PILLOLA DEL GIORNO DOPO. ASSOLTA IN APPELLO LA FARMACISTA CHE FECE OBIEZIONE DI COSCIENZA.

3 Luglio 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Il fronte dell’obiezione di coscienza all’aborto, e in particolare ai farmaci cosiddetti “abortifaciens”, cioè alle pillole del giorno dopo o dei cinque giorni dopo ha segnato un successo notevole ieri, quando in secondo grado è stata assolta una farmacista che non ha voluto vendere uno di questi medicinali appellandosi a ragioni di coscienza.

C’è da ricordare che questi medicinali, venduti liberamente, era considerata dall’Unione Europa abortiva, e quindi per la somministrazione era necessaria una ricetta, come potete leggere qui. https://www.avvenire.it/famiglia-e-vita/pagine/pillola-5-giorni-per-ue-era-abortiva Citiamo un brano dell’articolo sul verdetto della UE:

“Dopo pagine descrittive sull’impiego e gli effetti della pillola (cui tendenzialmente viene attribuito un “semplice” effetto antiovulatorio) ecco comparire un capitolo del tutto inaspettato:«Off-label use as an abortifacient», vale a dire «Impiego fuori etichetta come un abortivo». Succede – ed è la stessa Hra a segnalarlo – che EllaOne possa cioè essere assunta anche per abortire, e questo ben oltre i cinque giorni dopo il presunto “rapporto a rischio”. Come è possibile per un antiovulatorio? Semplice: il principio attivo del farmaco, l’ulipristal acetato, e il miferpistone (per intenderci, il contenuto della Ru486) sono equivalenti”.

In seguito, e probabilmente grazie anche a congiunte pressioni politiche e delle grandi case farmaceutiche il carattere abortivo del medicinale è stato derubricato. Ma la notizia di questa notte è destinata a riaprire il caso.

“Ieri in tarda serata, dopo lunga camera di consiglio, la Corte di appello di Trieste ha confermato l’assoluzione per la farmacista di Monfalcone che aveva dichiarato la propria obiezione di coscienza rifiutandosi di vendere la pillola del giorno dopo”. Lo dichiarano il Sen. Avv. Simone Pillon e l’avv. Marzio Calacione che hanno difeso la professionista in questo percorso giudiziario durato 5 anni. “Il Tribunale di Gorizia aveva già assolto la farmacista, ma la Procura locale aveva appellato la sentenza, costringendo la difesa a un nuovo grado di giudizio. Ora finalmente la Corte di Appello del capoluogo giuliano ha confermato l’assoluzione, riconoscendo la particolare tenuità del fatto e l’infondatezza delle pretese accusatorie”.

“Siamo ben felici che anche la Corte abbia voluto mandare esente da responsabilità penale la nostra assistita, che ha scelto coraggiosamente di seguire la voce della propria coscienza per difendere la vita umana fin dal concepimento” dichiarano gli avvocati Calacione e Pillon “speriamo tuttavia che nessuno sia più costretto a subire un processo penale per aver semplicemente messo in pratica i principi etici dettati dalla propria coscienza”.

“Il nostro ordinamento giuridico già prevede la libertà di coscienza, come dimostrato da questa assoluzione, ma forse uno specifico chiarimento normativo potrebbe evitare infondati ma faticosi ricorsi allo strumento penale” conclude l’avvocato Pillon che è anche capogruppo della Lega in commissione giustizia al Senato.

 

In precedenza già il Tribunale di Gorizia aveva assolto la farmacista di Monfalcone, Elisa Mecozzi, imputata di omissione o rifiuto di atti d’ufficio per aver rifiutato di consegnare a una cliente la «pillola del giorno dopo», dichiarandosi obiettrice di coscienza. La sentenza, pronunciata il 15 dicembre scorso, era stata resa nota dai difensori della donna, gli avvocati Simone Pillon e Marzio Calacione. La donna, collaboratrice della Farmacia comunale, durante il turno notturno aveva rifiutato di consegnare il farmaco Norlevo, per il quale la cliente aveva esibito una ricetta medica, rilasciata con l’espressa indicazione di assumerlo nella stessa giornata.

Il Pubblico Ministero aveva chiesto il riconoscimento delle attenuanti generiche e la condanna alla pena di quattro mesi di reclusione, coi benefici di legge. I giudici hanno invece optato per l’esclusione della punibilità della condotta.







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11 commenti

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Stimato Direttore:
    Mi scusi se non trdurre all’italiano, pero es que quiero dejar bien claro lo escrito, por eso dejo la responsabilidad de la traducción a quien esté interesado en el tema.
    He tenido que volver a mis trabajos de los años 70 sobre métodos anticonceptivos y esterilización para tener que recordar que el óvulo femenino no puede vivir más de 36 horas, y que su capacidad para poder ser fertilizado está entre 15 a 18 horas, y que los espermatozoides masculinos viven entre 3 y 4 días, pero…
    Pero la Medicina que es una ciencia no es una ciencia matemática, y cada ser humano con su circunstancia vital es un mundo; ejemplo, se han dado casos de espermatozoides con una supervivencia entre 6 y 7 días.
    Y con esto quiero decir que, en caso de una violación a una mujer y con su autorización, se debe actuar lo antes posible en horas y no en días.
    La vida humana comienza en el momento de la fecundación: la implantación del óvulo fecundado es una etapa, el desarrollo en el vientre materno es una etapa, el nacimiento es una etapa, la niñez es una etapa, la juventud es una etapa, la madurez es una etapa, la ancianidad o vejez es una etapa, y la última etapa es la muerte natural. Todo son etapas como su Giro d’Italia, donde hay etapas interesantes y hay etapas aburridas pero..: ¡sin salida, sin fecundación, no hay etapas, no hay Giro!
    Para nosotros la muerte es nuestra Vida, la verdadera Vida, porque Dios, que no es mentiroso lo dijo: “YO SOY EL CAMINO, LA VERDAD Y LA VIDA”.
    Saluti.

  • a mano e in lavatrice ha detto:

    alla faccia della grande italiana grande amica di papa ciccio.

  • Lucy ha detto:

    Nei paesi del mondo occidentale è in atto da tempo una battaglia per eliminare o non inserire negli ordinamenti giuridici dei singoli ststi il diritto all’obiezione di coscienza Come si spiega? Doveva essere il fiore all’occhiello delle libertà civili ma poi il mondo laico e libertario si è accorto che ammettere l’obiezione di coscienza per motivi etici significa ammettere il fatto che esiste una legge SUPERIORE alle leggi positive votate dai parlamenti una legge di morale naturale e relligiosa che ptecede ed è superiore alle leggi votate dagli uomini .Antigone docet.
    Fare appello a questa legge è una pietra d’inciampo per tutti quelli che vogliono cambiare l’antropologia umana per via legislativi con il voto di maggioranze parlamentari.Famoso è rimasto il caso dell’impiegata Kim Davis che si fece anche un po’di carcere per non aver voluto registrare un matrimonio gay facendo appunto obiezione di coscienza. Questo per tutti i laicisti e libertari del mondo non è accettabile nè sopportabile.

  • Pier luigi Tossani ha detto:

    idea… medici farmacisti obiettori potrebbero aprire, insieme, delle “farmacie per la vita”, dove non si vendono pillole, né preservativi, né niente di quella robaccia, ma dove eventualmente si consigliano le donne in modo giusto e, casomai, le si indirizzano a un CAV…

    l’iniziativa potrebbe avere un successo imprevisto… ;-)))

  • Luigi ha detto:

    Ottima notizia! Una vittoria per l’eroica farmacista e per il fronte degli obiettori di coscienza.

  • giovanna ha detto:

    Solo una notazione: l’effetto “antiovulatorio” potrebbe essere attribuito alla pillola del giorno dopo ( qualora l’ovulazione al momento del rapporto non fosse già avvenuta) , ma non a quella dei cinque giorni dopo, che nei cinque giorni può avere solo un effetto abortivo, dato che la possibilità di concepire si ha nei tre giorni successivi al rapporto, dunque se la pillola fa effetto nei cinque giorni, è di sicuro abortiva. Spero di essere stata chiara, a me sembra un calcolo di una semplicità rara ma ,nonostante questo, fior di ginecologi continuano regolarmente a rilasciare interviste sui media in cui negano questo effetto abortivo incontestabile. Naturalmente, quando ho provato, negli anni, ad instaurare un contraddittorio sui dati scientifici, sono stata sempre ignorata.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Stimato Direttore:
    Né nelle cifre ufficiali degli Stati né in questo misuratore di morte di assassinati non nati raffigurano quegli assassinati per quella pillola:
    http://www.worldometers.info/abortions/
    E quello l’il primo segno del nostro tempo che segnala quello profetizzato per Dio Fine del Mondo: il fare passare il male come un bene e un diritto.
    “Fino a quando Signore….?” Fino a quando Signore….!
    Risposta: Apocalisse 6: 10-11.
    Estimado Director:
    Ni en las cifras oficiales de los Estados ni en este medidor de muerte de asesinados no nacidos figuran los asesinados por esa píldora:
    http://www.worldometers.info/abortions/
    Y ese el el primer signo de nuestro tiempo que señala el profetizado por Dios Fin del Mundo: el hacer pasar el mal como un bien y un derecho.
    “¿Hasta cuándo Señor…?” ¡Hasta cuándo Señor…!
    Respuesta: Apocalipsis 6: 10-11.

  • La Samaritana ha detto:

    Una sentenza importante che serve sia alla farmacista, che in questi anni ha vissuto con una “bella” spada di Damocle, sia per dare coraggio a persone più timide nel difendere la vita, perché difendendo la vita si afferma il diritto di Dio sull’ uomo. Questa è la posta che si “gioca”, la posta che satana cerca di nascondere fingendo che tutto venga fatto per amore dell’ Uomo, al quale deve essere riconosciuto il diritto di scegliere tra bene e male, per poter essere come Dio. E “dimenticando” che come afferma San Paolo, per “arrivare alle stessa statura di Cristo” non si può scegliere, il male non è oggetto di scelta, è solo peccato e sconfitta. Si
    deve obbedire a colui che è il Sommo Bene, perché non la mia ma la tua volontà sia fatta, come la Beata Vergine Maria ha detto all’ arcangelo Gabriele ed il Figlio diletto ha ripetuto nel Getsemani al Padre divino.

    • deutero.amedeo - biblista ha detto:

      Lei, Cristina, parla giustamente di “diritto di Dio sull’ uomo”.
      Ma oggi i malati di misericordite acuta e cronica, vogliono affermare il diritto dell’uomo su Dio, dando a lui la colpa delle nostre miserie. Io, nei prodromi al racconto del diluvio universale ( Genesi, capitolo 6) vedo la descrizione in poche righe di tutto il dolore che l’uomo ha dato e dà al suo creatore.

      [5] Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male.

      [6] E il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo.

      [7] Il Singore disse: “Sterminerò dalla terra l’uomo che ho creato: con l’uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito d’averli fatti”.

      • La Samaritana ha detto:

        Gentile signor Deutero Amedeo Biblista, mi scuso per la rettifica ma non mi chiamo Cristina, mi firmo La Samaritana per la grande simpatia che ho per la signora ed anche perché in una certa misura mi identifico con lei. Comunque se le interessa mi chiamo Valeria. Buona serata e sia lodato Gesù Cristo.

  • virro ha detto:

    Sia lodato Gesù Cristo contro questa dittatura di morte