CHIESA, ABUSI E AMBIGUITÀ. CASO ESEMPLARE A PALM BEACH. PRETE CORAGGIOSO DENUNCIA LA DIOCESI.

17 Gennaio 2017 Pubblicato da

Marco Tosatti

Un sacerdote, John Gallagher ha citato una diocesi americana per danni. Accusa il suo ex-vescovo, e di conseguenza la diocesi di averlo isolato, allontanato e impedito di continuare la sua carriera perché due anni fa ha denunciato alla polizia un prete indiano in visita. Era un sacerdote con tendenze omosessuali, responsabile di aver mostrato, dopo la messa, una quarantina di foto pornografiche a un ragazzo di quattordici anni. Gallagher ha parlato con il prete, alla presenza di un ex funzionario di polizia, ha raccolto la sua ammissione, e poi lo ha denunciato alla polizia. Che lo ha arrestato.

Ma invece di ricevere elogi e complimenti dal suo vescovo, per lui sono cominciati i guai.

Gallagher, che ha 49 anni ed è sacerdote dal 1992, è irlandese. Dal 2000 è negli USA, e nell’aprile del 2014 gli è stata affidata la parrocchia del sacro Nome di Gesù a Palm beach. Nel dicembre di quello stesso anno dall’India è giunto un sacerdote, Josè Palimatton, come assistente di Gallagher.

A gennaio Palimatton mostrò una quarantina di foto di ragazzi nudi a un giovane di 14 anni che frequentava la Chiesa; e quella sera stessa gli inviò un SMS augurandogli buona notte e sogni d’oro. Il ragazzo raccontò la storia a un amico, che la riferì al maestro del corso, che a sua volta avvisò Gallagher. Gallagher, secondo quanto afferma all’Irish Independent parlò con qualcuno nella diocesi, che gli avrebbe detto: “Dobbiamo farlo andar via, mettilo su un aereo”. Quella stessa persona gli consigliò di non tenere appunti scritti della vicenda: così risulta da un esposto inviato, da un avvocato canonista, in Vaticano, alla Congregazione per la Dottrina della Fede, da Gallagher.

Gallagher invece volle incontrare Palimatton, alla presenza di un funzionario di polizia in pensione, che prese appunti del colloquio. Palimatton non solo ammise la sua colpa in quel caso, ma avrebbe anche ammesso di aver infastidito in India altri adolescenti. Questa stessa confessione l’avrebbe poi ripetuta agli agenti di polizia di Palm Beach. Gallagher chiamò l’ufficio dello Sceriffo di Palm Beach. Palimatton fu arrestato, processato, condannato a sei mesi e rispedito in India.

E qui cominciarono i guai per Gallagher. “Mi fu reso chiaro che quello che avevo fatto non era quello che avrei dovuto fare”. Due mesi più tardi il vescovo. Mons. Barbarito, lo convocò; Gallagher pensava che avrebbe avuto un riconoscimento. Il vescovo gli disse di continuare ancora per un anno come parroco; ma il giorno dopo la decisione fu rovesciata: “Mi disse che sarei stato degradato. Non fu data nessuna ragione. Disse che se non volevo essere degradato e spostato in un’altra parrocchia avrei dovuto lasciare il sacerdozio”.

Un mese dopo, Gallagher fu ricoverato in ospedale per un sospetto infarto. Chiese a una suora anziana di andare a recuperare i documenti del caso Palimatton a casa sua. La suora lo fece, ma quando tornò di nuovo nell’abitazione del sacerdote trovò ad aspettarla dei funzionari della diocesi che le presero le chiavi. E quando Gallagher uscì dall’ospedale, scoprì che le serrature erano state cambiate. E fu costretto, senza casa, a trovare ospitalità presso un amico.

Gallagher contattò il card. Sean O’Malley, che aveva preceduto Barbarito nella diocesi di Palm Beach, e che presiede la Commissione creata in Vaticano contro gli abusi, ma non ne ebbe alcun aiuto. E a questo punto ha deciso di intraprendere un’azione legale contro il vescovo e la diocesi; che hanno reagito facendo lettere durante la messa domenicale una lettera in cui si negano le accuse e si critica Gallagher….

Non è il primo caso del genere, e ci sono siti che accusano apertamente la Chiesa statunitense di ospitare al suo interno troppi sacerdoti con tendenze omosessuali, che si coprirebbero a vicenda. Massimo Introvigne ricorda che secondo il rapporto del John Jay College l’81 per cento dei sacerdoti condannati per abusi in USA avevano tendenze omosessuali. Un dato che certamente non è molto politically correct. Ma è statistica, non opinioni.



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Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina.

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22 commenti

  • Echenique ha detto:

    Pedofilia nel clero cattólico e omsessuallitá sono collegati in un 80%. Un documento giá da tanti anni e confermato per Francesco dice che le persone con tendenze omosessuali non póssono éssere preti. Invece …non si préndono misure. ¿ Perché ? ¿ Tanti poteri ha il lobby gay nella Chiesa ? Voglio pensare di no, ma ..

  • cosimo de matteis ha detto:

    Avete mai sentito un prete, un rettore di seminario, un vicario, un vescovo (e poi su su) parlare della bellezza della castità e della purezza?
    Io mai.
    O almeno: non l’ho mai sentito dire pubblicamente (omelie, meditazioni, incontri etc).
    Chi difende la purezza viene ridicolizzato (dai Confratelli in Convento, nel Presbiterio Diocesano, nella Conferenza Episcopale e su su…) e poi ostracizzato.

    Così è accaduto a questo coraggioso prete irlandese: onore a lui e la Vergine lo aiuti.

    L’ultimo serio Documento, in tale prospettiva, resta la grande Veritatis Splendor.

    E a proposito della formazione dei NUOVI Sacerdoti siamo fermi a Benedetto XVI che dice una parola molto chiara sull’equilibrio affettivo-psicologico-sentimentale dei candidati al Sacerdozio ed una parola ancor più chiara riguardo a coloro i quali presentano radicate tendenze omosessuali. Fu uno dei PRIMI Documenti dopo l’elezione al Soglio di Pietro: egli conosceva bene la gravità del problema e che la questione andava affrontata a monte, ossia nei Seminari e Noviziati.

    Naturalmente per molti Vescovi, Maestri Del Noviziato, Rettori quel Documento è -e resta- lettera morta.

    POSTILLA: riguardo la più grande eresia che sta avvelenando la Chiesa mi permetto suggerire il seguente articolo: https://ilbenevincera.wordpress.com/2015/10/10/omoeresia-ora-basta-con-limpunita-nella-chiesa-per-i-preti-omosessuali/

  • Cesare Baronio ha detto:

    Quando denunciai a mons. Maggiolini un sacerdote della Diocesi di Como per analoghe colpe de sexto – documentate anche da prove raccolte dalla Polizia Postale – egli lo trasferì dalla parrocchia in cui esercitava come viceparroco alla cura d’anime in uno studentato universitario.

  • EquesFidus ha detto:

    Considerato il fatto che uno dei cardinali più discutibili da questo punto di vista (nonché feroce promotore del “nuovo corso vaticano”), il card. Daneels, è attualmente uno degli esponenti di rilievo di Santa Marta, si può ben capire come certi atteggiamenti purtroppo siano ben duri da estirpare. Quello che certa gente non capisce è che agendo così non si previene lo scandalo, dal momento che, quando i fatti prima o poi vengono a galla, lo scandalo esplode comunque, e con ancora più ferocia dato che non ha coinvolto solo il singolo prete (il quale può peccare e compiere crimini come tutti), ma anche la diocesi locale.

    • Marco ha detto:

      Sono d’accordissimo. Basti pensare allo scandalo pedofilia di fine anni ’90, avvenuto a causa della mala gestione di San Giovanni Paolo II.

      • Roberto Ceccarelli ha detto:

        @ Marco
        Invece Papa Francesco malgrado le pompose dichiarazioni come la sta gestendo? Te lo dico io, anzi te lo dice Sandro Magister: malissimo. Vai sul suo sito e leggi tutta la storia di Mons. RICCA prelato dello IOR già direttore di casa S. Marta. Quando a Papa Francesco fecero presente a chi aveva affidato l’incarico dello IOR Lui rispose che non era stato informato dei suoi infami precedenti trascorsi. E allora che cosa fece? Assolutamente niente. Mons. RICCA è sempre lì.
        Vorrei sottolineare il fatto che quello che ha scritto e continua a scrivere Magister su Ricca con dovizia di nomi date e circostanze è verosimilmente tutto vero tanto che non ha ricevuto alcuna denuncia o condanna in proposito.
        Per quanto concerne il tuo giudizio di mala gestione della questione da parte di S. Giovanni Paolo II sarebbe opportuno tu lo argomentassi adeguatamente. Comunque Lui è Santo e Papa Bergoglio scommetto che sarà ricordato come il suo collega Onorio I con appellativi molto meno nobili. Al momento possiamo almeno apprezzarlo per la sua incoerenza: è capace disinvoltamente di dire tutto e il contrario di tutto anche nello stesso contesto e nello stesso giorno.
        Ciao.
        P.S. Il tuo cognome è per caso Invernizzi?

        • Andrea Salvi ha detto:

          Il fatto che Giovanni Paolo II sia stato fatto santo non esclude che possa aver fatto degli errori, per esempio nella gestione di questo problema…
          Il fatto che sia santo non c’ entra nulla, proprio nulla.

          • Marco ha detto:

            Ma caro Andrea Salvi, non sa che tutto ciò che facevano i predecessori di Francesco era buono e giusto? 😉

            Suvvia, non mi cada così.

            È ovvio che Papa Francesco sbagli sempre, essendo un massone comunista-satanista-mondialista-terzomondista-rettiliano-illuminato-facente-parte-del-gruppo-bilderberg ecc ecc ecc ecc 😉

        • Marco ha detto:

          @Roberto

          Non so perché Papa Francesco stia agendo così con Monsignor Ricca, ma so ad esempio che:

          1) recentemente la Santa Sede ha dimesso dallo stato di prete Giovanni Desio, ex parroco di Casalborsetti (Ravenna), accusato di aver avuto rapporti con minorenni;

          2) ha tolto addirittura la porpora al cardinale scozzese Keith Michael Patrick O’Brien, arcivescovo emerito di Saint Andrews e Edinburgh che non aveva partecipato al conclave del 2013 dopo aver ammesso i suoi peccati di natura sessuale;

          3) ha istituito una Commissione per la protezione dei minori che ha procedure molto rapide per bloccare la piaga della pedofilia all’interno della Chiesa. Il vescovo di una diocesi che non prenderà provvedimenti nel caso di abusi sessuali compiuti da ecclesiastici subirà delle conseguenze, ha spiegato il cardinale Sean Patrick O’Malley, arcivescovo di Boston e presidente della Commissione della Santa Sede.

          Il Papa, ha detto O’Malley, vuole promuovere «la sicurezza dei minori in tutti gli aspetti della Chiesa. Il nostro compito non è solo rispondere a casi avvenuti, ma prevenire gli abusi di minori, adoperarci perché la Chiesa faccia tutto quanto è necessario;

          4) poche settimane dopo essere stato eletto, l’11 luglio 2013 papa Francesco ha modificato il codice penale e il codice di procedura penale in vigore nello Stato della Città del Vaticano introducendo norme assai più severe in tema di abusi sui minori e possesso di materiale pedopornografico, con pene che vanno da 8 a 20 anni di carcere che si applicano ai reati commessi dai cittadini della Santa Sede anche dai diplomatici in servizio, come il nunzio polacco Jozef Wesolowski.

          E si potrebbe andare avanti per molto.

          Se per lei tutto questo viene cancellato dalla vicenda di Monsignor Ricca allora le chiedo cosa dovremmo pensare di San Giovanni Paolo II, che sulla pedofilia l’ha gestita in modo vergognoso.

          • Diana ha detto:

            @Marco
            Guarda che l’O’Malley del tuo punto 3 è lo stesso citato dall’articolo di Tosatti.

          • G. Gervasi ha detto:

            Dall’articolo di Emiliano Fittipaldi sull’Espresso
            espresso-repubblica.it/attualita/2017/01/12/news/cosi-il-vaticano-protegge-i-preti-pedofili-1.293368
            (1) “La commissione antipedofilia voluta da Francesco si é riunita in sede plenaria solo tre volte dalla sua nascita nel 2014 senza essere riuscita nemmeno a inserire nelle norme vaticane l’obbligo di denuncia alla magistratura ordinaria”.
            Secondo @ Marco, questa commissione “ha procedure molto rapide per bloccare la piaga della pedofilia all’interno della Chiesa.”
            @ Marco riferisce le dichiarazioni del Cardinale O’Malley, che presiede tale commissione: “Il vescovo di una diocesi che non prenderà provvedimenti nel caso di abusi sessuali compiuti da ecclesiastici subirà delle consequenze. … Il nostro compito non é solo rispondere a casi avvenuti ma prevenire gli abusi di minori, adoperarci perché la Chiesa faccia tutto quanto é necessario.” Gut gebrüllt, Löwe!
            Se il Führer lo sapesse! …. Ma lo sá, eccome!
            Osserva Fittipaldi: “Tre cardinali che hanno protetto sacerdoti pedofili sono stati promossi nel C9, il gruppo di nove alti prelati che assistono papa Francesco nel governo della Chiesa Universale. Altre quattro porpore italiane e straniere che non hanno denunciato predatori seriali e che hanno cercato di proteggere le casse della Chiesa dalle richieste di risarcimenti alle vittime, sono saliti sulla cima della scala gerarchica della Santa Sede. In Italia, Spagna, Francia, Belgio e Sud America altri vescovi insabbiatori sono stati premiati con incarichi importanti, o graziati di recente con sentenze canoniche discutibili.”
            Proprio in questi giorni é uscito per le stampe di Feltrinelli il libro di Emiliano Fittipaldi, “Lussuria”, “che fa luce su responsabilità, silenzi e omertà … di alti prelati del Vaticano, italiani e stranieri, molto vicini a Papa Francesco”.
            Auguro una buona lettura a tutti!

        • Marco ha detto:

          @Roberto

          “Per quanto concerne il tuo giudizio di mala gestione della questione da parte di S. Giovanni Paolo II sarebbe opportuno tu lo argomentassi adeguatamente”

          C’è solo l’imbarazzo della scelta.

          Basti pensare all’amicizia tra San Giovanni Paolo II quello schifoso pedofilo Marcial Maciel Degollado, che basta a mettere in ombra qualunque incongruenza di Papa Francesco su Monsignor Ricca (tutto questo tralasciando i numerosi silenzi sulla pedofilia, il cui bubbone scoppiò proprio nel suo pontificato).

          Tra il 1997 e il 1998, giunsero nelle stanze vaticane varie denunce contro Maciel: fra queste ve n’erano due di José Barba, legionario di Cristo dagli 11 ai 24 anni e in seguito docente universitario, che denunciò all’ex Santo Uffizio Maciel Decollado, dei cui crimini era stato testimone oculare. Ma Ratzinger non ha mai risposto a queste denunce «E quando finalmente giunge una lettera, – scrive Tommaso Cerno – i contenuti non sono di condanna».
          I gerarca che diverrà papa con il nome di Benedetto XVI non farà nulla fino al 2005, quando aprì la procedura degli interrogatori e avviò le indagini sulla base delle denunce presentate anni prima da Barba e Athie. Pochi giorni dopo venne eletto papa.

          E tornando a San Giovanni Paolo II, nel gennaio 2005 inviò un messaggio ai Legionari di Cristo in cui esaltava il pederasta messicano per la sua opera «contrassegnata dalla formazione della gioventù in solidi principi cristiani e umani». E ora sappiamo con certezza come il pederasta Maciel Decollado “formava” la gioventù.

          Tutto questo per parlare della presunta immacolatezza dei due precedenti Papi, che ormai tra i conservatori sono diventati veri e propri idoli contro il comunista-satanista-mondialista-illuminato-rettiliano Jorge Mario Bergoglio.

          E mi ricordo ancora gli scandali continui che saltavano fuori sotto Ratzinger.

          Perciò lasciamo perdere davvero.

          Volete fare di quei due pontefici degli idoli?

          Fate pure, ormai avete monopolizzato ogni blog cattolico del web, visto che è quasi impossibile trovare un blog cattolico che non sia ferocemente antipapista.

          Ed è strano perché nella vita reale i cattolici che conosco non la pensano affatto così.

  • Raffaele ha detto:

    Anche papa Francesco parlava di lobby omosessuale nella chiesa. Speriamo che riesca ad estirpare questa lobby, sempre che ormai non sia troppo tardi!

    • G. Gervasi ha detto:

      @ Raffaele (17.01.17 ore 1:42)
      Ma che estirpare. E’ proprio il caso del cacciatore che dev’essere portato a spalla a cacciare!
      Tutte parole, tutto show. Francesco non fa nulla in questo campo, non reagisce a denuncie e proteste, fa orecchie da mercante.
      Legga pure l’articolo di Repubblica.it “Ecco i 200 preti pedofili d’Italia”, lo scandalo che imbarazza la curia
      http://www.repubblica.it/cronaca/2017/01/16/news/_ecco_i_200_preti_pedofili_d_italia_lo_scandalo_che_imbarazza_la_curia-156114960/?ref=HREC1-
      Veda il caso scandaloso di Mons. Mario Inzoli, di CL, spretato da Benedetto XVI e riammesso da Francesco.
      Le carte del processo canonico sono state messe al riparo da occhi troppo aperti, “sub segreto pontificio”.
      O il caso di don Nicola Corradi, che per trent’anni si é esercitato in pedofilia all’Istituto Provolo per sordomuti,
      a Verona, e dopo aver avuto problemi con la giustizia italiana ha pensato bene di trasferirsi in Argentina per continuare i suoi esercizi alla filiale argentina dello stesso istituto. Arrestato. Lettere sono state scritte al papa sia dall’italia che dall’argentina, chiedendogli di intervenire. Dal solitamente così loquace Francesco neanche una sillaba e … nessun provvedimento.
      Il suo atteggiamento , Raffaele, mi ricorda le donnette tedesche durante il regime nazista, le quali, ascoltando gli orrori delle SS, dicevano tra loro, scandalizzate: “Oh, se il Führer lo sapesse!”

      • anna garenna ha detto:

        O il caso di Mons. Ricca, arcinoto gay, espulso da Montevideo, che sta bellamente accomodato a Santa Marta ed è , pare, un intoccabile. Perchè? E perchè, addirittura, gli si è dato un incarico presso lo IOR? Perchè è così protetto? Pare che abiti con il suo compagno sotto il naso di tutti e nessuno lo vede? Perchè???

      • Raffaele ha detto:

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        Il vescovo destituito in Paraguay. La parola alla difesa
        È stato rimosso senza poter leggere i capi d’accusa. Ha bussato alla porta del papa senza essere da lui ricevuto. Ecco la sua ricostruzione dei fatti, sullo sfondo drammatico della Chiesa del suo paese

        di Sandro Magister

        Mi riferivo al ugno di ferro usato dal papa in Paraguay, sembra, per problemi legati asbun prete pedofilo:

        “…Eppure è ciò che è accaduto a Ciudad del Este, la diocesi del Paraguay al confine col Brasile e l’Argentina, affacciata sulle cascate dell’Iguazù, …..
        Rogelio Ricardo Livieres Plano, il vescovo che papa Jorge Mario Bergoglio ha destituito.,..”
        Anche se l’interessato sostiene che la pedifua non c’entra nulla.
        http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350884

      • Andrea Salvi ha detto:

        Mi sembrava strano che il Sig Gervasi non fosse ancora intervenuto contro chi accenna anche solo alla speranza che papa Francesco possa fare qualcosa di buono…Siamo a un manicheismo di ritorno: papa Francesco e’ il Male assoluto in persona !!! E’ pregiudizialmente incapace di compiere il bene!!!

        • G. Gervasi ha detto:

          @ si Salvi chi può … (18.01.17 ore 5:11 p.m.)
          Questo l’ha detto Lei, eccellentissimo Salvi, non io.
          E poi all’ora del te… Imperdonabile!

          • Andrea Salvi ha detto:

            Apprezzo il suo humour ma il 16 lei è intervenuto alle 17.06. Anche Lei alla ora del te non scherza…

      • G. Gervasi ha detto:

        vedi l’articolo di Emiliano Fittipaldi su Espresso-Repubblica
        espresso-repubblica.it/attualita/2017/01/12/news/cosi-il-vaticano-protegge-i-preti-pedofili-1.293368
        Di Emiliano Fittipaldi il libro appena uscito “Lussuria”
        (Feltrinelli, 2017) su “alti prelati del Vaticano, italiani e stranieri. Molto vicini a papa Francesco. Che per anni hanno insabbiato le violenze sessuali sui minori da parte degli orchi con la tonaca. … responsabilità, silenzi e omertà”.
        Vedi anche sull’Espresso l’articolo di Emiliano Fittipaldi su Mons. Calogero La Piana, vescovo emerito di Messina.
        Nel suo testamento scrive il defunto dott. Rossi: “Ho avuto con monsignor Calogero La Piana un rapporto bellissimo di rapporti omosessuali che ho tenuto segreto per molti anni, ma penso che ora sia il caso di manifestarli…” in modo che non cadano nell’oblio

  • ettore ha detto:

    lapsus calami

    che hanno reagito facendo “lettere” durante la…. leggere