VATICANO – LEFEBVRE A UN PASSO DALLA FIRMA DELL’ACCORDO. LE FOTO DELLA POSSIBILE NUOVA SEDE A ROMA

20 Marzo 2017 Pubblicato da

Marco Tosatti

Mi dicono buone fonti che La Fraternità San Pio X e il Vaticano sono a un passo dall’accordo. In realtà, secondo alcuni, mancano solo le firme; e si è in attesa che mons. Fellay dia gli ultimi ritocchi alla sua situazione interna, per giungere poi al grande passo: il rientro totale e ufficiale, come Prelatura personale, dei lefebvriani in seno alla Chiesa di Roma. In questo modo a Francesco riuscirebbe di portare a termine un percorso che aveva avuto inizio nel pontificato di Benedetto XVI, e che si era arenato per questioni teologiche; che però adesso sarebbero superate dalla disponibilità del Pontefice a non chiedere che tutti i puntini sulle “I” siano chiarie e definiti. D’altronde anche mons. Lefebvre scriveva che se il Concilio Vaticano II fosse interpretato nell’ermeneutica della continuità, non ci sarebbe nessun problema per una comunione totale con Roma. E non c’è nessun problema perché all’interno della Chiesa, come già diceva Benedetto, il Concilio sia letto in questo modo. In coda a queste righe riportiamo da “Inter Multiplices Una Vox” delle interessanti considerazioni sviluppate da mons. Fellay nel suo viaggio in Polonia. E anche da queste, sia pure con tutte le cautele del caso, si capisce che il clima può essere maturo per un annuncio importante. D’altronde il Pontefice ha una certa simpatia per i lefebvriani di Lefebvre (meno per i tradizionalisti in casa sua), ereditata, pare, da una buona impressione ricevuta dalla Fraternità quando era arcivescovo di Buenos Aires.

Nell’omelia in Polonia mons. Fellay ha smentito le voci relative all’acquisto di un immobile di proprietà del Vicariato di Roma, Santa Maria Immacolata all’Esquilino, come futura sede della Fraternità. E diceva la verità. Ma in realtà nella prospettiva di una regolarizzazione dei rapporti con la Santa Sede, la Fraternità sarebbe interessata al complesso delle Suore Immacolate di via Monza, un ex scuola-convitto, con una chiesa che da sulla strada. Quel complesso potrebbe diventare la nuova sede romana della FSSPX. Le foto che vedete sono relative a quell’edificio.

 

Durante l’omelia della Messa celebrata in Polonia il 3 marzo 2017, Mons. Bernard Fellay, Superiore generale della Fraternità San Pio X, è ritornato sulle voci circa un’acquisizione immobiliare a Roma. E le ha smentite, prima di fare delle precisazioni sul progetto di prelatura personale proposto alla Fraternità San Pio X nell’estate del 2015. Come aveva già detto nel corso dell’intervista a Radio Courtoisie del 26 gennaio 2017, tale struttura canonica corrisponde ai bisogni e all’apostolato della Fraternità nel mondo.

Mons. Fellay ha dichiarato che la proposta scritta inviata da Roma alla Fraternità prevede che il prelato a capo di questa nuova struttura canonica dovrà essere un vescovo. Come verrà designato? Il Papa sceglierebbe fra tre nomi (la terna) presentati dalla Fraternità. E’ anche previsto che vengano accordati alla Fraternità altri vescovi ausiliari.

E il Superiore generale ha aggiunto: “Tutto ciò che esiste adesso sarà riconosciuto in tutto il mondo. Anche i fedeli. Essi faranno parte di questa prelatura col diritto di ricevere i sacramenti e gli insegnamenti dai sacerdoti della Fraternità. Sarà anche possibile accogliere delle congregazioni religiose, come in una diocesi: cappuccini, benedettini, carmelitani e altri… Questa prelatura è una struttura che non sarà sotto l’autorità dei vescovi locali. Sarà autonoma”.

Tuttavia, secondo Mons. Fellay, vi è uno sviluppo ancora più importante e interessante di questo progetto di struttura canonica: un cambiamento che si è prodotto all’interno della Congregazione per la Dottrina della Fede. La Fraternità San Pio X potrà mantenere le sue obiezioni contro la libertà religiosa, l’ecumenismo e la nuova Messa. Queste funeste conseguenze del Concilio non sono più considerate come vincolanti o come condizioni necessarie per essere riconosciuti interamente cattolici.

Mons. Fellay allude qui alle dichiarazioni di Mons. Guido Pozzo sull’accettazione del concilio Vaticano II, cosa che secondo lui non è più un criterio di cattolicità. Questo stesso punto di vista è stato ribadito dai vescovi che hanno visitato i seminari della Fraternità San Pio X nel 2015, in base a quanto era stato convenuto nella riunione del 2014 con il cardinale Müller.

Nella sua omelia, il Superiore generale ha affermato sull’argomento: «nelle discussioni che abbiamo avuto con i vescovi inviati da Roma, essi ci hanno detto che queste questioni sono delle questioni aperte.»

Perché Roma è cambiata su questo punto? Mons. Fellay ritiene che la cosa sia dovuta alla gravità della situazione nella Chiesa e al vero caos che vi regna. Egli ha chiarito le sue affermazioni riferendo le parole del cardinale Gerhard Ludwig Müller, che ha chiesto alla Fraternità San Pio X di unirsi a lui nella lotta contro i modernisti. Ma al tempo stesso, la Congregazione per i religiosi ritiene che la Fraternità sia sempre scismatica, mentre invece Papa Francesco dice che essa è cattolica. Ed ha aggiunto: «Vi sono molte contraddizioni, vi è una lotta tra vescovi, tra cardinali, una situazione nuova… Roma non è più unita, ma divisa. A tal punto che certuni ritengono che le cose sono andate troppo oltre. E ci dicono: “voi dovete fare qualcosa, dovete resistere”.

Mons. Fellay ha parlato anche del sostegno e delle lettere che ha ricevuto da parte di vescovi, come aveva già fatto nella sua intervista a Radio Courtoisie. A proposito di altri vescovi, ha detto: «Ve ne sono che parlano, che resistono, noi non siamo soli.». Secondo lui: «è iniziata nella Chiesa tutta un’opera di rinnovamento».

Al tempo stesso, Mons. Fellay non è cieco: “Questo non significa che noi dobbiamo precipitarci, noi dobbiamo procedere con una grande prudenza e assicurare il nostro avvenire mettendoci in condizione di impedire ogni possibilità di trabocchetto. Di conseguenza, in una tale situazione, noi non ci precipitiamo”.

Mons. Fellay ha parlato anche dell’interesse paradossale che Papa Francesco ha per la Fraternità San Pio X: “Un papa che non si cura della dottrina, che guarda alle persone e che ci conosce dall’Argentina. Egli ha apprezzato il lavoro che abbiamo fatto là. E per questo ha delle buone disposizioni nei nostri confronti, mentre al tempo stesso è contro il conservatorismo. E’ come una contraddizione. Ma io ho potuto constatare a più riprese che egli è capace di fare veramente delle cose per noi”.

Per concludere, Il Superiore generale ha affermato che egli non sa se ci sarà un riconoscimento canonico: “Andiamo o no verso un riconoscimento? Io non lo so, non penso, ma il Papa può sorprenderci. Questo sembra impossibile, ma egli l’ha già fatto più volte… Allora, noi dobbiamo continuare a pregare molto, a chiedere alla nostra Protettrice, la Santa Vergine Maria, di continuare a guidarci”.



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38 commenti

  • Iginio ha detto:

    Scusi, dottor Tosatti, abbia pazienza: quell’istituto di suore è tuttora attivo, in chiesa viene regolarmente celebrata la messa, il rettore è mons. Oder già postulatore della causa di canonizzazione di Giovanni Paolo II. Non vedo francamente che cosa c’entri questo posto con le aspirazioni dei lefebriani. Uno può desiderate tutto ciò che gli pare, ma non può certo pretendere di impadronirsi di ciò che non è suo.

    • wp_7512482 ha detto:

      Ho scritto che sono interessati. Non ho detto che l’hanno in tasca…La fonte di questa voce è molto buona. Poi magari non ne faranno nulla. Ma una volta rientrati sarà tutto più facile.

  • Deacon Augustine ha detto:

    If this reconciliation goes ahead an extremely important truth will be established, namely: adherence to the novelties of the second Vatican Council IS NOT a mark of Catholicity.

    This applies not only to the SSPX, but to the whole Church – these contested points are not settled doctrine but are still subject to correction. This is what we have needed for the last 50 years.

    May God’s will be done.

  • Nancy D. ha detto:

    Time is of the essence, but this does not change the fact that God’s Truth Is not a matter of opinion; we can know through both Faith and reason that there Is only One Word of God, Our Savior, Jesus The Christ, thus there can only Be One Spirit of Perfect Love Between The Father And The Son, Who Proceeds From Both The Father And The Son, in The Ordered Communion of Perfect Love, The Most Holy And Undivided Blessed Trinity.

  • Nancy D. ha detto:

    While it is true that Truth is, and error is not, and it is true that error can sometimes help to illuminate that which is true; there are viewpoints that are simply not worthy of respect because they deny the inherent Dignity of the human person as a beloved son or daughter, and thus, to give legitimacy to such viewpoints, making it appear as if they are worthy of respect, is, in fact, cooperation with evil.

    Sometimes error can illuminate that which is true by illuminating an antithesis to God’s Truth.

    For example, this theory of relativity from ‘Amoris Latitia’ is not of The Holy Ghost, but it does illuminate the crux of the problem; The Word of God Is, He Is not a matter of opinion.

    “3. Since “time is greater than space”, I would make it clear that not all discussions of doctrinal, moral or pastoral issues need to be settled by interventions of the magisterium. Unity of teaching and practice is certainly necessary in the Church, but this does not preclude various ways of interpreting some aspects of that teaching or drawing certain consequences from it. This will always be the case as the Spirit guides us towards the entire truth (cf. Jn 16:13), until he leads us fully into the mystery of Christ and enables us to see all things as he does. Each country or region, moreover, can seek solutions better suited to its culture and sensitive to its traditions and local needs. For “cultures are in fact quite diverse and every general principle… needs to be inculturated, if it is to be respected and applied”.3

    We can know through both Faith and reason that Time exists in relationship with Space; this moment in Time is the same moment in Time, on every point of Space in God’s Universe.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Una verità che mi ha insegnato Scientology è stata: “se non è scritto non è vero”. Infatti, tutta la tecnologia di L. Ron Hubbard, il Fondatore, è scritta e deve essere data così come è scritta. Esiste quindi un ufficio che controlla che la tecnologia venga applicata bene. Quando viene applicata male, vengono fatte dare tecniche di riparazione. Se l’errore continua, il responsabile viene espulso da Scientology.
    Pure nella Chiesa Cattolica tutto è scritto. I Vangeli seno scritti, gli Atti sono scritti, San Paolo è scritto. Basta leggere, comprendere l’esatto pensiero (magari usando la tecnologia di studio di Scientology).
    Quando ascolto il Papa che non se la sente di giudicare un gay che cerca Dio, senza invitarlo – come fece Cristo con l’adultera – a non peccare più, capisco che il Papa omette di dire qualcosa, danneggiando il peccatore.
    Quando vedo dai filmati di alcuni Sacerdoti neocatecumenali che battezzano un bimbo bagnandogli per tre volte, con la formula di rito, solamente i piedi e non la sommità del capo, come prescrive il Catechismo, dico che quel battesimo non è valido e che il bimbo non fa parte del Corpo Mistico del Cristo, in quanto il Verbo non è penetrato nel corpo fisico e negli altri corpi invisibili del bimbo attraverso la sommità del capo, dove esiste il chakra che ti mette in contatto con i mondi invisibili spirituali…
    Sappiamo che ormai il fumo di Satana è diventato arrosto nel Vaticano e in tutta la Chiesa. Sappiamo che stanno tentando di distruggere la Chiesa Cattolica vera, ossia quella dell’Eucaristia resa presente da un sacerdote “iniziato”. Sappiamo che cercheranno di mettere in confusione totale le coscienze dei fedeli, come sempre è avvenuto nel corso dei secoli. Sta a noi rimanere nel solco lasciato dal Cristo.
    La battaglia è appena iniziata e sarà lunga. La cosa importante è “conoscere” come devono essere dati i Sacramenti, i Sacramentali (sui quali molti sacerdoti irridono), l’importanza del Rosario e della preghiera. Le nostre armi e munizioni sono queste. Ci penserà poi lo Spirito Santo a rimettere le cose a posto.
    Se La Fraternità San Pio X rientra e rimane ancorata ai Sacramenti così come sono scritti e che così vengono dati quale è il problema? Finché sarà possibile dobbiamo rimanere “dentro” la Chiesa, senza timore, battendoci e “contandoci”. Ossia, dobbiamo sapere chi è con noi e chi è contro di noi. Ma, meglio lo sa il Cristo, che vede chi è alla sua Destra e chi alla sua Sinistra.
    Ricordo quando in ambienti teosofici si diceva che l’ultimo papa sarebbe stato il cardinale Martini col nome di Pietro II. Martini è morto in tempo, lasciando il posto ad un altro gesuita, che col nome di Francesco sembrerebbe aver messo in liquidazione la Chiesa di Cristo. E se tutto ciò avviene perché ce lo siamo meritato per ciò che abbiamo seminato? Perché, grazie a questo schiaffo plateale, dal gregge sbandato dovrà rimanere il piccolo gregge come pietra d’angolo del Cristo?
    Sto notando una ripresa di interesse per la Chiesa cattolica. La partecipazione sta aumentando. Il Rosario viene recitato in gruppo nelle case private…
    Ci stiamo preoccupando di vedere se la Roccia della Chiesa è solida, guardando ai 4 cardinali, o ai filo luterani… Non sarebbe il caso di guardare se la nostra personale roccia, che fa parte della Roccia della Chiesa, esiste ed è solida? Come? Guardando ai Sacramenti e a come li riceviamo. Perché se la Forza non è in noi come pretendiamo che possa essere negli altri?
    Forza, cari Amici e Amiche, non abbattiamoci. La lotta sarà lunga e dovremo continuarla anche quando saremo dall’altra parte del velo, o del muro d’ombra.
    Già il poter scrivere sul blog di Marco Tosatti dimostra che lo Spirito sta agendo sul campo di battaglia insieme a noi.

    • giorgio ha detto:

      il tempo delle guerre (cristiane) di religione è passato, non credo tornerà piu se non in piccole sette che continuano a volgersi con lo sguardo al passato… quello invece che temo di piu è l’avanzata dell’Islam a seguito della scristianizzazione e apostasia silenziosa dell’occidente. Ci vorrebbe una salutare secolarizzazione dell’Islam per calmare il loro fervore e fondamentalismo religioso …

    • cosimo de matteis ha detto:

      Il signor Giorgio rapanelli giustamente dice:
      “I Vangeli seno scritti, gli Atti sono scritti, San Paolo è scritto. ”

      Ed io aggiungo: Il Catechismo della Chiesa Cattolica è scritto!

      E meno male.

      POSTILLA – è vero, stanno sfigurando pure gli scritti sacri – Sacra Scrittura ossia Verbum Domini- (con gli esegeti che fan dire al Centurione sotto la Croce “questi era davvero un UOMO GIUSTO” invece di “questi era davvero il FIGLIO DI DIO”) ma non potranno cancellare il CCC – Catechismo della Chiesa Cattolica. https://ilbenevincera.wordpress.com/catechismo/

      • Acchiappaladri ha detto:

        @cosimo de matteis

        questo Suo commento mi è stato “provvidenziale” per farmi rammentare come per i cristiani è importante ( e sarà ancora più importante per quelli che vivranno nel futuro se disgraziatamente si consoliderà in uno scenario orwelliano la falsificazione sistematica delle verità di fede cattoliche da parte della neochiesa, con i pastori che continueranno ad insegnare integralmente e con chiarezza e il C.C.C. che saranno sempre meno e sempre più perseguitati) poter avere diretto accesso alle autentiche edizioni Sacre Scritture e agli altri scritti dottrinali.

        Per le Sacre Scritture e tutti gli altri testi dogmatici fino a qualche secolo fa la versione originale non è in lingua italiana: c’è ovviamente sempre stato, anche in assenza di cattive intenzioni dei traduttori, il problema della traduzione in lingua contemporanea che risulti ben fedele come significato a come la tradizione esegetica e pastorale cattolica ha autenticamente interpretato per secoli quei testi.

        Se i tempi diventeranno ancora più bui diventerà molto utile tornare a imparare bene il latino ecclesiastico, o meglio ancora il greco per coloro che sono più istruiti, per poter accedere direttamente ai testi autentici, mettendosi al riparo da traduzioni “politically correct” che alterino il senso dei testi.

        • cosimo de matteis ha detto:

          Gentile Acchiappaladri,
          lei scrive “diventerà molto utile tornare a imparare bene il latino ecclesiastico, o meglio ancora il greco per coloro che sono più istruiti, per poter accedere direttamente ai testi autentici, mettendosi al riparo da traduzioni “politically correct” che alterino il senso dei testi” ed è verissimo!
          Grazie a Dio molte anime “ispirate” (anche senza virgolette) avvertono tale rischio e quindi la esigenza di porre rimedi: di mio non posso che menzionare due ottimi Salesiani (un caso?) che a livello accademico ma pure a livello di media divulgazione DIFENDONO il latino ecclesiastico.
          Parlo di Don Roberto Spataro e Don Miran Sajovic, entrambi docenti alla Pontificia Università Salesiana.
          Don Spataro, fra gli altri, ha pubblicato “Elogio della messa Tridentina e del latino lingua della Chiesa” breve saggio ma molto chiaro ed utile (ed attuale!).
          Don Miran Sajovic ha di recente pubblicato “Evagrius Magister. Scholae Latinae” https://carlomafera.wordpress.com/2016/11/24/un-nuovo-libro-per-lo-studio-del-latino-ecclesiastico-evagrius-magister-di-miran-sajovic/

  • Acchiappaladri ha detto:

    @ giorgio

    Mi sa che ho sbagliato: non è che lei di mestiere fa il troll?

    Comunque da che son qui:

    “… ma tanto ormai va bene tutto no? …”

    varrà forse per lei, se parliamo di ciò che serve a fare la volontà di Dio [nota, tanto per intenderci: Dio così come rivelatoci dalle Sacre Scritture cattoliche e dalla Tradizione cattolica].
    Gesù di Nazareth risulta che la pensasse in modo diverso.

    “… al di fuori delle quali cìè certamente salvezza …”

    ah, sì, grazie, mo me lo segno.

    Poi cortesemente quanto troverà un po’ di tempo le sarei molto grato se mi scrivesse più in dettaglio, va bene anche con parole sue, che cosa le ha rivelato la SS. Trinità, o una delle Sue Persone, o qualche Angelo o Santo (però inviatole con credenziali certe: mi raccomando, gliele faccia esibire e le faccia controllare da un pool di teologi di chiara fama kaspariana; sa, meglio non fidarsi, giù al Piano di Sotto sono bravissimi a fare certi scherzi da prete … usano dei deodoranti fenomenali e hanno certi truccatori che le corna le nascondono benissimo).

    Mi creda, la spiegazione del suo:

    ” CERTAMENTE ”

    sarà uno scoop mondiale! e sarà un misericordioso regalo di cui le saranno grate tutte le generazioni umane da ora fino alle fine del mondo:
    (attento, non quella che c’è giù in Patagonia: intendo quella che il Capo farà accadere quando deciderà di rimandare quaggiù suo Figlio per dare un’ultima sistemata alle cose)
    essi, privilegiati, finalmente sapranno come devono fare per imboccare la strada giusta per arrivare certamente lassù Al Piano di Sopra.

    Pace e bene.

    • giorgio ha detto:

      E’ ormai noto, a chi si aggiorna negli studi di teologia e non si è fermato al Concilio di Firenze del ‘400 o al Sillabo, che il motto “fuori della chiesa (cattolica romana apostolica) non c’è salvezza”, va inteso rettamente come “fuori della chiesa (cattolica romana apostolica) c’è salvezza”. Legga i documenti del CVII sull’ecumenismo, proprio uno dei temi indigesti ai lefebvriani … almeno fino all’altro giorno pare…

  • giorgio ha detto:

    Non condivido le posizioni in materia di morale di Caffarra, ma tanto ormai va bene tutto no? dicevo solo che ammiro di Caffarra la sua onestà e coerenza, ma non le sue posizioni che sono superate e datate, al di fuori delle quali cìè certamente salvezza, che ti piaccia o no non lo decidi ne tu ne Caffarra ne il papa.

  • Mary ha detto:

    Giorgio: ……… “che ammiro in cardinali come Caffarra (pur non condividendo affatto le sue posizioni teologiche retrograde e la sua morale rigida) “………
    questa tua frase ti tradisce in quanto le posizioni del cardinale, non sono le sue in quanto tali, ma evangeliche al di fuori delle quali, cioè nelle libere interpretazioni soggettive, non c’è salvezza.

  • giorgio ha detto:

    a me la cosa puzza, o li vogliono silurare e silenziare, oppure la chiesa diventa un circo dove trovi quel che cerchi, come diceva appunto uno di voi: se vuoi la presenza reale vai da Fellay, se vuoi la cena simbolica e le vescovesse vai dagli amici luterani. Tutto uguale, scegli quel che ti piace. Questa sarà o la Pentecoste o la Rovina della chiesa. Dipende dalle intenzioni e dal cuore delle persone, che non giudico. SI vedrà negli anni … per chi ci sarà.

    • Paolo Giuseppe ha detto:

      Caro Giorgio,
      questa vicenda dovrebbe farti e farci pensare e molto.
      Tu stesso affermi:”Tutto uguale, scegli quel che ti piace”.
      Esatto Giorgio. E’ la Chiesa liquida che, come si sà, è diversa da solida. La parola chiave è “discernere” che vuol dire tutto e niente. Qui non si tratta di giudicare le persone e tanto meno di condannarle, ma si tratta da parte della Chiesa, di annunciare ai credenti (ma anche ai non credenti) la Buona Novella e non CIRCA, PRESSAPOCO, UN TANTO AL CHILO la buona novella dove si comincia a discernere al primo capitolo di Matteo e si finisce di discernere all’ultimo capitolo di Giovanni. E a furia di discernere il bianco diventa nero e il quadrato diventa un cerchio. Basta per la miseria! Basta! Ne ho le tasche strapiene!
      Il magistero attuale non è soltanto riformatore rispetto ai Papi precedenti e questo ci può stare, ma è in totale contrasto con il recente (non medioevale) passato. E non tiriamo a mano il Concilio perchè a proposito di Concilio posso dire “io c’ero” e, allora, ho partecipato a decine di incontri di studio sui documenti conciliari. Il Concilio ha riformato certo molte cose, ma sempre in continuità dottrinale con il depositum fidei.
      Ciao Giorgio, spesso non sono d’accordo con te, ma sei una persona con la quale si può discutere.

      • Acchiappaladri ha detto:

        @ Paolo Giuseppe

        “… Il magistero attuale non è soltanto riformatore rispetto ai Papi precedenti e questo ci può stare, ma è in totale contrasto con il recente (non medioevale) passato…”

        … e se possibile, visto che stiamo parlando fra di noi che non dobbiamo fare carriera in qualche dicastero vaticano o fare una comparsata come teologi alla moda in qualche talk show, diciamolo ancora più papale-papale, con quei bei

        “… sì, sì, no, no …”

        di Gesù trasmessici in Matteo 5-37 o l’insegnamento di Paolo ai Gàlati

        “… se non che vi sono ALCUNI che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo.
        Ma se anche noi stessi, oppure un angelo dal cielo vi annunciasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunciato, sia anàtema!
        L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi annuncia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!
        Infatti, è forse il consenso degli uomini che cerco, oppure quello di Dio? O cerco di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servitore di Cristo! …”

        diciamocelo che, disgraziatamente, il magistero ordinario attuale è in contrasto con alcune delle parole stesse di Gesù così come sono state tramandate dai Vangeli stessi e poi interpretate e predicate con un continuo approfondimento dai tempi apostolici fino al 2013, senza che alcun papa abbia mai pubblicamente dubitato della cattolicità di Dio, senza che alcun papa abbia mai voluto rimettere in dubbio i pilastri della fede come compresi e dogmatizzati via via dai concili e dal magistero straordinario.

        A me, e mi sembra anche a qualcun altro,

        – dello “spirito del concilio” del Prof. Melloni e dotti compari deceduti o ancora viventi,
        – della popolarità del papa nelle indagini demoscopiche,
        – del sorridente viso del regnate pontefice sulle copertine delle riviste rock,
        – della santificazione di Lutero, Pannella e Bonino (questa addirittura ancora da vivente) ,
        – della “Chiesa di Bergoglio” (o ieri “… di Ratzinger” o “… di Wojtyla”),
        – del non urtare la sensibilità di altri cristiani non inginocchiandosi davanti alla carne e sangue di Gesù invisibile ma realmente presente nel pane e vino consacrati,
        – della censura, per non sminuire la misericordia divina, dei brani biblici che rivelano la giusta ira di Dio a seguito dei peccati degli uomini,
        – del non predicare più l’inferno perché se no i bambini (che crescono a vampiri, streghe, mostri, e reali immagini truculente e impietose di ammazzamenti) si impressionano,
        – del fare il tifo dalla cattedra per Hillary perché Trump ti sta antipatico,
        – dell’insegnare qui e oggi una cosa per viver bene come cristiani e lì e domani un’altra in contraddizione perché la situazione è diversa,
        – ecc. ecc.

        NON FREGA ALCUNCHE’ per ciò che riguarda l’opera dei pastori della vera Chiesa di Gesù di Nazareth, che fino adesso abbiamo considerato essere quella organizzazione denominata Chiesa Cattolica con sede centrale in Vaticano, dentro la quale vorremmo stare per essere aiutati a vivere qui sufficientemente rispettosi della volontà di Dio per poter poi fra poco ottenere la Salvezza permanente presso di Lui.

        Se chi gestisce l’organizzazione conferma di essere interessato a predicare quelle cose lì ce lo faccia cortesemente sapere con chiarezza così o se ne vanno loro da un’altra parte a fondarsi la chiesa arcobaleno che vogliono col nome che gli pare, oppure in punta di piedi ce ne andremo noi con qualche mosca bianca di pastore ancora interessato a predicare il Vangelo e ad amministrare i sacramenti cattolici in continuità DI FEDE con quanto fatto per due millenni.

        E poi amici come prima quando ci si trova in pizzeria o a giocare a bocce. E quando sarà il momento … arrivederci in Paradiso con chi ci sarà riuscto ad arrivare imboccando la strada stretta regalataci da Gesù.

        Uffa, che due zebedei !!! Ci mancavano solo i gerarchi lefreviani pentiti nel circo bergogliano.

    • Acchiappaladri ha detto:

      @giorgio

      Vede che, piano piano, la Provvidenza tira fuori dai deprecabili errori, che i peccati che imperversano fra noi battezzati in qualche modo giustificano, delle gerarchie ecclesiastiche l’occasione per sollevare un po’ anche a lei una palpebra e intravedere la cialtronaggine nell’attuale governo della barchetta di Pietro?

      Mi sembra che ciò ci debba incentivare a maggiori sacrifici e preghiere per ottenere dalla Giustizia [sic] Divina coraggiosi pastori con forte fede in TUTTO il Vangelo così come ci è stato provvidenzialmente tramandato, anche senza i nastri magnetici delle registrazioni, per arrestare la “Rovina della Chiesa” e poi presto ricostruirla più fedele.

      Una Chiesa militante che chiaramente, senza contraddizioni, annunci nel linguaggio di oggi, ma fedelmente a TUTTE le dure e dolci parole di Gesù, il Bene da fare e il Male da evitare per poter ricevere la Grazia di Dio e scampare dalla sofferenza senza fine, mi sembra che sarebbe il miglior aiuto mondano che possiamo ricevere per quello che in definitiva conta di più per ogni uomo.

      Non mi risulta dalla storia che la Chiesa, intesa come comunità di uomini, sia mai stata molto vicina alla perfezione secondo i desideri del Signore però è sicuro che l’annuncio evangelico possa essere dato in modo più cattolico, quindi più vero, di come disgraziatamente stanno oggi facendo i pastori al governo.

      Già mi sembra non facile per un battezzato qualunque come me avere abbastanza fede e fare abbastanza opere buone per salvarsi l’anima quando santi ministri ti danno retti insegnamenti, validi sacramenti e buon esempio di spiritualità cristiana:
      nella disgraziata situazione attuale la Via è ancora più stretta e faticosa.

  • giorgio ha detto:

    tra l’altro con Benedetto XVI tutti a stracciarsi le vesti quando tolse la scomunica ai vescovi lefebvriani ed a osteggiarlo nel rientro della Fraternità, adesso i vari progressisti Kasper Melloni etc sta bene il rientro? non dicono piu nulla? Io capisco papa Fracesco, davvero, per me lui non è pragmatico o machiavellico, è semplicemente oltre le politiche ecclesiastiche e proiettato in una escatologia che avanza troppo i tempi … Ma invece non capisco i vari Kasper Schonborn Melloni etc. defensor Concilio… Ora tutti zitti? Vien proprio da dire che il decoro della coerenza e della onestà intellettuale, che ammiro in cardinali come Caffarra (pur non condividendo affatto le sue posizioni teologiche retrograde e la sua morale rigida) sono proprio mandati a quel paese da costoro… E con rammarico devo dire perchè avrebbero fatto bene a dire pubblicamente: NO, senza un accordo su accettazione del Concilio in tutti i punti (compreso ecumeniscmo e libertà religiosa) non entrano. Invece zitti. Non si espongono, come ha fatto invece Caffarra con i dubia su altre questioni.

  • Echenique ha detto:

    Tenerli dentro per schiacciargli meglio.

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Aspettiamo gli eventi. Certo che i commenti di Farfilandia (e anche di Natan) sembrano centrare il bersaglio.
    Farfilandia dice:”è proprio perché la dottrina (che fino a poco fa era l’irremovibile pietra di scandalo) è svalutata che ora possono tornare”.
    Natan dice: “Quando la dottrina era certa (i lefebvriani) non mollavano. Ora mollano,perché gli opposti si attraggono per legge naturale. Nella”nuova” Chiesa tutti hanno un posto”.
    In ogni modo se ciò avvenisse, sarebbe il segno di un pragmatismo degno di Machiavelli.

  • giorgio ha detto:

    mah … per me resta enigmatica questa scelta da entrambe le parte … per papa Francesco si può interpretare il gesto come la visione di una unità nelle diversità, all’insegna anche della misercirodia, ma temo che questo rientro sia fonte di ulteriore confusione e dissensi… dal lato della FraternitàSan Pio X è ancora piu enigmatico, non ci era riuscitto papa Benedetto che aveva certamente una posizione a loro piuvicina anche su alcune intepretazioni del Concilio, mentre non so se ora han visto il papa a Lund o certe sue aperture impensabili a papi come Paolo VI, GPII e Benedetto XVI sempre avversati … Mah… staremo a vedere, comunque per me aumenterà solo il caos o si porterrà in maniera più evidente quello che è il pensiero di Francesco su molte questioni: fate quello che vi pare, non chiedete a me.

  • Mary ha detto:

    Oppure……. oppure cambieranno la Chiesa dall’interno.
    E’ possibile?

  • natan ha detto:

    Fellay? Sarà fottuto. Gli toglieranno i seminaristi. Quando la dottrina era certa non mollavano. Ora mollano,perché gli opposti si attraggono per legge naturale. Nella”nuova” _Chiesa tutti hanno un posto. Credi alla presenza realevai da Fellay;ti pia ciono le vescovesse va da Lutero,vuoi scimmiottare il pontificato Montiniano? Vai da Bergoglio;Lla fine siamo tutti contenti”asini,muli e naturalmente el Conducente”.

  • Farfilandia ha detto:

    hahaha incredibili!. Riassumendo: sono rimasti per 50 anni sulla porta a lottare contro i mulini a vento perché un magistero immaginario che esisteva solo nei loro sogni cambiava la dottrina; e adesso che la dottrina è effettivamente svalutata dal magistero più alto tutte le obiezioni spariscono a fronte di un accordo e a una posizione di potere. Anzi è proprio perché la dottrina (che fino a poco fa era l’irremovibile pietra di scandalo) è svalutata che ora possono tornare: logico! detto ciò: sperem in ben.

  • cosimo de matteis ha detto:

    ripeto: esser riusciti a “comprare” pure i lefreviani significa tanto.
    I figli della vedova sono tremendi.
    Anzi: diabolici.