Italian and English — DON NICOLA BUX: NELLA CHIESA STALINISMO IN GUANTI GIALLI. — FR. NICOLA BUX: IN THE CHURCH STALINISM IN YELLOW GLOVES.

7 Agosto 2019 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Stilum Curiae è onorato e lietissimo di pubblicare una lettera che ci ha inviato don Nicola Bux, sul quanto sta avvenendo nell’Istituto Giovanni Paolo II, e più in generale nella Chiesa. Credo che si tratti di una testimonianza non solo interessante, ma profondamente e dolorosamente lucida, che fotografa in maniera impietosa i modelli di azione e di pensiero di quella che è divenuta mai come prima una specie di Corte totalitaria. Buona lettura.

Ω

Gentile Direttore,

sull’ultima vicenda dell’Istituto Giovanni Paolo II per gli studi sul Matrimonio e la Famiglia, è il caso di evidenziare l’arretramento avvenuto nella Chiesa, a confronto col Medioevo, nel quale si facevano le dispute teologiche tra francescani e domenicani, sulla base di chi aveva più argomenti per vincere. Siamo arrivati ai metodi staliniani con i guanti gialli. Non c’è più confronto, disputa, nella Chiesa. Se non la pensi come il capo, sei individuato, catalogato ed escluso. E’ l’effetto nefasto dell’ideologia del dialogo, che va bene finché la pensi come chi lo predica.

A conferma, poi, del pluralismo e della sinodalità, ecco il licenziamento di professori ordinari che vengono privati per ragioni ideologiche della loro cattedra.

Cosa succederebbe in qualsiasi altra università se si facesse questo?

Quale prestigio accademico resterà al Giovanni Paolo II? (la domanda non è solo se continuerà ad essere un’istituzione universitaria ispirata da Giovanni Paolo II, ma se continuerà ad essere un’istituzione universitaria).

Tutto questo pesa in maniera singolare sul preside, in quanto uomo dell’Accademia che presiede quest’operazione: certamente non ha agito ex sese ma dietro ordine superiore.

In modo brutale o con motivazioni inconsistenti, sta avvenendo altrettanto nei Seminari, nelle Facoltà, nelle Congregazioni e nei Dicasteri romani.

Il paradosso è che si propaganda il dialogo ecumenico e interreligioso all’esterno, mentre si afferma la dittatura del pensiero unico all’interno.

Molti si chiedono – sempre in nome della sinodalità e del pluralismo – :non si dovrebbe promuovere il confronto tra tutti i battezzati, in specie tra tutte le categorie di teologi? Un confronto che abbia come riferimento il pensiero cattolico, secondo la massima di S.Vincenzo di Lerins:”quello che sempre, dovunque e da tutti è stato creduto”?

Forse sta venendo il tempo in cui ci si deve alzare in piedi e muovere verso san Pietro, da ogni parte del mondo, per denunciare il novello ‘latrocinium ephesinum’.Mi spiego. Il secondo concilio di Efeso del 449, noto tra i teologi cattolici e ortodossi come il latrocinium Ephesi o brigantaggio di Efeso (in lingua greca Ληστρική τηςΕφέσου), fu un concilio ecclesiastico cristologico. A seguito dei contrasti insorti in esso  sulla persona di Gesù Cristo, e soprattutto di quello successivo di Calcedonia (451) le chiese cristiane si divisero in calcedoniane e pre-calcedoniane.

Sembra di dedurre che, dopo il prossimo sinodo, si dichiarerà superato Gesù Cristo, perché pare che l’Amazzonia e qualche altra ‘regione europea’, non ne abbia più bisogno per la salvezza, perché sta bene come sta. Intanto si dichiara superata la “teologia morale” del matrimonio e famiglia voluta dal Signore, che Giovanni Paolo II difese e diffuse, pagando di persona. Perciò siamo ai prodromi del latrocinio efesino. Allora, seguiamo Benedetto XVI che ha espresso solidarietà al preside defenestrato, e immaginiamo papa Francesco quanto sia contrariato da tutto ciò, malgrado tutte le sue esortazioni al pluralismo, alla parresia e alla sinodalità.

Perciò corriamo ai ripari, in primis docenti e studenti del Giovanni Paolo II, prima che sia troppo tardi.Tutti a san Pietro!

Cordiali saluti

in Domino Iesu


Il documento di don Nicola Bux ci sembrava così importante e ricco di significati che Stilum Curiae ne ha procurato una traduzione; il più fedele possibile, e la cui responsabilità prendiamo interamente.

Ω

Dear Director,

on the last story of the John Paul II Institute for Studies on Marriage and the Family, it is appropriate to highlight the backwardness that occurred in the Church, compared to the Middle Ages, in which theological disputes were made between Franciscans and Dominicans, on the basis of those who had more arguments to win. We arrived at Stalinist methods with yellow gloves. There is no more confrontation, dispute, in the Church. If you don’t think as the leader does, you are identified, cataloged and excluded. It is the harmful effect of the ideology of dialogue, which is fine as long as you think in the same lines of the one who preaches it.

To confirm, then, pluralism and synodality, here we have the dismissal of full professors who are deprived of their professorship for ideological reasons.

What would happen in any other university if you did this?

What academic prestige will be left to John Paul II? (the question is not just whether it will continue to be a university institution inspired by John Paul II, but whether it will continue to be a university institution).

All this weighs in a singular way on the headmaster, as a man of the Academy who presides over this operation: he certainly did not act ex sese but behind a higher order.

In a brutal way or with inconsistent motivations, the same thing is happening in the Seminaries, in the Faculties, in the Congregations and in the Roman Dicasteries.

The paradox is that ecumenical and interreligious dialogue is propagated to the outside, while the dictatorship of the single thought within is affirmed.

Many ask themselves – always in the name of synodality and pluralism -: shouldn’t the comparison between all the baptized be promoted, especially among all the categories of theologians? A comparison that has Catholic thought as reference, according to the maxim of St. Vincent of Lerins: “what has always been believed, everywhere and by everyone”?

Perhaps the time is coming when we must stand up and move towards St. Peter, from all over the world, to denounce the new ‘latrocinium ephesinum’. I explain myself. The second council of Ephesus in 449, known among Catholic and Orthodox theologians as the latrocinium Ephesi or brigandage of Ephesus (in Greek Ληστρική της Εφέσου), was a Christological ecclesiastical council. As a result of the conflicts that arose in it over the person of Jesus Christ, and especially of the later one of Chalcedon (451) the Christian churches were divided into Chalcedonian and Pre-Chalcedonian.

It seems right to infer that, after the next synod, Jesus Christ will be declared outdated, because it seems that the Amazon and some other ‘European region’, no longer need Him for salvation, because they are fine as they are. Meanwhile, the “moral theology” of marriage and family declared by the Lord has been declared overcome; the one which John Paul II defended and spread, paying in person. Therefore we are at the prodromes of the Ephesian betrayal. Then, let us follow Benedict XVI who expressed solidarity with the defenestrated headmaster, and imagine Pope Francis how annoyed he is by all this, despite all his exhortations to pluralism, parresia and synodality.

So let us run and try and mend the situation, first and foremost teachers and students of John Paul II, before it is too late. All to St. Peter!

Sincerely

in Domino Iesu




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67 commenti

  • Nicola B. ha detto:

    Allego un articolo che contiene il capitolo 116 del Dialogo della Divina Provvidenza di Santa Caterina da Siena. È Dio che parla a Santa Caterina . Il capitolo è I FEDELI IN CASO DI INDEGNITÀ DEI MINISTRI DI DIO. Allego questo brano perché ormai vedo che, purtroppo, molti lettori e lettrici si esprimono in maniera molto molto pesante( eufemismo) verso i cattivi ed indegni Ministri di Dio. Il brano ci dice come e perché comportarci in un certo modo nei loro riguardi. Scrivo questo perché TUTTI NOI , compreso me quindi, dovremo rispondere di questo comportamento nei loro confronti un giorno di fronte a Dio.

    http://www.santalessandro.org/2015/03/i-preti-amministratori-del-sole-i-loro-peccati-la-chiesa-parola-di-santa-caterina-da-siena-san-francesco-e-don-milani/

    • MARIO ha detto:

      Questi Dialoghi e riflessioni ci siano da guida. Sempre.
      Grazie. Pace e bene.

  • Riccardo ha detto:

    Caro Direttore,
    colgo l’occasione di questo articolo di Mons. Nicola Bux per unirmi al suo urgente appello di “alzarci in piedi e muovere verso S.Pietro”.
    A dire il vero anch’io avevo pensato ad una marcia pacifica su Roma, di noi cristiano cattolici, che, attoniti e quasi increduli, aborriamo lo stravolgimento in corso e il cambio di paradigma impressi alla chiesa dal papa nero e dalle congreghe del sinedrio massonico che occupa, ormai stabilmente, il Vaticano a servizio delle lobby di potere internazionali per linstaurazione della dittatura del pensiero unico.

    Il lento ma progressivo lavoro luciferino perpetrato dalla massoneria internazionale, già infiltratasi molto tempo prima del concilio vaticano II, nelle strutture di governo della Chiesa, la clava usata dai saccenti teologi modernisti della nouvelle theology, approdata oggi nella teologia della liberazione, per abbattere e distruggere la tradizione e il patrimonio bimillenario della Chiesa cattolica, la metastasi prodotta dalle nuove eresie – postmodernista, neoariana e neoluterana – di questa neo chiesa, “stravagante” e “meretrice”, ci impongono di uscire dal torpore nel quale siamo immersi e ridestare in noi lo Spirito di Verità che nostro Signore, a caro prezzo ci ha donato perché potessimo vivere nella libertà dei Figli di Dio, e che ci vuole soldati di Cristo pronti a difendere la Verità e la libertà oggi più che mai sotto assedio.
    Ecco perché , dati i tempi, dobbiamo unirci, come milizie della Santa Vergine, con le divise e le armi che Lei ci invita ad indossare e marciare su Roma.
    Con riferimento ai gravi fatti accaduti riguardo all’Istituto Giovanni Paolo II, che dire.
    Robe da “CHIODI”.
    Forse dovremmo recitare i “SEQUERI” miracula per ritrovare la saggezza e l’impostazione volute per l’istituto da Giovanni Paolo II – espropriato dal nuovo corso di epurazioni e dal nuovo impulso imposto da Jorge Mario Bergoglio – e, quasi certamente, per sempre perdute.
    Ormai gli riescono bene i golpe, al sinedrio massonico di cui Bergoglio, non so quanto inconsciamente, è capo, perpetrati a danno della Chiesa, a partire da quello della sua elezione al soglio pontificio.
    Vedi mafia di S. Gallo.
    Vero è che dove mettono mano fanno danno.
    Questo agire nella notte, “mentre tutti dormivano”, seminando la zizzania nel meraviglioso campo di grano del Signore che è la Sua Chiesa, ricorda molto il vangelo di Mt.13,24-30.
    Non è facile passarla in rassegna tutta questa zizzania, tanto innumerevoli sono gli oltraggi da costoro perpetrati – ma anche dai nostri peccati, perché anche noi non possiamo esimerci dalle colpe del collasso morale della chiesa e dell’umanità -.
    Oltre a questa, dell’istituto S. Giovanni Paolo II, ultima e non ultima, perché dobbiamo aspettarcene altre di diavolerie col prossimo sinodo dell’amazzonia, basti qui citare, i capolavori dell’antichiesa che sono Amoris laetitie e la violenta ingerenza che si è abbattuta nei luoghi sacri della vita contemplativa, di monasteri e ordini religiosi, che, in certi casi, con il commissariamento di alcuni di loro, ha costituito un vero e proprio scempio e oltraggio della loro identità e alla loro peculiare impostazione di vita tutta interamente dedita al Signore. Insomma, oltre a proclamare quotidianamente a ritmo martellante l’apertura di porti, ponti e frontiere, specie qui da noi, nella nostra povera Italia, magari per agevolare il non troppo lontano nuovo saccheggio di Roma ad opera dell’islam, in questo ultimo caso sembra vogliano abbattere le mura di monasteri e sacri eremi, dove spose e sposi di Cristo hanno chiuso i loro occhi al mondo per volgere lo sguardo unicamente a Dio, per il bene del mondo, al punto che da sempre vengono chiamati i “parafulmini” dell’umanità, e a noi paiono come quei “giusti” della sacra scrittura, solo per i quali Dio avrebbe potuto risparmiare dalla distruzione Sodoma e Gomorra.

    Stiamo vivendo gli “ultimi tempi”, quelli dello scontro finale fra “il dragone infernale e la donna vestita di sole” e, come Maria ci ha detto, alla fine il Suo cuore immacolato trionferà, perché in Lei si compie il disegno di Dio da Lui annunciato fin dalla genesi: “Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe. Questa ti schiaccera’ il capo e tu le insidierai il calcagno”.

    Pertanto, senza allarmarci troppo, muoviamo se necessario a Roma, ma soprattutto preghiamo come Maria e Gesù ci hanno insegnato e chiedono.
    Preghiera, digiuno – prima di tutto dal peccato – e penitenza per espiare i peccati del mondo.
    Siano lodati Gesù e Maria

  • Luciano Motz ha detto:

    Già vent’anni fa, l’11 marzo 1995, la Madonna rivelava a don Gobbi:«Nella Chiesa sarà portata a termine la grande apostasia, che si diffonderà in tutto il mondo; lo scisma verrà compiuto nel generale allontanamento dal Vangelo e dalla vera fede. In essa entrerà l’uomo iniquo, che si oppone a Cristo, e che porterà al suo interno l’abominio della desolazione, dando così compimento all’orribile sacrilegio, di cui ha parlato il profeta Daniele». Oggi tocchiamo con mano che satana si è insediato ai vertici della Chiesa. Satanasso, eterno incantatore e facitore di astuzie e inganni, sta in plancia a dare ordini, mentre il suo fedele nocchiero conduce la fragile navicella a sfracellarsi sugli scogli, seguendo il disegno di distruggere Santa Romana Chiesa edificata sul fondamento degli Apostoli. La ciurma, vera feccia di sodomiti senza timor di Dio, manovra. I passeggeri per lo più tacciono e, i più vili e paurosi, applaudono. Solo pochi coraggiosi tentano d’invertire la rotta. La loro fede è messa a dura prova, ma devono pazientare, pregare e attendere che il Signore agisca, perché Egli non permetterà che il suo Corpo Mistico sia rovinato e spedirà il nocchiero, attorniato dalla ciurma, a fare a tressette con Lucifero e gli ignavi, neppure degni dell’inferno, saranno ammassati dove scrisse Dante, mentre i giusti alla fine saranno nella gioia.

  • MARIO ha detto:

    Non credo che le cattedre di teologia possano considerarsi a vita, come il munus petrinum; ritengo invece che dopo gli 80 anni si possa tranquillamente accettare di essere sostituiti. Nessuno è indispensabile, in fondo siamo tutti “servi inutili”.

    Quanto a don Nicola Bux, non mi è sembrato proprio il miglior testimone della verità, quando in una conferenza, per dimostrare che la ricezione della comunione sulle mani sia un atto sacrilego (sic!), usava le seguenti tre argomentazioni.
    – Nella descrizione dell’Ultima Cena, i Vangeli sinottici usano tutti lo stesso verbo greco “λαβετε (labete)” per dire “prendete” (e mangiate…) e secondo N. Bux il significato di questo verbo greco non sarebbe “prendete” ma “ricevete” (naturalmente, secondo lui, in bocca…).
    Peccato, dico io, che lo stesso verbo “λαβον (labon)” venga usato dai tre sinottici immediatamente prima per dire “preso” (il pane…); le forme verbali “λαβετε” e “λαβον” derivano ambedue infatti dallo stesso verbo “λαμβανω (lambano)”, che ha come primo significato “prendere con la mano” e non “ricevere”.
    – Il secondo argomento fa riferimento al dipinto dell’Ultima Cena del Tintoretto, in cui si vede che Gesù offre il pane consacrato in bocca all’apostolo Giovanni.
    A parte il mio giudizio personale sul dipinto, che di sacro mi ispira ben poco (con la presenza nel cenacolo di donne e uomini in tutt’altre faccende affaccendati…), cosa c’entra un dipinto del 1500 con la realtà storica dell’Ultima Cena ?
    – Infine, per sostenere la sua tesi, N. Bux afferma che molti, subito dopo aver ricevuto la comunione (sulle mani), sbattono le mani fra di loro per pulirle, con conseguente dispersione a terra di frammenti eucaristici.
    Onestamente, in tutta la mia vita (ho anch’io qualche annetto e ho sempre frequentato la chiesa), non ho mai visto nulla di simile.

    Lascio giudicare a voi se questa è serietà…

    Pace e bene

    • Padre Gabriele ROSSI ha detto:

      Sig. Mario, sarei tentato di risponderle per esteso e per le rime, così come meriterebbe il suo commento presuntuoso e arrogante… ma mi trattengo. Le dico solo una cosa: lo sappiamo noi preti in quanti modi irriguardosi viene presa la Sacra Particola in mano dai nostri fedeli; lo sappiamo noi preti che celebriamo e distribuiamo la Santa Comunione tutti i giorni… Ma stia tranquillo: questo spettacolo pietoso prima o poi finirà!

      • MARIO ha detto:

        Si lasci pure tentare Padre e risponda, se possibile non troppo “per le rime”, alle mie argomentazioni “presuntuose e arroganti”, punto per punto.
        Le sarò infinitamente grato.

        Le vorrei ricordare inoltre che l’unica cosa che Gesù ha dato in bocca a qualcuno, è il boccone intinto dato a Giuda nell’Ultima Cena.

        A proposito poi di Giuda e Ultima Cena, vorrei puntualizzare che anche lui ricevette l’Eucarestia da Gesù; argomento affrontato nel passato dai più grandi teologi e dottori della Chiesa (S. Tommaso, S. Agostino, S. Crisostomo, ecc.), ma di cui oggi non si sente mai parlare.
        Sarebbe interessante una bella discussione in proposito…

        Pace e bene.

        • Padre Gabriele Rossi ha detto:

          Lei, sig. Mario, si tenga le sue conoscenze teoriche e il suo indottrinamento ideologico sulla questione. Io mi tengo la mia esperienza pastorale di anni in diverse parti del mondo. Per come di fatto si realizza, la Comunione sulle mani è una pratica semplicemente penosa e indecorosa.

        • Padre Gabriele ROSSI ha detto:

          E se invece di firmarsi “Mario”, mettesse il suo nome e cognome completo, corredato magari anche da una foto, allora sapremmo con quale luminare delle scienze teologiche avremmo a che fare!

    • carlone ha detto:

      Beh , insomma , non è che quel prendete con la mano è riferito ai consacrati che recitando la formula trasmettono direttamente tra il loro tatto e il nostro , il passaggio del Corpo di Cristo . ? Se la mette sulla mano viene spezzato il passaggio non venendo direttamente mangiata ?

    • Gian Piero ha detto:

      E lei invece Mario quali argomenti logici,liturgici, teologici, , potrebb addurre a favore della ricezione della Comunione sulle mani? Che.c osi’ si fa piu’in fretta? Che.cosi’non.c’e’bis ogno di inginocchiarsi?che poi eventualmente uno.puo’mettersi in tasca l’Ostia e mangiarlavin un secondo tempo?
      Non c’e’ALCUNA ragione valide per la comunione sulle mani
      Almeno gli argomenti di don Bux per la G omunione in bocca hanno un senso logico.

      • Mac ha detto:

        Ubi Mario Nicola cessat!

        Ci dica Mario per poterla seguire meglio dove trovare lesue ponderose pubblicazioni, dove trovare in rete sue conferenze, quali incarichi ha ottenuto da Pontefice regnante; non avendo sposato se non mia moglie sono disposto a fare di le, caro Mario, il mio riferimento per capire questioni “liturgiche” vitali per la Chiesa.

        Per quanto riguarda la Comunione in mano mi basta sapere che si tratta di un indulto.
        Un po’ come l’obbligo delle cinture di sicurezza in macchina; so che ci sono casi per cui si può essere esentati ma non rientrando in quei casi mi attengo alla norma generale, mi metto la cintura e faccio anche la cosa più saggia per me stesso.

        Saluti.

        • MARIO ha detto:

          Lei purtroppo, come molti altri, confondono SCIENZA con SAPIENZA.
          Gesù, per es., ha scelto Pietro (pescatore ignorante, secondo la scienza del tempo) e non Hillel o Sciammai (i grandi rabbi del tempo; vada a vedersi chi erano…). Quello più “addottorato” dei suoi apostoli, Giuda di Keriot (in precedenza uomo del Tempio), è stato quello che lo ha tradito.
          Pensiamoci ogni tanto…

          Sono un tecnico e non un teologo e di me eventualmente potrebbe trovare documentazione di tutt’altro genere.

          Pace e bene

          • MASSIMILIANO ha detto:

            Ecco bravo Mario, continui a fare il tecnico. Sicuramente nel suo campo sarà più preparato. Ps. Lei sa davvero cos’è la sapienza? Saluti.
            Massimiliano.

          • Mac ha detto:

            Io non confondo un bel niente, è lei che non capisce l’ironia.

            Lei con goffo “benaltrismo” vuole solo far passare Mons. Bux come un mezzo ciarlatano distraendo la discussione dal contenuto del suo appello !

            Le auguro di capire che molti non abboccano.

            Per ora niente saluti.

          • Milli ha detto:

            Lei sig.Mario mi pare un tantino in malafede, dal momento che dice di conoscere gli scritti di Maria Valtorta. Se lei li avesse letti bene non avrebbe nessun bisogno di chiedere lumi di qua e di là perché Gesù è chiarissimo . Per Giuda l’Eucarestia è stata condanna e non nutrimento, ma per volontà sua! Non c’entra che fosse colto e del Tempio , Giuda era ciò che era per la sua volontà personale di peccare, malgrado le tante preghiere di Gesù . Gesù ha pure detto che Giuda avrebbe potuto salvarsi se solo avesse chiesto perdono, anche dopo il tradimento, invece è finito all’Inferno, a scanso di equivoci, per chi pensa il contrario.
            Ma lei sa anche che c’erano dei giusti anche tra scribi, farisei ed erodiani, come pure c’erano ingiusti tra il popolo ignorante. Si è forse dimenticato di Gamaliele?

    • Adriana ha detto:

      Strane le osservazioni sul ” ricevere ” e “prendere ” .- Prese un pane , lo spezzò e lo benedisse …- Mi pare ovvio che , nell’ultima cena , non imboccasse i discepoli . Altra e ben diversa cosa è quando il sacerdote ( alter Christus ) distribuisce la sottile e fragile particola ai fedeli .

    • Chianino ha detto:

      I teologi rimossi non avevano certo 80 anni. Melina 66 e Noriega è ancora più giovane. I docenti diventano emeriti a 70. Dato che i nuovi statuti del GP2 prevedono che i vecchi ordinamenti siano vigenti per altri 3 anni , si poteva aspettare e poi pensionare senza tutto questo smodato agitarsi. Mi sembra che le dimissioni dei vescovi “non allineati ” a 75 anni vengano subito accettate mentre altri più “allineati” sono riconfermati o comunque le rinunce sono lì che aspettano anni…
      Almeno un po’ di eleganza curiale nel fare le cose….

    • Milli ha detto:

      Sig.Mario io non conosco queste argomentazioni, so che mi sembra un maggior rispetto non toccare con le mani l’ostia consacrata. Le mani del sacerdote sono mani consacrate, le mie no.

      • MARIO ha detto:

        Tengo a precisare che io non critico assolutamente e non mi da nessun fastidio chi riceve la comunione in bocca.
        Mi addolora invece chi pretende, con argomentazioni più che discutibili, di dare del sacrilego a chi preferisce ricevere la comunione sulla mano, anche se lo fa con la dovuta devozione (sempre necessaria naturalmente).
        Credo onestamente che questo sia uno dei tanti modi per creare o alimentare la divisione tra i fedeli ( come se non ce ne fosse abbastanza…).

        Riguardo all’Eucarestia a Giuda, potrebbe essere che Gesù è disposto a dare tutto sè stesso a ogni uomo, in qualunque condizione si trovi (così nell’Eucarestia come sulla Croce), e che spetti alla libertà dell’uomo usare di questo dono immenso o per la propria salvezza o per la propria condanna (con tutto ciò che ne deriva…).

        Intuisco che anche lei abbia una predilezione per gli scritti di Maria Valtorta (dono inestimabile) e questo mi fa molto piacere.
        Pace e bene.

    • Anonimo ha detto:

      I suoi commenti poco cristiani invitano ad una pseudo religione sciatta e non generano nel cuore dei lettori né pace né bene, ma malessere e rabbia. Quanta ipocrisia. Forse non si è capito che la festa sta per finire e si pensa ancora di tenere buona la gente con le chiacchiere. C’è bisogno di Verità, che certo non può dare lei, né quelli come lei.

    • MASSIMILIANO ha detto:

      I dodici erano gli apostoli. Gli apostoli sono i vescovi. E i vescovi la particola la possono prendere con le mani. (se vuole le faccio un disegnino). Il resto è fuffa. Fuffa di un personaggio che come tanti altri interpreta a proprio piacimento la fede bimillenaria. Saluti.
      Massimiliano.

      • MARIO ha detto:

        La comunione in bocca o sulla mano non è sicuramente un problema di fede; su questo stia tranquillo.
        La “fuffa” invece potrebbe essere di chi magari ha la bocca più sporca delle mani.
        Pace e bene.

        • MASSIMILIANO ha detto:

          Contento Lei… Con le stesse argomentazioni lo vada a spiegare a padre Pio e a tutti i santi che di questo argomento hanno abbondantemente parlato. Io le ho detto la verità che non è certo frutto delle mie elocubrazioni. La rispostina della bocca è talmente puerile per stile e contenuto che mi risparmio la risposta. Pace e bene.
          Massimiliano.

    • Nikolaus ha detto:

      Ricevere la particola consacrata, o meglio, il Corpo di NSGC sulla mano o sulla lingua, non è questione se nell’Ultima Cena si sia fatto in un modo o in un altro; e non è questione di briciole che cadono per terra. È questione di RISPETTO E RIVERENZA. Se tu sei davvero e profondamente consapevole che in quel momento sei difronte a DIO Vivo e Vero, ti inginocchi e ricevi sulla lingua !!
      I biscotti si ricevono in mano, il Corpo di Nostro Signore Gesù Cristo si riceve sulla lingua, e in ginocchio. E sapere e fare questo non è questione né di Scienza, né di Sapienza, né di Teologia, né di Esperienza, è solo questione di AMORE. Se tu davvero ami Colui che è morto per te e che in quel momento ti si offre come Nutrimento di Salvezza, per Amore ti inginocchi e ricevi sulla lingua !!
      Sia lodato Gesù Cristo.

      • MARIO ha detto:

        Concordo assolutamente con lei sul “rispetto e riverenza” dovuti al Corpo di NSGC.
        Credo però che a Gesù interessi prioritariamente l’atteggiamento interiore del nostro cuore e del nostro spirito (“…d’ora in poi i veri adoratori mi adoreranno in spirito e verità.”)
        Le forme esteriori per esprimere il nostro AMORE possono esserci di aiuto; ma credo anche che Gesù, durante la Celebrazione Eucaristica, apprezzi maggiormente quelle forme che esprimono anche fisicamente l’UNITA’ dei fedeli (espressione dell’unità della Chiesa) attraverso una gestualità comune, rispetto a manifestazioni più o meno individualistiche e diversificate della propria devozione.

        Comunque la ringrazio. Pace e bene.

  • Anima smarrita ha detto:

    Dopo aver letto negli ultimi tempi numerosi interventi autorevoli proposti da mons. Bux – tutti caduti nel vuoto, nemmeno presi in considerazione da colleghi e confratelli – dobbiamo forse, ora, prepararci a sentir pronunciare qualche anatema nei suoi confronti, foss’anche soltanto da leggere fra i commenti di questo blog, per aver istigato i fedeli alla disobbedienza con l’aggravante dell’offesa al pontefice? Nella migliore delle ipotesi, come da precedenti, anche quest’estremo “grido” si perderà nell’abituale, tombale, silenzio.
    Intanto: grazie! monsignore, per quel che può valere una semplice dichiarazione di riconoscenza. Magari fosse fattibile secondo gli intenti dell’iniziativa – e più ancora sortisse i risultati sperati! ne dubito per i motivi che lei illustra… – la “chiamata a raccolta” a San Pietro… zona off limits per manifestazioni di protesta. E inoltre: si registrerebbe quella auspicata partecipazione oceanica, dal momento che le rilevazioni circa le “pattuglie” di cattolici – e più ancora di praticanti- rivelano un assottigliamento impressionante, soprattutto nel vecchio Continente?
    Dopo aver analizzato, alcuni mesi fa, su questo blog la crisi in cui versa la Chiesa in Germania e in Italia, è di questi giorni la “fotografia” della non più cattolicissima Spagna che mostra un significativo squilibrio, pari all’8,6 a vantaggio degli atei rispetto ai praticanti.
    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/spagna-spunta-dato-choc-atei-sono-pi-dei-cattolici-1736873.html

  • Elisabetta ha detto:

    Grazie Don Nicola!
    Esprimo solidarietà ai docenti, agli studenti, in unione con Benedetto XVI, con tutti i fratelli in Gesù Cristo,fedeli alla Parola di Dio e al suo insegnamento.
    ” …Venne tra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto. A quanti però l’hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio”

  • Carlo ha detto:

    Da ex docente di filosofia presso un noto istituto teologico (cacciato un anno fa, dopo 24 anni d’insegnamento, ufficialmente per motivi economici, verbalmente e senza alcuna comunicazione scritta) posso assicurare che nei centri periferici, aggregati alle pontificie università, l’insegnamento é costantemente disarticolato rispetto al magistero dottrinale della Chiesa

    • Anima smarrita ha detto:

      “Cacciato…senza alcuna comunicazione scritta”…
      Si allunga la lista dei “beneficiati” da tale trattamento: un metodo fatto sistema! Ed è pure fortunato chi non finisce “cacciato” a mezzo stampa e si vede anche negare il diritto di difendersi in un regolare processo da accuse, senza conoscerne la fondatezza e nei termini “veicolati” ai giornalisti.
      Mal comune mezzo gaudio??? Mai saggezza popolare – come in questi casi – risulta essere così irragionevole! Unico motivo di consolazione – si fa per dire – ritrovarsi in una compagnia di “misericordiati”, che non ha nulla a che vedere con quella dei “condonati” in base ad un giudizio soggettivo… forse…una medaglia… che al rovescio però mostra – a chi si degna di osservarle- le gravissime conseguenze di uno sfregio alla vita e alla dignità di un essere umano.

    • Raffaele Vargetto ha detto:

      L’insegnamento nei centri periferici – adesso anche nelle facoltà di teologia nelle università pontificie romane -, è disarticolato da più di quarant’anni rispetto al Magistero vero dei Papi, per la semplice ragione che il nuovo “padre della Chiesa”, da più di cinquant’anni è il gesuita eresiarca Karl Rahner, il capofila di una schiera innumerevole di teologi eretici che si fregiano dell’aggettivo “cattolici”, ma che di fatto non lo sono o non lo sono più. Inoltre lei, che è docente di filosofia, sa bene che la vera filosofia, la metafisica, la filosofia dell’essere, la filosofia classica sono state messe in soffitta anche dentro la Chiesa, con l’esito che ci si serve nella speculazione teologica di filosofie riconducibili al pensiero immanentista, radice del secolarismo e dell’ateismo.

    • milli ha detto:

      È un abuso bello e buono, non avete i sindacati?

      • Solo congetture ha detto:

        Se il docente presta la sua opera per solo 3 ore a settimana e, nel contempo ha un suo regolare impiego nella sua scuola statale, è facile far passare la sua prestazione professionale come volontariato. Quanti “volontari” ,magari regolarmente retribuiti ci sono nelle strutture ecclesiastiche?

      • Anima smarrita ha detto:

        La volontà papale è legge, indiscutibile e indiscussa, più ancora del Vangelo, che – come da dichiarazioni, viene messo in dubbio, mancando la conferma della “registrazione”. Così è , anche se … non pare…

  • Nicola B. ha detto:

    Importante, dalla Nuova Bussola Quotidiana di oggi mercoledì 7 Agosto.

    http://lanuovabq.it/it/la-festa-del-padre-dio-chiede-ai-suoi-figli-di-amarlo

  • Sulcitano ha detto:

    Viva Cristo Re! Nostro Signore e Salvatore. Chi realmente ama Cristo e la sua Chiesa, non può più tacere, bendandosi gli occhi per non vedere e compiacersi di non voler sentire. Tutti a San Pietro con rosario in mano per pregare, cantare e lodare a Dio del creato.

  • Padre Gabriele ROSSI ha detto:

    Tutti a San Pietro? Se organizzate qualcosa di concreto (anno, mese, giorno e ora), prometto di essere presente con altri amici… sempre “se Dio vuole”.

    • wp_7512482 ha detto:

      Credo che sarà soddisfatto.

      • Padre Gabriele ROSSI ha detto:

        Il Signore vi ricompensi. Grazie.

      • Lucy ha detto:

        Soprattutto fatelo sapere per tempo.Abitiamo a Cagliari e non è semplice per noi varcare il Tirreno

      • EquesFidus ha detto:

        Desidererei saperlo anch’io, per cortesia; è ora di dire basta a questo delirio nella Chiesa, e ripristinare le sane e sante Dottrina e Liturgia. Il merito di questo pontificato è stato averci mostrato che non si può mescolare il grano coi rovi, perché questi ultimi finiscono per soffocarlo.

    • ATHANASIUS ha detto:

      Tutti a San Pietro!

  • virro ha detto:

    Il Cardinale Ottaviani , morto il 3 agosto 1979, poiché conosceva il terzo segreto di Fatima fece sapere che presto satana si sarebbe seduto sul Trono di Pietro.
    Eccolo!!!!
    Quanto potremmo raccontare!!!!!
    La VERA misericordia ha sempre bisogno di essere accompagnata dalla VERA Verità,
    W CRISTO RE DELL’UNIVERSO

    • Raffaele Vargetto ha detto:

      Il Card. Ottaviani e altri che sapevano avrebbero dovuto gridarlo apertamente senza timore alcuno. Non servono le confidenze concesse a qualcuno. Se avevano letto tutto il segreto di Fatima, si sarebbero dovuti attivare con decisione per salvare la Chiesa, per salvare le anime. D’altronde, subito dopo il Concilio hanno potuto sperimentare già la progressiva realizzazione di quanto contenuto nel famoso segreto.

  • Mary ha detto:

    A me sembra un po’ uno scarica barile, della serie “armiamoci e partite. Lui dalla sua carica cosa fa?

    • Mac ha detto:

      Come cosa fa’ ?
      E’ il migliore e più attivo difensore della Vera e Santa Liturgia oggi in circolazione.

      Poi è chiaro che non vuole uno scisma, ma quando vedi che la casa brucia…….

      Trovo che quello di Monsignor Bux sia un intervento di grande importanza.

      Saluti.

  • Lucis ha detto:

    https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2019/08/01/news/la-villa-di-medjugorje-con-terrazza-abusiva-1.37290772/amp/
    Fuori tema: ora che anche la neo chiesa si è appropriata di Medjugorje a nessuno, proprio a nessuno interessa più diffondere certe notizie

    • Raffaele Vargetto ha detto:

      La “NeoChiesa”, come qualcuno di voi dice, non si approprierà di niente, perché la Madonna scrive diritto per righe storte. Ella sa come agire e guidare il piccolo gregge. A Lei interessa salvare quante più anime possibile.

  • Adriana ha detto:

    Per essere ” onesti ” questo Papa qualche cosa ha imparato da Gesù : ” Chi non è con me è contro di me ” , ( nell’interpretazione di ” teologi ” di fama : Hitler , Stalin , Mao , Pol Pot , Castro…).

  • Lucis ha detto:

    Papa Francesco contrariato??? Bux sa benissimo che non è così! Possibile che nessuno abbia il coraggio di dire le cose fino in fondo?

    • Adriana ha detto:

      Bux ha scritto : ” Immaginiamo che sia contrariato ” . Ci chiede uno sforzo di immaginazione – come quello del Barone di Munhausen che sollevò sé stesso e il proprio cavallo tirandosi su per il codino –
      E’ l’esercizio quotidiano della palestra di S. Marta .

    • Grog ha detto:

      A me riesce difficile immaginare Bergoglio contrariato da ciò di cui é stato causa o perlomeno complice.

      • MARCELLINO PANE E VINO ha detto:

        Perdonatemi, ma credo abbiate compreso il contrario di quello che mons. Bux ha voluto chiaramente intendere.

        • Luigi ha detto:

          Sì, a me pare intedesse contrariato dal fatto che Benedetto XVI abbia ricevuto mons Molina.

        • Grog ha detto:

          Rileggendo meglio mi sono in effetti accorto di aver compreso male. Chiedo venia.

          • carlone ha detto:

            Aveva compreso bene , ora si sbaglia , o legge che , ” malgrado tutte le esortazioni al pluralismo “, siano rivolte agli incontri privati di Benedetto ?

    • Lucy ha detto:

      Ma è il rovescio !È contrariato dalla solidarietà di Papa Benedetto a Melina ! Bux ha parlato chiaro , ha detto senza paure e reticenze “…..se non la pensi come il capo sei individuato , catalogato , escluso …..il Preside non ha agito ex sese ma dietro ORDINE SUPERIORE ….si afferma la dittatura del pensiero unico all’interno ( della chiesa ).Dunque che lo” stalinismo dai guanti gialli ” abbia un capo che dà ordini che vanno eseguiti è ormai chiaro a tutti. Ci sono i killer e c’è un mandante. Bravo Bux ! Ha reso un bel servizio alla Verità !.

      • Lucy ha detto:

        Non avevo letto ancora i commenti precedenti che dicono la stessa cosa che dico io.Contrariato oer l’amore e la partecipazione di Benedetto a Melina , che è un chiaro segnale di disapprovazione per l’operato circa l’Istituto e non solo.

  • Esdra ha detto:

    Tutti a San Pietro, il mercoledì a fare una sonora fischiata al redivivo Ceausescu.
    Bergoglio non è mai stato cattolico.

    • Anonimo ha detto:

      Aggiungo: anche sotto la sede del PD, radice e causa maledetta di questo cancro.

      • MASSIMILIANO ha detto:

        Le responsabilità della chiesa sono infinitamente più grandi rispetto a quelle di un partitucolo che nella sua brevissima storia ha cambiato non meno di 7 nomi… E infatti le punizioni saranno infinitamente più grandi… Ah, no… scusate… Dio non punisce più… Saluti.
        Massimiliano.

        • Anonimo ha detto:

          Te lo credi tu! L’ideologia rossa ha fatto milioni di morti dal 1848(o meglio, dal 1789) in poi. Mi stupisco che una simile cancrena, che ha ucciso giovani, vecchi ed addirittura feti a miliardi, venga ancora difesa. Sono stati i principali seminatori di scandalo, e ancora continuano, vedi Bibbiano! Ora cerca o di invertire persino i bambini… cosa vuoi vedere peggio di così? Del resto, che la Russia avrebbe sparso i propri errori nel mondo l’ha detto Maria Santissima a Fatima, non certo io….e la chiesa è andata dietro…errore gravissimo e rovinoso.

          • MASSIMILIANO ha detto:

            Se la chiesa non avesse accolto l’errore parleremmo del nulla. A me non interessa la corruzione del mondo. Corrotto lo è fin dal pricipio. Se invece si corrompe la Chiesa e diventa chiesa allora sono dolori. Si chiama katechon ed è, ribadisco, infinitamente più importante e decisivo. Ma ormai siamo abituati a guardare solo al materiale e infatti così facendo sminuiamo Dio stesso e la preghiera. A fatima fummo avvertiti. Gli errori si sarebbero sparsi certo. Ma chi avvertiva la Madonna? I Bolscevichi? I caporioni comunisti italiani dell’epoca? Castro? Suvvia… Saluti.
            Massimiliano.

          • Anonimo ha detto:

            Suvvia un corno. Vedo che parlare male del comunismo brucia ancora, ma i suoi crimini sono quelli che sono. Provi a dire suvvia a chi ha sperimentato i gulag… vedrà cosa le risponderanno. Quanto a sminuire Dio e la preghiera, ognuno sa per sé quanto, come e chi prega. Non si permetta giudizi sulla mia fede o sulla mia anima, come io non me ne permetto su quella degli altri. Da quale pulpito? Siamo tutti miseri peccatori.

          • MASSIMILIANO ha detto:

            Non dovrei neanche rispondere a una persona che non si firma, ma mi sento di dirle che lei non ha capito nulla di quello che ho scritto. Mi spiace. Saluti.
            Massimiliano.