NOBILE: PERCHÉ NON CREDO A CHI CRITICA VERONA. UNO “SCANDALO” OTTIMO E NECESSARIO.

4 Aprile 2019 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, l’eco del Congresso di Verona non si è ancora spento. Un verso scandalo, di quelli buoni, perché ha messo in luce ancora una volta l’odio e la protervia verso la famiglia di ampi settori della sinistra, gli empiti censori della cultura che si auto definisce progressista, la malafede conclamata dei grandi giornali, e dei piccoli giornalisti, la penosa afasia di una Chiesa – al meglio – tartufesca. E dei benpensanti radical-chic che in carenza di altro si scandalizzavano perché qualcuno aveva la riproduzione di un feto di undici settimane in gomma. Già perché scandalizzarsi? Non è mica un ‘immagine oscena. È come siamo stati tutti – abortisti compresi – in una certa fase della nostra esistenza. Ma la cultura del femminismo, della sinistra e delle una di troppo si basa proprio su questo: sul non dire, sul nascondere, in fondo sul mentire; perché non si ha il coraggio di guardare negli occhi quella che è la realtà delle cose. Su Verona ci ha mandato una sua riflessione Agostino Nobile. Buona lettura.

                      Perché non crediamo a chi contesta il Congresso delle Famiglie

L’ex presidente del Senato Laura Boldrini ha definito “semplicemente mostruoso” il gadget di gomma che rappresenta un feto, perché manda un “messaggio terribile” alle donne che decidono di abortire e vengono chiamate “assassine”. Prima degli anni ’60 i contestatori molto spesso facevano riferimento alla scienza per accusare chi non la pensava come loro, anche se spesso erano riferimenti taroccati. Oggi la scienza è stata rimpiazzata dall’opinione e dalle emozioni.

Che l’aborto sia un omicidio non è un punto di vista, è scienza. Il professore dottor Bernard Nathanson, responsabile di 75mila aborti, in una sua famosa dichiarazione che si può trovare su internet   tra l’altro affema: «Con la tecnica moderna possiamo trattare all’interno dell’utero molte malattie e praticare più di 50 tipi di chirurgia. Sono stati questi argomenti scientifici che hanno mutato il mio modo di pensare. Il fatto che l’essere concepito è un paziente che può essere sottoposto a un trattamento significa che è una persona, e come tale ha diritto alla vita e noi dobbiamo preservarla. Quando si permette un aborto permettiamo un atto deliberato di distruzione e pertanto un crimine. Come scienziato, non è che io credo, ma io so per certo che la vita inizia nel momento del concepimento e deve essere inviolabile. Considerando che non professo nessuna religione, penso che ci sia una Divinità che ci ordina di porre fine a questo triste, vergognoso atto criminale contro l’umanità. Se non ne usciremo vittoriosi la Storia non ce lo perdonerà mai». Più tardi, nel 1996, il professor Nathanson, ateo e ebreo di nascita, ha ricevuto il battesimo nella Chiesa Cattolica.

Quindi la signora Boldrini & C, con consapevolezza o meno, dicono il falso. Fanno inoltre finta di ignorare quelle case farmaceutiche e fabbriche di cosmetici che annualmente macinano milioni di feti. È forse questo il motivo per cui sono incattiviti con chi cerca di fermare l’aborto, o vuole dare una sepoltura degna a queste creature?

Quando si parla di falsi non possiamo non ricordare la senatrice del PD, signora Cirinnà, che in occasione del Congresso ha affermato: «La libertà e l’eguaglianza delle donne e di tutte le famiglie si costruisce con politiche sociali attente alle concrete condizioni di vita, che garantiscano parità salariale, congedi parentali paritari, misure di sostegno alla prima infanzia e di promozione della conciliazione tra lavoro e vita familiare». Cose che il PD in anni di governo non ha fatto, promuovendo genderismo, madre surrogate e immigrazionismo. Tanto più che in un suo famoso cartello che posta fieramente sui social, scrive “Dio-Patria-Famiglia che vita de merda”. L’esatto contrario della mielosa affermazione sulla famiglia.

Nel Congresso appena terminato don Fortunato di Noto ha parlato della piaga della pedofilia, ma non mi sembra che si sia affrontato il tema di un’altra perla anti famiglia. Stiamo parlando della più grande e nefasta produzione mediatica: la pornografia, causa prima, insieme alla droga, della decadenza sociale. Oggi anche i bambini posso accedere ai siti porno. Mariti e mogli si dilettano più col porno che col corpo, e se non si sposano e non figliano il motivo è da ricercare anche in questo tsunami di genitali. Perché i governi non fanno nulla per oscurare questi siti?

Migliaia di femmine giovanissime, giovani e meno giovani, perché drogate o perché psicologicamente e moralmente deboli, per pochi dollari sono costrette a interpretare ruoli aberranti. In questo ambiente l’alcol, le droghe, la depressione e i suicidi sono all’ordine del giorno, soprattutto tra le donne. Ma non ci risulta che le signore progressiste come Boldrini e Cirinnà abbiamo mai espresso un pensiero su questo devastante sfruttamento psicofisico.

Ora, se sommiamo le false affermazioni dei nostri contestatori abortisti, i feti vivisezionati e venduti, la maternità surrogata, la famiglia “de merda”, il silenzio sulla macelleria pedopornografica e pornografica, come risultato abbiamo l’Odio. Un irrefrenabile disprezzo per la donna, il bambino e la famiglia, a cui si sono accodate milioni di ingenue convinte di promuovere la libertà della donna. Ma libbertà de che?  Non hanno capito che il loro disprezzo porta acqua alla peggiore forma di società tribale, dove, per le ragioni su descritte, la donna diventa un vuoto a perdere?

Molti africani che arrivano in Europa ostentatamente affaticati e affamati, possiedono uno smartphone. Uno dirà, per chiamare le famiglie rimaste in Africa. Beata ingenuità. I continui stupri che si consumano in Italia e in Europa hanno un’unica matrice: la pornografia diffusa attraverso i computer e gli smartphone. Molti africani credono, come mi conferma un conoscente arabo, che questi macelli anti donna rappresentino la femmina europea. Ne sono talmente convinti che ogni giorno si macchiano di un numero imprecisato di stupri. Stuprano anche gli occidentali, si dirà. Ma con i nuovi arrivi il numero degli stupri ha raggiunto percentuali mai viste, anche perché per i musulmani le donne non islamiche possono essere usate come oggetto di piacere senza infrangere la dottrina coranica.

Come previsto i progressisti, fino a Di Maio, in questi giorni hanno utilizzato i secoli medievali con disprezzo. Checché ne dicano il Medioevo non era maschilista né oscurantista. In quei secoli i Trovatori e i Trovieri (i primi cantautori della storia) creano la poetica dell’amor cortese che, attraverso diverse forme musicali, sono sopravvissute fino al ‘900 nelle canzoni rock/pop.

Negli anni 60’ sono arrivati i contestatori e i cantautori più o meno depressi e repressi, seguiti a ruota dalle femministe e dagli scontenti della società. Tra melodie più o meno piacevoli, non hanno pensato di risolvere i loro problemi esistenziali con l’amore, bensì creando conflitti tra figli e genitori, donne e uomini, professori e studenti. Parola d’ordine: libertà. Una libertà che ha portato alla macelleria umana di cui abbiamo parlato. A meno che non si voglia pensare che la più alta percentuale dei depressi della storia che ha raggiunto la nostra società non sia causata dal surriscaldamento terrestre.

Dato che la musica, come la letteratura e le arti rappresentano i costumi della società in cui nascono, concludiamo tornando all’amor cortese medievale. Tra il 1070 e il 1220 i trovatori e i trovieri erano costituiti anche da donne, che dedicavano le loro poesie in musica al loro amato, marito o amante. In un testo la trovatrice Beatrice, contessa di Dia, canta:

….Vorrei a sera tenere il mio cavaliere

tra le braccia nudo e ch’egli provasse soddisfazione

se solamente gli servissi da cuscino.

Parole che potrebbero essere scritte oggi… se non ci fosse l’eterofobia idrofoba femminista che punta il dito su tutto ciò che unisce e produce vita. Se una donna oggi scrivesse “ch’egli provasse soddisfazione se solamente gli servissi da cuscino”, sarebbe costretta, come minimo, a espatriare con parrucca e baffi.

A fine ‘900 i testi conflittuali hanno prodotto canzoni grottesche. Marilyn Manson vende milioni di copie con testi di ampio respiro:

Ci hanno detto che il peccato non è buono

ma noi sappiamo che è meraviglioso

tempo di guerra, droghe integrali, serbatoio di sesso

corazza di piastre 

bang, lo vogliamo, bang, lo vogliamo

bang bang bang. 

Più o meno il ritratto del pensiero di chi contesta la famiglia naturale e la vita.

Agostino Nobile



Oggi è il 222° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

Quando ha saputo che McCarrick era un un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?

È vero o non è vero che mons. Viganò l’ha avvertita il 23 giugno 2013?

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi, e risponda”.


Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina


Libri di Marco Tosatti

Se siete interessati a un libro, cliccate sul titolo….


Viganò e il Papa


FATIMA, IL SEGRETO NON SVELATO E IL FUTURO DELLA CHIESA

  SANTI INDEMONIATI: CASI STRAORDINARI DI POSSESSIONE

  PADRE PIO CONTRO SATANA. LA BATTAGLIA FINALE

  Padre Pío contra Satanás

La vera storia del Mussa Dagh

Mussa Dagh. Gli eroi traditi

Padre Amorth. Memorie di un esorcista.

Inchiesta sul demonio.

 

 

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

35 commenti

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Un mio amico che ha lavorato nel mondo della cooperazione mi ha detto che lui, in scienza e coscienza, è certo che la politica immigrazionista fa molte più vittime dei porti chiusi.
    Diciamo che è una tesi opinabile, non provata, esattamente come quella dei Vescovi che invece spingono per il global compact.
    Se per una semplice TEORIA il Papa e i Vescovi hanno scatenato una guerra scellerata che sa di pulizia etnica anti occidentale, non ci si dovrebbe dividere su valori come l’ABORTO.
    Il Papa dovrebbe indire una CROCIATA contro l’aborto e per la vita, e invece sembra vergognarsi dei cattolici.
    Una crociata senza armi, sia chiaro, fatta di preghiera, rosari, digiuni. Il pacifismo in questo caso è vergognoso.

  • Mikhael ha detto:

    Rappresentante della Chiesa, un tempo cattolica, dice di condividere la sostanza ma non la forma dell’iniziativa culturale veronese in difesa della vita e della famiglia!
    Rappresentante della Chiesa, un tempo cattolica, dice che non si riconosce nei visi inespressivi di chi prega il S. Rosario in riparazione al delitto dell’aborto fuori dalle cliniche!
    Rappresentante della Chiesa, un tempo cattolica, dice che il proselitismo è un’enorme sciocchezza!
    Lo stesso reggente politico afferma che non bisogna fare figli come conigli!

    Ricapitolando: NO alle iniziative culturali, NO alla testimonianza con la preghiera, NO a far conoscere Gesù Cristo e la vera Fede attraverso un messaggio di evangelizzazione, NO alla bellezza della famiglia con l’esempio reale e vivente.
    Cari, anzi togliamo il “cari” a questa cloaca di traditori, che volete faccia il popolo orante e fedele per appagare la vostra sete distruttiva?

    • deutero.amedeo ha detto:

      Anche stamattina nella sua riflessione mattutina in Santa Marta — riguardante la preghiera nella Bibbia– oltre a dire cose belle ma scontatissime per chi abbia un minimo di cultura biblica, non ha mancato di dare un’altra volta del “pappagallo” a quelli che pregano con i Pater Noster e le Ave Maria.
      Certo, basta vedere come biascica lui l’Ave Maria alla recita dell’Angelus domenicale, per capire chi sia il pappagallo. Ma ormai è così. Dobbiamo tenercelo.

      • Il veritiero ha detto:

        Finalmente qualcuno che ha detto la verità, è irritante il modo senza cuore e senza sentimento di come bergoglio recita l’angelus, una preghiera senza cuore e senza anima, sembra che sta facendo un favore alla gente. Sembra che sta ordinando 2 caffè e 2 cappuccini al bar

        • deutero.amedeo ha detto:

          Potrebbe anche essere una grande cattiveria la mia. Ma la scrivo ugualmente come motivo di riflessione.
          Temo che buona parte delle offese di Papa Francesco ai cattolici non siano tanto frutto di osservazione quanto di introspezione.

          PS: Sig. Moderatore spero di non darle troppo da fare per bloccare gli insulti che mi arriveranno.

          • giuseppe ha detto:

            Salve, io non voglio insultarla. Intervengo solo per dirle che, per un certo verso, prendersela con chi rimprovera qualcuno di pregare come un pappagallo non ha molto senso, dal momento che pregare come un pappagallo è sicuramente un modo sbagliato di pregare. Provi a considerare cosa pensa un pappagallo mentre ripete le parole e comprenderà agevolmente che il rimprovero è del tutto corretto.
            Per altro verso, identificare i destinatari del rimprovero (cioè i pappagalli) con “i cattolici” in genere, mi sembra un po’ eccessivo. Io non prego a pappagallo e tuttavia mi ritengo cattolico a pieno titolo. Se lei prega da pappagallo è cattolico lo stesso e allora, invece di prendersela tanto, farebbe meglio a correggersi. Oso supporre che lei sia uno dei destinatari del rimprovero, perché diversamente non si comprende la sua difesa dei pappagalli. Oppure si occupa di ecologia e allora è lodevole.

          • giandreoli ha detto:

            @ Giuseppe 5 aprile 2019 @ h 9,25 am. Da parte mia, penso di avere la ragionevole certezza che Papa Bergoglio non reciti mai il rosario. Troppo pappagallesco. Peccato. Dubito poi che sappia cosa sia la preghiera detta “esicasmo” praticata e suggerita anche da Padri del deserto, Padri della Chiesa e santi e mistici vari. Non so invece cosa pensare e a chi paragonarlo quando, tutte le mattine, celebra la Messa continuando a ripetere sempre le stesse parole…

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Sostanzialmente sono d’accordo.
    Di Verona, non mi è piaciuto, quando c’è stato (e se c’è stato, visto che io non ci sono stato e poco mi fido dei giornalisti), il trionfalismo, che non porta affatto scandalo, ma solo una reazione contraria.
    Lo scandalo deve essere quello del Vangelo. Ogni scandalo umano che si somma a quello del Vangelo, come la fede gridata per slogan, in realtà annacqua lo scandalo del Vangelo.
    Il “Vangelo della vita” va testimoniato appunto con la VITA e argomentato con la VERITA’.
    Questo spesso fa odiare i cristiani perché di Cristo e non per altri motivi che sono riconducibili alla ricerca della visibilità e perciò alla gloria umana.
    Detto questo il vero scandalo è stata l’ipocrisia dei Pastori della Chiesa, a cominciare dal Papa, che prima ha detto di non essere informato, poi ha detto che si era informato sull’Espresso!
    Con la famiglia non è vero che non ci deve essere divisione. La famiglia oggi DIVIDE e i cattolici devono rimarcare la divizione, così come fanno col NAZISMO. Gesù è pietra di INCIAMPO.
    Questo non vuol dire odiale gli LGBT, anzi vanno amati, ma va odiata la loro ideologia. Come il NAZISMO.
    I cristiani che dicono il contrario sono ipocriti.

  • Andrea ha detto:

    Altamente condivisibile il discorso di Nobile, tranne però il finale con la citazione della canzone di MM:
    In quelle parole c’è un’ammissione dell’esistenza del peccato. MM,forse senza nemmeno rendersi conto, ammette l’esistenza del male preferendolo al bene. Bang lo vogliamo… il messaggio non è tanto difficile da tradurre. Però questo non rispecchia pienamente la società la quale grida sì “lo vogliamo” ma non dice “bang,” . MM ha in fondo capito che la via che si auspica porta all’autodistruzione e la desidera (o quanto meno la predica per business). La società è invece sotto influenza piena del politicamente corretto e seppur desiderando grosso modo la stessa via non si rende conto o non vuole rendersi conto che procede verso l’autodistruzione. MM dice che il peccato è meraviglioso, la società dice che il peccato non esiste. Il cantante, per spettacolizzazione, soldi, fama, etc, esegue una operazione chirurgica sul male rendendolo genuino senza estirparlo. Subliminalmente lui dice: il male c’è, sceglilo, è meglio del bene! La società è invece accecata ideologicamente e vede realmente il bene dove non c’è. E nell’autoidolatria umanista di cui ora è schiava non sussurrerebbe mai neanche di nascosto quelle stesse parole.. sarebbe un’ammissione di colpevolezza. Portano ugualmente ad una brutta fine però satanismo (vero o no) e ateismo contengono strutture mentali diverse. Preoccupantemente, c’è più cecità e superbia nella società polit.correct che nei personaggi come MM. Dire che il peccato è bello è un affronto a Dio. Dire che non esiste è negamento di Dio. C’è più speranza di conversione per chi combatte Dio che per chi lo nega. E oggi la società lo nega. In parole povere la situazione è peggiore di ciò che questo tizio predica, considerato tra l’altro obsoleto dalle nuove generazioni…

  • Giuseppe ha detto:

    E’ proprio vero che ve la cantate e ve la suonate da soli, senza il minimo contraddittorio.
    La mannaia del censore Tosatti è in pieno e continuo esercizio nei miei confronti.
    Del resto, solo escludendo chi, anche ferocemente, non la pensa come voi, sarete certi di avere ragione.
    D’altra parte, da oscurantisti quali siete, non siete certo d’accordo con il motto illuminista di Voltaire.

    • wp_7512482 ha detto:

      Posto che molti suoi commenti non trattano degli argomenti in questione ma si limitano a dire quanto siete brutti e cattivi ai commentatori, perché dovrei passarli? Per soddisfare il suo ego?

      • Giuseppe ha detto:

        Esattamente quello che fate voi (lei in primis) verso i “peccatori” che stanno là fuori, nel mondo reale, a cominciare dal vostro (e non certo mio) papa.

      • Il veritiero ha detto:

        No Giuseppe, anche a me oggi mi ha censurato perché ero uscito fuori argomento, io di solito sono in linea più o meno con la maggioranza della corrente di pensiero del blog, però oggi ero uscito fuori argomento parlando della non credibilità di parolin visti o suoi precedenti, è che Salvini è Meloni sono più credibili, ma per 80% del testo ero uscito fuori argomento. Non lo ha fatto solo con te perché ce l’ha con te. Credo sia anche giusto, magari cerca di dare una serietà più alta e un intelligenza più alta al blog, se ognuno dice la sua uscendo fuori argomento il blog diventa un canile.

      • Lucy ha detto:

        Dott.Tosatti lei è anche troppo accogliente .Se io invio al Fatto Quotidiano un giorno sì e l’altro pure lettere che esaltano il progetto Tav ,che magnificano la politica di Sakvini , che chiedono l’abolizione dei “diritti” per i gay etc etc etc e poi constatando la mancata pubblicazione mi mettessi a protestare e strepitare per il mancato contradditorio e per la censura non risulterei patetica e ridicola?
        Ora il blog è come un giornale e come tale ha una sua linea editoriale all’interno della quale molti scrivono con le loro diverse sensibilitå religiose e culturali che trovano , attraverso i commenti degli utenti del blog , un riconoscente ampliamento delle loro conoscenze(spesso con il copia-incolla) e arrucchimento altrettanto riconoscente della loro fede e cultura. Tutte diverse sensibilità che si situano all’interno della linea editoriale e con gran rispetto le une delle altre .Dagli ” incursori esterni ” ampliamenti e arricchimenti pari allo zero e chiamare le loro col nome di provocazioni è nobilitarle ; per me sono al più lanci di cerbottane che lasciano il tempo che trovano.

        • incursore esterno ha detto:

          Gentile Lucy, quanto a Lei in modo specifico, gli “incursori esterni”, intervengono per rettificare le informazioni SBAGLIATE che lei costantemente riporta in questo blog, cosa che è tutt’altro che inutile per chi legge. L’utilità e la correttezza di tali rettifiche è confermata dalle sue risposte, che si riducono ad accusare chi la corregge di essere un troll, il solito troll, il troll antico ecc ecc. e ad invitare a non avere con lui alcun dialogo.
          Mi permetto – a costo di passare per un troll – di retttificarla una volta di più, perché parlare di “incursori” quando i messaggi postati vengono prima vagliati dal dott. Tosatti è quanto meno mistificatorio ed offensivo. E lo è anche nei confronti di Tosatti, perché sembra che ad essere padrone di casa sia lei e non lui. A ogni buon conto, cara Lucy, riterrei che sia meglio essere “incursori” che “impostori”. Distintamente saluto.

    • Deus Caritas est ha detto:

      Dopo qualche momento di vacanza con la famiglia e dopo esser diventato una spugna recintando il pollaio oggi pomeriggio mi sento pronto per scrivere qualche riga… Inoltre dopo aver sentito esaltare Voltaire la mia mano ha cliccato “rispondi” da sola. Ahahahah. Veramente pensi che Voltaire fosse un grande uomo? Ma non lo sai che era favorevole alla schiavitù e considerava i brasiliani e i lapponi come animali. Inoltre quella famosa frase sulla tolleranza non fu mai pronunciata da Voltaire e compare in un libro inglese nel 1906. Se ti interessa la storia di quella frase puoi leggere la su bastabugie cercando “Voltaire”.

  • anna maria ha detto:

    Il mistero della vita è qualcosa di infinito, ci trascende !!! E’ da gretti considerare che un bimbo nasce solo se un uomo e una donna lo decidono. Da donna, anche se non madre, perché consacrata, penso che avere in sè una “scintilla della vita”, avere nel proprio grembo un bimbo “in fieri”, non può che commuovermi di gioia, pensare che il mistero della vita è in me e che il Signore mi ha considerata degna di un dono così grande!!! Una madre, quando scopre di essere in cinta, sa che la vita è in se, ma il pensiero dominante ha convinto ogni donna che ” spetta a lei decidere se portare avanti la gravidanza” !!! E’ la frase più terribile: decidere se portare avanti o meno una gravidanza!!! E’ come il verdetto di un giudice che ha in se la pena di morte o la grazia di vivere!!! Ma come si fa, a volte penso che solo l’idea che un pensiero simile sfiori la mente di una donna, mi fa rabbrividire!!! Eppure questo è l’atteggiamento di tutte le donne, in ogni parte del mondo! La donna oggi è un giudice implacabile, decide sulla vita e sulla morte dei suoi bimbi! Decide anche quando concepirli, attraverso l’uso continuo e perenne dei contraccettivi e preservativi, coinvolgendo anche l’uomo, il quale non cerca altro che distinguer l’atto sessuale dalla procreazione, per non prendersi le responsabilità che gli spettano. Distinguere l’atto sessuale dall’aspetto generativo è di bassa portata. Oggi tutte le coppie del mondo usano i contraccettivi, altrimenti come si spiegherebbe il fatto che “ogni coppia ha solo due figli” ? E’ la dittatura del pensiero unico: se superi il tetto massimo sei un ” irresponsabile” ! Persino il Capo della Chiesa Cattolica affermò che ” non bisogna generare figli come conigli”! Frase che grida al cospetto di Dio! Allora ringraziamo quei migliaia di sacerdoti, che credono ancora in Gesù, e lo considerano Autore della vita, insieme al Padre Suo!!!
    Vorrei offrirvi una semplice lettura che possa aiutarvi a riflettere sulla grandiosità dell’esistenza umana : https://annamariadematteis.wordpress.com/2018/11/01/dio-ti-chiama-per-nome-ha-cura-di-te/
    https://annamariadematteis.wordpress.com/2018/10/25/chiamati-all-esistenza/

  • deutero.amedeo ha detto:

    Questo commento è in parte una risposta a Lamberto, ma è anche una considerazione generale sulle responsabilità della Chiesa in merito al degrado del concetto di matrimonio nel sentimento della gente comune.
    La mancata partecipazione e il mancato appoggio alla manifestazione di Verona è poca cosa, a parer mio, rispetto alla mancanza di impegno da parte della Chiesa, nella formazione dei ragazzi e dei giovani nei riguardi della sessualità, della genitorialità, della famiglia.
    Il dire, come ha fatto il Papa, che “la sessualità è un dono” può apparire una cosa bella, ma in realtà è deviante riguardo a quelli che sono i fini della sessualità e i conseguenti limiti dell’uso che se ne può farne.
    Anzitutto chi riceve un dono, può farne quello che vuole; può anche gettarlo via o donarlo a qualcun altro o venderlo per procurarsi denaro. Ma questo si può dire del sesso?
    Se il sesso è un dono, allora sono un dono ancora maggiore il cervello, la vista , l’udito, il gusto, l’olfatto, il tatto, la parola.
    Non si rende conto costui che tutto il corpo umano, come quello di ogni specie vivente, dal punto di vista materiale è una meravigliosa macchina, piena di meravigliosi meccanismi, oltre che di una struttura in grado di autoricostruirsi e rigenerarsi ? E che dire del pensiero, dell’intelligenza, della volontà?
    La parabola dei talenti, che lui non nomina mai, ci dice chiaramente che tutte queste cose non sono doni ma sono beni affidatici affinché li facciamo fruttare e di questo frutto dovremo rendere conto al Padrone, quando ritornerà…
    (Mt 25, 14-30 e Lc 19,12-27).
    Quindi siamo avvisati : dovremo rendere conto anche dell’uso che abbiamo fatto della sessualità come di tutti gli altri talenti datici in affidamento per farli fruttare. E su questo punto la Chiesa non dovrebbe mai tacere.
    – Ero forestiero e non mi avete ospitato- non sarà l’unica causa di eterna condanna !!!!!

    • lamberto ha detto:

      Signor Amedeo, non so bene perché abbia fatto riferimento a me per scrivere questo messaggio, che trovo comunque interessante ed a cui voglio rispondere.
      Forse il taglio da dare alla risposta è lo stesso del mio messaggio a Tosatti di questa mattina: credo che lei parli senza essere ben informato, sebbene – a differenza di quanto ho rilevato questa mattina – io condivida in pieno il senso del suo intervento.
      Perché dico disinformato?
      Perché nel parlare del sesso come dono, che nella predicazione del Papa, secondo lei, diventerebbe un quid di cui si può fare quel che si vuole, lei ha limitato la sua conoscenza ai titoli dei giornali, ma ha trascurato di leggere che cosa abbia detto realmente il Papa.
      Il passaggio dell’ultima esortazione apostolica che contiene l’espressione “il sesso è un dono” è il seguente:

      “All’interno della vocazione al matrimonio, dobbiamo riconoscere ed essere grati per il fatto che «la sessualità, il sesso, è un dono di Dio. Niente tabù. È un dono di Dio, un dono che il Signore ci dà. Ha due scopi: amarsi e generare vita. È una passione, è l’amore appassionato. Il vero amore è appassionato. L’amore fra un uomo e una donna, quando è appassionato, ti porta a dare la vita per sempre. Sempre. E a darla con il corpo e l’anima”.

      Come vede, qui si specifica:
      a) che il sesso è un dono correlato al matrimonio
      b) la duplicità di scopo: unitivo e procreativo
      c) l’eterosessualità matrimoniale (e, quindi, implicitamente anche l’eterosessualità nell’uso del sesso, visto che è nel matrimonio che esso è dono)
      d) indissolubilità del matrimonio (l’amore – matrimoniale – “per sempre”).
      Faccio notare che la frase che ho riportato sopra è una citazione da un discorso a dei giovani del 2018, dove si trova lo sviluppo:

      “Quando Dio ha creato l’uomo e la donna, la Bibbia dice che tutt’e due sono immagine e somiglianza di Dio. Tutti e due, non solo Adamo o solo Eva, ma tutt’e due – ensemble – tutt’e due. E Gesù va oltre, e dice: per questo l’uomo, e anche la donna, lascerà suo padre e sua madre e si uniranno e saranno… una sola persona?…, una sola identità?…, una sola fede di matrimonio?… Una sola carne: questa è la grandezza della sessualità. E si deve parlare della sessualità così. E si deve vivere la sessualità così, in questa dimensione: dell’amore tra uomo e donna per tutta la vita. È vero che le nostre debolezze, le nostre cadute spirituali, ci portano a usare la sessualità al di fuori di questa strada tanto bella, dell’amore tra l’uomo e la donna. Ma sono cadute, come tutti i peccati. La bugia, l’ira, la gola… Sono peccati: peccati capitali. Ma questa non è la sessualità dell’amore: è la sessualità “cosificata”, staccata dall’amore e usata per divertimento. È interessante come la sessualità sia il punto più bello della creazione, nel senso che l’uomo e la donna sono stati creati a immagine e somiglianza di Dio, e la sessualità è la più attaccata dalla mondanità, dallo spirito del male”.
      Qui, come vedi, si parla anche
      – di peccato capitale
      – di spirito del male (=diavolo)
      – di sessualità come principale bersaglio del diavolo.

      Il doppio fine della sessualità matrimoniale è stato molto trattato anche nella vituperata Amoris Laetitia.

      Altra cosa: è falso dire che il Papa non cita mai la parabola dei talenti. E’ invece una parabola che cita spesso: a volte esplicitamente, altre volte indirettamente parlando di “seppellire i talenti”, come in Gaudete et Exsultate, o “far fruttare i talenti”.

      Un saluto cordiale.
      L.

      • deutero.amedeo ha detto:

        Grazie per la spiegazione, ma mi sembrava chiaro che io mi riferivo non all’intero documento, ma alla frase, purtroppo ormai buttata là da troppa gente, come sempre avviene per le affermazioni un po’ azzardate prodotte dal pensiero laterale di questo Papa.

        • lamberto ha detto:

          …eppure questo azzardo, a mio modo di vedere, non è affatto “laterale” (se con ciò intende dire “uni-laterale”): da un lato, infatti, dice qual’è il giusto inquadramento del sesso; dall’altro smentisce chi accusa la Chiesa di sostenere la morale sessuale in quanto sessuofobica (accusa che mi pare che in questo periodo sia parecchio risuonata, con riferimento ai cattolici trovatisi a Verona).
          Ora, le deformazioni avvengono, soprattutto quando le si vuol far avvenire (ancora pensiamo a Verona ed agli attacchi di “medievalismo”, che fanno ridere se si guarda ai contenuti del documento finale). E quindi credo che di fronte alle deformazioni, l’impegni prioritario dovrebbe essere quello di contestarle, affermando le cose come stanno, e non invece amplificarle ulteriormente, con l’effetto di farle sedimentare come se fossero verità.
          Tenga conto – e non sottovaluti – che l’informazione ha di mira la Chiesa. Leggo proprio oggi che dalla D’Urso c’è stata l’ospitata di due sorelle che si dedicano alla pornografia incestuosa, sotto l’egida dell’ormai eroe nazionale Rocco Siffredi, che nessuno tratta per quello che è cioè un magnaccia.
          A domanda “chi è il vostro mito?”, pare abbiano risposto “Papa Francesco” e “siamo cattoliche, andiamo a messa tutte le domeniche”. Ora, del Papa tutto si può dire ma non che abbia detto cose ambigue che potrebbero favorire la pornografia o l’incesto. Quindi cosa – o meglio, chi – c’è dietro a tutto ciò? E si stupisce, dunque, se una frase del Papa venga deformata con rilancio giornalistico?
          Penso che la sua indignazione sia giusta e la condivido, ma penso altresì che non sia ben canalizzata. Mi sembra – senza offesa – che la sua lamentela sull'”azzardo”, finisca con l’essere una scusa per sottrarsi alla lotta vera.
          Un saluto cordiale.

  • giandreoli ha detto:

    Mi guardo la mano callosa di 70enne lavoratore edile: mano della mia persona, soggetto di diritti inalienabili, primo fra tutti il diritto alla vita. E’ la stessa mano che 40enne, sollevava i pesi, sempre mia. Stessi diritti anche allora, compreso il diritto alla vita. Mano che 20enne scriveva agile all’innamorata, che a 6 anni incerta scarabocchiava, a tre mesi si aggrappava al seno della mamma. Stessa mia mano, stessa persona, stessi diritti. Mano alla quale, sempre io, nel grembo di mamma, succhiavo il pollice. Stessa mano, stessa persona, stessi diritti. Mano che, concepito, insieme a me, era già programmata quale mia mano, unica e irripetibile nell’umanità come me,con scritti nella sua carne i nomi incancellabili di papà e mamma. Era già la mia mano. Già allora ero io, con la mia mano di oggi, la mia vita di oggi, i miei diritti di oggi, il mio diritto alla vita di oggi. Concepito, chiedevo solo che mi si rispettassero i tempi di crescita, anch’essi mio diritto, e mi si accogliesse con gioia e premura nella mia famiglia e nella grande famiglia umana di cui già facevo parte. Conclusione? Il concepito è persona. E’ già “Uno di noi”. Un popolo che uccide i suoi figli e rende infecondo il grembo delle donne non è un popolo medievale ma un popolo barbaro e omicida. Difendere la vita umana non è solo un dovere ecclesiale e meno ancora imposizione di cattolici ma, prima ancora, è un dovere umano, di ogni uomo e dello Stato. P.S. A chi quel feto suggerisce una mostruosità, pensi di esserlo stato (a) pure lui (lei) per nove mesi e di essere stato lasciato vivere…

  • lamberto ha detto:

    Gentile Tosatti, Lei parla di afasia della Chiesa perché é un osservatore un po’ superficiale.
    Il Vaticano ha detto, infatti, di condividere il merito del convegno (la “sostanza”), il che significa che sui temi concorda. La dichiarazione di Parolin vale un milione di volte più di qualsiasi affermazione di Toni Brandi o altri che abbiano preso parte o supportato quel Congresso, personaggi che ai più sono degli sconosciuti o semisconosciuti, salvo i politici e il prezzemolino TV Meluzzi. Parolin, che per autorevolezza, ruolo e risonanza mediatica vale ben più di loro, ha messo in chiaro che la Chiesa ha le stesse idee sostanziali dei Congressisti.
    Ha poi aggiunto che non si condivide il “metodo”: ha preso le distanze sia dal taglio chiaramente politico – e infatti la notorietà del Congresso non dipende certo da qualche oscuro e ben documentato relatore, ma dai comizi nazionalpopolari di Salvini e di Meloni – sia dalla scelta di taluni ospiti che rendeva impossibile qualsiasi approvazione vaticana.
    Ma c’è un’aggiunta da fare: Parolin, in un consesso ufficiale (ambasciata USA), ha anche preso posizione contro coloro che sono andati a manifestare contro il Congresso, evidenziando come costoro siano portatori di “nuovi diritti” che confliggono con i principi cristiani di matrimonio e difesa della vita. E non solo: ha bollato il ricorso alla piazza per sponsorizzare questi “nuovi diritti”, come un’attentato alla libertà religiosa.
    Parolin non ha bisogno di aprire un blog e far casino. Queste poche parole bastano e avanzano a chi ha orecchie per intendere: la Chiesa approva i contenuti, non condivide i metodi, condanna i contestatori, condanna i diritti da loro sostenuti. A buon intenditore poche parole.
    Cordialmente.

    • giandreoli ha detto:

      @Lamberto 4 aprile 2019 h 8,17 am. Perché il Card Parolin, le cose che lei cita, non le ha dette al Congresso? Tenute doverosamente distinte le persone ospitate e le loro relazioni (delle quali sono responsabili in proprio), mi sa dire il Cardinale cosa non condivideva del programma, degli obiettivi e del metodo del Congresso, ampiamente pubblicati in precedenza? Che vi trovava di intollerante? Come mai nel Consiglio Pontificio Per la Vita sono presenti come membri effettivi anche atei e abortisti dichiarati? Le dirò che per me, piuttosto, la frase del Cardinale è stata una molto più semplice, evidente e pilatesca latitanza con la quale ha lasciato sulle spalle dei Laici il peso delle contumelie che avrebbero dovuto assumersi anche i Pastori (davvero pastori coloro che fuggono all’apparire del lupo?). La dimostrazione? La latitanza dello stesso Papa: almeno un Messaggio ci doveva essere. Invece, per sua esplicita confessione, neppure l’interessamento. Con rispetto ma anche con schiettezza

  • Adele Magnanini ha detto:

    Sono pienamente d’accordo. Sta. Articolo e’ da inviare un Vaticano in duplice copia .c’e’ anche il cardinal Parolin.

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    Il problema vero con Verona, oltre alle cose dette da Nobile, sulle quali siamo tutti d’accordo, è che il WCF è stato usato dai suoi organizzatori come strumento elettorale per tirare la volata alla Lega e al Cdx, vedi qui:

    http://www.affaritaliani.it/politica/europee-non-votate-pd-europa-leu-e-m5s-si-a-fdi-e-lega-forza-italia-596893.html?fbclid=IwAR3r4mKIGh6arAJFsgnUJG5uWSUkU-w2O_0mGx-rSODYwl5Ow5m84hXTDD0.

    E per questo che “il Popolo della Famiglia” dice di Gandolfini che

    “Il meccanismo di autoincoronarsi leader di un popolo e dare indicazioni di voto a botta calda (ovviamente per la Lega e satelliti) fa capire un po’ meglio perché Il WCF è stato convocato con sei mesi di anticipo, in piena campagna elettorale italiana con nove leghisti più la Meloni sul palco? Adesso è un po’ più chiara la strumentalizzazione politica che ha fatto dire a molti dal Papa fino a Socci che il metodo era più che criticabile? Qualcuno non ritiene offensivo che tra i partiti citabili sia elencato persino Idea di Quagliariello che non si è mai presentato col simbolo a elezioni e mai si presenterà, ma non il Popolo della Famiglia?”

    Ormai bisogna andare fino in fondo e smascherare la disonestà intellettuale di Gandfolfini, che invita a votare quella medesima Lega che, al potere in Regione Lombardia, con FI e FDI, in meno di un anno ha varato, anche all’unanimità, provvedimenti micidiali, che hanno asfaltato la persona e la famiglia, vedi qui

    http://www.lanuovabq.it/it/lombardia-dopo-formigoni-passa-lagenda-contro-la-vita

    E dove Nobile dice

    “Nel Congresso appena terminato don Fortunato di Noto ha parlato della piaga della pedofilia, ma non mi sembra che si sia affrontato il tema di un’altra perla anti famiglia. Stiamo parlando della più grande e nefasta produzione mediatica: la pornografia, causa prima, insieme alla droga, della decadenza sociale”

    ebbene, sulla pornografia c’è solo il solito “Popolo della Famiglia” che ha fatto una proposta concreta in merito, vedi qui

    http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2018/11/16/storie/la-questione-rocco-siffredi

    tutto questo mentre la Lega porta avanti con determinazione la proposta di riaprire i bordelli, cioè promuove il papponaggio di Stato.

    Signori, guardiamola in faccia, questa realtà.

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Condivido totalmente, ma sono costretto a ripetermi: la nostra società, caro Nobile, non è in una fase di “decadenza sociale”, è letteralmente morta e questa realtà è ben rappresentata dal “quasi” azzeramento delle nascite.
    Non mi dilungo sullo stile di vita della nostra società perchè Nobile la descrive in modo magistrale.
    Sono rassegnato ad una deriva che non si fermerà fino a quando la tanto temuta (solo da pochi) sostituzione del nostro popolo sarà terminata. In quel momento inizierà la ripresa, ma sarà una ripresa sotto il segno di un nuovo popolo al quale sono e saranno etranei i nostri valori e le nostre conquiste sociali, risultato di sforzi secolari: democrazia, parità tra uomo e donna, stato di diritto, cultura, arte, libertà religiosa, benessere materiale.
    Oggi è già tardi e lo dimostra la rinuncia vergognosa di larghi strati della gerarchia cattolica al compito che le è proprio: l’Annuncio profetico.

  • Enzo ha detto:

    Ritengo che sia utile esaminare più a fondo in questa (ed altre) sedi, l’azione svolta dalle associazioni femministe contro la famiglia. Forse, credendo di agire per la liberazione e l’emancipazione della donna, in realtá mostrano di aver rinunciato (o rifiutato) la propria identitá per sottomessi al modello maschile vincente che viene preso come esempio e riferimento. Non si rendono conto che in questo modo favoriscono la libertá dell’uomo di fare i propri comodi con le donne (sempre più disponibili e giovani) senza che l’uomo abbia alcun dovere o responsabilitá nei loro confronti? Anzi dopo essere state indotte a competere contro l’uomo, perdono anche sul loro terreno grazie a quegli uomini che, cambiando sesso, stanno vincendo le competizioni femminili nazionali ed internazionali e che ridurranno anche gli spazi che le quote rosa avevano riservato alle donne. Sembra che vi sia una regia “maschilista” dietro l’azione femminista!

    • ester ha detto:

      nei decenni precedenti è stata fatta passare come liberazione della donna l’invenzione della pillola contraccettiva. Al posto delle vecchie “mammane” che praticavano gli aborti clandestini , si sono istituiti centri dove si somministravano alle ignare fanciulle tonnellate di codeste pillole. E si procedeva con le procedure o forse meglio i protocolli previsti dalla legge qualora le fanciulle fossero rimaste incinte.
      Questa era la libertà sessuale. In realtà era la libertà sessuale solo per il maschio, perchè lo si liberava dal carico di responsabilità connesso all’atto sessuale e si favoriva la visione del sesso come gioco.
      Quali poi fossero le conseguenze a livello endocrinologico dell’assunzione della pillola, l’ignara fanciulla lo veniva a scoprire dopo il matrimonio, quando avrebbe voluto concepire secondo i protocolli inseriti dal Creatore nella sua natura di donna.

  • Monica ha detto:

    L aborto é soppressione di vita umana al suo stadio iniziale.
    Tutta la vita umana, tutti gli uomoni sono passati da questa fase. I casi di violenza sulla donna devono essere trattati con giustizia, perché una ingiustizia non ne giustifica un ‘altra, né il diritto dato ad una vita umana può eliminare un’altra vita umana innocente. Ma il ricorso all aborto per stupro é statisticamente marginale, smascherando l estrema giustificazione data per accettarne la legge. Madre Teresa nel suo splendido discorso in occasione del Nobel per la pace indicò nell aborto il più grande distruttore di pace. Il film UNPLANNED sta per uscire, consigliato. Firmato: un aborto mancato, grazie alle buone parole di un sacerdote.