FATIMA. MONS. MARCHETTO: RICORDA I DESTINI ETERNI DI CIASCUNO. IDENTITÀ CATTOLICA, ET-ET, DIALOGO NELLA CHIESA.
13 Maggio 2017
Marco Tosatti
Diffondiamo un’intervista che mons. Agostino Marchetto ha rilasciato a Aurelio Porfiri. Mons. Marchetto dopo una carriera nella diplomazia vaticana e in Curia il 25 agosto 2010, al compimento dei 70 anni di età si è ritirato dall’incarico per dedicarsi allo studio dell’ermeneutica del Concilio Vaticano II. Papa Francesco lo considera il più grande ermeneuta del Concilio Vaticano II. Lavorava nella Nunziatura di Lisbona in occasione del viaggio di Giovanni Paolo II a Fatima, nel 1982, quando il Papa fu oggetto di un tentativo di attentato.
Riportiamo qui alcune delle frasi più significative pronunciate dal prelato.
Mons. Marchetto definisce Fatima “Luogo di benedizione di preghiera di sacrificio di apertura alla grande causa della pace pace con Dio, con se stessi, con gli altri, con la creazione.
E’ un messaggio che come tutti i messaggi mariani va al vangelo. La Madonna ci dice di vivere il Vangelo di Gesù, pregare, offrire i nostri piccoli e grandi sacrifici, responsabilità per la salvezza nostra e degli altri; la capacità di riflettere sui destini eterni di ciascun uomo e ciascuna donna, l’apocalittica che può entrare nei messaggi e che deve essere interpretata.
Un messaggio che dobbiamo conoscere e meditarci. Un ricordo di quanto mariana è la Chiesa. E’ l’icona della Chiesa, è la madre della Chiesa”.
Mons. Marchetto ha ricordato, in questa prospettiva, “La decisione di Paolo VI di far capire che Maria ha un titolo particolare, che è la madre della Chiesa”.
Ricordando il recente viaggio del Pontefice in Egitto, mons. Marchetto ha parlato anche di identità. “La nostra identità cattolica ha le sue caratteristiche. Il genio del cattolicesimo è quello di mettere insieme cose che magari altri distinguono e separano,il famoso combinarsi dell’et-et che è stato ricordato anche in Concilio. Il genio del cattolicesimo, proprio questo, mettere insieme. Il Concilio è stato proprio questo, mettere insieme maggioranza e minoranza, con estremi che hanno avuto difficoltà poi di mantenere questo dialogo importante all’interno della Chiesa. Mantenere il dialogo, importante, all’interno della Chiesa”.
Fatima e il segreto non svelato. A 100 anni dal futuro della Chiesa.
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Tag: dialogo, FATIMA, identità, marchetto, papa
Categoria: Generale
spesso il sito di mundabor è un po’ sopra le righe ma questa volta ci ha azzeccato:
https://mundabor.wordpress.com/2017/05/12/the-ass-dressed-in-white/
La mente vacilla. E, in realtà, ride un po ‘, anche.
Ai miei occhi una delle seguenti .
1. La Santa Vergine apparve a Francesco e gli disse che è il Vescovo vestito di Bianco.
(No . Stavo solo scherzando…)
2. Francesco NON HA NESSUNA idea di cosa sta parlando.
Questo è il più probabile. E ‘anche molto, molto frequente.
3. Francesco vuole mostrare se stesso come una sorta di “martire” in attesa.
Questo è, però, troppo stupido anche per lui.
vada per la 2 , allora.
E come al solito, il sito bergogliolatra UCCR se la squaglia, per non “pagare dazio” di quello che è stato detto a Fatima.
Questa volta la “pausa estiva” se la prendono direttamente la prima decade di Maggio…
Dimenticavo, ora i cattivi siamo noi, i cattolici, visto che uno studioso ateo gli ha detto: ” dite ai Cristiani di essere più buoni con i musulmani”. È chiaro che lui può parlare per noi cattolici anche se “Dio non è cattolico”. Vergognoso svendere la nostra identità! Ma Francesco ci ha abituati ormai a queste sue prese di posizione e dichiarazioni per le quali le sue fonti più illuminanti sono atei. Poi il suo amore per Maometto è così viscerale che preferisce essere orientato alla Mecca, favorendo l’invasione della mezza luna sotto forma di accoglienza. “Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini” si dice, ciò che non accadde grazie alla battaglia di Lepanto, oggi accade con Francesco! Che Dio ci aiuti!
Riguardo poi il “vescovo vestito di bianco” è chiaro che indica un usurpatore e non il vero Santo Padre. Egli deve far parte di un contesto troncato, celato, mancante. Quel pezzo che oggi è indicato come un quarto segreto. E poi il Santo Padre, presentato come persona molto avanzata negli anni, “tremulo e con passo vacillante” attraversa una città mezza in rovina e sale una collina per giungere alla Croce, per poi morire colpito da colpi di arma e frecce. Non mi risulta che GPII sia morto, mentre la visione parla di un martirio cruento del Santo Padre e con lui di vescovi, consacrati e laici. Non vi sembra che tutto sia stato liquidato molto frettolosamente e superficialmente? E non per negligenza di due Pontefici, ma per una gerarchia cattolica troppo impegnata a strizzare l’occhio al secolo moderno, visto che il secondo nel 2010 a Fatima ha dichiarato: ” si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa, tutt’altro, essa è ancora nel divenire del nostro tempo “. Preghiamo!
Quando F1 parla succedono sempre o bernoccoli o piaghe(=sempre disastri);molto meglio che se ne stia nella sua dimora di S.Marta a meditare i disastri che va commettendo,che andare in giro.Che Dio abbia pietà’ di noi!
È interessantissimo il commento di Socci che qui vi propongo, riflessioni che già avevo fatte mie. In più ho seguito su sat 2000 la consueta intervista concessa ai giornalisti sull’aereo di ritorno e con poche battute, dette con alterigia e in modo blasfemo, ha demolito Fatima nella essenza del suo messaggio e medjugorje, definendola come un ufficio postale. Ciò che questo messo di Satana ha come obiettivo di fare nel vortice della confusione che sta creando, è di demolire i veri obiettivi ai quali le apparizioni Mariane mirano: la conversione ( non c’è bisogno di conversione tanto Dio perdona tutto e tutti apriori) e il trionfo della verità ( che è il Vangelo, cioè Gesù). Poi si sono aggiunte le varie bugie sugli altri argomenti. Come ad esempio sulla pedofilia, rispondendo alla domanda fattagli sulle dimissioni della Collins ha dichiarato tra le altre cose che: la Collins ha ragione nel dire che ci sono difficoltà interne e che queste sono dovute allo scarso numero di personale, ma lui sta provvedendo anche se piano piano e che sta pensando a tribunali continentali. Inoltre che, standovi tre gradi di giudizio qualcuno può ricorrere alla richiesta di grazia, e con una bella risata ha chiosato dicendo che lui non l’ha mai data, né la darà. Ed ecco servita la bugia, che, anziché allungargli il naso, gli fa crescere il mento. Sandro Magister in un suo recente articolo sul argomento, che si può reperire sul suo blog, ha evidenziato come nel 2014 proprio Francesco ha graziato un esponente di spicco di CL, tale Don Maurizio Inzoli condannato a 4 anni e 9 mesi di reclusione e ridotto allo stato laicale dalla CDF nel 2012. Ritengo a differenza di Bergoglio, anche se io sono uno qualunque, che anche questa categoria di peccatori hanno bisogno di aiuto, recupero e misericordia. Ma nella visione di Bergoglio ci sono i protetti come nel caso di Inzoli e quelli da distruggere letteralmente! Nel suo ospedale da campo non c’è cura per i lebbrosi, si curano solo altre malattie (abortisti, divorziati e quelli che distruggono il Sacro vincolo del Matrimonio, profanatori dell’Eucarestia e della Confessione, difensori dell’eutanasia è così via continuando). E seguendo il suo ragionamento sul discernimento, chissà che un giorno non ci sdogani anche la pedofilia. A lui non interessa che le persone si convertono, tanto ha già tutto risolto Lutero, basta la fede per essere salvati! Ai liquidi, liquidi che si affacciano in questo blog e che spesso ci chiamano rigidi, rigidi dico: io credo nel Dio misericordioso, ma ho la consapevolezza che Egli è “lento a l’ira” (salmi) solo se vede in me, in noi, nell’umanità, un impegno di conversione ( leggi Giona e la salvezza di Ninive). Ed è quello che è venuta a raccomandarci Colei che Dio ha predestinata come nostra madre. Infine un invito a pregare per tutti i suoi figli prediletti, i sacerdoti, specie quelli che il demonio ha irretiti e che questa Chiesa ha scaricato dichiarandoli già perduti, chiudendo l’ospedale da campo per loro. Sia lodato Gesù Cristo!
http://www.antoniosocci.com/distrutto-anche-fatima-messaggio-della-madonna-nella-foto-bergoglio-piedi-davanti-al-ss-sacramento-al-solito-linginocchiatoio-lasciato-inutilizzato/
Mi pare di aver udito risuonare a fatima la parola “vescovo vestito di bianco”….che non mi pare sia una corretta definizione del Sommo Pontefice
Che barba questo linguaggio che dice dice e non dice proprio niente, che fa intendere tutto e il contrario di tutto, ma parlare apertamente come ha fatto Madonna a Fatima?!
Anche Fatima ormai è stata abilmente riammaestrata sui binari del Misericordismo Sociopolitico di stampo teologico liberazionista, senza escatologia, peccato, inferno, grazia, penitenza, etc.
La Madonna è apparsa per dire che Dio è Misericordia.
Del Dio che Castiga per Amore, a causa dei nostri peccati nessuna traccia, delle penitenze per salvare le anime dall’inferno non parliamo neanche.
Anche Fatima va riletta alla luce di Amoris Laetitia.
Ok perfetto, arrivederci e grazie, allora posso andare tranquillo in vacanza con la mia amante.
Dio è Misericordia e ci ama di un sentimentalismo zuccheroso, non c’è più la Legge, c’è lo Spirito! Quindi….. Liberi tutti!
Dio è Misericordia!
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FÁTIMA 12 DE MAYO DEL 2017:
LAS MEDIAS VERDADES DE FRAN”CISCO”, ES DECIR, LAS MENTIRAS DE FRAN”CISCO”
Y OTRO QUE SE APUNTA A LO DEL “OBISPO VESTIDO DE BLANCO”
Lo que dice y no dice Fran”cisco”:
“(…) vengo como profeta y mensajero” para preparar el camino del Anticristo, que está al caer, y “para lavar los pies a todos”, si hay cámaras de por medio, para que vean cómo me arrodillo ante un queso pero jamás ante Dios en la Consagración.
“(…) y como obispo vestido de blanco”… ¡otro que se apunta a chico protagonista de película!
http://w2.vatican.va/content/francesco/es/prayers/documents/papa-francesco_preghiere_20170512_fatima.html
El primero que se apuntó, como bien recordarán, fue Juan Pablo II, que reclamó para sí el papel de chico protagonista de película que al final le mataban… pero que no moría.
Y el verdadero final fue que aquello que afirmaba para sí Juan Pablo II nada tuvo que ver con la realidad, y la única verdad fue que él se murió… pero no le mataron. Y la visión del dantesco escenario de un Vaticano destruido y el Papa caminando entre cadáveres, nada nadita de nada con lo vivido aquel 13 de mayo de 1981 en la Plaza de San Pedro.
Eso si, el jesuita Jorge Mario Bergoglio Sívori por querer ser más listo que nadie -incluido a su santo fundador Ignacio- y apuntarse al papel de chico protagonista de película, “obispo vestido de blanco” o no, lo que sí es seguro es su papelón: el profetizado en Zacarías 11: 15-17 y Apocalipsis 13: 11. 16: 13. 19: 20. 20: 10.