PROTESTANTI, AMORIS LAETITIA: MÜLLER A TUTTO CAMPO SU IL TIMONE. “LA VERITÀ NON SI NEGOZIA”.

1 Febbraio 2017 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Ne “Il Timone” di febbraio il cardinale Gerhard Ludwig Műller, prefetto della Congregazione per la Fede, risponde alle domande in materia dottrinale e pastorale da Riccardo Cascioli e Lorenzo Bertocchi. Un’intervista molto chiara, che sembra sgombrare il campo da ogni possibile equivoco sulle sue posizioni in materia. Sono dichiarazioni di grande interesse e importanza, nel momento in cui la confusione in ambito cattolico sul tema del matrimonio e dell’eucarestia ai divorziati risposati persiste, anche in assenza di una risposta da parte del Pontefice ai “Dubia” espressi da quattro cardinali, e condivisi in forma più o meno esplicita da molti altri cattolici, dai porporati ai semplici fedeli.

Le dichiarazioni del titolare del più importante dicastero vaticano toccano in particolare due ambiti oggi soggetti a un aspro confronto interno: i rapporti con i protestanti e la dottrina cattolica sul matrimonio. “Senza dottrina non c’è Chiesa”, si apre il “lancio” de “Il Timone; e all’interno le sei pagine dell’intervista sono introdotte da un titolo che appare eloquente: “La verità non si negozia”.

Sui rapporti con i protestanti: “La riforma protestante non deve essere semplicemente intesa come una riforma da alcuni abusi morali, ma bisogna riconoscere che andava a incidere sul nucleo del concetto cattolico di Rivelazione”. Allora “si può sempre riformare la vita morale, le nostre istituzioni, università, le strutture pastorali, è necessario anche sbarazzarsi di una certa ‘mondanizzazione’ della Chiesa: tutto questo possiamo accettarlo dalle istanze della riforma protestante, ma dobbiamo dire che per noi ci sono errori dogmatici fra i riformatori che mai possiamo accettare”. Perciò “per cercare l’unità non possiamo accettare di ‘regalare’ due o tre sacramenti, o accettare che il Papa sia una specie di presidente delle diverse confessioni cristiane’”.

Sull’esortazione post-sinodale ‘Amoris laetitia’: “Noi siamo chiamati ad aiutare le persone, a poco a poco, per raggiungere la pienezza del loro rapporto con Dio, ma non possiamo fare sconti”. Ancora: “Non mi piace, non è corretto che tanti vescovi stiano interpretando Amoris laetitia secondo il loro proprio modo di intendere l’insegnamento del Papa. Questo non va nella linea della dottrina cattolica”.

Dogma e sviluppo: “Ciò che è definito dogmaticamente non può essere smentito in alcun modo: se la Chiesa ha detto che ci sono sette sacramenti, nessuno, nemmeno un concilio potrebbe ridurre o modificare il significato di questi sacramenti. Chi vuole unirsi alla Chiesa cattolica deve accettare i sette sacramenti come mezzi di salvezza”.

Infine: “La Chiesa ha chiaramente espresso il riconoscimento del matrimonio come una unione indissolubile tra un uomo e una donna (…) In questo le parole di Gesù sono molto chiare e la loro interpretazione non è un’interpretazione accademica, ma è Parola di Dio. Nessuno può cambiarla. (…) La Chiesa non accetta di secolarizzare il matrimonio. Il compito di sacerdoti e vescovi non è quello di creare confusione, ma quello di fare chiarezza”.

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132 commenti

  • Giovanni ha detto:

    Anche la chiesa tedesca ha dato l’assenso all’ “interpretazione” di Adulteris Laetitia secondo la quale la bigamia non è un impedimento alla comunione, se la coscienza è pura. Cosa farà adesso il Card. Muller? Si dimetterà o continuerà a fare finta di niente?
    Bergoglio sarà felice: ha raggiunto il suo obiettivo:

    “Se parliamo esplicitamente di comunione ai divorziati risposati – ha riportato Mons. Forte riferendo una battuta di Papa Francesco – questi non sai che casino che ci combinano. Allora non ne parliamo in modo diretto, fa in modo che ci siano le premesse, poi le conclusioni le trarrò io.”

    • Enza ha detto:

      Certo è che se la cosa è vera, e che davvero il Papa ha detto questo: è causa di perdizione dell’anima delle proprie pecorelle, ma anche della sua di anima

    • Giovanni ha detto:

      Il Cardinale Muller vive sulla luna. Dice che i vescovi che permettono la comunione ai divorziati che hanno alle spalle un matrimonio ancora valido è una loro cattiva interpretazione . Si dà il caso che la “cattiva interpretazione” è quella ufficialmente sostenuta da papa Francesco, che è anche all’origine del caos attuale. Il Cardinale Muller non vuol vedere l’elefante nel salotto.

  • Enza ha detto:

    https://www.facebook.com/fedecultura.Universitas/videos/10155378416419453/

    Ascoltate questo video ! Misericordia per chi vive nel peccato mortale, purga L vece per chi dice che c’è l’inferno e che i gravi peccati sconvolgono anche la terra!

  • Roberto Ceccarelli ha detto:

    @ Marco

    Ciao, dispensatore di verità assolute, stai di nuovo scadendo coi termini. Falso lo dirai a … anzi non dirlo a nessuno.

    “Falso, il Magistero ha sempre riconosciuto la possibilità di essere erranti in buona Fede riguardo ad una norma morale, anche se la si conosce.”

    Fammi vedere dove sta scritto e spiegami perché (questo non hai potuto negarlo) i risposati impenitenti non potevano accedere né alla Comunione né alla Confessione.

    “Solo nel paragrafo 1650, che tratta per l’appunto della prassi disciplinare/pastorale.”

    Errato! No, non è prassi disciplinare/pastorale. E’ MAGISTERO!
    Leggi cosa scrive S. Giovanni Paolo II nella Costituzione Apostolica “Fidei Depositum” per la pubblicazione del CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA:

    “Il « Catechismo della Chiesa Cattolica », che ho approvato lo scorso 25 giugno e di cui oggi ordino la pubblicazione in virtù dell’autorità apostolica, è UN’ESPOSIZIONE DELLA FEDE DELLA CHIESA E DELLA DOTTRINA CATTOLICA, attestate o illuminate dalla Sacra Scrittura, dalla Tradizione apostolica e dal MAGISTERO. Io lo dichiaro NORMA sicura per l’insegnamento della fede”

    Ergo, con l’AL Bergoglio intende cambiare il Magistero e non la disciplina/pastorale.

    Nell’intento di dare un contributo alla ricerca della Verità, propongo a tutti il seguente passo del Vangelo di Marco 6,17-19:

    “In quel tempo, Erode aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodiade, moglie di suo fratello Filippo, che egli aveva sposata. Giovanni diceva a Erode: “Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello”. Per questo Erodiade gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere”

    Osservazioni:
    1. Ma perché Giovanni diceva a Erode che non gli era lecito tenere Erodiade? Perché avrebbe dovuto lasciarla? Si, lo so era in stato di impenitente adulterio. Ma perché avrebbe dovuto sfasciare una nuova famiglia ormai consolidata? In fondo Erode, che probabilmente era pure libero da altri vincoli matrimoniali, aveva preso Erodiade per “amore” o perché accecato dalla “passione”. Appare lampante che trattasi di un classico caso di IGNORANZA INVINCIBILE con attenuanti ovvero pur messo a conoscenza della norma non ne capiva e condivideva il significato implicito. Eppoi ricorre pure il difetto di DELIBERATO CONSENSO perché il “minor male” imponeva di non poter sfasciare una nuova famiglia ormai consolidata.
    2. Ed Erodiade, poveretta, non le vogliamo usare la Bergogliana misericordia? In fondo lei probabilmente non riusciva a capire (IGNORANZA INVINCIBILE) perché non potesse far ammazzare quel rompipalle di Giovanni.
    3. Pensa, entrambi avrebbero potuto ricevere l’Eucarestia e anche senza confessarsi ai sensi dell’AL.

    Assurdo vero?

    Buona arrampicata Marco

  • nat ha detto:

    Il paragone fra ciò che accadde dopo la pubblicazione di Umanae Vitae e oggi non mi pare pertinente.
    Le parole di Paolo VI non si prestavano a nessuna confusa interpretazione. Vi furono opposizioni, contestazioni e resistenze anche forti, questo è indubbio, e pure palesi disobbedienze al Magistero.
    Ma questo, paradossalmente, fu possibile proprio per la chiarezza del testo.
    Oggi sembra addirittura arduo capire chi disobbedisce al Magistero: chi da la comunione ai divorziati risposati o chi la rifiuta?

  • nat ha detto:

    A Flavio
    Al di là che le lettere e le dichiarazioni di Francesco su come interpretare AL non sono affatto presunte, è un aiuto o un inciampo non da poco l’evidente opposizione fra l’insegnamento ufficiale di un Papa e le sue esternazioni reiterate in senso opposto (contrasto che anche lei riconosce dal momento che mi chiede di considerare solo l’ufficialità)?

  • Maria Cristina ha detto:

    Marco ,famoso Dottore della CChiesa ed esperto di dottrina afferma nel suo intervento n. 4327654890 che il card Muller fa affermazipni eretiche. Nei suoi prossimi 678904367 interventi dimostrera’con la logica piu’serrata che anche Nostro Signore Gesu’Cristo e’eretico!

    • Marco ha detto:

      Io ho scritto che quanto detto da Müller è eretico solo ” se letto nel suo senso più prossimo trasmesso da tali parole”.

      Affermare che non esistono circostanze nelle quali l’adulterio non sia peccato mortale è infatti eresia, poiché dove mancano piena avvertenza o deliberato consenso nemmeno l’adulterio è mortale, ma solo veniale.

      Perciò penso che le parole di Müller vadano interpretate come “l’adulterio è un atto intrinsecamente malvagio ed è sempre materia grave”, ovvero che Müoler abbia lasciato fuori il discorso dell’imputabilità personale.

      • Paolo Pagliaro ha detto:

        Mai visto tanto arrampicarsi sugli specchi, come se fosse una necessità cristiana che il papa abbia sempre ragione al 1000%.
        San Pietro ha avuto torto con San Paolo e ha dovuto ammetterlo. Il Vaticano I, mentre definisce l’infallibilità papale, ne segna anche i limiti. Una costituzione apostolica non è di per sé infallibile, soprattutto se non è in accordo con l’insegnamento costante della Chiesa – con buona pace dei modernisti.
        La si smetta di accoltellare la logica.

      • Paolo Pagliaro ha detto:

        Marco, per la centesima volta: il problema non è il peccato mortale o meno, ma il fatto che il matrimonio è indissolubile, punto.
        Poniamo il caso che non ci sia stata piena avvertenza e/o deliberato consenso; bene, non c’è stato peccato mortale; ma se il matrimonio è valido, RIMANE anche indissolubile. In pratica, si spiega all’interessato come stanno le cose e, da quel momento, il peccato sarà mortale.
        Altrimenti sarebbe come dire a uno che ha rubato: “ti puoi tenere il maltolto, tanto non eri pienamente consapevole che fosse un peccato”.
        Mi lasci dire – siamo seri – che il concetto dell’indissolubilità, per cui non ci si può risposare dopo essersi sposati in chiesa, non è né così arduo né così ignorato: ci vuole una bella faccia tosta per dire “non lo sapevo”.

        • Marco ha detto:

          @Paolo Pagliaro

          “Poniamo il caso che non ci sia stata piena avvertenza e/o deliberato consenso; bene, non c’è stato peccato mortale; ma se il matrimonio è valido, RIMANE anche indissolubile. In pratica, si spiega all’interessato come stanno le cose e, da quel momento, il peccato sarà mortale”.

          Non è così, perché se una persona è in una situazione dove non può agire diversamente senza contrarre una nuova colpa (ad esempio una nuova famiglia che verrebbe distrutta se un coniuge imponesse la castità all’altro e questo non vuole) manca comunque la libertà e quindi il peccato non è mortale.

          Se la persona non è libera di agire diversamente infatti manca il deliberato consenso, e anche se ha piena avvertenza il suo peccato non è mortale.

          Inoltre, fin dai tempi di Sant’Alfonso, c’è la regola per i confessori di non imporre una legge quando si prevede che il penitente non si emenderebbe, perché significherebbe metterlo in peccato mortale (cosa peggiore del vivere nel peccato grave materiale senza piena avvertenza o deliberato consenso).

          Cito da qui Sant’Alfonso http://www.intratext.com/IXT/ITASA0000/_P2RD.HTM

          8. “E così ben anche è obbligato il confessore ad ammonire chi sta nell’ignoranza colpevole di qualche suo obbligo, o sia di legge naturale o positiva.

          Che se il penitente l’ignorasse senza colpa, allora, quando l’ignoranza è circa le cose necessarie alla salvezza, in ogni conto gliela deve togliere; se poi è d’altra materia, ancorché sia circa i precetti divini, e ‘l confessore prudentemente giudica che l’ammonizione sia per nocere al penitente, allora devefarne a meno e lasciare il penitente, nella sua buona fede; ed in ciò s’accordano anche gli autori più rigidi. La ragione si è, perché si devemaggiormente evitare il pericolo del peccato formale che del materiale, mentre Dio solamente il formale punisce, poiché da questo solo si reputa offeso. Ciò sta provato pienamente nel Libro colla opinione de’ dd. a eccezione di pochi (6, 610).

          E quindi s’inferisce anche colla comune (6, 611), che nel caso che ‘l penitente avesse contratto matrimonio invalido per qualche impedimento occultoe stesse in buona fede, ed inoltre vi fosse pericolo d’infamia, di scandalo o d’incontinenza, se gli fosse manifestata la nullità, allora deve il confessorelasciarlo in buona fede finché gli ottenga la dispensa (eccettoché se la dispensa facilmente e subito potesse ottenersi).11 Ed in tal caso, cioè quando sta in buona fede, se mai il penitente si confessasse di ave negato senza giusta causa il debito coniugale, dicono i dd (ibid) che il confessore deve benancoa ciò obbligarlo.

          – 13 –

          Come poi debba portarsi il confessore cogli sposi che stessero per contrarre qualche matrimonio nullo e si temesse di peccato formale o di scandalo, manifestandosi loro la nullità, si osservino le risoluzioni poste nel Libro (6, 612 – 613).12

          Così anche, secondo la comun sentenza, deve omettersi l’ammonire di qualche obbligo di restituzione chi stesse in piena buona fede, se certamente si prevedesse che ‘l penitente non ubbidirebbe all’ammonizione (6, 614, v. Infertur 2).”

          Perciò il vostro disumano giustizialismo, che no. Si farebbe scrupolo di mettere una persona in peccato mortale per la Legge, non è condiviso da Sant’Alfonso.

        • Marco ha detto:

          @Paolo

          “Mi lasci dire – siamo seri – che il concetto dell’indissolubilità, per cui non ci si può risposare dopo essersi sposati in chiesa, non è né così arduo né così ignorato: ci vuole una bella faccia tosta per dire “non lo sapevo”.

          Ripeto che qui non è solo questione di piena avvertenza, ma soprattutto di deliberato consenso. La persona può aver peccato mortalmente all’inizio, ma ora che si trova in una situazione dove non è più libera di agire diversamente (esempio già fatto della nuova famiglia o del rapporto stabile con il nuovo coniuge) venendo a mancare la libertà di agire diversamente senza una nuova colpa non c’è nemmeno il peccato mortale (perché manca il deliberato consenso).

          Inoltre ripeto: legga quanto ho riportato su Sant’Alfonso; i confessori sanno che non devono insistere sulla legge ove si prevedesse che il penitente non potrebbe rispettarla, perché significherebbe metterli in peccato mortale.

          Li Sant’Alfonso ha fatto esempi di fornicazione (che è un atto intrinsecamente malvagio contro il sesto comandamento, come l’adulterio) , ma vale anche per i secondi matrimoni.

          Ad esempio, un confessore che sa che la persona ha formato una nuova famiglia può ben giudicare che ora non è libera di agire diversamente senza una nuova colpa (ad esempio se il coniuge non accetta la castità ed imporgliela significherebbe distruggere l’unione) e che quindi non sia in peccato mortale ma solo veniale.

          In questa situazione imporle la Legge significherebbe mettere a rischio la sua anima, perché poi si sentirebbe vincolata in coscienza ad un precetto che non potrebbe rispettare.

          Sant’Alfonso lo sapeva bene, infatti facendo gli esempi di quei casi di fornicazione dimostra di non condividere affatto il vostri rigorismo disumano.

      • Ira Divina ha detto:

        Bene, dopo essere stato il mentore di Vallini (visto che lo hai spesso citato), ora ti atteggi a volerci illuminare anche su cosa abbia voluto dire Müller. Pensi di continuare a girare la frittata a tuo piacimento? Ormai la frittata con AL è fatta e nemmeno Müller può metterci le pezze. Ciò che è peccato mortale, resta tale. Punto!

        • Ira Divina ha detto:

          Questo che ho scritto è per il Signor Marco, l’impertinente agitatore di questo blog.

  • Marco ha detto:

    Riguardo alle parole di Müller

    “Si può dare una contraddizione tra dottrina e coscienza personale?

    R. – No, è impossibile. Ad esempio, non si può dire che ci sono circostanze
    per cui un adulterio non costituisce un peccato mortale. Per la dottrina cattolica è impossibile la coesistenza tra il peccato mortale e la grazia giustificante. Per superare questa assurda contraddizione, Cristo ha istituito per i fedeli il Sacramento della penitenza e riconciliazione con Dio e con la Chiesa.”

    Direi che:

    1) la contraddizione tra dottrina e coscienza personale è possibilissima; si chiama ignoranza invincibile e rende non imputabili a peccato mortale;

    2) l’affermazione “non si può dire che ci sono circostanze per cui un adulterio non costituisce un peccato mortale” è eretica o prossima all’eresia, se intesa secondo il senso più prossimo, ovvero che non ci sono circostanze per cui l’adulterio non priva della Grazia santificante e non espone al pericolo di dannazione.

    Se, invece, tali parole vengono interpretate come “l’adulterio è un atto intrinsecamente malvagio e, in quanto tale, è sempre materia grave, indipendentemente da circostanze e intenzioni, e non è mai giustificabile in se” allora le sue parole sono dottrinalmente corrette.

    La responsabilità personale, infatti, è un’altra questione e non ha nulla a che vedere con l’oggettiva malizia e gravità del peccato di adulterio.

    L’adulterio è sempre peccato grave, però:

    1) vi sono circostanze dove non è commesso con piena avvertenza (ignoranza invincibile) o deliberato consenso (impossibilità di agire diversamente senza una nuova colpa e quindi mancanza di libertà) e in queste circostanze non è peccato mortale per l’anima di chi lo commette, pur mantenendo la sua gravità materiale/oggettiva;

    2) vi sono circostanze dove è commesso con piena avvertenza della malvagità dell’atto e piena libertà (ovvero deliberato consenso), e in questi casi è certamente peccato mortale.

    Ma affermare che “non si può dire che ci sono circostanze per cui un adulterio non costituisce un peccato mortale” è indubbiamente, inconfutabilmente, incontrovertibilmente eretico se letto nel suo senso più prossimo trasmesso da tali parole.

  • Torre Annunziata ha detto:

    Non credo proprio, come insinua qualcuno qui, che quelli del Timone si abbassino a fare gli arcinoti giochetti di Spadaro e soprattutto Scalfari, noti anticattolici, che fatta l’intervista al Papa, in maniera spesso più che casereccia, poi la modificano a piacimento per fargli dire ciò che pare a loro.

  • flora ha detto:

    Quoto Michele 8.59 p.m. Il Niki nazionale è il lampante esempio che stigmatizza tutto il dire. E non è più tempo di ciarle perché ci sarà chiesto conto, a tutti noi battezzati, delle anime che si stanno perdendo, una per una, giorno, anzi, ora per ora. Volete un esempio? Piccolo, ma grande, perché il valore di ogni anima è immenso. Un amico di famiglia che domenica scorsa, tre giorni fa, tranquillamente è andato a messa con la donna, separata, con cui convive dopo aver piantato la moglie e, insieme a lei ha ricevuto tranquillamente la comunione davanti ai suoi due figli in età scolare, freschi entrambi di “prima comunione”. Ai nostri “dubia” ci è stato risposto che è meglio che la fa, la comunione, che “gli fa bene”! Cosa aggiungere? Piangere nell’orto degli ulivi, con Cristo.

    • Antonio Radeghieri ha detto:

      Pazzesco!!
      Se Gesù fosse davvero venuto per permettere tutto, al motto di volemosse bbene, sarebbe stato meglio fosse rimasto dov’era, che a queste conclusioni ci sono arrivati già prima del sui arrivo Socrate e Confucio, e senza scomodare il Figlio di Dio.

  • Michele ha detto:

    Eeeh, adesso Mueller dice che AL è stata male interpretata da alcuni. Apprezzo, e lo dico senza ironia, lo sforzo del cardinale per tenere il cap. 8 di AL nel solco dell’ortodossia, ma mi viene da chiedere se, viste le interpretazioni diverse e finanche opposte, il difetto non sia nel manico e quindi in AL stessa.
    Ed è presto detto dov’è il problema: n. 301:

    “I limiti non dipendono semplicemente da una eventuale ignoranza della norma. Un soggetto, pur conoscendo bene la norma, può avere grande difficoltà nel comprendere «valori insiti nella norma morale»”

    Queste poche righe, facendo dipendere la piena consapevolezza dell’agente dal suo atteggiamento personale verso la norma, e slegando inoltre la piena consapevolezza dall’ignoranza (invincibile o meno), hanno aperto una voragine nella dottrina morale cattolica. L’oggettività non è eliminata, ma ridotta ad un ruolo del tutto secondario, mentre assumono preponderanza condizioni soggettive di ampio respiro.
    Di fatto è la sparizione del peccato mortale, ormai ridotto solo a quei casi (in verità assai pochi) dove un soggetto agisce col preciso scopo di fare il male. Rimanendo così solo il peccato veniale, il quale non fa perdere la grazia di Dio (e ciò è corretto), non si capisce neppure il senso del discernimento che viene affidato al confessore. Se il penitente ha difficoltà a capire la norma, ma ciononostante rimane in grazia di Dio, cosa mai dovrà discernere il confessore? Al più il suo sarà un ruolo notariale, ridotto a prendere atto di tale ostacolo nella mente del fedele: perché andare a cercar notte per tentare di spiegargli che non è così, se già il penitente si trova in stato di grazia? E gli effetti, già visibili prima di AL, grazie allo “état d’esprit” creato da Papa Francesco (v. http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351203), non tarderanno a farsi sentire, con lo svuotamento progressivo dei confessionali e la sostanziale eliminazione del discernimento, che già adesso appare come un paletto posto più per contenere conseguenze negative, ma senza una forte ragion d’essere.
    Di più: trattandosi di questioni che toccano temi generali di morale non si può certo pensare che gli effetti siano limitati ai soli divorziati risposati. Un esempio potrebbe essere il notorio Nichi Vendola, sodomita impenitente ed acquirente di marmocchi oltreoceano. Anche lui conosce bene la norma, ma ha grande difficoltà a comprenderne i valori. Dopotutto lui “ama” il compagno e il “figlio” e li considera doni di Dio per la sua vita. Difficilissimo, basandosi su AL n. 301, sostenere che si trovi in peccato mortale; e potremmo continuare con molti altri esempi.
    Auguri dunque a Mueller e a chi dovrà gestire questo 8 settembre.

    • Luigi ha detto:

      Vorrà dire che quando la polizia ci fermerà contestandoci di aver infranto qualche norma stradale, potremo sempre appellarci ad AL dicendo che “abbiamo difficoltà a comprendere i valori insiti nella norma” … (ergo il significato e la necessità di applicazione) per cui non siamo passibili di alcuna multa.
      Fantastico !

    • Antonio Radeghieri ha detto:

      Mi sei davvero piaciuto, bravoMichele!
      Ormai la confessione è disertata dalla stragrande maggioranza dei cattolici, ed il processo aumenta di giorno in giorno, la pastorale sta svuotando di gravità ogni peccato per i motivi che hai appena enunciato.
      La parola discernimento ha lo stesso impatto sulle persone che ha un granello di polvere.
      Ormai si confessano solo quei quattro cattolici che credono ancora alla lotta col peccato per santificarsi e santificare, e più avanti si confesseranno, con discernimento zero e voglia di convertirsi meno di zero, ed una volta sola sia chiaro, quei divorziati che vivendo in adulterio, chiedono il lasciapassare per la Comunione.
      Questo dicono le statistiche sulle confessioni, questo vede chi come me frequenta la parrocchia.
      Eppure tutti, ma proprio tutti, accedono all’eucarestia.
      Pastorale senza Dottrina, Misericordia senza Conversione,
      Gesù senza Croce.

      • Antonio Radeghieri ha detto:

        Poi non commentiamo le confessioni che con confessori così impreparati dottrinalmente, sono diventate poco più che una bella chiacchierata fra amici.

  • Andrea Salvi ha detto:

    Sono curioso di leggere la intervista per intero, ma sono convinto che quanto riportato da Tosatti sul nocciolo del pensiero di Muller non sia stato travisato. Parto dal presupposto che sia un giornalista onesto. Piuttosto mi domando come mai Muller sia andato a puntualizzare le cose su una rivista non facile da reperire se non sei abbonato e non su un organo più facilmente consultabile.

  • Giovanna ha detto:

    Per caso sapete se Marco e don Ezio Forio sono andati a sciare?

    • Enza ha detto:

      😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

    • Antonio Radeghieri ha detto:

      I due Prefetti per la Congregazione della Dottrina della Fede (di questo blog) non tarderanno ad interpretare Modernisticamente anche Müller, fugando tutti i nostri Dubia. Tranquilli.

  • LILLO ha detto:

    COME VOLEVASI DIMOSTRARE…
    SENZA UN PRONUNCIAMENTO CHIARO, CHIARIFICATORE, MAGISTERIALE, CON TANTO DI FIRMA PAPALE, OGNUNO DÀ ALLE PAROLE DI MÜLLER, PERALTRO CHIARISSIME A FAVORE DELLA DOTTRINA CATTOLICA DI FAMILIARIS CONSORTIO, IL SIGNIFICATO CHE VUOLE…
    BUONA PROSEGUIMENTO DI CONFUSIONE A TUTTI!
    ALLA PROSSIMA PUNTATA

  • nat ha detto:

    Ok Katy si tratta solo di confusi interpreti. Ma perché Francesco scrive letterine a questi confusi confermandoli nella loro confusa interpretazione?

  • Carlo Maria ha detto:

    Il Cardinale Muller ha detto : “Non mi piace, non è corretto che tanti vescovi stiano interpretando Amoris laetitia secondo il loro proprio modo di intendere l’insegnamento del Papa. Questo non va nella linea della dottrina cattolica”.
    Ma se neppure i vescovi possono interpretare Amoris laetitia chi la può interpretare? A chi è diretta?

  • Enza ha detto:

    https://www.youtube.com/watch?v=rJgTykLh5l8
    Ascoltate don minutella, la tromba di Dio!

  • Torre Annunziata ha detto:

    Qualcuno mi dice quando potremo leggere l’intera intervista senza comprare il timone?
    Fra un mese?

  • Torre Annunziata ha detto:

    “Trump sceglie Gorsuch alla Corte Suprema, giudice contro eutanasia e suicidio assistito.”
    Qualcuno mi sa dire se Tg 2000 ha reso nota questa importantissima notizia?

    • Luigi ha detto:

      Tg2000 non si comprometterà di certo spendendo 2 parole 2 in violazione della polically correctness.
      In compenso tutti le altre testate ultralaiciste e massoniche avranno già pronti dei mega-pistolotti che lo dipingeranno come un tetragono esponente della piu’ bieca ottusità dell’integralismo fanatico tipico del cristianesimo dei secoli bui.
      Mi sembra già di sentirli questi paladini del bene assoluto!

      • Katy ha detto:

        Un altro che é stato male informato dal sig. Tosatti (ecco chi genera confusione!!)

        Il card. Muller nell’intervista a Il Timone ha detto questo: Ecco cosa ha davvero detto Muller: «non è Amoris Laetitia che ha provocato una confusa interpretazione, ma alcuni confusi interpreti di essa».
        http://www.uccronline.it/2017/02/01/il-card-muller-a-il-timone-non-e-amoris-laetitia-ad-aver-creato-confusione/

        • Luigi ha detto:

          E da quando mai i documenti papali hanno mai generato una simile caterva di errori di interpretazione e polemiche ?
          Lei, cara Katy, davvero non riesce a fare il mitico 1+1=2 ?
          E’ tanto difficile ?
          Qualche dubbiarello, anche a lei, non viene ?
          E’ tuuuuuutto cosi’ perfettamente chiaro ed inconfutabile ?
          Nei sinodi che hanno partorito l’AL non ha proprio notato NULLA di anormale (=tutte rose & fiori) ?
          Se proprio per lei è tutto normale, sono costretto a prendere atto che su Papalla si vive un gran bene… quasi quasi mi ci trasferisco anch’io.
          Ci si guadagna in salute (magari non quella eterna), ma chissenefrega…

          • Katy ha detto:

            Non vedo nessuna confusione, molto meno di quella che produsse Paolo VI con la sua enciclica. L’unica confusione, come dice Muller, é nella mente dei confusi. Non nellea esortazione apostolica di Papa Francesco.

          • LILLO ha detto:

            Ovviamente per vescovi cardinali e vaticanisti confusi, si intendono quelli che dicono Si alla comunione agli adulteri, visto che Muller dice chiaramente No, a chi vive in tale stato di peccato mortale.

    • Torre Annunziata ha detto:

      Allora, visto che tutto è chiaro, vallo a dire a tutti i Vescovi e Cardinali confusi, poveri scemetti…

  • Torre Annunziata ha detto:

    Qualcuno da dirmi se al Tg2000 hanno parlato dell’intervista bomba del Prefetto per la Dottrina della Fede?

  • Enza ha detto:

    Non solo il papa non risponde ai dubia, ma nell’omelia a Santa Marta del 27 gennaio mette in dubbio persino i comandamenti. Antico o popolo !!!!

    • wp_7512482 ha detto:

      Non ho censurato proprio nulla. Avevo a disposizione solo quello che era stato fornito con il primo lancio stanotte.

      • Katy ha detto:

        Quindi ora scriverai che Muller difende l’Amoris Laetitia? Ne dubito, caro Tosatti.

        Hai tralasciato le parole piú importanti: “non è Amoris Laetitia che ha provocato una confusa interpretazione, ma alcuni confusi interpreti di essa”. Muller confuta quanto vai dicendo da mesi, tu e Cascioli (un altro che non ha voluto pubblicare queste parole).

        Siete voi vaticanidtisti che generate confusione, non Muller e non Francesco.

        • Luigi ha detto:

          un’altra che vive sul mitico pianeta Papalla …

        • LILLO ha detto:

          Katy, la prego, non facciamo ridere i polli, l’AL ha generato e sta generando una confusione mostruosa!
          Legga le contraddittorie prese di posizione dei Vescovi nelle varie diocesi del pianeta.
          Non neghiamo l’evidenza per piacere.

          • Enza ha detto:

            L’amorevole Letizia è stata partorita non certo quando è stata scritta, ma le menti erano già pronte sapendo che Benedetto sarebbe stato silurato. Abbiamo dovuto sorbirci un’eresia dietro l’altra e ora si sono pure dati braccetto con la new age. Galantino è uno delle menti dell’Amoris, ma la Chiesa cattolica era pronta ormai anche per questo. Non vedete che non c’è più fede? Non vedete che l’importante è “vivi e lascia vivere?”. Credete che i sacerdoti che contrastano sta brutta Chiesa qui se venissero puniti, il popolo cristiano si ribellerebbe? Cu-cu! Il povero “Pietro” poi, il giorno 27 ha pure rinnegato i comandamenti nella sua omelia, che vogliamo ancora? La confusione regna sovrana. E non aspettiamoci che TV 2000 faccia grandi cose, perché farà solo ciò che il buon Galantino e soci dirà di fare è trasmettere. Radio Maria idem.
            Buona serata

          • Katy ha detto:

            Quindi ora vi opponete anche a Muller. Benissimo, quando create la vostra piccola chiesetta?

  • Katia ha detto:

    Oltretutto Muller ha pubblicamente ripreso Luciano Manicardi, nuovo priore della comunità eretica di Bose, e tutti quelli che la pensano come lui.

    MANICARDI: ” dal momento che la Chiesa cattolica già prevede la possibilità di nuove nozze sacramentali in caso di morte di un coniuge,
    riconoscendo così un fallimento irreversibile del primo matrimonio che non infrange il principio della indissolubilità, si può pensare che essa possa giungere ad accogliere la possibilità di nuove nozze di fronte all’evidenza di fallimenti irreversibili dovuti alla morte dell’amore, alla morte della relazione, alla trasformazione della vita insieme in un inferno quotidiano. ”

    MÜLLER :” Raccomando a tutti di riflettere, studiando prima la dottrina della Chiesa, a partire dalla Parola di Dio nella Sacra Scrittura che sul matrimonio è molto chiara. Consiglierei anche di non entrare in alcuna casuistica che può facilmente generare malintesi, soprattutto quello per cui se muore l’amore, allora è morto il vincolo del matrimonio. Questi sono sofismi: la Parola di Dio è molto chiara e la Chiesa non accetta di secolarizzare il matrimonio.”
    (Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.)

    • Torre Annunziata ha detto:

      Infatti Manicardi ignora persino l’ABC.
      “Prometto di esserti fedele sempre….
      …. finché morte non ci separi ”
      Non morte sofistica…
      Morte fisica è sempre stato ovvio!!
      Quella non più soggetta alla volontà dei coniugi.
      Pazzesco, ci stiamo riducendo a dover insegnare le basi del Catechismo ai priori delle sedicenti comunità cattoliche.

    • Luigi ha detto:

      Beh, quelli di Bose non sono nemmeno da correggere. Sono semplicemente da ignorare.
      Correggere Bose sarebbe come correggere i Luterani….
      Inutile perdita di tempo. Peccato che molte parrocchie usano Bose per mandarci gente a fare gli esercizi spirituali… siamo messi alquanto male.
      Bose, il cui esimio Enzo Bianchi (che in tempi seri neanche avrebbero fatto entrare in Vaticano) ci elargiva queste perle: “… il modello di Maria, vergine e madre, che non può essere il riferimento per una promozione della donna nella chiesa; l’idea, insinuata per moda, che la Madonna sia più importante di San Pietro, idea insipiente come dire che la ruota in un carro è più importante del volano…”

  • Giovanna ha detto:

    Segnalo su YouTube la catechesi di don Alessandro Maria Minutella…
    BASTA CON I GIOCHI DIPLOMATICI! VENIAMO FUORI…

    • Torre Annunziata ha detto:

      Minutella penso sia sospeso a divinis per ribellione all’autorità.
      Non è proprio un riferimento paradigmatico.

      • Giovanna ha detto:

        Pensi oppure hai una informazione Certa?
        Ti consiglio in ogni caso di ascoltare quello che dice,
        Per quanto mi riguarda concordo pienamente con l^analisi che fa della situazione della Chiesa di oggi.

        • Torre Annunziata ha detto:

          Sì l’avevo sentito tempo fa, poi informandomi in siti ufficiali della sua Diocesi avevo trovato ciò che ti ho riferito.

  • Roberto Ceccarelli ha detto:

    Grazie Eminenza,
    per il conforto che ci da, gli schieramenti sono ormai definiti e la battaglia (finale?) è iniziata ed è particolarmente dura anche se nel contempo entusiasmante.
    Pertanto, anche perché sono un inguaribile ottimista ripropongo a Marco quì di seguito alcune osservazioni alle sue precedenti. Colgo altresì occasione per scusarmi con tutti per essermi lasciato trascinare ad usare termini non proprio rispettosi.

    @ Marco

    1. Intanto ti rendo atto di aver giustamente chiarito al nostro amico Don Ezio (lezione ineccepibile) quale era il Magistero ( tu la chiami disciplina pastorale) della Chiesa fino a Bergoglio.
    Riassumo e sintetizzo: no Eucarestia e no Riconciliazione ai risposati che continuano a vivere more uxorio. Ora con Bergoglio non è più così, tanto che anche tu come altri della tua cordata confermi la necessità di “adeguare” il CCC concordemente all’AL.

    2. Bergoglio, ripeto, non è il mio Papa ma spero quanto prima verrà dimostrato (già lo ha fatto Socci) che non è il Papa di nessuno. A tal proposito ti invito a leggere i quesiti contenuti in una lettera dove i cattolici americani chiedono al neo-presidente Trump di ordinare una inchiesta che risponda “alle seguenti domande:
    -A che scopo la National Security Agency ha monitorato il conclave che ha eletto Papa Francesco?
    -Quali altre operazioni segrete sono state attuate da agenti del governo USA sulle dimissioni di Papa Benedetto e sul conclave che ha eletto Papa Francesco?
    -Agenti governativi hanno avuto contatti con la “Mafia del cardinale Danneels”?
    -Le transazioni monetarie internazionali con il Vaticano sono state sospese durante gli ultimi giorni prima delle dimissioni di Papa Benedetto. Le agenzie di governo degli Stati Uniti sono state coinvolti in questo?
    -Perché le transazioni monetarie internazionali sono riprese il 12 febbraio 2013, il giorno dopo che Benedetto XVI ha annunciato le sue dimissioni? E’ pura coincidenza?
    -Quali iniziative, se del caso, sono stati effettivamente prese da John Podesta, Hillary Clinton, e altri legati alla gestione Obama coinvolti nel dibattito che intendeva fomentare una “Primavera cattolica”?
    -Qual era lo scopo e la natura della riunione segreta tra il vice presidente Joseph Biden e Papa Benedetto XVI in Vaticano il o intorno al 3 giugno 2011?
    -Quali ruoli sono interpretati da George Soros e altri finanziatori internazionali attualmente residenti nel territorio degli Stati Uniti?
    Sarebbe così chiaro il perché per Bergolio Obama abortista era buono e invece Trump che appena eletto ha cancellato i sussidi a tutte le ONG abortiste sarebbe il nuovo Hitler.

    3. Eretico è chiunque, sedicente Papa compreso, tradisca, stravolga, neghi o annacqui la Verità rivelata da Gesù proponendo una falsa Misericordia che conduce le anime alla perdizione.

    4.”Errare è umano, perseverare è diabolico” o …vedi tu.
    “Il paragone con lo strozzino era pertinentissimo, infatti parlavo di un padrone strozzino che continua con una certa forma di strozzinaggio perché regolarizzare tutto lo costringerebbe a licenziare dei suoi dipendenti.”
    Continui a sostenere l’insostenibile. Se il padrone strozzino ancorché pentito è costretto a dare una paga limite ai suoi dipendenti per non chiudere, quella sarà la “giusta mercede” e non peccherà in alcun modo perché non trasgredirà alcun Comandamento. Cioè: fare il male a fin di bene, accettare il minor male, essere costretti al, non ricorrono. Capito? Nessun nesso con l’AL.

    5. Ritengo sia giunto il momento di fare chiarezza sulla IGNORANZA INVINCIBILE cui tu spesso fai riferimento.
    Fino a ieri tale forma era quella ad esempio di un non credente o pagano che decadeva nel momento in cui lo stesso si convertiva e veniva messo a “conoscenza”. Oggi con Bergoglio si cambia radicalmente, come giustamente asserisce il suo ispiratore Kasper (l’AL è una rivoluzione), il 301 di AL asserisce che trattasi di ignoranza invincibile anche quando il soggetto pur a conoscenza della norma non riesce a comprenderne i valori insiti (osservazione al volo: SI FACCIA PROTESTANTE).
    Ecco qui sta la discontinuità o frattura netta con il Magistero di sempre.

    Ti saluto proponendoti quanto dice il CCC 1789:
    NON E’ MAI CONSENTITO FARE IL MALE PERCHE’ NE DERIVI UN BENE. E si, bisogna proprio aggiornarlo questo Catechismo.

    PS: Non ho nessun contenzioso fiscale. Mi spiace deluderti.

    • doppiaemme ha detto:

      se bergoglio non è il tuo papa mi sa che smetti di essere nella chiesa cattolica a meno che tu non abbia prove incontrovertibili, prove che porteresti davanti a Dio senza vergogna per intenderci, che bergoglio è stato eletto con frode

      • Marco ha detto:

        @Doppiaemme

        “se bergoglio non è il tuo papa mi sa che smetti di essere nella chiesa cattolica a meno che tu non abbia prove incontrovertibili,”

        Roberto, e chiunque la pensa come lui, è già fuori dalla Chiesa Cattolica in quanto scismatico, e l’unico motivo per il quale, forse, non è mortalmente colpevole di questo grave peccato è che è realmente convinto di essere nel giusto.

        Tuttavia è un dato di fatto che Papa Francesco è stato eletto validamente, cito un imoortante teologo cattolico americano https://ronconte.wordpress.com/2015/04/02/dogmatic-fact-pope-francis-is-a-valid-pope/

      • Marco ha detto:

        Papa Bonifacio VIII, Unam Sanctam, 18/11/1302, ex-cathedra: “Con la Fede urgenteCi Noi siamo obbligati a credere ed a sostenere l’Una, Santa, Cattolica ed Apostolica Chiesa e Noi crediamo fermamente e confessiamo semplicemente questa Chiesa fuori dalla quale vi è nessuna salvezza e remissione del peccato… inoltre, Noi dichiariamo, affermiamo, definiamo e proclamiamo ad ogni creatura umana che essa per necessità assoluta di salvezza è interamente soggetta al Romano Pontefice.”

        Perciò le persone come Roberto Ceccarelli, che rifiutano l’autorità del Sommo Pontefice, non possono essere salvate, a meno che il loro errore non derivi da ignoranza invincibile (e mi sembra che, in molti casi, sia cosi).

        Però sono oggettivamente in stato di peccato grave, in quanto sono OGGETTIVAMENTE scismatici (chiunque rifiuta l’autorità del Papa è scismatico), anche se non lo sono formalmente, ovvero non sono imputabili a colpa mortale per questo peccato.

        Perciò Roberto Ceccarelli, che disconosce l’autorità di Papa Francesco, dando retta agli scismatici, è lui stesso oggettivamente scismatico è oggettivamente in situazione oggettiva di peccato grave tanto i divorziati risposati che non vivono in castità.

        Anzi peggio, perché lui essendo scismatico contraddice il primo comandamento (il più importante, che tra le altre cose proibisce lo scisma), i divorziati risposati contraddicono il sesto.

        Ma sia Roberto che i divorziati risposati possono essere soggettivamente innocenti a causa di ignoranza invincibile o impossibilità di agire diversamente senza una nuova colpa (questo si applica ai divorziati risposati, non a Roberto, al quale si applica solo l’ignoranza invincibile).

        Solo, le persone come Roberto, dovrebbero smetterla di chiedere l’esclusione del discernimento per i divorziati risposati perché:

        1) per coerenza bisognerebbe escludere dal discernimento ogni peccatore grave oggettivo che rifiuta di pentirsi;

        2) se così fosse anche loro ne sarebbero esclusi e non potrebbero nè essere assolti nè fare la Comunione.

        • Enza ha detto:

          Scusa nè?! Ma il primo comandamento non dice per caso: Non avrai altro Dio fuori di me???
          Qui non si tratta di rifiutare il Papa e credo che tutti i cattolici gli vogliono bene, qui si tratta di non capire certi comportamenti che stanno portando a soffrire la Chiesa cattolica apostolica romana, ossia la chiesa della tradizione che lui un po’ alla volta sta rinnegando portando la teologia propria parecchio legata alla massoneria e all’ideologia di sinistra. Gesù stesso ha detto a Pietro: lungi da me Satana, perché ragionava al modo del mondo, e dopo aver testimoniato che Gesù è figlio di Dio. Io sono così legata alla tradizione che la vedo come salvezza per la mia anima e per quella dei miei fratelli che in qualche modo ho avvicinato a Gesù, consigliando loro la castità e la povertà di spirito stando vicini all’eucarestia e alla confessione, Sacramento che ci libera per fortificarci poi con la comunione.
          Se questa nuova dirigenza ecclesiastica vuole associarsi alla new age, al buddismo, al corano è far diventare il sacrificio di Gesù una bella mensa dove tutti possono accedere, protestanti compresi senza un minimo di conversione all’unica Chiesa che è di Gesù Cristo, allora sono molto felice di essere considerata fuori dalla chiesa perché nella falsità io non ci sto. Cosa stanno facendo ai sacerdoti legati al vero magistero? Ma sapete almeno cosa stanno subendo? E il Papa è d’accordo, è lui la guida dei nuovi eretici che stanno invadendo la Chiesa cattolica fondata dagli apostoli su ordine di Gesù

        • Ira Divina ha detto:

          Signor Marco tu sei affetto da invincibile tracotanza! E se non impari la virtù dell’umiltà come già ti ho fatto notare in un altro post, non sarai mai capace di partecipare a un dialogo costruttivo dove ogni uno può esprimere rispettosamente il proprio pensiero nella ricerca della verità!

    • Marco ha detto:

      @Roberto

      “per il conforto che ci da, gli schieramenti sono ormai definiti e la battaglia (finale?) è iniziata ed è particolarmente dura anche se nel contempo entusiasmante.
      Pertanto, anche perché sono un inguaribile ottimista ripropongo a Marco quì di seguito alcune osservazioni alle sue precedenti. Colgo altresì occasione per scusarmi con tutti per essermi lasciato trascinare ad usare termini non proprio rispettosi.”

      Mi scuso anche io per i termini usati.

      “1. Intanto ti rendo atto di aver giustamente chiarito al nostro amico Don Ezio (lezione ineccepibile) quale era il Magistero ( tu la chiami disciplina pastorale) della Chiesa fino a Bergoglio.
      Riassumo e sintetizzo: no Eucarestia e no Riconciliazione ai risposati che continuano a vivere more uxorio. Ora con Bergoglio non è più così, tanto che anche tu come altri della tua cordata confermi la necessità di “adeguare” il CCC concordemente all’AL.”

      Solo nel paragrafo 1650, che tratta per l’appunto della prassi disciplinare/pastorale.

      “Bergoglio, ripeto, non è il mio Papa ma spero quanto prima verrà dimostrato (già lo ha fatto Socci) che non è il Papa di nessuno”

      Opinione scismatica, ti poni fuori dalla Chiesa con questa, sappilo.

      Le altre illazioni di altri scismatici non mi interessano.

      3. “Eretico è chiunque, sedicente Papa compreso, tradisca, stravolga, neghi o annacqui la Verità rivelata da Gesù proponendo una falsa Misericordia che conduce le anime alla perdizione.”

      Esatto, ma qui non c’è nulla del genere. Distinguere dove, in una situazione oggettiva di peccato, non vi è peccato mortale, è prima di tutto Giustizia, in secondo luogo Misericordia.

      “Continui a sostenere l’insostenibile. Se il padrone strozzino ancorché pentito è costretto a dare una paga limite ai suoi dipendenti per non chiudere, quella sarà la “giusta mercede” e non peccherà in alcun modo perché non trasgredirà alcun Comandamento. Cioè: fare il male a fin di bene, accettare il minor male, essere costretti al, non ricorrono. Capito? Nessun nesso con l’AL.”

      Completamente falso.

      La giusta mercede è quella corrispondente al caro vita, non quella che il padrone può permettersi.

      Cito da qui http://www.donbosco-torino.it/ita/Kairos/Celebrazioni/08-09/03-Peccati_gridano_vendetta-3.html
      “Ogni contratto deve rispettare la giustizia che riguarda prima di tutto il dare a ogni dipendente il giusto compenso secondo il caro vita. La giustizia chiede inoltre di non pesare sull’operaio, di non opprimerlo per l’utile proprio. Bisogna avere un’attenzione particolare ai più bisognosi, ai meno dotati, agli sfortunati: siamo tutti egualmente figli di uno stesso Padre, sebbene di lingue e religioni diverse e tutti dobbiamo vivere. Non bisogna guadagnare sulla pelle degli altri.”

      Perciò il paragone con Amoris Laetitia è perfetto: come un padrone può essere costretto a non dare la giusta mercede a degli operai per non creare il danno maggiore di doverne licenziare alcuni, così una persona divorziata risposata che vorrebbe vivere in castità ma il cui coniuge non vuole (perché ha una Fede meno forte, ad esempio, casi frequentissimi questi dove in una coppia lui o lei hanno meno Fede) può essere costretta a non astenersi dai rapporti sessuali per non sfasciare la famiglia.

      Questo non rende lecito nè buono il peccato dello strozzino nè quello dell’adultero, pero le circostanze in cui si trovano li rendono non imputabili di peccato mortale.

      Le circostanze non cambiano la natura degli atti intrinsecamente malvagi, che tali restano sempre, possono solo cambiare l’imputabilità della persona, dove vengono meno piena avvertenza o deliberato consenso (come in questo caso, dove non si è liberi di agire diversamente).

      5. “Ritengo sia giunto il momento di fare chiarezza sulla IGNORANZA INVINCIBILE cui tu spesso fai riferimento.
      Fino a ieri tale forma era quella ad esempio di un non credente o pagano che decadeva nel momento in cui lo stesso si convertiva e veniva messo a “conoscenza”. Oggi con Bergoglio si cambia radicalmente, come giustamente asserisce il suo ispiratore Kasper (l’AL è una rivoluzione), il 301 di AL asserisce che trattasi di ignoranza invincibile anche quando il soggetto pur a conoscenza della norma non riesce a comprenderne i valori insiti (osservazione al volo: SI FACCIA PROTESTANTE).
      Ecco qui sta la discontinuità o frattura netta con il Magistero di sempre.”

      Falso, il Magistero ha sempre riconosciuto la possibilità di essere erranti in buona Fede riguardo ad una norma morale, anche se la si conosce.

      Questo perché molti fedeli hanno una Fede imperfetta, e credono in buona Fede che la Chiesa sbagli su certi punti, e comunque non riescono a percepire la peccaminosità dell’atto e a pentirsi di ciò che la loro coscienza chiama bene.

      “Ti saluto proponendoti quanto dice il CCC 1789:
      NON E’ MAI CONSENTITO FARE IL MALE PERCHE’ NE DERIVI UN BENE. E si, bisogna proprio aggiornarlo questo Catechismo.”

      Infatti non è mai consentito. Gli atti intrinsecamente malvagi rimangono sempre tali e, in quanto tali, sempre illeciti.

      Ciò che viene modificato da circostanze, intenzioni e attenuanti è solo e soltanto l’imputabilità personale.

      Ad esempio non è mai giustificabile una calunnia. Ma se uno, ad esempio, fosse costretto a calunniare pubblicamente con accuse gravissime una persona perché altrimenti sa che suo figlio morirà certamente (è un esempio estremo ma per rendere l’idea) la sua calunnia non diventerà certamente lecita o buona in se, ma essendo mosso dal desiderio di salvare suo figlio sono certo che quest’uomo non commetta peccato mortale nel compiere tale atto malvagio.

      Ciao.

      • Enza ha detto:

        Nessuno si pone fuori dalla Chiesa si contrasta il peccato mortale voluto dalla suprema autorità. È l’eresia che pone fuori dalla Chiesa

        • Marco ha detto:

          Gli scismatici come voi sono fuori dalla Chiesa. Punto.

          Non giudico il vostro foro interno ma le vostre azioni esterne, e non riconoscere l’autorità di Papa Francesco o chiamarlo il falso pastore che sta preparando l’arrivo all’Anticristo, come fa lei, cara Enza (probabilmente segue gli eretici messaggi di Maria della Divina Misericordia, che oltre che essere stati condannati contengono innumerevoli errori), significa porsi aldifuori della Chiesa Cattolica in quanto scismatici.

          Molti di voi sono convinti di essere nel giusto (ignoranza invincibile) e questa è la vostra salvezza.

          Ma se seguissimo i criteri esclusivisti che voi volete per i risposati sappiate che anche voi dovreste essere esclusi dai Sacramenti, perché siete colpevoli di oggettivo peccato grave come loro.

          Solo che anche nel vostro caso il discernimento può portare a concludere che ci sono attenuanti (nel vostro caso ignoranza invincibile) che riducono la vostra colpevolezza.

        • Marco ha detto:

          La suprema autorità non può volere nulla di dannoso per i fedeli.

          Chiedere di applicare il discernimento per valutare dove in una situazione oggettiva di peccato manchino gli altri due requisiti perché sia peccato mortale (ovvero piena avvertenza e deliberato consenso, se manca uno dei due il peccato non è mortale, e questo è indiscutibile) non è affatto un’eresia.

          Eresia e scisma è invece rifiutare Francesco I come legittimo Papa, e tali errori pongono oggettivamente fuori dalla Chiesa.

          Papa Bonifacio VIII, Unam Sanctam, 18/11/1302, ex-cathedra: “Con la Fede urgenteCi Noi siamo obbligati a credere ed a sostenere l’Una, Santa, Cattolica ed Apostolica Chiesa e Noi crediamo fermamente e confessiamo semplicemente questa Chiesa fuori dalla quale vi è nessuna salvezza e remissione del peccato… inoltre, Noi dichiariamo, affermiamo, definiamo e proclamiamo ad ogni creatura umana che essa per necessità assoluta di salvezza è interamente soggetta al Romano Pontefice.”

          • Ira Divina ha detto:

            Signor Marco tu sei affetto da invincibile tracotanza! E se non impari la virtù dell’umiltà come già ti ho fatto notare in un altro post, non sarai mai capace di partecipare a un dialogo costruttivo dove ogni uno può esprimere rispettosamente il proprio pensiero nella ricerca della verità!

      • Torre Annunziata ha detto:

        Il Papa è Pietro, su questo siamo spero tutti d’accordo, ma anche Paolo ha aiutato la Chiesa Una, Santa, Cattolica ed Apostolica, quando ha ripreso Pietro nel suo errore, e lui Pietro, si è fatto correggere perché, umile, sapeva che la Chiesa non era sua, ma di Cristo.

  • Katia ha detto:

    Il Cardinale Müller esclude la possibilità della comunione per i divorziati risposati: «Non si può dire che ci sono circostanze per cui un adulterio non costituisce peccato mortale»!
    Chiaro?!

  • Echenique ha detto:

    No, caro MÜller, il problema non sono le interpreatazioni creative della Amoris, il problema é la Amoris e il suo autore, Bergoglio, che vuole distrúggere tutto il magistero della Chiesa. Anzi, lo stá distruggendo giá. Non ti sei reso conto ? Leggi Amoris 303. Non consacra l’ética di situazione, condannata per la Chiesa ?

    • Torre Annunziata ha detto:

      Quello che dici è stra vero, ma è indubbio che Muller abbia le mani legate, se no, fa la fine dell’ordine di Malta e di Burke.
      Forse ritiene più prudente far capire a tutti come la pensa senza compromettersi troppo, in attesa di tempi migliori dove, speriamo, potrà lui con tutti i Cardinali Cattolici, estirpare questa ondata Protestante e Modernista.

  • nat ha detto:

    A Q.B.
    Allora preghiamo perché Pietro prevalga su Simone.

  • Q.B. ha detto:

    Muller con raro sensus ecclesiae sta offrendo a Bergoglio l’occasione di salvare Papa Francesco dall’errore. In altre parole sta difendendo il papato perché i Bergoglio passano ma il Papa non muore mai.

  • LILLO ha detto:

    – Francesco dice A, ma spalanca a piè pagina la porta a B.

    – Muller dice A, solo ed esclusivamente A, incontrovertibilmente A, irreversibilmente A, ma gli è comandato di non chiudere la porta a B.

    – Hummes dice B e afferma che molti già facevano B quando era comandato A.

    – Francesco loda, ma non ufficialmente, chi fa B.

    – Caffarra si chiede, ma è A o B? Non per altro, perché B contraddice A, e contraddice anche C (Cristo).

    E allora, come direbbe Raul Casadei:
    “Vai col liscio”!

    • Raul Casadei ha detto:

      LILLO sei un grande!

      • Paolo Giuseppe ha detto:

        Caro Raul Casadei, Lillo non è un grande, è stragrande!
        E come dice il lettore “nat”, abbiamo due treni che viaggiano in direzione opposte sullo stesso binario.

    • Roberto Ceccarelli ha detto:

      Complimenti Lillo, a volte la satira riesce con poche ma efficacissime battute a chiarire ciò che mille parole non riescono a fare e … anche se c’è poco da ridere, aiuta a non deprimerci.

  • Giovanna ha detto:

    Secondo me, con questa intervista il card.Mueller vuole^stanare^ o meglio far uscire apertamente il papa allo scoperto, anche se rischia grosso…ne va della sua carica e del suo futuro…

    • Q.B. ha detto:

      @ Giovanna.
      Il Cardinale ragiona da Cattolico e dimostra di capire che carica e futuro sono paglia se comparati alla vita eterna.

      • Giovanna ha detto:

        In fondo al cuore anch^io ho avuto questo pensiero…ma perche^ possa concretizzarsi il papa dovra^ pur prendere una posizione chiara…non potra^ lasciare tutto in sospeso…
        Preghiamo per il papa e www Muller.

  • Dolce Gabbiano ha detto:

    C. Muller: “Santità, mi è stato chiesto di rilasciare un’ intervista alla rivista Il Timone, posso?”
    Papa: “Il Timone?… Cos’è? ”
    C. Muller: “Lo dice il nome stesso, cerca di interpretare il Magistero della Chiesa in modo chiaro così da aiutare i fedeli a Salvarsi dalle intemperie oceaniche che tutto inghiottono, impedendo di andare alla deriva! ”
    Papa: “Ma mi dica Muller, il timone di un barca è tenero? ”
    C. Muller: “Santità, che dice? È duro, deve essere rigido per forza, se no come fa a guidare la barca?”
    Papa: “Cosa parlo di rivoluzione della tenerezza a fare?! Basta con questa durezza!
    Guardi Muller, per una questione di prudenza le impedisco di dire Si è No, sia il suo parlare, Ni Ni e So So! Sono stato chiaro? ”
    C.Muller “Chiaro come sempre… Santità! “

    • Luigi ha detto:

      Ironia che rende bene l’idea.
      Nessuno dubita della tenerezza misericordiosa di Dio, ma è la chiarezza la vera grande assente ingiustificata nel pontificato bergogliano.
      La chiarezza (capacità di esprimere concetti, anche complessi, in modo semplice e intelligibile) si percepisce come tale quando é in grado di illuminare il presente nella sua mutevolezza alla luce immutabile della Verità. Quando è ancella della Verità.
      Se invece succede, come da quattro anni sempre succede, esattamente il contrario… qualche lecito dubbio viene.
      E sarebbe alquanto grave se non venisse.

    • Claudia C. ha detto:

      Hahaha, come le barzellette sui ebrei che mettono in luce una certa tendenza di ristrettezza che poi oggi è diventata moda e modello globale! La Divina Provvidenza farà la Sua santa pace e parte en e ni, ni ne so, so ma scriverà come sempre sulle righe storte o distorte! Solo di questo dobbiamo avere certezza, e il Papa, piaccia o meno è della Divina Provvidenza per forza e per fede.
      Ha precisato che il divorzio resta sempre un male, ma oggi pullula tanto di divorziati che vanno perciò “accompagnati in modo da lui proposto.

      • Enza ha detto:

        Il papa è il vicario di Cristo, ma non è Cristo e può sbagliare perché peccatore (vedi Pietro quando è stato ripreso da S. Paolo. È stato grazie alla sua grande umiltà che ha saputo ascoltarlo). Il Papa non è infallibile sulle cose che pensa o che crede siano buone, e questa dei divorziati risposati è cosa non buona perché non rispetta i comandamenti di Dio. Il problema non è scagliarsi contro il Papa perché la pensa diversamente, il problema sta nel temere per le anime che si perdono, e stanne certo: coloro che prendono l’eucaristia in stato di peccato mortale, la prendono a loro condanna e non per la salvezza.
        Neppure i santi avevano una smania così grande di ricevere l’eucarestia sapendo che erano peccatori, è oggi vogliamo darla a tutti? No, qui c’è in atto qualcosa di mostruoso: far entrare tutti nella Chiesa, perché banchettino alla cena del Signore al modo protestante, mentre su quell’altare ogni giorno si rinnova il sacrificio “incruento”, ma sempre sacrificio è, di nostro Signore per la salvezza delle anime. Io ho sempre avuto una grande considerazione per il Papa, ma questo papa faccio fatica a riconoscerlo come tale, anche se gli voglio bene perché un sacerdote di Dio e prego per lui.

        Io credo che i vostri commenti stiano per capire molto in basso, perché si vedono come polemiche e contrasti l’uno verso l’altro senza entrare nel problema specifico. Non è così che si risponde in un blog che diventa a questo punto molto simile ai social, dove il problema viene eluso per spararsi l’un con l’altro con battute è polemiche da bar. Leggete un po’ il catechismo della Chiesa cattolica finché ce lo lasciano, perché questo Papa e i suoi cardinali eretici hanno già in mente di modificarlo per modificare i cervelli della gente. Invece di stare qui a chiacchierare tanto inutilmente, prendete in mano la Verità e ciò che ha insegnato per 2000 anni la Chiesa portata dagli apostoli, obbedienti a Gesù Cristo. Ascoltate l’omelia di Santa Marta dove papa Francesco rinnega persino i comandamenti. Omelia del 27gennaio. E ora state bravi e rispettatevi pregando un po’ di più per questo Papa e collaboratori anche loro ribelli alle richieste dei consacrati che chiedono chiarimenti: giusti e opportuni

  • nat ha detto:

    Flavio, davvero senza alcuna intenzione di polemica, crede davvero che il Papa necessiti di un difensore? e poi alcune affermazioni, lettere, confidenze di Francesco , seppure private nella forma ma nella sostanza pubbliche, non sono state un sostegno a certe interpretazioni?

  • Flavio ha detto:

    Bravo Muller che ancora una volta difende Francesco, infatti dice: “Non mi piace, non è corretto che tanti vescovi stiano interpretando Amoris laetitia secondo il loro proprio modo di intendere l’insegnamento del Papa. Questo non va nella linea della dottrina cattolica”.

    Questo implica per Muller che il Papa è in linea con la dottrina cattolica.

  • Torre Annunziata ha detto:

    Purtroppo senza pronunciamento ufficiale, quest’intervista rimane un’intervista, anch’essa soggetta alle miriadi di interpretazioni possibili.
    Vedrai che nelle parole di Muller verrà estrapolato tutto e il contrario di tutto. Si dirà che S è P e che S non è P, e questo attingendo alla stessa identica fonte.
    La Confusio continua…

    • doppiaemme ha detto:

      il cardinale ha detto che la CDF non si esprimerà se non sotto autorizzazione del papa. ecco perchè c’è l’intervista e non un pronunciamento. ma l’intervista, di una chiarezza potente, darà una spinta immancabile alla ‘chiarezza’ ufficiale

  • nat ha detto:

    E adesso?
    Abbiamo due treni che viaggiano in direzione opposte sullo stesso binario.

  • Flavio ha detto:

    Bravo Muller che ancora una volta difende Francesco dai vari Tosatti e Socci: “Non mi piace, non è corretto che tanti vescovi stiano interpretando Amoris laetitia secondo il loro proprio modo di intendere l’insegnamento del Papa. Questo non va nella linea della dottrina cattolica”.

    Questo implica per Muller che il Papa è in linea con la dottrina cattolica.

    http://www.uccronline.it/2017/01/09/il-card-muller-fedele-alleato-di-bergoglio-e-di-ratzinger/

    • doppiaemme ha detto:

      scusi, ma mi sa che sta facendo un po’ di confusione, sa? Mueller critica i vescovi che fanno come pare loro nell’applicazione della AL. Non credo che Tosatti e Socci siano i destinatari delle parole del cardinale. credo che lei abbia capito male…

    • Luigi ha detto:

      mi sa che lei ha proprio sbagliato a capire…

  • Civersa ha detto:

    Importante nei principi di massima l’intervista al car.Muller.E’ forse un sunto quello pubblicato o l’ intervista è’ più’ ampia?

  • doppiaemme ha detto:

    bravissimo Mueller! intervista direi provvidenziale…