PEZZO GROSSO LANCIA UN APPELLO AL PAPA PER IL VIAGGIO IN COLOMBIA: NON VEDA LE FARC E PREGHI LA MADONNA DI CHIQUINQUIRÀ.

20 Agosto 2017 Pubblicato da

Marco Tosatti

Lo so che oggi, domenica, vi attendevate la solita riscrittura della Dottrina cattolica fatta in forma ironica e plausibile da Romana Vulneratus Curia (RVC per gli amici e gli intimi). Ma RVC è ancora in vacanza, e allora dovete accontentarvi di un articolo più serioso di Pezzo Grosso. Ma l’argomento è serio, anzi drammatico: è il viaggio del Pontefice regnante in Colombia, un Paese in cui, alla vigilia del viaggio è stata colpita da scomunica da parte dei vescovi una televisione cattolica, “Teleamiga”, il cui fondatore e principale protagonista, il prof. José Galat, già presidente dell’Università La Gran Colombia, molto critico di papa Francesco e della Chiesa, in particolare per l’atteggiamento assunto nel referendum sulla “normalizzazione” dei rapporti con le Farc, l’organizzazione terrorista comunista. Teleamiga si è battuta per il “No”, che infatti ha vinto, contro le aspettative del presidente Santos.

Ma ecco a voi la lettera di Pezzo Grosso: ”

“Caro Tosatti vorrei fare qualche considerazione per i lettori di Stilum Curiae   riferita al viaggio del Papa in Colombia la prima settimana di settembre. La considerazione, che mi viene suggerita da un collega metà colombiano, metà venezuelano (“pezzo piccolo” , ma grandemente preoccupato), di fatto rappresenta una specie di lettera aperta, implorazione, al Pontefice: preghi con noi  la Virgen di Chiquiquirà, oltre che incontrare il Presidente Santos. Le ragioni sono semplici: tra poco i guerriglieri di ispirazione marxista–leninista FARC (Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane) potrebbero diventare un partito politico ed entrare nel governo (con impunità per i crimini commessi) condividendolo con politici locali legati al Presidente Santos (spaventati dalla guerriglia ed impotenti a risolverla). Il 26 ottobre 2016 la Colombia ha fatto un plebiscito popolare per decidere detti accordi di pace con il FARC, e ha vinto (di poco) il NO. Ciononostante mi vien riferito che il governo, un mese dopo, il 24 novembre, ha firmato accordi con le FARC per trasformarle in partito politico nell’intento di fargli deporre le armi. Ciò avverrà veramente? Ma a che condizioni? Quello che è il punto di maggior interesse per detta “implorazione al Papa”  è che il Pontefice e tutti i vescovi Colombiani avevano invitato a votare SI al referendum. Certo la fiducia che devono avere nei guerriglieri delle FARC è piuttosto alta, così come la fede nel pacifismo, fede che non sembrano però avere né i colombiani , né i venezuelani che negli ultimi tempi erano scappati in Colombia nell’intento di sfuggire dal Venezuela di Maduro, gran protettore delle FARC già dai tempi di Chavez. Chissà magari il Santo Padre potrebbe confortare i colombiani andando a pregare la Virgen di Chiquinquirà, Regina della Colombia e magari anche implorare la Virgen di Coromoto, Patrona del Venezuela. Oppure potrebbe solo incontrare il presidente Santos (Nomen Omen !), non le FARC, e lasciargli come nunzio apostolico mons.Galantino…”.


L’articolo in spagnolo è su Como Vara De Almendro

http://comovaradealmendro.es/2017/08/pez-gordo-lanza-llamado-al-papa-viaje-colombia-no-se-encuentre-las-farc-rece-la-virgen-chiquinquira/


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16 commenti

  • Gian ha detto:

    https://www.youtube.com/watch?v=bphqocqtDyo

    Autunno 2013, visita del Presidente Putin in Vaticano. Dopo il colloquio lo scambio di doni: Putin dona a Bergoglio una icona raffigurante la Vergine di Kazan, Bergoglio preferisce dilungarsi a spiegare il valore del suo dono, una riproduzione di qualche rudere architettonico dei giardini vaticani e fa tradurre. Prima di passare ad altro Putin ritorna sul suo dono e chiede “ma l’icona non le piace?…” (1’45”) quella l’impressione che aveva avuto, e Bergoglio, costretto suo malgrado a fare ammenda impara da Putin a farsi il segno della croce…

  • Iginio ha detto:

    Proviamo a immaginare che in Italia si decida di fare un “accordo di pace” con la Mafia, che controlla diverse regioni e province italiane, e questa in cambio ottenga posti in parlamento. Lasciamo da parte il fatto che i politici italiani siano già largamente collusi con la Mafia. Il punto è: perché la Mafia secondo l’Augusto Pontefice va scomunicata e le FARC no? Perché le FARC lottano per il “popolo”? Ma anche la Mafia viene dal “popolo” ed è solidale coi suoi affiliati. Li difende.
    Possibile che nessuno in Vaticano sia capace di far ragionare il Vertice? Possibile che in Vaticano ormai sia l’ora dei dilettanti allo sbaraglio, dei leccapiedi e dei rottami degli anni ’70 mascherati da “giovani”?

    • Ludo ha detto:

      Ciao Iginio, i membri delle Farc (in quanto marxisti-leninisti e non semplicemente ”gente di sinistra”) sono già automaticamente scomunicati, se battezzati. Ciao.

      • Iginio ha detto:

        Questa è una ingenuità 🙂 Ormai da parecchio tempo non basta essere comunisti per essere scomunicati. Semmai potremmo dire che sono in peccato mortale in quanto colpevoli di omicidio. Ma tanto in chiesa non ci vanno…

        • Ludo ha detto:

          No. Il punto è che la scomunica – mai revocata – riguarda i comunisti dottrinali (i marxisti-leninisti edotti e convinti, che professano il materialismo dialettico) e non i ”comunisti” in senso lato (quelli che chiamavo ”gente di sinistra” e che non hanno le caratteristiche dogmatiche dei primi). Occorre poi che siano battezzati, se no impossibile scominicarli. Ciao

        • Maria Cristina ha detto:

          Direi anzi che oggi i comunisti sono santificati.Compresi i preti comunisti.

  • Ira Divina ha detto:

    Nemmeno il politico poteva fare, figuriamoci il pontefice! Forse la controfigura di Stanlio, quando fa certe espressioni. Il Galantino poi, con quella sua albagia da marchesa starebbe bene solo in un salotto di un museo delle cere.

  • malibu stacy ha detto:

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-sacro-e-mariala-ricettaafricana-20802.htm

    «La Chiesa non guadagna nulla promuovendo una religione pop che accoglie ogni sorriso e fantasia generati dall’industria del divertimento». Lo hanno detto in una dichiarazione ufficiale i vescovi del sud est della Nigeria, al termine della loro seconda riunione plenaria. E hanno indicato come antidoto la devozione mariana e l’osservanza delle rubriche liturgiche.

    ahia questi vescovi della nigeria non si bevono le leccacalzinazzate dei turiferarionzi (ciao andrea scegli-una-carta-e-la-indovino) adesso vedrai ke raffica di nomine di guardiani della rivoluzione per rieducare quella conferenza episcopale, e se non si fanno rieducare li deportano a guam

  • Isabella ha detto:

    Di politica europea ha mostrato di capirci poco.
    Di politica nordamericana meno ancora.
    Uno pensa “eh ma essendo sudamericano, in America Latina non sbaglierà un colpo.”
    Risultato: un pianto.
    Al confronto gli attuali politici italiani sembrano un incrocio fra Cincinnato, Churchill e Metternich.

    • Andrea P. ha detto:

      Isabella: non ne azzecca una, dici bene. :)))

      Non sembra cavarsela con minima sufficienza in politica: europea, nordamericana, sudamericana, comunque meritevole di bocciatura.

      Forse che, essendo papa, si debba prevedere miglior suo intendimento in religione che in politica?

      Ripensando a certe sue esternazioni imbarazzanti od anche agghiaccianti, talvolta viene il dubbio che ci azzecchi più in politica (ed è tutto dire!).

  • malibu stacy ha detto:

    “metà colombiano metà venezuelano” attenzione a dare tutti ‘sti dettagli, ke i turiferarionzi leccacalzinazzari guardie della rivoluzione misericordiosa (ciao andrea piegacukkiai, pijate qualcosa x il fegato ke sennò te scoppia dalla rabbia) spiano questo sito h24 e se capiscono ki è lo fanno deportare, peggio ke in north corea
    ah tosatti ha letto ke bark e brandmueller hanno ritirato fuori la correzione? kissà se li fanno campare o gli danno un caffettino corretto come al quarto, e infatti ora sono in 3.

  • Liso57 ha detto:

    Ho letto “Columbia” e mi sono fermato.
    Errore blu!