GLI ELOGI A PANNELLA PER LE SUE LOTTE. CHIESTE LE DIMISSIONI DI MONS. PAGLIA DALL’ACCADEMIA PER LA VITA.

3 Marzo 2017 Pubblicato da

Marco Tosatti

Le dichiarazioni rese dall’arcivescovo Vincenzo Paglia in occasione della presentazione dell’autobiografia postuma di Marco Giacinto Pannella hanno provocato perplessità in molti cattolici, e la reazione di una serie di siti e organizzazioni.

Queste hanno lanciato un’iniziativa “A reti unificate”, per chi edere le dimissioni del prelato dagli incarichi che ricopre in Vaticano.

“Chiediamo le dimissioni di Mons. Vincenzo Paglia dal suo ruolo di Presidente della Pontificia Accademia per la Vita e di Cancelliere dell’Istituto Giovanni Paolo II per la famiglia.

Abbiamo assistito con sgomento alle dichiarazioni rese da Mons. Vincenzo Paglia sulla figura di Marco Pannella (qui c’è il video, mons. Paglia da 4.35 in avanti ).

Affermare di ‘Marco’ che “ha speso la sua vita in particolare per gli ultimi”, che ha lottato “per la difesa della dignità di tutti” è semplicemente falso. Auspicare lo spirito di “Marco ancora vivo e ispiratore di una vita più bella non solo per l’Italia, (ma) per questo nostro mondo” ci preoccupa profondamente”.

Secondo le organizzazioni che hanno lanciato l’iniziativa “Le battaglie di Pannella e dei radicali sono state nel segno della cultura della morte: Contro la famiglia e il matrimonio indissolubile; Contro la vita nascente con l’aborto in tutte le sue forme; Contro la dignità del procreare, appoggiando la produzione dell’uomo con le tecniche di fecondazione extracorporea; Contro la dignità dell’uomo promuovendo varie forme di consumo di droga e liberalizzazione della stessa; Contro la dignità della sessualità matrimoniale promuovendo la contraccezione e le ideologie gay; Contro la vita nelle battaglie per l’eutanasia e il suicidio assistito”.

Non c’è dubbio che le battaglie portate avanti nel corso dei decenni dal Partito Radicale sono state in maniera costante contro la Chiesa e la sua visione della vita e il suo insegnamento; e che a lodare Pannella, e a sperare che ispiri il Paese e il mondo sia il responsabile di quei dicasteri vaticani che occupano di famiglia e vita non può non suscitare una questione di opportunità.

Il manifesto dell’iniziativa infatti afferma: “Quanto affermato pubblicamente da mons. Paglia dimostra la sua palese indegnità a presiedere la Pontifica Accademia per la Vita e di fungere da cancelliere dell’Istituto Giovanni Paolo II per la famiglia. Invitiamo Mons. Paglia a rassegnare le dimissioni o, in caso di rifiuto, chiediamo pubblicamente che venga rimosso da questi incarichi”.

Mons. Vincenzo Paglia, che è stato protagonista di una disastrosa gestione della diocesi di Terni, e per questo è stato richiamato in Vaticano, era salito all’onore della cronaca per una finta telefonata con l’allora primo ministro Matteo Renzi (autore La Zanzara),l’uomo che ha posto la fiducia per far passare la discussa legge sulle Unioni Civili, che hanno aperto la porta alla legittimazione nei fatti se non nella legge dell’utero in affitto. Ecco il video della telefonata.

Alla fine della quale Paglia dice al finto Renzi: “Davvero complimenti per tutto, Matteo, andate avanti, e se poi ci vediamo ti dico qualcosa di riservato”. Ah saperlo…

Hanno aderito fino ad ora:

La Nuova Bussola Quotidiana

Pro Vita Onlus e Notizie Pro Vita

Chiesa e post concilio

Nuovo emporio cattolico totus tuus

Federvita Piemonte e Valle d’Aosta

Cooperatores Veritatis

Isola di Patmos



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33 commenti

  • Stefano ha detto:

    Questo emerito idiota, che non ha nulla di cattolico, figuriamoci di sacerdote, penoso politicante da quattro soldi, è l’emblema perfetto del decadimento e del rinnegamento di Cristo della chiesa bergogliona. Sono semplicemente stomacato… Vieni Signore Gesù!

    • Federico Bassi ha detto:

      Bravissimo, parole giuste e vere. Chi non è d’accordo vuol dire che non vuole vedere, è volutamente e colpevolmente cieco.

    • curiotto ha detto:

      È invece molto cristiano chiamare idiota un successore degli Apostoli.

  • Raul Casadei ha detto:

    Qualcuno ha notizie su quando partirà la correzione formale???

  • Raul Casadei ha detto:

    Speriamo sia solo un fuoco di Paglia…

  • LILLO ha detto:

    Certo loro mica leggono giornali o blog Cattolici, ma sono appassionati di Corriere, Repubblica, Gazzetta dello sport, poi riportano le notizie di questi giornali pari pari su Avvenire!

  • Iginio ha detto:

    Il buffo è che in questi giorni il Paglia è in Uganda per visitare un posto gestito dalla Comunità di Sant’Egidio, cui egli appartiene. Ignoro se il viaggio fosse previsto o è una scusa per fargli cambiare aria per un po’ in attesa che le acque si calmino. In ogni caso bisogna tener presente – e combattere frontalmente – il giro mentale di siffatti personaggi: “Ecco, dobbiamo andare oltre gli steccati, correre incontro all’uomo di oggi, ma purtroppo ci sono i retrogradi che ce lo vogliono impedire, bisogna pazientare ancora un po’ ma alla fine le cose cambieranno”. Questo giro mentale – che dilagò negli anni ’70 – purtroppo è diventato senso comune ed è alla base della (parziale) popolarità di Bergoglio e dell’azione di coloro che lo hanno messo in cattedra. Se non si combatte frontalmente questo pseudoragionamento, è tutto inutile e ci si troverà di male in peggio (oggi l’aborto, domani la fecondazione artificiale, oggi le unioni gay, domani la propaganda omosessualista, oggi il divorzio, domani i divorziati risposati e i preti sposati, oggi le chierichette, domani le donne diacono e infine prete, oggi i laici che distribuiscono la Comunione, domani i vescovi eletti dalla “gente”, eccetera).

    • CARTESIO ha detto:

      A mio parere mons. Paglia neanche sa delle critiche e anche lo sapesse, le leggerebbe con gli altri della truppa, si farebbero quattro risate,
      perché è importante avere senso dell’umorismo,
      poi andrebbe avanti come niente fosse…
      Facendo finta che le critiche siano state scritte per farlo ridere, non per farlo riflettere e convertire al cattolicesimo.

    • G. Gervasi ha detto:

      @ Iginio
      Sono perfettamente d’accordo con Lei.
      Abbiamo bisogno di cattolici MILITANTI, non solo dolenti
      e piangenti, sotto shock per ciò che stá avvenendo nella Chiesa.
      Dossetti si vantava dei vantaggi della sua esperienza politica nel manipolare con successo le assemblee del Concilio Vaticano II, nel far rigettare schemi ed accettare altri corrispondenti alle sue convinzioni progressiste.
      Il serpente sociale é immensamente superiore nella sua scaltrezza alle pie colombe che non sanno andare al di là
      delle lagne e dei piagnucolii, attendendo dall’alto la soluzione dei problemi che loro stesse potrebbero e dovrebbero risolvere.
      Non é questione di numero ma di effettività. Si guardi,
      per esempio, come la lobby omosessualista e LGTB, un’ssoluta minoranza sociale, sia riuscita ad influenzare governi, parlamenti, organizzazioni internazionali come l’ONU e l’Unione Europea e persino la Chiesa cattolica.
      Chi osa mettercisi contro commette suicidio politico.
      E allora si chiede, dove sono i veri cattolici e dov’é
      la loro volontà di combattere con tutti i mezzi
      di communicazione ed interazione sociale che la civiltà moderna ci mette a disposizione?
      La fierezza e la volontà di combattere contro il sopruso
      o per una buona causa sembra far parte piuttosto del carattere anglosassone e del loro metodo educativo.
      Giá nelle prime schermaglie dei piccoli tra di loro vale il principio: “stand up and fight!”. E non c’e nulla di più disonorevole che l’essere una “yellow belly”, cioé un codardo, che scappa dalla mischia perché si é fatto male.
      Un aspetto che fá parte della virtù della fortezza: tutta
      da riscoprire da parte del cattolicesimo italiano e della
      Chiesa cattolica ROMANA, che stà diventando la Chiesa cattolica latino-americana, una repubblica delle banane.

  • Bartimeo ha detto:

    Io desidero che monsignor Paglia rimanga. Che rimangano anche gli altri, ne cito alcuni, il cardinale Kasper, il cardinale Marx, padre Spadaro, monsignor Galantino, il papa nero etc. Continui la sua opera la curia magica parallela di papa Francesco perché io sono dell’idea che come Gesù disse a Giuda: “Quello che devi fare fallo presto.” Se abominio della desolazione deve essere, avvenga. Se non deve rimanere pietra su pietra, avvenga. Se la Chiesa fedele deve attraversare il Venerdì Santo, avvenga. Solo così il piccolo resto fedele potrà quanto prima vedere la Pasqua di Resurrezione e il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

  • Antonio Radeghieri ha detto:

    Infatti ripetono che il pastore deve stare dietro le pecore, perché le pecore hanno più fiuto del pastore, però sono solo parole, perché qui il pastore è ben saldo davanti e va per la sua strada senza guardare in faccia a nessuno, e al posto che riportare le pecore smarrite all’ovile, sta portando tutto il gregge là dove sono le pecore smarrite.. nell’abisso! (e non l’abisso della misericordia)

  • Dorotea ha detto:

    Caro dott. Tosatti, leggendo l’iniziativa mi veniva a mente quando, nella storia di quella primitiva Chiesa che tanto si vanta, oggi, dall’ala progressista e modernista e pure rivoluzionaria, IL POPOLO della Chiesa contava davvero a tal punto che non solo chiedeva le dimissioni di un vescovo o lo eleggeva (vedasi sant’Ambrogio, sant’Agostino), ma decideva pure se il Papa eletto andasse bene o meno….
    Insomma, era il popolo – romano – che decideva. Intendiamoci, quel popolo era santo – a parte le solite pecore nere che esistono ovunque – era perseguitato, veniva massacrato insieme ai suoi vescovi, periodicamente si doveva nascondere nelle Catacombe. Ora la faccio breve, ma era questo lo scenario e i Vescovi sapevano ascoltare davvero la voce di questo popolo credente “vox populi, vox Dei” ^__^
    Forse pochi sanno che per ottenere il dogma della Teothokos, sulla Maternità divina di Maria, fu grazie al popolo santo che i Vescovi riuniti in Concilio dovettero sbrigarsi…. infatti erano stati minacciati, da quel popolo santo, che sarebbero stati rinchiusi nella basilica alla quale avrebbero dato fuoco, se non si fossero sbrigati a dichiarare solennemente che Maria è MATER DEI ^__^
    Altro che Dubia….. quando il vero popolo santo di Dio CONTAVA davvero nelle coscienze dei papi e dei vescovi…. questi dovevano rispondere alle loro domande, altrimenti il popolo santo di Dio, quello vero e autentico, non gliela faceva passare e LI RIMANDAVA A CASA, PAPI COMPRESI ^__^
    Santa Quaresima a tutti.

    • cosimo de matteis ha detto:

      Grazie Dorotea: vedo che sei sempre sulla breccia nella buona battaglia.
      Buona -anzi: santa- Quaresima pure a te.

    • Federico Bassi ha detto:

      Ora ci sono i cattolici liquidi in una società liquida che di solido ha solo il demonio dietro di sé.

  • Antonio Radeghieri ha detto:

    L’unico modo
    per far decadere dalla carica
    Monsignor Paglia
    è che dica pubblicamente :

    No ai matrimoni gay

    No alla comunione ai divorziati risposati

    No all’aborto

    No all’eutanasia

    Solo così verrebbe immediatamente destituito ed inviato nel Pacifico.

  • LuigiB ha detto:

    Per inquadrare meglio qual’è la linea di pensiero di monsignor Vincenzo Paglia consiglio di rivedersi questo episodio, riguardo all’affresco del Duomo di Terni: http://www.repubblica.it/cronaca/2016/03/24/news/nella_risurrezione_del_duomo_di_terni_anche_i_gay_vanno_in_paradiso-135022991/

    • Ecclesia afflicta ha detto:

      Grazie per il link, ho visto anche l’intervista all’artista In cui dice che i committenti (il parroco e il vescovo Paglia) non gli hanno mai chiesto se credesse in Dio. La solita mancanza di rispetto per i fedeli che avrebbero diritto ad una chiesa che sia casa di preghiera e non un’esercitazione di narcisismo artistico.

      L’artista (il cui stile mi ricorda i fumetti), tutto contento della sua “trasgressione”, dice esplicitamente che la massa dei beati ha una carica erotica, ci sono amanti… Mi pare che più che evocare il paradiso cristiano, l’intenzione sia quella di eccitare il fedele e il paradiso sia visto come una specie di bordello celestiale, un po’ nello stile del paradiso di Maometto, ma con una più forte componente omosessuale.
      Ha dipinto anche il parroco e il vescovo Paglia, nudo ma con lo zucchetto da vescovo. Anche nel paradiso del sesso i vescovi sono vescovi?
      Questa opera non ha nulla a che fare con Michelangelo, di cui è una parodia. In Michelangelo il nudo è eroico e drammatico, il tema è la salvezza. A Terni è erotico e languido, il messaggio che recepisco, anche dalle parole dell’artista, è: “Fa ciò che vuoi, in paradiso, se c’è, potrai continuare a farlo”
      A proposito, quanto è costata? Ho letto che la diocesi di Terni è finita in bancarotta. Qualcuno ha notizie più dettagliate?

      http://www.ecclesiaafflicta.blogspot.it

      • EquesFidus ha detto:

        Io sarei per prendere una mazza e, nottetempo, tirare giù il muro a legnate, duomo o non duomo. Basta con queste “opere d’arte” (incluse buona parte delle chiese costruite negli ultimi cinquant’anni, che a volte non hanno manco le croci) offensive e blasfeme, spacciate come cattoliche!

    • PaoloP ha detto:

      Com’è che questa schifezza non ha suscitato più clamore?
      Ne ho letto oggi, per la prima volta, sul sito americano Lifesite News (http://tinyurl.com/j4zfyge): giustamente sono rimasti inorriditi, mentre a casa nostra? L’articolo di Repubblica è di marzo 2016…

      Nell’affresco, realizzato con esplicito intento erotico e discusso – parole dell’autore – punto per punto con Paglia e tal altro prete Fabio Leonardis (rappresentato nudo nel dipinto, con un bel cuoricino tatuato sulla spalla), si ritraggono “omosessuali, prostitute e prostituti” portati in cielo dal Signore in grosse reti: ma il messaggio non è più “sono venuto a salvare i peccatori”, piuttosto che l’uomo è “assolutamente libero” di avere rapporti sessuali a suo piacere, come in terra così in cielo”; manca dal dipinto solo l’atto sessuale esplicito, che l’autore voleva inserire, ma il vescovo non ha voluto in quanto “non necessario perchè il messaggio arrivi” (non che manchi molto in quanto realizzato). Comunque è presente il vescovo stesso, nudo e abbracciato ad uomo barbuto col sedere in bella vista.
      L’artista ammette che l’opera non è stata accolta molto calorosamente dai fedeli, ma Paglia è riuscito a difenderla, e rimane anche sotto l’attuale vescovo.
      Si ricordi che l’arte in chiesa è il vengelo dei poveri… e piangete.

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    francamente – e seriamente – se c’erano da chiedere le dimissioni di qualcuno, bisognava chiedere le dimissioni del papa, dal quale Paglia dipende, e che dopo questo episodio noto a tutti, non lo ha sconfessato, anzi sul tema ha tenuto un fragoroso silenzio. D’altronde, se il papa non provvede a queste elementari incombenze, che ci sta a fare?…
    Io l’appello non lo firmo, perché 1. mi pare una ragazzata, e poi 2. si è visto che le raccolte di firme non servono a nulla, ormai sono inflazionate, e il potere, delle firme, se ne impippa.

    • Dorotea ha detto:

      in questi casi, sig. Tossani, non si firma perché si ostenta qualcosa, ma perché dovremo rispondere davanti a Dio che cosa abbiamo fatto noi in certe situazioni…. in questi casi non è importante se il “potere” rifiuta le raccolte di firme o le richieste di un “piccolo gregge”, di questi rifiuti risponderà poi davanti a Dio, così come anche noi “piccolo gregge” risponderemo davanti a Dio se avremo agito come Pilato o se avremo deciso di prendere la croce e, INSIEME, al “piccolo gregge”, procedere per la Via Dolorosa 😉
      Insomma, davanti a Dio non si risponderà per le colpe o le responsabilità degli altri, ma ognuna per le proprie….

  • Luigi ha detto:

    Intanto non lo dimettono ugualmente… il misericordioso despota è totalmente sordo da quella parte…

  • Ecclesia afflicta ha detto:

    A proposito di istituzioni cattoliche che elogiano personaggi e idee contrari alla dottrina evangelica, vorrei segnalare un caso fra i tanti, la casa editrice “cattolica” il Messaggero che, insieme a Vatican Insider, propaganda la dottrina del “profeta Muhammed”:

    http://www.lastampa.it/2017/02/28/vaticaninsider/ita/libri/edizioni-messaggero-di-padova/il-nome-di-dio-nellislam-AsdjH5JUU0j3OfaACWiE3K/pagina.html

    Ricordo che Maometto, oltre a negare esplictamente il cristianesimo con insulti e maledizioni, ha ordinato e partecipato attivamente allo sgozzamento preventivo di 800 ebrei maschi di Medina, compresi gli adolescenti con già qualche pelo, e facendo prigioniere le donne, cioè schiave sessuali. Tutto questo è riportato dalle fonti canoniche dell’Islam, e visto come una grande impresa vittoriosa.
    Quindi una casa editrice “cattolica” che propagandi esplicitamente le dottrine di Maometto, presentandolo come profeta, nega esplicitamente il vangelo, la dottrina e la morale cristiane. Cosa ci importa dei “nomi” di Allah, quando l’Islam è l’antitesi della dottrina evangelica e della fede cristiana e Maometto il negatore di Cristo?

    http://www.ecclesiaafflicta.blogspot.it

  • BrokenOutInLove ha detto:

    In questi tempi di dura battaglia spirituale anche una presa di posizione del genere, che vista la gravità delle dichiarazioni rappresenta il minimo sindacale, va salutata con un sospiro di sollievo. Fa sempre piacere vedere che ci sono persone che non si stanno piegando a quella che definisco la chiesa in uscita verso la mondanità.

    A essere pignoli c’è anche qualcuno più in alto di Mons. Paglia, ma molto più in alto, che ha tessuto le lodi di Emma Bonino, personaggio che posso apprezzare per la sua conoscenza di politica estera (pur non essendo sempre in accordo con lei) ma non certo per le battaglie portate avanti da lei sui c.d. temi sensibili. Eppure dalle parti di Santa Marta si ha la lode facile per lei, per Napolitano e perfino per i militanti del centro sociale Leoncavallo.

    Mentre per il gregge cristiano, ancor meglio cattolico, fioccano anatemi e metaforiche percosse sulla cattiva condotta. Non si può nascondere che molti fedeli conducano una doppia vita – come ama dire il Pontefice – ma questa misericordia selettiva e questa disparità di trattamento è davvero ambigua e – permettetemelo – inaccettabile per chi dovrebbe essere il successore di Pietro. Sono frasi che posso aspettarmi da qualche protestante o da qualche militante laicista.

    Ah già dimenticavo: secondo alcuni “illuminati” intellettuali d’avanguardia (vedasi Scalfari, per esempio) Papa Francesco rappresenta il punto di riferimento della sinistra mondiale. E ci fosse stato qualcuno dalle parti del Vaticano che abbia stoppato queste illazioni.

    • LuigiB ha detto:

      Ottima analisi, sono completamente d’accordo. Ha anche un blog in cui scrive?

      • BrokenOutInLove ha detto:

        La ringrazio per l’apprezzamento e per la considerazione. Non ho nessun blog, sono un semplice fedele che si informa e cerca di ragionare secondo Dio e non secondo gli uomini, citando un passo del Vangelo. Commento ogni tanto su questo spazio per esprimere in modo un po’ più dettagliato i miei pensieri, visto che nell’ambiente in cui vivo – parrocchia compresa – mi trovo a essere una voce fuori dal coro.

        • LuigiB ha detto:

          La capisco. L’impressione comunque è che queste voci fuori dal coro ormai stiano formando ormai un proprio coro, perlomeno online.

          • BrokenOutInLove ha detto:

            Effettivamente nell’ultimo anno e mezzo si nota un aumento delle voci fuori dal coro, o comunque dei fedeli disorientati. Si resta, però, sempre una minoranza, siamo disseminati qua e là e gli spazi di manovra per cose concrete sono purtroppo stretti. Per il momento è importante che quanti hanno percepito il pericolo attinga alle armi potenti a disposizione: Eucaristia, Sacra Scrittura e Rosario.

            Inoltre credo che la strada per la vittoria passi attraverso le prove, del resto la Chiesa nasce sotto la Croce ed è martire per definizione. Temo che questo periodo storico servirà a verificare la reale fedeltà di molte anime in un contesto ostile. Ma sono intimamente convinto che restando fedeli a Gesù non si potrà mai cadere, perché la sua (vera) Chiesa trionferà e chi è rimasto saldo nella Verità sarà ricompensato. Lo ha detto il Signore stesso: “Non praevalebunt”.

        • curiotto ha detto:

          Beh, secondo Dio forse è più facile pensare che ci sia il Papa, pur sempre eletto da un concistoro illuminato dallo Spirito, che un umile cristiano come te. Che ne dici?

  • Mary ha detto:

    Questa è una notizia da divulgare il più possibile, anche se non si otterranno le dimissioni, ma almeno si sappia che l’ha fatta fuori dal vaso.
    Spero che tutti vengano a conoscenza della situazione in cui siamo piombati.

  • cosimo de matteis ha detto:

    Questo l’incipit della telefonata:

    RENZI: “Pronto!”

    PAGLIA: “Matteo!”

    RENZI: “Buonasera, mi dispiace disturbare”

    PAGLIA: “…ma.. non diciamo frescacce…(ride)”

    RENZI: “e dico, sinceramente, volevo scomodare il Santo Padre per questa cosa..”

    PAGLIA: “..no, guarda.. sei bravissimo..”

    RENZI: “..e meno male! Io… vorrei sapere come son andate davvero le cose”

    PAGLIA: “dunque, le cose, secondo me le cose sono andate …che lui..

  • cosimo de matteis ha detto:

    Alla iniziativa non può non aderire il semisconosciuto blog “il bene vincerà”: non fosse altro per il fatto che è stato fra i primi a “denunciare” quella vergognosa telefonata ( Qui l’articolo con la trascrizione delle parole di Paglia e Renzi: https://ilbenevincera.wordpress.com/2016/02/19/bravo-matteo-tieni-duro-mons-paglia-tifa-per-renzi-la-telefonata-scandalo/ ).

    Anche un ulteriore blogghetto, ancor più sconosciuto, evidenziò il legame fra il Presidente della Pontificia Accademia della Vita ed il sostenitore delle coppie gay. Era il 2015 e questo il link dell’articoletto (con video) : https://linformatoreweb.wordpress.com/2015/10/10/se-il-pontificio-consiglio-appoggia-il-ddl-cirinna-il-caso-mons-paglia/