ACCUSE DI VIGANÒ A PENA PARRA. CONFERME DA MARACAIBO. — VIGANÒ ACCUSES PENA PARRA. CONFIRMATIONS FROM MARACAIBO.

1 Agosto 2019 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Era di questo periodo, un anno fa, quando mi è arrivata la telefonata di mons. Carlo Maria Viganò, in cui diceva che avrebbe avuto piacere a incontrarmi per un’intervista sul caso McCarrick. Sapete che cosa è accaduto dopo: l’intervista si è trasformata in un memoriale, scritto dall’arcivescovo, apparsa il 26 agosto. Adesso, a un anno di distanza, posso vedere quanto fosse giusta la sua previsione. Quando gli chiesi, dopo che avessimo finito di leggere e fare un po’ di editing al suo memoriale, quale si aspettava sarebbe stata la reazione del Vaticano e del Pontefice, mi rispose più o meno così. Non faranno nulla, mi faranno attaccare personalmente, non risponderanno nel merito e aspetteranno che su tutta la questione cali il silenzio.

Il che è esattamente ciò che è accaduto. Dopo la prima risposta del Pontefice sull’aereo da Dublino – non dirò una parola -, papa Bergoglio ha lasciato passare molti mesi prima di rispondere a Valentina Alazaraki  di Televisa che non si ricordava se Viganò gli avesse parlato di McCarrick il 23 giugno 2013. Una giustificazione così zoppa, ed evidentemente incredibile (era stato il papa, a chiedere di Viganò; e la risposta era stata di una gravità inaudita) da far tacciare il Pontefice di mentitore da molte persone.

Nel frattempo McCarrick è stato condannato con un procedimento amministrativo; molto comodo per tutti i suoi complici di ieri e di oggi (Viganò ne ha nominati diversi, nella sua testimonianza; e nessuno di essi ha fiatato, e tanto meno ha detto: lei mente! Come farebbe qualunque persona innocente accusata di omissioni, complicità e silenzi scandalosi).

Così come è stata insabbiata sul nascere la richiesta, americana, di un’inchiesta apostolica sul caso McCarrick , probabilmente per evitare che venissero scoperchiate pietre pericolose.

È stato promesso, molti mesi fa, una decina, che tutti i documenti del caso Viganò conservati in Vaticano sarebbero stati esaminati, e eventualmente resi pubblici. Ne avete saputo più nulla? Eppure non dovrebbe essere difficile rintracciarli, quei documenti, se, come aveva denunciato l’ex Nunzio, alla Congregazione per i Vescovi c’era un voluminoso dossier su McCarrick…Notte e nebbia. Certo un esempio di trasparenza l’abbiamo avuto dal cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi, che è stato appena riconfermato – anche se ha compiuto 75 anni – alla guida della Congregazione. Nella sua filippica contro Viganò, ha ammesso finalmente che in effetti Benedetto XVI aveva imposto restrizioni o sanzioni al cardinale americano. Ma perché non ha detto che esisteva una lettera, scritta dal suo predecessore cardinale Giovanni Battista Re, in questo senso – quindi non solo un richiamo verbale – che di sicuro sarà sia a Roma che a Washington? Curioso, no?

Nel frattempo ogni singolo documento emerso in relazione al caso McCarrick, incluso il memoriale di mons. Anthony Figuereido, segretario di McCarrick e suo uomo di fiducia a Roma, ha confermato che l’ex Nunzio ha detto al verità, una verità che nessuno nel Vaticano del rinnovamento e della trasparenza vuole vedere. Così come vogliono evitare di vederla i giornalisti che si occupano di Vaticano. Il che è comprensibile: fare domande scomode, indiscrete e che stonino con gli usuali alleluja della stampa, nazionale e internazionale per il Pontefice così innovatore vuol dire guadagnarsi occhiate maligne da parte del Gran Capo e dei suoi giannizzeri…

McCarrick è roba vecchia, direte voi. Ma di recente mons. Viganò ha lanciato accuse gravi contro il nuovo Sostituto alla Segreteria di Stato, mons. Pena Parra. Il Washington Post, che le aveva ricevute, ha preferito non pubblicarle, dicendo di non essere in grado di aver conferme. E lo stesso ha fatto il Catholic Herald, nella sua nuova vita filo-vaticana. Scusateci, ma questo ci sembra incredibile.

Mons. Viganò nella sua intervista cita un collega venezuelano, Gastòn Guisandes Lopez, attualmente direttore di “Que Pasa”, a Maracaibo. Molti anni fa Lopez scrisse due articoli, in cui parlava di una lobby gay di preti di Maracaibo, comprendente sedici sacerdoti, fra cui Pena Parra. Guisandes Lopez cercò di farsi ricevere due volte dal nunzio in Venezuela, mons. Dupuy, senza riuscirci. Guisandes Lopez però gli scrisse una lettera, denunciando tutti i fatti contenuti negli articoli. Secondo Viganò questo documento, e i risultati di un’inchiesta fatta in loco sono in Segreteria di Stato: li vide con i suoi occhi.

Guisandes Lopez è vivo e vegeto. Stilum Curiae e Infovaticana, che non hanno certamente i mezzi delle grandi agenzie internazionali, o dei giornali, sono entrati in contatto con lui. Guisandes Lopez ha confermato personalmente a Gabriel Ariza tutti i fatti raccontati da Viganò, articoli e denuncia al Nunzio compresi. Non vi sembra strano che nessuno abbia avuto – nei grandi mezzi di comunicazione – la curiosità di verificare se quelle notizie scandalose che riguardano una delle più potenti persone del Vaticano, adesso, non trent’anni fa, fossero vere?

A me sì. E mi chiedo se sarebbe accaduto lo stesso se si fosse trattato di un ministro di Trump, o di Putin, o – perché no – di Salvini. Che pena.

E intanto, un anno dopo, tutte le domande poste da Viganò attendono ancora una risposta. E non sono questioni minuscole: riguardano la buona fede e l’affidabilità delle massime autorità morali, i vertici della Chiesa cattolica. Ma sembrano non interessare i giornalisti. Che si guardano bene dal porre domande fastidiose ai potenti. Le critiche e i dubbi li riservano per Viganò…



 

It was in this season, a year ago, when I received the phone call from Msgr. Carlo Maria Viganò, in which he said he would like to meet me for an interview on the McCarrick case. You know what happened after that: the interview turned into a witness, written by the archbishop, which was published on August 26th.

Now, a year later, I can see how right his prediction was. When I asked him, after we had finished reading and doing some editing at his text, what he expected the reaction of the Vatican and the Pope to be, he answered me more or less like this. They will do nothing, they will attack me personally, they will not answer on the issues and they will wait, hoping that time and silence will fall on the whole question.

Which is exactly what happened. After the Pope’s first response to the plane from Dublin – I will not say a word – Pope Bergoglio let many months pass before responding to Valentina Alazaraki of Televisa. He said he did not remember whether Viganò had told him about McCarrick on June 23rd, 2013.  Such a lame, and obviously unbelievable justification (it was the Pope, who asked for Viganò; and the answer had been of an unheard-of gravity) succeeded in having the Pontiff described as a liar by many people.

Meanwhile McCarrick was sentenced in an administrative proceeding; very convenient for all his accomplices of yesterday and today (Viganò has named several of them in his testimony; and none of them has answered nothing; nor any of them said: she lies! How would any innocent person accused of omissions, complicity and scandalous silences behave like that?

Just as the American request for an apostolic inquiry into the McCarrick case was shelved in the bud, probably to prevent dangerous stones from being uncovered.

It was promised, many months ago, a dozen more or less, by the Vatican, that all the documents of the Viganò case preserved in the Vatican would be examined, and eventually made public. Have you heard more about it? I did not. Yet it should not be difficult to trace them, those documents, if, as the former Nuncio had denounced, the Congregation for Bishops had a voluminous file on McCarrick … Night and fog.

Certainly a peculiar example of transparency we have had from Cardinal Marc Ouellet, Prefect of the Congregation for Bishops, who has just been reappointed- even though he is more than 75 years old – at the head of the Congregation. In his tirade against Viganò, he finally admitted that in fact Benedict XVI had imposed restrictions or sanctions on the American cardinal. But why did he not say that there was a letter, written by his predecessor cardinal Giovanni Battista Re, in this sense – so not only a verbal reminder – that will surely be both in Rome’s and Washington’s archives ? Curious, isn’t it?

Meanwhile, every single document emerged during these twelve months in relation to the McCarrick case, including the memorial of Msgr. Anthony Figuereido, McCarrick’s secretary and his trusted man in Rome, confirmed that the former Nuncio told the truth, a truth that nobody in the Vatican of the renewal and transparency wants to see.

Just as journalists who deal with the Vatican want to avoid seeing it. This is understandable: asking uncomfortable, indiscreet questions that disregard an are out of tune with  the usual national and international alleluja for the Pontiff means earning evil looks from the Grand Chief and his Janissaries …

McCarrick is old stuff, you say. But recently Msgr. Viganò has launched serious accusations against the new Substitute at the Secretariat of State, Msgr. Pena Parra. The Washington Post, which had received them, preferred not to publish them, saying it was unable to confirm. And the Catholic Herald did the same, in his new pro-Vatican life. Excuse us, but this seems scarcely credible.

Mgr. Viganò in his interview quotes a Venezuelan colleague, Gastòn Guisandes Lopez, currently director of “Que Pasa”, in Maracaibo. Many years ago Lopez wrote two articles, in which he spoke of a gay lobby of Maracaibo priests, – sixteen priests,  – including Pena Parra. Guisandes Lopez tried to be received twice by the nuncio in Venezuela, Msgr. Dupuy, without success. However, Guisandes Lopez wrote him a letter, denouncing all the facts contained in the articles. According to Viganò this document, and the results of a survey carried out on the spot are in the Secretariat of State: he saw them with his own eyes.

Guisandes Lopez is alive and well. Stilum Curiae and Infovaticana, who certainly do not have the means of large international agencies, or newspapers, have come into contact with him. Guisandes Lopez personally confirmed to Gabriel Ariza all the facts recounted by Viganò, articles and denunciation to the Nuncio included. Does it not seem strange to you that no one has had – in the major media – the curiosity to check whether those scandalous news concerning one of the most powerful people in the Vatican, now, not thirty years ago, were true?

To me, yes. And I wonder if the same would have happened if it had been a minister of Trump, or Putin, or – why not – by Salvini. What a pity!

And meanwhile, a year later, all the questions asked by Viganò still await an answer. And they are not minuscule topics: they concern the good faith and the reliability of the highest moral authorities, the leaders of the Catholic Church.

But journalists don’t seem to care. Journalists who are careful not to ask annoying questions to the powerful people. They reserve their critics and doubts for Viganò …




Texto en Español.

Infovaticana

En esta misma época, hace un año, me llegó la llamada telefónica de Mons. Carlo Maria Viganò, en la que me decía que le gustaría reunirse conmigo para una entrevista sobre el caso McCarrick. Lo que pasó después, lo saben ustedes: la entrevista se transformó en un informe, escrito por el arzobispo y publicado el 26 de agosto pasado. Ahora, un año después, puedo ver lo acertada que fue su previsión. Cuando le pregunté, después de acabar de leer lo que habíamos escrito y tras editar un poco su informe, cuál sería, en su opinión, la reacción del Vaticano y del Pontífice, me respondió más o menos esto: no harán nada, harán que me ataquen personalmente, no responderán en mérito a toda la cuestión y esperarán a que sobre todo este caso se extienda un manto de silencio.

 

Es exactamente lo que ha ocurrido. Después de la primera respuesta del papa en el avión de vuelta de Dublín -no diré nada-, el papa Bergoglio dejó pasar muchos meses antes de responder a Valentina Alazaraki, de Televisa: no se acordaba si Viganò le había hablado de McCarrick el 23 de junio de 2013. Una justificación tan absurda y, claramente, increíble (había sido el papa el que le había preguntado a Viganò sobre McCarrick; y la respuesta había sido de una gravedad inaudita) que hizo que muchas personas tacharan al papa de mentiroso.

 

 

Mientras tanto, McCarrick ha sido condenado mediante un proceso administrativo, muy útil para sus cómplices de ayer y de hoy (Viganò nombró a varios de ellos en su testimonio; ninguno de ellos ha dicho nada y mucho menos han dicho: ¡usted miente!, como haría cualquier persona inocente acusada de omisiones, complicidad y silencios escandalosos).

 

También se ocultó en cuanto surgió la petición, que venía de Estados Unidos, de una investigación apostólica sobre el caso Viganò, probablemente para evitar que se descubrieron hechos peligrosos.

 

Hace unos diez meses se prometió que todos los documentos del caso Viganò custodiados en el Vaticano serían estudiados y, si procede, serían hechos públicos. ¿Han sabido ustedes algo? Tampoco debería ser muy difícil localizar esos documentos si, como ha denunciado el ex nuncio, en la Congregación para los Obispos hay un voluminoso dosier sobre McCarrick… Noche y niebla. Ciertamente, un ejemplo de transparencia nos lo ha dado el cardenal Marc Ouellet, prefecto de la Congregación para los Obispos, que acaba de ser confirmado nuevamente -aunque ya ha cumplido los 75 años- como cabeza de la Congregación. En su filípica contra Viganò admitió que, efectivamente, Benedicto XVI había impuesto restricciones o sanciones al cardenal americano. Pero, ¿por qué no dijo que existía una carta sobre este asunto escrita por su predecesor el cardenal Giovanni Battista Re -y, por lo tanto, no sólo un recordatorio verbal- que seguro está en Roma como en Washington? Curioso, ¿no?

 

Mientras tanto, cada uno de los documentos que han surgido en relación al caso McCarrick, incluido el informe de mons. Anthony Figuereido, secretario de McCarrick y su hombre de confianza en Roma, ha confirmado que el ex nuncio ha dicho la verdad, una verdad que nadie en este Vaticano de la renovación y la transparencia quiere ver. También quieren evitar ver esta verdad los periodistas que informan sobre el Vaticano. Es comprensible: hacer preguntas incómodas, indiscretas y que desentonan con los habituales aleluyas de la prensa nacional e internacional por el pontífice, tan innovador, significa ganarse la antipatía del Gran Jefe y sus jenízaros…

 

McCarrick es un asunto ya pasado, dirán ustedes. Sin embargo, recientemente mons. Viganò ha lanzado acusaciones graves contra el nuevo Sustituto de la Secretaría de Estado, mons. Pena Parra. El Washington Post, que las había recibido, ha preferido no publicarlas escudándose en que no podía confirmar susodichas acusaciones. Y lo mismo ha hecho el Catholic Herald, en su nueva vida filo-vaticana. Me perdonarán, pero esto es increíble.

 

Mons. Viganò, en su entrevista, cita a un colega venezolano, Gastón Guisandes López, actualmente director de Qué Pasa, en Maracaibo. Hace unos años, López escribió dos artículos en los que hablaba de un lobby gay de sacerdotes de Maracaibo que incluía dieciséis sacerdotes, entre los cuales Pena Parra. Guisandes López intentó en dos ocasiones que le recibiera el nuncio en Venezuela, mons. Dupuy, sin conseguirlo. No obstante, Guisandes López le escribió una carta denunciando todos los hechos relatados en ambos artículos. Según Viganò, este documento y los resultados de una investigación llevada a cabo in loco están en la Secretaría de Estado: los ha visto con sus ojos.

 

Guisandes López está sano y salvo. Stilum Curiae e Infovaticana, que ciertamente no tienen los medios de las grandes agencias internacionales, o de los periódicos, se han puesto en contacto con él, que ha confirmado personalmente a Gabriel Ariza los hechos relatados por Viganò, incluidos los artículos y la carta de denuncia al nuncio. ¿No les parece extraño que nadie haya tenido -en los grandes medios de comunicación- la curiosidad de verificar si esas escandalosas noticias que atañen a una de las personas con más poder en el Vaticano ahora, no hace treinta años, son verdaderas? A mí sí me lo parece. Y me pregunto qué habría sucedido si se hubiera tratado de un ministro de Trump, o de Putin, o -por qué no- de Salvini. ¡Qué pena!

 

Mientras tanto, un año después, todas las preguntas planteadas por Viganò siguen esperando una respuesta. Y no son preguntas insignificantes, pues conciernen a la buena fe y la fiabilidad de las máximas autoridades morales, los vértices de la Iglesia católica.

 

Pero todo esto parece que no interesa a los periodistas, que evitan con gran cuidado plantear preguntas demasiado incómodas a los poderosos. Las críticas y las dudas las reservan para Viganò…

 





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67 commenti

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    In un’interessante intervista su “La verità”, don Alfredo Maria Morselli teme “La svalutazione dei cosiddetti assoluti morali”, cioè di quelle azioni che “se compiute con deliberato consenso, sono sempre peccato”.

    Riguardo a ciò, per don Morselli, Papa Francesco: “Dà adito all’interpretazione per cui, a certe condizioni, diventerebbe lecito compiere azioni che però sono intrinsecamente cattive. Ma questa sarebbe un’eresia terribile”, in quanto “viene meno la libertà dell’uomo. Se non è più responsabile delle sue azioni, perché in certe circostanze, non può fare altrimenti, allora non è nemmeno più libero. È come se Dio lo avesse abbandonato in una trappola, in cui vengono meno il disegno provvidenziale e gli aiuti invincibili della Grazia”.

    Don Morselli tocca un punto molto importante, che va capito bene per capire la gravità del rischio morale che corrono tanti cattolici.
    Infatti, se è vero che, perché vi sia il peccato mortale, la “materia” grave (OGGETTIVA) non basta, ma occorre anche la piena avvertenza e il deliberato consenso (SOGGETTIVI), per cui a un’azione grave non sempre corrisponde un peccato grave, è anche vero che, anche in casi del genere, un’azione NON può dirsi LECITA.
    Forse può essere definita come “NON IMPUTABILE”, almeno non fino ad essere peccato mortale, ma lecita non lo è mai, qualunque sia la condizione in cui è stata generata.
    Questione di lana caprina? No, perché a volte basta una virgola per esprimere concetti legati a REALTA’ sostanzialmente diverse, realtà che hanno a che vedere con la GRAZIA.

    Perciò, quando a un’azione OGGETTIVAMENTE grave non corrisponde un peccato personale grave, ciò è dovuto non a situazioni oggettive diverse, ma a situazioni soggettive non corrispondenti a uno stato della natura umana sufficientemente “sana” da essere libera.
    E’ vero, infatti, che Dio dona la grazia, ma è anche vero che la grazia rispetta la natura e la presuppone, per cui, ordinariamente, agisce rispettandone i “ritmi” (a meno che Dio voglia agire in modo straordinario).

    Così la natura umana può, ad esempio, essere invincibilmente condizionata dall’ignoranza, o dal demonio che in parte la possiede, o da una patologia psichica…
    E’ sempre un qualcosa di gravemente distorto, di “patologico”, uno stato alterato straordinario, tanto da non permettere sufficientemente l’esercizio “libero” della libertà, che nell’uomo sarà pure limitata, ma là dove la può esercitare, deve essere piena, e a volte può capitare che in certi ambiti machi proprio questa pienezza per una anormalità della natura dell’uomo.

    Parlare di azioni lecite a seconda delle circostanze in senso stretto è, perciò, sbagliato.
    Se invece se ne vuole parlare in senso “largo”, occorrono delle premesse. Ad esempio su cosa si intende per liceità, oppure di che tipo sono le circostanze che si prendono in considerazione…

  • Anima smarrita ha detto:

    Assordante il silenzio con il quale si è tentato di mettere a tacere le rivelazioni di mons. Viganò fin dal suo primo memoriale di un anno fa, seppellendole sotto un cumulo di denigrazioni. La verità ha sbaragliato gli indecenti tentativi di mistificarla, imponendosi nei fatti – tanti, che si sono succeduti nei mesi a seguire a ritmo irrefrenabile- che hanno scoperchiato un vaso di Pandora a lungo tenuto sigillato. È emerso un contenuto putrefatto con cui è giocoforza fare i conti e avviare un percorso di “purificazione”.
    Mons. Viganò, qualche giorno fa, ha incontrato un giornalista americano e ha parlato; ha rilasciato anche un commento sull’Instrumentum laboris per il Sinodo sull’Amazzonia e si è persino fatto fotografare, anche se di spalle. Evito riferimenti più precisi per non offrire elementi utili a malevoli intenzioni, anche se…l’indecenza (per usare un eufemismo!) ha dimostrato non avere limiti. Sono segni, a mio avviso, che denotano una personalità in pace con sé stesso, un uomo che non ha paura, a dimostrazione del coraggio delle proprie azioni e di quella “verità” che rende “liberi”.
    Un uomo che ha scelto di rispondere a quel dettato “il vostro parlare sia sì sì, no no” – sui tempi, sui modi, sulla sincerità della decisione, il giudizio spetta – come per tutti e per ogni azione – soltanto al Giudice supremo. E invece: è stato e lo si è lasciato esposto al giudizio – meglio: alla condanna – di vari giudici di tribunali mediatici, che dalla comoda poltrona di servizio scartabellando fra una vasta gamma di opinioni più o meno approssimative, di sicuro personali e non oggettive, si sono lasciati tentare dall’occasione di lasciare la propria firma su una tristissima pagina di cronaca.
    Sì: mons. Viganò ha provato a “lavare” qualche panno sudicio; è quello che fanno le lavandaie senza per questo essere soltanto condannate al disprezzo legato al luogo comune quanto alle loro…”chiacchiere”. Non dimentico che fu l’allora card. Ratzinger a denunciare al mondo intero durante la Via Crucis al Colosseo del 2005: «Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza!».
    Non sono un’intellettuale, né una persona importante o influente; sono solo una semplice creatura di Dio che deve solo a Lui riconoscenza per l’amore che sperimenta giorno per giorno, in situazioni non facili.
    Non so se mons. Viganò sia un lettore di questo blog; vorrei che a lui arrivasse il mio pensiero. Alle preghiere e alla vicinanza che gli hanno assicurato altri commentatori unisco le mie.
    «Vieni, Signore Gesù». Eccellenza, questa che Lei ha confidato – al giornalista che ha incontrato – essere la Sua profonda preghiera, è stata, è e sarà anche la mia e quella dei miei famigliari. Che il Signore, nella Sua infinita bontà, ascolti la nostra supplica.
    Voglia gradire il mio “grazie” dal profondo del cuore per avermi concesso di riconoscere in Lei un ministro-testimone di quella Chiesa in cui sono cresciuta nella fede e in cui ho creduto.
    Scusandomi per essermi dilungata, innanzitutto con il dott. Tosatti, non posso tralasciare un accenno alla “narrazione” giornalistica in materia di papato in corso, Vaticano e dintorni. Ho imparato a “leggere” il di tutto e di più, il non scritto, il fra le righe e il sottinteso. E già in precedenti commenti ho detto la mia sulla censura e autocensura vistosamente squadernata nella stampa italiana. Non mi ripeto; e volentieri avrei omesso il link di seguito, per evitare di contribuire alla pubblicità per l’autore di “Sodoma”, generosamente pubblicizzato dai suoi intervistati e dalle alte personalità vaticane che gli hanno aperto le porte di casa per anni, ma ritengo opportuno offrire a chi ne fosse interessato un suo articolo sul tema. Superfluo aggiungere che non ho acquistato il cartaceo per la lettura dell’integrale.
    https://left.it/2019/07/26/quello-che-i-vaticanisti-non-scrivono/

    • MARIO ha detto:

      Siamo apposto se tra i suoi referenti più autorevoli c’è anche Frederic Martel (autore di Sodoma), il quale attacca sì il Vaticano, ma da un fronte opposto a quello di mons. Viganò. Nel suo mirino non c’è infatti Papa Francesco, ma il clero conservatore-tradizionalista omofobo, che fa dell’omofobia una maschera per per coprire i propri vizi.

      Quanto a mons. Viganò, con tutto quello che gli è stato addebitato e per la maggior parte non smentito (su cui non intendo soffermarmi, per rispetto al ministero che ancora ricopre), mi sembrerebbe un po’ arduo definirlo un martire della verità.

      Pace e bene.

      • Anima smarrita ha detto:

        Se avesse letto attentamente la presentazione che ho fatto al link non avrebbe bisogno della seguente precisazione: non ho inteso sponsorizzare l’autore di “Sodoma”. Sono Bergoglio e la sua cerchia ad avere bisogno di tale “cantore” e gli hanno offerto pane per i suoi denti.
        Ho segnalato il suo articolo per la descrizione del metodo con cui i vaticanisti si lasciano “imbeccare”!!! E sinceramente non mi interessa nemmeno verificare se quanto riporta risponda a verità. Se accettano di essere eterodiretti, niente da eccepire, ma è comunque una “notizia”. Ed io leggo di tutto e ne traggo le conclusioni, come ho già precisato, senza lasciarmi confondere da quel che leggo, men che meno da accuse che si muovono a chi osa denunciare qualche malaffare e si ritrova sommerso di fango, senza che quanto denunciato trovi risposte e smentite nelle sedi appropriate, da parte dei chiamati in causa, e non nei tribunali mediatici, come ho scritto.
        Mons. Viganò ha citato persone, fatti, circostanze e documenti che comproverebbero le sue (e quelle di altri) rivelazioni; rilegga bene l’articolo di Tosatti e tutti i rimandi. Se lei scrive soltanto per far conoscere il suo punto di vista è un conto, se intende invece contestare quanto scritto da altri, almeno risponda nel merito con un minimo di attinenza.
        Non è mia intenzione né di mia spettanza distribuire patenti di santità – in tal caso di martirio per la verità, più che della verità – dirò di più: in paradiso sicuramente conteremo più santi e martiri di quelli elevati agli onori degli altari.
        Lei libero di pensarla come vuole, io non focalizzo l’attenzione sugli opposti schieramenti in una guerra sinceramente vergognosa. Si dia veramente pace!

      • Max ha detto:

        E cosa gli è stato addebitato? Che sia realistico ovviamente…o si riferiva alle panzane per screditarlo? Non credo! Giusto? Non sarà mica di aver concordato coi familiari una divisione ereditaria?! Non sarà mica la genialata della gelosia per non aver avuto incarichi? ( che visto lo spessore a-morale dei protetti del sovrano è una certificazione di valore) che più volte rifiuto da Benedetto XVI…

        • MARIO ha detto:

          Non voglio prestarmi a fare l’accusatore di nessuno, perchè innanzitutto non ho elementi sufficienti per giudicare equamente e poi, anche li avessi, credo ci sia modo e modo per esternare le proprie critiche o far valere le proprie ragioni.
          E questo dovrebbe valere soprattutto all’interno della gerarchia ecclesiastica, dove mi sembra inverosimile che un vescovo, per quante ragioni lui abbia, possa arrivare a chiedere le dimissioni di un Papa legittimamente eletto.
          Credo che, anche in queste controversie, ci sia sempre un bene superiore da tutelare e che questo sia prioritariamente l’UNITA’ DELLA CHIESA.

          Io volevo esprimere solo perplessità, non certezze, dopo aver approfondito, per quanto materialmente possibile, il dossier Viganò; attorno al quale, a mio modesto parere, ci sono ancora troppi lati oscuri e zone d’ombra.
          Se poi qualcuno ha certezze assolute, beato lui…
          Quello che però faccio più fatica a capire è come si possa arrivare a questi limiti di scontro e di divisione; quando Gesù, oltre a confermare i 10 Comandamenti, ce ne ha dato uno nuovo, tutto suo: “che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amato…”.
          E questo dovrebbe essere l’impegno mio e di tutti.

          Pace e bene.

          • wp_7512482 ha detto:

            Mario, il problema sono le risposte non date, le menzogne e il silenzio a fronte di chiamate in causa aperte e oneste. E in parallelo, il tentativo di attaccare la persona, denigrarla per togliere valore e credibilità a quello che dice. IL Vangelo è molto, ma molto lontano dal comportamento di queste gerarchie.

          • Anonimo ha detto:

            Certo. Appunto. Il primo ad applicarlo, però, dovrebbe essere proprio il papa. Come? Non perseguitando e commissariando chi sogna maggiore Verità e Fede. Non elogiando chi ha strappato braccia e gambe ai feti, uccidendoli e collocandoli un vasetto da marmellata. Non coprendo e sostenendo l’immonda cricca viziosa di una gran parte del Vaticano…ma per chi ci ha preso? È il qualunquismo interessato come quello presentato da lei che ha esasperato il conflitto. Nessuno più dei Vetus Ordo, a cuii onoro di appartenere, desidera Pace, Fede, e Giustizia nella Verità. Ma certo, dimenticavo…. secondo il suo capo questo non sono più valori.

        • Anonimo ha detto:

          Fratelli, Mario é quello che in un’altra discussione ha definito Bergoglio “guida più autorevole” per traghettarci verso il futuro dell’etica e della religione… é qualcuno sotto un nome diverso…non più aggressivo,ma insinuante ed accennatore … personalmente, stimo certo più Viganò che Bergoglio, così come, penso, il 90 per cento dei partecipanti a questo blog. Con buona pace di Mario e di tutti quelli come lui.

          • MARIO ha detto:

            Mi dispiace di farla tanto arrabbiare e soprattutto che lei mi attribuisca quello che non ho mai detto. In quell’ “altra discussione” a cui fa riferimento, si parlava di “Democrazia partecipativa”, come superamento del binomio liberalismo-collettivismo e io avevo semplicemente ipotizzato una possibile consonanza, naturalmente autorevole, con la sensibilità di Papa Francesco, ispirata sostanzialmente al Vangelo.
            Poi mi permetta di segnalarle che, forse, nei valori dei Vetus Ordo ha dimenticato di citare anche la Misericordia (magari non casualmente ?)
            Pace e bene.

  • virro ha detto:

    Mons. Viganò, Dott. Tosatti, grazie,
    Io non ho da insegnare nulla a nessuno, ma davanti ad un vertice della nostra Chiesa, così BUGIARDO, così RICCO di compromessi e di giustificazioni con il MALE, privi dell’esercizio della VERA misericordia che può trasformarsi in SALVEZZA, per ogni persona, desidero ricordare – una sola Parola – Pietro insieme agli apostoli, davanti al sinedrio: “Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini……” (At 5,29)
    Dio ha dato la Sua Parola per la conversione, di ogni PERSONA e non ha autorizzato alcuno a vivere secondo il dettato del male
    Se questi atteggiamenti sono sani, leciti, perché tanti segreti?
    perché tanti processi?
    perché varie Diocesi nel mondo cattolico si sono impoveriti per pagare i i danni sessuali?
    Perché Bergoglio ha fatto una gara contro il tempo per promuovere e proteggere tutta questa America (sud e nord), già colpita da chiacchiere e denunce sessuali?
    So che Gesù è sempre VERITA’
    P. Spadaro (Direttore di Civiltà Cattolica) piuttosto che appoggiare il compromesso, educhi nella vera verità!!!!
    difficile tacere quando si è colpevoli, in quel momento la bugia guida la nostra autodifesa
    Questa è una delle riforme bergogliane?
    fare ciò che ci piace e basta?
    ma che problemi ha questa nuova chiesa !!!
    non è quella conosciuta con i Sacramenti e attenti a non fare sacrilegi.
    SIGNORE GESU’ TU SEI IL VERO RE DELL’UNIVERSO
    il cielo e la terra passeranno, ma le Tue Parole non passeranno MAI.
    Mons. Viganò ci dia la Sua benedizione.

  • Gene ha detto:

    Complimenti Sherlock, hai centrato la politica eretica di Bergoglio e dei suoi esecutori. In più ha l’appoggio incondizionato di quasi tutta la stampa, che esalta i falsi problemi di ordine religioso, assecondando una religione che ha rinunciato ai suoi vori non negoziabile.
    Il marciume che regna in Vaticano è stratosferico, talmente maleodorante che solo Bergoglio e la sua cricca fanno finta di non sentire.

    • Davide ha detto:

      Non ne avvertono l’odore perchè proviene da loro stessi, solitamente chi emana cattivo odore ci fa il naso

  • TITTOTAT ha detto:

    mi faranno attaccare personalmente, non risponderanno nel merito e aspetteranno che su tutta la questione cali il silenzio.

    Confermo, in una parrocchia molto lontano dal Uaticano, in una diocesi che per causa forze migratorie è stata innalzata a sede cardinalizia, un sacerdote ultraottantenne e pimpante, nelle sue prediche dopo il consueto innalzamento de Franceschiello si scatena contro Viganò, che nemmeno conosce se non per televisione.

  • Divora l'uomo che si fa Dio ha detto:

    Continua la campagna acquisti dei figli di Dio . Ho visto un figlio di un unico ” padre ” condividere la forma vocazionale di radicale rifiuto delle lusinghe di chi non chiama, ma compra , corrode e uccide .
    Questo perchè si serve dei mezzi del mondo per spiare se esistano ancora figli di Dio , allora avendo in odio ció che lui non puó chiamare , li compra, promette , piega, corrompe e uccide , facendo credere che la vocazione e tutto siano di sua proprietà .

    Proprio per tale motivo , rimane solo ed esclusivamente la via eremitica, sapendo che se porti Dio porti tutto , poi quando un giorno io diavolo lo vedrai dietro le apparenze a voler prendersi il tuo frutto , gli darai il suo con il tuo martirio , come diceva Policarpo :” Abbasso i pagani “.

    • Milli ha detto:

      Ma per quale motivo afferma che l’unica via è quella eremitica? Non pensa che la tentazione diabolica possa raggiungere l’uomo anche in mezzo a un deserto? Ne abbiamo un esempio lampante nel Vangelo!
      Il diavolo colpisce nel punto più debole, se la carne si è rafforzata, colpisce il pensiero in maniera ancora più subdola, per esempio con la superbia di credersi santi o migliori degli altri.

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Caro dr.Tosatti, approfitto di questo lettino psicoanalitico per “terapeutizzare” un pensiero angoscioso che da poco mi è venuto. Moriremo, morirò, morirà perfino don Bergoglio. Come cattolico tridentino credo che il Giudice assegnerà ad ognuno la “dimora” che ci spetta (spero che la mia sia buona ed il più lontana possibile da quella di don Bergoglio). Ma non è questo il problema. Il problemone è più avanti. E’ nel giorno del Giudizio Universale. Sempre perché “tridentino” credo nella “resurrezione della carne”. Ditemi, stilumcuriali: Non è angosciante sapere che da quel momento e per l’eternità (cioè senza fine) avrò fra i piedi il corpo di don Bergoglio, i suoi modi untuosi e truffaldini e la sua chiacchiera paranoica?

    • Milli ha detto:

      Chiaramente questo è un mistero per tutti, però penso che molto dipenderà da dove il Signore vorrà mandarci, o tra le pecore o tra i capri. Se verremo scelti come pecore non avremo più problemi, tantomeno di vicinato, al contrario se finiremo in mezzo ai capri , avere a fianco una persona che non ci piace sarà l’ultimo dei problemi.

      • Antonio Cafazzo ha detto:

        Convincente, tommasiana, consolatoria.

        • Milli ha detto:

          Ammesso e non concesso che Bergoglio riesca a salvare la propria anima , prima di arrivare in Paradiso verrà purificata ben bene in Purgatorio. Nessuno arriva in Paradiso se non è TUTTO puro. Quindi , non si preoccupi, niente comportamenti untuosi.
          Ma nel frattempo, curerei piuttosto a salvare la mia di anima e a fare in modo di restare in Purgatorio il minor tempo possibile.
          Questo vale per tutti. 😉

  • Luigi ha detto:

    Mi permetto di tornare ancora sul “caso” Istituto Giovanni Paolo II e la purga staliniana perpetrata da Paglia su mandato di chi sta sopra di lui (non si dica che papa Francesco è all’oscuro di ciò che sta succedendo in un importante istituto pontificio…).
    Vi invito a firmare la lettera degli studenti come supporto:
    https://www.appellostudentigp2.com/

    • Lucy ha detto:

      @ Luigi
      Non solo Brrgoglio non è all’oscuro ma questa è la parte finale di un “processo ” di smantellamento dell’eredità di san Giovanni Paolo II voluto e iniziato da subito fin da quando cioè affidò a Kasper la famosa relazione al concistoro del 2014 ,continuato con i due sinodi preconfezionati confluiti in A.L. e poi col Motu Proprio ” Summa familae cura ” del 2017 fino ad oggi .Il dott Tosatti in un bell’articolo sulla Nuova Bussola di ieri cita l’art.di George Weigel pubblicato da Catholic World Report che non usa mezzi termini e per definire l’opera di distruzione dell’Istituto parla di ” opera di vandali “.Giusta definizione , Paglia e Sequeri sono vandali ma Genserico è Bergoglio.

  • a mano e in lavatrice ha detto:

    ROBERTO DONATI
    ma quale scomunicato, se lo trovano lo fanno fuori. e è quello che vogliono fare: hanno messeo della gente sulle sue tracce, mercenari, giani ha lavorato nella polizia e nei servizi, chissà se ha trovato lui le persone giuste? ah saperlo
    Poi una volta che hanno trovato viganò e gli è capitato uno sfortunato incidente contano di corrompere chi avesse le sue fotocopie
    ma te che parli di scomunica non hai capito che gente c’è in caccia là fuori, spero che viganò abbia a sua volta qualche servizio segreto che lo protegge, altrimenti non so quanto dura

  • MARIO ha detto:

    Mi scuso se sono fuori tema (e se a qualcuno magari potrebbe dare anche fastidio), ma vorrei segnalare che oggi, a Medjugorje, inizia il 30° festival dei giovani, che durerà fino al 6 agosto.
    Credo che meriti particolare attenzione, quest’anno, la significativa presenza al festival di alcuni rappresentanti di spicco della gerarchia cattolica, tra cui 2 cardinali, 4 arcivescovi e 2 vescovi, e in particolare:
    – card. Angelo De Donatis (Vicario del Papa per la diocesi di Roma);
    – mons. Rino Fisichella (Presidente del Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione);
    – mons. Luigi Pezzuto (Nunzio apostolico in Bosnia-Erzegovina);
    – card. Vinko Puljic (Card. di Sarajevo e Presidente della Conf. episc. della Bosnia-Erzegovina);
    – mons. Henryk Hoser (Visitatore apostolico per la parrocchia di Medjugorje);
    – mons. Vlado Kosic (Vescovo di Sisak – Croazia);
    – mons. Dominique Rey (Vescovo di Toulon – Francia);
    – mons. Gianpaolo Crepaldi (Vescovo di Trieste);
    – mons. Jose Rodriguez Carballo (Segretario Congregazione istituti vita consacrata).

    https://www.agensir.it/quotidiano/2019/7/30/bosnia-erzegovina-dal-1-agosto-edizione-giubilare-del-festival-dei-giovani-a-medjugorje-apre-il-card-de-donatis/

    Pace e bene.

  • Rafael Brotero ha detto:

    Se Bergoglio é Papa legittimo, come possiamo essere sicuri che prima di lui non ci siano stati altri Papi eretici, ma legittimi come lui? E che hanno difeso eresie formali come lui? E con questo dubbio, che fede cattolica puo ancora sussistere?

    • Astore da Cerquapalmata ha detto:

      Che il Papa sia infallibile (in fede e morale) è dogma, che l’elezione del Papa sia infallibile, nel senso che rispetti le norme ecclesiastiche fondamentali per l’elezione di un Papa valido, penso di no.
      Dio ha stabilito che gli Apostoli abbiano dei successori, se poi uno si presenta come successore ma non lo è, è possibile.
      Mi raccontava un sacerdote, oggi deceduto, che quando lui era seminarista, si presentò uno che si dichiarava sacerdote. Diceva Messa e amministrava i sacramenti, ma si scoprì che non era sacerdote.
      Ma la Chiesa ha la facoltà di SUPPLIRE a certe mancanze e il potere di rendere valido a posteriori anche un atto ecclesiastico invalido. E così fu fatto.
      Io credo che il Papi del passato siano tutti validi, ma se su uno o due rimanesse qualche dubbio (parlo per pura ipotesi) una cosa è certa ed è di fede: Gesù ha detto che è lui a guidare la Chiesa.
      E di fatto l’ha sempre guidata anche nei periodi di interregno, tra un Papa e un altro, a volte abbastanza lunghi.
      Ma non sono un teologo…

      • Neppure io ha detto:

        Neppure io sono un teologo. Ma la storia non si può cancellare a proprio piacere. Il papa è infallibile solo dal 1870, cioè dal Concilio Vaticano I. Prima si credeva che l’infallibilità fosse di tutta la Chiesa , corpo di Cristo.

        • LucioR ha detto:

          Qua non è questione di essere teologi o meno.

          La promulgazione di un dogma sancisce una Verità di Fede già preesistente, altrimenti dovremmo dire che l’ “Immacolata Concezione” di Maria è avvenuta… nel 1854 e la sua Assunzione in Cielo… nel 1950, date rispettivamente della promulgazione dei due dogmi. Per non parlare dei Dogmi riguardanti la Trinità, la Divinità/Umanità di Gesù Cristo. ecc.; tutti stabiliti nei primi Concili. Tali Verità di Fede erano preesistenti alla promulgazione dei rispettivi dogmi.

          A proposito dell’Infallibilità del Papa (è da sottolineare: a determinate e ben precise condizioni che ricorrono molto di rado) tutti i dogmi da loro stabiliti nel corso dei secoli prima del 1870 non avrebbero il crisma dell’infallibilità, se l’infallibilità del Papa avesse avuto inizio con Vaticano I, e tra questi proprio quello dell’Immacolata Concezione proclamato da Pio IX nel 1854 con la Bolla Ineffabilis Deus.

          La differenza, tra prima e dopo la promulgazione di un dogma, è che questo sancisce una Verità di Fede, già creduta, in modo solenne per evitare errori su di essa, in modo che da quel momento chi la nega è eretico e quindi fuori dal Cattolicesimo; prima della sua promulgazione invece, anche se uno sbaglia su di essa non è tacciato di eresia.
          Tornando all’Immacolata Concezione, è stata sempre creduta quasi ovunque nel mondo cattolico; ma alcuni, e tra essi anche qualche santo avevano dubbi su tale Verità di Fede. Non potevano per questo essere considerati eretici, come invece lo sono oggi quelli che dicono che la Madonna si è fatta santa a poco a poco.

          • Rafael Brotero ha detto:

            Il punto é che se Bergoglio é Papa legittimo, Amoris laetitia é magistero e come Amoris laetitia contraddice una verita’ rivelata, avremmo che il magistero puo contraddire una verita’rivelata. E se lo contraddice oggi, lo poteva contraddire anche ieri ecc. E bye bye Chiesa Cattolica.

          • LucioR ha detto:

            A R.B.

            Un Atto di Magistero solenne di un Papa non può contraddirne uno precedente, e ancor meno una Verità appartenente da sempre al Deposito della Fede; se lo facesse non sarebbe valido e i credenti dovrebbero non aderirvi.

            Inoltre – e questo lo penso io – anche un Atto di Magistero che comporti dubbi sulla sua interpretazione,
            (e questo lo si può constatare dalle diverse interpretazione che ne dànno i credenti e per primi i Vescovi) con conseguenze negative che conducono concretamente a prassi opposte nelle varie parti del mondo cattolico, non può avere il crisma dell’infallibilità.

            In realtà fino al precedente pontificato gli Atti di Magistero dei Pontefici sono sempre stati di una chiarezza assoluta, da non poter portare ad interpretazioni contrastanti.

        • Milli ha detto:

          Il Papa non è sempre infallibile ma solo in determinate condizioni e occasioni, quando proclama un nuovo dogma (es quello dell’Immacolata Concezione nel 1854) o quando definisce una dottrina come rivelata. Non so molto di più.

  • DAN ha detto:

    Nella sua straordinaria umiltà ,
    Bergoglio ha creduto di accomunarsi a quel ” SUO ” Gesù che
    ” fa un po’ lo scemo ” quando risponde a Pilato ,( che gli chiede se fosse lui il re dei Giudei ) : ” Tu lo dici ! ” .
    Ma stavolta Pilato-Viganò , quatto, quatto , gli aveva chiesto : ” Sei tu figlio del Demonio ? ” . E Bergoglio ha risposto con un SILENZIO/ASSENSO .

    • MARIO ha detto:

      Credo che certi epiteti, riferiti alla persona del Papa, potrebbe tenerseli per lei, altrimenti come può pretendere di fare la morale a qualcuno ?
      Sembra a volte di essere tornati nella suburra romana, ma lì almeno non sapevano nemmeno chi fosse Gesù Cristo.
      Purtroppo però dicono che la lingua batte sempre dove il dente duole. E allora, se non sono troppo indiscreto, vorrei dare un piccolo consiglio a lei e quanti usano il suo linguaggio: fatevi curare il dente, prima che sia troppo tardi…
      Pace e bene.

  • La Verità vi farà liberi ha detto:

    Bergoglio ha finalmente risposto in maniera chiara alle accuse di Mons Viganò, ecco il link:

    https://youtu.be/gTV5nUPuoHo

  • Fabio ha detto:

    Falsità, sotterfugi, intrighi, ricatti, malevolenza sono le note distintive di questo ‘pontefice’.
    Che altro deve ancora fare perché vescovi e cardinali ancora cattolici si muovano?

  • Roberto Donati ha detto:

    Sono certo che monsignor Viganò ha presso di se tutta la documentazione che prova ciò che è stato da lui denunciato. E penso che abbia fatto in modo di metterne copia in mani sicure e fidate. Se non temessero questo, Bergoglio e i suoi accoliti, il Miserando l’avrebbe già scomunicato. Ci attendiamo nuove notizie. Viva Cristo Re.

    • Luigi ha detto:

      Sì hai ragione Roberto. Lui ha i documenti per questo stanno fermi e “schisci”.

  • Elisa ha detto:

    Per ragioni varie, mi sono persa l’articolo sulla fuga da “Sodoma” .
    Dove e come posso trovarlo ?

    Grazie .

    • Il veritiero ha detto:

      Ti faccio il riassunto.
      Arrivati in sodoma/ vaticano i 2 angeli/seminaristi mandati dal signore/genitori si sono dovuti nascondere, perché gli abitanti di Sodoma/vaticano hanno visto 2 sederini nuovi di zecca e si sono accalcati per battezzarli/sodomizzarli. Allora i 2 angeli si sono rivolti a LOT , il sindaco di Sodama. Ma LOT non è riuscito a cacciare fermare l’impero degli abitanti di Sodoma, è invece di cacciare via e far arrestare gli abitanti di Sodoma, ha fatto scappare/cacciare via dal seminario, i 2 angioletti dicendo che erano dei bugiardi. Questa è la fuga da Sodoma.

      • Il veritiero ha detto:

        Ah, ho scordato di dire che poi anche LOT è scappato insieme ai 2 angioletti, LOT è andato a Castel Gandolfo.

  • sherlock ha detto:

    PERCHE’ MERAVIGLIARSI , TOSATTI E STILUMCURIALI ? PERCHE’ ? MI MERAVIGLIATE MOLTO .
    1° LA CULTURA DOMINANTE ,ANTI CREAZIONE DIVINA, VUOLE LA CONFUSIONE SESSUALE ,GENDER, ECC.
    2° IL NEMICO DI DIO VUOLE IL CONTRO NATURA , PERCHE’ CIO’ CHE E’ NATURALE E’ VOLUTA DA DIO.
    3° I DISORDINI SESSUALI ANCHE ALL’INTERNO DELLA CHIESA SONO ORMAI UN FATTO ORDINARIO E SOPRATTUTTO TOLLERATO E DIFESO .
    4° LA CHIESA DI BERGOGLIO NON E” PIU’ CONTRO IL MONDO, ANZI LO ASSECONDA IN TUTTO ,NON E’ PIU’ NEMICA DA ABBATTERE ,BENSì AMICA DA DIFENDERE
    5° SONO I VIGANO’ I NEMICI VERI PERCHE’ ATTACCANO LA CHIESA , AMICA, SU TEMI MORALI CHE DEVONO SCOMPARIRE , AFFINCHE’ ….PREVALEBUNT…

    PERCHE’ PERTANTO MERAVIGLIARSI DELLA SCARSA ATTENZIONE DEI MEDIA O ALTRO ALLE ACCUSE DI VIGANO’ ? LO FA SOLO – LA VERITA’- DI BELPIETRO
    .

  • Il veritiero ha detto:

    Il problema grosso è che oltre a tutti questi scandali, queste persone impediscono alle petsone “sane di mente e moralmente e spiritualmente cristiani veri” di poter fare percorsi vocazionali nella chiesa.
    Ormai io sono costretto a vedere sia seminaristi, sia postulanti, sia sacerdoti non poter dare nemmeno una propria opinione personale o commenti, per la paura di essere presi di mira e vessati e cacciati via.
    Nella chiesa c’è una paura peggiore Di quella che c’era ai tempi “del Nazismo e di Hitler”. Tutti zitti per paura di subire conseguenze. Se si prova a criticare Brgoglio o i progressisti o tutte queste innovazioni stravaganti che introducono vieni bollato come “scismatico” e “ribelle” , entri in contrasto con i modi di pensare dei formatori che sono “rigorosamente progressisti” e ti fanno fuori. Se sei fortunato nella migliore delle ipotesi ti offendono denigrandoti dicendoti che non sei “maturo spiritualmente” facendoti credere che sei tu che sei sbagliato perché rifiuti le innovazioni progressiste.
    NELLA CHIESA IN QUESTO MOMENTO C’È LA STESSA PAURA CHE C’ERA AI TEMPI DI HITLER E DEL NAZISMO, NESSUNO COMMENTA E NESSUSO SI LAMENTA PER PAURA.

    • Efrem ha detto:

      VERITIERO ,
      guardi che anche nell’ Impero di Stalinlandia c’era la medesima prassi .

      • LucioR ha detto:

        Molto di più, perché è durato molto più a lungo. E comunque dura tuttora perché ha passato la mano alla Cina

  • Donna ha detto:

    Come dice il detto, “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi” ed i coperchi non li fa, perché prima porta le persone dalla sua parte, facendogli credere che possono fare qualsiasi cosa tanto resteranno impuniti, mentre invece dopo pian piano il marciume viene tutto alla luce, ed è quello che sta avvenendo….nella Chiesa si stanno accorgendo che non hanno i coperchi…
    Grazie a lei Tosatti e a tutti quelli come lei con il coraggio e la fede della verace testimonianza. Viganò non è solo, sappia che tante pecore pregano per lui e per i pastori oltraggiati come lui.

  • Rafael Brotero ha detto:

    Se Bergoglio é il Papa legittimo, che senso hanno le promesse di Cristo sul non praevalebunt?

    • Il veritiero ha detto:

      Ma ancora credi al regno millenaristico di Cristo anche se lo annuncia la bibbia nel libro di Giovanni? Ma sei proprio un bigotto eretico, il killenarismo è un eresia, anche se ci viene annunciato nel vangelo nel libro dell’apocalisse 😂😂
      Avete visto quanto i veggenti dicono che il ritorno di Cristo è vicino? Il vaticano dice che sono eretici e che dicono cose contro il vangelo perché danno profezie “millenaristiche”…. il regno dei 1000 anni di Cristo è descritto chiaramente nel nuovo testamento, è loro lo rifiutano e lo negano e chi lo NOMINA gli dicono che è eretico e che è matto….eppure sta li nel vangelo…. poi possiano discutere se i 1000 anni sono davvero 1000 anni oppure sono simbolici, pero c’è….e loro lo negano con disprezzo e spavalderia…

    • Davide ha detto:

      Non posso pronunciarmi sulla presunta invalidità dell’elezione di Bergoglio, a causa di manifesta incompetenza in materia; in ogni caso Benedetto XVI è ancora vivo e vegeto e ancora Papa legittimo, seppur emerito.

    • Astore da Cerquapalmata ha detto:

      Il Papa è il padre spirituale dei cattolici, così come un padre di famiglia lo è dei suoi figli. In più il Papa possiede, in un determinato campo, quello della fede e della morale, e a determinate condizioni, che parli come dottore universale e non CONTRADDICA il Magistero precedente, il dono dell’infallibilità.
      Per il resto, come un padre può non essere un buon padre e, anche essere un padre cattivo, da disubbidire se ordinasse di fare il male, così il Papa.

      • Rafael Brotero ha detto:

        Allora cosa vuol dire la promessa do Cristo? Prima si insegnava che il Papa confermava la fede. Se Bergoglio é Papa legittimo, questa spiegazione non vale piu, mentre lui é palesemente e multiplamente eretico. Allora, cosa? L’ unita’? Ma lui stesso riconosce che porta la divisione nella Chiesa.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Un ultimo intervento poi la smetto, ma non posso tacere.
    Oggi è Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Vescovo e Dottore della Chiesa, apertissimo sulle questioni morali ma, anche, assolutamente intransigente. Drastico, o, meglio, radicale, riguardo la verità, ma anche misericordiosissimo a tu per tu (è proprio dei santi unire magnificamente ciò che a noi sembrano estremi ma invece si capiscono solo se si integrano).
    La tradizionale prassi della Chiesa, infatti, è sempre stata quella di condannare il peccato (discorso generale) ma di venire incontro, senza rinnegare la verità, al peccatore.
    Così Gesù poteva generalizzare le accuse contro i farisei (più che per le loro pratiche sbagliate, per la loro indisponibilità a cambiare) cioè contro il fariseismo di allora, ma a tu per tu ha mostrato apertura e simpatia verso alcuni farisei.
    E’ vero, Gesù conosceva benissimo ciò che c’era nel cuore di ogni uomo, ma questo, semmai, evidenzia questo modo di fare: condannare il peccato e amare, anche attraverso disponibilità concreta, il peccatore.
    La “nuova tradizione” di molti Pastori di oggi, che è solo tradizione UMANA, consiste proprio nel non condannare più il peccato. Cioè: nel tacere!
    Vogliono far credere che serve per attuare la misericordia, in realtà è per ammettere DI FATTO (perché ufficialmente fanno vedere di essere contrari) ogni perversione.
    Spero siano in buona fede e non lo facciano per proprio tornaconto.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Quando il PAPA, riguardo certe tematiche di morale, fa intendere che è inutile parlarne perché, tanto, c’è tutto su Catechismo della Chiesa Cattolica e lui vi aderisce, mi sconcerta.
    Allora si può tacere sempre e su tutto, perché, tanto, sta scritto sul Catechismo!
    Ma il custode della verità, non deve approfondirla sempre più (andando nello stesso SENSO del Magistero precedente) rendendola sempre più efficace alle esigenze dei tempi?
    Infatti, tacere quasi del tutto su certe tematiche morali, che invece, dati i tempi, sembrano richiedere una particolare attenzione, può favorire un cambiamento della morale.
    Come, visto che la legge morale non si può mutare a piacimento?
    Attraverso il “trucco” usato dai farisei. Cioè: senza toccare la LEGGE DIVINA, creare delle tradizioni umane (degli usi e costumi, anche pastorali) che, con la scusa di evidenziare la vera anima della Legge divina, in realtà la contraddicono.
    Per i farisei, l’amore verso Dio si doveva manifestare in modo così drastico, da trascurare il prossimo, oggi, invece, l’amore del prossimo si deve manifestare in modo così drastico, da trascurare l’amore verso Dio.
    In un caso e nell’altro si tratta di AMOR PROPRIO, nel senso di CARNALITA’.
    Le tradizioni solo umane, anche quando, invece di favorire la verità, la ostacolano, tendono a cambiare la percezione della verità stessa. Basti vedere come le leggi civili del divorzio e dell’aborto abbiano favorito il decadimento morale degli italiani.
    Non voglio esemplificare troppo, ma penso che sia così, almeno in parte.
    E’ chiaro che Gesù stesso, “istituendo” la laicità (Date a Cesare… MA soprattutto date a Dio…) ha differenziato la legge morale da quella civile, il peccato dal reato, ma sia lo stato, che la Chiesa, dovrebbero, senzsa coercidere la libertà personale, promulgare leggi che sfavorissero l’omosessualità. Perché le leggi DEVONO favorire la verità oggettiva.
    Rappresenterebbero già una forma di prima “guarigione” da tale depravazione ed combatterebbero gli SCANDALI

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Questa DENUNCIA non ha nulla a che fare col “mormorio”, perché non si mormora, ma si DENUNCIA. E S. Paolo, che spesso si lamenta dei cattivi maestri, insegna che la DENUNCIA, riguardo l’insegnamento della dottrina e della morale, e riguardo la gravità del peccato e tutto ciò che può dare scandalo, è la vera guerra santa da combattere per la Chiesa. A cominciare da noi, certo, ma non solo.
    E’ vero, San Francesco non denunciava gli scandali della Chiesa, se non testimoniando con la sua vita, ma allora i Pastori, anche i più carnali, si guardavano bene da voler cambiare anche una sola virgola della legge divina e della dottrina. Non c’era bisogno di denuncia. Ma le raccomandazioni di Francesco riguardo la sana dottrina, la dicono lunga…
    Qui si tratta della VERITA’ e della SALVEZZA DELLE ANIME. E’ vera guerra santa.

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    Caro Marco, hai sbagliato mestiere. Dovevi fare l’investigatore privato!… ;-))))

    “…Non vi sembra strano che nessuno abbia avuto – nei grandi mezzi di comunicazione – la curiosità di verificare se quelle notizie scandalose che riguardano una delle più potenti persone del Vaticano, adesso, non trent’anni fa, fossero vere?”

    No, mi pare normale. I media sono tutti asserviti ai poteri forti.

    Comunque, in fatto di reticenza, il pontefice regnante non ha mai risposto ai “Dubia”… che a mio parere resta più grave di non aver risposto a Mons. Viganò.

    • Zuzzerellone ha detto:

      Un tempo lontano il giornalismo investigativo non esisteva. Oggi abbiamo imparato a conoscerlo forse sulla falsariga dei telefilm americani. Vorrei semplicemente dire che è diventato di moda cercare la verità , sia quella con la v minuscola, sia quella con la V maiuscola, ovvero Cristo.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore:
    Chi si ricorda che il gesuita Jorge Mario ha passato dove la sua schiena pone fine all’avvertimento del suo santo fondatore Ignacio di non aspirare a vescovo, cardinale o Papa?
    Chi ricorda le due eresie mariane di Francesco chiamate bugiardi di Dio?
    Chi ricorda gli più 250 insulti e disprezzo di Francisco?
    Chi ricorda che Francesco ha corretto Dio in Giovanni 8: 1-11 con la sua Amoris laetitia?
    Chi ricorda che Francisco non ha voglia di inginocchiarsi nella Consacrazione?
    E domani viene l’alibi dell’Amazzonia, e l’altro dopodomani, e così minimo 10 anni più.
    Ma cosa ti aspetti dal profetizzato “Pastore stolto e Falso profeta” …
    Saluti.

    Estimado Director:
    ¿Quién se acuerda que el jesuita Jorge Mario se pasó por donde termina su espalda la advertencia de su santo fundador Ignacio de no aspirar a obispo, cardenal o Papa?
    ¿Quién se acuerda de las dos herejías marianas de Francisco llamado mentiroso a Dios ?
    ¿Quién se acuerda de los más de 250 insultos y desprecios de Francisco?
    ¿Quién se acuerda que Francisco ha corregido a Dios en Juan 8: 1-11 con su Amoris laetitia?
    ¿Quién se acuerda que Francisco no le da la gana arrodillarse en la Consagración?
    Y mañana viene la coartada de la Amazonía, y pasado mañana lo otro, y así mínimo 10 años más.
    Pero ¿qué esperan del profetizado “Pastor necio y Falso profeta”…
    Saludos.

  • Milli ha detto:

    Fa bene, dott. Tosatti, a continuare a ricordarci queste vicende che qualcuno vuole disperatamente insabbiare. Anche una goccia d’acqua può consumare il granito.

  • Fuga da Sodoma ha detto:

    Abbiamo sviscerato nei giorni scorsi quanto accadde a Sodoma. Ma non siamo andati oltre. Dopo c’è la fuga da Sodoma di Lot e della sua famiglia. Ma la moglie di Lot si volta indietro e diventa una statua di sale.
    E se anche tutti noi abbandonassimo Sodoma al suo destino? E ci allontanassimo senza voltarci indietro ?

    • MASSIMILIANO ha detto:

      Il martirio è restare. Il martirio è testimonianza. Chi fugge testimonia se stesso. Chi resta testimonia Cristo e la Sua Santa Chiesa. Soffrendo persecuzioni. Cristo non è fuggito. Maria e Giovanni non sono fuggiti. Saluti.
      Massimiliano.

    • Milli ha detto:

      Vuole fuggire per andare dove?
      Si ricordi cosa disse Simon Pietro: “Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?». 61Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: «Questo vi scandalizza? 62E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? 63E’ lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. 64Ma vi sono alcuni tra voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. 65E continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio».
      66Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.
      67Disse allora Gesù ai Dodici: «Forse anche voi volete andarvene?». 68Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; 69noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». (GV 6,60-71).
      Bisogna farsi forza e seguire il consiglio di Massimiliano.

      • Fuga da Sodoma ha detto:

        Quanto dice Milli è vero. Ma riguarda il rapporto tra i fedeli e gli apostoli o tra gli apostoli e Cristo. Ma chi sono i sodomiti? Sono forse gli apostoli di Cristo o sono i sacerdoti di Baal che vengono sterminati dal Profeta Elia ?
        Chi resta con loro accetta il loro errore ne diventa complice e come complice verrà giudicato nel giorno del giudizio.

        • MASSIMILIANO ha detto:

          Mi spiace Fuga da Sodoma ma lei è ampiamente fuori strada. I paragoni che fa non reggono. In ogni caso il martire non è complice ma testimone delle nefandezze. Con la luce illumina le tenebre. E le poche luci rimaste ora sono sufficenti a mostrare il torbido che ha invaso quasi completamente le sacre mura. Ovvio, se poi lei pensa che restare sia sinonimo di dissimulare allora le cose cambiano … Saluti.
          Massimiliano.

          • Anonimo verace ha detto:

            Il martire è il testimone della verità, di fronte al mondo. Per portare gli increduli alla fede
            Mai lette le Lettere di Giovanni ? Se qualcuno vi reca una dottrina diversa non dovete riceverlo, né rivolgergli il saluto
            Scusate l’imprecisione ma vado a memoria.

  • alessandro mirabelli ha detto:

    Grazie, dr. Tosatti.