L’ARBITRIO EUCARISTICO DI ANCONA. UNA LETTERA DI DENUNCIA AL CARD. SARAH.

12 Maggio 2018 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

 

Ad Ancona, ormai da mesi, in una parrocchia gestita dai Salesiani viene imposto ai fedeli di comunicarsi solo ed esclusivamente sulla mano. È un’imposizione che non trova nessun fondamento, e che anzi, può essere considerata una vera e propria violazione delle norme sulla comunione. Visto che le proteste dei fedeli prima in parrocchia e poi presso il vescovo, hanno ricevuto risposte nulle o evasive, è stato interessato direttamente il Vaticano, con una lettera-esposto firmata dal direttore di TeleMaria, un’emittente cattolica locale. In calce riportiamo anche qualche esempio del dibattito che si sta svolgendo sui social in relazione a questa imposizione. Tanto più straordinaria se si considera l’incredibile devozione che don Bosco consacrava all’eucarestia, certamente uno dei pilastri della sua predicazione e spiritualità.

 

Ancona, lì 11 maggio 2018

Em.za Rev.ma card. ROBERT SARAH,

Le invio il presente messaggio nella Sua Posta Elettronica personale, fornitami dalla stessa Segreteria della “Congregazione per il Culto Divino”.

Stamane ho infatti telefonato per chiedere di poter parlare con Lei, ma l’interlocutore al telefono – suppongo fosse un Suo Segretario – mi ha detto che in quel momento Lei era impegnato e non poteva chiamarLa per rispondermi, fornendomi però il Suo indirizzo di Posta Elettronica personale per poterLe riferire quanto già avevo detto a voce all’interlocutore che mi ha risposto dalla Sua Congregazione.

Le re-invio, pertanto, la DENUNCIA CANONICA già inviataLe mediante Fax il 7 maggio u.s., della quale mi è stato assicurato che Lei ne ha già preso visione.

Con la presente La informo ulteriormente che la mia DENUNCIA CANONICA presentata al Vescovo di Ancona, mons. ANGELO SPINA, come anche le proteste di altri che si sono associati, non hanno dato alcun esito presso il suddetto nostro Vescovo, il quale ha anche dichiarato ad alcuni che l’arbitrio che si sta perpetrando e perpetuando nella chiesa della Parrocchia dei Salesiani di ANCONA è un problema che riguarda il parroco e non lui, disattendendo così gravemente alle proprie responsabilità di Pastore della Diocesi e rinunciando alla difesa dei suoi fedeli, non intervenendo nel far rispettare le NORME LITURGICHE stabilite dalla Chiesa a riguardo della SS.ma Eucaristia e del modo di riceverla.

Le faccio anche presente che proprio in quella Parrocchia dei Salesiani di Ancona, che spesso frequento nella Santa Messa quotidiana, proprio in quella chiesa alcuni mesi fa ho “bloccato” due donne che avevano preso l’Ostia in mano – nel momento della Comunione – ma poi uscivano dalla chiesa senza fare la Comunione. Accortomi di quanto avveniva sono uscito dai banchi e mi sono parato davanti a quelle donne “fisicamente”, a braccia aperte, impedendo loro l’uscita dalla chiesa e costringedole a tornare indietro dal celebrante e a fargli riconsegnare le Ostie consacrate che portavano via, evidentemente per scopi sacrileghi. Ciò nonostante ora addirittura OBBLIGANO A PRENDERE LA COMUNIONE SOLO SULLA MANO, rimproverando e umiliando pubblicamente quanti non vogliono riceverla sulle mani, e costringendoli a ricevere l’Ostia sulle mani per poter fare la Comunione. Alcuni fedeli, taluni anche solo di passaggio in quella chiesa, scandalizzati, hanno perciò già deciso di non andare più in quella chiesa.

Tale gravissimo arbitrio sembra preludere a fare da “apri pista” ad altre analoghe IMPOSIZIONI in altre chiese, non solo di Ancona, ma anche a livello nazionale, per IMPORRE CON PREPOTENZA questo modo irriverente di ricevere Gesù Eucaristia, con il grave pericolo della caduta e dispersione di frammenti, nei quali è realmente presente il Signore Gesù, in Corpo, Sangue, Anima e Divinità.

Per questo sembra necessario un INTERVENTO AUTORITATIVO della Sua “Congregazione per il Culto Divino”, anche con una eventuale monizione al Vescovo di Ancona e/o al Parroco di quella chiesa dei Salesiani di Ancona.

Per quanto al riguardo riterrà opportuno di fare IN AIUTO DEI FEDELI di questa città, Le fornisco i modi di un contatto che può avere con i responsabili:

–          Vescovo di Ancona, Mons. ANGELO SPINA, Tel. 071.2085820, Fax 071.9943541, Posta Elettronica: vescovospina@tiscali.it;

–          Parroco dei Salesiani di Ancona, don VITTORIO PISU, Corso Carlo Alberto n.77,  60127 Ancona, Tel. 071.2810248, Fax 071.2810326, Posta Elettronica: sdbancona@hotmail.com

EsprimendoLe la più viva gratitudine per il Suo operato in difesa dei fedeli, e per la Sua assai stimata persona, rendendomi disponibile per ogni ulteriore chiarimento, in attesa di una Sua risposta risolutiva, mi professo quale umile fedele della Santa Chiesa Cattolica.

Firma

Prof. GIORGIO NICOLINI

Direttore di TELE MARIA

 

Ecco invece alcuni commenti e notizie spigolate sul web a proposito di questo arbitrio.


Ecco, la “risposta” del vescovo di Ancona, Mons. Spina, alla mail della prof. di religione P., che ha lamentato la disposizione secondo cui, nella parrocchia salesiana di ANCONA, la Comunione viene data solo sulla mano:

“Grazie della mail. In unione di preghiera. Un cordiale saluto.”

Senza firma.


Anche questa sera la Comunione è stata imposta a tutti sulla mano, nonostante le vostre molte chiamate e mail alla parrocchia e alla curia, per le quali vi ringrazio sentitamente. Un uomo e una donna, probabilmente frequentatori saltuari o occasionalo della parrocchia, che erano in fila davanti a me, hanno sporto la lingua, ma ad entrambi don N., accompagnandolo con un gesto della mano, ha detto: “la mano”, la mano”. Lo ha dovuto ripetere un paio di volte a tutti e due perché questi ignari non capivano.

Continuano così gli abusi e le imposizioni contro ogni norma canonica e buonsenso.

Dobbiamo continuare ad opporre resistenza!

Se il provvedimento dovesse passare qui ai Salesiani, potrà essere ripetuto in qualunque altra parrocchia,

prima della diocesi, e poi d’Italia.

Questa è una battaglia che interpella ciascuno di noi!

È la battaglia di tutti!


Pensate, che proprio nella parrocchia dei salesiani di Ancona, della quale il prof. Nicolini è saltuario frequentatore e che nei giorni scorsi ha denunciato alle autorità l’imposizione della Comunione sulla mano, è stato sventato tempo fa e grazie a lui, quello che sembra assumere proprio il carattere di un vero e proprio furto di ostie. Due signore, mi ha raccontato il prof., stavano uscendo di chiesa con le particole consacrate ancora in mano. Lui, avendole notate, gli si è messo di traverso, le ha bloccate e le ha ammonite dicendo: o fate la Comunione o le restituite al prete! Le due signore, allora, sono tornate indietro e l’hanno restituite al prete.




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Prof. GIORGIO NICOLINI

Direttore di TELE MARIA

 

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96 commenti

  • Stefano ha detto:

    Egregio dott. Tosatti, mi sono avvalso della possibilità di ricevere le risposte ai miei commenti sul blog sulla mia casella di posta elettronica, e mi arriva una risposta di Nuns che però non trovo sul blog. Ci devono essere dei problemi tecnici… In ogni caso il citato Nuns mi accusa di essere macchiettistico e la invita a censurarmi. Vorrei controbattere a tale personaggio che non solo la macchietta è lui, avendo un nik name idiota ed insultante, ma è anche in ipocrita modernista che elude i gravi problemi morali e dottrinali derivanti dalla scandalosa comunione pubblica del pervertito e pervertitore luxuria. In piena comunione con la deriva autodistruttrice della chiesa bergogliona. E mi vorrebbe pure tappare la bocca! Si sciacqui la sua, piuttosto!

  • Giorgio Nicolini ha detto:

    LA SANTA COMUNIONE: STORIA, ABUSI, LITURGIA
    In Internet:
    https://www.facebook.com/giorgio.nicolini/posts/10216205319396502

  • Giorgio Nicolini ha detto:

    LA SANTA COMUNIONE: STORIA, ABUSI, LITURGIA
    In Internet:
    https://www.facebook.com/giorgio.nicolini/posts/10216205319396502

  • Iginio ha detto:

    Un punto: credo sia opportuno, più che rivolgersi al vescovo, rivolgersi ai superiori del prete in questione, che, se è un salesiano, non è un diocesano. Quindi ha superiori della sua congregazione. Peraltro, dato che, come ho spiegato in precedenza, i salesiani – almeno quelli italiani – si distinguono per approssimazione, maldicenza e ignoranza, sarà difficile che i superiori di costui siano migliori di lui. Però occorrerebbe fare pressione su di loro.

  • Stefano ha detto:

    @ Nuns
    Non avevo dubbi: lei è come tutti i modernisti bergoglioni. Non gliene frega nulla della Parola di Dio. Non gliene frega nulla del peccato e della necessità di convertirsi. Non gliene frega nulla della santità del Corpo di Cristo e del grave dovere di non permetterne la profanazione. Non gliene frega nulla dello scandalo dei fedeli indotti a credere che ci si può accostare alla SS. Eucaristia senza necessità di convertirsi e di confessarsi dei peccati gravi commessi. Non le interessa che luxuria, come dice il suo stesso nome d’arte, professi, pratichi e diffonda la più sfrenata, lercia e sfrontata dissolutezza, insieme alla sodomia e allegra promiscuità. E un sacerdote gli dovrebbe dare a cuor leggero e senza troppi problemi la Santa Comunione?
    Lei mi è di scandalo, lei tradisce Cristo e la Sua Parola. Lei getta le perle ai porci. Lei è un degno seguace della neochiesa invertita di bergogliolo!

    • Nuns have no fun ha detto:

      A volte saltano i messaggi. Mi scuso con Tosatti e con gli utenti per aver dato a questo sig. Stefano l’occasione di inscenare questo siparietto penoso, volgare e violento.
      Giusto per fare chiarezza e poi chiudo col soggetto: un prete non è tenuto a sapere se un tizio vestito da donna sia una donna mascolina, un uomo vestito da donna che ostenta omosessualità o un ex uomo, magari pentito ma in condizione ormai irreversibile. Non è tenuto a sapere se si faccia chiamare ”luxuria” o in altroo modo. Non è tenuto ad aggiornarsi sul gossip che lo riguarda. Non è tenuto a sapere se sia ancora buddista o ci abbia ripensato. Non è tenuto a sapere se sia in grazia o no.
      Non solo non è tenuto, ma nemmeno deve sottrarre tempo alle sue attività per documentarsi su personaggi del genere e guardare le pessime trasmissioni dove se ne parla. Non è opportuno infilarsi nel sottobosco dell’informazione per soddisfare curiosita morbose.
      Sorvolo sull’inidoneità di uno che insulta il prossimo a sindacare l’altrui stato di grazia. Ci ha gia pensato Gesù a censurare atteggiamenti del genere.
      Passo e chiudo.

      • Stefano ha detto:

        @ Nuns
        Ma stai zitto penoso arrampicatore sugli specchi e studia un po’ di diritto canonico. Un prete è tenuto a rispettare la SS. Eucaristia e non può dare la Comunione a chi vive pubblicamente e notoriamente in situazione di grave contrasto con i Comandamenti. Il caro luxuria ha ricevuto pubblicamente la Comunione dalle mani dell’Arcivescovo di Genova in occasione dei funerali dell’ottimo don gallo. Questo si chiama provocazione, sacrilegio e scandalo per i fedeli. Ti ricordo che Nostro Signore ha buttato fuori a pedate i mercanti dal Tempio, pieno di zelo per la casa del Padre. Non trasformare il Cristo in una macchietta zuccherosa, non è un missericordiosso alla bergoglio. Mi sembri un ottimo candidato alla pedata divina…

  • Maria Cristina ha detto:

    Vi segnalo su la Nuovabq l’ ottimo commento di don Nicola Bux all’ intervista di Tornielli a Kasper.
    “ il cardinale Kasper trucca le carte”
    Il metodo di Kasper e’ ormai lampante: distorcere affermazioni magisteriali e reclutare oltre al CVII anche Giovanni Paolo II come “ auctoritas” in favore delle sue tesi.
    Enorme disonestà intellettuale: neppure il coraggio di dire si’ stiamo cambiando la dottrina cattolica. Falsita’ e menzogna.
    Giovanni Paolo secondo, fatto santo per poi meglio manipolarlo?????

    • Maria Cristina ha detto:

      Con questo metodo , se applicato con astuzia , si puo’ cambiare TUTTO! Si puo’ rivoltare la frittata trovando magari che Giovanni Paolo II in qualche sua frase ammette il matrimonio dei preti e il diaconato alle donne. Ci si arrivera’. Forse stanno gia’ studiando I testi. Come porre fine a questo giochetto dei modernisti ? Denunciandolo come fanno pochi , coraggiosi, teologi cattolici ( vedi anche padre Cavalcoli su l’ Isola di Patmos)

      • casualmente di passaggio ha detto:

        Ho letto anch’io il commento di don Bux e faccio una prima osservazione. Si contesta, nella lettura di Kasper, il fatto che Unitatis Redintegratio, quando parla di “comunicatio in sacris”, farebbe riferimento alla “preghiera comune” e non ai sacramenti. In effetti il contesto è quello della preghiera comune: il paragrafo 8 si intitola “L’unione nella preghiera”. Ma c’è un problema: Kasper cita l’ultimo paragrafo (quello sulla communicatio in sacris) e qui si dice chiaramente “far partecipare ai mezzi della grazia”. I mezzi di grazia sono i sacramenti, quindi sembra che la citazione fatta da Kasper non sia sbagliata.

        • Maria Cristina ha detto:

          Le citazioni che fa Kasper non sono sbagliate, ma sono strumentalizzate pro domo sua . , esattamente quanto alle parole , ma travisandone il senso.
          Del resto caro Passante per caso, la mala fede e’ lampante: di oggi e’ la notizia che secondo I vescovi tedeschi favorevoli alla Comunione ai protestanti “ l’ unanimita’ richiesta dal papa ’” non vuole dire che non ci devono essere voti contrari, quindi se ci sono voti contrari non contano .
          Ora e’ ovvio che la parola “ unanimita’ “ nella sua accezione comune vuol dire tutti d’ accordo. Ma secondo i sofisti che si paludano da vescovi tedeschi invece no, unanimita’ non vuol dire tutti d’ accordo….

          • Nuns have no fun ha detto:

            Posso chiederti la fonte di questa notizia assurda (unanimità a maggioranza…) per favore?

  • fiorellino ha detto:

    su di un blog ortodosso francese, c’è la recensione, ampia e profonda ad un libro di uno studioso cattolico.
    Lo studioso è Guillaume Cuchet ed il titolo del libro è :
    COMMENT
    NOTRE MONDE
    A CESSE’ D’ETRE
    CHRETIEN
    anatomie d’un effrondement
    Edition du Seuil –
    Paris 2018 – 276 pagine.
    il blog è il seguente
    https://orthodoxologie.blogspot.com

  • Fabio ha detto:

    Non vorrei essere nei panni del Card Sarah
    Se interviene per correggere l’abuso incapperà nella misericordia bergogliesca

  • januensis ha detto:

    dal tg3 regionale di stasera ho appreso che in giornata ci sono stati 3 suicidi a Genova, tra cui quello di un sacerdote, don Albi, della Parrocchia Mater Ecclesiae ,lassù al biscione.
    ha lasciato una lettera in cui motiva il suo gesto disperato con la depressione.
    la notizia è anche sulla prima pagina del sito del SECOLO XIX.
    so che è fuori tema, ma potrebbe essere un buono spunto per la riflessione di tutti noi.

  • Lucy ha detto:

    @Isabella
    Bravissima su tutto.Aggiungo che le ” circostanze eccezionali ” sono già in via di interpretazione secondo lo schema del ” discernimento ” e dell ‘ “aiuto pastorale ” come ha già detto il card.Marx.Se questa è la via è logico che ci passerà di tutto, secondo copione.
    Per inciso ricordo che tra i soldati cristiani che parteciparono alla battaglia di Lepanto chisså quanti avevano l’anima macchiata da orrendi peccati.Eppure a tutti prima della battaglia venne data la Santa Eucarestia ” in articulo mortis” .Ecco una vera “circostanza eccezionale ” senza creative pastorali interpretazioni.

  • miserere mei ha detto:

    il problema è che molti “credono di credere” a Gesù Cristo. Credere in Dio, nel nome di Gesù, è un’altra cosa.

    https://www.dropbox.com/s/m3juttedyc24utq/180513-Omelie-CrediamoVeramenteInDio.m4a?dl=0

  • Piero Laporta ha detto:

    Se il celebrante tentasse di impormi questo, lo bastonerei, dopo avergli tolto la pisside dalle mani.

  • jhgf ha detto:

    Scusi Tosatti, ma la nuova impaginazione è assai meno pratica della precedente, particolarmente per la consultazione degli ultimi articoli.
    Grazie e buon lavoro

  • Isabella ha detto:

    Buongiorno pelagiani, sgranarosari e clerical-blogger (cit.)!
    A questo link il piegakukkiai (cit.) incontra il cardinal Walter Kasper e in un abbraccio di amorosi sensi scopriamo che dal Concilio di Trento a oggi la Chiesa ha sbagliato tutto, ma per fortuna adesso ci sono Bergoglio, i porporati tedeschi e l’umile voce di Vatican Insider, che a occhio e croce riceverà in finanziamenti per server, stipendi, rimborsi, ecc. l’equivalente del PIL del Botswana, ma è prodigo di inviti alla povertà e al minimalismo cristiano. Consiglio potentissimo anti-virus prima di aprirlo, con invocazioni a San Michele Arcangelo.
    http://www.lastampa.it/2018/05/13/vaticaninsider/il-concilio-e-due-encicliche-ammettono-casi-di-eucaristia-ai-protestanti-Lw2EujZtAqdCqK4UpaM6IP/pagina.html

    Due note a margine: se non ricordo male – ma potrei sbagliarmi – le “circostanze eccezionali” di cui parlava Giovanni Paolo II equivalevano al pericolo di morte. Ovvero, se davanti all’approssimarsi del “Giudizio Finale” un non-cattolico avesse mostrato di volersi accostare ai Sacramenti, in particolare Eucarestia ed Estrema Unzione, sarebbe stato lecito amministrarglieli. Parlo al passato perché ormai sembra che valga tutto.
    Secondo: se i fedeli tedeschi fossero italiani, davanti a queste belle innovazioni della loro Conferenza Episcopale interessata solo a mettere le mani su quanti più soldi possibili grazie alla tassa religiosa richiesta a ogni appartenente di una determinata confessione, si convertirebbero in massa al protestantesimo. A questo punto potrebbero tranquillamente fare tutte le cose che fanno i cattolici, ma senza finanziare questi premurosi ed emaciati pastori.

    • Maria Cristina ha detto:

      Ho letto adesso l’intervista al card. Kasper su Vatican Insider e ho subito pensato adesso scoppia un nuovo caso Amoris Laetitia. Perche’ la strategia e’ identica: il citare testi ministeriali volutamente distorcendoli e tagliandoli dal.contesto e interpretandoli secondo.le proprie intenzioni. E’ come si fossero posti un obbiettivo: dare la comunione ai protestanti e per questo obbiettivo sono andati a cercare le ” pezze di appoggio” a propria giutificazione. E’un procedimento intellettuale assolutamente scorretto che pero’Kasper continua ad usare come se niente fosse anche dopo il.pasticcio di Amoris Laetitie.
      Vedreteche con questo metodo faranno dire al Concilio Vaticano II e giovanni paolo II quello che non hanno mai detto:che va benissimo dare Comunione ai protestanti.
      Rimango scioccata dalla faccia di tolla di Kasper, ma come puo’ essere in.buona fede?

    • Adriana ha detto:

      @ Isabella ,
      grazie : lettura molto illuminante della interpretazione di Kasper :
      tendenziosa fin nei dettagli . Quando distingue tra cattolici
      “normali”(che non conoscono la differenza tra transustanziazione e consustanziazione ) e cattolici evidentemente “anormali” che
      la conoscono. O quando distingue tra problemi” più” teologici (che
      sono “più” importanti per la teologia) presupponenedo l’esistenza di quelli “meno” importanti.
      Nonchè quando continua ad asserire -en passant- che pochi sono i cristiani veri tra i cattolici ma molti i veri cristiani tra i luterani .Che non sono “normali” neppure i laici cattolici che si occupino della giurisdizione universale della Chiesa in quanto cattolica.
      Mi sa che la sua idea di “normalità” coincida con quella -tutta progressista- di tenere i meglio dotati nella sentina di questa cristiana Barcaccia per permettere ai meno dotati di pilotarla.

  • Lucy ha detto:

    Il vescovo Spina non risponde ai fedeli della parrocchia di Ancona e lascia che l’abuso del parroco continui.Ha le spalle coperte e l’esempio in Alto Loco .Anche Bergoglio non ha risposto ai sette vescovi tedeschi circa l’intercomunione mancando al suo obbligo di Papa su un punto del dogma su cui era dovere decidere e “confermare la fede”.
    Dalla parrocchia di Ancona a Santa Marta la logica è la stessa : come il parroco di Ancona , e purtroppo non solo lui, considera la parrocchia ” cosa sua “, così Bergoglio considera la chiesa intera ” cosa sua”, infatti ormai è ” la chiesa di Francesco “.
    Dice giustamente Sandro Magister :” Il suo pensiero lo fa trapelare ed è SEMPRE favorevole alle novità ( in questo caso favorevole al card.Marx).
    Ma quello che gli importa non è strapparr subito il risultato. A lui basta che si metta in moto il “processo” di cambiamento ( iniziato in questo caso già nel 2015) col rischio che si frantumi l’ unità della Chiesa e su questioni centrali della fede cattolica .
    Ma per Bergoglio la chiesa deve essere fatta proprio così: “poliedrica ” , a molte facce , in parole povere a pezzi “.

    • Nuns have no fun ha detto:

      ”mancando al suo obbligo di Papa su un punto del dogma su cui era dovere decidere e “confermare la fede”

      SUGGERIMENTO DI METODO
      PRIMA leggere il Codice di diritto canonico, can. 844 n. 4
      DOPO esprimere concetti su chi deve fare cosa

      • deutero.amedeo ha detto:

        Le costa troppo dircelo lei?

        • Nuns have no fun ha detto:

          Ecco il link. Qui c’è scritto a chi compete decidere.
          Leggi anche il n. 5 che attribuisce al vescovo l’emanazione di norme generali. Interessante che possa farlo solo previo accordo con i rappresentanti delle comunità protestanti (interrogativo: perchè una comunità protestante dovrebbe concordare modalità generalizzate per consentire una ”defezione sacramentale” dei propri fedeli?)

      • Isabella ha detto:

        @Trollollero
        Sei di origine tedesca vero? Perché l’umorismo travolgente che traspare dalla scelta dei tuoi nick ha un qualcosa di teutonico. Popolo famoso per la sagacia e l’ironia.

  • Giuseppe zezza ha detto:

    Premesso che “proibire” qualcosa di consentito ( anzi di dichiarato “preferibile”) è un abuso “pubblico” e gli abusi “pubblici” vanno sanzionati dalla autorità competente pena la dissoluzione della autorità, devo dire che la comunione nella mano è un “segno” che richiama meglio la condizione del fedele nei confronti del Cristo : il sacramento per essere pienamente efficace richiede la cooperazione del fedele. La necessità di questa “cooperazione” è più “riconoscibile” in una ostia ricevuta sulla mano e da questa portata alla bocca che non in una ostia “imboccata”.
    Ciò detto la posizione “uffciale” della Chiesa che rende possibili entrambe le modalità è manifestazione della “sapienza” della Chiesa che non “impone” ma “propone”

    • Adriana ha detto:

      @ Giuseppe Zezza ,
      Se la Chiesa ufficialmente” propone”, ma “ufficiosamente ” impone
      non ci siamo proprio.
      Inoltre,per partecipare meglio e “attivamente” al Mistero della
      Eucaristia i fedeli potrebbero pretendere di sostituire l’Ostia con un biscotto Ringo ,bianco e nero con crema al cioccolato.Oppure ,per i più “fighi” ,un Oreo del tipo Ultraslim di recente ideazione . E per chi non ama il dolce un Tuc salato. Sottofondo di chitarrine ,
      ormai ,più che tradizionali per non farsi mancare niente!

      • alice ha detto:

        cara Adriana, sono incidentalmente capitata su di un sito dove c’era la foto di una comunità di base. A prima vista sembrava una tavola preparata per un rinfresco, con tante signore sedute tutt’attorno alla stanza.
        poi ho letto la dicitura e ho capito che si trattava di una cena liturgica per una cena di sororità.

        • Adriana ha detto:

          Alice ,
          e io che mi “accontentavo” di uno “stuzzichino” di femministica sororalità…

    • Gianluigi ha detto:

      La Comunione nella mano del comunicando non-presbitero e nemmeno diacono, è solo una cosa: UNA PROFANAZIONE!!!
      “Segno di cooperazione” un par di balle!!!

      La comunione in ginocchio e sulla lingua non è “preferibile”. È L’UNICO modo per ricevere il Sacratissimo Cuore di Dio!

      La profanazione sulla mano è abominevole non solo in quanto favorisce enormemente i furti sacrileghi.

      Non solo perché svilisce il sensum sacri nel fedele e intorpidisce quella riverenza e abbandono umile e filiale che la Comunione in ginocchio e sulla lingua invece accendono nel cuore.

      È un abominio anche per 2 ragioni:

      1. In ogni frammento visibile di Ostia Divina è sostanzialmente e realmente presente Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo:
      È comprovato che la Comunione sulle zampe dei fedeli e spesso senza piattino, comporta con Certezza Morale la dispersione dei Frammenti del Sacratissimo Cuore di Gesù:
      per terra (finendo calpestato!), e sulle mani e persino abiti dei fedeli, che non fanno certo la purificazione delle dita previste oer i sacerdoti a fine Messa!!

      Quei Frammenti in cui è realmente presente Tutto Gesù, finiscono dove le mani li portano, quando si grattano, carezzano un cane o vanno al bagno!!!

      È un abominio sistematico!!!

      2. Infine, come ricorda il Dottore Angelico, il Corpo di Cristo apoartiene ai sacerdoti: solo alle loro mani consacrate è permesso toccarlo!!

      Ricordate cosa successe quando, vedendo vacillare l’arca dell’alleanza, degli ebrei non leviti, non consacrati oer le funzioni sacerdotali, provarono a toccarla per reggerla:
      Furono fulminati! E l’antica arca non era certo tanto santa quanto lo stesso Corpo del Signore degli eserciti!!!

      Quando finirà questo tempo di Divina Pazienza, vedremo che sorte la Giustizia di Dio riserverà a chi ha trattato il Suo stesso Cuore con odiosissima irriverenza sacrilega!

      A cominciare da questi servi del diavolo, indegni sacerdoti figli della Perdizione!!!

      Preghiamo per la loro conversione!! E impedimento a nuocere oltre!

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Jorge Mario e la sua sacerdotessa: andate al minuto 8:

  • Stefano ha detto:

    Se sei Vladimir Luxuria ricevi il Corpo di Cristo, anche se non ci credi, come e quando vuoi, se sei un devoto cattolico rispettoso della SS. Eucaristia, vade retro schifoso bigotto! Questa è la chiesa invertita degli invertiti, e bergogliolo ne è il degno pastore supremo. Ma attenti, prima o poi il Padrone di casa ritorna, come nella parabola dei talenti. Allora saranno cavoli amari…

    • Radulphus ha detto:

      Se non fosse irriverente, o quasi sacrilego… basterebbe che un gruppo di fedeli, visibilmente abbigliati con abiti del sesso opposto, si mettesse in fila a far la comunione, avendo ovviamente preavvisato di ciò la stampa locale e non… e chiedesse la comunione sulla lingua… qualora ciò venisse negato, potrebbe lamentare la discriminazione! «Perchè a Luxuria sì e a noi no?»… certo ripagherebbe il parroco con la sua stessa moneta…

    • Nuns have no fun ha detto:

      Ma lei come sa che ”luxuria” non ci crede? Frequenta?

      • Stefano ha detto:

        @ Nuns
        Caro ironico amico, non frequento Luxuria ne quelli come lui, ma il caro Vladimir ha più volte dichiarato di seguire il buddismo. Ora capisco che in un’epoca di sincretismo e di confusione dalla Cattedra in giù questo possa sembrare cosa di poco conto, ma tra buddismo e fede cristiana c’e’ una certa diversità e non si possono seguire entrambi senza cadere in evidente contraddizione. Cordiali saluti.

        • Nuns have no fun ha detto:

          Non è comparsa la risposta. Riprovo.
          ”Luxuria”, così ho letto dopo aver visto il tuo messaggio, non sarebbe più buddista dal 2013.
          Ma il punto è: quand’anche lo fosse, il prete sarebbe tenuto a conoscere il gossip che lo riguarda? Immagino di no. Quindi perchè ti lamenti se gli danno la comunione?

          • Stefano ha detto:

            @ Nuns
            Bhe anche per il piccolo particolare che luxuria conduce una vita notoriamente in grave contrasto con i Comandamenti e con la visione cristiana della sessualità. E la sponsorizza, promuove e diffonde. So che anche questo non turba il sommo bergogliolo e i suoi leccaterga, ma a casa mia si chiama sacrilegio, profanazione e scandalo per i fedeli…

          • EquesFidus ha detto:

            Perché è un sacrilegio, in quanto non mi risulta abbia mai fatto ammenda della sua condotta da trans, né che abbia intenzione di farla.

          • Nuns have no fun ha detto:

            Io di luxuria so solo che è un transessuale e che è stato parlamentare. Non so neanche se sia un lui o una ”lei”. Mi informo su altro, spero che i preti facciano altrettanto.

  • Roberto ha detto:

    PS: questo ovviamente solo quando sono costretto a partecipare al NO……..

  • Roberto ha detto:

    Dai commenti che leggo, devo dire che allora sono fortunato!!!! Io non solo ricevo la comunione in bocca ma mi inginocchio pure in mezzo alla fila! E devo dire che fino ad oggi non ho avuto però alcun problema: dalle mie parti la modalità la sceglie (ahimè) liberamente il fedele.

    • Nuns have no fun ha detto:

      Non sei fortunato. Io faccio altrettanto in tutte le parrocchie che frequento. Viaggio molto e mi comunico tutti i giorni, dovunque. Mai avuto problemi di nessun genere. Non so se qualche prete mi guardi storto: non lo vedo nemmeno perchè fisso il Santissimo che sto per ricevere e a volte neache Lui perchè tengo lo sguardo basso.

  • Adriana ha detto:

    B’è qualcuno tanto gentile da rispondere alla mia precedente domanda ? Se ,cioè , il Vescovo di Roma ,quando si comunica ,come fa? Sempre che riceva la comunione da un altro: O ,altrimenti ,come la impartisce? Visto che l’esempio dovrebbe venire dall’alto.

    • Roberto ha detto:

      Il Papa si comunica da solo.

      In occasione dell’udienza generale di mercoledì 21 marzo in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha parlato ai fedeli della Comunione nella Santa Messa.
      “La Chiesa desidera vivamente che anche i fedeli ricevano il Corpo del Signore con ostie consacrate nella stessa Messa; e il segno del banchetto eucaristico si esprime con maggior pienezza se la santa Comunione viene fatta sotto le due specie, pur sapendo che la dottrina cattolica insegna che sotto una sola specie si riceve il Cristo tutto intero (cfr Ordinamento Generale del Messale Romano, 85; 281-282)”.
      “Secondo la prassi ecclesiale, il fedele si accosta normalmente all’Eucaristia in forma processionale, come abbiamo detto, e si comunica in piedi con devozione, oppure in ginocchio, come stabilito dalla Conferenza Episcopale, ricevendo il sacramento in bocca o, dove è permesso [nota mia: INFATTI NASCE COME INDULTO MA IL PAPA FA FINTA DI NON SAPERE CHE ORMAI E’ PERMESSO OVUNQUE], sulla mano, come preferisce (cfr OGMR, 160-161)”.
      Dopo la Comunione, “a custodire in cuore il dono ricevuto ci aiuta il silenzio, la preghiera silenziosa”, “come pure cantare un salmo o un inno di lode”.

      In questo modo, il Papa ha chiarito ogni dubbio su come disporsi a ricevere l’Ostia durante la Messa.
      fonte: https://it.aleteia.org/2018/03/22/ostia-si-riceve-in-bocca-o-in-mano-risponde-papa-francesco/

      • deutero.amedeo-Osservatore brembano ha detto:

        Il guaio è nessun fedele ha l’obbligo o l’opportunità di seguire il santo padre nelle udienze generali e nemmeno di leggere Aleteia.
        E poi se un povero diavolo va in chiesa e trova un prete come il salesiano anconetano di cui qui si parla, che fa?
        Fino ad oggi la chiesa è stata controllata dall’alto non dal basso. Questa sarebbe una novità per la chiesa.

        • Nuns have no fun ha detto:

          Non c’è l’obbligo ma c’è la possibilità e oggi l’accesso alle informazioni è di massima facilità. Se uno è negligente solo x’ non obbligato, problemi suoi.

          • deutero.amedeo ha detto:

            Ella non sa che istruire chi non sa è un’opera di misericordia? Una volta era uno dei primi e più importanti compiti dei preti. Adesso invece è fare il minestrone per gli immigrati.
            Mah, posso dire mah?

          • Adriana ha detto:

            Tanto per cominciare , mi pregio di chiederle -in ginocchio- di
            istruirmi sul motivo per cui scrivere – X’ – deve significare per i più “avveduti ” lettori di Canoni :”perchè”.
            Tra breve i Canoni saranno stilati in emoji?

          • Nuns have no fun ha detto:

            X deutero amedeo. Comprendo, ma visto che quello che dice il papa è tutto reperibile sul sito del vaticano, come esercitare la misericordia istruendo chi non va a leggere? Insegnandoli a fare ”click”? O iscrivendolo d’ufficio a una newsletter? Spiegami………

          • Nuns have no fun ha detto:

            X adriana. Complimenti x aver capito cosa vuol dire x’. Come scriveranno i prossimi canoni. Magari a fumetti, così si capiranno meglio le competenze.
            Ora te la faccio io una domanda, che mi è venuta spontanea leggendo le tue domande su come il papa riceve la comunione: a quando risale l’ultima messa a cui hai partecipato?

          • deutero.amedeo ha detto:

            @NUNS HAVE NO FUN.
            Dicendolo dal pulpito, anzi no, dall’ambone.
            Non tutti hanno un computer e non tutti lo sanno usare.

          • Nuns have no fun ha detto:

            X deutero amedeo. Salvi gli ultranovantenni, gli altri si comprino uno smartphone e imparino a usarlo.

          • Roberto ha detto:

            L’elemento più negativo di questo papato è proprio la CONFUSIONE. Il Papa fa’ e disfa contraddicendo se stesso. Si possono facilmente mettere in riga sue parole, scritti o atti in piena antitesi. Uno degli ultimi che mi viene in mente, sono le parole sul monachesimo in Gaudete et Exultate e poi, qualche giorno dopo l’uscita dell’esotazione, nell’udienza con il capitolo generale dei Benedettini (mi sembra), l’esaltazione senza se ne ma del monachesimo. Nulla di strano quindi nel trovare quanto riportato da Aleteia e quanto si vede nel tristissimo video.

          • Nuns have no fun ha detto:

            In gaudete ecc. si parla di monachesimo? Dove?

          • Adriana ha detto:

            Rev. Nuns. Ieri . Grazie per l’attenzione piena di Charitas.
            Strana , molto strana appare una dottrina che cambia con una velocità tale da “obbligare “all’acquisto di smartphone per seguirne i mutamenti. Forse è per questo che i rampanti vitelloni sono tutti dotati -o regalati – di smart . Il Gesù di Staino-Bergoglio non è quello dei novantenni che “pretendevano” una dottrina eterna. Neanche degli ottantenni o dei settantenni o dei sessantenni…Ma ,
            soprattutto: NON è quello delle persone educate , cortesi e riflessive che non si ritengono “er mejo figo del bigoncio” “per vanità ricevuta”.

          • Roberto ha detto:

            @NUNS
            Mi riferivo al n.26
            26. Non è sano amare il silenzio ed evitare l’incontro con l’altro, desiderare il riposo e respingere l’attività, ricercare la preghiera e sottovalutare il servizio. Tutto può essere accettato e integrato come parte della propria esistenza in questo mondo, ed entra a far parte del cammino di santificazione. Siamo chiamati a vivere la contemplazione anche in mezzo all’azione, e ci santifichiamo nell’esercizio responsabile e generoso della nostra missione.

          • Nuns have no fun ha detto:

            @ Roberto
            Non mi pare che si rivolga ai monaci

            @ Adriana
            Se ha bisogno di uno smartphone ti regalo il mio, che lo sto cambiando

          • Roberto ha detto:

            @NUNS
            Beh, diciamo che se io fossi un monaco, mi sentirei chiamato in causa.
            Certo, il discorso umano ha questo difetto: l’interpretazione soggettiva.
            Ma, dico io, è mai possibile che non si possa scrivere un testo limpido e cristallino che non dia adito ogni volta, per la sua formulazione, a letture contrastanti? e’ veramente stancante!
            Se vado a leggere i documenti papali di 150 fa, sono chiarissimi nonostante l’italiano un po’ datato.
            Io che sono l’ultimo degli imbecilli, pecco di presunzione e dico che, sugli argomenti che rientrano nelle mie competenze, sono in grado di essere inequivocabile.
            Qui ho a che fare con Ecclesiastici di altissima cultura. Mi aspetto dei documenti altrettanto inequivocabili anche su materie complesse. Altrimenti, molto andreottianamente, mi viene da pensare che sia fatto artatamente.

            Può anche darsi che la confusione sia solo mia e dipenda dai miei limiti.

            Anche la frase:
            “… e si comunica in piedi con devozione, oppure in ginocchio, come stabilito dalla Conferenza Episcopale, …”
            cosa significa? Che la Conferenza stabilisce normativamente se il fedele possa ricevere la SS. Eucarestia in piedi o in ginocchio?

            Una preghiera: non bisticciate! Cerchiamo di non rendere vane le nostre chiacchere . Ci confrontiamo per una reciproca crescita ma solo per la Gloria di Dio.
            Pax et Bonum

      • Adriana ha detto:

        Grazie , ma comunque quel “come preferisce” dovrebbe significare -almeno- che ogni fedele -se preferisce-comunicarsi in bocca ha il diritto di farlo.
        Però prima di esser papa avrà pure ricevuto la comunione da qualche confratello . Esiste una documentazione sulle modalità?

        • Roberto ha detto:

          Quando il sacerdote celebra o concelebra si comunica da solo. L’unico caso sarebbe di trovare una foto di Bergoglio che assiste dall’assemblea alla S. Messa celebrata da un altro. Non credo che in rete si trovi qualcosa del genere anche perché probabilmente dovrebbe risalire ai tempi in cui era sacerdote.
          Certo che il fedele può ricevere la SS. Eucarestia in bocca anzi DEVE. La ricezione sulla mano è nata come ECCEZIONE.

    • Adriana ha detto:

      e.c. C’è qualcuno… Cioè (senza se)

      • Isabella ha detto:

        @Adriana
        Come la ricevesse non saprei. Ma dai un’occhiata a questo video, ai tempi in cui era ancora in Argentina e a come “comunica” i fedeli. Si capiscono tante cose…
        (Il primo che commenta “Eh ma c’era tanta gente” vince una misericordiosa craniata sul setto nasale).

        https://youtu.be/UVUkMLUEeLs

        • Mari ha detto:

          Nei primi tempi di questo pontificato cercavo di far attenzione, quando seguivo le messe di questo Papa, del modo in cui distribuiva la S.Comunione, perché, con Benedetto XVI, potevo dire ai bambini: “Lo so che tanti ricevono la comunione sulla mano, ma vedete come fa il Papa? La dà in bocca e bisogna essere in ginocchio… e chi, meglio di lui, sa quale è il modo migliore per ricevere il corpo di Cristo?” ( e mi pare che anche GPII avesse imposto questa modalità nella diocesi di Roma: l’ostia non doveva essere data in mano ).

          Non sono mai riuscita a vedere questo Papa che distribuisce personalmente la S. Comunione ai fedeli, né in un modo, né nell’altro… ma non ho seguito TUTTE le Messe celebrate dal Papa .

          Ora ho perso un valido motivo per cercar di far comprendere quanto sia importante ricevere Cristo con un atteggiamento che dimostri, anche esternamente, che quello non è un cibo come gli altri ma il Corpo di Nostro Signore sotto le apparenze di pane.

          Se qualcuno potesse darmi riferimenti per qualche filmato con l’attuale Papa che, da papa, non prima, distribuisce le particole ai FEDELI gliene sarei grata. Ho dato un’occhiata su youtube ma ho trovato solo un filmato in cui la distribuisce sì in bocca, ma sotto le due specie (il che rende impossibile di per sé darla sulla mano).

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Il papa Francesco comunica i ministri dell’altare e poi va alla cattedra, lasciando che siano altri a distribuire la comunione, Ha spiegato che fa così per evitare che qualche politico si faccia fotografare mentre riceve la Comunione dal papa.

        • Adriana ha detto:

          @ Isabella cara,
          grazie a te e anche al -di solito- un tantino prolisso Angel che stavolta ha inviato il video completo e mooolto significativo.
          Ne posso dedurre -ahimè!- che la differenza sostanziale tra
          quella manifestazione e quella del MET sta nei miliardi impiegati
          e…ricevuti . Anche nella seconda la gente fu “tanta”.

        • Ira Divina ha detto:

          Nemmeno le caramelle si danno così! Un atteggiamento irriverente prima del sacerdote e poi dei fedeli. Ma se non si è attenti e rispettosi dell’Eucarestia prima noi sacerdoti, come possiamo pensare che lo siano i fedeli? Ma forse è proprio questo il risultato che si vuole; un sacrilegio di massa! Bisogna andare dai sacerdoti che adorano e sono rispettoso per primi di ciò che celebrano. L’8×1000 ha rovinato non poco il clero che guarda al ministero come s un mestiere. Non cerchiamo i mestieranti del culto, ma sacerdoti santi, che sentano la responsabilità del pastore e non dei mercenari. Lasciamoli soli i mercenari e andiamo, tutti quelli che veramente credono, dove ci sono i veri pastori! Non bisogna dare l’8×1000 finché ci saranno questi mercenari, che tra l’altro fanno in modo di silenziare i veri pastori. I preti mercenari hanno la ” botte piene e la moglie ubriaca” come si suol dire. Vivono in modo lussuoso e da buontemponi, infischiandosene del gregge. Anzi vendendolo a satana! 8×1000 a chiunque possa essere il male minore, ma non a loro!

        • Mari ha detto:

          E lascia un adulto senza uno dei migliori argomenti che prima aveva per cercare di indirizzare alla pratica migliore i giovani che ha il compito di avvicinare al miracolo dei miracoli, la presenza del Figlio di Dio, corpo e sangue, anima e divinità nella particola consacrata del sacerdote…

          Forse, almeno per me, questo aiuto al rispetto e alla devozione per il Santissimo Sacramento valeva il rischio di qualche foto inopportuna con politici ipocriti.

          Quanto al rischio che comportano foto con personaggi quantomeno ambigui… siamo proprio sicuri che siano state prese tutte le precauzioni per evitarle, per non dare avvalli a situazioni di vita contrarie a quanto il Vangelo insegna?

          Proprio, proprio, proprio sicuri?
          A me personalmente non pare…

          • Mari ha detto:

            Il mio commento si riferiva a quanto lo spettro di don Ezio scrive qui sopra: ho sbagliato il “rispondi” dove inserirlo

  • Iginio ha detto:

    Dimenticavo: il prete del funerale dei Casamonica è un salesiano che nel 2000 era direttore del Bollettino Salesiano e pubblicava articoli laudatori dei manifestanti antiG8 di Genova, visti come vittime dei provocatori. Il livello è questo. Come ci si può aspettare da gente così che prendano sul serio le rubriche liturgiche?

  • Iginio ha detto:

    Caro dottor Tosatti, occorre entrare nella forma mentis dei salesiani degli ultimi quarant’anni. Il loro unico esempio di vita è “l’importante è divertirsi” e “stare coi Giovani” seguendone le mode. Se un giovane, poi, non rientra in tale modo di vivere, se cioè è più serio, più colto, più distinto, più studioso, lo prendono in giro e ne sparlano alle spalle. Vada a farsi un giretto nella loro decantata UPS. Scoprirà professori arrivisti ma ignoranti, personaggi con idee tutt’altro che cristiane e cattoliche, gente che non sa nemmeno in che anno don Bosco fu proclamato santo (l’attuale rettore era convinto che ciò fosse accaduto nel 1950), qualche vecchio rahneriano nostalgico di Girardi (un salesiano spretatosi negli anni ’70 per fare la rivoluzione comunista) e compagnia bella. Anni fa prendevano in giro Ratzinger non ancora papa, ma poi, grazie a Benedetto XVI e a Bertone, ne hanno approfittato per piazzarsi dappertutto (e continuare a prendere in giro Ratzinger alle spalle, ovviamente).

    • Adriana ha detto:

      @ Iginio ,
      quindi un ” Gaudete e saltellate” in anticipo. Se non ricordo male ,agli inizi di questo pontificato ,ci fu un gruppo di suore di clausura -clausura?- che andarono dal nuovo Papa . Talmente “a briglia sciolta” e più che “saltellanti” da far paura persino a lui!

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Senta Iginio, i salesiani sono circa quindicimila, non ci sono solo quelli che conosce lei. Tra parentesi ci sono anch’io e respingo quello che lei scrive dei salesiani. Dica pure: “parecchi salesiani” o “tutti quelli che io conosco”, ma non “i salesiani”. Un conto è la Congregazione Salesiana, un conto sono i singoli salesiani. Io non ho mai sentito né visto comportamenti come il parroco salesiano di Ancona, ma se è fuori di ogni regola, non è perché è salesiano, ma perché è un presuntuoso ignorante Punto. Con l’occasione, bisogna accettare le norme della Chiesa: è ora di smetterla con la storia che la comunione in mano sia sacrilega: sacrilego è chi prende ogni occasione per criticare il Sovrano Pontefice e le disposizioni della Chiesa. Infine, non credo di avere altro tempo per seguire gli innumerevoli commenti che dicono e ripetono le stesse cose da quando è stato aperto questo blog.

  • Flora ha detto:

    Per quel che riguarda i fondatori che si stanno rivoltando nella tomba ci aggiungerei il caro don Giussani che di certo è ben rammaricato, io credo, di colui che ha lasciato come suo successore. Temporaneo, tra l’altro, ma che ancora è lì inamovibile, malgrado molti problemi e pseudoscissioni all’interno del Movimento. Ma tutto ciò non è altro, alla fin fine, che la riproduzione in piccolo di quel che sta avvenendo nella Chiesa Cattolica. Quanto sia imitato il Suo Fondatore dall’attuale “reggente” è sotto gli occhi di tutti a grande ludibrio di Colui di cui si fa vicario. Come volete che possano fare eccezioni i movimenti o gli ordini religiosi con i loro capi attuali e tutti i loro seguaci, partendo dai consacrati? Per quello che diceva il professore nella lettera, posso confermare che religiosi di un altro ordine la cui chiesa frequentiamo, usano la stessa brutalità descritta, cioè ti schiaffano la Particola in bocca con rabbia, con violenza, mentre ti fissano con disprezzo, quasi volessero incenerirti con gli occhi o comunque impaurirti così che tu non ti debba più azzardare a farlo la prossima volta. Ma, come dice il proverbio, se è vero che il pesce puzza dalla testa….

  • rita ha detto:

    Io prendo Gesù Eucaristia solo ed esclusivamente in BOCCA, perché Gesù si lascia…MANGIARE, è il cibo Santo che ci santifica e ci dona la salvezza.
    Anni fa mi sono trasferita, da Milano, in un piccolo paese dell’Emilia Romagna. Vado subito alla S.Messa. Il prete mi guarda con la “solita” espressione ormai di quasi tutti i preti, cioè da ebeti, alla fine della Messa io, per educazione, mi presento. Mi guarda sempre con l’espressione stordita, come dire, e chissenefrega chi sei…Io gli elenco, solo per mettermi a disposizione della “comunità”-SIC!- le molteplici opere di volontariato svolte a Milano. Mai coinvolta per nulla. Ma una sera, all’uscita della Messa, sul sagrato il prete mi prende per un braccio e mi dice testualmente:”Ma lei perché prende l’Eucaristia in bocca? La prenda sulla mano…è più bello!” Ho sorriso ed ho continuato a prendere l’Eucaristia in bocca.
    Che provi qualcuno a dirmi di prendere l’Eucaristia in mano e lo farò correre con le gambe a ruota! Ormai i preti non sono più degni di reverenza.. Stanno perdendo il …SALE. Io non li saluto neppure. Sono come RAMI SECCHI. Vado a Messa dopodiché torno a casa con mio marito… dove c’è vera pace che difendo a spada tratta.

  • deutero.amedeo ha detto:

    Un ennesimo esempio della follia che imperversa nella Chiesa.
    Un prete non può negare la comunione a dei pubblici peccatori, ma può negarla ad uno che non la vuole ricevere in mano.
    Assurdo!

  • Adriana ha detto:

    Ma ” questo ” Papa si comunica ? E come ?

  • Sempliciotto ha detto:

    Per i cattolici chiedere aiuto ai Vescovi o magari alla Santa Sede,
    è come se ad Auschwitz un gruppo di ebrei si fosse rivolto al comandante del campo (Vescovo Spina) o a Himmler (Kasper) o a Hitler (Bergoglio), per aver salva la vita!
    Grazie a Dio c’è Oscar Schindler (Sarah) che cerca di salvarne il più possibile con i pochi fondi che gli sono rimasti…

  • Grog ha detto:

    Pazzesco! Invito i fedeli di questa parrocchia a costringere il parroco (più idiota che apostata) a comunicarli in bocca. In pratica, quando é il loro turno, non si devono muovere bloccando la fila sino a quando il salesiano non li comunichi correttamente. Voglio proprio vedere se in questi casi gli rifiuta la particola!
    In ogni caso faccio i miei più vivi complimenti al Vescovo di Ancona: come se le lava lui le mani Ponzio Pilato gli fa un baffo.

  • Roberto ha detto:

    Indirizzo inesistente???

    “Il tuo messaggio non è stato recapitato a sdbancona@hotmail.com perché l’indirizzo risulta inesistente o non può ricevere email. “

  • Anonimo ha detto:

    Il sottoscritto, che deve restare anonimo, supplica il Cardinale Sarah a intervenire, tramite documento ufficiale, presso tutte le sedi Vescovili, affinché nessun successore degli Apostoli ponga il veto assoluto alla celebrazione della messa in vetus Ordo, là dove vi siano fedeli che la chiedono, in ottemperanza a ciò che il Magistero in materia Liturgica permette. E di abrogare la disposizione del tutto arbitraria, che proibisce questa forma liturgica, ove sia ostracizzata.
    In nome di presunte “scelte pastorali”, infatti, spesso si esercita un arbitrio se non proprio un abuso di potere nel fare esplicito divieto al culto in rito antico. Ciò che la Chiesa permette, nessun vescovo può proibire col timore e la certezza di sanzioni pesanti e dure reprimende verso i sacerdoti celebranti.
    Chiedo che i Vescovi vengano richiamati all’obbedienza alla Chiesa di cui non sono padroni ma servitori.

    Detto questo, perché crea tanto astio l’ ardore eucaristico dei fedeli?
    Perché se ci inginocchiamo per ricevere l’Eucaristia ci viene “lanciata in bocca” con disprezzo da certi Vescovi?
    Non chiediamo un rito antico in ogni parrocchia e ogni settimana, ma almeno una possibilità reale se in Diocesi un congruo numero di battezzati ne fa richiesta.
    Una sola! Ogni cento parrocchie!
    Grazie Cardinale, per tutto l’aiuto che potrà accordarci.
    Un piccolo gregge…

    • deutero.amedeo-Osservatore brembano ha detto:

      Ai tempi del Concilio Vaticano II, tra alcuni preti di mia conoscenza circolava questa barzelletta.
      Un mattino presto un padre conciliare chiama un taxi. Al conducente che gli chiede dove lo deve portare risponde:-mi porti al Concilio- Poi si appisola e dopo mezz’ora si sveglia e vede che il taxi sta andando a tutta velocità in autostrada. Allora il padre chiede al taxista:-ma dove mi sta portando?- E il taxista risponde:-a Trento, no?-
      Allora non l’avevo capita, ma adesso mi sembra che tutto sia chiaro.

    • Roberto ha detto:

      Perché questo accorato grido? Le risulta che stiano proibendo in modo sistematico il VO?
      Comunque, richiedere un “congruo numero di fedeli” e accontentarsi di una “parrocchia ogni cento” significa, de factu, eliminare il VO.

  • Roberto ha detto:

    Ho inviato alla mail segnalata quanto segue:

    (allegata foto di due signore velate che ricevono la SS. Eucarestia in ginocchio alla balaustra)

    Oggetto: Quante chiese Cattoliche esistono ormai?
    Don Vittorio,
    Noi la SS. Eucaristia la riceviamo così. Se abitassimo nella sua parrocchia, ce La negherebbe?
    Perché non spiega pubblicamente, anche sul web, il perché di questo suo arbitrio?
    Fraternamente.

  • Marco Bianchi ha detto:

    I fondatori di vari ordini si staranno rivoltando nella tomba.E non da ora. Si pensi ai gesuiti.Ormai non ci sono commenti adeguati.Mi chiedo solo perché quei parrocchiani frequentino ancora quella chiesa e perché essendo lì non rifiutino la comunione.

  • Luca ha detto:

    L’indirizzo di posta elettronica del parroco risulta non attivo. O, è stato chiuso per non ricevere e-mail o si è intasato per le troppe e-mail di protesta.
    Riproverò

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Stimato Direttore:
    Queste sono le conseguenze del profetizzato “Pastore stolto e Falso profeta” Francesco: Zaccaria 11:15-17 e Apocalisse 13:11. 16:13. 19:20. 20:10.
    Sandro Magister:
    http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2018/05/11/allarme-massimo-nella-chiesa-ma-francesco-lo-lascia-suonare-a-vuoto/
    Michael J. Matt:
    https://remnantnewspaper.com/web/index.php/articles/item/3857-pope-francis-a-pelagian-lutheran
    Saluti.

  • Mario Gallo ha detto:

    Non avete detto niente sul Papa da Don Tonino Bello .

  • Mario Gallo ha detto:

    Scusate mail Vaticano cosa dice ?

    • Grog ha detto:

      Risolvete queste faccende tra di voi, noi dobbiamo pensare ai “migranti”.

    • sherden ha detto:

      Niente di niente. Come usualmente fa da cinque anni a questa parte. E’ il nuovo corso…