DISPACCI DALLA CINA. XI JINPING E IL PAPA. LA SUSPENCE DI UN INCONTRO POSSIBILE. O FORSE NO….

19 Marzo 2019 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, il M° Aurelio Porfiri ci ha inviato i suoi Dispacci dalla Cina, come sempre estremamente ricchi di spunti e riflessioni. Anche alla luce dell’opera di propaganda che la maggior parte dei media cattolici legati al Vaticano sta conducendo per dimostrare che l’accordo provvisorio è un grande successo di pubblico e di critica…

 

Strategia e tattica

Seguendo una discussione sulla geopolitica, ho potuto apprezzare la differenza fra strategia e tattica. La strategia è il piano generale che si ha su qualcosa, per esempio la strategia di uno studente è quello di superare tutti gli esami del suo corso; la tattica è il metodo con cui si arriva a compiere la strategia.

La strategia della Chiesa cattolica sulla Cina non può essere che una: quella di evangelizzare questo grande paese. Su questa strategia, se ci professiamo cattolici, non possiamo che essere pienamente in accordo. Ma sulla tattica si può avere opinioni discordanti da quella ufficiale. Spesso si accusa coloro che contestano la politica attuale della Chiesa cattolica verso la Cina come critici della sua strategia, ma in realtà questo è un errore fondamentale perché al massimo possiamo essere accusati, e con ragione a volte, di essere perplessi della sua tattica.

Episodi

Alcuni organi di stampa riportano episodi che dimostrerebbero il successo della recente politica vaticana nei riguardi della Cina. Ora, che ci siano episodi di positiva collaborazione non può che rallegrarci, ma ci si deve chiedere se questi episodi siano indice di un effettivo cambiamento della situazione o siano soltanto episodici. Come dicemmo altre volte, la Cina è grande e con molte differenze al suo interno. Può succedere che in una regione la situazione sia in un certo modo e in un’altra regione le cose siano diverse. Ma quello che bisogna domandarsi è se ci sia un chiaro indirizzo di cambiamento dal potere centrale. Di questo cambiamento mi è sfuggita la notizia.

Detto questo, mi sfugge anche il motivo per cui alcuni riportano notizie che secondo loro confermano in pieno le loro opinioni sempre offendendo coloro che la pensano diversamente. Ma non bisogna costruire ponti e non muri?

 

Xi, il Papa e la Via della Seta

In questi tempi si parla di un possibile incontro fra il presidente Xi e il Pontefice. Sarebbe opportuno? Non sta a me dirlo e immagino che la diplomazia vaticana stia lavorando dietro le quinte perchè questo incontri storico possa portare frutti. Lo stesso starà facendo quella cinese e immagino che cerchino di minimizzare ogni possibile accordo proveniente da questo incontro. Ai cinesi interessa avere le mani libere per garantire, dal loro punto di vista, la stabilità della loro nazione, cioè in questo momento la lunga tenuta del partito comunista.

Interessanti sono anche i dibattiti sul possibile accordo commerciale tra Italia e Cina, che vede molti mal di pancia da parte di coloro che non vogliono (continuare a) svendere il proprio paese. I cinesi fanno i loro interessi e non li biasimo. Ma noi?

 

Universo

E riflettendo sulla Via della Seta un bel pensiero di Massimo Donda da “Pillole di Cina”: “La Cina non è mai stata per i cinesi un Paese fra gli altri Paesi, uno Stato delimitato, ma l’universo”. Questa frase spiega la Cina meglio di qualunque trattato.



Oggi è il 192° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

Quando ha saputo che McCarrick era un un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?

È vero o non è vero che mons. Viganò l’ha avvertita il 23 giugno 2013?

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi, e risponda”.


Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina


Libri di Marco Tosatti

Se siete interessati a un libro, cliccate sul titolo….


Viganò e il Papa


FATIMA, IL SEGRETO NON SVELATO E IL FUTURO DELLA CHIESA

  SANTI INDEMONIATI: CASI STRAORDINARI DI POSSESSIONE

  PADRE PIO CONTRO SATANA. LA BATTAGLIA FINALE

  Padre Pío contra Satanás

La vera storia del Mussa Dagh

Mussa Dagh. Gli eroi traditi

Padre Amorth. Memorie di un esorcista.

Inchiesta sul demonio.

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

24 commenti

  • alice ha detto:

    Molto importante l’ultimo paragrafo dell’articolo. Quello intitolato Universo.
    Ieri mattina, cioè giovedì 21 marzo a coffee-break, trasmissione di metà mattina sulla 7 è stata trasmessa un’intervista all’Ing. Zampini, Amministratore Delegato di Ansaldo Energia. Ansaldo Energia è la terza o quarta (sempre secondo l’ingegnere) azienda produttrice , a livello mondiale, di turbine a Gas, mostri da centinaia di tonnellate di peso.
    [ L’Azienda, un tempo proprietà di Finmeccanica, fu “spostata” dal governo Letta, sotto la proprietà di Cassa depositi e prestiti. Cioè Cassa depositi e prestiti ebbe nel suo portafoglio un’azienda redditizia e il ricavato della vendita sanò una parte del deficit di Finmeccanica. Successivamente il governo Renzi vendette il 40% dell’azienda stessa a Shangai electric, ovvero Ansaldo Energia è al 40% proprietà del governo cinese]
    Nell’intervista, l’ing. Zampini ha detto proprio quello che scrive il maestro Porfiri nell’ultimo paragrafo : per i cinesi la Cina è il centro dell’Universo . Se un cinese vede un planisfero con la Cina spostata a destra, come siamo abituati a vederla noi, si preoccupa : la Cina deve essere al centro della carta geografica.
    Comunque Ansaldo Energia non è la sola azienda di proprietà cinese in Liguria : così ha affermato la senatrice Roberta Pinotti. Mi par di aver capito che abbiano acquistato anche ESAOTE. Bisogna vedere se ho capito bene.
    Grazie ancora al Maestro Porfiri per le sue pillole di Cina.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore:
    Un titolare che potrebbe valere per tutta la Chiesa cattolica in mani del profetizzato “Pastore stolto e Falso profeta” Francesco:
    “They’re giving the flock into the mouths of wolves”:
    https://www.lifesitenews.com/news/chinese-president-will-likely-snub-the-holy-see-pope-francis-while-in-rome
    Saluti.

  • anonimo verace ha detto:

    Ops !!! avete perfettamente ragione ! Il primo concordato fu nel 1924, ma non con la Germania, ma bensì con la Baviera ! Ma quello che ho scoperto grazie a voi tutti, è che ci fu un altro concordato, col Regno di Serbia, questo addirittura prima della prima guerra mondiale !!! E, come tutti sappiamo la Serbia è profondamente divisa tra fedeli di Roma e fedeli alla Chiesa ortodossa di Serbia. Si può quindi credere facilmente alle voci che indicano anche questo Concordato tra le cause scatenanti della prima guerra mondiale.
    Sul conflitto dopo la conciliazione esiste un libro di un’avvocato, già senatore del Regno, prima fascista poi dissociato, avvocato e giornalista. Il nome ? Vincenzo Morello ,anche se gli piaceva usare lo pseudonimo di Rastignac.
    Comunque i Patti lateranensi furono fatti in modo da impedire al professor Ernesto Buonaiuti di poter insegnare all’Università nella cattedra che aveva regolarmente vinto. Tipico metodo di Mussolini e dei suoi. Vedere il caso Matteotti. E questa idea dello stretto legame del Pacelli con i Concordati è illustrata dal Buonaiuti nel libro PIO XII pubblicato subito dopo la seconda guerra mondiale e poco prima della dolorosissima morte del Buonaiuti stesso.
    Mi dispiace, ma non sono Andreonzo leccacucchiai…. cosa poi ve lo avrebbe fatto pensare questo proprio non lo capisco !

    • Iginio ha detto:

      Calma. Le cause della guerra del 1914 furono ben altre.
      Buonaiuti era un personaggio triste, un cristiano a suo modo, molto intellettuale, i cui seguaci, che si proclamavano seguaci di un cristianesimo puro, non hanno lasciato alcun fervore religioso (anzi, sovente i loro figli se ne infischiavano della Chiesa e della religione). L’unico retaggio che ha lasciato è la teoria di cambiare la Chiesa non “contro Roma” ma dall’interno: è quello che si è fatto negli ultimi decenni, con un’accelerazione in questi anni.

      • anonimo verace ha detto:

        non credo abbia letto qualcosa sul Buonaiuti e sulle persecuzioni di cui fu vittima. La sua eredità è maggiore, molto maggiore di quanto lei possa immaginare.
        Posso solo consigliarle di sentire quanto scriveva Andreotti nel 1999 in un rapido e veloce libretto dal titolo
        I quattro del Gesù.
        Notizie di prima mano quelle in possesso di Andreotti, perché uno dei quattro del Gesù ero lo zio (sacerdote) di sua moglie.
        Se vuole leggere poi della sua fedeltà a quella Chiesa che lo aveva così duramente perseguitato, può leggere il libro di un valdese, che avrebbe voluto vederlo arruolato tra i suoi e a cui Buonaiuti rispose sempre di NO. Ecco i dati :
        Valdo Vinay
        Ernesto Buonaiuti e l’Italia religiosa del suo tempo.
        1956 – Libreria editrice Claudiana – Torre Pellice.
        In questo libro si parla anche degli articoli politici scritti dal Buonaiuti, scritti che terminarono dopo l’ultimo scritto in commemorazione di Matteotti.
        Le ricordo anche che il Buonaiuti fu uno dei dodici (o forse undici ?) professori universitari che si rifiutarono di prestare giuramento di fedeltà al regime fascista. Contento ? Passo e chiudo.

        • Iginio ha detto:

          Non sono contento, perché il suo tono saccente è fuori luogo. Non ho affatto detto che Buonaiuti rinnegasse l’unica Chiesa. Ho detto che voleva cambiarla modernisticamente dall’interno. Non fu tra i docenti che rifiutarono fedeltà al regime fascista (1931), per il semplice motivo che la cattedra l’aveva già persa, grazie al Concordato (1929). E il fatto che venisse “perseguitato” non ci dice nulla circa la bontà delle sue idee. Credere che Buonaiuti e i suoi fossero i più intelligenti è una triste ingenuità che talvolta tale non è perché detta in malafede da laicisti anticlericali (vedi un certo Ghisalberti dell’università di Roma) i quali se ne infischiano di cristianesimi in qualsivoglia salsa.
          Andreotti provi a citarlo quando parlano i sinistri che volevano vederlo in galera e che oggi vanno ripetendo che in realtà era stato condannato. Provi un po’ a polemizzare con loro e vediamo che succede. Ma il coraggio, chi non lo ha, non se lo può dare.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Non fu nell’anno 2012 fu in maggio di 2006:
    https://angelmanuel-gonzalezfernandez.blogspot.com/2010/06/gracias-stalin-en-espana-todos-somos.html

  • a mano e in lavatrice ha detto:

    andrea anonimo verace,fà un pò meno il lekkalekka piegakukkiai e studia, andreonzone: hai scritto “I primi furono stipulati dal nunzio in Germania, tal Eugenio Pacelli col governo tedesco. Il secondo nel 1929,”https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_cattolica_e_Germania_nazista
    il concordato con Hitler è del 1933, quello con Mussolini del 1929.
    cerca di dire meno andreonzate, altrimenti papaciccio anche se lekkilekki ti caccia dal dicastero della comunicazione nordcoreana

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore non lo pubblicare per favore è privato!
    http://www.lanuovabq.it/it/io-potrei-essere-pell-e-anche-voima-per-fortuna
    A me solo mi hanno accusato di fascista e questo fu la mia risposta nell’anno 2012, e rieditata alcuni giorni fa:
    https://latribunadeespana.com/opinion/fancistas-la-verdad-que-oculta-la-ley-de-memoria-historica
    Saluti.

    • Diana ha detto:

      Dottor Tosatti perdoni l’OT ma l’articolo che ha pubblicato oggi sulla nuova Bq è magistrale, perfetto stile anglosassone. Fa piacere leggere ancora del buon giornalismo, in mezzo a un brutale fracasso di banalità. E di falsità. Grazie.

    • virro ha detto:

      Il Signore benedica la Sua battaglia. Aiutiamoci a tenere occhi e orecchi aperti per amore della Verità che è nella nostra Chiesa.
      Gesù è il Signore, è il Figlio di Dio, è l’Emmanuele, è la Verità. Santa giornata a tutti

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    “Il nostro grande Papa” Francesco:
    https://www.lastampa.it/2019/03/15/vaticaninsider/cattolici-cinesi-messe-di-riconciliazione-nella-diocesi-di-baoding-MBQVW0rcLB26HPpBPXAL2K/pagina.html
    Caro Direttore povero di me che segnalo “fin dall’inizio”
    a Francesco con prove ed indizi di prova come il profetizzato “Pastore stolto e Falso profeta”…
    Saluti.

    • virro ha detto:

      io penso che chi sa’ deve parlare,
      la realtà che viviamo non è bella,
      il silenzio della chiesa fa molto rumore
      la verità della chiesa è molto discussa
      la luce della chiesa è molto offuscata

  • GMZ ha detto:

    La Cina non ha una gran bella reputazione nel campo dei “diritti lgbt”: mi chiedo come potrà andare d’accordo con il pampa e la cricca degli amichetti con cui egli ama intrattenersi…
    Chissà!?

    • Gian Piero ha detto:

      Questo dimostra che realmente dei i valori umani importa solo al papa per farcire di belle parole le sue retoriche omelie, mentre l’ unica cosa che conta e’ la REALPOLITIK. La Cina li viola praticamente tutti, i diritti umani, dalla pena di morte, alla mancanza di liberta’ , come del resto li violano i paesi musulmani come l’ Arabia Saudita, come del resto li viola Cuba e i regimi marxisti sudamericani Eppureil papa e’ tutto in benevolo “dialogo” con questi paesi che violano sistematicamente i diritti umani, e non non ha mai parlato nel suo dialogo con loro di cominciare a rispettarli.il papa mi ricorda l’ ONU che bacchetta tanto per esempio l’ Italia , e poi mette a capo della commissione ONU per i diritti delle donne….l’ IRAN, dove le donne le frustano a sangue se escono senza burqa.
      Se mai il Papa dovesse incontrare il presidente cinese, sara’ Tutto salamelecchi, baci ed abbracci, e dei diritti umani violati in Cina ci si puliscono le scarpe! Si chiama REALPOLITIK, bellezza!

  • IMMATURO IRRESPONSIBLE ha detto:

    I compromessi che la Chiesa fece con imperatori e re, riguardo soprattutto la nomina dei vescovi, furono concessioni, spesso strappate con la forza, ma all’interno della cristianita’. L’obbedienza nelle questioni di Fede pote’ convivere con il rispetto del potere civile, almeno in linea di principio, per secoli.
    Il trattato con la Cina e’ cosa affatto nuova; puo’ il regime confuciano-comunista sopportare al suo interno forme di obbefienza che non sia obbefienza all’autorita’ civile?
    Attendiamo pareri e spiegazioni da coloro che conoscono la complessa realta’ cinese.

    • anonimo verace ha detto:

      Non credo che il sistema di compromessi della chiesa con il potere civile sia un buon sistema. Nel ‘900 non li hanno più chiamati compromessi, ma concordati. I primi furono stipulati dal nunzio in Germania, tal Eugenio Pacelli col governo tedesco. Il secondo nel 1929, furono i Patti lateranensi. A entrambi questi patti il cardinal Pacelli, successivamente diventato papa era molto legato. Se si fosse fatto un referendum popolare sull’accettazione o meno nella legislazione italiana dei patti lateranensi , probabilmente i Patti sarebbero stati respinti.
      Per quanto riguarda la Cina, tutti sappiamo quanto abbia brigato il gesuita Matteo Ricci per farsi accettare alla corte dell’Imperatore. Un metodo forse diverso da quello suggerito nel Vangelo “Andate e predicate a tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Ma, trascurando Marco Polo, noi oggi sappiamo che una prima evangelizzazioni in Cina, nel primo millennio ha già avuto luogo.
      Ho qui due fascicoletti pubblicati dal Monastero di Bose , uno del 2001 e l’altro del 2005, che sono le tracce, belle e poetiche della prima iniziazione cristiana in Cina.

      • deutero.amedeo ha detto:

        —Se si fosse fatto un referendum popolare sull’accettazione o meno nella legislazione italiana dei patti lateranensi , probabilmente i Patti sarebbero stati respinti—
        Io non sono esperto in materia, però mi domando su che basi si può appoggiare questa affermazione.
        Certamente ci saranno state delle alternative: dal non fare nessun patto al fare qualcosa di diverso. Chiedo lumi a lei che sembra conoscere meglio di me l’argomento. Però mi pare che l’indipendenza del Papa, e quindi della Chiesa, da qualsiasi capo di governo italiano o straniero, sia indispensabile.

        • IMMATURO IRRESPONSABILE ha detto:

          Non facciamo confusione tra il concordato e il mutuo riconoscimento tra lo Stato Pontificio “Citta’ del Vaticano”e il Regno d’Italia (trattato internazionale); ma soprattutto non confondiamo i concordati, che lasciano totale indipendenza ai vescovi, nel loro ufficio, coi compromessi e le decisioni arbitrarie dei sovrani coi quali i vescovi dovevano rispondere allo Stato anche, in parte, attorno al loro ruolo pastorale. Dagli Ottoni, al volgere del millennio, fino al Giuseppinismo, i modi e le circostanze sono diversissime tra loro, come e’ ovvio, ma sempre il sovrano, in questi casi, si dichiara “cristianissimo” (Francia) o “cattolico” (Spagna). Il giudizio su questo aspetto della storia della Chiesa non e’ , qui, nemmeno da tentare (certamente non da me). La questione per i sinologi e’: puo’ una cultura politica che ignora il concetto stesso di religione, cosi’ come si intende in Occidente, riconoscere una autonomia appena accettabile ai ministri di una gerarchia che ha il proprio vertice fuori dalla Cina?

  • rassegna stampa italia-Cina ha detto:

    sempre di Carlo Pelanda ecco un’altro articolo pubblicato su il sussidiario :
    http://www.ilsussidiario.net/news/economia-e-finanza/2019/3/12/patto-italia-cina-un-suicidio-economico-e-politico-ecco-perché/...

  • rassegna stampa italia-Cina ha detto:

    La Verità di domenica 17 Marzo .
    Autore Carlo Pelanda .
    Titolo : LA VIA DELLA SETA DI XI FA TAPA IN UNA CHIESA
    incipit : Ho la sensazione del tutto personale che l’insolitamente prolungata visita di Xi Jinping in Italia abbia come obbiettivo primario la relazione con la Roma vaticana e solo secondariamente con quella italiana. L’indizio da cui derivare ipotesi : perchè mai l’imperatore cinese va in visita privata a Palermo e – se confermato – lì visiterà un’antica chiesa ?
    Perchè è bellissima e l’impegnativo viaggio di Xi richiede almeno un giorno di sosta rilassante ? Perchè in Sicilia si trovano i segni di quasi 3500 anni di storia del Mediterraneo e di tutti i popoli che in diversi periodi lo hanno dominato , lasciando un amalgama di diversità unico al mondo ? C’è forse un riferimento simbolico all’Ecumene una sorte di protomercato comune del Mediterraneo in periodo ellenistico basato su standard valutari e commerciali condivisi , simbolo di possibile convergenza tra diversi , considerando che ciò assomiglia al concetto di armonia inclusiva con cui la Cina riveste l’espansione della sua influenza nel globo ?
    ….
    Qualora il Vaticano avesse richiesto a Xi Jinping un segno per consolidare il trattato Chiesa – Cina ( che stabilisce la nomina condivisa dei vescovi) quale segnale dell’Imperatore cinese potrebbe rassicurarlo ? Al mondo ci sono tre imperi americano, cinese e vaticano. I primi due, in quanto simmetrici possono avere rapporti diretti sia di collaborazione, sia di guerra. Ma il terzo è asimmetrico perchè comanda sulle menti , senza territorio.
    ….
    Il regime capisce che il controllo delle menti non può essere attuato solo con repressioni e che richiede compromessi con religioni e simili…

  • rassegna stampa italia-Cina ha detto:

    Repubblica del 14 Marzo scorso. Titolo :
    L’ITALIA SUL RING TRA USA E CINA
    autore Lucio Caracciolo. incipit :
    L’Italia è finita senza accorgersene nel mezzo del ring dove Stati Uniti e Cina si sfidano per il titolo mondiale dei supermassimi. Esposta ai colpi degli uni e degli altri sopra e sotto la cintura. Non è da tutti offrirsi contemporaneamente all’ira del campione in carica – nostro nominale alleato, di fatto padrone di casa – e del suo sfidante unico, che vorrebbe servirsi dello Stivale per avvicinarsi al centro del quadrato , occupato dal detentore. Il match minaccia di prolungarsi oltre i tempi regolamentari . Resta da stabilire come sia stato possibile ficcarci in tanto guaio. E se possibile, come uscirne.