CHIESA DOVE VAI? DICHIARAZIONE FINALE DI FEDE. CORREZIONE IMPLICITA AL PAPA?

7 Aprile 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Nella Chiesa c’è un “Grave pericolo”, fra i fedeli si diffondono sconcerto e confusione; è necessario allora che i cristiani riaffermino alcuni punti saldi che sembrano essere stati messi in discussione nel recente passato dalle interpretazioni di “Amoris Laetitia”. Così, con una dichiarazione di fede, si è chiuso il Convegno di un giorno svoltosi al Church Village di Roma, nel ricordo del cardinale Carlo Caffarra. Un successo straordinario: la sala era piena, e molte persone hanno seguito in piedi nei locali adiacenti i conferenzieri. Prima di accennare a quanto è stato detto, ecco la

Declaratio

A causa di interpretazioni contraddittorie dell’Esortazione apostolica Amoris laetitia, tra i fedeli nel mondo si diffondono sconcerto e confusione.

L’urgente richiesta da parte di circa un milione di fedeli, più di 250 studiosi e anche di cardinali di una risposta chiarificatrice del Santo Padre a queste domande non è stata finora ascoltata.

Nel grave pericolo venutosi a creare per la fede e l’unità della Chiesa noi, membri battezzati e cresimati del Popolo di Dio, siamo chiamati a riaffermare la nostra fede cattolica.

Ci autorizza e ci incoraggia a farlo il Concilio Vaticano II, che nella Lumen gentium al n. 33 afferma: «Così ogni laico, in virtù dei doni che gli sono stati fatti, è testimonio e insieme vivo strumento della stessa missione della Chiesa “secondo la misura del dono del Cristo” (Ef 4,7)».

Ci incoraggia a farlo anche il beato John Henry Newman, che nel suo scritto si può dire profetico On Consulting the Faithful in Matter of Doctrine, già nell’anno 1859 indicava l’importanza della testimonianza di fede da parte dei laici.

Perciò noi testimoniamo e confessiamo in accordo con l’autentica tradizione della Chiesa che:

  • il matrimonio tra due battezzati, rato e consumato, può essere sciolto solo dalla morte.
  • Perciò i cristiani che, uniti da un matrimonio valido, si uniscono a un’altra persona mentre il loro coniuge è ancora in vita, commettono il grave peccato di adulterio.
  • Siamo convinti che si tratta di un comandamento morale assoluto, che obbliga sempre e senza eccezioni.
  • Siamo anche convinti che nessun giudizio soggettivo di coscienza può rendere buona e lecita un’azione intrinsecamente cattiva.
  • Siamo convinti che il giudizio sulla possibilità di amministrare l’assoluzione sacramentale non si fonda sull’imputabilità o meno del peccato commesso, ma sul proposito del penitente di abbandonare un modo di vita contrario ai comandamenti divini.
  • Siamo convinti che i divorziati risposati civilmente e non disposti a vivere nella continenza, trovandosi in una situazione oggettivamente in contrasto con la legge di Dio, non possono accedere alla Comunione eucaristica.

Il nostro Signore Gesù Cristo dice: «Se rimanete nella mia parola siete davvero miei discepoli, conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8,31-32).

Con questa fiducia confessiamo la nostra fede davanti al supremo pastore e maestro della Chiesa insieme ai vescovi e chiediamo loro di confermarci nella fede.

Alla luce di tutto quanto è accaduto dalla pubblicazione di Amoris Laetitia, quasi due anni fa, e dal silenzio ostinato del Pontefice regnante, il documento di oggi suona come una correzione. Estremamente interessanti e ricchi di spunti gli interventi dei cardinali Brandmüller e Burke. Così come la breve dissertazione di mons. Athanasius Schneider, centrata su “La Sede Apostolica di Roma come cathedra veritas”. Si inizia con il quarto Concilio di Costantinopoli, nel quale si ribadiva che nella Sede apostolica sono sempre state conservate pure la religione cristiana e la dottrina. In essa è conservata la solidità della Chiesa.

Nel 3° secolo San Cipriano usava il termine “cattedra” per la Sede di Pietro, dicendo che da essa scaturiva l’unità della fede cristiana.

San Gerolamo diceva di seguire solo un primato: quello di Cristo. Per questo si metteva in comunione con la Sede di Pietro.

La Sede, ricorda Schneider, è la cattedra della Verità per eccellenza. I pontefici devono essere consapevoli di non essere proprietari della Sede. Il ministero petrino è un ministero “vicario”.

I papi per oltre un millennio hanno fatto un giuramento nel quale si impegnavano a non diminuire in nulla e non cambiare nulla di quanto ricevuto dai propri predecessori. Di ricevere quanto è stato loro tramandato e di tramandarlo ai propri successori. Si impegnavano ad emendare ciò che viene messo in discussione. Dichiaravano di essere consapevoli di dover rispondere delle loro azioni di fronte al Giudizio divino.

Si riservavano di ricorrere allo strumento dell’anatema se qualcuno avesse tentato di cambiare qualcosa di quanto tramandato della fede apostolica.

Secondo mons. Schneider il giuramento andrebbe reintrodotto.

Nei prossimi giorni speriamo di pubblicare tutti gli interventi integrali.

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137 commenti

  • Stefania magnifico ha detto:

    Semplicemente eccezionale…grazie..

  • Marco Matteucci ha detto:

    A che serve bisbigliare in casa dei sordi?
    BISOGNA URLARE, altrimenti nessuno ti sente!

  • Grog ha detto:

    Il dado è tratto?

  • Ecclesia afflicta ha detto:

    Ne ha parlato Vatican Insider, che ha addirittura riportato qualche intervento:

    http://www.lastampa.it/2018/04/07/vaticaninsider/ita/news/dopo-i-dubia-una-declaratio-critica-sui-divorziati-risposati-amrdRzvPRVbVpSzusZLqAO/pagina.html

    Aspettiamoci una serie di omelie da Santa Marta sul terribile peccato del pettegolezzo dei rigidi farisei che minano l’unità della chiesa.

  • Maria Cristina ha detto:

    Secondo me sbagliano quelli che chiedono “di piu'”.Questi cardinali ed uomini di Chiesa hanno fatto , nel loro ambito, quello che dovevano fare:ricordare rispettosamente al papa gli errori dell’ALche possono avere conseguenze nefaste per le anime dei fedeli ingannati da una falsa misericordia. Se ognuno di noi ,NEL PROPRIO AMBITO, facesse quello che deve , qualcosa cambierebbe. Cosa intendo per “ciascuno nel proprio ambito”?
    Che per esempio I semplici preti possono nella loro parrocchia rifiutarsi di discostatsi dalla dottrina di sempre, che I laici che non sono esperti di teologia, possono nel loro ambito testimoniare con le azioni l’aderenza alla dottrina cattolica senza bisogno di accusare.di eresia il papa. Alcuni vorrebbero che si accusasse formalmente Bergoglio di eresia, ma sorge ilproblema di chi ha l’ autorita’per.farlo. Il papa e’la piu’alta autorita’.dovrebbe essere giudicato da chi e’sopra di lui.
    Ma se invece come dico ognuno facesse nel suo piccolo il suo dovere di resistenza alla eresia modernista, cardinali, vescovi, preti,monaci, teologi, giornalisti, laici , se insomma Bergoglio trovasse un’intera comunita’ di credenti coi suoi pastori che non lo segue nei suoi errori, non ci sarebbe bisogno del processo per eresia.
    Per questo hanno fatto bene secondo me I card. BURKE e Brandmuller a mantenersi sul terreno del filiale rispetto invece di attaccare come avrebbero voluto alcuni.

    • Adriana ha detto:

      @ MARIA CRISTINA,
      due preti pugliesi hanno rifiutato la lavanda dei piedi a extracomunitari (moda lanciata da Bergoglio amante della “piedofilia” qualunquista purchè extra) . Bene : sono stati “lanciati”
      a 1500 km. dalla loro sede.

    • G.Gervasi ha detto:

      @ Maria Cristina (aprile 8, 2018alle 8:51 am)
      (1) C’é anche il dovere di correggere il papa quando erra.
      (2) Anche il papa, ha dei doveri. Sembra che si rifiuti di
      assolverne alcuni.
      (3) Un papa eretico manifesto decade automaticamente
      (eo ipso) dal suo ufficio. Non c’é bisogno di un corpo
      giudicante.
      (4) Se Bergoglio fosse eretico manifesto (p.e. facendo
      pubblicare il noto articolo di Scalfari negli Atti
      della Sede Apostolica) la Chiesa Cattolica sarebbe
      in stato di “sede vacante” ed al Camerlengo di Santa
      Romana incomberebbe il compito di radunare i
      cardinali con diritto di voto in concistoro per eleggere
      un nuovo papa.
      (5) Come Lei ben dice, ognuno dovrebbe fare il suo dovere
      nel suo piccolo!

    • Ermanno ha detto:

      Oltre ai preti pugliesi, della sottostante risposta, anche altri che hanno alzato la voce, nel nome della tradizione autentica di Cristo, hanno subito procedimenti dalla”gerarchia fedele all’infallibilità”…
      Occorre che i fedeli a Cristo si cerchino in mezzo a confusione, per far voce compatta, … Trovandoi preti “giusti”…

  • Ira Divina ha detto:

    Interessante articolo di Socci! https://www.antoniosocci.com/benedetto-xvi-ultimo-papa-tutto-puo-essere-risponde-lui-quello-che-non-vi-hanno-detto-sul-libro-di-ratzinger/ Farà rizzare la coda agli Spettri come un’antenna per comunicare con pape’ saran!😂😂😂😂😇

    • Vittorio ha detto:

      Bastava leggerlo. Io l’ ho fatto. Ne so come prima. E’ come se Celestino V parlasse dopo che si e’ dimesso non dicendo perché si e’ dimesso e cosa e’ ora. Lasci stare “san” Malachia. Aaaargh

  • SPQR ha detto:

    I divorziati risposati commettono adulterio anche se vivono in continenza. Il matrimonio non è soltanto questione di copula, ma è l’instaurazione di un’unità spirituale suggellata da Dio. Chi crede che risposarsi e convivere astenendosi da rapporti di natura sessuale sia sufficiente a scansare il peccato di adulterio coltiva un’illusione farisaica. La stessa contro cui ha parlato Gesù condannando, una volta per sempre, lo sguardo di concupiscenza e l’adulterio del cuore.

    • Adriana ha detto:

      @ SPQR,
      bravo ! Finalmente qualcuno l’ha detto qui.
      Però ,mentre scrivo mi sorge una domanda che prende origine
      dal ricordo del “Cantico dei Cantici”. Premesso che qui si parla di persone civili non allupate , nel complesso sinolo di anima e corpo
      non può ,forse, accadere che anche la copula incrementi l’unione spirituale della coppia?
      Capisco che è una domanda forse inutile ,perchè la materia è complessa. “Dove comincia l’anima e finisce il corpo ? E dove comincia il corpo e finisce l’anima?” ha chiesto qualcuno non
      stupido né sprovveduto.

  • deutero.amedeo ha detto:

    C.v.d.: Avvenire ha già risolto tutto! E con che titolo!

    Amoris laetitia. «Una dichiarazione inutile, nessuno cambia le verità di fede»
    Luciano Moia e Mimmo Muolo sabato 7 aprile 2018
    Il teologo Giuseppe Lorizio interviene in merito alla «declaratio» scaturita da un convegno a Roma sulla Amoris laetitia, nella quale si parla di un grave pericolo per la Chiesa

    • deutero.amedeo ha detto:

      Il teologo: «È una dichiarazione inutile, nessuno cambia le verità di fede»
      (di Luciano Moia)
      «Che valore dare a questa dichiarazione? Del tutto inutile. Nessuna delle verità di fede che la tradizione ci consegna su Eucaristia e matrimonio viene rivoluzionata da Amoris laetita. Quindi non si vede la necessità di ribadire verità che nessuno mette in dubbio». Ne è convinto monsignor Giuseppe Lorizio, docente di teologia fondamentale alla Lateranense. «Ma voglio dirlo in maniera serena, non polemica, confrontandomi su alcuni aspetti evocati durante il convegno di ieri».

      • GMZ ha detto:

        Su Luciano Moia si abbatteranno gli strali di Bergoglio: sminuire così la rivoluzione – come osa?!
        In Vaticano stanno già preparando la camera delle (s)torture: se gli va bene, se la cava con qualche tratto di misericorda.
        Un po’ come quell’altro che dice che un concilio potrebbe ammettere diaconato e presbiterato femminile, quando Francy vuol fare tutto lui e senza le pastoie di un concilio…
        Pensano di essere leali a Bergoglio, ma non si rendono conto degli innumerevoli paletti che le loro parole piantano tutt’attorno al parco giochi del loro supereroe.
        Ossequi.

      • Vittorio ha detto:

        Non e’ inutile. E’ incompleta. I divorziati son NELLA CHIESA.

  • Anna ha detto:

    Finalmente un po di ossigeno per i polmoni ormai affaticati dall’aria ultimamente irrespirabile prodotta da questo pontificato e dintorni .
    Credo che la reazione a questa dichiarazione e convegno sarà solo una, quella già applicata in altre occasioni: silenzio, indifferenza, lasciar cadere…ecc.
    Se Bergoglio risponde sarebbe un miracolo…..ma non credo, servirebbe umiltà e quindi…
    Tremo al pensiero dell’uscita imminente di «Gaudete et exsultate”…..speriamo non vi siano altre “uscite infelici”

    • GMZ ha detto:

      Suvvia Anna,
      domani si chiude il trittico della gioia di Francesco! Intanto si chiude, e speriamo che la si smetta con ‘sta frescaccia della gioia (esaltata da un papa ombroso e vendicativo è tragicomica!).
      Se le premesse sono quelle di EG e AL, sarà meglio che ci allacciamo le cinture di sicurezza.
      Io scommetto su:
      1) qualche bel passaggio dedicato ai cattivoni tradizionalisti;
      2) mille citazioni mille della Scrittura e di documenti del reverendissimo Vaticano II;
      3) ipoteca sulla figura di S. Domenico Savio.
      Insomma la solita sbobba modernista, secondo la ricetta messa a punto dal papa buono (a nulla) e perfezionata da Paolo Mesto. Olè!
      Ossequi.

  • Lucis ha detto:

    Ma si, di protestare si concede a tutte le minoranze. E questa è talmente esigua che non verrà presa in considerazione da nessuno.
    Alla fine: o ti adegui o te ne vai.

    • QB ha detto:

      “Alla fine o ti adegui o te ne vai” … non furono le ultime parole rivolte da Liberio ad Atanasio ?

  • Giuseppe ha detto:

    A Papa Leone XIII apparve in sogno il colloquio tra il demonio e Gesú al quale chiese di avere a disposizione 100 anni e gli avrebbe distrutto la Chiesa, Gesù acconsentì, ebbene ci siamo, dopo il concilio vaticano II é iniziata la disfatta, cominciando col togliere la bellissima preghiera all’ Arcangelo Gabriele che il Papa stesso aveva composto e ordinato di recitare a fine Messa. La Chiesa è per sua natura indefettibile, ma gli alti prelati cardinal Bergoglio in prima fila stanno lavorando di brutto. Comunque Cristo non lo permetterà, lascia fare, ma non strafare.

    • CAterina ha detto:

      All’Arcangelo Michele, non Gabriele

      • Vittorio ha detto:

        MAh questo libro avra’ 3 anni. Ha detto tutto può essere. Non lo sa che il Ritorno di Cristo e’ imminente in senso relativo e non cronologico? In quanto allo pseudo Malachia…e’ un apocrifo esce dalla ambiente di Filippo Neri e come ogni “buona” profezia e’ “a posteriori”

  • Acchiappaladri ha detto:

    Caro Tosatti,

    ha visto che nonostante le catacombe e la mancanza d’aria non sono riusciti a farci fuori nemmeno stavolta?!?!?! 😉

    Io me la sono cavata con un aggravamento di bronchite e mal di schiena.

    E’ stato un piacere incontrarla di persona. Buona domenica e ricordiamoci di chiedere a Santa Faustina e San Giovanni Paolo II un aiutino presso il Signore.

    Il suo riconoscente amico “Acchiappaladri”

  • cosimo de matteis ha detto:

    Bene.
    Tranne alcuni dettagli: alcuni riferiscono (con prove fotografiche) esser stati presenti dei Presbiteri che palesemente disubbidiscono. Pare abbiano firmato autografi , a mò di star , col permanente codazzo di adepti.
    Se è vero – ripeto: se è vero- credo che ciò possa aver nuociuto.

    E’ come se Adinolfi guidasse un partito che difende la famiglia e la indissolubilità del Matrimonio.

    Stiamo attenti e viviamo veramente quel DISCERNIMENTO spesso evocato a sproposito.

    Buona Festa della Divina Misericordia a tutti.

    • Vito ha detto:

      Presbiteri che disubbidiscono…
      Ma a chi???
      A Bergoglio?
      Forse lei non ha capito, ma nel convegno si è parlato proprio di quanto sia giusto disobbedire ad un papà eretico.

      • cosimo de matteis ha detto:

        Ammesso pure che Bergoglio sia eretico -mi sorprende la leggerezza e la superficialità con la quale questo viene affermato! – ciò NON COSTITUISCE assolutamente una giustificazione perché un Presbitero disubbidisca platealmente al suo Ordinario Diocesano.

        La disubbidienza alla Chiesa è un peccato grave, anzi: gravissimo.

        Spero che gli organizzatori PRENDANO LE DISTANZE da questo prete populista che ha un nugolo di femmine che “lo adorano” letteralmente.

        Si chiama idolatria, ed è un’altro peccato GRAVE.

        • Gabriel Pontello ha detto:

          Sta parlando di Don Minutella che era all’evento.

          • Vittorio ha detto:

            Dicono che don minutella dica che basta la comunione spirituale ai divirziati risposati. Avra’ chiesto se sono in peccato mortale?

        • G.Gervasi ha detto:

          @ cosimo de matteis (8 aprile 2018 alle 11:38 am)
          Mi tolga una curiositá, de matteis: la papolatria
          sarebbe da considerare un peccato veniale o mortale?
          Quanto all’obbedienza al vescovo, non crede che si
          dovrebbe distinguere in quali casi la disobbedienza
          al vescovo sia moralmente giustificata o addirittura doverosa?
          Mi consenta, infine, la “boutade” che quanto a platealitá l’arcivescovo di Palermo é finora insuperato
          nell’ambito clericale italiano e probabilmente
          insuperabile.

    • Ecclesia afflicta ha detto:

      Non capisco perché si continui a parlare di Adinolfi. Da Wikipedia apprendo che militato nel PD, si è sposato a Las Vegas dopo la separazione dalla prima moglie e in seguito ha fondato il partito della famiglia.

  • enzo costanzo ha detto:

    il problema fondamentale è uno: che di vangelo non c’è nulla! solo disciplina e fardelli da mettere sulle spalle della gente. Ecco perchè Francesco a molti non piace!!! mettetevi il cuore in pace! non andate appresso alle scemenze dei vari Malachia e compagni vari. La Verità è nel Vangelo!! Al card. Burke gli da fastidio! è certo avvolto nel suo mantello rosso con cappa di ermellino, è una assoluta vergogna, per la chiesa tutta, considerato che questi segni anacronistici e non certo evangelici li tolse Papa Paolo VI. Questa gente vive per la gloria degli uomini e non per la gloria di Dio!!! Viva Papa Francesco!!e rendo grazie allo Spirito Santo che ce lo ha donato!!!!!

    • lilli cocci ha detto:

      Scemenze dei vari Malachia e, a quanto pare , accuse al card. Burke . Non le conveniva tacere ? chieda allo Spirito Santo di farle recuperare un po’ di umiltà e di senno .

    • Vito ha detto:

      … e chi se ne fotte se il papa nega le verità del Vangelo un giorno sì e uno no.
      L’importante è che ti tolga dalle spalle quelli che tu pensi siano fardelli, mentre sono i comandamenti che ti renderebbero un uomo ibero.
      Ma, ovviamente, tu e i bergoglioni, preferite vivere nell’AMMORE di ciccioliniana memoria, abbracciati alla Bonino, seguendo lo spirito di Marco (Pannella).

    • GMZ ha detto:

      Caro enzo costanzo,
      se costoro volessero la gloria degli uomini si accomoderebbero ai capricci di Francesco, meglio se inforcando occhiali arcobaleno – no?
      E invece fanno tutt’altro, pagando di persona il loro dissenso (solidamente ancorato alle scritture e al magistero).
      Anche io ringrazio Dio per averci inflitto Francesco: grazie a lui tutte le porcherie del Vaticano II sono giunte a maturazione, manifestandosi nella loro perversione. Il modernismo ha gettato la maschera, e anche gli sprovveduti come me stanno aprendo gli occhi.
      Ossequi.

      • A ha detto:

        PAGANDO???

      • G.Gervasi ha detto:

        @ GMZ
        Concordo pienamente, GMZ.
        Ho spesso riflettuto sul perché Dio abbia inflitto alla Chiesa un papa come Francesco.
        I disegni di Dio sono imperscrutabili, come si sá, ma piú si riflette, piú acquista plausibilitá l’ipotesi che con Francesco il Signore abbia voluto far esplodere una volta per tutte il bubbone sanguinolento del Vaticano 2 e abbia voluto rendere manifesto “coram populo” da che spirito
        i grandi attori di questa “riforma” distruttrice della Chiesa Cattolica sono veramente animati.
        Il Vaticano Secondo si é proclamato concilio pastorale
        e non dogmatico. Prendiamolo allora alla parola e,
        piú di mezzo secolo dopo il suo avvento, diciamo chiaramante che le sue ricette, dopo aver combinato
        un disastro nella Chiesa, oggi sono meno attuali che mai, perché i problemi di oggi non sono piú i problemi
        degli anni sessanta e settanta del secolo scorso.
        Consegnamo, quindi, il Vaticano Secondo agli atti
        e abbandoniamolo come punto di riferimento.
        Malattie aggressive, poi, richiedono una cura radicale.
        Il Vaticano Secondo é infestato da metastasi cancerogene diffuse in tutto il suo organismo: é incurabile, anzi, é
        giá cadavere.
        Lasciamolo ai patologi, e ricicliamolo con le dovute
        precauzioni, in modo ecologicamente corretto, come
        si fá con i rifiuti ad alta pericolositá!
        Per la gloria della Chiesa Cattolica e per il bene delle anime.

        • Antonello ha detto:

          Lettura interessante. Rimane però un postulato di partenza che risulta indimostrato, ossia il fatto che questo Papa sarebbe stato “inflitto” dal Signore.
          La tesi, peraltro, sembra mal conciliarsi con la stranezza di aver affidato proprio al capo visibile della Chiesa – dotato di autorità suprema e inappellabile – l’estremizzazione di posizioni eterodosse.
          Ragionando in termini puramente umani non sembrerebbe la scelta migliore, ma, anzi, la più deleteria.
          Come dunque stabilire la correttezza dell’assunto di partenza?

          • G.Gervasi ha detto:

            @ Antonello
            (1) La correttezza dell’assunto si basa sull’evidenza dei fatti.
            Basta, allora, aprire gli occhi e rendersi conto del corso degli eventi nella Chiesa dall’infausta elezione
            del Bergoglio al soglio pontificio fino ad oggi per
            vederne la correttezza.
            (2) Come mai, poi, il Signore della Chiesa abbia affidato proprio al Bergoglio, capo visibile della Chiesa, dotato di autoritá suprema e inappellabile
            in limiti ben definiti e ristrettissimi, l’estremizzazione di posizioni eterodosse presenti in modo seminale, e volutamente ambiguo, o esplicito nel Vaticano Secondo, a questa domanda si risponde col doveroso “ignorabimus”.
            Innegabile, d’altronde, una certa eleganza, e direi ironia divina, in questa ipotesi, poiché mostrerebbe come la Divina Provvidenza, per trarre il bene della purificazione e della ricostruzione della sua Chiesa, si serve proprio di colui che, nella sequenza bimillenaria dei pontifici, ha fatto e stá facendo di piú per inquinarne la dottrina e i costumi, cioé per distruggerla.
            Abbandoniamo quindi il Vaticano Secondo alla storia
            degli aborti ecclesiali avvenuti qua e lá lungo i secoli, e non facciamone piú un punto di riferimento per la Chiesa di oggi.
            Per la gloria della religione cattolica e per il bene delle anime.

    • Maria Cristina ha detto:

      Enzo Costanzo se “questa gente”volesse la gloria del mondo farebbe come gli altri opportunisti cardinali e vescovi che stanno facendo carriera ostentandp un pauperismo di facciata. Non e’l’indossare o meno la cappa magna che e’indice di ambizione. Mons.Vigano’ e’mille volte piu’potente del burke snche se ostenta di indossare I jeans.
      Ma fino a quando vi farete gabbare dalla recita e gino a quandomon guarderete alla sostanza?Oggi I prelati mondani e assetati di potere sono tutti bergogliani..

      • Ecclesia afflicta ha detto:

        Sono d’accordo.Se dovessimo giudicare dall’abito, Mark Zuckenberg (per dirne uno a caso) non ha alcun potere, mentre un vescovo etiopico che celebra la liturgia copta in qualche remoto villaggio dell’Africa orientale in cui gli abitanti hanno reddito medio di un dollaro al giorno (lui compreso) dovrebbe essere potentissimo e antievangelico, dato che indossa paramenti fastosi.

        Ricordo quando Superpope partì per la Gmg di Rio con la famosa valigetta, con i cronisti che piangevano lacrime di finta commozione. A Rio venne adorato come un totem da milioni di ragazzi con inni e danze liturgiche, sviati dai loro vescovi carrieristi, che non si vergognavano di celebrarlo come un idolo pagano. Gli imperatori romani erano pià sobri nel richiedere il culto alla propria persona.

    • Ecclesia afflicta ha detto:

      A me Francesco non convince perché mi pare un falso umile, autoritario e troppo interessato all’apparenza. E’ incline a trattare la chiesa come una sua proprietà privata e predica un vangelo monco e manipolato. Inoltre è condizionato da pregiudizi e rifiuta ogni forma di dialogo e confronto. Non è adatto a fare il papa. Parafrasando Goethe, chi ha scienza e arte ha anche religione, chi non ha scienza nè arte abbia almeno religione. Temo che Bergoglio non abbia scienza, arte e neppure religione.

      • GMZ ha detto:

        Francesco, per dirla con Veneziani, è un umile a favore di telecamera.
        Ossequi.

    • Isabella ha detto:

      E allora liberi tutti. Allegria!
      Al “và e non peccare più”, si sostituisce il “và e divertiti”.
      Bellissimo eh, ma il cattolicesimo è un’altra cosa.

      • cosimo de matteis ha detto:

        Isabella, sapessi quanti “duri e puri” (a parole) in realtà vivono allegramente col compagno e sono i primi “beneficiari” di quella ambigua esortazione apostolica (AL).

        Vuoi un esempio?
        Eccolo: il “divorziato-risposato” Adinolfi e la sua concubina.

        Questo “movimento” brulica su internet ed è composto di un sacco di femmine (finte) convertite: esse hanno come “guide spirituali” i preti che stanno sempre su internet (come loro, del resto).

        E’ tutta una pagliacciata che SCREDITA fortemente quei poveri preti che, NEL NASCONDIMENTO ASSOLUTO, permangono nella Verità di Cristo.

        Che poi magari ieri a Roma qualche persona vive una situazione coniugale regolare è probabile. Ma gli strepiti e le grida da stadio erano imbarazzanti.

        Infatti il Cardinale Sarah si guarda bene da frequentare certi esagitati.

        • Vittorio ha detto:

          Ma se esiste una lobby gay. Solo charamsa ha parlato. I gay non possono fare i sacerdoti. E la forma. 😂

          • Vittorio ha detto:

            W

            C è da dire che la norma sul sacerdozio non e’ retroattiva. Quindi i gay NON POSSON più fare i sacerdoti.

        • Isabella ha detto:

          @cosimo
          Non capisco il tuo intervento. Quindi poiché ci sono i soliti che predicano bene e razzolano male, buttiamo il bambino con l’acqua sporca?
          Non mi pare questo il momento per parcellizzarci come tante monadi impazzite esaminandoci i peccati gli uni con gli altri. Quelli che hai nominato (Adinolfi, Minutella) lasciano perplessa pure me (per usare un eufemismo), ma al convegno, se non ho capito male, erano presenti come semplici partecipanti. Non lo avevano organizzato loro e non mi pare siano intervenuti.
          In tanti auspicavamo si facesse qualcosa: si è fatta e adesso la critichiamo perché don Minutella era fra il pubblico a firmare autografi?
          Affari suoi e dei suoi supporter, come affari di Adinolfi e della sua coscienza il vivere in concubinaggio.
          Quando si pongono come tribuni popolari non li seguo proprio perché non li ritengo esempi da imitare, quando me li ritrovo nel mio stesso schieramento sulla mia stessa linea, penso a compattare la difesa, che già è debole e manca solo che si sfaldi dall’interno.
          Anche perché dall’altra parte ci sono gli enzo “consiglipergliacquisti” coi loro deliri tipo quelli riportati qui sopra, che non vorrebbero una Chiesa che ammonisca su peccati, salvezza e dannazione, ma desiderano direttamente una Chiesa da liberi tutti, in nome della Misssericordia. “Creiamo una Chiesa in cui non esista più la nozione di peccato, così elimineremo il peccato!”
          E il problema è che, da sempre, sono la maggioranza, degni epigoni di quelli che “aboliamo le case chiuse, così elimineremo la prostituzione”, “chiudiamo i manicomi, così cancelleremo la malattia mentale” (e Montanelli aggiungeva “ancora un piccolo sforzo: chiudete i cimiteri, così avrete sconfitto la morte!”).

      • enzo costanzo ha detto:

        io mi chiedo se quando vi siete sposati lo avete fatto secondo la declario, per avere un matrimonio rato e consumato. Ossia vi siete sposati con la sola intenzione di fare figli e di destinare la vostra genitalità solo ed esclusivamente a questo. Questo hanno dichiarato questi signori. E questo va contro ogni insegnamento conciliare e contro lo stesso diritto canonico così come riformato nel 1983, e in quell’anno Francesco manco era Vescovo. Per cui se questa condizione da sposati vi soddisfa, più del bene comune, del bene del coniuge e del bene dei figli che rispondono ad una scelta responsabile, bene tenetevi Burke e soci, ma per favore guardate ad un magistero che si ferma a Pio XII. E quindi non venite a fare discorsi persi su Benedetto e Francesco. Per quanto riguarda le profezie, ribadisco: sono cavolate!!!!! l’Ultimo profeta è Gesù Cristo!! locuzioni apparizioni e quant’altro riguardano la sfera privata e pure se riconosciute non investono la fede. Ognuno ha il diritto ai propri pensieri e modi di vedere, ci mancherebbe, ma onestamente quello di ieri più che un assemblea di chiesa , mi è parso un raduno di reduci con tutti gli orpelli che certa nostalgia si porta dietro, al netto di alcuni che perseguono altri interessi che poco hanno ha che fare con il bene della chiesa.

        • Ecclesia afflicta ha detto:

          L’ultimo profeta è Gesù Cristo? Sono d’accordo! Magari però vallo a dire a Bergoglio, che si crede il profeta del dio delle sorprese!

        • Mari ha detto:

          “Per cui se questa condizione da sposati vi soddisfa, più del bene comune, del bene del coniuge e del bene dei figli che rispondono ad una scelta responsabile… non venite a fare discorsi persi su Benedetto e Francesco”. 

          Ma credi che sia proprio così assurdo concepire la sessualità come dimensione “buona” anche se inscindibilmente connessa alla generazione?

          E, se così intesa (mi sembra di aver capito, ritieni che non possa essere appagante, ma sacrificata, un po’ folle e animalesca, foriera di miseria e nemica del bene di genitori e figli.

          Eppure è una visione soprannaturale della generazione di nuove anime che secondo me è stata spiegata con chiarezza adamantina da Padre Pio da Petralcina:

          “ I peccati contro il matrimonio sono quelli che Dio perdona più difficilmente.
          Sai perché? Perché il Signore avrebbe potuto creare continuamente uomini e donne, come aveva fatto con Adamo ed Eva.
          Si è spogliato di questa prerogativa dando mandato all’uomo e alla donna di crescere e moltiplicarsi.
          Ma come aveva fatto Lucifero, così l’uomo e la donna gli gridano il loro non serviam, non vogliamo servirti, e impediscono così il progetto di Dio sulla creazione delle anime.
          In concreto, l’istituto della famiglia esprime la forza creativa di Dio: Dio crea e trasmette vita attraverso i coniugi, ma resta sempre lui il protagonista, mediante il sacramento vissuto nell’ottica cristiana”.

          Che questo discorso sia difficile da digerire da parecchi cattolici non è un mistero: anche gli apostoli (che poi testimoniarono una fede eroica affrontando tutti il martirio) non erano molto d’accordo col carattere indissolubile del matrimonio, ma non per questo il Figlio di Dio assecondò la loro debolezza…

          Quanto sta accadendo dimostra in che misura l’inclinazione ad assecondare il “buon senso” del mondo si sia imposto all’interno di tante coscienze “cattoliche” impegnatissime a trovare giustificazioni, codicilli, “distinguo” al loro volersi allontanare dal piano di Dio sulla vita umana.

          Aveva ragione Bernanos:
          “Lo scandalo non sta nel non dire la verità, ma di non dirla tutta intera, introducendo per distrazione una menzogna che la lascia intatta all’esterno, ma che gli corrode, così come un cancro, il cuore e le viscere”.

          La crisi demografica della quale stiamo iniziando ad assaggiare le nefaste conseguenze è il cancro che la perdita del senso soprannaturale della sessualità ha provocato nella nostra società: qualcuno forse avrebbe dovuto avere il coraggio di affermare indefettibilmente i diritti di Dio, come Gesù aveva fatto a proposito dell’indissolubilità del matrimonio di fronte ai suoi discepoli… ma così non è stato.

          E anche Pascal aveva ragione:
          “I tiepidi sono persone che conoscono la verità, ma la sostengono finché coincide col loro interesse, altrimenti la abbandonano”.

          Purtroppo temo che questo sia il caso anche di tante brave persone, laiche o meno, della Chiesa: son ormai intrise di un cristianesimo privo soprannaturale, anche se questo concetto può definirsi un ossimoro.

          • enzo costanzo ha detto:

            e quindi la crisi delle nascite sta in amoris letitiae? amica io ho 29 anni di matrimonio e tre figli, tutti e tre all’estero per lavoro e costruire famiglie, non è un problema dogmatico ma un problema politico. Quali dogmi si svendono? quelli che hanno fatto delle nostre donne i cessi dove i mariti scaricavano le loro paturnie tornando dalle taverne e se poi non bastavano se ne andavano al casino? e li tutte zitte per amore della famiglia? la verità è che alla forza della conversione preferiamo il diktat della immutabilità della verità. Ma quale verità? quella che consente ad alcuni di mandare all’inferno già da qui la gente, facendogli diventare inferno la vita. E se poi se questi cardinali e vescovi hanno palle, si mettano d’accordo e si diano un loro papa! Ma non lo fanno, e non per amore di verità ma per difesa della loro posizione di comodo. Sperano forse che passato Francesco, si possa tornare indietro? la storia della Chiesa è piena di caduta e ricca di rialzate, e queste rialzate sono ricche perchè hanno sempre guardato avanti. E più si cerca il restauro più si fanno cose nuove. Dopo Pio XII, individuarono in Roncalli, il pupo da manovrare, quale errore!!! e lo stesso forse sta succedendo con Francesco, pensavano ad un pastore che si limitasse con bonarietà a recuperare qualche sorriso alla Chiesa, e lui la sta svoltando come un calzino!

          • Mari ha detto:

            #e quindi la crisi delle nascite sta in amoris letitiae? #

            Ma assolutamente no!

            Erano ormai 50 anni che la Chiesa insegnava una cosa mentre moltissimo clero dava ampi spazi di libertà nell’assecondare la mentalità del mondo.

            Solo “gravi motivi” giustificavano l’impegno dei metodi naturali per i cattolici: quindi…
            … o pressoché tutte le famiglie vivevano situazioni economiche e/o di salute tanto precarie da dover assolutamente limitare la prole a 1-2 figli, (quadro della situazione emerge dalla fine degli anni ’60) con i buoni cattolici assidui frequentatori della Messa domenicale diventati espertissimi di metodi naturali…

            … oppure le coscienze di coloro che andavano contro gli insegnamenti della Chiesa venivano ampiamente giustificate, anche se non alla luce del sole, da parecchio clero.

            E’ questo l’insegnamento “clandestino” che ora viene alla luce del sole, tutto qui!

            #Quali dogmi si svendono? quelli che hanno fatto delle nostre donne i cessi dove i mariti scaricavano le loro paturnie tornando dalle taverne e se poi non bastavano se ne andavano al casino? e li tutte zitte per amore della famiglia? la verità è che alla forza della conversione preferiamo il diktat della immutabilità della verità. Ma quale verità? quella che consente ad alcuni di mandare all’inferno già da qui la gente, facendogli diventare inferno la vita. #

            Allora avevo interpretato correttamente il tuo pensiero: ”E, se così intesa (mi sembra di aver capito), ritieni che (la sessualità) non possa essere appagante, ma sacrificata, un po’ folle e animalesca, foriera di miseria e nemica del bene di genitori e figli.”

            Ri-copioincollo allora ciò che padre Pio affermava in proposito:

            “ I peccati contro il matrimonio sono quelli che Dio perdona più difficilmente.
            Sai perché? Perché il Signore avrebbe potuto creare continuamente uomini e donne, come aveva fatto con Adamo ed Eva.
            Si è spogliato di questa prerogativa dando mandato all’uomo e alla donna di crescere e moltiplicarsi.
            Ma come aveva fatto Lucifero, così l’uomo e la donna gli gridano il loro non serviam, non vogliamo servirti, e impediscono così il progetto di Dio sulla creazione delle anime.
            In concreto, l’istituto della famiglia esprime la forza creativa di Dio: Dio crea e trasmette vita attraverso i coniugi, ma resta sempre lui il protagonista, mediante il sacramento vissuto nell’ottica cristiana”.

            Se sei cattolico non puoi che condividere queste parole… se non lo sei, non lo sei, punto.

            Tanti preti la pensano come te… e con loro tantissimi laici.

            Ma io vorrei che la dottrina in merito, quella che la Chiesa ha sempre insegnato a vantaggio dei suoi figli e della quale Padre Pio era coraggioso alfiere, fosse conosciuta e , soprattutto, rettamente intesa… e non mi sembra il caso tuo, né, purtroppo quello di ormai tanti, troppi uomini di Chiesa, compresi tanti che occupano i vertici della gerarchia.

          • Gian ha detto:

            Grazie Mari.

        • Lo spettro del fegato dello Spettro di QC ha detto:

          Tana per Vincent Vega!!!

        • GMZ ha detto:

          Fermarsi a Pio XII? No no: tornare a Pio XII!
          Ossequi.

  • Dorotea ha detto:

    Un grazie al dott. Marco Tosatti il quale…. nonostante un fastidioso raffreddore, non è voluto mancare all’incontro 😉 e sono stata felice di aver potuto conoscerlo personalmente.
    In questo link le foto del convegno e in audio troverete l’intervento del cardinale Walter Brandmüller; del cardinale Raymond Leo Burke ; e del Vescovo Athanasius Schneider.
    https://cooperatores-veritatis.org/2018/04/07/foto-ed-audio-convegno-chiesa-cattolica-dove-vai/

  • Vittorio ha detto:

    Non se Tosatti l aveva pubblicata.
    Sara’ casuistica. Ma visto che ci sono dentro avrei da chiedere una risposta NETTA.

    Moglie divorziata (marito scappato) ha un figlio con me e ci sposiamo che m comune. San Giovanni Paolo II ha SCRITTO che quelli con me me non possono confessarsi, ma fare la comunione spirituale. Ecco, in caso di morte in questo stato DOVE FINISCO?

    Grazie. Dato che al sinodo sembra fosse uscito ma poi AL forse l ha sorpassata.

    E non caso di archiviazione, pubblicarlo sul blog. 😊

    PS: io ho letto un po’ san Tommaso d Acquino….se qualcuno mi spiega…

    • Vittorio ha detto:

      Va beh ci sono errori soliti di correttore. Ma penso si capisca. Si si, no no? Io mi ritengo in grazia di Dio e meglio dei comunicati. Mi obbligano a chiedere perdono a Dio non a un prete e ho gli stessi frutti.

      • Enrico lutman ha detto:

        @ Vittorio

        Le rispondo io, dicendole che nessuno in terra può dirle dove finirà. Quel che potrebbe preoccupare è il passo dove lei scrive :” Io mi ritengo in grazia di Dio e meglio dei comunicati.”
        Comunque ritengo che il suo intervento sia una provocazione fine sé stessa.

        • Vittorio ha detto:

          Eh no, e’ la mia situazione! E una falla nell odierna chiesa. Si si no no. Uno che fa la comunione spirituale soltanto E’ IN GRAZIA DI DIO?

          • EquesFidus ha detto:

            La risposta è: no, tuttavia esprime il suo dolore e rammarico per non esserlo ed invoca l’aiuto di Dio per riuscire a sanare questa situazione.

      • EquesFidus ha detto:

        “Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio.” -Lc 16,18
        “a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».” -Gv 20, 23.

        Mi dispiace, tali passi sono chiarissimi se non per la fumosa mentalità modernista e protestante attuale; tra l’altro, significa che non ci si può auto-assolvere e pretendere di essere in stato di grazia.

        • Carlos ha detto:

          Si ma allora perché la chiesa ricorre alla nullità? Non è un tribunale che stabilisce la verità. La verità esiste per se stessa. E se io non posso dimostrare che al momento del matrimonio non avevo nessuna intenzione di essere fedele, lindimostrabilita non rende valido il matrimonio. Così come l’assoluzione ricevuta senza vero pentimento non assolve.

          • EquesFidus ha detto:

            Perché il Matrimonio ha un aspetto pubblico ed è un istituto di diritto naturale, oltre che religioso.

    • Lo spettro del fegato dello Spettro di QC ha detto:

      San Giovanni Paolo II ha SCRITTO che quelli con me me non possono confessarsi, ma fare la comunione spirituale

      Ecco, già che hai scritto così, mi sa che hai capito molto poco…
      Come può esistere una norma, peraltro scritta, peraltro scritta da Giovanni Paolo II, che preveda che tu NON POSSA CONFESSARTI? Ma stai scherzando?
      Certo che puoi, DEVI confessarti.
      Se fai il proposito di non commettere più adulterio, CERTO che puoi fare la Comunione.
      Suggerisco di non informarti presso il revedendo Lovejoy, ma presso preti cattolici seri.

      • Giov ha detto:

        Io NON posso confessarmi perché NON POSSO avere l’assoluzione. Sono sposata da 21 anni… ma in Comune, con un marito (un angelo di marito) ateo che non vuole saperne di chiese. Io sono convertita di recente, e me la piglio in saccoccia.
        Ma non pretendo che si cambi il Catechismo perché farebbe comodo a me.

        • Vittorio ha detto:

          @ Giovanni

          Io non pretendo la comunione. Mica la faccio. Me la farebbero. Mica son un divorziato illustre. Dico solo se le declaratio guardano solo certi aspetti!

      • Vittorio ha detto:

        Ouellet: «Se la comunione spirituale è possibile per i divorziati risposati, allora perché no la comunione sacramentale?» https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/ouellet-divorziati-risposati-comunione-sacramentale

        • EquesFidus ha detto:

          Basta leggere la preghiera più comune per la comunione spirituale, ben diversa da quella sacramentale:
          “Gesù mio, io credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’ anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente,
          vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non permettere che mi abbia mai a separare da te.”
          La comunione spirituale parte proprio dal presupposto del riconoscere di essere in stato di peccato mortale (e, quindi, impossibilitato ad accostarsi ai sacramenti) e di essere quantomeno addolorati di ciò, preceduto dal riconoscere che l’Eucaristia è il Corpo ed il Sangue di Nostro Signore e non un mero simbolo o un atto “inclusivo”, ma un segno reale ed efficace della Grazia divina. Dall’ammissione di questa situazione e dell’impossibilità di accostarsi al Santissimo, esprimendo il desiderio di unirsi a Dio nell’Eucaristia, scaturisce la supplica a Dio di sanare la situazione; questa situazione può essere sanata però solo tramite la Confessione sacramentale, con il pentimento per i peccati commessi ed il proposito di non commetterne più. Il teologo citato da “Avvenire”, quindi, sbaglia (e gravemente, dato che confonde le anime semplici), perché confonde la Comunione sacramentale (assunzione di Cristo in Corpo, Sangue, Anima e Divinità) con la comunione spirituale (richiesta di aiuto e di supplica a Dio affinché non ci siano altre occasioni di peccato, riconoscendo le proprie miserie). Due soggetti diversi, due casistiche diverse.

      • Vittorio ha detto:

        @ lo spettro del fegato di al

        Posso sbagliarmi ma e’ la familiaris consortio che ha riammesso nella chiesa, senza confessione e con “comunione spirituale” i divorziati risposati?

    • Vito ha detto:

      Adesso capisco perché lei sia un fan di Bergoglio.
      Lei spera nell’amnistia, o quantomeno nell’indulto 😉.
      Comunque, tornando seri, nessuno le impedisce di confessarsi, ovviamente verrà assolto da tutti i peccati tranne quello di cui non si pente.
      Nessuno le impedisce, inoltre, di vivere come fratello e sorella con la donna che ama.

  • Leonardo ha detto:

    Cari amici e fratelli in Gesù Cristo, certamente questo è un momento molto confuso per la Cristianità, ma è giusto in queste occasioni in cui occorre alzare la guardia. Questi momenti sono propozi al male per creare confusione e scompiglio sia in chi sbaglia che in chi corregge. Dico questo poiché pur riconoscendo quanto questo Papa, pur forse animato da buone intenzioni, stia facendo precipitare la dottrina Cristiana A guardare i beni della terra piuttosto che a quello del cielo e della salvezza eterna. Dico questo per dire che, secondo il mio punto di vista. il momento di confusione di adesso non nasce con Papa Francesco ma da molto prima. Papa Francesco è colui, voglio pensare in buona fede, che animato dalla voglia di correggere, stia invece rispondendo male ad altre cose che già erano in partenza male. Mi riferisco in particolare alla questione contemporanea che anima molte discussioni sulla comunione ai separati. Molti infatti stanno gridando allo scandalo dicendo che questo non vada fatto specie se essi hanno contratto una nuova unione e se non intendono ufficialmente astenersi dai rapporti sessuali. Mi chiedo e vi chiedo siamo sicuri che questa soluzione sia la volontà cristiana del Padre nostro? Per quanto mi riguarda divo no e ne spiego i miei motivi.
    Partiamo della parabola sulla samaritana a cui Gesù svela la sua condizione di 5 + 1 compagno con cui lei aveva intessuto relazioni intime. Ammettiamo , così come riportato nei Vangeli che Gesù abbia detto, “va donna è non peccare mai più. La mia domanda è: se questa Samaratina dopo l’invito di Gesù ed il suo iniziale proposito, fosse nel futuro ancora una volta caduta nell’errore di avere ancora un nuovo compagno; sarebbe stata da quel momento in poi imperdonabile agli occhi di Dio al punto da non potersi più pentire e ricevere il cibo di vita eterna come la santa eucaristia? Secondo il mio punto di vista asssolutamente No! Non è stato forse Gesù che ha detto ai suoi apostoli che se uno pecca deve essere perdonato settanta volte sette? Non sono stati forse i santi a dire che nella terra non esiste nessun uomo senza peccato e gli unici ad esserlo stati sono stati solo la Madonna e Gesù? Se è così, chi siamo noi per allontanare un fratello dal santisssimo sacramento che in sincerità riconosce il suo errore ma, nonostante il proposito post confessione, non riesce dopo ad astenersi dai rapporti sessuali oppure materialmente a ritornare indietro per separarsi da una seconda unione in cui magari ha avuto dei figli? Michiedo e vi chiedo: non è stato forse Gesù a dire che è venuto nel mondo per i malati e che la sua medicina e nutrimento di salvezza? Usando la analogia che ci presenta Gesù, Se ad un malato tolgo la medicina che gli succede? Per quanto mi riguarda la chiesa, solo perché ufficialmente i peccati di unioni illegittime sono formalmente visibili, a differenza di chi uccide, tradisce, si prostituisce, ruba, etc, ha fatto un grande errore ovvero quello di impedire materialmente a questi fratelli di confessarsi e ricevere il santissimo. In tale modo non si è resa conto che così facendo li ha allontanati da Cristo e lasciati in balia del demonio. Se quanto fatto dai processori di Papa Francesco molto grave, quello contemporaneo di Papa Francesco, purtroppo è errore ancora più grave. Ovvero nel tentativo di ri avvicinare questi fratelli alla chiesa, Papa Francesco sta quasi nei fatti cancellando questo genere di peccato, contravvenendo alle chiare indicazioni dati da Gesù e riportate nei vangeli. E’ Un fatto ancora più grave poiché questi fratelli, così erroneamente indirizzati, non sentiranno in se il desiderio della confessione per questo genere di peccato e mancheranno di pentimento. A Sua volta la mancanza si pentimento produrrà due gravi conseguenze. La prima, meno grave, e che nemmeno cercheranno in se la forza di esercitare l’astimenza o di essere presente Cristianamente alla precedente unione . La seconda, più grave , è che essi senza pentimento non potranno ottenere la grazia che Gesù Cristo ha acquistato anche per loro. La cosa che ritengo corretta è che la chiesa con coraggio affermasse che la separazione e le nuove unioni illegittime sono contrarie alla volontà di Dio e che chi le fa commette un peccato, ma che nel contempo ognuno nel segreto del suo cuore se sinceramente pentito e consapevole della colpa in cui è caduto può confessare tale peccato e prendere il santissimo. Una volta reso presente la chiarezza del peccato e suscitato il possibile pentimento e avvicinamento a Dio, lasciamo che sia lo spirito Santo a guidare questi fratelli verso Dio. Io credo che davanti alla morte qualora chiunque di questo fratello con sincerità di cuore dirà al Padre: Padre ho peccato al sacramento del matrimonio e purtroppo come tu dai non sono riuscito per mia debolezza a mantenere la castità così come ogni volta ti promettevo, ma mi affido al tuo perdono ed alla tua misericordia, ecco in questo caso credo che in nostro Buon Dio concederà il. Suo perdono, rimanendo ferma la giusta espiazione della colpa . Scusatemi se sono stato lungo ma era necessario per spiegarmi al meglio. Concludo esortando tutti a pregare per il Papa, guardare al Vangelo di Gesù ed a coltivare con la preghiera il discernimento che in questo momento di oscurità rischia di venire sempre meno.

    • Il biblista ha detto:

      L’incontro con la samaritana e’ una parabola? Leonardo, ma cosa dice?

      • Leonardo ha detto:

        Per il biblista.
        Grazie e correggo. l’incontro con la samaritana non è una parabola ma un fatto reale riportato nei vangeli, ok. Cambia questo qualcosa al mio ragionamento?

  • Lucy ha detto:

    Il problema non è la comunione ai divorziati risposati ; questo è stato il cavallo di Troia per smantellare tutta la morale sessuale della chiesa.Basta vedere cosa succede negli episcopati e nelle diocesi con cardinali e vescovi nominati da Bergoglio .Nella logica del piano inclinato è venuto giù tutto.Infatti perchè solo i divorziati risposati ? E quelli non risposati ? E i conviventi ? E i conviventi dello stesso sesso ? E i rapporti sessuali a prescindere ?
    I dubia toccano la dottrina di ben tre sacramenti : matrimonio , eucarestia , confessione .C’è di mezzo tutta la Veritatis Splendor ; ditemi se è poco.
    L’aveva profetizzato il card.Caffarra subito dopo il rapporto Kasper al concistoro del 2014 , prima ancora del primo sinodo :” Fratelli , in nome di Dio , fermatevi !”.

    • SPQR ha detto:

      E quelli non risposati ?
      Giusta osservazione. Non sta forse scritto che chi ripudia la moglia la “espone all’adulterio”?

      • Lo spettro del fegato dello Spettro di QC ha detto:

        Infatti perchè solo i divorziati risposati ? E quelli non risposati ? E i conviventi ? E i conviventi dello stesso sesso ? E i rapporti sessuali a prescindere ?

        Per questi casi ci sono già la risposte, sveglioni!!

        • Lo spettro del fegato dello Spettro di QC ha detto:

          Allo Spettrale Trollone deve rodere parecchio e se l’è legata al dito…

  • Marco Matteucci ha detto:

    Chiedo scusa a tutti per questo ulteriore commento, però intendo precisare meglio quanto già detto in precedenza:
    1. Considero errato il modo in cui si è inteso affrontare la questione, è del tutto scontato, quasi banale che dei consacrati ribadiscano la loro contrarietà a parole e atti che la dottrina della chiesa condanna da sempre.
    2. Sarebbe invece molto interessante invece conoscere il pensiero del romano pontefice e soci su tali questioni e pratiche teologiche.
    3. Di solito quando io ho bisogno di un chiarimento generalmente lo faccio presente al mio interlocutore, non mi metto a parlare del tempo che fa ma cerco di andare al nocciolo della questione.
    4. Come volete che titolino domani i giornali (sempre che lo facciano)
    “Religiosi e laici riuniti a Roma testimoniano la loro fede alla chiesa di Francesco”
    5. Per quale motivo il papa dovrebbe rispondere se nessuno lo interpella in modo diretto e senza tanti giri di parole?

    Chiedo nuovamente scusa per la durezza del commento, ma questo fatto mi ha veramente indignato.

    • Luisa S. ha detto:

      @ Matteucci

      5. Per quale motivo il papa dovrebbe rispondere se nessuno lo interpella in modo diretto e senza tanti giri di parole?

      Le ricordo che i famosi Dubia furono recapitati direttamente al Papa e resi pubblici perchè non ottennero risposta. Ricordo inoltre che ( mi pare) il Card. Caffarra chiese al Papa di essere ricevuto e anche allora non ottenne quanto desiderato.

    • CAterina ha detto:

      Il papa è già stato personalmente interpellato con i dubia e non ha risposto

      • Lo spettro del fegato dello Spettro di QC ha detto:

        I dubbia erano domande da fare a una catechista, non al papa. Io li avrei convocati per metterli in punizione dietro la lavagna!

    • GMZ ha detto:

      Vabbé Matteucci,
      Buonanotte. Negli ultimi 18 mesi dov’è stato?! In gita su Marte?
      Sveglia, sveglia!
      Ossequi.

  • peter ha detto:

    Lo scisma, anche se non dichiarato, è una realtà. C’è un dissenso che è ormai palese: fare finta che non esista, è un grave errore.
    Ciò premesso, mi sembra molto positivo che a Roma, la diocesi del papa, si sia potuto organizzare il convegno alla presenza di due cardinali e di un vescovo della Chiesa Cattolica.
    La “Dichiarazione Finale di Fede”, pronunciata alla presenza dei tre Prelati, è una “correzione” al magistero di Papa Francesco. Chi vuol far finta che non sia così sbaglia! E certamente, sbaglia Francesco a non capire che la “correzione” di questa sera è un atto libero,responsabile, consapevole e necessario, che avrà risvolti sorprendenti.
    Andiamo avanti con coraggio!!!

  • Marco Matteucci ha detto:

    Che storia è mai questa, invece di chiedere pubblica ammenda al papa per la sua ambigua dottrina e per tutte le eresie manifeste del suo pontificato, quasi quasi si scusano pubblicamente davanti ai fratelli e ancora peggio davanti a Dio
    …questo non è momento di testimoniare ma di denunciare questo sinedrio che di nuovo intende crocifiggere Nostro Signore!!!
    CI RISIAMO, LA SOLITA MONTAGNA HA PARTORITO IL SOLITO TOPOLINO, …TANTO FUMO !!!

    “il diavolo si nasconde tra i dettagli” (Paulo Coelho)

    “Sia invece il vostro parlare sì, sì … no, no; perché il di più viene dal maligno” (Matteo 5,37)

    Ci vorrebbe un solo San Paolo …non tanti Pilato!

    Non me ne voglia per questo sfogo, ma da cristiano mi sento veramente tradito.
    Che in questa interminabile notte buia la Santa Vergine ci illumini e ci guidi.

  • Vitmarr ha detto:

    E’ un piccolo passo di alcuni importantissimi cardinali ma niente di nuovo perchè in maniera analoga si sono comportati i vescovi polacchi:
    https://benedettoxviblog.wordpress.com/2017/06/09/conferenza-episcopale-polacca-niente-comunione-per-i-risposati-la-conferenza-episcopale-polacca-e-la-prima-conferenza-episcopale-che-nel-suo-complesso-dichiara-che-rimarra-fedele-alla-dottrin/
    la speranza è che seguano dei fatti più adeguati per rimediare alla dichiarata confusione tra i fedeli.
    In Germania e in Argentina invece le conferenze episcopali sono in armonia con il papa. E’ difficile credere che questi cardinali non si rendano conto che è questa la divisione che vorrebbe realizzare chi ha l’intenzione di distruggere il ministero petrino e Francesco al momento della sua elezione ha dichiarato di sentirsi solo come Vescovo di Roma , poi ha portato in San Pietro la statua di Lutero.
    Che altro c’è da dire !

  • ENZO ha detto:

    Molti semplici fedeli come me, disorientati e sconcertati dal comportamento di Bergoglio, si chiedono cosa possono fare per salvaguardare il Magistero della Chiesa. Al di là dei lodevoli convegni, che hanno uno scopo divulgativo, secondo me servirebbe una strategia per una concreta azione di contrasto a questa deriva, da parte dei tanti fedeli che come me che non sanno cosa fare per dare il proprio contributo e la propria testimonianza di fede.
    Prendendo spunto dal contesto civile in cui un gruppo politico che si prepara a guidare la comunità dello stato, forma un governo “ombra”; allo stesso modo, secondo me, sarebbe utile costituire subito una Chiesa “ombra” che alla luce del sole e senza scontrarsi con la Chiesa ufficiale, raccolga tutti i religiosi ed i fedeli cattolici che vogliono mantenere la tradizione del magistero. Per fare una similitudine, sarebbe come una “corrente” all’interno di un partito, che lavora per raggiungere quella maggioranza necessaria ad ottenere la guida del partito ed orientarne le scelte. In questo modo si potrebbero fare le proprie iniziative e, in ogni occasione, dichiarazioni ufficiali alla stampa, come quando si ascolta il parere di un leader della minoranza.
    Fiducioso che tale suggerimento possa essere uno stimolo per trovare soluzioni nuove per il bene comune, mi auguro che si riesca a passare dalle parole ai fatti. Con l’occasione ringrazio quanti si stanno già impegnando a livello di informazione per difendere la Dottrina della Chiesa
    (nella speranza che non riducano i loro sforzi).

  • deutero.amedeo ha detto:

    Si, certe azioni mi ricordano un po’ quella barzelletta che circolava a Milano, straziata dai bombardamenti aerei, durante la seconda guerra mondiale.

    Encomio solenne all’artigliere Ambrogio Brambilla.
    Addetto ad un pezzo di artiglieria contraerea, durante un’incursione nemica, rimasto senza munizioni, continuava nell’azione facendo bum bum con la bocca ottenendo i medesimi risultati.

    Però si fa presto a fare dell’ironia… Diciamoci almeno riconoscenti agli organizzatori e ai partecipanti a questo convegno. Fosse anche una goccia nell’oceano, qualche effetto l’avrà. Il rischio è che provochi una reazione uguale e contraria. Auguriamoci che non sia così.
    Buona notte e buona domenica.

  • Flora ha detto:

    Claudius III, condivido.

  • luca ha detto:

    Dopo due anni di rifiuto,occorrerebbe una correzione che impegni canonicamente i cardinali.Una correzione formale.

  • Stimato Direttore:
    “e ora ?”. “Sì. E adesso?”.
    Perché ora…
    Ora la Chiesa del profetizzato “Pastore stolto e Falso profeta” Francesco continuerà a preparare l’arrivo del suo padrone e signore l’Anticristo.
    Ora la maggioritaria Chiesa del silenzio seguirà in silenzio ed in silenzio continuerà quando venga l’Anticristo.
    Ora la piccola Chiesa delle dubias continuerà ad avere più dubbi e seguirà e continuerà a chiedere chiarimenti.
    Che cosa fare?:
    1º. Pregare ed avere sempre presente Giovanni 15:5.
    2º. Pregare e chiedere protezione alla Mamma che è la Madre di Dio.
    3º. Pregare e sopravvivere come un cagnolino Marco 7:27-28.
    E 4º. Pregare Dio affinché “accorci il tempo” Matteo 24:22 // Marco 13:20.
    Saluti.
    Estimado Director:
    “y ahora qué?”. “Si ¿Y ahora?”.
    Pues ahora…
    Ahora la Iglesia del profetizado “Pastor necio y Falso profeta” Francisco seguirá preparando la llegada de su amo y señor el Anticristo.
    Ahora la mayoritaria Iglesia del silencio seguirá en silencio y en silencio quedará cuando venga el Anticristo.
    Ahora la pequeña Iglesia de las dubias seguirá teniendo más dudas y seguirá y seguirá pidiendo aclaraciones.
    ¿Qué hacer?:
    1º. Orar y tener siempre presente Juan 15:5.
    2º. Orar y pedir protección a Mamá que es la Madre de Dios.
    3º. Orar y sobrevivir como un perrillo Marcos 7:27-28.
    Y 4º. Orar para que Dios “acorte el tiempo” Mateo 24:22 // Marcos 13:20. ´
    Saludos.

  • claudiusIII ha detto:

    E adesso, nulla. Come al solito. Dobbiamo capire che il problema non è Bergoglio. Perché non è il papa. Quello che dice non ha alcun valore. E’ Ratzinger che , se può, deve svelare la verità. Probabilmente gli avevano chiesto, già nel 2005, di dimettersi. Per mettere un loro uomo fidato. Forse Benedetto non ha ceduto fino in fondo- il ricatto sarà tipo quello fatto a Siri al conclave che ha eletto il fratello Roncalli: persecuzioni immani alla Chiesa- e ha accettato di farsi da parte solo formalmente, ma non nella sostanza.

    • Vittorio ha detto:

      A me pare che a sto punto aveva ragione Lefebvre e son tutti scomunicati pure quelli dell incontro. Non son validi i metodi naturali, non si doveva riammettere i divorziati in chiesa e dargli la comunione spirituale. A meno che Tommaso d Acquino non salvi uno solo: Bergoglio.
      In caso di archiviazione segnalare sul blog. Grazie.

  • Giov ha detto:

    Mah, io disapprovo questo ostinato focalizzarsi sulla comunione ai divorziati, come se fosse l’unico scandalo che questo Papa dà alla Chiesa. Aperture all’eutanasia, abortisti trattati da santi, invasione africana al primo posto nelle prediche, continue eresie e deliri sulla dottrina, seminari abbandonati nelle mani di sodomiti, ricatti tra prelati, festini gay, soldi che spariscono, chiese vuote, potere a personaggi che dire equivoci è poco, santi sacerdoti e vescovi emarginati e cacciati, e persino voci di elezione invalida… e tutto quello su cui sono capaci di protestare le poche autorevoli voci, è la comunione ai divorziati?

    Non ditemi che si tratta di “una battaglia simbolica”, perché lo so. Ma a chi ascolta, costoro sembrano solo una manica di reazionari che si impuntano su un dettaglio, mentre l’enorme elefante nella stanza non lo indica ancora nessuno. Se pensiamo che questa roba farà cadere il bergoglismo, credo che ci sia più d’uno che in questo momento si sta sbellicando dalle risa.
    Che dire, good luck…

    • GMZ ha detto:

      Caro Giov,
      Guardi che con la comunione ai concubini viene giù tutto, come ha bene messo in luce il prof. Seifert.
      Non è una battaglia simbolica, ma una difesa del sacramento del matrimonio e, con esso, del depositum fidei.
      La battaglia contro la comunione ai concubini, inoltre, non è una alternativa rispetto alla difesa di altri valori: ognuno deve contribuire al meglio delle sue possibilità e combattere sul fronte che gli è più congeniale; senza quartiere, la lotta contro il satanismo massonico. Altroché!
      Ossequi.

    • Vittorio ha detto:

      Ho sentito che e’ il battesimo che fa il cattolico non l’ Eucarestia. Correggetemi.

    • Claudius ha detto:

      Hai perfettamente ragione.

  • Sulcitano ha detto:

    E ora? E adesso? Intanto lodiamo, glorifichiamo, ringraziamo e adoriamo nostro Signore Gesù. Finalmente, dopo 5 anni di pericolosi scarrocciamenti dalla retta via della salvezza Cristiana, sfiorando gli scogli della dissoluzione, eccoci che la vera Chiesa è nuovamente in mare aperto per poter respirare a pieni polmoni la fresca e pura aria dello Spirito Santo.
    SIA LODATO GESÙ CRISTO!

  • Elisabetta ha detto:

    E ora? Non so. Ma vorrei dare il mio contributo da eye witness. Ho viaggiato in treno per essere presente a questo convegno che ritengo di essere di importanza storico. Ho spaventato? Sorpreso? Sig Tosatti con il mio saluto commosso 😁. Ho visto una sala piena di cattolici convinti, tranquilli, gentili, educati, gioiosi anche in questa situazione “grave”. Direi di aver visto più giovani che anziani, più laici che religiosi. Ho visto 2 o 3 frati,credo, dell’Immacolata, davanti avevo le spalle larghe di giovani sacerdoti africani, alla mia destra avevo un uomo di parrocchia, riservato, di 60 anni, alla mia sinistra avevo tre ragazzi con tatuaggi, orrechini e dépliant prolife. Quello più vicino a me aveva i pantaloni da rapper e il rosario in mano. Ogni tanto guardava il crocifisso come se fosse la sua salvezza. Insomma bello essere circondato, anche per poco tempo, della mia gente.

    • Vito ha detto:

      Bellissima testimonianza.
      Grazie Elisabetta.

    • GMZ ha detto:

      Come la invidio, Elisabetta.
      E grazie per questo minimo resoconto: mi ha messo di buon umore!
      Ossequi.

    • Acchiappaladri ha detto:

      @Elisabetta
      allora siamo stati almeno in due ad importunare al convegno il nostro benemerito “padrone di casa” Marco Tosatti!! 😀 Io non l’ho abbracciato per non attaccargli la bronchite: spero che però lei l’abbia fatto. 🙂

      Cara @Elisabetta, può darsi che abbiamo viaggiato sullo stesso treno: le auguro però di aver trovato un posto a sedere perché io ho dovuto fare il “fioretto” di tre ore e passa in piedi (dopo la sfacchinata dell’A/R in treno e la marcia veloce da e per la stazione della metro perché avevo tempi stretti al minuto) che non so se mi farà scontare qualche minuto di purgatorio ma di sicuro mi ha risvegliato un brutto mal di schiena!

      Discordo da lei per qualche dettaglio statistico: sono stato sorpreso anch’io dalla presenza di 20-30enni, alcuni effettivamente che sembrava che avessero sbagliato l’indirizzo del rave party 😀 , ma l’età media la stimerei a cavallo del mezzo secolo.

      Di frati ce ne erano molti di più, quasi tutti (a giudicare dal saio) FFI o ex con abito mantenuto simile. Pochissime le suore.
      Considerato il clima ecclesiastico che imperversa attualmente a Roma, di preti ce ne erano più di quanto mi aspettassi ma in quel circa mezzo migliaio di persone (comprese quelle che non sono riuscite ad entrare nella sala) i laici erano nettamente prevalenti. Molte donne: brave (a cominciare dalla conduttrice del convegno).

      • Elisabetta ha detto:

        @Acchiappaladri
        Si! Ho dato due grossi baci a Sig. Tosatti aggiungendo: “Leggo il blog ogni giorno!” Mi ha risposto: “Oh, poverina.” :))

  • Sempliciotto ha detto:

    Ottimo!
    Ora non ci resta che assistere impotenti al menefreghismo Vaticano…

  • Marco Bianchi ha detto:

    Va bene il richiamo alla Amoris Laetitia e agli errori evidenziati dai dubia.Dubitando che quello che non è successo in due anni possa succedere ora.Ma il rifiuto della evangelizzazione?La celebrazione di Lutero? Dio padre di tutte le confessioni? Tralasciando altro.Bergoglio,Amoris Laetitia o no,è un eretico.

    • Paolo O. ha detto:

      Penso esattamente la stessa cosa.
      Un po’ deluso.
      Forse mi sfugge qualcosa,
      ma a guardare da fuori, fra i tanti modernismi, (primo fra tutti l interreligiositá una grazia), l’unico punto è la comunione ai divorziati risposati?

    • Acchiappaladri ha detto:

      @Marco Bianchi
      Guardi che nella pratica “il richiamo all’Amoris Laetizia” è stato solo uno dei pretesti ufficiali, oltre alla sincera commemorazione dei cardinali Caffarra e Meisner (non so quanti abbiano colto il dettaglio “DA SCOOP” sapientemente inserito nel suo intervento da quel santo volpone, vecchietto ma ancora brillantissimo studioso di storia ecclesiastica, il card. Brandmüller: il defunto card. Meisner fin dalle prime mosse di quella buffonata di sinodo sulla famiglia aveva profetizzato, oracolo del Signore, come umanamente è destinata a finire la storiaccia salvo interventi straordinari del Signore! Vi lascio il gusto di andarvi a cercare questo scoop nelle registrazioni) per il convegno.

      A parte i minuetti di facciata, i riti in pubblico ancora molto da “amici democristiani”, lì in sala sapevano tutti (spie e un po’ di disturbatori compresi) di che cosa purtroppo ragionare … e in effetti si è parlato sopratutto di altro.
      Mi sa che sia stato citato giusto un paio di volte e di sfuggita il nome “Amoris Laetitia”.
      E’ stato citato più spesso il S. Vangelo e N.S.Gesù Cristo.

      Mentre si continua sinceramente a pregare per il miracolo, è stato segnalato che è iniziata un’altra fase di preparazione a una lunga e dolorosissima Via Crucis.

      Per me peccatore qualunque, senza vocazione al martirio (nelle sue varie forme) c’è poco da stare allegri, nonostante i ripetuti e scroscianti applausi in sala … io avrei voluto meglio le campane a morto 🙁

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    E ora, dopo che i protagonisti della difesa non solo della vera fede, ma anche del vero bene dell’uomo e della donna, hanno fatto tutto il possibile, in un modo che più equilibrato di così non si può, senza – anche questo va detto – irrealistiche fughe in avanti, mi pare che si debba aspettare, serenamente, quanto vorrà disporre la Provvidenza. La quale, tra l’altro, come detto più volte, se ci ha dato Bergoglio come Pontefice di Santa Romana Chiesa, un motivo c’è di sicuro, e forse anche più di uno. Quindi, “ciascuno al suo lavoro”, come diceva il Poeta.

    Grazie al dott. Tosatti, se potrà rendere disponibili, in qualche modo, gli interventi.

    • Acchiappaladri ha detto:

      @Pier Luigi Tossani
      Motivi ci sono di sicuro (mi permetta: NON per darcelo ma per infliggercelo [credit: San Vincenzo di Lérins] )e uno lo conosco persino io, cioè la malvagità di noi battezzati nominalmente cattolici almeno delle ultime 2-3 generazioni.

      Son certo (perché ho letto spesso suoi commenti) che in realtà anche lei sa che “non ce la possiamo cavare” così con poco “lasciando fare alla Provvidenza”:
      fra le poche certezze che un cristiano con un’infarinatura evangelica ha c’è quella che chi fa comodamente come sopra finirà al 100% vomitato all’Inferno (che non è ancora stato abolito).

      Certo che “a ciascuno il suo lavoro” è un pensare corretto, ma appunto continuerà ad esserci lavoro, travaglio, e sempre più scomodo, anche per i laici qualunque per guadagnarsi almeno quel minimo sindacale sufficiente per pagarsi un posto in piedi in carro bestiame maleodorante sull’ultimo convoglio che partirà per il Purgatorio.
      Chi di noi tirerà le cuoia entro pochi anni probabilmente potrà considerarsi fortunato per non aver dovuto avere a che fare con nuove occasioni di peccato oltre a quelle di sempre.

      Ha presente quando Nostro Signore augurava alle contemporanee donne di Gerusalemme di non avere figli ? 😉

  • GMZ ha detto:

    Caro Tosatti,
    Grazie per aver testimoniato la verità, a lei e a tutti coloro che hanno dato vita a questo piccolo, grande evento; relatori e pubblico.
    Ossequi.

  • Ecclesia afflicta ha detto:

    A proposito di magistero papale, vorrei segnalare un interessante contributo in inglese a questo sito:
    http://liturgicalnotes.blogspot.it/2018/04/s-leo-ii-and-s-peter-and-papal.html

    Riporto un estratto:
    “…Some people believe the Petrine Ministry means that a Pope is set in place and guided by the Holy Spirit in order to give exciting new perspectives, perhaps even surprises, to the Church. Not so. Not in a month of Sundays. As Blessed John Henry Newman taught, in a memorable passage in his Apologia about which I will write more tomorrow, the ministry of the Roman Church, its “extraordinary gift”, has always been negative, to be a remora, a barrier against novelty, innovation.

    At the jagged and dangerous edge of a high and precipitous cliff, the Pope is the Council Workman whose very simple job it is to put up a notice saying DANGER: KEEP AWAY.
    ‘Negative’, laconic, ‘rigid’, but, oh, so necessary. A mischievous or homicidal or mischievously homicidal pope who put up a notice reading ADVENTURE PLAYGROUND or YOUR CONSCIENCE WILL TELL YOU WHEN TO JUMP or WE WILL ACCOMPANY YOU RIGHT UP TO YOUR JUMP would be failing in the duty set him by his Master.

    Through two millennia, it has been the duty of successive Bishops of Rome to resist, condemn, and extirpate novelty and any attempt to change the Faith…. ”

    Il ministero del papa è “negativo”, una remora. Non deve promuovere sorprese e o aprire nuove prospettive, ma salvaguardare la fede dalle innovazioni. E’ come un addetto comunale che mette il cartello “pericolo” davanti ad un precipizio. Se scrivesse ” Area di avventure”, oppure ” La tua coscienza ti dirà quando gettarti”, oppure ” Sarai accompagnato nella tua scelta di gettarti” verrebbe meno al proprio dovere…

    • Vittorio ha detto:

      Le innovazioni le ha fatte san Giovanni Paolo II togliendo la scomunica ai divorziati risposati . Vedi sopra. Papa Benedetto non l’ ha ristabilita.

  • Bavaricus ha detto:

    Siamo stufi di correzioni “implicite” e convegni inutili.

    • Sempliciotto ha detto:

      Esatto!

    • Acchiappaladri ha detto:

      @Bavaricus
      Ma no dai, inutile non è stato: di sicuro non è stato risolutivo anzi confermo (dopo averci partecipato) quello che dicevo già prima e che ho visto commentato anche da qualche altro lettore qui, cioè che ritengo che nella sostanza in Vaticano chi comanda continuerà nella ben nota politica di demolizione più o meno mascherata.
      Però son convinto che al governo in carica questo piccolo convegno ha dato fastidio, forse addirittura più dei Dubia.
      Quella manciatina di cardinali e vescovi “dubbiosi” ha ritenuto di dover provare anche questa ulteriore tiratina d’orecchie.
      E va be’ … li abbiamo un po’ aiutati in questo ulteriore tentativo … qualche volta i miracoli accadono 😉
      (il problema di fondo è che sono di gran lunga troppo pochi quelli che pregano per il miracolo: IMHO andrà in qualche modo a finire come a Sodoma dove il quorum, per quanto piccolo, per far scattare il bonus di Misericordia non venne raggiunto).

    • Grog ha detto:

      Hai un’idea migliore?

  • Gian ha detto:

    Sia lode a Dio! Finalmente si sentono parole di Verità, dopo tanto fumo e tanta confusione.

  • franz ha detto:

    e ora ?

  • Flora ha detto:

    Sì. E adesso?

    • Lo spettro del fegato dello Spettro di QC ha detto:

      E adesso si balla!!!

      • Lo spettro del fegato dello Spettro di QC ha detto:

        segnalo che il commento qui sopra non appartiene a me, il vero “FEGATO”.
        Sarà lo spettro “originale” che ha finito di roderselo.

    • EquesFidus ha detto:

      Io temo reazioni sconclusionate, o più semplicemente che verrà adottata la strategia del silenzio, con l’ordine a tutti i giornali e giornalisti di non dare rilievo alla notizia, né sulla stampa nazionale né, soprattutto, su quella internazionale. In sostanza: “Avete ribadito la Dottrina cattolica di sempre? Benissimo, tanto nessuno tranne quattro gatti interessati ne saprà mai niente e noi potremo continuare allegramente a minare la barca di Cristo”. Spero che chi di dovere, cioè gli organizzatori del congresso ed i firmatari, abbiano già preso provvedimenti affinché questo non accada: a costo di essere tacciati come “vescovi contro papa Francesco”, se ne deve parlare. La gente, i semplici fedeli che vivono in questi tempi bui e di crisi devono sapere che c’è ancora qualcuno disposto a proclamare ed a morire (se non letteralmente, figuratamente) per amore della Verità. Questa è la più grande testimonianza di fede, di cui noi poveri disgraziati laici abbiamo bisogno. Alla Chiesa servono martiri della Fede e persone innamorate di Cristo, non affabulatori o capirione.

      • Acchiappaladri ha detto:

        @EquesFidus

        Sì, la penso grosso modo così anch’io. Però la “congiura del silenzio” non funzionerà competamente perché, con gran rosicamento dei soviet e dei commissari politici del partito al potere, per il momento nei media a diffusione nazionale NON sono ANCORA tutti leccacalzini.
        Ho appena visto che ad esempio Boezi per Il Giornale sta dando qualche risalto al convegno:
        http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ribellione-dei-cardinali-ecco-rilancio-dei-dubia-1513284.html
        Francamente non è un granché come articolo di cronaca ma meglio che niente.
        Vedrà che qualche notizia girerà anche all’estero su media generalisti.
        Però son certo che il grosso della popolazione nulla saprà.

        Da tempo ormai umanamente parlando non c’è più speranza di arrestare la demolizione modernista della Fede Cattolica:
        il solito discorso è che ugualmente chi può far qualcosa, ciascuno nel suoi ruolo, deve comunque provare a farlo anche se costa una croce più pesante.

        Poi, chissà quando dopo l’accumulo di chissà quante macerie, chi sarà ancora vivo vedrà la Chiesa ripartire dalle catacombe in cui qualcuno ha conservato la Fede e ridiffondersi sulla Terra.

        Nel frattempo cerchiamo di non trovarci traslocati per sempre nello stesso condominio di Lutero e Kasper 😉

      • miserere mei ha detto:

        Dovremmo semplicemente accettare che il venerdì santo non fa sconti. Se stiamo portando (e c’è chi lo fa fisicamente) questa croce è perché il mondo odia la Verità, il potere religioso e quello politico hanno o troppe mani in pasta o se ne lavano le mani, tra i discepoli c’è chi ha venduto il Signore e chi a parole lo avrebbe difeso, invece lo ha rinnegato. Chi più, chi meno, ci siamo dentro tutti, mentre la Madre offre se stessa corredimendo l’umanità.
        La sapienza del mondo consiste nel trarre vantaggio dal proprio sapere; la sapienza della carne consiste nel trarne piacere, edulcorando la pillola e derogando dalle esigenze più fastidiose della Verità; la sapienza secondo il diavolo consiste nel trarre onori e applausi da ciò che si sa e si mostra, vantandosi, di sapere. L’eterna Sapienza invece è l’Amore di Dio, rivelata da Gesù, in croce, per redimerci dal male che ci fa schiavi.
        Fatima ( o Akita) ci avevano avvertiti: sono state bollate come “vaneggiamenti di donne”, buone per i “profeti di sventura”.
        Quel che accade nella Chiesa cattolica da un cinquantennio abbondante, e ancor più dal 2012 in qua, puzza di zolfo.
        Interessantissimo, a proposito, lo studio di Alfredo Barbagallo, ripreso da Socci in questi giorni, sulla profezia di Malachia.
        Se è evidente che siamo in un venerdì santo ecclesiale, se ci stringiamo con fede addolorata alla Madre, non dobbiamo nemmeno disperare della Pasqua, dopo il necessario sabato santo. E’ quel che non capiscono soprattutto i “modernisti” (riunendo in questo termine ogni patologia ecclesiale in atto, atta a snaturare la Sposa di Cristo e a deturparne il sacramento): alla fine il Signore rotola via la pietra, gli angeli intervengono, Cristo è vivo e non è una simbologia delle nostre proiezioni verso il progresso dell’umanità, ma esattamente Colui che la Chiesa ha annunciato per secoli. Ha detto che tornerà. Ecco. Qui è il punto.
        Per tutti. Siamo tutti esuli, non solo i “migranti”. Siamo esuli figli di Eva, che la misericordia di Dio cerca di riportare alla patria, alla casa del Padre, dove vivremo esternamente, senza dissolvenze, ognuno secondo giustizia (non imbrogliabile con i giochetti verbali e le mezze smentite), là dove avremo voluto.

        • miserere mei ha detto:

          refuso, quasi in fondo:

          ci vivremo eternamente, non “esternamente”

    • Acchiappaladri ha detto:

      @franz @Flora
      E ora… come sempre!!!!!!!! 😉

      Ammesso di riuscirci, cerchiamo di vivere da cristiani almeno da 6 politico : tanto noi che seguiamo il blog di Marco Tosatti lo sappiamo benissimo che cosa BISOGNEREBBE fare per passare l’esame col Capo, quello vero (e sappiamo che è difficile prendere la sufficienza perché siamo dei miseri peccatori, bravi a criticare gli altri ma mica tanto bravi nella nostra vita).