MONS. GALANTINO DISQUISISCE DI BIOETICA. PEZZO GROSSO COMMENTA. POI PONE ALCUNE QUESTIONI UN PO’ IMBARAZZANTI…

14 Dicembre 2017 Pubblicato da

MarcoTosatti

Mons. Galantino parla di bioetica alla Bocconi. Il collega Domenico Agasso lo intervista. E Pezzo Grosso, che di questi temi se ne intende, fa a fette il segretario generale dell’Ufficio Affari Anche Religiosi del PD (già Cei). Impietosamente. E contrappone al filosofeggiare del prelato (meno male che Bassetti c’è, e parla chiaro di DAT, alimentazione e idratazione ai malati, se no…) argomenti, citazioni, e domande; queste ultime poco misericordiose, e imbarazzanti.

“Mi scusi dottor Tosatti, le rubo pochissimo spazio, quanto merita l’intervista del nostro dotto mons. Galantino (intervista qui sotto riportata …..). L’ analisi del confronto tra bioetica cattolica e bioetica laica, fatta alla conferenza alla Bocconi, “profuma” del pensiero del grandissimo prof. Francesco D’Agostino, presidente emerito dei cosiddetti giuristi cattolici, grande sostenitore delle tesi espresse. Il fatto è che mons. Galantino forse non è stato informato che la bioetica è finita, morta e sepolta, ed è stata sostituita dal biodiritto, inventato, stabilito e decretato dall’ONU, o meglio, dalla Organizzazione mondiale della Sanità che lo imporrà ad ogni governo, contro le etiche superstiziose delle religioni, soprattutto di quella cattolica. Il punto chiave è che è finita la concezione di etica. Sarà la scienza medica a fare l’etica, la morale, poiché l’etica biologica diventa funzione delle scoperte scientifiche (che influenzano le tendenze socioculturali). I nuovi parametri della salute si fondano da qualche tempo sulla qualità della vita verso la vita stessa, con l’intento di migliorare geneticamente l’umanità. Ciò perché la salute non è più assenza di malattie o infermità, bensì è uno stato di benessere psicofisico, mentale e sociale. Invece di farsi illuminare da D’Agostino, mons. Galantino potrebbe leggersi le dichiarazioni di due Direttori Generali dell’OMS che qui riassumo a memoria. (Bruntland nel 1989 sulla salute selettiva: Salute per tutti, ma non per tutto. – Nakajima nel 1991: Le differenze biologiche e genetiche condizionano la salute, dobbiamo perciò essere selettivi per essere sani e produttivi. Mai più etica cattolica). Poi magari leggersi anche il discorso di Obama all’ ONU nel 2000: aborto, eutanasia….senza obiezione di coscienza. E se ha tempo anche il Progetto Fletcher: “Sesso senza concepimento“ con anticoncezionali. “Concepimento senza sesso” con fecondazione in vitro e clonazione. Ma la domanda che vorrei porre a mons. Galantino è: perché i valori non negoziabili sono scomparsi nell’ospedale da campo da lui evocato? Sarà forse perché l’autorità morale ha deciso di non contrastare più le volontà dell’ONU e satelliti? Ciò grazie al “patto di riconciliazione” con il mondo dove la fede non deve influenzare più le leggi dello stato in materia di vita, non intervenendo più nella edificazione della società? O magari anche grazie all’accettazione della “realtà” che spiega che la bioetica, come il dogma, evolve? E pertanto si deve rifiutare di giudicare e valutare, limitandosi a dare al massimo indicazioni alla coscienza? Siamo consapevoli che queste soluzioni “misericordiose” non insegnano a ostacolare il processo di disumanizzazione? Di chi è questa responsabilità?“.

 

DOMENICO AGASSO JR

MILANO

È un’esigenza «imprescindibile del nostro tempo, quella di dar vita a un’attenta analisi e a un confronto sui temi etici e bioetici, poiché la rapidità dello sviluppo tecnologico muta rapidamente gli stili di vita e modifica anche il modo in cui l’uomo concepisce se stesso e il proprio futuro, il rapporto con gli altri e con l’ambiente». Parola di monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana (Cei).

Vatican Insider ha intervistato il Vescovo emerito di Cassano all’Jonio a margine di una conferenza all’Università Bocconi su «Bioetica cattolica e bioetica laica: fra storia ed attualità», organizzata da Res ethica, associazione di studenti dell’Ateneo milanese. Nell’incontro il Presule aveva dialogato con il filosofo Giovanni Fornero.

Eccellenza, di che cosa hanno bisogno oggi etica e bioetica?

«Come Aristotele, parliamo della felicità quale fine del cammino dell’uomo, ma lo facciamo in un contesto che così spesso assimila la felicità al divertimento, da non vederne più i contorni. Siamo così lontani dalla identificazione aristotelica tra etica e politica, che spesso ricadiamo in qualche forma più o meno celata di individualismo. Abbiamo così radicata l’idea che l’agire corretto sia conformità a una norma, che il ricorso al tema delle virtù, ben più radicate nell’uomo – in quanto suoi abiti interni – di quanto possano esserlo le leggi, rimane parziale e secondario. Abbiamo tanta gente osservante ma infelice, ligia ma non necessariamente virtuosa.

Anche la bioetica risente di queste incertezze e, come l’etica, manca di un terreno comune per un confronto costruttivo. È l’antropologia il fattore dirimente, poiché è a partire dalla visione sui costitutivi dell’essere umano che si assume, che la cultura e la società prendono una forma o un’altra».

Quali sono le ricadute sulle questioni bioetiche della presenza sempre più determinante della tecnologia?

«Il tema della vita rischia sconfitte. Il corpo, se è avvertito come oggetto esterno alla persona, diviene disponibile, in sé e negli altri, e si fa largo l’aspettativa, o ancor più la pretesa, che qualunque problema, perfino quelli collegati con il limite della propria esistenza, trovino una soluzione nel progredire della scienza o nell’illusione di una possibile “vita fisica senza fine”. Viene qui banalizzata o svuotata di senso l’esperienza della morte, con forti ricadute sul senso stesso della vita».

Qual è lo «stato di salute» e qual è il ruolo delle relazioni umane?

«Lo sforzo di riconoscere il valore del corpo e la sua centralità, in una concezione unitaria della persona, significa assicurare anche una concezione relazionale, aperta e solidale della persona umana. La corporeità, infatti, quale elemento che dà forma e caratterizza tutta l’esperienza umana, dice relazione, contatto con il mondo circostante e dialogo con esso. Il corpo lo si riceve dalla relazione originaria con i genitori, ed è attraverso di esso, nella scoperta di un “tu” con cui si relaziona, che il soggetto scopre di esistere come “io”. È la prospettiva fatta propria dal Personalismo comunitario che, con Emmanuel Mounier e non solo, assume come tratto essenziale dell’essere uomo, e quindi come esperienza originaria, l’esperienza più semplice e più comune ad ogni uomo: quella del rapporto con gli altri uomini e del contatto con le cose che lo circondano. È la prospettiva fatta propria anche da Martin Buber, per il quale alla domanda su chi è l’uomo non si può rispondere se non ricorrendo alla intersoggettività. Questa rimane una delle intuizioni fondamentali del pensatore ebreo e della sua filosofia dialogica, o meglio della sua “ontologia del tramite”. Vera ed unica alternativa all’individualismo e al collettivismo, per Buber, l’intersoggettività trova la sua esplicitazione proprio attraverso la relazione».

Che cosa sono per lei l’eutanasia e il suicidio assistito?

«Un’antropologia che consideri con più serietà il limite come elemento che struttura l’esistenza stessa dell’essere umano, in ogni suo aspetto, pone le basi per un diverso rapporto tra l’uomo e la tecnologia, l’uomo e la vita, l’uomo e la malattia. È muovendo da questa consapevolezza che Papa Francesco ha definito la Chiesa come “ospedale da campo”, impegnata anzitutto a curare le ferite di un’umanità imperfetta, per la quale però il limite può divenire occasione di incontro e di misericordia, e quindi si fa porta per l’umano.

Al contrario, tante concezioni bioetiche odierne, ignorando il carattere costitutivo e fontale della relazionalità, oltre a quello della fragilità, sviliscono il valore dell’esistenza personale, osservata con le due lenti, che formano uno stesso occhiale, dell’individualismo e del rifiuto del limite, che rende assurda la sofferenza. Nasce da qui, a mio parere, la via dell’eutanasia o del suicidio assistito. Faccio fatica a ritenerli segno di civiltà evoluta, come con eccessiva sicurezza si sente dire. Questa via rappresenta una risposta sociale, a mio parere, troppo superficiale e sbrigativa ai reali bisogni di chi soffre a causa di gravi malattie o infermità. La sua pratica suggerisce un messaggio falso e deleterio: esistono vite che, per le loro condizioni contingenti, non sono (o non sono più) degne di essere vissute. E la società preferisce liberarsene (anche in termini economici), anziché farsene carico. Una simile logica avrebbe come effetto finale quello di creare nella comunità umana una “sacca di scarto” virtuale, l’insieme di coloro la cui vita sarebbe ritenuta “non degna” e, di conseguenza, non meritevole di essere sostenuta dalla comunità».

E l’aborto?

«La nostra società prevede vite di scarto anche ogni qual volta considera l’aborto una conquista di civiltà e un diritto civile. I 6 milioni di aborti legali – più quelli nascosti – praticati negli ultimi 40 anni si traducono in altrettante persone che non sono tra noi».

Che cosa accomuna queste pratiche?

«Ciò che viene a mancare è la relazione: il soggetto non è più visto e non si percepisce come parte di una famiglia, come soggetto importante per altri ai quali verrebbe a mancare, ma solo come soggetto autonomo, nel caso dell’eutanasia, o come oggetto da eliminare, senza conseguenze sugli altri, nel caso dell’aborto.

Il contesto nel quale è maturato è abbastanza articolato, ma mi sembra negativamente emblematica la teoria di H.T. Engelhardt, che porta all’estremo la concezione utilitaristica e quindi individualistica del soggetto, arrivando ad affermare che: “I feti, gli infanti, i ritardati mentali gravi e coloro che sono in coma senza speranza costituiscono esempi di non-persone umane”. Ciò che le riduce al rango di non-persone umane è l’assenza di coscienza di sé come essere-in-relazione. Ammettere l’esistenza di un dualismo tra persona e natura umana significa che quando le polarità di questo dualismo non sono attivamente compresenti, “gli esseri umani non sono persone”. Dentro alla categoria di non persone, secondo questa teoria dagli effetti incalcolabili sulla società – sebbene i suoi fautori la ritenessero solo un terreno di studio teoretico e non direttamente applicabile – potrebbero di volta in volta rientrare categorie diverse di persone, a seconda dei parametri scelti per delimitare l’essere persona o meno, spalancando di fatto le porte alla discriminazione, nonché alla paura di rientrare, presto o tardi, nella categoria di “non-persona”».

Dunque qual è la via da percorrere?

«Un’antropologia relazionale e solidale, fondata sulla consapevolezza del limite e sul bisogno di attenzione e cura che ogni persona porta in sé. È questa visione dell’uomo che Papa Francesco porta avanti dal giorno della sua elezione, e che ha descritto nelle due fondamentali Esortazioni “Evangelii gaudium” e, soprattutto, “Amoris laetitia”. Soprattutto quest’ultimo testo richiederebbe un approfondimento, che chiarisca le sostanziali novità che produce nell’etica e gli effetti di una visione dell’uomo improntata alla misericordia e alla condivisione».



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45 commenti

  • g.vigni ha detto:

    Io non sarei così pessimista, la matematica, probabilità, è dalla nostra.
    In qualche milione d’anni, anche un gorilla, battendo a caso su di una tastiera, potrebbe arrivare a scrivere un che di veramente notevole.
    Si tratta solo di avere uno zinzino di pazienza ed anche er gelataro , con le sue maestranze e manovalanze arriverà a stilare meravigliose, quasi, ricette per coni, da passeggio.

    G. Vigni

  • giulia anna meloni ha detto:

    Galantino?Il nulla…sinonimo del nulla.

  • Lorenzo Stecchetti ha detto:

    Il massimo esperto di bioetica è Bergoglio.
    Dal libro “Francescheide” (pasquinate su Bergoglio), di Lorenzo Stecchetti junior:

    Ho studiato morale per gli esami
    sull’estratto del sunto del Bignami.

    https://www.ibs.it/francescheide-libro-lorenzo-stecchetti/e/9788892645165

  • Roberto Ceccarelli ha detto:

    A deutero.amedeo
    E già, hanno pure la faccia da c… volevo dire sfacciataggine di farsi chiamare con detti roboanti appellativi per incensare il loro smisurato ego dimenticando quanto a proposito ha comandato Gesù: “E non chiamate nessuno “padre” sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo. 10 E non fatevi chiamare “maestri”, perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo. 11 Il più grande tra voi sia vostro servo; 12 chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi si abbasserà sarà innalzato.”( Matteo)

    • Promoveatur et removeatur ha detto:

      Anche questa una novita’ Bergogliona? Il dolce cristo in terra….sua santita’, sedie gestatorie

  • Promoveatur et removeatur ha detto:

    Nutrivamo

  • Margherita ha detto:

    Èpater le bourgeois, ecco l’atteggiamento del monsignore in questione che pensa di stupire con le sue affermazioni farraginose, senza il minimo ritegno di fronte allo sconcerto dei fedeli.
    Signore, che male abbiamo fatto per meritarci simili pastori?

  • Ecclesia afflicta ha detto:

    Ho fatto la riceca automatica dei termini “Dio” e “Gesù”, e ho visto che non compare mai nel discorso di Galantino, mentre compare spesso nei commenti.
    Interessante anche questa enfasi sulla centralità del corpo:

    ” Lo sforzo di riconoscere il valore del corpo e la sua centralità, in una concezione unitaria della persona, significa assicurare anche una concezione relazionale, aperta e solidale della persona umana.”

    Non compaiono mai anche i termini anima o spirito. La persona, per Galantino, è formata da corpo e “relazioni”. Interessante che per un vescovo bergogliano Dio, Gesù e anima e spirito non siano così importanti.

  • Ecclesia afflicta ha detto:

    Galantino è fantastico!!!
    Che cosa sono per lei l’eutanasia e il suicidio assistito?
    «Un’antropologia che consideri con più serietà il limite come elemento che struttura l’esistenza stessa dell’essere umano, in ogni suo aspetto, pone le basi per un diverso rapporto tra l’uomo e la tecnologia, l’uomo e la vita, l’uomo e la malattia….
    Sembra un generatore automatico di termini pseudo-intellettuali. E’ il cortigiano perfetto di papa Francesco, per travestire la vacuità spirituale di questo pontificato con un rivestimento di parole inutili.

    “E l’aborto?
    «La nostra società prevede vite di scarto anche ogni qual volta considera l’aborto una conquista di civiltà e un diritto civile… ”

    Galantino, che fa da microfono della neolingua di Bergoglio, non è aggiornato: degli aborti non si butta via niente! A Planned Parenthood, i cui rappresentani sono invitati in Vaticano dalla Pontifica Accademia per la Vita, hanno scoperto il modo di rivendere i piccoli organi dei feti, altro che scarto! Ma ovviamente papa Francesco si è ben guardato di parlare del fenomeno, dato che PP è stato uno dei maggiori finanziatori di Hillary Clinton e del Partito Democratico USA!
    http://ecclesiaafflicta.blogspot.it/

  • NonPraevalebunt ha detto:

    14.12.2017. La Chiesa onora San Giovanni della Croce, amato e studiato da papa Giovanni Paolo II. Il parlamento tra il pianto della Bonino (per chi piange? Per coloro che ha gia’ ucciso o per quelli che fara’ uccidere?) e l’indifferenza dei deputati cristiani approva la legge sull’eutanasia. E costringe i medici ad agire come assassini anche se fossero obiettori. Che schifo. Non ditemi che con papa Ratzinger e papa Woityla questo sarebbe stato possibile!! Questo papa ha fatto una finta opposizione a questa legge vergognosa. Che tristezza…

    • giulia anna meloni ha detto:

      Bergoglio non ha fatto nessuna opposizione,ha lasciato fare,anzi ha venduto silenziosamente il popolo di Dio perchè sta preparando la strada all’anticristo. Tutto profetizzato,ma le profezie sono disprezzate,anzi ignorate e tenute nascoste.Il Padre Celeste ha promesso la protezione del Cielo alla Chiesa militante e allora con il Rosario in mano “assaltiamo il cielo ” con la preghiera per sostenere il piano di salvezza della SS Vergine.

  • Lo spettro di QC ha detto:

    Mai visto una fila di supercazzole come questa.
    Da fare invidia al Conte Mascetti!!
    Ma avrà improvvisato?

  • Stefano ha detto:

    Al momento dell’approvazione della disgustosa legge sulle DAT, più chiaramente sull’eutanasia, la dolce bonino si è commossa. Alla buona signorina morte non bastavano i milioni di bambini abortiti che le stanno sulla coscienza, ora potrà aggiungere le vittime della dolce morte di stato, approvata grazie al suo meritorio impegno. E il nostro grande bergoglio? Il Liquidatore della Chiesa Cattolica? Si sarà anche lui commosso a vedere le lacrime scorrere sulle gote della sua cara amica? La mammana d’Italia da lui proclamata grande italiana?
    Se non altro, vista l’età che avanza, e visto il suo gusto a sorprendere il mondo, dopo tutti gli sproloqui a bassa ed alta quota, i baciamano alla regina di Giordania, gli abbracci alle coppie gay e i baciapiedi ai clandestini islamici, potrebbe dare il buon esempio e approfittare nella neonata legge. Farebbe felici milioni di cattolici che ancora desiderano rimanere tali, e sicuramente il sottoscritto…

  • Sulcitano ha detto:

    Dotto? mons. Galantino? in cosa? e da quando?Forse azzardo: in Sacra Scrittura, Filosofia, Teologia, Patrologia…? Ma no! non scherziamo per favore, non resta che pensare alla politica per il suo indiziante pavoneggiarsi seppur senza penne,
    ma anche in questo campo, con i noti limiti, delude i suoi affecionados filo bergogliani, apparendo più che colto, solo cotto, ovvero straccotto: indecifrabile nel parlare e nell’atteggiarsi. Infine, il saperlo segretario di quella che un tempo era la CEI, vien da piangere senza consolazione.
    L’oscurità si infittisce ed è ancor più tenebra nella Chiesa e nel mondo. Prostriamoci e preghiamo Gesù e Maria.
    SIA LODATO GESÙ CRISTO!

    • deutero.amedeo ha detto:

      Anche gli insetti nocivi nell’economia generale hanno una loro funzione… Questi ignoranti al potere, almeno per me, hanno avuto la funzione di stimolarmi, per reazione, a riprendere ed approfondire nozioni importanti per la fede che, col tempo, erano finiti in qualche angolo morto della coscienza. E, naturalmente, sono tutto il contrario di quello che dicono loro.

    • Ecclesia afflicta ha detto:

      Galantino è la prova che le conferenze episcopali sono organi inutili, se non dannosi. Vanno abolite al più presto! I vescovi tornino a fare i vescovi, non i politicanti di infima categoria!

    • Ira Divina ha detto:

      Ha la laurea in “stronzologia del diritto a far cagare” ogni volta che parla😂😂😂😂. Ma d’altra parte era l’unico a poter rappresentare questa CEI che supporta tutti i disastri di questa sinistra!

  • Lucy ha detto:

    Dopo aver letto il discorso di Galantino uno si accascia intossicato dai fumi delle sue parole ambigue e/o senza senso .
    Il chiaro e lucido Galantino e`quello di :” non mi identifico nei volti inespressivi di quelli che pregano contro l’aborto ” e di :” Dio nella sua misericordia non distrusse Sodoma e Gomorra ” e di :” la riforma di Lutero e` un dono dello Spirito Santo “.
    Galantino ha occupato manu militari Avvenire e tv.2000 facendone gli agguerriti fortini della rivoluzione di Bergoglio che lo ha scelto e voluto e delle cui direttive e` il fedelissimo esecutore.

  • Sempliciotto ha detto:

    Scusate, ma ora che è stata promulgata l’eresia come Magistero autentico negli Acta, il Papa decade o no?

  • Giuseppe Marson ha detto:

    Condivido nonostante sia ignorante l’analisi di Pezzo Grosso, siamo passati dal cattolicesimo al cattolicismo. Che è quello descritto profeticamente da Gaber nel 1998 nella sua Canzone ” il potere dei più buoni” ed è quello che rischia di diventare la S. Chiesa vista solo come ospedale da campo. Se oltretutto un Mons. In un consesso simile parla di antropologia relazionale senza mai nominare il Creatore, di cui siamo immagine, dimentica l’origine.
    Se si citano oltre a filosofi e studiosi solo il Papa e non Gesù è per me come se S. Paolo ad Atene, si fosse fermato prima di farsi dire ” su questo ti sentiremo una altra volta”
    Non è perché si deve aggiungere la parolina cattolica Gesù, ma perché Cristo é per un cattolico l’orgine di una vera antropologia umana.
    Per amore di verità devo però anche dire che il Segretario della Cei è stato meno ambiguo di altre volte.
    Ma la missione è diventata ormai stile comunicativo non divisivo.
    Infine anche io mi auguro che innanzitutto il Papa approfondiscaAL.
    Rispondendo senza ambiguità alle domande e Dubia posti .
    Sono vere novità dettate dal Santo Spirito quelle portate da AL?
    Io non ne sono convinto .

  • Alessandro2 ha detto:

    Vedete? Ormai hanno vinto. E Bergoglio, che non chiamo più “Papa”, è uno di loro: uno dei vincitori. Cosa possiamo fare? Pregare diversamente, pensare diversamente, comportarci diversamente, insegnare diversamente ai nostri figli. Essere cattolici veri. Anzi – per scimmiottare la neolingua – diversamente cattolici.

  • dfghjkl ha detto:

    Che perdita di tempo leggere le fesserie di Galantino

  • deutero.amedeo ha detto:

    Il bello è che a tutte queste bestie della religione e della politica diamo titoli come:
    Sua Santità
    Eccellenza reverendissima
    Monsignore
    Onorevole

    E a noi diamoci dell’asino. Per come ci comportiamo, ce lo meritiamo.

  • cosimo de matteis ha detto:

    ECCO, ALEA IACTA EST.

    Come fare a non parlare di “cultura di morte”? L’aborto è lecito –ossia la uccisione di un essere umano innocente- e così pure l’aborto chimico (la pillola RU486 si trova lecitamente in farmacia, così come la “pillola del giorno dopo” – che nome sconcio- ed ogni tipo di contraccettivo, compresi quelli ridicoli oltre che immorali). La droga è “tollerata” (la droga provoca la morte) e da oggi anche la diabolica eutanasia entra nel nostro Paese. Tutto come voleva la follia sessantottina, libertaria e radicale, massonica e comunista.

    Unite a questo il divorzio –anch’esso lecito e, “grazie” al cattolico Renzi, ora è pure “breve”- che “uccide” nella profondità dell’anima i poveri figli di questi adulti immaturi ed egoisti. Anche due maschi possono “sposarsi”.

    Auguri Italia, un grazie ai nostri Parlamentari ed al nostro Governo. Ora si che la Bonino e Napolitano sono dei “grandi italiani”. Anzi, i più grandi. Più grandi anche della Evangelium Vitae, dell’Humanae Vitae e del Vangelo.

    • deutero.amedeo ha detto:

      La “Congrega della Buona Morte” l’ha avuta vinta….
      Qui e per adesso.

      Ad meliora.

  • BrokenOutInLove ha detto:

    In questi minuti è stata approvata la legge sul biotestamento.

    Secondo me c’è poco da disquisire, piuttosto si prenda in mano il Rosario e si offrano incessantemente preghiere e di riparazione per la salvezza dell’Italia e dell’Europa.

    Che il Signore e sua Madre ci perdonino.

    • deutero.amedeo ha detto:

      E tengano una mano sul capo ai politici.
      Che dire?
      La politica italiana è diventata un mostro senza testa con tre destre è un numero indefinito di sinistre.

    • Enza ha detto:

      Aspettiamoci sommovimenti tellurici. Fu così anche con l’approvazione delle unioni civili…

  • Enza ha detto:

    https://www.youtube.com/watch?v=btStYC3Y51M&t=50s Un don Minutella che ha una forza che viene solo dal cielo!

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Galantino dixit:
    -identificazione aristotelica tra etica e politica;
    -visione sui costitutivi dell’essere umano;
    -ontologia del tramite;
    -carattere costitutivo e fontale della relazionalità.
    Non ho capito una mazza!

    • deutero.amedeo ha detto:

      Consolati!
      Come ben vedi anche dai miei commenti non sei solo.

    • QB ha detto:

      Dovresti leggerlo …”con le due lenti, che formano uno stesso occhiale”…

    • Nicola ha detto:

      È lo stesso discorso della :” supercazzola prematurata con lo scappellamento a destra come se fossero antani…….ecc ecc ” del film Amici Miei di Mario Monicelli. Non significa niente, ma mentre nel film tutte queste parole senza senso servono per prendere in giro la ” vittima” dello scherzo, nel caso di Mons. Galantino servono a mascherare il suo vuoto culturale e spirituale. Poveri noi.

    • Enza ha detto:

      Ma non sai Paolo Giuseppe che un buon “parlatore” si esprime così? Sei tu “l’ignorante” insieme a tutti noi che di Galantino capiamo solo la sua data di nascita.
      Ps: credo avrai capito che il titolo di ignorante è solo ironico vero?
      pax et bonum

    • Catholicus ha detto:

      e che, pensa che il Galantino sia una persona da capire? da ascoltare ? suvvia, siamo seri; come tutti i suoi consimili, scelti dall’uomo biancovestito per portare a termine la distruzione della Chiesa di Cristo (così vuole Lucifero…) sono semplici esecutori di ordini, di proprio non ci mettono niente, poiché niente hanno da metterci Ignoriamoli, che è meglio; presto dovranno render conto di tutto a Cristo Giudice, ed allora la smetteranno di blaterare a vanvera (auguro loro, però, lunghissima vita per pentirsi e così salvarsi l’anima, altrimenti sentiranno che caldo fa lggiù).

  • Enza ha detto:

    Dimenticavo: Buona giornata a tutti. Anche se non intervengo più, leggo però sempre! Dio vi benedica!

  • Enza ha detto:

    Parlasse di Dio una buona volta, ma credo proprio che non sa neppure dove stia….Dio, essendo lui il dio di se stesso. Ma che la smettano e facciano finalmente i preti! Poi mi domando: ma sanno fare almeno i preti questi qui o sono lì per il potere e per dare gloria a se stessi facendo ridere i polli?
    Ne abbiamo le scatole piene!

    • deutero.amedeo ha detto:

      Condivido e aggiungo che sono anche stufo di sentire discorsi fumosi pieni di parolone mutuate dalla filosofia e dai manuali scientifici buttate là alla rinfusa per stupire il popolino. Per capire questa gente non è sufficiente nemmeno tenere a portata di mano il vocabolario della lingua italiana. Ad esempio che vuol dire questa locuzione:
      “Un’antropologia relazionale e solidale, fondata sulla consapevolezza del limite “?????
      Toeghen feura se ghe n’è denter ( direbbe il mio amico della Val Brembana)

      • deutero.amedeo ha detto:

        ‘Sta gente non sa che l’uomo inizia a morire nel momento in cui nasce, e che ogni giorno in più vissuto è uno in meno che rimane da vivere?

        Pota! Posso dire pota! ??