ALEPPO SENZ’ACQUA DA 42 GIORNI. LA SIRIA SENZA COMBUSTIBILE. È ORA CHE L’EUROPA, E L’ITALIA, TOLGANO LE SANZIONI

14 Febbraio 2017 Pubblicato da

Marco Tosatti

La Siria sembra scomparsa dalle prime pagine. Ma il dramma del popolo siriano continua ancora; sia per la guerra che i terroristi delle varie fazioni islamiche alimentano contro il governo di Damasco, sia per la guerra delle sanzioni che l’Europa continua a infliggere al popolo siriano. Pubblichiamo tre lettere, dal sito Ora Pro Siria, che da sempre si occupa di chi la guerra la vive sulla sua pelle, e di chi cerca, in Siria, di aiutare un popolo martoriato, vittima di un’aggressione sostenuta e finanziata dall’esterno. Dopo cinque anni di stragi e sofferenze, sarebbe veramente ora che il nostro Paese, e l’Europa, chiudessero il capitolo delle sanzioni. Utili solo ad aumentare le sofferenze degli strati più deboli della popolazione.

ALEPPO SENZA ACQUA DA 42 GIORNI!

“E’ la più grande crisi idrica da molti anni. La zona di alKafsa, vicino al fiume Eufrate, rimane sotto il controllo di Daesh che ha chiuso i canali che conducono l’acqua alla stazione di pompaggio di Aleppo. L’acqua si estrae solamente dai pozzi in città e la penuria di gasolio fa sì che i generatori per il pompaggio funzionino a orari sempre più ridotti. Il generatore del quartiere dà 3 ore di elettricità invece che 10, allo stesso prezzo. Non si trova metano per le case, le bombole del gas si reperiscono quasi solo al mercato nero; non si trova diesel per i generatori e per le vetture. E purtroppo in questa situazione di bisogno prosperano le mafie e gli approfittatori!”

Messaggio da un amico aleppino

 

TUTTA LA SIRIA SENZA COMBUSTIBILE!

“L’embargo imposto dall’Occidente alla Siria sui prodotti petroliferi colpisce pesantemente tutte le città e province siriane. Oltre a questo, ISIS ha dato fuoco a impianti petroliferi di Homs e ai gasdotti di Hayyan vicini a Palmyra. La crisi della benzina paralizza il traffico e ai distributori si creano code di 3 ore per i rifornimenti razionati. I taxi e i mezzi pubblici sono quasi fermi, per cui la gente si sposta a piedi per chilometri. E’ stato introdotto il razionamento elettrico, per cui nella giornata viene erogata energia per 5 volte solo per la durata di un’ora. I prezzi naturalmente sono lievitati…, il mercato nero fiorisce… E fa ancora un gran freddo! Ma resistiamo! ”

Messaggio da un amico in Damasco

E’ vero che Aleppo è stata liberata da oltre un mese, e questo ci permette di vivere in pace e sicurezza. Si tratta però di una fragile pace, perché nella periferia di Aleppo i jihadisti sono sempre lì e pronti ad attaccare la città. Possiamo sentire di tanto in tanto colpi di cannone (hanno missili di 40 km di gittata). In Aleppo città le difficoltà continuano, e continuano in modo drammatico: niente acqua da tre settimane, l’elettricità non parliamone, non la vediamo da mesi, olio combustibile e bombole di gas sono introvabili e quando li troviamo costano troppo, fa un freddo cane (-5 di notte), le persone non hanno nulla per riscaldarsi, ad alcuni fortunati le coperte sono distribuite da varie organizzazioni che fanno di tutto per migliorare questa situazione. Personalmente vi posso dire attraverso la testimonianza diretta del nostro personale di servizio, essi si riscaldano bruciando bottiglie di plastica, cartoni di farmaci che prendono con loro al momento di lasciare l’ospedale. Per questo abbiamo ammucchiato il cartone da dar loro e fornito coperte, per evitare che abbiano problemi respiratori soprattutto per i bambini a causa del fumo tossico della plastica. Bisogna dire poi che la maggior parte delle persone così come il nostro staff, sono sfollati e nelle abitazioni non vi sono più riscaldamento o installazione di gas…Da 20 giorni è totale mancanza di acqua, una situazione ancora peggiore di quella vissuta negli anni scorsi quando i miliziani interrompevano la fornitura d’acqua dalla centrale di pompaggio di Suleiman Halabi a loro piacimento; adesso il problema è che il canale che riempie il fiume che attraversa Aleppo è stato totalmente tagliato da ISIS molto vicino al lago Assad e le cisterne non vengono più rifornite. Che dire delle persone che vivono nelle tende? E’ ben triste, perché prima della guerra c’erano sì dei poveri in Aleppo, ma non c’era la miseria, nessuno moriva di fame o di freddo. Questa guerra ingiusta ha distrutto un paese per niente …. La Siria non sarà più come prima, chi potrà ricostruirla, ricostruire anche l’ Uomo ? Noi cerchiamo di guarire lo spirito e le ferite che sanguinano ancora …. Il tempo le guarirà, ma le cicatrici rimangono, per ricordare tutte le sofferenze che hanno sperimentato. Ma vi posso assicurare che le persone che incontriamo hanno grande fede, e la Speranza non è morta, perché vediamo intorno a noi che la vita sta tornando lentamente. In effetti, gli impiegati delle strade stanno cercando di riportare la città pulita, rimuovono i blocchi stradali, e le persone riparano i loro negozi come possono … ESSI VOGLIONO VIVERE! E noi continuiamo a mettere tutte le nostre forze per incoraggiarli e andare avanti con fiducia! I nostri giorni sono molto pieni, abbiamo un sacco di pazienti, e la mancanza di personale si sente tanto…

Con tutto il cuore vi abbraccio e vi chiedo di ricordarci nella preghiera,

suor Arcangela, ospedale San Louis

Aleppo, 2 febbraio 2017



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16 commenti

  • burke ha detto:

    nessuno risponde qui? tutti indaffarati a criticare Francesco e AL?

  • burke ha detto:

    che pochi commenti in questo post …. nel post rpecedente in cui mi han buttato fuori ci sono quasi 300 commenti! si vede che interessa a quasi nessuno il dramma reale della povera gente, preferiscono tutti fare i dottori della legge, rigidi rigidi rigidi e criticare le infinitesime aperture di Francesco sui divorziati … mah … che pensare? torna alla mente quello che diceva Gandhi sui cristiani …

    • EquesFidus ha detto:

      Che sei un troll rintronato e che la devi smettere di infangare il nome di un benemerito cardinale, “rigido rigido rigido e dottore della legge”. Pseudo-cattolico fasullo e molesto, ma vai a scrivere sul sito dell’UARR, se devi stare ad insultare i Pontefici precedenti ed a scrivere scempiaggini!
      Beata certa gente, che non ha niente da fare tutto il giorno…

      • burke ha detto:

        guarda che di cardinali rigidi, rigidi, rigidi ne parla il papa, io solo riferisco fedelmente, mi sa che piu che io ti da fastidio il nuovo corso di Francesco, è lui che stigmantizza la rigidità e monadanità dei cardinali, soprattuttodi curia, non ricordi che razza di auguri ha fatto in due occasioni ai porporati? va beh ci saranno rimasti male, ma ha fatto bene ah ah ah che ritornino al Vangelo invece di fare i dottori della legge o i trafficoni di soldi ah ah ah ah ah Burke secondo te perchè l’hanno silurato?

        • burke ha detto:

          ERA benemerito, adesso poi salta fuori che è stato lui a far casino nell’Ordine di Malta, a chiedere le dimissioni cle gran cancelliere, vantandosi dell’avallo del papa che mai c’è stato …. bugirdino di Burke… non sai che è peccato dire le bugie?

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Cari amici che avete commentato qua sopra,
    il silenzio tombale su Aleppo si spiega facilmente con il fatto che parlarne ora, dopo che si è scoperto il vero gioco dei miei ex amici americani, non è più politicamente corretto. Quando il popolo siriano era oppresso dal dittatore sanguinario, ogni giorno gli illuminati (Obama, Hillary, la Repubblica e soci) incolpavano Assad anche degli sternuti. Adesso che quella brava gente dell’Isis (che gli illuminati chimavano “i ribelli” alla dittatura, foraggiati generosamente) è quasi fuori gioco, agli illuminati la Siria e Aleppo non interessano più. Fra un pò si trasferiranno tutti, armi e bagagli, in Giordania dove cristiani e mussulmani vivono pacificamente, per illuminare il popolo con la democrazia. E già, perchè la Giordania è rimasto l’unico campo da “arare” in Medio Oriente.

  • Lucius ha detto:

    Se in Italia ci fosse un capo di Stato con “l’odore “di Trump a quest’ora avrebbe fatto di tutto per levare le sanzioni alla Siria!E invece non si alza un dito,da noi,per sollevare i pesi della povera gente che sta soffrendo in quella Nazione,mentre si versa una lacrimuccia per i migranti economici,che bussano alle nostre porte.

  • A.C. ha detto:

    Non solo le sanzioni alla Siria andrebbero levate, anche quelle alla Russia.
    Non vedo perché noi dobbiamo pagare le conseguenze se altri sono andati a provocarla sulla porta di casa.

  • Lia Arca ha detto:

    Che scempio! Era una città bella, elegante e la gente sembrava serena, stava bene e senza problemi da un punto di vista di differenze religiose. E questo nonostante la “terribile e sanguinaria” dittatura che attribuiscono ad Assad.
    Sarebbe l’ora di muoversi con iniziative che invitino perentoriamente i nostri governanti (?) a impegnarsi seriamente per ridare un po’ di giustizia a questo popolo martoriato iniziando col togliere le sanzioni e inviando veri aiuti umanitari. Lia

  • Giuseppe Marson ha detto:

    Grazie Tosatti che mi aiuta a non dimenticare la
    sofferenza di questi fratelli.

  • Luigi ha detto:

    No comment!
    Troppe cose da dire …
    Non resta che pregare per il popolo siriano… che abbiano finalmente una pace duratura.

  • Raffaele G. ha detto:

    Italiani! Basta con queste sanzioni infami!

  • Antonio Radeghieri ha detto:

    Ha ragione don Armando Maria, povera gente!

  • don Armando Maria Loffredi ha detto:

    Povera gente!… Sono una vergogna queste sanzioni europee e italiane.