BESTIARIO CLERICALE. 8 X 1000 ADDIO – GIÙ LE MANI DALL’EUCARESTIA – DIVORZIO CATTOLICO, PICCOLE BUGIE SU SINODI E VESCOVI – ENZO BIANCHI È PREOCCUPATO…

2 Dicembre 2017 Pubblicato da

Marco Tosatti

Questo è un Bestiario clericale particolare. Perché invece di offrirvi delle primizie – si fa per dire – colte qua e là, pubblichiamo tre lettere di persone che seguono questo blog, e che vogliono far sapere la loro su tre argomenti importanti: l’8 per mille, il recente discorso del Pontefice regnante alla Rota Romana, quello in cui ribadiva che tocca al vescovo diocesano amministrare se ne esistono condizioni evidenti quello che molti chiamano “divorzio cattolico”, e l’abitudine di ricorrere ad aiuti esterni per la distribuzione dell’eucarestia, anche quando non ce ne sarebbe la necessità. E poi magari un bon bon finale lo aggiunge chi scrive…

La prima lettera è la copia di quella inviata all’Istituto Centrale Sostentamento del Clero da un lettore di Stilum Curiae.

All’Istituto Centrale Sostentamento Clero.

Sono un ormai vecchio cattolico di Chieri, in provincia e diocesi di Torino. Ho tra le mani il dépliant con il modulo di ccp che dovrebbe servire per inviare il contributo per il sostentamento del Clero, e poco fa in televisione ho visto la pubblicità a favore del versamento dell’8X1000 allo stesso scopo.

Ho deciso di scrivervi per farvi sapere che da qualche anno a questa parte io, sebbene cattolico, o forse proprio per questo, non ho più versato l’8X1000 né altri contributi alla mia Chiesa e non lo farò neppure quest’anno. E soprattutto per spiegarvi il perché di questa mia decisione.

Ma prima, lasciate che vi rivolga una domanda: come mai i sacerdoti che compaiono nel dépliant e nei filmati televisivi sono tutti così “precisini”, ordinati nel vestire, con clergyman e colletto bianco bene in vista, i paramenti liturgici impeccabili: tutto il contrario, insomma, di come normalmente si presenta la maggior parte di loro, senza che nessuna autorità abbia niente da ridire? Perfino il sacerdote che celebra il Sacramento della Penitenza veste il camice bianco e la stola, spettacolo non dico raro, ma rarissimo a vedersi nella realtà. Vi dico io perché. Perché voi sapete, e le Autorità ecclesiali sanno, e i sacerdoti stessi sanno molto bene, che alla maggior parte della gente piacerebbe vedere i sacerdoti mostrarsi così, piuttosto che sbracati, come nemmeno i laici più sbracati si presentano. Ma evidentemente a voi di quello che pensano i laici non importa un bel niente. Salvo accontentarli nel momento in cui vi rivolgete a loro per chiedere soldi.

Ma il motivo principale del mio rifiutare un generico sostentamento del Clero è un altro. Non intendo più aiutare sacerdoti che in gran parte non mi piacciono: sacerdoti che hanno distrutto e continuano a distruggere la Liturgia; alacremente impegnati a seminare confusione fra i fedeli, predicando le loro peregrine opinioni piuttosto che il Vangelo che la Chiesa ci trasmette da 2000 anni e che è sintetizzato nel Catechismo della Chiesa Cattolica; sacerdoti che trovano più comodo assecondare le voglie della gente piuttosto che arrischiarsi ad annunciarle le esigenze del Vangelo; che fanno gli assistenti sociali, in concorrenza con i sindacalisti e i politici, ma trascurano la loro missione specifica, che è annunciare la vita eterna e spiegare come si fa a raggiungerla; secondo i quali non si sa che cosa Gesù abbia realmente detto, visto che gli Apostoli non avevano il microfono per registrare le sue parole: così ognuno di loro si sente autorizzato a interpretare il Vangelo a modo suo.

Mi spiace, ma io non do più i miei soldi ad un Clero così. So bene che sovvenire alle necessità della Chiesa, e soprattutto del Clero, è un dovere di ogni cattolico. E io, nei limiti delle mie possibilità, ho intenzione di farlo. Ma a modo mio: aiutando personalmente, “brevi manu”, come si diceva quando si studiava il latino, i sacerdoti che, per quello che mi è dato vedere e constatare, lo meritano.

Saluti.

Lettera firmata

La seconda lettera è stata inviata a un sacerdote che tratta con eccessiva leggerezza l’Eucarestia.

Reverendo,

Incuriosito dai sempre più frequenti laici che ormai abitualmente distribuiscono la Santa Comunione presso la parrocchia di cui lei è Sacro Pastore ,ho scoperto che il Sacerdote può avvalersi nella distribuzione della Santa Comunione di ministri straordinari laici: l’accolito o altri laici debitamente istruiti. Ebbene questi laici dovrebbero essere informati su tali normative affinché non disubbidiscano e commettano peccato a Santa Madre Chiesa. Lʼobbedienza a Santa Madre Chiesa è fondamentale per il cristiano che vuole appartenere ad Essa. Certamente lei ha autorizzato queste persone in buona fede e per zelo pastorale non accorgendosi che andavano contro un espresso divieto. Infatti “straordinario” non vuole dire “abituale” o “domenicale”. Questa pratica di servirsi di laici nella distribuzione della Santa Comunione non è regolamentata da un indulto ma da precisi divieti scritti che di seguito riporto. CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI. ISTRUZIONE Redemptionis sacramentum (che regolamenta attualmente e con piena validità Apostolica l’intera questione)

[151.] Soltanto in caso di vera necessità si dovrà ricorrere all’aiuto dei ministri straordinari (compreso l’accolito) nella celebrazione della Liturgia. Ciò, infatti, non è previsto per assicurare una più piena partecipazione dei laici, ma è per sua natura suppletivo e provvisorio nota (252) ….[[157.] Se è di solito presente un numero di ministri sacri sufficiente anche alla distribuzione della santa Comunione, non si possono deputare a questo compito i ministri straordinari della santa Comunione (compreso l’accolito). In simili circostanze, coloro che fossero deputati a tale ministero, NON LO ESERCITINO….158.] Il ministro straordinario della santa Comunione, infatti, potrà amministrare la Comunione soltanto quando mancano il Sacerdote o il Diacono, quando il Sacerdote è impedito da malattia, vecchiaia o altro serio motivo o quando il numero dei fedeli che accedono alla Comunione è tanto grande che la celebrazione stessa della Messa si protrarrebbe troppo a lungo. Tuttavia, ciò si ritenga nel senso che andrà considerata motivazione DEL TUTTO INSUFFICIENTE un breve prolungamento, secondo le abitudini e la cultura del luogo”.

Però è vietatoallargare “abusivamente, i termini di ECCEZIONALITÀ ai casi che non possono essere giudicati come eccezionali”, e i pastori devono impedire tempestivamente abusi e trasgressioni.

Affinché questi fratelli e sorelle non rimangano nell’ignoranza del loro peccare, ritengo opportuno che sia lei ad informare tutti i laici a ciò a cui si espongono ed alla gravità dei loro atti. Infatti i principi che regolamentano tutta la questione sono diretti ai presbiteri ed a tutto il Popolo di Dio. Però ce n’è uno che riguarda espressamente tutti quei laici (accolito e ministri straordinari) che coadiuvano arbitrariamente il sacerdote nella distribuzione della Santa Comunione. Infatti alla fine della nota 157 della Redemptionis Sacramentum, sopra riportata, è scritto che i ministri straordinari (compreso l’accolito) si devono rifiutare di coadiuvare i sacerdoti (cioè se il sacerdote li invita) se non c’è eccezionalità: perché anche un solo Sacerdote è sufficiente a soddisfare tutti i presenti in caso di normale affluenza o in caso di breve prolungamento della Santa Messa. È doveroso da parte sua informare di tutto ciò anche i confratelli che esercitano il Sacro Ministero nella parrocchia di cui lei è il solo responsabile. Il perseverare nell’errore ,dopo essere venuti a conoscenza della verità, costituisce colpa grave e si configura nella specie di delitto contro la Santa Sede Apostolica . Lʼamore che provo per la sua augusta persona e l’amore che provo per i miei fratelli mi ha spinto in questa ricerca. Per il bene della anime ed a maggior Gloria di Dio e della Sua Santa Chiesa ,certo di averle fatto cosa graditissima, filialmente la saluto.

Infine da Roma ci ha scritto un sacerdote, in tema di “divorzio cattolico”, Motu Proprio e discorso del Pontefice alla Rota Romana.

“Sono uno di quei Chierici, numerosi, che La seguono.. E avrebbero da aggiungere capitoli di narrativa surreale a ciò di cui Lei con garbo e perizia tratta giornalmente”, ci dice questo amico sconosciuto. Che ci segnala anche il discorso del Pontefice alla Rota, e il modo in cui alcuni siti, particolarmente contigui all’entourage pontificio hanno trattato il tema. Ecco la lettera:

“Che dire… Anzitutto Francesco premette che i Motu Proprio sono frutto dei due Sinodi sulla famiglia, quindi «espressione di un metodo sinodale» e «approdo di un serio cammino sinodale»….

Ma come? Sarà sfuggito sia al Papa che ai giornalisti che i due Motu Proprio sono stati promulgati tra un sinodo e l’altro, giusto PRIMA dell’avvio della seconda sessione del Sinodo? I Motu Proprio datano il 15 Agosto 2015, mentre la seconda fase del Sinodo apre il 4 ottobre 2015..

Se poi passa il concetto che ripubblicare testi scritti decenni prima da Kasper, Lehmann e Víctor Manuel Fernández sia “l’approdo di un serio cammino sinodale” , allora siamo alle prese con una disforia diacronica patologica.. Sarà che “il tempo è superiore allo spazio”.. Ma decidere ciò che è accaduto prima e ciò che è stato fatto dopo non rientra tra i poteri che l’Eterno ha delegato al Suo Vicario…

La cronistoria del Sinodo e dei motu proprio ci dice invece che sono stati due provvedimenti volti di fatto:

1) a indicare chiaramente al Sinodo (che non rispondeva alle aspettative di chi lo aveva convocato nonostante la scelta mirata degli organizzatori e dei partecipanti!) quale fosse la direzione da prendere : tra le cause di nullità, la mancanza di fede – mentre ogni Sacramento è valido ex opere operato in presenza di Ministro, Materia Forma e Intenzione.. altrimenti un vescovo che non avesse la fede non ordinerebbe validamente, un sacerdote senza fede non assolverebbe né consacrerebbe validamente.. E allora i miracoli eucaristici, a Orvieto ad esempio? – e il mostruoso “eccetera”, un’abominevole clausola in bianco che mai nessun giurista apporrebbe a “conclusione” di una serie di condizioni di nullità negoziale, pena l’incertezza assoluta del diritto e l’imprevedibile arbitrio del giudice !

2) a SVUOTARE la discussione sinodale (già per altro pesantemente manipolata) da qualsiasi decisione concreta in materia, considerato il fatto che le misure processuali pratiche erano già prese..!

«Affidare l’intero processo breviore al tribunale interdiocesano – ammonisce inoltre il Pontefice – porterebbe a snaturare e ridurre la figura del vescovo padre, capo e giudice dei suoi fedeli a mero firmatario della sentenza».

Questa poi! Ma non è lo stesso Papa che in Evangelii Gaudium delega alle Conferenze Episcopali competenza “in materia dottrinale” ?

“Vescovo padre capo e giudice”, per queste cose sì…Per il resto, un Vescovo fa il passacarte della Conferenza Episcopale, o come si dice in gesuitico, il “missionario e testimone dello spirito sinodale” (roba che Lenin, Goebbels…. e Buñuel sono lì che prendono appunti su come si crea una neolingua di regime..)

Un Vescovo che ha le mani legate in tutto il resto e non decide più né sui seminari né sulla liturgia né sui sacramenti perché ha già deciso la Conferenza Episcopale (ultimo, Magnum Principium..), un Vescovo che può essere sollevato dall’incarico da un giorno all’altro secondo le bon plaisir du Roy com’è avvenuto a Ciudad del Este, ad Albenga eccetera..!

Affidare poi il processo a Tribunali interdiocesani non snatura il ruolo del Vescovo.. bensì porta ad avere un giusto processo e permette al Vescovo di occuparsi della diocesi, dei suoi preti, delle anime a lui affidate.. !

Si tratta pur sempre di un potere delegato, quindi un Vescovo che volesse, potesse e sapesse occuparsi direttamente dei casi, avrebbe potuto farlo già prima…Solo che.. I Vescovi non hanno tempo di occuparsi di processi matrimoniali, tra le mille occupazioni e responsabilità.. Molti, non essendo canonisti, oltre al tempo non hanno neppure le competenze minime richieste..

Insomma, è lampante che qualcuno menta sapendo di mentire… Sicuro che il cerchio magico gli darà comunque ragione contro ogni evidenza, dacché “la verità è ciò che serve al partito” .. E se i fatti ci daranno torto, tanto peggio per i fatti.

Dio la benedica,

in Christo

Enzo Bianchi, fondatore di Bose, è preoccupato.

Vediamo perché.

“Personalmente sono preoccupato per la crescente opposizione a Papa Francesco: ormai c’è chi lo accusa di magistero incerto e ambiguo, addirittura di assecondare l’eresia. Questo avviene ‘nella Chiesa’, tra credenti cattolici fino a ieri in profondo ossequio al Papa”. Lo scrive Enzo Bianchi, fondatore della Comunità monastica di Bose, nell’articolo “Un’opinione pubblica che sia di comunione” pubblicato sul numero di dicembre della rivista “Vita pastorale”, anticipato oggi al Sir. Bianchi individua il motivo di tali contestazioni a Francesco: “Non la dottrina, non la fede, ma – spiega – la sua semplicità priva di atteggiamenti ieratici, il suo sottrarsi a immagini sontuose del Papa, il suo stile confidenziale che abbraccia, tocca, stringe senza voler affermare la sacralità della sua persona, provocano una sorta di paura che un vescovo ha espresso in questi termini: ‘Giorno dopo giorno smonta tutto il pontificato romano!’”. E, tout en passant, per Bianchi “sarebbe auspicabile un intervento autoritativo” per lasciare “che l’uso del rito di Pio V sia praticato da quei fedeli che a esso sono affezionati e lo vivono seriamente”.

Ah che bestiacce questi tradisssionalisti! Son quasi peggio dei rasssisti e dei fasssisti!

Ma siamo sicuri che le ragioni del disagio – crescente, e a ogni livello, anche fra i cattolici della strada – nei confronti di questo Pontefice e dei suoi comportamenti siano proprio quelle indicate da Bianchi? Ci permettiamo di dubitarne, con forza. E lanciamo una pista: non sarà che la gente cominci ad accorgersi che l’immagine mediatica cucinata da amorosi cuochi amici non corrisponda a quello che poi ci troviamo nel piatto, usando una metafora di cultura culinaria, tema a cui sappiamo che il fondatore di Bose è sensibile?


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79 commenti

  • Andrea1682 ha detto:

    Comprendo le motivazioni di chi ha deciso di dirottare l’8×1000 verso altre Chiese. Però, mio umile parere, penso che si faccia ancor più il gioco del potere massonico interno in questo modo. Una Chiesa economicamente povera è ancor più soggetta e tentata da quel potere che di denaro ne ha quanto ne vuole e che può usare per cercare di comprarsi anche la fede. Non dico che sia una ottima e serena scelta oggi dare l’8×1000 a questa Chiesa Cattolica. Ma forse non darglielo è ancora peggio. Credo che a soffrire maggiormente di questa privazione sarà la piccola parte buona di Essa e non certo quella corrotta. Perché chi è corrotto (o semplicemente tentato) nello spirito lo è ancor prima nelle cose terrene e il denaro per farsi comprare lo troverà sempre. “Dicono” di volere una Chiesa Cattolica povera ma intendono una Chiesa Cattolica debole. In modo che si rafforzi tutto il resto che non è vera Chiesa.

    • Margherita ha detto:

      Sono d’accordo con Andrea 1682. Sono stata battezzata con il segno della Santa Croce di Cristo e appartengo alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana; appartengo a questa Chiesa e non conosco la teologia delle altre chiese…perciò uso la prudenza nelle mie decisioni.

    • Acchiappaladri ha detto:

      @Andrea1682 @Margherita
      Il problema di coscienza che voi ponete è rispettabile.

      Ritengo però che possa essere superato con un “fioretto” aggiuntivo, facendo un’offerta compensativa direttamente a qualche suora o prete bisognoso e annunciatore della Dottrina Cattolica.
      Così con le nostre piccole forze andiamo a rafforzare direttamente la parte ancora sana della Chiesa in Italia.

      Io quest’anno col mio parroco, che mai indossa la talare, che tributa i regolamentari omaggi a Papa Francesco dal pulpito ma ancora dimostra nelle cose importanti di essere cattolico … si inginocchia davanti al SS. Sacramento … ha molta cura di sacramenti e liturgie, ecc., ho fatto così:
      in modo riservato gli ho fatto avere direttamente un’offerta anche un po’ maggiore di quella che sarebbe arrivata alla CEI col mio 8 per mille (che ho dirottato agli Ortodossi russi in Italia che mi sembrano “meno eretici” 😉 e meno ignoranti di mons. Galantino e compagni: almeno nella loro catechesi non hanno ancora abolito l’Inferno ).

  • Ecclesia afflicta ha detto:

    E’ un po’ fuori tema, ma vorrei commentare l’ultima, gravissima affermazione di Bergoglio in aereo in cui ribadisce una delle sue ossessioni, cioè che la chiesa non deve evangelizzare e che “rendere ragione della propria fede” è assolutamente sbagliato. Il Sommo Pontefice ha affermato infatti che non è entusiasta delle conversioni immediate al cattolicesmo e che l’ultima cosa da fare ad un ateo è parlargli per convertirlo. Sbagliava Gesù e sbagliava san Pietro, ecco il nuovo vangelo di Bergoglio!!
    Ho commentato nel link queste ultime gravi affermazioni antimagisteriali ed antievangeliche di Papa Francesco:
    https://ecclesiaafflicta.blogspot.it/2017/12/il-papa-afferma-il-contrario-di-san.html

    • Andrea1682 ha detto:

      Ho letto le parole di Papa Francesco e in quel singolo aspetto concordo in ciò che ha detto. Ossia bisogna testimoniare agli altri la fede cristiana prima di tutto attraverso il proprio comportamento. Se ci domandano rispondiamo ma non dobbiamo continuamente riempire di parole la testa degli altri senza il loro consenso perché sarebbe inutile. Ci si converte per attrazione e non sfinimento, anche questo è vero. Diverso è quando si comincia ad affermare che bisogna nascondere Gesù per privilegiare la pace e l’amicizia con il prossimo. Se il primo concetto viene letto insieme a quest’ultimo allora diventa tutto un minestrone con la conseguenza di creare una fede liquida e tiepida. Di privilegiare questa vita terrena rispetto alla vita eterna. Un’ossessione della Chiesa moderna.

      • Andrea P. ha detto:

        Dal Vangelo secondo
        Marco 16,15-16

        Gesù disse loro:
        «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.
        Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.
        —-

        Poi vabbè, c’è sempre qualcuno che si vuol più realista del Re.

        E per Re non intendo Bergoglio papa re, che censura o storpia, con agghiaccianti commenti, anche parti del Vangelo (per tacer del resto) nella presunzione di adeguare, così, Gesù al mondo secondo lo spirito dei tempi; ma intendo proprio Nostro Signore Gesù Cristo e Nostro Re.

        • G.Gervasi ha detto:

          @ Andrea P (03.12/ 08:46 p.m.)
          Bravo, AndreaP! Alla fine bisogna chiederci se siamo
          seguaci di Gesú Cristo o delle nostre opinioni o di quelle del papocchio di turno che vuole riscrivere i Vangeli secondo le sue sensibilitá o i suoi bisogni psicologici o di potere.
          Gesú ha detto, andate e predicate il vangelo, e battezzate. Non ha detto di non importunare il prossimo col Vangelo o che la via regale sia il tacere
          per non infastidire gli altri e limitarsi a dare il buon esempio.
          Ancora piú grave mi sembra la rinuncia ad esercitare un qualsiasi influsso su persone che purtroppo
          non credono, o non conducono una vita cristiana,
          mettendo cosí in pericolo la loro salvezza eterna,
          le quali peró hanno una grande fiducia in noi e ci
          sono amiche.
          Se un amico mi manifestasse un suo proposito di commettere suicidio e io non dicessi niente e non cercassi di dissuaderlo da questo proposito, in caso costui si suicidasse mi renderei colpevole di mancato aiuto e tradirei la nostra amicizia.
          Ma, cari amici, quanto piú vale la salvezza dell’anima di quella della vita biologica: “salvata l’anima é salvato tutto, perduta l’anima é perduto tutto”, diceva Don Bosco. Quí si gioca l’eternitá di un individuo! E io non dico niente e non faccio niente perché voglio essere cool e non voglio che altri dicano che cerco di influenzare la gente?
          Questo atteggiamanto é, secondo me, del tutto perverso.

        • Andrea1682 ha detto:

          Sono d’accordo, io intendevo fare una distinzione tra il predicare e perseguitare. Gesù stesso dice: “scuotete la polvere dai vostri sandali e andate via dalle case dove non siete accolti”, non invita ad insistere ad oltranza. Altrettanto concordo sul fatto che non si può nascondere la fede con lo scopo di non irritare il prossimo. Però… immaginiamo una persona che predica il Vangelo in una piazza; si scontrerà magari con delle altre che rifiutano il suo messaggio, ma quelle potranno comunque scegliere se rimanere ad ascoltare oppure allontanarsi. Questo è predicare. Ma se ci sono due coinquilini in un appartamento ed uno due due evangelizza insistentemente anche se l’altro gli ha detto che non ne vuole sapere non è più predica ma persecuzione. Bisogna rispettare la libertà del prossimo. E accettare che ci siano persone che rifiutano la salvezza. Puoi parlare loro una volta, o in occasioni adatte… ma se non ne vogliono sapere va rispettata la loro volontà senza per questo rinunciare alla propria fede. In questo senso io condivido l’invito, sopratutto con quel tipo di persone, a trasmettere la fede attraverso l’esempio. Perché ripetere ostinatamente le parole del Vangelo a chi vive nel buio la maggior parte delle volte crea in loro un contesto di sfida e le fa diventare soltanto più superbe e ribelli. Se invece cominciano a vedere una persona che reagisce con forza alle sofferenze, che accetta il dolore, che vive il peso delle proprie croci con gioia e speranza, senza farsi abbattere…che insomma dimostra sulla sua pelle cos’è la fede cristiana, lì nasce a volte l’attrazione per queste “anomalie” che poi , per grazia di Dio, può portare anche alla conversione. Ma non affermo che bisogna sempre stare zitti per non turbare. Anzi sono altamente contrario al falso buonismo politicamente corretto, che nulla ha a che fare con il Vangelo.

    • Lo spettro di QC ha detto:

      Ciao Derelitta,
      a parte il fatto che non ha detto cose sbagliate (cosa vuoi insegnare se prima non susciti un interesse verso di te, esempio di figlio di Dio inabitato dallo Spirito Santo e che fa buone opere??) Forse se leggi la domand

      • Lo spettro di QC ha detto:

        …domanda postagli comprendi a quale tipo di ”proselitismo” si riferisse.
        Non capisco poi che contrasto ci sarebbe con San Pietro: entrambi parlano di rispondere a chi chiede. Puoi approfondire?

        • Maria Cristina ha detto:

          Rispondere a chi chiede.
          Ma evangelizzare non significa solo questo! Certo non significa neppure costringere con la forza a battezzarsi: ma la vera evangelizzazione e’ una proposta ATTIVAe una testimonianza pubblica, non solo una silenziosa posizione passiva di ” modello” di vita cristiana che dovrebbe attirare . Pensiamo ai tanti cristiani nell’ Unione Sovietica marxista o nella Polonia di Woytila. La testimonianza cristiana per esempio in paesi atei o scristianzzati non puo’ limitarsi a ” rispondere a chi chiede”. Tantissimi non chiedono nulla perche’ se ne fregano di ogni religione, ma magari se sentono predicare il Cristo, se vedono gesti concreti come il segno di croce, la benedizione nel nome del Santa Trinità’ , se vedono delle persone recitare il Rosario o fare una processione, possono essere attirati ad approfondire la fede cristiana.
          Se il papa si presenta come un qualsiasi attivista pacifista e dei diritti umani, come un funzionario dell’ ONU , e non parla di Gesu’ , non benedice, non fa il segno della croce, e addirittura equipara Buddha e San Francesco, che testimonianza cristiana e’? A me pare
          Indifferentismo religioso: ognuno rimanga nella sua fede che tanto fan bene tutte.

        • Ecclesia afflicta ha detto:

          @Ectoplasma
          Rimando ad un commento di Aldo Maria Valli che tratta l’argomento:
          In realtà l’affermazione di Bergoglio è ancora peggiore di quanto riporta Repubblica: il papa infelicemente regnante cita infatti in modo scorretto papa Benedetto, con lo scopo di nascondere la sua “novità” dietro una personalità cattolica.
          Bergoglio è anche visibilmente infastidito dall’idea che un cattolico possa evangelizzare alla maniera apostolica, cioè con la parola (oltre ovviamente alla sincerità di vita). Questo in realtà non perché ritenga che le parole rendano meno efficaci l’esempio, ma perché le parole cristiane, l’annuncio del vangelo, creano “divisione” e presuppongono, giustamente, che il cristianesimo non sia equivalente alle altre religioni. I gesuiti da tempo sono incamminati in questa direzione. Leggevo il libro di padre Dall’Olio, lo sfortunato gesuita rapito e probabilmente martirizzato dai musulmani radicali in Siria, una personalità interessante e senz’altro sincera nelle sue convinzioni, che ad un musulmano che gli aveva chiesto il battesimo rispose che sbagliava a cercare Cristo nella Chiesa, perché già era presente nella sua tradizione. Peccato che nella tradizione musulmana Isa sia la negazione di Gesù stesso.

          Ora, Bergoglio aspira ad essere il papa delle religioni del mondo. Per essere il caro leader di tutti non può irritare qualcuno dicendo che si sta sbagliando e suscitare comunque lo spirito critico, che lui vede come fumo negli occhi. Ci vuole il dialogo, e più è vacuo e inutile e meglio è.
          Qui ho spiegato, con domande e risposte, perchè Bergoglio è antievangelico e antiapostolico (nello fattispecie anti-Pietro, che dice di rendere apologia della propria fede (Prima Lettera di Pietro 3,15) ma anche anti-Paolo (la fede nasce dall’ascolto della parola – lettera ai Romani 10,17).

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Io leggo sempre i testi originali e interi. Ho letto questo e non solo non trovo elementi per arrivare alla tua conclusione. Lo trovo anche molto sfidante: stimolare interesse attraverso quello che sei e dimostri di essere.
            Ovviamente non ha detto che non bisogna parlare, come hai inteso tu, ma che non serve intortare con discorsi imitando i testimoni di geova.
            Ciao.

            Ps bello ectoplasma. Quando mi stanco di QC magari lo utilizzo.

    • deutero.amedeo ha detto:

      Abbi pazienza! Di discorsi del bracchio ne devono ancora arrivare una valanga nei prossimi giorni. L’abbonamento ad “Avvenire” c’è l’hai?

      • Lo spettro di QC ha detto:

        Ciao deutero, i discorsi sono stati pubblicati in tempo reale. Forse non hai seguito bene le vicende ed è per questo che stigmatizzi il fatto che abbia parlato ”solo” dei e coi roingya (notizia enfatizzata perchè gli era stato siggerito di non nominarli). Saluti.

  • Margherita ha detto:

    A tutti, Buon Avvento.
    https://www.youtube.com/watch?v=U0Elm96fbsk
    Ad te levávi ánimam meam,
    Deus meus, in te confído, non erubéscam.
    Neque irrídeant me inimíci mei,
    étenim univérsi qui te exspéctant non confundéntur.
    V/ Vias tuas, Dómine, demóstra mihi et sémitas tuas édoce me.

    A te, Signore, elèvo l’anima mia,
    Dio mio, in te confido: che io non sia confuso.
    Non trionfino su di me i miei nemici.
    Chiunque spera in te non resti deluso.
    V/ Indicami, Signore, le tue vie e insegnami i tuoi sentieri.

  • Caro Direttore:
    In spagnolo, 75 ego intrevista al “Pastore stolto e falso profeta” Zaccaria ed Apocalisse:
    “C’è sempre un gruppo fondamentalista, anche noi i cattolici li abbiamo”:
    https://www.aciprensa.com/noticias/texto-completo-rueda-de-prensa-del-papa-francisco-en-el-vuelo-de-bangladesh-a-roma-55739
    Saluti.

  • deutero.amedeo ha detto:

    Mi scusi Tosatti, a volte le discussioni vanno un po’ a pisciata di vacca, ma a quel nazista che ha scritto che gli ebrei fanno di tutto per distruggere la civiltà cristiana vorrei proporre di riflettere sulle parole che seguono.
    San Paolo, dopo aver tentato in tutti i modi di salvare la giustizia di Dio , la sua fedeltà alle promesse, e insieme salvare il suo popolo, ha due visioni mistiche, la prima che il popolo ebraico si convertirà. “Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l’indurimento di una parte di Israele è in atto fino a che saranno entrata tutte le genti” (Romani 11,25). Allora tutto Israele sarà salvato come sta scritto: “Da Sion uscirà il liberatore , egli toglierà le empietà da Giacobbe. Sarà questa la mia alleanza con loro quando distruggerò i loro peccati ” (Romani 11, 26-27). Questo avverrà prima del ritorno di Cristo o dopo il ritorno di Cristo? Paolo non lo dice ma dice che ” i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili” (Romani 11,29).
    Carlo Maria Martini – Le Ali della Libertà – piemme 2009 – pag. 79.

    • deutero.amedeo ha detto:

      Quindi alla fine la salvezza arriverà da Israele, ma loro nemmeno lo sanno perché le lettere di San Paolo non rientrano , ovviamente, nel canone ebraico.
      Mai nella Sacra Scrittura è detto che la Salvezza partirà da Roma ( tanto meno da Buenos Aires) .

      • Claudius ha detto:

        Carissimo, la salvezza per noi cristiani ha un nome preciso: si chiama Gesu’ Cristo. E certo che “arriva da Israele”, perche’ Cristo e’ nato ebreo.
        Se tu invece stai aspettando un nuovo salvatore che deve ancora uscire da Sion (dal momento che parli al futuro) credo che sei leggermente sulla strada sbagliata, e la tua interpretazione di San Paolo in tal caso vada un tantino rivista.
        E a proposito, forse e’ il caso di leggere qualcosa di meglio del card. Martini, un noto confusionario.

        • Lo spettro di QC ha detto:

          @Deutero.amedeo
          ti do un suggerimento pratico (e mi permetto di farlo perchè temo che tu abbia sopravvalatutato le affinità del tuo pensiero con quello della maggior parte dei Confratelli): non citare mai martini qui, se no arriva Claudius – che di martini ha letto tutto il leggibile e lo conosce a menadito – e ti bacchetta!
          Anzi – se vuoi divertirti- quando lo vuoi citare, fallo usando qualche autore che nei loro album di figurine compare nella squadra dei buoni, vedrai che si diranno d’accordo!
          Saluti e perdonami per l’inteomissione.

        • deutero.amedeo ha detto:

          Siamo partiti dall’8/1000 e siamo finiti a parlare di tutt’altro. Una breve risposta, comunque, ritengo necessario darla a Claudius. Che Martini sia o non sia un noto confusionario, nel caso specifico è un fatto del tutto secondario. Io l’ho citato in quanto mi è parso di vedere nelle sue parole una stringatissima sintesi di quanto San Paolo ( e non Martini) scrive in Romani 9,1-11,36 riguardo al grave problema storico e spirituale del popolo ebreo con il quale Dio si è impegnato in un rapporto di alleanza e che non ha riconosciuto come Messia Gesù. La certezza che il popolo di Israele si salverà in forza di quel l’alleanza che non verrà mai meno è San Paolo che la esprime, non il Cardinal Martini, che si è semplicemente limitato a farne oggetto di una meditazione.
          Dopodiché chiuderei l’argomento, che, per quanto molto interessante, qui è ampiamente OT.

          • Claudius ha detto:

            E’ vero che il riferimento a Martini e’ secondario, ma qui e proprio in questo tipo di argomenti, Martini diede il peggio di sé, mescolando le sue opinioni personali su “gli ebrei” con l’esgesi. La sua tesi secondo cui “la salvezza viene da Israele” nel senso che ci sarebbe un “mistero” epr cui non e’ chiaro se Paolo parlasse al passato riferendosi a Gesu’ oppure a un non meglio precisato Salvatore futuro e’ delirante, ed era “misteriosa” solo per la sua mente, nel senso che e’ chiaro che S. Paolo qui si riferisce alla Salvezza = Gesu’ Cristo. Che Martini fosse un confusionario e un eterodosso, che proprio su questi temi ha dato il peggio di sé e’ quasi un eufemismo. Pensare a una salvezza in due parti, di cui Cristo sarebbe la prima parte e la seconda “misteriosa” ancora da venire, come Martini spesso ha insinuato, e’ una mezza bestemmia e una vecchia idea gnostica, con la quale il defunto cardinale flirtava, forse per il grande amore che provava verso i suoi (e di Woytila) fratelli maggiori. Per questo ti invitavo a leggere qualcosa di piu’ solido che il confusionario Martini. Che lascerei all’espertone di supercazzole teologiche qui dentro, il quale e’ certamente la persona piu’ adatta in quanto a confusione mentale e supponente saccenza.

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Te l’avevo detto deutero.amedeo.
            La prossima volta digli che la citazione è di Romano Amerio, così Claudius va su google, vede chi era e ti da ragione! Funziona credimi e fa anche ridere 🙂

          • Claudius ha detto:

            @spettrodituasorella, tu invece non fai ridere, nemmeno riesci a fare quello perché hai zero senso dell’umorismo. Tu fai solo pena, poveraccio.

      • Diego B. ha detto:

        In ogni caso ritengo sia doveroso dire che un nazista non è cristiano nell’agire e che con un vero cristiano ha in comune solo il battesimo. Io credo che Israele sta compiendo l’estremo sacrificio: rinnegando Cristo ha lasciato aperta la porta affinché noi si potesse entrare. Certo, lo fa a sua insaputa ma un cristiano non può negare questo. Possiamo biasimarli per aver condannato Gesù ma solo in prima battuta perché Cristo si è offerto volontariamente e senza la loro infedeltà i rami di olivastro non si sarebbero potuti innestare. Questo un nazista lo capisce? Che poi anche i maomettani siano antisemiti questo la nostra intellighenzia preferisce tacerlo. Visto che parliamo di cammelli e cammellieri, io sono stato in Myanmar e posso dire con cognizione di causa che non capisco perché il vicario di Cristo abbia chiesto scusa. In albergo non potevo accedere a hotmail e a molti siti americani o non graditi al governo e salta fuori la storia dei rohinga? Noi siamo colpevoli di non impedire l’aborto che solo in Italia ha fatto più morti dei campi di concentramento, quelli si dei nazisti veri, ma per quello cosa si fa? Tra poco con ogni probabilità ci saranno milioni di morti proprio nel sud-est asiatico e credo che forse poteva essere una buona occasione per convertire a Cristo qualcuno prima di quello che sembra il primo atto dell’ultima grande guerra. Meglio tornare a pregare…

      • G.Gervasi ha detto:

        @ deutero.amedeo
        “La salvezza arriverá da Israele” … certo, nel senso che
        N.S. Gesú Cristo, figlio di Davide, l’ha portata al mondo
        con il suo sacrificio sulla croce. Non c’é altro mediatore
        di salvezza al di fuori di Lui (ricorda il “nessuno viene al Padre se non attraverso me”?). Il nuovo e perfetto patto
        tra Dio e Israele é suggellato nel suo sangue. Tutte le
        promesse che Dio aveva fatto ad Israele si sono compiute
        in Lui.
        Non equivochiamo, quindi. Israele non é piú mezzo di salvezza: ha assolto questa funzione donando al mondo il salvatore del mondo Gesú Cristo.
        Qui si é compiuto il suo compito nel piano divino di salvezza. Che Gesú Cristo sia l’unico mediatore di salvezza vale quindi, oggi, anche per Israele, nonostante
        tutti gli equivoci post Vat2.

        • Claudius ha detto:

          Esattissimo. C’e’ molta confusione dopo il CVII a proposito della dottrina su ebrei e salvezza. Oserei dire che e’ proprio in questo punto che il CVII ha di fatto cambiato la dottrina millenaria della Chiesa.

          • G.Gervasi ha detto:

            @ Claudius (03.12/11:10 a.m.)
            La dottrina millenaria della Chiesa soppravvive,
            ad ogni modo, come “sana doctrina”, nonostante gli sviamenti di Giovanni-Paolo II e di Benedetto XVI.
            sullo status del Vecchio Patto, che sopravviverebbe tuttora, e non avrebbe, quindi, trovato il suo compimento nel Nuovo Patto (“novum testamentum”) nel Sangue di Cristo. essendo in esso quindi “aufgehoben” (nel senso hegeliano del termine dell’essere conservato non piú nella
            sua individualitá ma in una forma superiore dell’essere, come, ad esempio, l’adolescenza di un individuo rispetto alla sua etá matura.)
            Secondo me, tutti i tentativi di cambiare la dottrina
            millenaria della Chiesa, nonostante qualche successdi popolaritá temporaneo e fatuo, sono destinati a fallire. Mi piace ricordare quello che N.S. Gesú Cristo disse di se: una pietra, chi cade su di lei si sfracella; colui su cui lei cade viene maciullato!
            O quello che disse paolo VI a Jean Guitton: la sana
            dottrina cattolica soppravviverá, anche se in una piccolissima parte di cattolici; la dottrina
            avverso potrebbe divenire la dottrina della maggioranza dei cattolici ma son sará mai la dottrina della Chiesa.
            Con buona pace dei modernisti regnanti in questo breve lasso di tempo, che finiranno anch’essi maciullati dalla pietra della veritá di Cristo.

    • Luisa S. ha detto:

      I doni di Dio sono irrevocabili, perché Dio è fedele, ma possono essere rifiutati.

      • G.Gervasi ha detto:

        @ Luisa S.
        Se riferito alla questione degli Ebrei la sua affermazione
        é esatta ma incompleta. Infatti ignora il punto centrale
        della controversia.
        La promessa e il dono di Dio all’umanitá attraverso il popolo ebraico sono stati quelli di far sorgere dal suo
        seno il Messia, il portatore della salvezza del mondo.
        Sia la promessa che il dono si sono avverati con la venuta di Cristo tra di noi ed il suo sacrificio sulla croce.
        Quindi il Signore é stato fedele ed ha adempiuto tutte le sue promesse verso gli ebrei.
        Costoro, d’altro canto, non hanno accettato il Messia, anzi lo hanno messo a marte. “O felix culpa!” diremmo noi, che non libera, peró, il popolo ebraico, rappresentato dai suoi leader di allora, dalle sue responsabilitá.
        Altre promesse ed altri doni il Signore al popolo ebraico
        non ne ha fatti.
        Il Vecchio testamento trova il suo compimento nel Nuovo, non sopravvive accanto al nuovo, come l’adolescenza non sopravvive accanto all’etá matura.
        “Dio non é bigamo” osservó un filosofo tedesco rispetto alla teoria pontificia di allora. Lo possiamo ripetere anche noi.

    • Maria Cristina ha detto:

      Caro Deutero Amedeo mu pare che daccua un ‘di confusione.
      Le profezie si sono compiute con l’avvento del Messia cioe’Gesu’.
      Gli evrei ortodissunon credono cge Gesu’sia il Messua e neasoettano un.altro.
      Perche maiuncattolico dovrebbe dare loro una sovvenzione? Senza essere antisemiti mi semvra comunque privo di senso.
      Poi la maggior parte degli ebrei sono atei , liberal, pro aborto,divorzio,pro tutto quello che e’de sinistra. Lo so perche’ne conosco e frequento molti e ho anche parenti acquisiti ebrei.
      L’antisemitismo non c’entra nulla. La maggiir parte degli ebrei occudentali sono atei I I pichi ebrei relugiosi ortodosdi aspettano ancora il Messia, si ritengono il popolo eletto e disprezzanoi goyim.

    • Roberto ha detto:

      Credo che il buon Tosatti, che ha l’insindacabile diritto di censurare i commenti che ritiene opportuno censurare, mi debba però concedere almeno lo spazio per contestare la taccia di “nazista” che il deutero mi affibia. “Nazista” lo tenga, se vuole, per sé il deutero. Il nazismo, infatti, appartiene a quelle oscure realtà che operano/rono per distruggere la civiltà cristiana (a differenza, per esempio, del fascismo).

      Per il resto, ha ben risposto Claudius.

      • deutero.amedeo ha detto:

        Quindi voi, a differenza di San Paolo, Carlo Maria Martini e deutero.amedeo siete tutti certissimi che gli ebrei non si convertiranno mai al cristianesimo…….
        Mah…. Posso dire mah……

  • Iginio ha detto:

    Però ad Albenga si erano annidati strani personaggi, persino uno squilibrato veneto ordinato prete in Abruzzo e poi finito a Trieste dove è sospettato di aver ucciso un canonico. Non è questo tipo di gente che ridà lustro alla tradizione della Chiesa.

  • Catholicus ha detto:

    Interessante articolo di don Curzio Nitoglia, chiarissimo come è sempre nel suo stile : http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2248_Nitoglia_ABC_Massoneria.html
    leggendolo si capiscono molte cose riguardo all’attuale deriva della Chiesa Cattolica ed alla politica suicida dei nostri governanti.

    • adriana ha detto:

      Interessante e chiaro anche:Una Vox-bollettino:-Il Vaticano II e gli errori liberali-11/97,traduzione del testo di Michel Martin,pubbl.la prima volta nel 1976.Ciò che di tristemente “pittoresco” accade oggi ha la sua origine nel C.V.II.

  • Claudius ha detto:

    Generalmente, si puo’ enunciare come principio che qualsivoglia concetto il sig. Enzo Bianchi esprime, la verita’ stia all’esatto opposto.

    Come appunto in questo caso.

  • Caro Direttore:
    Indubbiamente è un divorzio, perché un matrimonio può dissolversi allegando “ecc.”
    Non è un’opinione e qui ha la prova:
    “Regole procedurali per la trattazione delle cause di nullità matrimoniale
    Titolo V – Il processo matrimoniale più breve davanti al Vescovo
    Art. 14 § 1. Tra le circostanze che possono consentire la trattazione della causa di nullità del matrimonio per mezzo del processo più breve secondo i cann. 1683-1687, si annoverano per esempio: quella mancanza di fede che può generare la simulazione del consenso o l’errore che determina la volontà, la brevità della convivenza coniugale, l’aborto procurato per impedire la procreazione, l’ostinata permanenza in una relazione extraconiugale al tempo delle nozze o in un tempo immediatamente successivo, l’occultamento doloso della sterilità o di una grave malattia contagiosa o di figli nati da una precedente relazione o di una carcerazione, la causa del matrimonio del tutto estranea alla vita coniugale o consistente nella gravidanza imprevista della donna, la violenza fisica inferta per estorcere il consenso, la mancanza di uso di ragione comprovata da documenti medici, ecc”:
    http://w2.vatican.va/content/francesco/it/motu_proprio/documents/papa-francesco-motu-proprio_20150815_mitis-iudex-dominus-iesus.html
    Divorzio per “ecc”, “ecc”, ecc”.
    Saluti.

  • Francesco ha detto:

    Rag. Enzo Bianchi
    ” “Non la dottrina, non la fede, ma – spiega – la sua semplicità priva di atteggiamenti ieratici, il suo sottrarsi a immagini sontuose del Papa, il suo stile confidenziale che abbraccia, tocca, stringe senza voler affermare la sacralità della sua persona..””

    No caro “ragioniere”, è proprio sulla “Dottrina e sulla Fede” che verte il nostro disappunto (eufemismo), e poi, lei dovrebbe ben ricordare le parole di nostro Signore Gesù ” Guai a voi quando gli altri parleranno “Bene” di voi”.
    Guai, perché o si cambia il mondo o il mondo cambia la chiesa, secondo lei in quale delle due opzioni si trova papa Francesco?

  • giulia anna meloni ha detto:

    come non riconoscersi in queste tre lettere!Grazie a chi le ha scritte e grazie a chi le ha pubblicate.
    Enzo Bianchi ma chi è ?ma cosa fa ?Non è quello che ha detto
    http://www.lafedequotidiana.it/enzo-bianchi-gesu-non-ha-mai-parlato-dei-gay-la-chiesa-taccia-si-alle-unioni-civili/
    Mediti bene,Enzo Bianchi,il Vangelo di domenica 3 dicembre dove il Signore Gesù
    ci avvisa di vigilare in questo mondo pervertito e ricolmo di insidie pericolose per l’anima e per il corpo,non ci saranno appelli nel giudizio di Dio…o saremo benedetti o saremo maledetti…buona domenica.

    • Luigi9 ha detto:

      E’ anche lo stesso che ha scritto: “… il modello di Maria, vergine e madre, che non può essere il riferimento per una promozione della donna nella chiesa; l’idea, insinuata per moda, che la Madonna sia più importante di San Pietro, idea insipiente come dire che la ruota in un carro è più importante del volano…”

      Piu’ sbinariato di cosi’ non si puo’: infatti è un protestante fatto e finito. Nessun cattolico minimamente serio oserebbe tanto.

  • Ecclesia afflicta ha detto:

    Vorrei esprimere la mia approvazione per ciò che ha sritto il sacerdote a proposito delle crasse menzogne sulla sinodalità di papa Francesco

    “e poi passa il concetto che ripubblicare testi scritti decenni prima da Kasper, Lehmann e Víctor Manuel Fernández sia “l’approdo di un serio cammino sinodale” , allora siamo alle prese con una disforia diacronica patologica.. Sarà che “il tempo è superiore allo spazio”.. )

    In effetti, se consideriamo che amoris laetitia è un autoplagio del ghost writer di Bergoglio Tucho Fernandez, che ha riciclato un suo scritto di anni prima, questo getta una luce sinistra sui metodi cialtroneschi per imporre in modo autoritario le proprie idee alla chiesa, facendo finta che siano scaturite dai due sinodi e dal popolo. Enzo Bianchi, se ci leggi, sono queste le cose che fanno perdere la fiducia nei confronti del papa, non è perché è umile, anche perché umile non lo è affatto. Basta prendere per i fondelli i laici! La chiesa non è la repubblica delle banane.

  • Ecclesia afflicta ha detto:

    Bianchi scrive, a proposito del rigetto che un numero crescente di cattolici prova nei confronti del Santo Padre:

    “Non la dottrina, non la fede, ma – spiega – la sua semplicità priva di atteggiamenti ieratici, il suo sottrarsi a immagini sontuose del Papa, il suo stile confidenziale che abbraccia, tocca, stringe senza voler affermare la sacralità della sua persona..”

    A me pare che Bianchi non abbia capito molto dei motivi per cui il papa non piace ad una parte. Si tratta proprio della fede e della dottrina, che il Santo Padre disprezza, del suo stile che mette la propria persona al di sopra di tutto, insulta pesantemente chi non la pensa come lui, e del suo autonominarsi profeta e riformatore e conseguente comportarsi da padrone e tiranno – e non umile custode – del deposito della fede.
    http://ecclesiaafflicta.blogspot.it/

    • Ecclesia afflicta ha detto:

      Aggiungo che la esibita semplicità di papa Francesco a me pare una inutile messa in scena da dittatura parafascista per coltivare il culto della personalità del capo e tacitare il dissenso. Anche Mussolini si faceva fotografare mentre mieteva come un contadino e si rivolgeva alle folle proprio come fa il Santo Padre.

    • Claudius ha detto:

      Bianchi non capisce molto per definizione.

      • Roberto ha detto:

        Bianchi? Un’altra zucca (lui sull’8×1000 alle comunità ebraiche sarebbe senz’altro d’accordo).

  • g.vigni ha detto:

    Il mio 8/1000 , dall’avvento di sua cremeria, va alla Chiesa Ortodossa.
    E’ da anni che vedo lo scempio della Comunione distribuita da tutti, anche con consegna a domicilio, servizio porta a porta , a passeggio tra navate e banchi :” Venghinosignorivenghino, unaleiunaltralei……., zumpapàzumpapà”. Presto arriveremo al circense, col tiro della particola e l’imbocco al volo, naturalmente sottolineato da canonico applauso. Cerco, con estrema fatica, di non pensare alle briciole del Cristo cadute sul pavimento e alla canonica pulizia delle mani distribuenti.
    Quanto alla mise dei preti straccioni, ma tanto vicini al popolo, ricordo sempre che Il Galileo portava una tunica da boutique, che il rozzone di Pietro, ignudo lavoratore sulla barca, corre a coprirsi e il povero, dico povero, senza l’abito di nozze, viene buttato fuori.
    Quanto a cotal Bianchi, diplomato in ragioneria, ho sempre definito tale diploma non titolo di studio, ma reato. Mi scuso con gli amici ragionieri, ma non è colpa mia se hanno simili compagni, questo conferma la gravità del reato.
    Io tengo duro , μὴ μεριμνᾶτε , mi aiuto col salmo 108, amen, amen.
    G. Vigni

    • Vito ha detto:

      Anch’io come lei devolvo l’8 x 1000 alla Chiesa ortodossa.
      Ricordo ancora una volta a tutti che l’8×1000, anche quello di chi non compie alcuna scelta, viene distribuito proporzionalmente tra gli enti e le chiese in base alle scelte di chi si esprime.
      Se vogliamo rendere ancora più felici nella povertà Bergoglio e Galantino, non basta non devolvere, ma è necessario compiere una scelta alternativa.

      • Roberto ha detto:

        E fate bene. Anch’io ho scelto da tempo di dare l’8×1000 alla Chiesa ortodossa, che dà, fra l’altro, garanzie di ossequiare la Tradizione liturgica cristiana orientale.

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    la definizione corretta è ragionier Enzo Bianchi, imprenditore con un’azienda agrituristica in Piemonte.

  • Catholicus ha detto:

    L’ascolto dei bisogni, la cura delle ferite negli ospedali da campo al posto del proselitismo (parola diffamatoria usata per spacciare per coercizione la conquista di anime a Cristo), il dialogo al posto dell’evangelizzazione, l’ecumenismo al posto dell’Extra Ecclesiae Nulla Salus, l’accompagnamento delle fragilità al posto dell’ammonimento (ai peccatori impenitenti) e dell’invito al pentimento, al ravvedimento operoso ed al cambiamento di vita, gli errori al post dei peccati, l’immanente (ambientalismo, ecologismo, animalismo) al posto del trascendente, l’antropocentrismo al posto del teocentrismo, il culto dell’uomo al posto del culto di Dio : è sufficiente questo per capire che la Chiesa uscita dal C.V. II, la Chiesa di Montini, Wojtyla, Ratzinger, ed ora la Chiesa di Bergoglio, non è più la Chiesa di Cristo, ma ne è una contraffazione, una manipolazione, una falsificazione ? e se il clero non segue più il Cristo, chi segue allora? chi sta veramente servendo? dove ci stanno conducendo, a nostra insaputa? Bisogna porsele queste domane e, dopo aver trovato la risposta, agire di conseguenza, ricordandoci l’esortazione di San Francesco di Sales “I nemici di dio e della Chiesa vanno screditati il più possibile … è carità gridare al lupo quando si nasconde tra le pecore, non importa dove” (da “Filotea – Introduzioe ala via devota”).
    Anche Miles Christi riferendosi alle ed alle affermazioni anticattoliche di papa Francesco, afferma “Di fronte alla dichiarazioni eterodosse e ai gesti scandalosi presentati da Francesco senza discontinuità fin dallo stesso giorno della sua elezione, diventa sempre più difficile non pensare alla profezia di S. Giovanni sul falso profeta, la cui missione consisterà nello spianare la via all’Anticristo, mettendogli a disposizione una contraffazione della vera religione. Che fare al cospetto di un uomo smile, il cui carattere eretico e blasfemo è manifesto a tutti quelli che hanno occhi per vedere e orecchie per ascoltare? Quale attitudine devono adottare i cristiani di fronte ad un uomo he fa oggettivamente il giuoco dei nemici della Chiesa? Come reagire alla vista di chi si comporta come un solerte servitore di satana e un evidente precursore dell’anticristo? La risposta mi sembra evidente: ogni cattolico degno di questo nome deve combatterlo e denunciarlo pubblicamente, dato che pubblici sono i suoi scandali e i cuoi attacchi contro la fede e la morale cattoliche, perché qui sono in gioco nientemeno che l’onore di Dio, la difesa della fede e la salvezza delle anime” ( cfr “L’impostra bergogliana, vol II “La misura è colma”, pagg. 98-99)

  • Karla ha detto:

    Ancora grazie dr Tosatti.
    Anche questo bestiario conferma l’opinione di tanti.
    Solo quanti censurano il raziocinio si censurano la realtà

  • deutero.amedeo ha detto:

    Domani al Bestiario ci penseranno i giornali riportando i discorsi del “braccio” che Papa Francesco farà nelle dieci o più ore del viaggio di ritorno dai paesi buddo-catto-cristo-musulmani.
    Estote parati! Ci sarà di che piangere.

  • Lucy ha detto:

    So che molti si scandalizzeranno ma io ( con molti altri) firmo l’8×1000 a favore delle comunita` ebraiche.
    1) perche` hanno identita` e FEDE.
    2) Perche` non voglio che neppure un cent. dei miei soldi vada a finanziare orrende chiese ( se chiese si possono chiamare) o pornografici affreschi omoerotici come quelli del duomo di Terni.

    • Roberto ha detto:

      “l’8×1000 a favore delle comunita` ebraiche”

      Una delle scelte peggiori possibili. Fra l’altro sostenuta con due argomenti impresentabili: 1) anche molti altri gruppi religiosi (e non) hanno identità e fede; identità di cui l’anticristianesimo è parte integrante e fede in rappresentazioni di Dio, in valori e in principi errati, eretici, inadeguati, quanto mai lontani dalla Verità. 2) finanziare moschee o sinagoghe è peggio che andar di notte; molto meglio allora finanziare le Chiese ortodosse.

    • Non Metuens Verbum ha detto:

      malissimo ! identità ne hanno fin troppa, fino a perseguitare tutti gli altri, fede assolutamente nulla, orgoglio satanico (al netto di eventuali eccezioni individuali, forse brave persone forse in buona fede, che certamente non fruiscono del tuo 8 per mille).

    • deutero.amedeo ha detto:

      E perché scandalizzarci? Giuseppe, Maria, Gesù, gli Apostoli, San Paolo, e i primi cristiani non erano forse ebrei? E chi ci dice che in futuro gli ebrei non finiscano per riconoscere in Cristo, non quel pazzo ribelle che credevano che fosse, ma il vero Messia? Io li amo gli ebrei. Non fosse altro perché abbiamo gli stessi Comandamenti e preghiamo gli stessi Salmi.

      • Roberto ha detto:

        Quando riconosceranno il Cristo, potremo anche devolvere loro l’8×1000. Fino a quel momento restano la cieca sinagoga che non solo non si vuole convertire, ma punta alla dissoluzione della civiltà cristiana.
        Questa dell’8×1000 agli ebrei è una buona cartina di tornasole: qui si vede di che pasta sono fatti e come (s)ragionano molti sedicenti zeloti della Tradizione (in realtà del tutto indegni di essa).

        • deutero.amedeo ha detto:

          Gli ebrei puntano alla dissoluzione della civiltà cristiana?
          Si, certo, gli ebrei non cristiani hanno lapidato Santo Stefano, ma lei ha letto la lettera ai romani di San Paolo?
          Gliene riporto una brevissima pericope:
          ” Io domando dunque: Dio ha forse ripudiato il suo popolo? Impossibile! Anch’io infatti sono israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino. Dio NON HA RIPUDIATO il suo popolo, che Egli ha scelto fin da principio” (Romani 11, 1-2)
          Forse voi neo teologi cattolici (?) prima di leggere il Corano fareste bene a leggere le Sacre Cristture.

          • deutero.amedeo ha detto:

            Errata corrige : Scritture

          • Francesco ha detto:

            deutero.amedeo
            ” Dio NON HA RIPUDIATO il suo popolo, che Egli ha scelto fin da principio” (Romani 11, 1-2)”

            Ciò è vero, ma sono gli ebrei che hanno ripudiato Dio, uccidendone il Figlio.
            Inoltre l’alleanza era l’ombra delle cose avvenire, le quali hanno avuto pieno compimento in Cristo, ed è proprio Cristo che versa il suo sangue per una “Nuova Alleanza” e ciò che è nuovo rende obsoleto il vecchio.
            Che poi alla fine dei tempi anche il popolo ebreo si convertirà a Cristo è un’altra questione che esula dalla prima alleanza la quale fungeva da tutore per la nuova.

      • Claudius ha detto:

        La differenza e’ che “gli ebrei” di cui parli tu hanno riconosciuto in Gesu’ il Messia, mentre quelli di oggi, a cui date i vostri soldi, sono quelli che a partire dal 33 D.C., ai piedi della croce, hanno rifiutato Gesu’ come Messia, e ne stanno aspettando un altro. In realta’ l’intera storia umana, a partire dal 33 D.C. non e’ altro che una storia inter-ebraica, in cui la pietra dello scandalo e’ l’Uomo della Croce. Da quel momento, gli “ebrei” sono quelli che rifiutano Critsto come Messia. Per costoro Gesu’ e’ semplicemente un impostore, un bugiardo e un uomo ispirato dal demonio. Quindi vedi tu se e’ il caso di dare i tuoi soldi a chi ha di queste convinzioni. Almeno per i musulmani Gesu’ era un profeta, di certo non un impostore.

        • deutero.amedeo ha detto:

          Quante storie non si inventano per la gola di quattro ( si fa per dire) soldi!

          • Iudex ergo ha detto:

            @deutero.amedeo
            Il tuo rilievo è degno del peggior papa Francesco, nonché di Bianchi, Galantino, Paglia e compagnia briscola. Studia piuttosto la vera dottrina, se vuoi capire il ruolo degli ebrei nel quadro della salvezza e della perdizione e se vuoi capire cos’è il vero Israele e chi sono i veri israeliti dopo la Resurrezione di Cristo. Sei simpatico, ma dottrinalmente molto carente.

  • laura cadenasso ha detto:

    Il grazioso Buddha di Bose parla dall’ alto dei suoi digiuni e penitenze…..ma se si presenta come appare, tanto florido, probabilmente è vittima di qualche disfunzione e tormenta una salute precaria; speriamo che non soffra pure di male ai piedi ed alle ginocchia. Infine mi impongo di tacere per pudore

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Circa la prima lettera annoto che da anni non firmo più per l’otto per mille. Aggiungo che faccio mie le amare considerazioni del lettore di “Stilum Curiae”.
    Per il resto il succedersi degli avvenimenti e dei documenti papali richiederebbe paginate di commenti: Enzo Bianchi che si sorprende, ma di che? Ah, si sorprende, ma davvero? E poi: molti preti vestiti da straccioni, la Liturgia fai da te, la Dottrina accessorio non necessario della Pastorale, la Pastorale a sua volta al costante inseguimento delle ondivaghe mode del momento, l’ambiguità eletta a canone di tutto.
    A questo punto dò per definitiva e irriformabile la seguente conclusione: ci sono ormai due Chiese che non possono convivere perchè in disaccordo su tutto e dunque il Papa e i suoi seguaci vadano per la loro strada: io non li seguo e spero di poter dire: noi non li seguiamo. E che Dio mi aiuti a mantenere quella poca fede che ho.

  • Lo spettro di QC ha detto:

    Venerabile Abbè, pace e benedizioni su di Lei.
    Bello il bestiario di oggi!
    Solo un piccolo appunto al sacerdote. I due motu proprio non stabiliscono nuove cause di nullità (assenza di fede che c’era anche prima) ma regolano gli aspetti processuali (come le cause per mancanza di fede debbano essere trattate).
    La mancanza di fede rende il matrimonio simulato, da qui la sua invalidità.
    Proclamandomi servitore Vostro, porgo striscianti saluti.

    • Paolone ha detto:

      Abbi pazienza. Minimo il 50 per cento (ma chi puo’ valutare statisticamente) di chi si sposa in chiesa non ha fede. Secondo me. Poi vi son casi dove un solo coniuge ha fede, e l’altro lo asseconda. Ora queste persone (che sulla carta possono fare l Eucarestia!) fanno sacrilegio o ci vuole una sentenza? Maria C. ha detto che molti cardinali sono atei, purtroppo possibile! ma anche il prete di Bolsena che aveva dubbi…tutti sacrilegio?

    • G.Gervasi ha detto:

      @ QC
      E’ questo il punto dell’osservazione fatta dal sacerdote quando parla dei decreti, abbé Quanta Cura?
      In che contesto vengono rammentati i due decreti?
      Per dimostrare che cosa?
      Suvvia, caro abbé! Nonostante la sua etá avanzata e
      la nobile canizie che adorna il suo capo, faccia uno
      sforzo mentale per afferrare il tutto, e non solo i dettagli,
      e faccia un bel balzetto per liberarsi dei lacci del Suo “partito preso”, che Le renderá possibile di rimettere
      i dettagli nel loro contesto interpretativo.
      Tutto ció Le sará di grande aiuto per non ripetere in continuatione il peccato logico di “petitio principii”, che caratterizza gran parte delle Sue prese di posizione in
      difesa dell’indifendibile Pancho I de las pampas.
      Lei ricorda che Georg Wilhelm Friedrich soleva dire:”Das Wahre ist das Ganze.” “Das Ganze”, non il dettaglio, reverendo abbé! E che il calzolaio che criticava
      i lacci delle scarpe nel noto dipinto non puó dirsi
      abbia “colto” il dipinto stesso, nevvero?
      Ecco, Vostra Paternitá é tutta presa nel microcosmo
      dei dettagli e, per la Sua nota scoliosi, non riesce ad alzare
      il Suo nobile Volto per vedere “il Tutto”.

    • Ira Divina ha detto:

      Caro spettro, per esserti dichiarato studentello di superiori, sembra troppo che tu sia un genio della sapienza e ben addentro alle faccende ecclesiastiche. Si direbbe che occupi più tempo a girare per i blog, specie questo, che a sgobbare sui libri o frequentare amici della tua età o fare sport o altro che possa corrispondere alla tua giovinezza. Sembri più un prete navigato, che un giovanotto del tuo tempo! Comunque sia sei tollerabile e anche divertente quando fai il ragazzetto, meno quando fai il navigato sapientone. Se vai a divertirti stasera si prudente, ci sono tanti pericoli. Se invece vai a letto presto concludendo la giornata con la preghiera, fanne una anche per gli amici di questo blog!🤗😇

      • Lo spettro di QC ha detto:

        Cara Consorella Derelitta,
        Io ho detto che vado a scuola ma non quanti anni ho….magari sono un pluriripetente abbonato, innamorato della prof di scienze come Pierino!
        Vorrei solo dirti che non occorre un dottorato in fisica per arrivare a sapere quello che ho detto: basta leggere i due motu proprio per riscontrarlo e anche per capire il perchè dell’attribuzione al vescovo, che è spiegata nei preamboli.
        Ma tu che mi dici di questi Confratelli che danno l’8×1000 agli ortodossi, che da milleduecento anni ci considerano eretici su un elemento centrale come la dottrina trinitaria? Ma eretici proprio eh…non così per esagerare un pò…

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Chiedo scusa….ho confuso i vs. Nick….Derelitta è Ecclesia Afflitta, ma rispondevo a Ira Divina. Ogni tanto vi scambio. Scusatemi!

          • G.Gervasi ha detto:

            @ QC
            Nessun problema, Quanta Cura! Di nick ne ha tanti anche Lei per cui Lei é un esperto dei problemi annessi e connessi. Non mi meraviglierei se Lei rispondesse a se stesso, criticandosi ferocemente,
            essendosi scordato che il nick in questione é proprio
            uno dei suoi!

  • peter ha detto:

    Altro che 8X1000…dovrebbero essere scomunicati!
    Spero che i cattolici si sveglino, e mossi dalla conoscenza e dalla fedeltà al Vangelo non si lascino infinocchiare dalle eresie di questi falsi pastori.
    Basta leggere la Sacra Scrittura, il catechismo della Chiesa Cattolica: se costoro contraddicono quanto espresso chiaramente dalla Dottrina, con rispetto, ma con altrettanta autorevolezza, dobbiamo replicare che ciò che dicono è in contrasto con il Vangelo, il Magistero dei papi e il Catechismo citato.
    Non siamo pecore condotte al macello, ma uomini con un cervello…sappiamolo usare!

  • adriana ha detto:

    Comlimenti Tosatti,se me lo permette,in quanto avveduto scopritore-filo per filo- di una trama ecclesiastica dalle origini ambigue assolutamente distruttiva sia nei confronti della Chiesa romana-una,sancta-sia nei confronti della civiltà europea(?)Cattolica(?) che ad essa si è abbeverata.Gli argomenti citati dal chierico sono tratti da testi gnostici-come ad es.Pistis Sophia-mischiati a “democratismi roussoiani-marxisteggianti”(il potere viene dal basso ma lo stesso termine”Motu proprio”viene dall’alto) L’etc. che significa :tutto o niente. Da anni ormai -per quel che serve-non do più il mio obolo ai pret-ini/oni trendy,né ai loro Superiori:Come “Detenuto in attesa di giudizio”domando:”Ma Superiori decch’è?”.