CHIESA CATTOLICA, DOVE VAI? SABATO A ROMA. SU AUTORITÀ PAPALE E CONFUSIONE.

3 Aprile 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

“Chiesa cattolica, dove vai?” è il titolo del convegno che avrà luogo sabato 7 aprile a Roma, e che vedrà la partecipazione del cardinale Brandmueller, del cardinale Burke, di mons, Athanasius Schneider e di altri oratori. L’ingresso è libero, e non è necessaria nessuna prenotazione. Il sottotitolo del convegno è una frase del cardinale Carlo Caffarra, in uno dei suoi ultimi interventi: “Solo un cieco può negare che nella Chiesa ci sia grande confusione”.

I temi saranno diversi, e certamente di grande delicatezza e importanza. Uno di essi riguarderà i limiti del potere del Pontefice all’interno della Chiesa, in particolare in materia di dottrina; un argomento che peraltro è stato trattato recentemente dall’ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Gerhard Müller, in un lungo articolo su First Things e di cui potete leggere brani salienti in italiano qui.

In calce trovate il programma del convegno. Fra l’altro, si può ricordare che il card. Brandmueller è l’autore di un libro molto significativo, “La Chiesa e il diritto ad errare” (Libreria editrice Vaticana, 1992), in cui affronta il caso Galilei ricordando le strumentalizzazioni storiche, riconoscendo gli errori di Galilei, ed anche gli errori degli uomini di Chiesa, che sbagliarono proprio nell’esegesi ritenendo di vedere una contraddizione tra Copernico e la Bibbia. Con l’avallo di Giovanni Paolo II e la stima, poi di Benedetto XVI, Brandmueller partì dal caso Galilei per spiegare che la Chiesa non avanza alcuna pretesa di infallibilità, né per sé, né per i papi, se non in pochi, precisi e determinati casi. E questo ha certamente un legame attuale con quanto alcuni iper-papisti affermano a proposito di un documento come Amoris Laetitia, cioè una semplice esortazione apostolica; per non parlare delle non-interviste a Eugenio Scalfari…

Il convegno avrà luogo nel nome del cardinale Carlo Caffarra; e un evento del genere era certamente un suo desiderio. Quindi il ricordo del porporato troverà ampio spazio nelle relazioni del convegno. Il cardinale era uno dei firmatari dei “Dubia” – che ancora attendono una risposta da parte del Pontefice – centrati sul discusso capitolo VIII di Amoris Laetitia, e sulle ancora più discusse “noticine” che aprono la strada alla comunione per i divorziati risposati, il cui primo legame sia ancora valido.

La giornata di convegno si chiuderà con la lettura di una Dichiarazione di fede al Magistero di sempre della Chiesa cattolica.

Chiesa cattolica, dove vai?

“Solo un cieco può negare che nella Chiesa ci sia grande confusione” (Card. Carlo Caffarra)

Roma 7 aprile 2018

Preghiera in cappella: ore14.30

Apertura lavori ore 15

Introduce e modera Francesca Romana Poleggi

Cardinal Walter cardinal Brandmüller: “On consulting the Faithful in Matters of Doctrine” di Newman (30 minuti)

Cardinal Raymond Leo Burke: I limiti dell’autorità papale nella dottrina della Chiesa (30 minuti)

Mons. Athanasius Schneider: “La Sede Apostolica di Roma come cathedra veritatis” (20 minuti)

Prof Valerio Gigliotti: “I limiti alla plenitudo potestatis del Papa nella storia del diritto e della Chiesa” (15 minuti)

Pausa

Saluto del cardinal Zen (10 min): La Chiesa oggi in Cina

Marcello Pera: un breve intervento

Renzo Puccetti: Da Caffarra a Paglia: la rivoluzione nella bioetica (15 minuti)

Breve videointervista a Carlo Caffarra su Humane vitae

(con videointervista sull’enciclica al cardinale, dal min.20.10 al 24.10)

Lettura Declaratio (10 min)

L’evento si svolgerà The Church Village (sala La Rambla), Via di Torre Rossa 94, 00165 Roma


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65 commenti

  • Lucy ha detto:

    @ P.p.
    Avere la stessa fede cattolica circa la comunione eucaristica a casa mia vuol dire credere nella Presenza Reale di NSGC nell’ostia consacrata a cui ci si accosta PREVIA confessione da un prete cattolico per essere in “stato di grazia” , come è per noi.Non mi sembra che le cose stiano così , altrimenti perchè la signora ha chiesto il permesso/possibilità? Se poi Bergoglio ha detto che NON OSA dare il permesso qualche problemino c’è e grande.

  • Lucy ha detto:

    Titolo del convegno :”Chiesa cattolica dove vai?”.Tra i temi “I limiti del potere del pontefice all’interno della Chiesa, in particolare in materia di dottrina”.
    Ci sarebbe materia per un libro, dovendo fare un post mi limito al tema dell’ “intercomunione”.
    È noto che una signora luterana nel dicembre 2015 chiese a Bergoglio se poteva fare la comunione assieme al marito cattolico.Che cosa avrebbe dovuto rispondere Bergoglio in base al fatto che lui non è il padrone della dottrina ma è ( dovrebbe essere)il custode della Tradizione e della Fede della Chiesa? :” Cara signora, lei mi fa molta tenerezza (tenerezza , parola che mi piace tantissimo) ma quello che mi chiede NON è possibile a meno che…..lei si converta alla fede della nostra Chiesa Cattolica.Lei così andrebbe a ricevere l’ostia consacrata da un sacerdote ministeriale e quindi contenente NSGC in corpo , sangue , anima e divinità ma prima dovrebbe essere in ” grazia di Dio ” e quindi passare attraverso la confessione amministrata da un sacerdote cattolico, elencando a lui , previo esame di coscienza, e a viva vice i peccati commessi, non semplicemente facendo atto di muta presenza come mi è capitato di dire in una delle mie tante “defaillances” di cui mi pento, e infine proponendo di non più peccare ; senza questo percorso cattolico il suo accostarsi alla Santa Comunione sarebbe atto”sacrilego”.
    Avrebbe dovuto dire così e invece disse :” si , no , non so, fate voi” bypassando astutamente regole , dottrina , catechismo e chi più ne ha ne metta.
    Da allora ha “avviato il processo ” verso l’ “intercomunione ” che sta già avanzando.Questo è solo un esempio.Se al convegno di Roma si chiarisse se Bergoglio su questo specifico tema, per non parlare di altri ugualmente esplosivi ,DEVE stare ENTRO la dottrina della Chiesa e non si permetta l’avanzata verso un manifesto sacrilegio sarebbe un bene per tutti.

    • P.P. ha detto:

      Signora Lucy, la risposta data dal Papa alla sig.ra De Bernardinis (la famosa luterana) non era affatto un “fate vobis”: le ha detto di valutare se partecipare alla Comunione riflettendo su “Una fede, un battesimo, un Signore”. UNA FEDE, a casa mia, significa: la stessa fede del marito cattolico. Tradotto significa: “se, al di là di una questione nominalistica (luterano/cattolico), nella sostanza hai la fede cattolica, allora va bene”. E ha anche detto di “non osare dare il permesso”, rimettendo alla sig.ra De Bernardinis di valutare se quella stessa fede ci fosse o no.

      • Maria Cristina ha detto:

        Cosa vuol dire al dila’ della questione “ nominalistica” luterano/cattolico? Ma se uno e’ pubblicamente luterano almeno in Germania appartiene alla Chiesa luterana. Non e’ questione di nominalismo ma proprio di sostanza. Tanto piu’ che
        se un protestante vuol farsi accogliere nella Chiesa cattolica e’ libero di farlo e di farsi cattolico. Una conversione che abbia una “ sostanza” non puo’ essere solo una questione soggettiva del tipo oggi mi “ sento” cattolico e faccio la Comunione alla Messa cattolica, domani poi ritorno nella mia Chiesa protestante? Se uno e’ cattolico nella “ sostanza” nulla gli impedisce di abbandonare la Chiesa luterana farsi cattolico e poter fare finalmente la Comunione alla Messa cattolica insieme al proprio coniuge cattolico. Mi sembra molto semplice.
        Le complicazioni che il Papa non ha risolto con la sua risposta sono quando una persona crede che protestante e cattolico sia la stessa cosa e che quindi rimanendo tranquillamente protestante possa fare la Comunione alla Messa cattolica.

  • Echenique ha detto:

    Francisco, tengo dos preguntas para usted. Ya sé que usted no acostumbra responder a católicos, sino sólo a quien no lo sea, pero aun así me lanzo a ello, porque, aunque quisiera hacer una excepción en mi caso, no sabría qué responder.
    1ª. ¿ En cual de los numerosos textos evangélicos que nos hablan del infierno se basa usted para negar su existencia ? ¿ O son mentira esos textos o incluso todo el evangelio ?
    2ª. ¿ También es mentira la parábola del rico Epulón y el pobre Lázaro, que nos asegura la inmortalidad de Epulón en el infierno ?
    Yo, en su caso, de no creer en el infierno, ni siquiera se me habría ocurrido candidarme al sacerdocio, pero ya veo que usted dispone de un código ético más modelno que le ha llevado a engañar a todo el mundo hasta conquistar el papado para, así, poder hacer el mayor mal posible a la Iglesia Católica, con el consentimiento o, al menos, silencio de cardenales y obispos, que van a dejar pocos huecos en el averno.

  • Vittorio ha detto:

    Rileggendo SU WIKIPEDIA…cio’ che sarebbe pervenuto del “discorso vero” di Celso (II sec.) nella confutazione di Origine, ho veduto con “orrore” 😉 come cio’ che lo scandalizzava del cristianesimo (i peccatori, le prostitute) e differenziava dai “puri” pagani: faccia pensare a parti della chiesa di Bergoglio.

    Non e’ ancora giunto al “Pantera” ma gia’ questo nome censurera’ il post?

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Celso_(filosofo)

    • Vito ha detto:

      @Vittorio
      Celso era soltanto un leccapiedi che scriveva di cose che non conosceva per compiacere chi stava al potere.
      Lei, invece, è la dimostrazione che a 2000 anni di distanza la mamma dei leccapiedi è sempre incinta.

  • Isabella ha detto:

    Lungi da me entrare in diatribe sul CVII. Devo ammettere, però, che i suoi “difensori” mi ricordano vagamente gli “apologeti” del comunismo, che in teoria sarebbe “un bene per l’umanità” e propone una società perfetta. Solo che stato sempre applicato male (destino cinico e baro), ma appena si riuscirà ad applicarlo bene vedrete che meraviglia.
    Io mi fido eh, ma da bieca materialista quale sono mi ostino a osservarne gli effetti e mi pare che, forse, qualcosa di sbagliato proprio a monte ci sia. Ma magari sbaglio io.

    • EquesFidus ha detto:

      Il problema è questo: sia gli oppositori in toto che i pasdaran del Concilio Vaticano II favoriscono la causa protestante e modernista, i primi pretendendo che non sia stato un vero Concilio (scadendo quindi nel sedevacantismo e letteralmente nell’eresia, in quanto basati sulla contestazione dell’autorità papale e la scelta, hairesis, di ciò che piace del Magistero petrino), i secondi assumendo che tutto quanto stabilito dal CV II (anche i pronunciamenti non magisteriali e sorvolando su meccaniche conciliari non chiare, personaggi eretici o inadeguati e sull’oscena propaganda dello “Spirito del Concilio” durante e dopo l’assise conciliare) sia santo ed intoccabile e chiunque osi discuterne anche solo una virgola sia eretico, scadendo di conseguenza nell’idolatria e, sovente, nel modernismo e nell’archeologismo. La terza posizione, cioè fare proprio il paolino “vagliare tutto (tutti i documenti, intendo) e tenere ciò che è buono (cioè i documenti realmente magisteriali ed, in ultima analisi, anti-modernisti come la “Dei Verbum”)” purtroppo è una posizione minoritaria; resta il fatto che entrambe le posizioni predominanti (quella anti-conciliarista-sedevacantista/tradizionalista e quella progressista-conciliarista) finiscono per indebolire l’autorità pontificia e per favorire proprio ciò che un cattolico dovrebbe temere ed affrontare, ovvero l’eresia.

      • GMZ ha detto:

        Caro EquesFidus,
        Le faccio una domanda: a chi spetterebbe codesto vaglio? Al papa? In bocca al lupo Ai vescovi? Quelli tedeschi o quelli polacchi? Ai teologi – magari agli 11 alfieri di Francesco?

        È un ginepraio, e l’incertezza con cui oggi abbiamo a che fare sta tutta nei “circiterismi” che mise a fuoco il solito Romano Amerio.
        Il “peccato originale” del Concilio Vaticano II sta tutto nelle sue smagliature: l’interlinea dei documenti è così ampia, che tra un rigo e l’altro ci sta Guerra e Pace.

        Prendiamo Nostra Aetate, con le sue aperture verso le altre religioni (che pure avrebbero qualcosa di “vero e santo” ): senza la luce di Nostra Aetate, che cosa ci perderemmo oggidì? Io due idee ce le avrei…
        Me lo chiedo poiché oggi la Chiesa sta andando da qualche parte, e Nostra Aetate è uno degli aggiornamenti presenti nel suo navigatore. Da brividi…
        Ossequi.

        • Maria Cristina ha detto:

          Ne’ la posizione di attacco frontale al CVII ( e’ tutto da rigettare) ne’ quella di difesa ad oltranza sono sostenibili. Si puo’ pero’ ragionevolmente e cristianamente valutare che il CVII a cui parteciparono tanti vescovi e teologi, fu ad un certo punto manovrato in maniera poco onesta da un gruppo agguerrito di teologi progressisti fra cui quelli dell’ “ officina bolognese” e di cardinali tra cui il card. Suenens che orientarono gli atteggiamenti e le decisioni degli altri prelati che magari non erano modernisti. E’ raccontato bene dallo storico prof. Roberto De Mattei nel suo libro …..” il Concilio Vaticano secondo. Una storia mai scritta” ed. Linsau , che vi invito a leggere .

          • GMZ ha detto:

            Cara Maria Cristina,
            Ho una domanda per lei: crede che tra i tanti suoi frutti, il Concilio Vaticano II ne abbia dati di buoni? Se sì, me ne cita qualcuno?

            Per il resto, credo anche io che il Vaticano II non possa essere semplicemente “cancellato”. È che la sensibilità della maggior parte dei nostri fratelli è ben contenta del Vaticano II, e il problema è tutto per quei poveracci che, come me, vedono nel Vaticano II il trionfo della massoneria. Sic..
            Ossequi.

          • EquesFidus ha detto:

            Mi permetto di risponderLe io: la “Dei Verbum”, tanto per cominciare (che è stato un potente schiaffo a quell’ala modernista che vedeva invece nei Vangeli dei racconti non storici da “interpretare”, cioè modificare, a piacimento), oltre all’aver esposto tutto il marciume liberal-modernista sulla pubblica piazza. Per il resto, basta guardare alla storia con serenità per rendersi conto che molte storture ed eresie non sono prodotti del Concilio, ma successive e da attribuirsi a situazioni e personaggi ben più sinistri. Guardiamo alla rivoluzione liturgica, per esempio: postconciliare, non se ne trova traccia nei documenti del CV II, anzi. Lo ribadisco, credere e predicare che il CV II sia stato uno sbaglio in tutto e per tutto vuol dire sia non favorire il ripristino della buona e santa tradizione liturgica, morale e dottrinale, bensì sconfessarla e favorire proprio coloro che vogliono distruggerla, sia non rendersi conto che i problemi, in seno alla Chiesa, erano pregressi e da ben prima del CV II.

          • Lo spettro del fegato dello Spettro di QC ha detto:

            Guardiamo alla rivoluzione liturgica, per esempio: postconciliare, non se ne trova traccia nei documenti del CV II, anzi.

            Apapunto. Però se osi aprir bocca subito ti tacciano di eresia e di aver condannato il CVII.
            E i vescovi NEGANO PERVICACEMENTE qualsiasi ritorno alla Liturgia di Sempre.
            E NESSUNO CORREGGE.
            Perchè questo?

          • EquesFidus ha detto:

            A causa del modernismo e del liberalismo liturgico e dottrinale che attanaglia la Chiesa come un tumore, unito ad una profonda ignoranza delle cose di Dio e della Chiesa ormai oggigiorno diffuss in ampie fasce della Chiesa (non solo del clero). Questo, ed il fatto che il fenomeno tradizionalista e, ancor più, sedevacantista prestano il fianco a facili critiche ed osservazioni (peraltro a volte corrette) non solo da parte di eretici e progressisti di varia natura, ordine e grado, ma anche di semplici fedeli per niente consapevoli di tutto questo.

    • anonimo verace ha detto:

      che qualcosa di sbagliato a monte ci sia, è evidente… ma non è detto che questo qualcosa sia nei pronunciamenti dottrinali del Concilio. E’ in vece probabile che questo qualcosa sia dentro l’ordine da cui proviene JMB, cioè l’ordine gesuita. Qui si continua a parlare di eresie varie da cui sarebbe stato infettato il Concilio, ma sempre trascurandone una : il comunismo o meglio l’ideologia marxista leninista. Ricordo un mio amico, scomparso giovane ormai da molti anni, che accusava il cardinal Martini, all’epoca non ancora cardinale, di aver trasformato il Pontificio Istituto Biblico, di cui era a capo, in uno strumento di propaganda marxista.
      E vi siete mai chiesti perchè alcuni libri non graditi all’ordine gesuita siano totalmente scomparsi dal mercato librario ?

    • maria massa ha detto:

      ma no! È la realtà che non si adatta, questa impunita pretende di essere più lungimirante delle sorelle demagogia e ideologia…

  • virro ha detto:

    Mentre crescevo, ho un ricordo ben preciso dei momenti in cui si ascoltavano le parole del Papa:
    Ci si poneva in modo tale da poter ascoltare, e perciò in silenzio,
    si abbassava il capo al momento della benedizione, e si rifletteva sulle parole appena udite.
    Dalle parole di questo (non) Papa bisogna scappare per evitare di peccare; a causa della sua incoerenza e poca chiarezza, noi stessi ci troviamo chi a criticarlo e chi a giustificarlo, e successivamente, invertendo i ruoli, ma per la medesima questione.
    Ma il pensiero di Bergoglio qual’è?

    • Anna Maria ha detto:

      Solo il Signore conosce il cuore dell’attuale Papa . Lo Spirito Santo guidi i suoi pensieri, perché possa “camminare” sui passi di Gesù e del Suo insegnamento. Possa porre i suoi piedi sulle “orme ” di Cristo , per essere fedele al suo altissimo mandato ! Possa il suo cuore battere, all’unisono , con il ” Cuore ” di Cristo ! ! ! Possano i suoi occhi vedere il mondo come lo “vede” Cristo ! Possa lui amare la Chiesa ed ogni uomo con lo stesso amore con il quale Cristo ci ha amati .

      • Maria Cristina ha detto:

        E possa smettere il sodalizio nefasto con Scalfari e coi poteri di questo mondo!

        • Vittorio ha detto:

          Sa che Scalfari era compagno di banco di Italo Calvino? Non c entra niente….ah…era ligure (come Tosatti 😂). Penso il padre lavorasse al casinò di Sanremo.

  • Luigi Bonini ha detto:

    È una bella iniziativa, speriamo che sia la prima di una serie. In futuro sarebbe interessante assistere anche ad altri convegni, con la partecipazione possibilmente sia di laici che di uomoni di Chiesa (anche vescovi e cardinali), incentrato su altri temi caldi, quali:
    – Ecumenismo e discussione approfondita sul principio “extra ecclesiam nulla salus”
    – Obbedienza ai legittimi pastori e quando e come è lecito dissentire
    – Infallibilità papale nelle canonizzazioni (nel caso non ne parlino in questo convegno)
    – Documenti del CVII: cosa è infallibile e cosa è opinabile, e quanto
    – Sedevacantismo, sedeprivazionismo e tesi di Cassiciacum

  • Nicola ha detto:

    Per Enrico 66. Ecco l’articolo di Cavalleri promesso. Praticamente non dice niente se non ciò che è riportato nel titolo dell’ articolo. Titolo dell’articolo ingannatore.

    https://www.laverita.info/intervista-cesare-cavalleri-caverzan-2555072184.html?utm_source=sidebar

  • Vittorio ha detto:

    @ deutero Amedeo

    Non ci son più uomini alla Bellarmino, soprattutto compari, pare. Che ben avevano in mente una verita’ assoluta. Da difendere (nel caso Bruno) con un bel focherello salva anima ma che cozzava con il comandamento non uccidere?

  • Vittorio ha detto:

    Rimango solo perplesso sulla partecipazione, come relatore, del dr Pera…. Scalfari non viene? 😂

    • Vittorio ha detto:

      Feyerabend. Sono anarchico sui cognomi 😎

    • Francisca ha detto:

      Caro Vittorio, ha letto qualche saggio di Marcello Pera? Qualche prefazione ? Pensiero? Intervista? Ha assistito a qualche suo intervento? Sinceramente…. prima di …

      • Vittorio ha detto:

        @ Francesca

        Quel cattivone 😉 di Tosatti non ha pubblicato un mio successivo post scriptum. Pur se i santi sono “dopo morti”-in realta’- con me Tosatti indulge troppo. Sono consapevole della marea di “belinate” malscritte che posto è lui pubblica. Forse perche’ e’ mio “corregionale” 😂.

        Il post scriptum era che su Pera la battuta era -in sostanza- gratuita e infelice. Mi chiedevo-essendo un convegno sulla piu’ alta ortodossia cattolica- cosa ci facesse un “ateo devoto”.
        In realta’ il suo intervento sara’ di 15 minuti e….chi sono io per giudicare? 😑

        Non ho mai letto Pera ma so che e’ un valente e stimato studioso. Perciò mi scuso, innanzitutto con lui.

  • Grog ha detto:

    Secondo voi l’Oss Romano e Avvenire ne daranno notizia?
    Io personalmente scommetto di no (lo so, mi piace vincere facile…).

    • anonimo verace ha detto:

      Noi, poveri italiani, viviamo in un mondo in cui la cultura egemone è quella marxista-leninista. Anche se c’è una sostanziale differenza tra le stragi come quella di Via Fani di quarant’anni fa ed il modo elegante ed ironico utilizzato dai criptocomunisti che siedono nei salotti letterari di mamma RAI. Nei salotti letterari di mamma RAI qualsiasi testo che non sia in corrispondenza col loro pensiero egemone, viene semplicemente ignorato. Prendiamo ad esempio i testi di Aldo Maria Valli o quelli più “pericolosi” del meluzzi : non esistono proprio.
      E voi avreste la pretesa che L’Osservatore Romano o Avvenire non si adeguassero ai salotti letterali di mamma RAI ?

  • Vitmarr ha detto:

    Questo papa ci ha abituato a tirare il sasso e a nascondere la mano, il sasso arriva e ferisce la Chiesa ma lui ci dice che quello che si è affermato riguardava una conversazione privata , che il virgolettato non corrisponde alle parole dette e che comunque per la Chiesa vale solo quello che il papa afferma ex cattedra e non in conversazioni improvvisate in cui una parola può non essere detta secondo la vera intenzione.
    Se queso convegno verterà su questa giustificazione sulle parole del papa , allora tanto vale non andarci.
    Se invece l’attenzione sarà data alle molte ferite ( leggi eresie) che la Chiesa reale ha subito a causa di questo comportamento non degno di un papa e si prenderanno quei provvedimenti che possono fermare l’apostasia ormai dilagante, allora questo convegno potrà entare nella storia.

  • Andrea ha detto:

    Credo che il progresso in generale ma in particolar modo quello tecnologico-nanotecnologico e l’abbondante nonchè superflua diffusione di tali strumenti (smartphone, gps, portatili di ogni tipo, smartglass, 3d, etc…) oltre ad aver sostituito il nostro cervello nelle attività di riflessione quotidiane abbia anche una forte influenza sul nostro spirito. Ricordo da bambino che una volta si guastò un videogiochi e stetti in trepidante attesa per giorni finchè non venne riparato. Ma provate a togliere uno smartphone ad un ragazzino oggi… capace che prenda a pugni il suo insegnante o che accoltelli i genitori nel sonno; questi aggeggi hanno un potere più grande di quello che percepiamo, soprattutto sui più giovani. L’interconnessione di tutti questi apparecchi ha generato definitivamente il mostro. Prima infatti c’era la vita terrena e quella spirituale. Ma ora si è aggiunta una terza vita: quella virtuale (che crescerà sempre di più). E’ un’ibrido: meno angosciante e noiosa di quella terrena ma più percepibile e fruibile di quella spirituale; questo solo in apparenza; perchè è invece una droga e il suo effetto in caso di utilizzo superfluo e prolungato è ipnotico e “disumanizzante”. Non dico che la crisi di fede dipenda solo da questo nuovo mezzo ma credo che abbia un gran peso e sono anche convinto che la persona che si presenterà al mondo e che chiamiamo anticristo sarà per forza legata “anche” a questo aspetto. Il sistema anticristico infatti c’è già ed è proprio questa matrix tecnologica globale interconnessa (se internet oggi si “guastasse” in un giorno? un’ora? comunque in breve tempo si fermerebbe il mondo civilizzato per così dire). E il marchio sarà molto probabilmente il microchip sottocutaneo. (da rifiutare ad ogni costo quando diventerà obbligatorio). Si definisce transumanesimo e ci sono tanti suoi sostenitori nel mondo. L’uomo che si fonde con la macchina e diventa un super uomo. Invece diventerà potrà solo diventare eventualmente un super robot senz’anima. Noi siamo agli esordi, ma neanche troppo, di questo passaggio (che spero Dio blocchi prima che sia portato a compimento). L’uomo in sostanza inizia a percepire una vita diversa da quella terrena che ha sempre conosciuto ma non è quella spirituale che resta così lontana e faticosa da raggiungere. Però, per me, si tratta di un inganno diabolico. Stanno solo costruendosi l’anticamera dell’inferno. La Chiesa attuale… non so. Dico solo che a volte tocca ai laici peccatori tirare fuori il nome di Gesù ogni tanto. La Chiesa sembra preso da tutto tranne che da Dio. Ma i buoni pastori non mancheranno mai. E chi vuole salvarsi si salverà anche di fronte alla peggiore delle società.

    • Adriana ha detto:

      @ Andrea ,
      belle riflessioni.
      Come saremo? Cerca le pitture , le sculture di Hans Ruedi Giger .
      C’è un’alta probabilità che diventeremo qualcosa di simile,
      se , come dici giustamente,
      non stiamo più che attenti.
      Non era uno qualunque .

      • Andrea ha detto:

        Salve Adriana, come accade spesso con il mio scarso bagaglio culturale, ignoro questo pittore. Sono curioso. Lo cercherò ti ringrazio! ciao

    • deutero.amedeo ha detto:

      Caro Andrea, un paio di forbici possono servire al sarto per tagliarti un vestito o ad un marito impazzito per ammazzare la moglie. Non sono gli strumenti e nemmeno il progresso scientifico tecnico che li ha prodotti che devono essere demonizzati, ma l’uso scriteriato che l’uomo ne fa.
      Pensa che quella stessa tecnologia elettronica e informatica che tu deprechi produce strumenti diagnostici, chirurgici, terapeutici, protesi e tante altre cose indispensabili alla moderna medicina. Serve a produrre apparecchiature che alleviano la fatica fisica e psichica dell’uomo nell’esecuzione di tanti lavori altrimenti alienanti e stressanti.
      Quasi nulla di ciò che l’uomo ha ideato è male in se’. Il male è nel cattivo uso che ne fa.
      Omnia munda mundis!

      • Andrea ha detto:

        Salve Amedeo, condivido il tuo discorso. Non disprezzo naturalmente le scoperte scientifiche sarebbe da ingrati. Il progresso scientifico è un bene quando orientato, rispettando etica e buon senso, a supportare il benessere e alleviare le sofferenze. Ma c’è sempre un equilibrio che a mio avviso non va rotto. Io per esempio non esito ad affermare che l’essere umano sia superiore e più importante degli animali. L’uomo può cacciarli e cibarsene per sfamarsi. Ma quando si crea un inferno di sofferenza per essi dalla nascita alla morte al fine di “progredire” credo si esca dai binari di Dio e non si tratti più di necessità ma egoismo. Un cinismo tale io lo comprenderei solo da un ateo che ha come unico fine quello del benessere materiale e fisico. Ma un cristiano crede, prima del bene fisico, in quello spirituale e questo comporta la necessità del discernimento per comprendere fin dove è lecito spingersi per il proprio benessere e quando è cristianamente opportuno fermarsi e accettare le proprie croci (croci che a loro volta accrescono il benessere spirituale). Questo vale in ogni campo, anche quello tecnologico. Ma l’importanza della distinzione fra il necessario e il superfluo è completamente ignorata dal mondo che prende in considerazione un solo fattore: sviluppo, crescita, business, profitto; inventare continuamente qualcosa di nuovo. Ormai siamo sommersi di tecnologia, anche laddove non ve n’è l’effettiva esigenza; dobbiamo diventare la società digitale, cittadini virtuali perchè se no non rispetteremo il dogma della modernità che segue l’equazione nuovo=giusto e vecchio=sbagliato. Ecco io non condivido questo percorso ma sono pienamente d’accordo su ciò che hai scritto. Il male viene dall’uomo non dagli strumenti. E assolutamente non disprezzo la scienza. Senza essa non avremmo nemmeno l’intelletto.

        • deutero.amedeo ha detto:

          Purtroppo la causa di tutti i mali è la mancata formazione delle rette coscienze in tutti i settori delle attività umane. Se c’è una cosa che dovrebbe essere “pulita” per sua natura e’ la comunità cristiana eppure vedi che nido di vipere è; e la stessa cosa si potrebbe dire dello sport, che da attività ricreativa, quale dovrebbe essere, è diventato fonte di affari colossali, contaminato dal doping e dalla corruzione.
          Il rimedio c’è e a dirsi molto semplice: che tutti gli uomini osservino tutti e dieci i comandamenti e quanto prescritto dai capitoli 5, 6 e 7 del Vangelo di Matteo.
          Ad meliora.

    • Francisca ha detto:

      Concordo con Andrea. Internet e tutto ciò che contiene distrae e toglie tempo senza che ce ne rendiamo conto. E non troviamo più il tempo per pregare e riflettere perché abbiamo impiegato quel tempo su internet.

      • Andrea ha detto:

        Però fra tanto male può essere usato anche per cose buone, per esempio per la difesa della fede, come accade in questo blog. grazie a Tosatti. Non tutto il male vien per nuocere. L’importante è regolarsi secondo le proprie abitudini. Io per esempio ho solo il portatile in casa. Ho gettato lo smartphone e sono tornato al cellulare basico che uso solo per vera necessità. Messaggi e chiamate. Niente connessioni, niente internet. Così quando son fuori mi sento meno ingabbiato dal virtuale. Più limitato ma più libero…

  • Anna ha detto:

    Il fatto che si sia sentita l’esigenza di fare un convegno su questa tematica, leggendo anche i titoli degli interventi previsti,la dice lunga sulla situazione in cui versa la Chiesa.
    Sarebbe stato interessante un intervento riguardante le eresie ….rischio ancora purtroppo attuale.

  • Lo spettro di QC ha detto:

    Ovviamente l’uomo venuto dalla fine del mondo – che i cattolici chiamano Papa – è molto più lungimirante di quel che si crede ed ha anticipato tutti, fornendo la soluzione alle dissertazioni che si terranno al convegno (che a questo punto vede di molto ridotta la sua utilità):
    “Voi sapete che il Papa è infallibile quando fa definizioni dogmatiche, cosa che si fa ma raramente… Ma anche il Papa ha i suoi difetti e con i suoi difetti non c’entra l’infallibilità! E questo Papa è poco ordinato e anche indisciplinato. E da questo è nata questa confusione. Per questo vi chiedo scusa. Grazie!” (P.F.)

    • deutero.amedeo ha detto:

      E sciao!

      • Lo spettro di QC ha detto:

        Ciao Amedeo, era una risposta alla tua, ma non so perché me l’ha piazzata qui. Vedo che ti stai impegnando sul C.V. II. In bocca al lupo! 🙂

    • Ecclesia afflicta ha detto:

      La funzione principale del papa non è quella di essere infallibile, che in un certo senso è una funzione eccezionale, pochissimi papi l’hanno di fatto praticata. La funzione ordinaria e essenziale è quella di custodire e trasmettere la fede cattolica (e ortodossa) trasmessa dagli apostoli, come si dice nel Canone Romano. Il difetto di questo papa è che svolge per nulla questo ministero, ma parassita il papato per smerciare le sue idee e ossessioni, che contrabbanda come dettate dallo spirito.

      • wp_7512482 ha detto:

        E anche di garantire l’unità. Sopra le parti…

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Verissimo. Aggiungerei che è proprio perché sta sopra alle parti, che le parti gli devono obbedienza. Ciascuno deve fare il suo!

          • wp_7512482 ha detto:

            Non sta, ahimè. Dovrebbe. Dovrebbe stare. Non è la stessa cosa, purtroppo.

          • Ecclesia afflicta ha detto:

            Non si è mai avuto, nella storia della Chiesa recente, un papa che insultasse così pesantemente e faziosamente una parte dei fedeli. Quando lo sento predicare non posso fare a meno di notare come ci siano sempre, in ciò che dice, parole di disprezzo e derisione verso quei cattolici di cui non condivide la spiritualità. E il modo in cui li rappresenta è sempre una parodia grottesca.
            Forse perché l’insulto e l’invettiva sono l’unico genere letterario in cui può dimostrare una certa competenza.
            Peraltro obbedirgli, anche con le migliori intenzioni, è praticamente impossibile. L’unica cosa certa è che lui si ritiene il profeta inviato dal dio delle sorprese per una perpetua riforma e rivoluzione della chiesa. Quale sia l’obiettivo e il metodo non lo sa neanche lui, al di là dei suoi slogan e frasi ad effetto.
            Date le premesse, l’obbedienza che richiede è quella del lacché, poiché ogni altra relazione basata sulla fede condivisa o sulla ragione diventa pressoché impossibile. Purtroppo il Führerprinzip, o meglio il peronismo, non è il mio stile ecclesiale preferito. Do not count on me, dear Bergoglio!

    • Adriana ha detto:

      @ Spettro,
      queste mi sembrano “battutine ” da adolescente “con smartphone.
      Io desidero un papa carismatico ” senza battute di spirito ”
      perchè sa distinguere “lo spirituale dallo spiritoso” .(M.Veneziani)

    • Vittorio ha detto:

      Chi e’ P F? 😶

      • Lo spettro di QC ha detto:

        Piero Fassino (ma tu lascia credere che fosse Papa Francesco…acqua in bocca)… 🙂

    • Luigi9 ha detto:

      Ma a chi le vuole raccontare, dai…
      Mutatis mutandis, a scuola se ti comport(av)i così ti bacchett(av)ano… al lavoro ti licenziano…

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    Quanto mi dispiace di non poterci venire !

  • Esdra ha detto:

    Bisogna fare i conti con i documenti del Concilio V. II… Mons Schneider ha più volte posto la questione. Altrimenti sembra che Bergoglio si sceso da un disco volante, mentre nella Chiesa dagli anni sessanta ad oggi era tutto un fiorire di teologi, liturgisti e pastori dalla ortodossia adamantina

    • deutero.amedeo ha detto:

      E dai con ‘sto Concilio Vaticano II.
      Mai una volta che gli anti concilio riportino un brano di una Costituzione o di un Decreto e dicano:- ecco qui sta l’errore-.
      E mai una volta che Papa Bergoglio dica:-sto mettendo in pratica quanto dice la Costituzione Sacrosanctum Concilium piuttosto che la Dei Verbum al punto tale o al punto talaltro-.
      Qui, per alcuni, oltre ai vari spettri degli spettri, continua ad aleggiare lo spettro del CV II. Ma il vero concilio non c’è.

      • Lo spettro di QC ha detto:

        Amedeo, scusami, a dire il vero i (cattivi) maestri delle persone con cui ti intrattieni sono delle enciclopedie vivendi di citazione dei documenti conciliari a loro dire sbagliati.
        Se prendi uno della Fraternità San Pio X te ne citerà talmente tanti, che, alla fine, scopriresti che l’unica cosa buona in ogni documento è la firma del loro fondatore Lefebvre!

      • GMZ ha detto:

        Caro deutero.amedeo,
        Io sono tra quelli che additano il Concilio Vaticano II quale radice di tutti i nostri mali.
        Non mi sono mai premurato di fare quanto lei auspica poiché la letteratura in merito è sconfinata, e i chiodi su cui battiamo noi “antivaticanosecondisti” son sempre quelli, e quindi credevo non fosse necessario. Magari per il futuro adotterò un contegno diverso: gioverà alla discussione.
        Comunque, attenzione a non ridurre il Vaticano II alla lettera delle sue poche costituzioni (e già parlare di “lettera” è un qualcosa di ermeneuticamente pregno!): anche la lettera di Amoris Letizia può sortire interpretazioni cattoliche, ma sappiamo bene che lì si ponevano le premesse da cui altri avrebbe tratto le opportune conclusioni, no?
        Vedi la Sacrosanctum Concilium: dice tutto e niente, e vale: fate quel che volete. E così fu.
        Ossequi.

        • deutero.amedeo ha detto:

          Non è mia intenzione partecipare alle discussioni di un blog per dare o ricevere lezioni.
          Il mio messaggio voleva essere solo una richiesta di maggiore chiarezza a chi vorrebbe far risalire tutto il malandare della chiesa odierna al Concilio Vaticano II. Detto in altre parole, mi piacerebbe che le critiche al CV II, come a Papa Giovanni XXIII e a Paolo VI fossero espresse in modo più circostanziato e documentato.
          Contraccambio gli ossequi.

    • Ecclesia afflicta ha detto:

      I documenti del concilio sono perfettamente ortodossi, e quelli che sono ambigui o discutibili (come è avvenuto in altri concili ecumenici) vanno letti alla luce della tradizione della chiesa, che è la fonte dell’autorità primaria. I concili servono per ribadire la tradizione (ciò che è stato traasmesso) della chiesa, non per rifondarla.

      E’ il postconcilio che non ha attuato il mandato conciliare, a partire dalla riforma liturgica, che è l’invenzione di un ristretto numero di liturgisti avulsi dalla vita della chiesa e presi dalle loro vanità intellettuali. Se leggete la Sacrosanctum concilium, il documento conciliare sulla liturgia, scoprirete che non si usa mai nemmeno la parola “riforma”, ma il termine latino instauratio. Si dice di preservare il latino, valorizzare il gregoriano e l’organo a canne, promuovere la polifonia classica, non fare modifiche inutili. Non si dice di girare gli altari e tutte le assurdità che sono state fatte fra il 1965 e il 1975. Decennio da cui Bergoglio, culturalmente, non si è mai evoluto.

      • GMZ ha detto:

        Scusi Ecclesia afflicta, ma Sacrosanctum Concilium impiega il termine latino “instauratio”, che vale “rinnovamento”: la traduzione italiana (“riforma”, echeggiata dal “reform” inglese) è davvero così inappropriata?

        Si veda poi il numero 36, paradigmatico dello stile “si ma anche no” di Sacrosanctum Concilium: la lingua della liturgia è il latino, ma fate un po’ come preferite. Non credo ci si debba meravigliare, di quanto poi è successo. Ed è solo un esempio tra i tanti.
        Ossequi.

        • Ecclesia afflicta ha detto:

          Dal Castiglione Mariotti
          Instauro: rinnovare, ripetere, celebrare di nuovo
          Instauratio: es ripresa dei giochi, rinnovamento dei sacrifici

          Reformatio (termine mai usato dal concilio): trasformazione, metamorfosi, riforma

          Il concilio parla di Instauratio liturgica, non dice mai Liturgica reformatio o cose del genere.

          Nel postconcilio ci si è inventati una “riforma liturgica” senza che il concilio avesse mai dato mandato per qualcosa del genere. I testi del concilio vanno letti nel senso di chi li ha scritti e approvati, non degli pseudoesperti che sono venuti dopo. L’art 36 che tu nomini non dice “riformate la liturgia”. Non esiste alcun mandato conciliare in tal senso.

          Il detto latino “ecclesia semper reformanda” – che Bergoglio cita sempre a sproposito – si riferisce ai costumi, mai alle dottrine o alla liturgia.

          http://ecclesiaafflicta.blogspot.it/

          • GMZ ha detto:

            Caro Ecclesia afflicta, non le sfuggirà che “instauratio” porta con sé il concetto di rinnovamento, e financo di rifondazione (vedi per esempio come Bacone usa questo termine, che è semanticamente contorcibile, come tutta Sacrosanctum Concilium. E, ripeto, non trovo sconvenienti le traduzioni italiana e inglese, che invece parlano proprio di riforma).

            I nostri diversi punti di vista riproducono quelli che 40 anni fa si confrontarono al Concilio Vaticano II: Sacrosanctum Concilium faceva tutti contenti, ma alla fine i tradizionalisti si ritrovarono messi nel sacco. Dove stava la fregatura? Stava in tante piccole eccezioni che en passant svuotavano di cogenza i principi generali enunciati due righe sopra.
            Non ne verremo mai a capo, stante il circiterismo che innerva tutto il Concilio Vaticano II e che è stato inoculato ad arte per rendere possibile tutto ciò che se ne è tratto.
            Ossequi.

          • Ecclesia afflicta ha detto:

            @GMZ
            A me non pare che sia come dici tu. Instauratio non dà l’idea di rifacimento o rivoluzione, ma di ricelebrazione e rinnovamento di un atto sacro. Il che è avvenuto anche prima, ad esempio sotto Pio X e che la costituzione SC cita esplicitamente.
            Anche all’art. 36 non si prevede affatto di abolire il latino, ma di regolare una pratica che era già ragionevolmente diffusa prima del concilio, cioè usare anche le lingue nazionali per”le letture e nelle ammonizioni, in alcune preghiere e canti”.
            Alla fine, quando si citano gli articoli del concilio, non si trova niente di particolarmente stravagante. E’ stata la generazione di Bergoglio (e di cui Bergoglio stesso è un rappresentante estremo) a imbrogliare e falsificare i testi conciliari, facendo dire loro ciò che dicono. Anzi, siccome i laici purtroppo sono tenuti nell’ignoranza, i testi della SC, quelli che secondo la mitologia corrente avrebbero riformato la messa e abolito il latino, dicono proprio il contrario e non sono per nulla noti alla massa dei fedeli.

            http://ecclesiaafflicta.blogspot.it/

  • deutero.amedeo ha detto:

    Assurdo!!!
    Non il convegno, ovviamente, ma il fatto che nell’anno del Signore 2018 si debba fare a Roma un convegno su questo argomento.
    Il tutto grazie alla straordinaria chiarezza portataci dall’uomo venuto dalla fine del mondo.