SEMPRE VERGINE? UN SAGGIO DI PADRE SERAFINO MARIA LANZETTA RILANCIA LA DISCUSSIONE SU UN TEMA CHE DIVIDE LA CHIESA DA SECOLI.

27 Gennaio 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici, pubblichiamo volentieri la presentazione di un libro di padre Serafino M. Lanzetta sul tema della verginità di Maria. E ne parla – ne scrive – su Stilum Curiae il M° Aurelio Porfiri, che ringraziamo per questa introduzione. Padre Serafino Maria Lanzetta è un frate francescano dell’Immacolata in carica della parrocchia di St. Mary – Gosport, nella diocesi di Portsmouth, Inghilterra. È libero docente di teologia dogmatica alla Facoltà Teologica di Lugano (Svizzera) e
collabora con la School of the Annunciation di Backfust Abbey (Inghilterra). Tra le sue opere recenti si segnala “Fatima un appello al cuore della Chiesa. Teologia della storia e spiritualità oblativa” (Casa Mariana Editrice, Frigento 2017); “La porta della fede. Quando ragione e amore s’incontrano” (Leonardo da Vinci,
Roma 2017); “Il Vaticano II un concilio pastorale. Ermeneutica delle dottrine conciliari” (Cantarelli, Siena 2014).

La verginità di Maria è stata da sempre al centro di accesi dibattiti nella storia del Cristianesimo e di negazioni eclatanti. Nomi come Cerinto, gli ebioniti, Elvidio nei primi secoli, A. Mitterer e K. Rahner, nella metà del secolo scorso e più vicino a noi R. Brown, si aggiungono alla lista dei sospettosi (o degli eretici). Elvidio al tempo di S. Girolamo negava la perpetua verginità di Maria, invece il medico e sacerdote viennese, A. Mitterer, non riusciva a capire come mettere insieme la vera maternità di Maria e la sua verginità nel parto. Le due cose si escluderebbero a vicenda, al punto che per assicurare una reale maternità sarebbe stato doveroso ammettere la rottura del grembo e le doglie del parto. Il gesuita tedesco K. Rahner, in felice dialogo con tutti, non solo si accodò a detta proposta, ma ne derivò pure che la verginità di Maria nel parto non ha un solido fondamento. È un problema! L’aggettivo “problematico/a” entrò così ufficialmente nella teologia mariana rinnovata e presto la verginità (fisica) di Maria assurse al rango del simbolo, mentre si faceva spazio la “verginità del cuore”. L’integrità verginale di Maria, specialmente in partu, era da spostare dal piano fisico a quello teologico della purezza di fede della Vergine nell’accogliere il Verbo di Dio. Il corpo non era in fondo determinante. In ambito esegetico, l’americano R. Brown si è segnalato nel tentativo di leggere il dato del concepimento verginale non come “mito” – in questo fa un passo in avanti rispetto a molti altri – ma come espediente letterario dell’agiografo che gli consente di passare dall’Antico Testamento al Nuovo, mancando di fatti la prova della sua storicità. La filiazione divina di Gesù che emerge dal Battesimo nel Giordano fornirebbe a Matteo e Luca l’aggancio letterario per risalire al momento nascosto del suo concepimento nel grembo della Vergine Maria. Non importa quindi se Gesù sia stato concepito verginalmente (questo non lo si potrebbe sapere perché i Vangeli non sono affidabili), ma che sia stato proclamato retrospettivamente figlio di Dio fin dal grembo di sua Madre. Cade come inutile la verginità nel concepimento di Cristo e di conseguenza quella nel parto. A chi interesserà poi sentire che Maria è rimasta vergine dopo il parto? Questa prospettiva risulta tanto capziosa quanto interessante. L’Autore del saggio ne accoglie la suggestione ribaltandola per dimostrare che è vero proprio il contrario: è più logico che si parta dal concepimento verginale di Gesù per arrivare all’epifania del Giordano. Quest’ultimo evento è piuttosto la ratificazione pubblica di ciò che era già avvenuto in modo nascosto nel grembo di Maria. Bisogna rispettare la progressività della Rivelazione senza la quale i discepoli e gli agiografi non avrebbero afferrato nulla del mistero, a meno che non si risolva tutto in un racconto mitologico. La storicità dei vangeli è fondamentale e la verginità di Maria è l’inizio. Se quest’ultima si offusca o viene ridotta a puro simbolo, Gesù e il Regno Cieli da lui inaugurato – per il quale ci si fa addirittura eunuchi – diventano insignificanti. Quello che è accaduto? La verginità di Maria è una formidabile risposta alla situazione di declino nella Chiesa della vita religiosa e del matrimonio, principiata da una scorretta visione degli stati di vita del cristiano. Oggi la fanno da padrone novelli discepoli di un monaco del IV secolo di nome Gioviniano, i quali predicano di nuovo che la verginità non è superiore al matrimonio e che ciò che conta è difatti il battesimo che tutti unifica. La vita religiosa ha perso il suo sapore e tanti suoi membri. Anche il sacramento del matrimonio non è in buona salute. Si riscontrano affinità di non poco conto tra Gioviniano e Amoris laetitia, con qualche lieve deriva più epicurea: non solo il matrimonio è pari alla verginità, ma addirittura il rapporto sessuale more uxorio è pari al matrimonio e quindi alla verginità. In fondo, se il battesimo è uguale per tutti, il premio celeste è lo stesso. Così Gioviniano esortava le vergini a lasciare il loro stato di vita! La Chiesa si trova oggi di nuovo divisa tra discepoli di Gioviniano e veri seguaci di Cristo, incalzati entrambi da un infuocato Girolamo che dice: «La verginità è il frutto del matrimonio». Se il matrimonio è in crisi, perché ha perso di vista la castità coniugale, lo è pure la verginità e se la verginità è in crisi, perché ridotta a mero simbolo, il matrimonio non sa più cosa farsene di se stesso. Il libro di Lanzetta ci offre la risposta che la Chiesa si attende in quest’ora così travagliata. Con gli occhi rivolti alla Semprevergine Maria.


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31 commenti

  • Margherita ha detto:

    Le discussioni accademiche sulla verginità della Beata Vergine Maria, lasciano il tempo che trovano…e non scalfiscono minimamente la certezza della sua verginità per la portata di questa affermazione: “madre di Dio”.

    • Lo spettro di QC ha detto:

      Infatti se leggi la frase in inglese che ho citato è più o meno la stessa cosa che dice Brown. Se non sai l’inglese provo a tradurtela.

  • Lo spettro di QC ha detto:

    Cari Confratelli, sorvolo sul Papa Epicureo e mi astengo su Rahner (che evito come la scabbia). Il giudizio su Brown mi sembra ingiusto, per quanto diffuso, perchè egli stesso ebbe modo di chiarire s3nso e portata di certe sue conclusioni:
    ”I insist that the two Marian issues would have to “remain open questions” only for those who pretend that the historical-critical method is all-sufficient. Catholics are not in that position and neither are many Protestants”.
    Non mi risulta poi che egli abbia m3sso in questione la verginità pre-parto, come sembra suggerire Porfiri (”concepimento”). Per quanto ne so Brown ha partecipato al dibattito –
    puramente accademico – sulla coerenza tra verginità nel parto e successiva purificazione di Maria in Luca (segnalando la mancanza di indici nel NT, infatti i Padri si sono rifatti all’AT).

  • miserere mei ha detto:

    La Beata Vergine Maria è la Madre del Signore.
    E’ colei che, con il suo “fiat” a Dio, ha partorito il Verbo incarnato.
    NON è una donna come un’altra.
    E’ LA donna che fu annunciata in Genesi dopo il peccato originale e che chiude la rivelazione, in Apocalisse.
    Nessuno ha amato e ama Gesù più di lei.
    Il legame con Dio è tale che alle Tre Fontane a Roma ella si è presentata come “colei che sono nella Trinità divina, la Vergine della rivelazione”.
    Maria Santissima ama il Figlio, è dedita a Lui e al Regno di Dio.
    Sono ridicole tanto le sapute(lle) considerazioni da “educande sessuali” care alle teologie moderniste, quanto l’ostetricia applicata con la quale vorrebbero discettare di Colei che era già, per grazia, l’Immacolata Concezione e sarà l’Assunta in Cielo, corpo e anima.
    Chi non ama Maria incappa sempre nell’eresia: è un dato di fatto. Persa per strada la volontà di esserle devotamente consacrati, si finisce con il permettersi di accostarsi a Gesù come se fosse “uno di noi”, tirandocelo dove più ci aggrada.
    Maria santissima, come Turris Eburnea, ci mostra un cristianesimo da Cantico dei Cantici, il cui faro è l’amore e non il nostro fare, il nostro ragionare, il nostro voler capire cerebrale senza affidamento del cuore. La nostra carità diventa un agire sociale, svuotato di charis, di grazia. La Piena di grazia ci smaschera, come superbi, mentre Lei da umile serva teme Dio, ricevendo per noi la Sua misericordia che non è il buonismo psicologggico che tanto piace.

  • rosa ha detto:

    Scusate ma per quale motivo la Chiesa cattolica Italiana deve privarsi di un prete come lui?

  • Sempliciotto ha detto:

    Siamo nel 1959, Karl Rahner, si trova in trasferta a Roma.
    Cammina amabilmente a braccetto della sua Luise, amante di una vita, per le vie della città eterna, godendone i meravigliosi spazi e gli straordinari monumenti.
    A un certo punto arriva l’ora di pranzo e i due piccioncini decidono di andare al ristorante, lui, come sempre è vestito di tutto punto, in pantalone, giacca, camicia e cravatta.
    Dopo aver pasteggiato, aver bevuto del buon vino italiano, e fumato, si alzano e, incredibilmente, decidono di recarsi in una chiesa.
    Non certo un’azione usuale per loro.
    Mentre gironzolano per le navate, cercando di apprezzarne le architetture, scorgono la presenza di un confessionale aperto.
    Entrambi, un po’ impauriti, ne stanno lontani, ma Karl, spinto da una sorta di senso di sfida, va, vi si inginocchia, e si fa il segno della croce.
    Il confessore inizia dicendo:
    “Parlami della Vergine…”
    Il sacerdote gesuita rimane di sasso, che domanda è mai questa? Oltretutto fatta in perfetto tedesco.
    “Come?” – chiede lui.
    “Ti ho detto parlami della Vergine! Che sei sordo?” – ribatte l’altro.
    “Padre, sa, il discorso è complesso, è la madre di Gesù, del nostro maestro nella fede, ma sa io sono uno studioso…”
    “Parlarmi della Vergine, non delle tue idee strampalate, mascalzone!”
    Rahner ha un moto di stizza, ma si fa forza, resiste, e dice ciò che realmente pensa:
    “Non credo sia Vergine, non ci sono fondamenti per attest…”
    Il confessore si alza, lo afferra per la collottola e gli urla “Va via, demonio!
    Pensa alla tua di castità, invece di infangare quella della Madre di Nostro Signore! Vattene!”
    Era Padre Pio (in bilocazione), Rahner lo riconosce, ma è troppo sconvolto e comincia a correre fuori dalla Chiesa… non vi rientrerà mai più!

    • Kosmo ha detto:

      Davvero? E’ accaduto veramente? Puoi indicarci la fonte?
      Mi interessa moltissimo.
      Grazie.

    • Antonia ha detto:

      Caro Sempliciotto (non tanto, direi), il suo racconto mi ha fatto venire la pelle d’oca. Che grazia aveva fatto a Rahner il Signore mandandogli P.Pio per pentirsi dei suoi errori! Purtroppo per lui non ha colto l’occasione.

    • Claudius ha detto:

      Ma e’ vera questa storia? Dove l’hai trovata?

  • deutero.amedeo ha detto:

    Due evangelisti su quattro, nemmeno dicono chi fosse la madre del Salvatore. Tradizione e pietà popolare sono certamente importanti, però che la fede abbia bisogno di andare a rovistare nelle parti intime della madre di Gesù mi sembra un’idea avente qualcosa di maniacale. Detto con beneficio d’inventario, ovviamente.

    • Maria Cristina ha detto:

      Ridurre la verginita’ di Maria a mero simbolo e ‘ come ridurre la Resurrezione di Cristo a mero simbolo.
      Ma la differenza fra realta’ storica e simbolo e’ enorme.
      Se la Resurrezione di Cristo e’ solo un simbolo , e non una realta’ storica, tutta la fede cristiana crolla. Se Gesu’ non fosse risorto ( realmente) la nostra fede sarebbe vana, disse San Paolo.
      Lo stesso vale per la Verginita’ di Maria. L’ Antico Testamento aveva predetto ” La Vergine partorira’ un figlio” e questo figlio sara’ il Messia, L’ Emanuele . La Verginita’ di Maria e’ un fatto storico per i credenti, che hanno sempre chiamato la Madre’ di Gesu’ con L’ appellativo ” Virgo”
      Virgo potens, Virgo clemens, Virgo fidelis si dice nelle Litanie della Madonna.
      Semper Virgo viene chiamata Maria negli inni mariani.
      Il ” sempre” significa che la Verginita’ e’ intrinseca all’ essere di Maria, Maria e’ la Vergine per antonomasia, per questo e’ sempre stata la protettrice di coloro che fanno voto di perpetua castita’ e di tutte le persone vergini.
      La Tradizione e la devozione popolare hanno compreso il mistero della Verginita’ di Maria molto più’ dei cosiddetti dotti e sapienti. Proprio come dice il Vangelo ” Hai rivelato queste cose ai piccoli e le hai nascoste ai sapienti e agli intelligenti, perche’ cosi’ a te piacque”
      Essere devoti alla Sempre Vergine Maria non e’ come dice Deutero Amedeo ” un idea avente qualcosa di maniacale” ma una profonda e spontanea fede in un mistero soprannaturale. Chi non ce L’ ha , questa fede, chieda la grazia di averla.

      • deutero.amedeo ha detto:

        Veramente ho detto esattamente il contrario e cioè che fare ricerche sulla verginità di Maria, anziché accettarla per fede, sa di maniacale.

      • mamalifed ha detto:

        … O come ridurre la presenza reale di Nostro Signore Gesù Cristo nell’ Eucaristia a un mero simbolo…

  • giulia anna meloni ha detto:

    Non ci è dato da scoprire i misteri di Dio che tutto può.
    Non se ne può più di tutti questi studiosi senza la Fede,basta.
    “Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!» (Gv 20,29)

    Dice il Signore:25 novembre 1947
    …”E se vorranno penetrare nel mistero di Dio,Io accecherò i loro occhi e li trarrò in errore.Vi sono dei limiti che agli uomini non è dato valicare,perchè oltre quei limiti regno Io solo e Io solo agisco.La loro smania di certi esami non è che documentazione della loro non fede.Non è che loro documentazione della loro superbia che discute e misura e vorrebbero mettere limiti al mio potere.E gli audaci Io li
    accieco”… http://www.scrittivaltorta.altervista.org/quaderni_per_data/1947-11.pdf

  • Lucy ha detto:

    Ho un DVD prodotto dai Francescani dell’Immacolata (quando non erano stati ancora “misericordiati “) intitolato DUNS SCOTO che tratta della celebre disputa del 1305/7 da lui vinta difendendo la tesi dell’Immacolata Concezione contro un domenicano.Giovanni Paolo II lo definì ” cantore dell’Immacolata Concezione.
    Quando PioIX ne proclamò il dogma ( caso raro di VERA infallibilità pontificia) esso era il frutto del sensus fidei e della Tradizione di secoli.
    Per quanto tiguarda la verginità di Msria guardiamo al sodo , le dispute servono solo a quanti ne vogliono intaccare la sostanza.
    La lode più bella della Vergine è quella di Dante “Vergine madre….”.L’espressione “Santa Vergine ( e non Madonna) era d’uso comune anche presso i massoni e gli atei come risulta dagli interrogatori subiti da Bernardette .
    La Santa Vergine è uno dei macigni più grandi sul “percorso avviato ” verso l’appeasement con i luterani.
    Non è solo Karl Rahner a doversi attaccare al tram……..

  • Adriana ha detto:

    ” State contenti,umana gente, al QUIA;/Chè se possuto aveste veder tutto/, mestier non era parturir Maria” (Dante:Divina Commedia, Purg. III, vv.37-39). S.Paolo : ” Non plus sapere quam oportet sapere, sed sapere ad sobrietatem”. (Quia significa : che , non come, non perchè, non col forcipe da ginecologo-teologico ).

  • Genesis ha detto:

    Tempo fa ho sentito questa spiegazione della nascita di Gesù.
    Gesù non sarebbe nato, diciamo così, per le vie normali durante il parto, ma “attraversando” il seno materno di Maria Santissima, come uno spirito che attraversa una porta o un muro senza aprirla.
    Quindi Maria sarebbe di fatto la Semprevergine.
    Forse un’ipotesi fantasiosa però se colleghiamo questa possibile nascita di Gesù con la sua Resurrezione ci potrebbe essere una similitudine.
    Sulla Sacra Sindone è provato che sia stata attraversata da un raggio potente, dallo Spirito del nostro Dio.
    Certamente, ripeto, un’ipotesi poco logica per il nostro limitato intelletto.
    Però nulla è impossibile a Dio.
    Sia lodato Gesù Cristo.

    • Antonia ha detto:

      No, non è un’ipotesi fantasiosa. Tant’è che quello di Maria Santissima è definito “parto mirabile’, un parto eccezionale, come d’altronde non poteva non essere. “Virgo prius ac posterius” è la Madonna: una straordinaria certezza.

  • Caro Direttore:
    Il Corano lascia molto chiaro la verginità di María:
    “E ricordati quando gli angeli dissero: “Oh María! Dio ti ha scelto e si è purificato. Ti ha scelto tra tutte le donne dei mondi”: III: 37.
    “Ella disse: “Signore mio. Come avrò un figlio se non mi ha toccato nessun mortale?”. Egli disse: “Così: Dio creda quello che vuole. Quando decreta qualcosa, assolo dice: “So!, e è”: III: 42.
    “E ricordati di quella che conservò la sua verginità. Infondiamo in lei parte del nostro Spirito. Di lei e di suo Figlio facemmo un versetto davanti ai mondi”: XXI: 91.
    “Dio aggiunge: “María, figlia di Gioacchino che conservò la sua verginità: insuffliamo in lei parte del nostro Spirito, il quale confermò i decreti ed i Libri di suo Signore. Stette tra quelle che pregano”: LXVI: 12.
    Tempo fa il cardinale polacco August Hlond pronunciò queste profetiche parole: “La vittoria, quando arrivi, sarà una vittoria attraverso María”:
    http://www.vatican.va/gpII/documents/testamento-jp-ii_20050407_sp.html
    “UN GRAN SEGNO APPARVE IN IL CIELO: UNA DONNA CIRCONDATA DEL SOLE, CON LA LUNA ABBASSO I SUOI PIEDI, ED UNA CORONA DI DODICI STELLE SULLA SUA TESTA.” Apocalisse 12: 1.
    Saluti.

  • Filippo Barboglio ha detto:

    Questi teologi dubbiosi, evidentemente laureati in ginecologia, mi fanno ridere.
    Dio Padre Creatore fa ciò che vuole.
    I suoi pensieri (e dunque, diciamo così, le sue soluzioni creative) non sono i nostri pensieri. Noi nemmeno possiamo immaginare la sua potenza creativa. E quel poco che riusciamo a capire, spesso è più chiaro al popolo che ai professori. Ed il popolo cristiano, da sempre, ha un feeling speciale con la Semprevergine Maria, madre di tutti noi, ragazzina ebrea piena di Grazia che in un paesetto sperduto è stata testimone e protagonista del più immenso e misterioso dono che l’umanità abbia mai ricevuto.
    Salve o Regina, tu sei vita, dolcezza e speranza nostra! Dal tuo grembo benedetto e verginale è nato Dio.
    Tu sei figlia di tuo figlio.

    Prega per noi Santa Madre di Dio e perdona chi, in fondo, invidia soltanto la tua perfetta ed immacolata concezione.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Se abbiamo avuto un Padre Pio che ha fatto cose straordinarie superando i limiti della materia, se esistono individui molto abili capaci di passare con il corpo, o di far passare un pesante oggetto attraverso un muro, se è stato possibile trasportare di qua e di là la Santa Casa di Loreto per posizionarla definitivamente sul colle di Loreto, non vedo come non sia stato possibile – dopo averla fecondata senza l’intervento maschile – fare rimanere vergine Maria dopo il parto del Divino Neonato… E’ difficile, per chi è immerso completamente nella Materia, immaginare qualcosa al di fuori delle leggi della Materia.
    Mi piace però dire qualcosa a proposito dei Grandi Iniziati, in quanto qualcuno dice che Giuseppe e Maria erano Grandi Iniziati.
    So che quando due Grandi Iniziati, uniti in matrimonio, vengono incaricati di dare un corpo ad un Grande Iniziato che deve venire in questo pianeta per compiere la sua opera, si costringono al “sacrificio”. Il “sacrificio” consiste nell’avere un unico rapporto sessuale, volto a concepire un Figlio, senza provare alcun piacere carnale. Ossia, mentre i due corpi compiono le rispettive funzioni con lo spermatozoo e l’ovo cellula, i due sposi non provano alcun impulso ed emozione, come i comuni mortali… Con ciò non voglio dire che tra Maria e Giuseppe sia avvenuta una cosa simile. Sono arciconvinto che il concepimento di Gesù sia avvenuto ad opera dello Spirito Santo, così come è raccontato nel Vangelo. Ho, però, aggiunto quella storia del rapporto di due Grandi Iniziati, che, poteri a parte, sono sempre due esseri umani potenti, ma creati come tutto il resto dell’umanità.

    • GMZ ha detto:

      Buongiorno Giorgio,
      Mi vorrà scusare se sottolineo (a beneficio di tutti i lettori) come nella favola dei “grandi iniziati” non ci sia nulla di cattolico.
      È un inganno del demonio, una suggestione magica che ha il solo scopo di allontanare le anime da Dio.
      Fare attenzione, stare alla larga da menzogne come questa.
      Ossequi.

    • Isabella ha detto:

      OT
      @Giorgio Rapanelli
      Ha letto “I necromanti” di Benson?
      Mi è capitato fra le mani quasi per caso e mi ha stupefatta per il tema trattato e per come – anche in questo – Benson sia stato profetico nel descrivere come un certo clero avrebbe guardato il Maligno e alcuni fenomeni a esso collegati.
      Mi piacerebbe avere un suo parere.

    • Antonia ha detto:

      Rapanelli, scusi se glielo dico, ma secondo me questa castroneria dei grandi iniziati poteva tenersela per sé.

  • cosimo de matteis ha detto:

    Sia lodato Gesù Cristo.

    Al centro di dibattiti, nei secoli, e d’accordo.
    Ma poi Roma
    -Roma soluta causa soluta-
    ha messo la parola fine.

    E lo ha fatto Bolla di Papa Pio IX, il Documento “Ineffabilis Deus” col quale veniva proclamato il dogma della Immacolata Concezione della Beata e sempre Vergine Maria.

    Discorso chiuso.

    Se anche solo uno dei commenti oserà mettere anche lontanamente in dubbio tale dogma c’è da preuccaparsi.
    E del resto la neochiesa, cartesianamente, dubita di tutto.
    Un tale con la barba dice e scrive che la Transustanziazione è cosa da rivedere…..

    (A proposito: avete provato a cercare il Documento Ineffabilis Deus nel Sito Vatican.va? Io si. Ed ancora non sono riuscito a trovarlo…..)

    • Non Metuens Verbum ha detto:

      Cosimo non facciamo confusione: Il dogma dell’Immacolata Concezione di Maria, NON è lo stesso della perpetua verginità di Maria. Sono DUE dogmi, distinti, entrambi verissimi e vincolanti per i cattolici.

  • terzoc ha detto:

    Niente e’ impossibile a Dio. Per me questo basta.
    E Karl Rahner (absit iniuria verbis) si attacchi pure al tram.

  • Vincenzo ha detto:

    Un elogio alla sana dottrina di cui Padre Lanzetta si fa sempre portavoce!! Personalmente – a furia di ascoltare in chiesa omelie scialbe dedicate alla Madonna, trattata spesso come se fosse una donna qualunque e non come la ‘Madre di Dio’ – ho nostalgia di quando ascoltavo dei bravi sacerdoti, seguaci di Maria e mariologi, affermare che la Madonna è il CAPOLAVORO DI DIO, la più bella e perfetta delle Creature, pensata fin dall’inizio dei Tempi per essere il grembo verginale in cui Dio si potesse incarnare per opera dello Spirito Santo… E al tempo stesso ricordo di aver sentito affermare che Dio si è così tanto innamorato della Madonna e delle sue eccelse qualità spirituali, che in fondo si sarebbe incarnato anche se questo non fosse stato necessario per la Salvezza degli Uomini… E cosa dire di messer Satanasso che pare si possa essere ribellato a Dio insieme agli altri angeli ribelli, proprio alla notizia che UNA CREATURA UMANA (e per di più DONNA!!!) sarebbe stata la Regina delle Schiere Celesti… Prendetemi per matto, ma ringrazio Dio tutti i giorni di essere CRISTIANO e CATTOLICO proprio perché possiamo venerare la Madonna così esplicitamente, ben certi che Cristo si compiace di tutto il BENE che rivolgiamo a Sua Madre…