituale dei cattolici quando parla di Dio deve intendere solo e unicamente Dio Padre, Figlio e Spirito Santo che ha parlato di sé agli uomini per mezzo dei Patriarchi, dei Profeti, del Figlio Gesù Cristo e dei suoi Apostoli (quelli veri, non i sedicenti) e dire chiaramente che il suo compito è quello di far conoscere il “suo” Dio, che è l’unico vero Dio, a tutti gli uomini, ivi compresi i non credenti e i credenti in un Dio diverso da quello delle Sacre Scritture. Poi fate vobis. Io non sono nessuno e ho solo espresso il mio parere. Forse sarebbe stato meglio per me e per voi tacere su questo spinoso argomento.
“deve intendere solo e unicamente Dio Padre, Figlio e Spirito Santo che ha parlato di sé agli uomini per mezzo dei Patriarchi, dei Profeti, del Figlio Gesù Cristo e dei suoi Apostoli (quelli veri, non i sedicenti)”
Appunto Deutero.Amedeo, questa formula, correttissima, non è traducibile in “cattolico”, se non in senso metaforico per dire, sbrigativamente, “Dio come lo intende la Chiesa Cattolica”. Però attenzione: “Dio cattolico”, rigorosamente parlando, è scorretto. Inoltre: anche “Dio come lo intende” è scorretto: Dio è Dio in quanto tale e lo era anche prima che vi fosse una Chiesa Cattolica; Infine: il “Dio cattolico” esiste anche per chi cattolico non è e la sua grazia suscita la fede per fare divenire cattolico il non cattolico e cioè, per farlo aderire alla Chiesa Cattolica.
In definitiva, entrambe le espressioni sono corrette se ben intese e prese per quel che valgono e si possono usare tranquillamente.
Siccome però si osa criticare un Papa per aver utilizzato la formula che, tra le due, è la più corretta e rispecchia più fedelmente la Professione di fede, è doveroso mettere i puntini sulle “i”.
Caro Deutero, lei lancia il sasso e nasconde la mano.
Delle persone le fanno notare educatamente che ha commesso un errore; rispondere in questo modo mostra solo immaturità.
La prossima volta, piuttosto, si proponga lei di tacere riguardo un argomento che, evidentemente, non conosce.
Cordialmente
I miei sillogismi non sono volutamente sbagliati. Sono sbagliati perché modulati sulla struttura sbagliata che lei ha conferito al suo. E mostrano le conclusioni aberranti a cui si perviene seguendo il suo metodo deduttivo.
Nessun commento perché la realtà si commenta da sola. Ricordo solo che un serio articolo del Sole poneva la domanda se non fosse il tempo di discutere della reintroduzione della schiavitù.Aggiungeva “volontaria “. Cosa che nei fatti esiste già.Non ricordo reazioni.
In quanto al ciarliero Boeri basta e avanza questo:
http://www.gazzettadellasera.com/lesperto-demolisce-la-tesi-di-boeri-saremo-noi-a-pagare-le-pensioni-degli-immigrati-doveremo-lavorare-per-mantenere-gli-stranieri/
e questo:
http://voxnews.info/2016/03/10/le-pensioni-degli-italiani-le-pagano-gli-immigrati-e-la-nuova-bufala-di-renzi-dati/
Una settimana fa in una città delle Marche , un famoso economista , con un famosissimo uomo politico che difende la vita , hanno tenuto una conferenza molto interessante sul valore della famiglia . Inevitabilmente si è andati sul tema immigrazione, sul qual tema l’economista è stato a dir poco perfetto ,analizzandolo nelle cause , sviluppi e nelle vere conseguenze ( dicendo anche ciò che ha scritto Pezzo Grosso oggi) . Un rappresentante, presente in sala ,della curia locale , lo ha rimproverato , dicendo ( come da velina imposta dalla CEI) che “stiamo parlando di esseri umani !” . L’economista ,indignato, ha risposto : “perchè allora proprio voi li sfruttate ?” . il curiale se n’è andato a raccontare tutto al vescovo …
Nessuno ha mai negato che i migranti siano essere umani. Ma poiché c’è qualcuno che vuol decidere per loro, quello che è in discussione è il tipo di soluzione che viene proposto per il loro presente e per il loro futuro. La deportazione forzata e rischiosa dal loro paese in un paese straniero, per vivervi da malvisti e nullafacenti mantenuti alla bell’e meglio, non deve essere proibito metterla in discussione. E non può essere data come l’unica e la miglior soluzione del problema.
Franz delle 8,21, perché noni fai tutti i nomi dei vari personaggi di quell’incontro?
E’ giusto che si sappia chi elogiare e chi biasimare, potrebbe essere utile anche per noi.
Su Ceccouno e miss pompa-di-bicicletta non ho nulla da dire; ne abbiamo già parlato abbondantemente su queste pagine.
Invece vorrei spendere due paroline su quel fighetto, ex sinistronzo extraparlamentare, che qualche genio ha voluto mettere a capo dell’ente previdenziale. Un personaggio di tal fatta, buono soltanto a far proclami ma che non ha risolto un problema uno, dovrebbe esser cacciato via a pedate seduta stante. La sue esternazioni sugli immigrati e sulla fornero, la prima soprattutto in quanto solenne stupidaggine, non rientrano negli scopi per i quali è stato messo ad occupare la carica che riveste. Il suo compito sarebbe soltanto quello di eseguire al meglio gli input provenienti dal governo e/o dal parlamento. Eventuali osservazioni/critiche/rilievi può (anzi deve) farle soltanto nelle sedi opportune e non via media.
Ripeto, spero lo caccino a calci e lo sostituiscano con una persona più competente e più rispettosa del suo ruolo. Se poi vuol fare politica i pidioti lo accoglieranno a braccia aperte…
ma lui fa politica, la sta facendo, strumentalizzando l’Istituto a cui è stato messo a capo… L’occupazione di ogni possibile poltrona, ivi compresi gli strapuntini che possano dare una qualche capacità di manovra economica o pubblicitaria, è il metodo politico della sinistra…
Finestra di Overton; Orwell, bispensiero; politicamente corretto. …. Etc. Etc. Etc. … Pescate voi dove preferite; comunque la si giri siamo nel mondo alla rovescia, dove il bene diviene male ed il male diviene bene. LA DITTATURA DEL RELARIVISMO IMPERANTE!!!
Il tutto condito e diretto dal PIANO KALERGI…
Mentono sapendo di mentire perchè in realtà:
1) le nostre pensioni ce le paghiamo coi nostri contributi
2) siamo noi a mantenere gli immigrati
3) purtroppo dagli anni ’60 anzichè usare i contributi come avveniva in precedenza per opere pubbliche, case popolari, finanziamento dell’IRI cioè INVESTIMENTI PRODUTTIVI si cominciò ad usare i contributi per tutt’altri fini, COME FOSSERO TASSE coi bei risultati che vediamo.
Quanto al prodotto della mafia di San Gallo che ci è stato imposto ed è stato installato in alto loco con l’appoggio esterno di chi già dal 2011 auspicava e manovrava per avere una ‘primavera vaticana’ è sicuramente l’immigrato più nocivo ed andrebbe rimpatriato con urgenza
non è possibile : desiderio irrealizzabile, essendo lui a capo di uno stato sovrano. Se poi ci si riferisce all’italia, esiste una legge che permette agli immigrati con un nonno (? non ne sono sicuro) o comunque con un avo di nazionalità italiana di ottenere la cittadinanza italiana…
LCS: letto, confermato e sottoscritto!!
Le parole di Pezzo Grosso colpiscono il cuore del problema, basterebbe andare, per esempio, a fare una gita in campagna, nella pianura di Cavour, non di domenica ovviamente… I Tre Volte Buoni sembrano ignorare la carità visto che ignorando le esortazioni dei Vescovi africani ignorano la giustizia, e le due non sono inscindibili. Ma consoliamoci: oltre alle pensioni abbiamo frutta e verdura a prezzo “sostenibile” ! Non penso che nessuno dei tre B non ne conosca il prezzo per l’ Africa e gli africani, e temo molto che al “nostro Lincoln” venga fatta fare la fine del primo, ma questa volta prima di aver vinto la guerra… Fa male al cuore pensare che un papa possa essere così cinico e ipocrita, anche se è il “prodotto” della mafia di San Gallo.
Impazzimento della ragione come diceva il grande Cardinale Biffi….( ” non è una questione di mancanza di fede ma di impazzimento della ragione “)
https://www.riscossacristiana.it/padovapride-la-parola-alle-istituzioni/
Allego un articolo del Dott Riccardo Cascioli Direttore della Nuova Bussola Quotidiana su un aspetto della Neo Chiesa 2.0
Che tristezza…..
http://lanuovabq.it/it/verso-una-chiesa-cristo-free
ho letto l’articolo. Buono, decisamente buono, anche se molto prudente. Si direbbe che la parola ecumenismo sia, esattamente come il nome del nostro Salvatore, il Logos eterno, incarnato nel seno di maria Vergine, sia, diventata al giorno d’oggi impronunciabile. Infatti lo scopo dell’ecumenismo nei confronti degli arabi musulmani e delle altre popolazioni musulmane è di arrivare a dire che Dio è uno solo e che quindi il DIo Cristiano e Allah sono sinonimi. Ma ciò è falso. Inutile ripetersi : se le gerarchie vogliono arrivare a questa conclusione, ignoriamole, perché malvagie, seguendo il consiglio di un salmo, ma non chiedetemi quale…
Uno, se permetti, lo ricordo io.
Salmo 26, 4-7
[4] Non siedo con gli uomini mendaci
e non frequento i simulatori.
[5] Odio l’alleanza dei malvagi,
non mi associo con gli empi.
[6] Lavo nell’innocenza le mie mani
e giro attorno al tuo altare, Signore,
[7] per far risuonare voci di lode
e per narrare tutte le tue meraviglie.
il mio salmo era invece un’altro, il numero 100 :
Voglio cantare bontà e giustizia, a te Signore, voglio inneggiare.
Seguirò la via intemerata ; quando tu verrai a me ? Vivrò nella mia casa con cuore innocente.
Nessun disegno di male innanzi ai miei occhi, odierò l’agire perverso, non potrà contaminarmi.
Lontano da me il cuore tortuoso, il malvagio lo ignoro.
Scusa, anonimo verace, da che Bibbia hai preso questi versetti? Certamente non da una Bibbia CEI e nemmeno dalla traduzione poetica dei Salmi di Davide Turoldo. Anche se il senso è quasi uguale. Non è un rimbrotto, ma una semplice seppur viva curiosità. Scusa ancora!
tratto da un libro di preghiere curato da Monsignor Galbiati.
Non so se sia lui il traduttore.
BB e B sono tre criminali. Non ci sono altre definizioni possibili.
PS Pregasi preti fantasmi, fantasmi formaggini e troll vari astenersi da prediche edificanti e moralismi da sacrestia, grazie.
Inoltre, è sicuro al 100% come nessuna delle tre B sia il Vicario di Cristo perché il Vicario di Cristo non può essere Eretico, e siccome una delle tre B è Eretica non può essere contemporaneamente anche il Vicario di Cristo.
Secondo logica, come direbbe il Santo Cardinale Caffarra, “P” non può essere uguale a “non P”, necessariamente non puoi essere Eretico e Ortodosso, Vicario di Cristo e antiCristo allo stesso tempo.
Il Papa è Francesco, perché Benedetto ha rinunciato dopo aver a lungo pregato e riflettuto. Cioè liberamente. E Francesco è stato eletto.
Non è eretico, perché non INSEGNA eresie, almeno non attraverso il Magistero papale. Se lo è privatamente, fatti suoi.
Ma anche lo fosse, non c’è modo di disfarsi di un Papa eretico. Lo si tiene e basta. Tanto è DOGMA della Chiesa che i dogmi acquisiti non solo non possono essere messi in discussione neanche dal Papa, ma tutti i futuri dogmi della Chiesa si devono armonizzare con quelli passati. Se il Papa facesse un dogma che mettesse in dubbio l’Assunzione di Maria (ammesso che Dio lo permettesse) semplicemente sarebbe invalido, esattamente come consacrasse una donna sacerdote. Ciò è al di fuori del suo potere.
Se il Papa fosse eretico, ce lo dovremmo tenere. La Chiesa attraverserebbe anche questa prova.
Personalmente non giocherei un centesimo sulle dimissioni libere di papa Benedetto. Ciò nonostante il fatto che conta è che si è dimesso, e volente o nolente, ha confuso maggiormente le acque “inventando” il papato emerito e vestendosi di bianco perchè il nero era terminato. Saluti.
Massimiliano.
@Astore
Prendi un trattato di teologia morale fondamentale e leggi Etica della Situazione, poi confrontala con il capitolo 8 di Amoris Laetitia, vedrai che combaciano.
Poi passa alla Veritatis Splendor che recupera gli Assoluti Morali, in risposta al relativismo.
Infine vai a vedere cosa pensa il Magistero della Chiesa di tale Etica.
Scoprirai che Bergoglio è Eretico.
È palese, è evidente, ma ancora nessun Cardinale ha il coraggio di ammetterlo, Muller ad esempio, ci gira intorno da due anni e mezzo.
Ci vuole una bella fantasia a valutare come “etica della situazione” il cap. VIII di AL, che invece la evita elegantemente. L’etica della situazione attiene alla fattispecie oggettiva, che viene scomposta in casistica; AL tiene ferma la fattispecie e sollecita una valutazione di quell’unica fattispecie alla luce dei criteri di imputabilità soggettiva della colpevolezza. Roba raffinata, mica farloccate sgamabili da un sempliciotto qualsiasi. Leggiti i manuali che consigli agli altri e poi riprendiamo il discorso.
@guido
Studi meglio l’etica della situazione e le sue tre varianti.
Sempliciotto dacci la bibliografia: autori, titoli, pagine da consultare. Poi promettiamo di leggere.
@ Astore
”Ammesso che Dio lo permetta”
Bravo Astore, hai centrato il punto: chi ha fede è certo che non lo permetterebbe, chi non ha fede no. Questa è la pietra d’inciampo che ci sta mettendo tra i piedi il Papa e che sta mettendo a nudo l’infedeltà di molti zelanti eresiologi. Un fedele l’ipotesi che il papa possa insegnare eresie non la concepisce nemmeno. I bigotti ci pensano.
Grazie.
@Berto
Infatti l’Eresia Ariana abbracciata per convenienza da Papa Liberio è un’invenzione, lo chieda al pluriScomunicato Vescovo Bigotto Atanasio, Santo e Dottore della Chiesa.
Aaahhh…adesso ho capito, prima si chiede come si fa a essere processati per un’idea poi viene qui a dogmatizzare su Bergoglio che non puo’ essere eretico perche’ gliel’ha detto Dio direttamente…. ok amico adesso che abbiamo capito come la pensi perche’ non vai direttamente su North Korea Insider a scrivere, invece che perdere il tuo prezioso tempo qui sopra?
Caro Berto,
Non solo l’esempio dell’arianesimo richiamato da Sempliciotto, non scordiamo neppure che prima della fine dei tempi la Chiesa dovrà affrontare un’ultima e terribile prova: non può essere un papa che propugna eresie? Io non trovo impossibile che un papa possa essere eretico.
Ma credo anche che alla fine la Chiesa vincerà, non ostante i suoi possibili papi eretici (o solo massoni e cattivi, come nel caso del papa pacioccone).
Ossequi.
Berto Ricci, col suo commento è riuscito a comporre una bella “trinità” di infedeli! Chapeau!! 🙂
E come appendice, un sepolcro imbiancato.
E come supplemento all’appendice un cembalo stonato
@ Sempliciotto
“Il Vicario di Cristo non può essere eretico”
Dunque, dimostri quale dei due sillogismi è logicamente coerente:
a) Il Vicario di Cristo non può essere eretico
b) JM Bergoglio è il Vicario di Cristo
c) JM Bergoglio non può essere eretico
a1) Il Vicario di Cristo non può essere eretico
b2) JM Bergoglio è eretico
c2) JM Bergoglio non può essere il Vicario di Cristo
Pregasi utilizzare la regola stabilita dal Card. Caffarra, onde non scrivere proposizioni insensate.
Ho chiaramente espresso solo il secondo sillogismo.
Il primo è una invenzione, o falsa supposizione per screditare ciò che è chiaro.
Caro, sei simpatico ma mi sa che sei un pò impreparato in storia (come in teologia, come in logica ed in altri campi). Su certe faccende documentati sui libri, non googlando tra un pessimo sito sedevacantista ed un pessimo sito lefebvriano.
Ti do un piccolo spunto di riflessione: se papa Liberio ha abbracciato l’arianesimo (falso) per convenienza, vuol dire che lo ha abbracciato senza crederci. Se lo ha abbracciato senza crederci, vuol dire che non era eretico. Ti torna?