OSSERVATORE MARZIANO. EVVIVA! ABOLITO DALLA CEI ANCHE IL 3° COMANDAMENTO.

28 Gennaio 2019 Pubblicato da

(Lector)

Marco Tosatti

Cari amici di Stilum Curiae, certe volte andare a messa fa male. Rovina la giornata. Credo che sia capitato proprio questo, ieri, al nostro amico, l’Osservatore Marziano, che è uscito un po’ sconvolto dalla celebrazione domenicale. E come dargli torto, in una Chiesa così allegra creativa e fantasiosa? Dove le “veline” sparse dalla Conferenza Episcopale Italiana rivelano sempre qualche amena novità? Poi i Soloni si chiedono perché la percentuale di cattolici che la domenica va a messa diminuisce…leggete che cosa ha colpito il nostro Osservatore Marziano.

L’Osservatore Marziano a Tosatti. 

“Caro Tosatti, la CEI ci ha finalmente tolto un nuovo fardello, un nuovo peso insopportabile, inventato 2000 anni fa dai preti per soggiogare la coscienza degli uomini. Ci ha tolto il terzo Comandamento: “Ricordati di santificare le feste”. Finalmente la domenica potremo andare alla gita o al supermercato senza quell’insopportabile peso – rimorso, di non esser andati a messa. Nella velina CEI che allego: “La Domenica” di oggi 27 gennaio (prego di leggere), il grande liturgista Silvano Sirboni, infatti ci spiega che  la partecipazione all’Eucarestia domenicale prima di esser un precetto è una questione di identità. <Dal precetto si può evadere, dal bisogno no>. Ma di che parla? Del bisogno della domenica di andare al supermercato o altrove per riposarsi e <sentirsi libero da lavori schiavizzanti>?. Perbacco. <La fede è amore, l’amore non può esser imposto! Non si può essere credenti e cristiani per obbligo!>. Ma no?! Ma costui chi frequenta? Enzo Bianchi? Vi prego leggete l’allegato se non ci credete. In Amoris Laetitia vengono messi in discussione il sesto e il nono comandamento; ora pure il terzo vacilla. Facendo alcune riflessioni sul magistero di questo pontificato temo che tutti gli altri siano destinati prima o poi a essere corretti, rivisti e sostituiti da comandamenti nuovi sull’immigrazione, sull’ambiente, eccetera. Un mio amico, marziano anch’egli, che era a messa con me, mi ha commentato mestamente: “Che abbia ragione don Minutella?”.



Oggi è il 151° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

Quando ha saputo che McCarrick era un un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?

È vero o non è vero che mons. Viganò l’ha avvertita il 23 giugno 2013?

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi, e risponda”.


Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina


Libri di Marco Tosatti

Se siete interessati a un libro, cliccate sul titolo….




UNO STILUM NELLA CARNE. 2017: DIARIO IMPIETOSO DI UNA CHIESA IN USCITA (E CADUTA) LIBERA

FATIMA, IL SEGRETO NON SVELATO E IL FUTURO DELLA CHIESA

  SANTI INDEMONIATI: CASI STRAORDINARI DI POSSESSIONE

  PADRE PIO CONTRO SATANA. LA BATTAGLIA FINALE

  Padre Pío contra Satanás


Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Categoria:

255 commenti

  • MASSIMILIANO ha detto:

    Risposta a Eloisa: e se io fossi un padre del deserto? O magari un monaco o chissà una monaca di clausura? Dove sta il mio prossimo? Lasci perdere Eloisa, lasci perdere. In ogni caso invece di scrivere qui, usi il suo tempo per i suoi prossimi. Ai miei ci penso io. Saluti.
    Il bilioso.

    • Eloisa ha detto:

      Gentile( si fa per dire) bilioso, i padri del deserto non esistono più e comunque, se esistessero, pregherebbero per il prossimo, proprio come fanno le monache di clausura.
      Non lascio perdere neanche per sogno, caro ( si fa per dire) Massimiliano bilioso; ho libertà di parola e soprattutto di pensiero, a differenza del suo pensiero prigioniero di un tradizionalismo becero che la porta ad essere offensivo verso chi non ha la sua stessa mentalità chiusa a doppia mandata.
      Saluti a lei.

  • Adriana ha detto:

    Su un Papa Ideologico , più che di teologia e di magistero , sarebbe opportuno discuterne la politica – passata e presente -.
    https://www.laverita.info/il-libro-choc-sul-passato-del-papa-quando-era……( di destra ).

  • mauro ha detto:

    Riporto il testo che non si legge nella foto sfuocata :

    «PARTECIPA ALLA MESSA LA DOMENICA E LE ALTRE FESTE comandate e rimani libero dalle occupazioni del lavoro»
    I Precetti della Chiesa, 1: «Partecipa alla Messa la domenica». Illustrazione di Francesca Corrao (2018).
    NEI Vangeli non troviamo questo “precetto”. I primi discepoli non ne avevano bisogno. Spontaneamente, incominciarono ben presto a riunirsi nel giorno della risurrezione per fare ciò che il Signore aveva comandato loro di fare nella sua ultima cena, certi che il Risorto, come per i due discepoli di Emmaus (Lc 24, 13-35), sarebbe stato presente per interpretare le Scritture e donare sé stesso nei segni sacramentali del pane e del vino.
    Due gesti di Gesù che costituiscono ancora oggi la struttura rituale della messa: liturgia della parola e liturgia eucaristica. L’espansione del Cristianesimo e il suo radicamento nella società civile portò ad un certo affievolimento della pratica cristiana.
    Pertanto la partecipazione all’assemblea eucaristica domenicale divenne sempre più oggetto di insistenti richiami da parte di diversi concili fin dal IV secolo.
    Se in un recente passato la partecipazione alla messa domenicale poteva essere condizionata dal contesto sociale, oggi sta diventando sempre più una libera e responsabile scelta di fede. Non si può essere credenti e cristiani per obbligo.
    La fede è amore; l’amore non può essere imposto. Pertanto, la partecipazione all’Eucaristia domenicale «prima di essere una questione di precetto è una questione di identità. Il cristiano ha bisogno della domenica. Dal precetto si può anche evadere, dal bisogno no». È per andare incontro a questo bisogno che fin dal IV secolo la Chiesa ha sempre lottato perché il giorno del Signore sia anche un giorno di festa per l’uomo, libero da lavori schiavizzanti.

    Silvano Sirboni, liturgista

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Interessante discussione sul Papa infallibile.
    Il Papa è infallibile? Sì, ma alle condizioni riportate dal Concilio Vaticano Primo.
    Al di fuori di quelle condizioni, può dire eresie?
    Il Concilio non lo specifica e mi sembra che non esista una dottrina ufficiale della Chiesa.
    Le tendenze sono due.
    Teoria n. 1: il Papa, qualunque cosa dica riguardo la fede e la morale è infallibile.
    In questo caso, però, se per caso insegnasse una cosa chiaramente eretica, ad esempio che Maria non è immacolata, sarebbe infallibilmente un falso Papa.
    Teoria n. 2: il Papa è infallibile alle solite condizioni ma solo se insegna nel solco del Magistero precedente, senza contraddizioni con esso, come potrebbe adombrare il Vaticano I.
    In questo caso, però, se il Papa fosse eretico, ce lo dovremmo tenere. Gli errori dottrinali non andrebbero presi in considerazione, ma a livello pastorale potrebbe essere un disastro.
    Se qualcuno conoscesse qualche pronunciamento magisteriale in proposito sarebbe interessante lo comunicasse.

    • Lucy ha detto:

      Bravissimo approvo!

    • Gian Piero ha detto:

      Astor, il Papa ha affermato che Maria non e’ nata Santa ma lo e’ diventata con sforzo nel corso della vita, come Giuseppe.
      Dunque ha negato il dogma della Immacolata Concezione.
      Adesso vedi un po’ tu che conclusioni trarne.
      In una cosa Don Minutella ha ragione:non s i puo’ continuare a non prendere partito, a traccheggiare, di fronte a varie affermazioni di questo papà. O facciamo finta che quello che dice non abbia alcun valore, trattandolo cosi’ da vecchino svanito, o lo prendiamo sul serio e allora dobbiamo concludere che e’ eretico. Tertium non datur.

      • Lucy ha detto:

        @Gianpiero
        Hai ragione infatti l’unica frase di Astor su avrei voluto eccepire è ” se il papa fosse eretico ce lo dovremmo tenere” cambiando solo qualcosa :” anche se il papa È eretico ce lo dobbiamo tenere “.

        • s.r. ha detto:

          Gentile Lucy, pensare di fondare un accertamento di eresia su questo presupposto è una pia illusione. Quella frase – sicuramente inopinata e sbagliata – non riflette affatto il pensiero del Papa sull’Immacolata Concezione (pensiero che Egli ha più volte e “ufficialmente” espresso in maniera del tutto ortodossa), non costituisce elaborazione o conclusione di una tesi teologica o dogmatica, non si inscrive in un contesto di ostinazione necessario per parlarsi di eresia.
          Quella frase – al pari di quella su “Gesù che fa lo scemo” e della “Trinità che litiga e poi fa la pace” – si inscrive semplicemente tra le infelici battute che il Papa fa a scopo esortativo e che farebbe meglio ad evitare, potendo rendere efficaci le sue esortazioni con ben altri espedienti. Tuttavia non ha caratteristiche tali per poter essere qualificata come eretica.
          I giudizi – sembra strano doverlo evidenziare – richiedono anzitutto che si sappia di cosa si sta parlando (e lei mi sembra un po’ carente nella conoscenza di cosa significhi “eresia”) e in secondo luogo, non possono basarsi su frasi estemporanee e per di più poco sensate.
          Se dovessimo applicare il suo metodo di giudizio, dovremmo concludere che ad essere eretica o prossima all’eresia sia proprio lei, nel momento in cui afferma con sicumera che il papa E’ eretico: questa affermazione si infrange – o quanto meno mal si concilia – contro il presupposto dogmatico dell’indefettibilità della fede del Papa. Dovrebbe quindi, da un lato, astenersi dall’emettere giudizi di eresia, non avendone le competenze; dall’altro, fare maggior attenzione alla temerarietà con cui esprime certi giudizi.
          Soprende, invece, che in questo dialogo sia passata inosservata la menzione di Don Minutella fatta dal suo interlocutore, il quale ha espresso con convinzione (spiegandola più volte) ed ostinazione (difendendola anche contro le obiezioni) la sua eresia della “messa invalida”.

    • s.r. ha detto:

      Caro Astore, spiace deluderti ma non esiste alcun pronunciamento magisteriale sul punto. Il “papa eretico” non è proprio previsto dalla fede della Chiesa. In ambito teologico è stato studiato in via meramente ipotetica (nessun teologo cattolico di spessore ha mai affermato questa possibilità), principalmente indagando, sul versante canonico, che cosa potrebbe succedere nell’astratta eventualità in cui il problema si verificasse.
      Quando senti parlare alcuni di Bellarmino, Cajetano, Giovanni di San Tommaso, De Liguori etc, tieni presente che questi grandi teologi si sono limitati a ragionare come detto sopra e MAI hanno sostenuto che l’ipotesi del “papa eretico” possa verificarsi. Questa comunque è teologia e tu chiedevi del Magistero.
      D’altra parte, nessun pronunciamento magisteriale o canonico ha mai affrontato le conseguenze dell’inesistente ipotesi:
      – nessuno è competente a rilevare ed accertare eresie papali (che richiederebbe l’esame di ben più di una frasetta strana o ambigua, un’indagine circa l’effettiva idoneità della proposizione ad infrangere un dogma di fede e non semplicemente un punto di teologia, l’effettiva corrispondenza tra il contenuto della proposizione eterodossa e il reale convincimento di chi la dice, il livello di ostinazione necessario per arrivare alla soglia dell’eresia formale, etc.)
      – è invece eretico ipotizzare l’attribuzione ad un concilio e al collegio cardinalizio un potere del genere, perché il conciliarismo è stato condannato
      – è invece presente nell’ordinamento canonico il principio della non giudicabilità del Papa da paete di nessuno
      – non ci sono procedure
      – non ci sono indicazioni sul dopo: una volta accertato che un papa è eretico, nulla nel Magistero suggerisce che cosa si debba fare.
      Ora, per arrivare al sodo delle tue domande, che poni in modo con una certa insistenza, credo sia sufficiente prendere atto che in 2000 anni – pur tra continue ed aspre tensioni riguardanti la figura del Papa – il Magistero non abbia mai nemmeno preso in considerazione l’ipotesi che ti interessa dovrebbe bastare a soddisfare la tua curiosità, sempre che si tratti di una curiosità intelligente.
      Se oltre all’intelligenza ci metti anche la fede, prenderai atto che a vigilare sul Papa ci pensa già il suo Capo, che da lui si fa rappresentare.
      Spero di averti dato una risposta soddisfacente, a cui aggiungo il suggerimento di diffidare da quelli che portano esempi di “papi eretici” del passato (Onorio, Liberio ed altri): in nessuno di quei casi la Chiesa ha deciso che fossero eretici né sarebbe corretto sostenerlo da un punto di vista storico.
      Cordiali saluti.

      • Astore da Cerquapalmata ha detto:

        Caro S.R., non solo non mi deludi, ma mi fa molto piacere leggere delle cose molto interessanti che, se non ti dispiace, copio, incollo e stampo (per mio uso privato).
        La mia non è solo curiosità, ma anche desiderio di sapere.
        Tu molto meglio di me riesci a conciliare le frasi estemporanee del Papa, che non neghi con ostinazione come molti, col suo Ministero petrino.
        A livello di principio generale rimane il fatto che se, per assurdo, un Papa (non mi riferisco a Francesco), volesse in modo manifesto e ostinato insegnare una CHIARA eresia, o non è il vero Papa, o lo è, a seconda di come va interpretato il Vaticano I.
        Per padre Cavalcoli, ad esempio, che stimo molto, il Papa non può mai dire eresie, se ne deduce che, se le dicesse in modo CHIARO, non sarebbe il vero Papa.
        Comunque dici bene: mi basta quello che hai detto perché hai fatto chiarezza.
        Io non difendo nessuna posizione teologica né la prediligo in modo particolare. L’unica cosa su cui non sono disposto a cedere neanche su una virgola, è la Fede che la Chiesa considera irreformabile.
        Sul tutto il resto mi adeguo volentieri.
        Non sarebbe opportuno elaborare un catechismo della dottrina e della morale che la Chiesa ritiene infallibilmente vero?

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Accusare Sirboni di “eresia” per quanto ha scritto mi sembra pretestuoso.
    Che il precetto della Chiesa non si contrapponga all’esigenza del cuore ma la fortifica è palese. Non c’è contraddizione.
    Non è questione nè di progressismo, né di tradizionalismo.
    Osservatore Marziano ha servito un bell’assit proprio a coloro che contesta.
    Se a una tavola rotonda scientifica venisse invitato, in rappresentanza degli scienziati cristiani, un terrapiattista, sarebbe imbarazzante per i cristiani…
    Allo stesso modo non si può difendere la fede negando che questa va vissuta in libertà e che realizza la libertà.
    Il precetto serve come “cintura di sicurezza”: se un giorno dovessi auto convincermi che non posso andare a Messa per qualsiasi pretesto, allora il precetto mi riporta alla realtà, realizzando la mia esigenza di vivere la fede a cui non ho rinunciato.
    In questo caso l’ubbidienza al precetto mi aiuta a compiere ciò che ho scelto di vivere: la vita in Cristo.

    • Eloisa ha detto:

      La vita in Cristo la si vive ogni giorno vivendo l’ Amore come Lui ha insegnato, e non seguendo i precetti anche se si è impossibilitati a seguirli.
      Mi pare che Lui abbia detto e dimostrato ampiamente che l’ uomo non è fatto per il sabato.
      Dubito che qualcuno di questo simpatico blog vada a Messa quando ha la febbre. Magari a spargere batteri e virus dell’ influenza.

      Qualcuno potrebbe dire al gestore del blog di pubblicare tutti i commenti? Anche quelli che magari non gli piacciono troppo?

      • Astore da Cerquapalmata ha detto:

        Se si è impossibilitati come si fa a seguire i precetti? Se vivo in montagna come faccio a vivere al mare? Sono, appunto, impossibilitato.
        Non capisco cosa non capisci

      • Astore da Cerquapalmata ha detto:

        Eloisa:
        fraternamente devo dirti che, nonostante la tua intelligenza, di quello che scrivo prendi fischi per fiaschi.
        Ho detto che la fede va vissuta così in libertà che perfino la legge ecclesiastica serve per aiutare le libertà, e tu hai recepito che privilegio il precetto a scapito della libertà.
        Ho citato due Comandamenti di Dio, quello in cui si dice di amare Dio con tutta l’anima, ecc. e il comandamento nuovo (Amatevi come io vi ho amato), e tu mi rispondi come avessi detto che se si ama Dio non si può amare il prossimo…
        Forse mi sbaglio, ma temo che tu sia prevenuta.
        Sei davvero evangelica?
        Ripeto: forse mi sbaglio, ma tua fede non mi sembra soprannaturale, ma solo una serie di umanissime idee preconcette.
        Da ciò che stizzosamente scrivi la tua fede appare solo una forma di ideologia mascherata da fede. Ma forse mi sbaglio

        • Lucy ha detto:

          Ragionamento ineccepibile

          • Eloisa ha detto:

            Ho già risposto due volte, ma il mio commento non passa; chissà perché?
            Gentile ( si fa per dire) Adriana, perché le piace farneticare e sproloquiare?
            La smetta, la prego.

        • Eloisa ha detto:

          Ti sbagli sì. Intanto non esiste una fede “soprannaturale”.
          La fede è sempre umanissima ma non ideologica. Qui invece alcuni hanno proprio una fede pregiudiziale che vogliono difendere con intento di contestazione pura e semplice. E per me questa non è vera fede. No, non lo è.
          La fede non poggia su assunti propinati e proclamati da altri teoreticamente. Direi che una fede adulta si acquisisce nel tempo attraverso gli eventi della vita che la possono corroborare. Nella vita è possibile incontrare Gesù Cristo e seguirlo, molto più di quanto non avvenga leggendo testi dottrinali. Dunque, la fede ha un’ impronta soggettiva particolarissima, ed è bello che sia così.

          • Astore da Cerquapalmata ha detto:

            La fede è un DONO di Dio, dunque non proviene dalla natura umana, dunque è soprannaturale.
            Parlo delle fede e non dell’ideologia.
            Confondere la natura con la grazia comporta come conseguenza confondere il potere politico con quello spirituale, come fanno i musulmani. La laicità sana l’ha “scoperta” Gesù.
            Oppure porta a confondere la religione con la scienza…
            La fede naturale te la lascio volentieri…

          • EquesFidus ha detto:

            “La Fede è una virtù soprannaturale, infusa da Dio nell’anima nostra, per la quale noi, appoggiati all’autorità di Dio stesso, crediamo essere vero tutto quello che Egli ha rivelato, e che per mezzo della Chiesa ci propone a credere.”
            “La Fede si perde con negare o dubitare volontariamente anche di un solo articolo propostoci a credere.”

          • MASSIMILIANO ha detto:

            Pare qualcuno abbia affermato:”Ti sbagli sì. Intanto non esiste una fede “soprannaturale”.
            La fede è sempre umanissima ma non ideologica”.
            Tutto verissimo. La fede nell’anticristo è esattamente così come riporta l’affermazione di cui sopra. Saluti.
            Massimiliano.

          • Eloisa ha detto:

            Cari Astore, Eques, Massimiliano,
            mi fa specie la vostra sicumera sulla fede.
            Si dice, sì, che la fede è un dono di Dio. Dunque chiediamoci: che Dio sarebbe quello che fa un dono ad uno e ad un altro no? Se lo chiedeva anche il grande Indro Montanelli.
            Lasciamo andare, per piacere, le formule catechistiche che tanto piacciono soprattutto ad Eques fidus, la cui religiosità è solo dottrinale ( fidus de che? della dottrina che non è la Persona del Signore?) e pertanto non convincente.
            Lasciamo perdere anche l’anticristo del cappero, evocato dal bilioso Massimiliano.
            Resta il fatto indiscutibile che molti battezzati non hanno fede, mentre altri, anche non battezzati, la fede ce l’hanno. Mi guardo intorno e constato che è così, e ne prendo atto.
            Dal che si evince che il sacramento del battesimo non ha funzionato a dovere. O no?
            Allora, cari signori, qualche domanda bisogna porsela, e bisogna cercare le risposte anche al di fuori delle formule dottrinali. E magari si trovano proprio allora le risposte.
            La fede si trova davvero cercando il contatto con il prossimo, soprattutto con quel prossimo più emarginato; con quel prossimo con cui si instaura una vicinanza agapica, che ci svela che in quel fratello c’è Gesù stesso, come si legge in Matteo,25.
            A quel punto lì non c’è alcun bisogno di formule fatte secondo dottrina. A quel punto lì anche chi non è cristiano è incorporato nella salvezza garantita dall’Amore del Cristo.
            E meno male che è così; altrimenti, sarebbero proprio pochini i salvati.
            Avete molto da imparare, signori, in fatto di religione autentica.
            E comunque, Astore caro, mi sa che i fischi per fiaschi li prende lei quando legge i miei interventi.

          • Adriana ha detto:

            Eloisa ,
            ama il tuo prossimo come te stesso….le piace ripetere . Evidentemente lei si ama molto poco . Perciò , se io almeno la diverto , ne godo , come di una buonissima azione . Ma anche se la disturbo , perchè riesco per un po’ a ” distrarla ” dal suo ” non amore ” per sé stessa ! ( Posto qui in mancanza di – rispondi- )

          • A volte tornano ha detto:

            “Eloisa”…..straripante di SLOGAN e IDEOLOGIA, ACCECATA….per forza non ha spazio per lo Spirito….lo Spirito Santo.

          • Astore da Cerquapalmata ha detto:

            Cara signora Eloisa, penso che lei ha sbagliato blog, o ha sbagliato religione, o dimensione spazio temporale. Per tutti la fede è un dono divino. Anche per il vocabolario. Per lei no. Benvenuta sulla Terra

          • EquesFidus ha detto:

            Guardi che è la sua religione ad essere fallata e viziata, in quanto non la lega certo a Dio ma ad una sua idea personale ed ideologica, simile a Donna Prassede de “I Promessi Sposi” che prende i moti del proprio cervello per moti del cielo. Detto questo, la smetto e prego gli altri di astenersi dal commentare certi discorsi che non stanno né in cielo né in terra (contrapponendo, ad esempio, Dottrina e fede, per costei caratteristica solo naturale, in aperto contrasto col Catechismo e colla ragione): è evidente, dall’arroganza delle risposte e dalla persistenza nelle sue tesi folli ed erronee, che questa ottenebrata è una falsa cattolica, venuta a cercare di convertire i cattolici. Se questi sono i frutti del Martini e di Bianchi, si capisce quanto sia pericoloso e deviato il modernismo, osceno parto del demonio. Inviterei anche il dott. Tosatti di censurare certi sproloqui: certi vaneggi danno l’idea che costei sappia di cosa parla, quando evidentemente non è così. SI rischia però che la fede di coloro che siano meno preparati venga messa alla prova, aggiungendo lo scandalo all’eresia di cui dovrà rendere conto.

      • Adriana ha detto:

        Con la scusa di seguire Jesus Christ SuperStar la signora SenzaAbelardo invoca dal Gentile Tosatti il libertario abbattimento di muri , fino ad azzerarne il Blog , con ” ( non ) violenza gandhiana” .
        Sappia che RadioParolaccia è roba vecchia. Quando i Radicali e Pannella vollero squadernare il
        ” sottopanza ” del paese per demolirne definitivamente le istituzioni già provate dagli anni di piombo .
        Roba vecchia , ripeto , che fece scandalo ma non servì a nulla altro che a realizzare un’anteprima di quello strip-tease fisico ed ideologico che oggi compare in ogni media e … ad abundantiam

        • Lucy ha detto:

          Adriana bravissima , applausi

          • Eloisa ha detto:

            Qui andava messo il mio breve commento sugli sproloqui di Adriana, sempre applaudita da Lucy.
            Che ridere!!
            Saluti ad entrambe.

          • A volte tornano ha detto:

            “ELOISA
            31 Gennaio 2019 alle 6:58 pm
            Qui andava messo il mio breve commento sugli sproloqui di Adriana, sempre applaudita da Lucy.
            Che ridere!!
            Saluti ad entrambe.”

            Rida rida signor eloisa , che il.riso abbonda sulla bocca degli idi…i. Cordialità.

  • MASSIMILIANO ha detto:

    Come mi diceva il signor Raus (che significa fuori), il mio problema e quello degli altri frequentatori di questo blog è l’invidia. Ora, io posso rispondere esclusivamente per la mia persona. Si, è vero. Sono invidioso. E lo sono perchè non riesco a capacitarmi di come sia possibile continuare a scrivere grandissime cavolate per due giorni e sentirsi completamente a posto con la coscienza. Personalmente mi sentirei un farabutto, ma ripeto è solamente una mia personalissima opinione. Duec ose però sono riuscito a comprendere: la prima è che abbiamo sbagliato tutto e che per 2000 anni siamo stati ingannati. la seconda è che sono legione. Meglio di nulla! Saluti. Massimiliano.

    • Maria Cristina ha detto:

      Massimiliano ,
      per tirarti su il morale : ricordati che brutta fine che fecero la Legione di diavoli nel Vangelo.Mandati da Gesu’ a infestare un branco di porci si buttarono dal burrone e schiantarono tutti.
      Io non dubito che anche le Legioni demoniache di oggi che cercano di corrompere la fede cattolica, faranno prima o poi la stessa fine. Porci senza ali.
      Mentre la Madonna la Tuttasanta fin dalla sua Immacolata Concezione( e non diventata Santa dopo come afferma Bergoglio) e’ stata anche Assunta in Cielo senza che il suo corpo conoscesse la corruzione cadaverica ( ma penso che presto sara’ negato anche questo dogma Mariano per far piacere ai “ fratelli protestanti)

      • s.r. ha detto:

        Maria Crsitina, non voglio entrare nelle vostre polemiche, ma il suo intervento è scandaloso.
        Si rende conto di quel che dice? Diavoli? Porci?
        Lei è convinta di essere Gesù Cristo? Non le sembra di esagerare un po’? Chi la autorizza ad arrogarsi il diritto di esprimere simili giudizi, che competono solo a Dio?

        • MASSIMILIANO ha detto:

          Ma basta! Basta con questo modo di argomentare. Ma scandaloso cosa? Cianciate costantemente. farrfugliate frasi fatte, luoghi comuni, buonismi mielosi. Donnicciole siete. Anzi effemminati. Così almeno avete modo di farmi la predica o di denunciarmi per omofobia. Cosa vi scandalizza, cosa? Un diavolo, un porco, un maiale. Cosa? La messa anche giornaliera è consigliata da tutti i santi della storia e da tutte le apparizioni riconosciute. Così come la confessione. Padre Pio vi prenderebbe a pedate nel culo. Ora scandalizzatevi anche per “culo”! Non andare a messa la domenica era è e resta peccato grave. Poi e ovvio scontato lampante che il Signore conosce i cuori di coloro che non sono potuti andare, A chi credete di insegnare. Non siete altro che ebeti. Pappagalli che ripetono cose dette da altri pappagalli. Sposate il mondo per farvi belli, ma il mondo non sposerà mai voi perchè giustamente fate schifo anche al mondo. Vi rispetterei se sapessi che è tutta farina del vostro piccolo sacco, invece non fate altro che eseguire ordini. E tutti insieme, ma forse siete solamente due o tre, cominciate a trollare su questo sito che tanto da fastidio e tanto danno fastidio anche i suoi lettori. Ma davvero pensate di fare impressione a qualcuno con la vostra sicumera? A me dovreste far compassione, cristianamente parlando, ma in realtà mi fate schifo, ribrezzo. Vi evito come si evitano i demoni. Scandaloso? Pazienza, sono peccatore e spesso purtroppo la carne prende il sopravvento. Andate a grugnire da qualche altra parte. Saluti.
          Massimiliano.
          ps. dottor Tosatti non pubblichi se vuole, ma almeno mi sono sfogato. Grazie.

          • Adriana ha detto:

            Massimiliano , ooooh !
            finalmente una reazione umana per cacciare gli spiriti ingannatori e coatti della ” Bambinaccia ” e di S.R.uman , che stavano impapocchiando , con sommo loro divertimento , la pecorella Astore ,impastoiata di suo dai numerosi : ” Obbedisco ma pure eccepisco ….”, ” Eccepisco , ma pure obbedisco …” . Senza accorgersi , ( novello Don Ferrante ) , di agevolare l’insediamento dei troll distruttori del blog – a scapito degli altri interventi.-

          • A volte tornano ha detto:

            Bravissimo Massimiliano, concordo COMPLETAMENTE, quando ce vo ce vo!

  • Help!!!!!!!!!! ha detto:

    Tosatti dovrebbe trovare nella moderazione un messaggio con una frase attribuita a s. Giovanni Paolo sul tema messa precetto bisogno. Non la pubblichi che ho sbagliato papa!!! Era benedetto ma ho fatto confusione!!! Grazie e per favore non si dimentichi di pregare per me.

    • raus ha detto:

      Ne ha comunque parlato anche San Giovanni Paolo II in Dies Domini:
      “Si comprende dunque perché l’osservanza del giorno del Signore stia particolarmente a cuore alla Chiesa e resti un vero e proprio obbligo all’interno della disciplina ecclesiale. Tale osservanza, tuttavia, PRIMA ANCORA CHE COME PRECETTO, DEVE ESSERE SENTITA COME UN’ESIGENZA inscritta nella profondità dell’esistenza cristiana. È davvero di capitale importanza che ciascun fedele si convinca di non poter vivere la sua fede, nella piena partecipazione alla vita della comunità cristiana, senza prendere regolarmente parte all’assemblea eucaristica domenicale”. (esigenza=bisogno).

      Prima che il precetto fosse codificato nel Codice del 1917:
      “Quest’obbligo di coscienza, FONDATO IN UNA ESIGENZA INTERIORE che i cristiani dei primi secoli sentivano con tanta forza, la Chiesa non ha cessato di affermarlo, anche se dapprima non ha ritenuto necessario prescriverlo”.

      Sulle ragioni della codificazione del precetto:
      “Solo più tardi, davanti alla tiepidezza o alla negligenza di alcuni, ha dovuto esplicitare il dovere di partecipare alla Messa domenicale: il più delle volte lo ha fatto sotto forma di esortazioni, ma talvolta ha dovuto ricorrere anche a precise disposizioni canoniche” (da qui emerge chiaramente come l’istituzione del precetto serva ad arginare la negligenza, non a motivare il fatto che, tolta la negligenza, il cristiano vada a Messa).

      • Rafael Brotero ha detto:

        Perfettamente. Oggi nella chiesa bergogliana non c’e’ piu tiepidezza o negligenza. Proprio per questo il precetto non esiste piu, tutto si fa per amore tra i berggyboys. Lo dicano i seminaristi del cardinale McCarrick.

  • Andrea ha detto:

    Leggiamo il foglietto “La Domenica” del 27 gennaio 2019 per capire e “credere” ai propri occhi.
    Infatti riscrivendo il vangelo: “Chi non mangia il mio Corpo e non beve il mio Sangie … ” ‘ … viene meno alla propria identità di cristiano ‘. . . ,
    si, si, mi sembra di ricordare Gesù credo debba aver detto proprio così…

    http://www.parrocchiapapanice.it/foglio_messa/27_gennaio_2019.pdf

    Mentre per chi ancora gli interessa:
    Gv 6,. 51-18

  • Adriana ha detto:

    Insomma …tutte queste ” Osservazioni ” sull’atteggiamento interiore e sul comportamento esteriore dei bloggers di Stilum Curiae sono veramente interessanti ! In conclusione : siamo Cristiani chiusi e sterili nei nostri formalismi ; gente vecchia e nostalgica di strutture e usi che non vivificano più il mondo di oggi . Ipocriti e persone senza luce , capaci solo di una gelida preghiera .
    Ma soprattutto : individui intrappolati e non liberi !
    Perbacco : un bel centone di difetti ! Che acume introspettivo questi nuovi arrivati ! Quale personale saggezza hanno raggiunto con le proprie forze illuminate dallo spirito ! Quale misericordia….Misericordia ? Un momento ! Hanno fritto e rifritto ” esclusivamente ” alcuni dei più noti ” insulti ” di Bergoglio e , con una certa solennità e albagìa , li hanno posti in tavola facendoli passare per un capolavoro culinario nato dalla loro autonoma esperienza di vita vissuta : ” Lo Sformato Morale “. Roba d’alta cucina che si può imparare nei ” Corsi di pranzi in chiesa ” a tu per tu col Vicario del Padrone di casa . Corsi molto ambìti ! Proprio roba per VIP ( ere ) striscianti.

    • Gian Piero ha detto:

      Adriana, la “pastora”protestante Eloisa e’ qui su questo blog con una precisa mission convertirci al modernismo a suon di insulti e di slogan. peccato che la rozzezza dei suoi modi da inquisitrice stia sortendo l’effetto contrario:il defunto card. Martini la disconoscerebbe come sua allieva, , il Martini fu modernista si ma mantenendo garbo e classe. Comunque meglio cosi’piu’pericolosi i modernisti intelligenti che quelli rozzi e aggressivi .

      • Adriana ha detto:

        Gian Piero ,
        riconosco che ci troviamo di fronte a tipi , e a casi umani diversi .
        L’Ammiraglio Canaris era figura alquanto differente da quella della ” piccola ” Ilse Koch .
        Eppure entrambi appartengono a una “brutta “storia .

      • Lucy ha detto:

        @Gianpiero.
        Dici che c’è una ” mission ” per convertirci?
        Vien solo da ridere , basta rileggere tutti i post di Eloisa e si avrà un quadro di cos’è il pseudo -cattolicesimo bergogliano .Il post più interessante è questo :” L’infallibilità del papa proclamata come dogma dalla chiesa è la dimostrazione lampante degli errori della chiesa Il papa non è infallibile….è un uomo come tutti e l’infallibilità è stata proclamata per rafforzarne il potere e i fedeli creduloni ancora ci credono “.Quiz : di chi parla?

        • Alcuino ha detto:

          ”Eloisa e si avrà un quadro di cos’è il pseudo -cattolicesimo bergogliano”

          Eloisa è una modernista di sinistra tanto quanto Lucy è una modernista di destra.
          Il bergogliano è papista (cioè cattolico), non contesta l’infallibilità ma anzi ossequia anche il magistero papale non infallibile. Tutt’altra cosa (buona e giusta).

        • Eloisa ha detto:

          Sì che rispondo.
          Ineffabile Lucy, io parlo da cristiana cattolica-pensante, ma che non si accoda ai cattolici ossequienti alle favole propinate in passato da una Chiesa autoreferenziale, che pretendeva la di imporre le sue volontà ai creduloni come lei.
          E non intendo certo andare in missione.
          Seguendo il C. V. II trovo giusto, invece, fare discernimento su quel che la Chiesa insegna, obbedendo in primo luogo alla mia coscienza. Neanche un Papa potrà mai convincermi della giustezza delle sue affermazioni o dei dogmi che vorrà definire, se non mi sembreranno accettabili.
          Mi sento una persona libera in coscienza.
          A differenza di lei e degli assidui frequentatori di questo blog tradizionalista.
          In ogni caso tengo a dire che io rispetto TUTTI i papi.

          Torno a dire :qualcuno può chiedere al gestore del blog di pubblicare tutti i commenti, anche quelli non troppo graditi?
          Grazie.

          • Maria Cristina ha detto:

            Guardi pastora Eloisa che a Milano in una parrocchia hanno lasciato predicare dal pulpito una sua collega pastora protestante, potrebbe fare domanda per predicare anche lei in qualche parrocchia e aprire cosi’ finalmente gli occhi ai ‘“ cristiani creduloni” che tanto disprezza. Le converrebbe pero’ fare prima un corso di predicazione , perche’ anche per convincere bisogna saperci fare , gli insulti non bastano.
            Non e’ che ripetendo “ creduloni ! creduloni! “ come in TV SGarbi ripete “ Capra! capra! “ dimostrera’ mai Nulla.
            La non-pensante francamente mi sembra lei: non pensante e direi fastidiosamente presuntuosa.

  • Boanerghes ha detto:

    Forse è meglio ignorare certi interventi.
    Lasciamo infine chi interviene con aperto spirito polemico modernista nel suo brodo.

  • S.R. ha detto:

    Il dott Tosatti è proprio un simpatico furbacchione! 🙂
    Per provocare una discussione da 160 interventi ha pubblicato uno screenshot del volantino semi illeggibile….così chi legge l’Osservatore Marziano crede davvero che il liturgista abbia proposto l’abolizione del 3 comandamento e parlato del bisogno di andare al centro commerciale piuttosto che a messa. E tutti dietro a scrivere messaggi apocalittici.
    Chapeau!! Che altro si può dire? 😉 😉 😉

    • wp_7512482 ha detto:

      Cattivo! Non era fatto apposta! Mi hanno mandato quello….

    • TO's ha detto:

      1°domanda : ma lei sa leggere ? 2° domanda : ma lei può leggere ?( magari non possiede occhiali) . Il fogliettino si legge bene , forse lei non sa usare lo zoom …

      • s.r. ha detto:

        Esimio,
        1) certo che so leggere: sapendo scrivere ed avendo letto i messaggi apocalittici, oltre alle sue inutili domande, non ho dubbi al riguardo. Il testo del volantino l’ho letto – sapendolo fare – grazie ad un link messo a disposizione di uno dei primi utenti che hanno commentato la notizia.
        2) possibile che soffra di miopia, tuttavia facendo lo zoom il testo è ancora più sgranato ed ancor meno leggibile. E’ possibile che non sappia o non sia in grado di leggere lei, se ha trovato leggibile una cosa che non lo è.
        3) a giudicare dai commenti – che evidentemente sono stati scritti senza conoscere il reale contenuto del volantino – dev’esserci una gran quantità di analfabeti/miopi qua dentro, oltre al sottoscritto.

  • deutero.amedeo ha detto:

    Eloisa ha scritto:
    Eloisa
    29 Gennaio 2019 alle 4:22 pm
    A dire il vero la Chiesa ha costruito sulle parole di Gesù una mole di fantomatiche prescrizioni, anche contrapposte fra loro, che i teologi odierni evidenziano in modo chiarissimo. Certo che coloro che sono incollati alla tradizione non vedranno mai il male prodotto da una Chiesa ingessata.

    Pensi solo una cosa, Eloisa.
    Se tutti gli uomini, di tutto il mondo, ubbidissero ai Comandamenti e ai Precetti della Chiesa, tutto il male che c’è nel mondo scomparirebbe. Rimarrebbero solo i mali inevitabili: le malattie e le calamità naturali .

    Tutto il resto, compresi i ragionamenti suoi e dei teologi odierni, sono vaniloqui.

  • Vanni ha detto:

    Un articolo da leggere

    “Imperfetti, cialtroni e a messa”, di Silvana De Mari

    Ne riporto un brano:

    “Certo: perché Dio lo sa che valiamo poco, sa benissimo che a Messa pensiamo ai fatti nostri, che, anche se vorremmo, non riusciamo a smettere di sparlare, di essere avidi, mediocri, collerici, vili, pigri, inseguiti dalle dannate tentazioni che quasi sempre ci raggiungono perché davanti a loro corriamo poco. Dio lo sa che siamo imperfetti. Quello che vuole è che noi facciamo il primo passo verso di Lui, che molliamo il televisore, Face book, la serie televisiva e ci trasciniamo fino a una chiesa, dove, se siamo fortunati, troveremo un sacerdote che ci parla di Lui, se siamo sfortunati troveremo un sacerdote che ci dice fesserie sui migranti, ma anche in questo caso al momento della Consacrazione, Dio sarà in quella chiesa. E il fatto che noi ci siamo, insieme a Lui, ci renderà migliori o un po’ meno peggio di come saremmo se non ci andassimo. Dio vuole che andiamo a questo incontro.”

    https://www.silvanademaricommunity.it/2019/01/25/imperfetti-cialtroni-e-a-messa/

    • Alcuino ha detto:

      Questo della De Mari é un invito a crogiolarci nelle nostre mediocritá. San Paolo ci esorta ad allenarci come atleti, Gesù ad essere perfetti. La Grazia ci trasforma e ci sostiene. Se si rimane mediocri é perché non si accoglie la grazia.
      Rimanda pure alla mittente questa crepuscolare lezione di riduzionismo morale.

      • Adriana ha detto:

        Alcuino deve aver fatto suo l’ ” Icaro ” di Mishima e averlo traslato in neo-moderniese . Vero ecumenismo multiculti .

        • Alcuino ha detto:

          Non so cosa sia Icaro di Mishima e nemmeno cho sia Mishima. Se è un piatto giapponese, non mangio sushi perchè sono allergico al mercurio. Solo tempura ben cotta.

          • Adriana ha detto:

            Alcuino ,
            peccato . Visto il nome di battaglia ,che dubito sia il suo ,originale ,
            ritenevo fosse una persona di cultura . A rimediare c’è sempre tempo.

    • Eloisa ha detto:

      La signora Silvana De Mari crede di saperla lunga quando dice: “Quello che vuole è che noi facciamo il primo passo verso di Lui”. Io credo invece che è LUI che si fa incontrare quando LUI vuole. Sono proprio tanti quello che lo cercano e non riescono a trovarLO. Dio infatti è MISTERO. Non basta andare a Messa per incontrarLo. Molti vanno a Messa per dovere e restano aridi come un deserto. Dio lo si trova primariamente nel libro della Vita, perché Egli è Vita. Nella Comunità degli uomini è possibile trovare Dio: nelle loro parole, nei loro sorrisi, nelle loro carezze, nelle loro lacrime, nel loro dolore. Interrogando sé stessi si trova Dio: nell’intimo del proprio cuore. E allora lo si ama davvero in piena libertà.

  • Eloisa ha detto:

    Per Amedeo ed equsfidus.

    L’ infallibilita’ del papa proclamata come dogma dalla Chiesa di duecento anni fa è la
    dimostrazione lampante degli errori della Chiesa nel suo percorso. Il Papa Non è infallibile.
    Altri ne ha fatti di errori. Allora perché continuare a parlare di Magistero della Chiesa cattolica dandogli la preminenza sulla parola di Gesù?
    C’ è un solo pilastro nel cristianesimo, e si chiama Vangelo.
    La Chiesa e il Magistero guidano sì i cristiani ma non sempre lo hanno fatto bene. Spesso hanno sbagliato, e bisogna riconoscerlo con sincerità senza sentirsi in colpa per questo. La Chiesa è costituita anche dai comuni fedeli, che hanno anch’ essi voce in capitolo.
    Non per niente il Papa ha invertito la piramide gerarchica. Al vertice stanno quelli che prima venivano considerati gli ultimi, poi tutti gli altri, compreso il papa. Secondo le parole di Gesù al primo posto stanno gli ultimi, che devono essere fatti serviti.
    Lo sbaglio grande è sempre stato che gli ecclesiastici più in alto pontificavano imponendo direttive che rispondevano al loro moralismo. E i fedeli ignoranti chinavano il capo senza pensare.
    Ancora oggi molti cattolici sono credenti non_pensanti, come disse il grande cardinal Martini.

    • Astore da Cerquapalmata ha detto:

      Il Papa è infallibile, ma a certe condizioni, che sono quelle che dice il Concilio Vaticano Primo.
      E’ infallibile solo quando parla di fede e di morale e lo fa non come teologo o esperto, ma come Pastore universale della Chiesa con l’intento di insegnare alla Chiesa universale.
      Lo può fare o parlando ex cathedra, ma prima lo deve dire, o attraverso il Magistero ordinario infallibile, che si può trovare concentrato nel Catechismo.
      Non so se tutto il Catechismo sia espressione del Magistero ordinario infallibile, ma tale Magistero è tutto espresso lì.
      Di conseguenza un’altra condizione perché il Papa sia infallibile è che il suo Magistero non contraddica in nessun punto il Magistero infallibile dei Papi precedenti.
      Tanto per intenderci: l’immigrazionismo è politica e non morale, perché produce guerre e schiavi e infatti è provocato dai potenti del mondo. Qui il Papa non è infallibile.
      Me se vedì uno che affoga questo va salvato: questa non è politica

      • Eloisa ha detto:

        No, Astore da….,il papa non è infallibile manco un po’. È un uomo come tutti, dunque fallibilissimo sempre.
        L’infallibilità papale è stata proclamata per rafforzarne il potere, e i fedeli creduloni ancora ci credono. Peggio per loro.

        • Astore da Cerquapalmata ha detto:

          Benvenuta in un blog cattolico!

          • s.r. ha detto:

            Astore, scusa. Un cattolico non scriverebbe mai: “Di conseguenza un’altra condizione perché il Papa sia infallibile è che il suo Magistero non contraddica in nessun punto il Magistero infallibile dei Papi precedenti”.
            Un cattolico scriverebbe, siccome il Papa è infallibile non può accadere che il suo Magistero contraddica in alcun punto il Magistero infallibile dei Papi precedenti”. Giusto per mettere un po’ in ordine i concetti e rendere il blog un po’ più cattolico.

          • EquesFidus ha detto:

            In realtà, ha ragione Astore: se quanto insegnato dal Papa dovesse contraddire quanto insegnato in precedenza, allora il nuovo insegnamento non sarebbe valido. In realtà, la tesi sulla possibile esistenza del “Papa eretico” si trova persino negli scritti del Dottore della Chiesa san Roberto Bellarmino, e non è in contraddizione con l’insegnamento sull’infallibilità papale, la quale è tale solo ad alcune condizioni. Siamo sempre lì: per alcuni il Papa può innovare come li pare la Dottrina cristiana, per altri ne è il custode e deve “limitarsi” a trasmetterla. Inutile dire che l’opinione cattolica, almeno fino a Paolo VI, è la seconda.

          • raus ha detto:

            EquesFidus, san Roberto Bellarmino NON ha MAI scritto che il Papa può essere eretico. Si è limitato a considerare cosa potrebbe succedere nel caso in cui ciò si verificasse.
            Se ha evidenze contrarie – e cioè se le risulta scritto in un testo di Bellarmino che lui riteneva possibile questa eventualità – la prego di citare il passaggio, fornendo i riferimento per l’opportuna verifica.

          • Astore da Cerquapalmata ha detto:

            Dovrei andare a controllare ma mi sembra proprio che il Concilio Vaticano Primo non dice che il Papa non sbaglia mai, ma che non sbaglia quando nelle funzioni di Pastore universale alle condizioni già dette. E specifica proprio che il suo Magistero deve inserirsi nel solco di quello precedente.
            So che alcuni concludono dicendo che tanto il Papa non può sbagliare anche volesse.
            Io non lo so, ma se così fosse, se un Papa sbagliasse CHIARAMENTE, ad esempio se dicesse che la Madonna non è Immacolata, vorrebbe dire che NON è il vero Papa, perché il dogma precedente nemmeno un Papa lo può cambiare.
            E Papa Francesco, che io considero il Papa vero e legittimo, sebbene non parlasse come dottore universale con l’intento di insegnare una verità irreformabile, non volendo (spero) il 23 dicembre scorso ci è arrivato vicino. Ha detto infatti che la Madonna è diventata santa un po’ alla volta, come TUTTI!
            E no, come tutti no, Ella è stata concepita SANTA. E’ l’Immacolata! Senza peccato e piena di Spirito Santo!

    • Adriana ha detto:

      Martini ,
      ah si ! Delizioso . L’inventore della Cattedra dei ” non credenti “,
      per i credenti costretti ad ascoltare volonterosamente … San Paolo in Grecia aveva sbagliato tutto ! Si vede che era proprio molto
      ” ignorante “.

    • deutero.amedeo ha detto:

      @Eloisa.
      Non sono medico ma credo che il farmaco che fa al caso suo si chiami Risperdal. Si curi, mi raccomando.

      • Precisazione ha detto:

        Pur con altre parole, l’infallibilità l’hai contestata anche tu, sempre in base alla tua lettura dei Vangeli. Ricorderai che ero dovuto intervenire per tirarti le orecchie…

    • Maria Cristina ha detto:

      Guarda che una chiesa come quella in cui credi tu c’ e’ gia’ Eloisa si chiama Chiesa riformata protestante. Perche’ rompi le scatole a noi cattolici tradizionali? Nella Chiesa riformata protestante puoi avere tutte le novita’ che ti piacciono.loro non sono duecento anni indietro come tu ripetendo in card. Martini, dici essere i biechi cattolici tradizionali. Loro, la Chiesa riformata protestante sono all’ avanguardia in tutto e nei paesi del Nord Europa puoitrovare pastore lesbiche sposate che celebrano messa , favorevoli ad aborto, eutanasia ecc. , riti di tutti i tipi,con ogni balletto e show, liberta’ completa in campo sessuale, ecumenismo, sincretismo , forse persino messe nere.
      Ma perche’ non aderisci a queste chiese che sembrano fatte apposta per le tue esigenze “ moderne” e non lasci in pace noi ? Forse perche’ li npoi non troveresti nulla da criticare e da disprezzare? Nuon potresti sentirti “ superiore” ?
      Forse perche’l’ unica cosa divertente per certi come te e’ giocare a fare il modernista, ali superiore, ilpiu’ INtelligente, il piu’ scafato, quello che ha capito tuttolanciare invettive contro chi, senza farti nulla di male, crede ancora nella fede dei suoi padri e nonni, la fede di tanti santi, la fede di tanti umili, la fede dei tre pastorelli di Fatima, Come i ragazzini che vogliono il giocattolo bello per poi spaccarlo e ridurlo in pezzi..il divertente per loro e’solo distruggere….Quando avrete distrutto il giocattolo “ Chiesa cattolica” e non vi rimarranno chepezzi rotti, allora forse vi renderete conto che costruire nei secoli e’ piu’ bello che distruggere in nome della modernita’ E che le vostre supposte novita’ sono vecchie come Adamo ed Eva e come il vostro suggeritore, il Serpente.

    • L'Alternativa ha detto:

      partiamo dalla prima frase : dice Eloisa “L’infallibilità del papa, proclamata dalla chiesa come dogma duecento anni fa…
      1)verifichiamo le date. La cosiddetta infallibilità papale risale al primo concilio Vaticano, cioè al 1870. Non sono quindi duecento anni. Ma prima di quel Concilio c’era qualcosa di infallibile ? Si aveva cioè una qualche certezza della dottrina ?
      2) afferma Eloisa che l’infallibilità papale è la dimostrazione lampante degli errori della Chiesa nel suo percorso. Dobbiamo ricordarci che la Chiesa è stata fondata il giorno della Pentecoste con la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli. Questo è stato il sigillo , per così dire venuto dall’Alto, dal Signore delle Luci. ma come dice bene Valeria Fusetti, nei 40 giorni trascorsi tra la Resurrezione e l’Ascensione, il Risorto ha dato una serie di precise istruzioni ai suoi. Fintanto che la Chiesa ha conservato e tramandato questi insegnamenti, la Chiesa, tutta la Chiesa, è stata infallibile.
      Ogni volta che nel corso della storia la Chiesa ha scelto di allontanarsi da questi insegnamenti, la tutela dello Spirito Santo è venuta meno. L’insegnamento di un papa non può contraddire quello dei suoi predecessori, nè tantomeno tutto l’intero insegnamento della Bibbia.

      • Eloisa ha detto:

        Mi diverte molto vedere l’astio di quelli che non sopportano le mie argomentazioni.
        Soprattutto mi diverte il signor DeuteroA. che tra un fraseggio bilioso e cafonesco e un consiglio paramedico insulso e pieno di livore dimostra la sua vaneggiante( proclamata) cristianità che niente ha a che fare col Cristo.
        Continui pure a blaterare, signor Deutero…, ma sappia che le sue parole non mi disturbano minimamente.
        Voi, cari tradizionalisti, siete penosi, l’ho già detto. Non onorate la Chiesa cattolica, anzi la disonorate, le fate perdere colpi. Se la Chiesa cattolica è in crisi- come si è soliti dire- voi ne siete in gran parte responsabili.
        Il modernismo, poi, c’entra come i cavoli a merenda.
        Si tratta di ragionare, di far funzionare il cervello; ma, a quanto pare, non è cosa per voi.
        In passato ci sono stati parecchi ecclesiastici che ragionavano ottimamente e che la Chiesa puntualmente metteva all’angolo per paura di perdere potere. Ma oggi rivivono grazie a chi non si lascia mettere il bavaglio dagli ignoranti.
        Lo Spirito Santo è sempre all’opera, cari signori. Non è mummificato, soffia liberamente dove e quando vuole nonostante voi vogliate bloccarlo.
        Al signore, o signora, che si firma l’Alternativa dico semplicemente che so anche io la data in cui fu dogmatizzata l’infallibilità papale, e conosco assai bene la storia della Chiesa.
        Ho parlato di “duecento anni” solo a mo’ di indicazione, anche se approssimativa. Le sue considerazioni sulla infallibilità della Chiesa sono congetture prive di fondamento. Scopiazzate da non so dove. Consiglio di usare il proprio comprendonio, senza farsi imbeccare da altri.
        Gesù voleva un altro tipo di Chiesa, non quello progettato da uomini che nel lungo tempo hanno edificato un’ Istituzione temporale prolissa e lontana, parecchio lontana, dagli insegnamenti del Cristo. Un castello di carte che ora, infatti, cade a pezzi miseramente. Non ci si poteva aspettare altro.
        Un “ospedale da campo” l’ha definita opportunamente il papa attuale, che a voi non piace. Ma invece piace a chi è convinto che per ricostruire la Chiesa bisogna ricominciare dal CUORE del Vangelo. Il Papa sta infatti provando a farlo visibilmente nonostante i bastoni fra le ruote che voi gli ponete continuamente e pateticamente.
        Aggiornarsi, prego.

        • Maria Cristina ha detto:

          Passare alla Chiesa protestante, prego.E andar li a distruggere giocando alla piccola Attila.Magari ti danno pure “pastora”, l a pastora Eloisa il flagello dei cattolici!

          • Eloisa ha detto:

            E lei, Maria Cristina, passi alla Comunità dei lefebvriani. Ne ha facoltà. Quello è il suo posto.

        • A volte tornano ha detto:

          E meno male che gli seriosi vogliosi sono gli altri!!!!!!Ma ha provato a rileggersi sig. ” eloisa “? Non è che si noti in ciò che scrive né armonia, né serenità, né pace interiore. Contento lei!!!!!

          • Eloisa ha detto:

            Io sono contentissima, sono serena, sono in pace con me stessa e con gli altri, caro ( si fa per dire) “A volte tornano” ( che strano pseudonimo!).
            Soprattutto non sono omologata al pensiero dei tradizionalisti come è lei, come siete voi ( quasi tutti).
            La mia Chiesa è quella dei cattolici allineati sul post Concilium.
            La vostra è quella sorpassata da un bel pezzo, con scarsa credibilità; quella che ha fatto il suo tempo ormai.
            Voi siete, purtroppo, biliosi, nevrotici ed escludenti. Noi tutto il contrario. Noi accogliamo, secondo le parole del Cristo.
            Perciò diamo fastidio a chi è lontano dal Cristo, a chi non lo ha capito ed è solo “cristiano dottrinale” e clericale.

          • A volte tornano ha detto:

            “A VOLTE TORNANO
            31 Gennaio 2019 alle 9:25 pm
            E meno male che gli seriosi vogliosi sono gli altri!!!!!!Ma ha provato a rileggersi sig. ” eloisa “? Non è che si noti in ciò che scrive né armonia, né serenità, né pace interiore. Contento lei!!!!!”
            Il correttore automatico…..non seriosi vogliosi ma astiosi.

          • A volte tornano ha detto:

            ELOISA
            “31 Gennaio 2019 alle 10:20 pm
            Io sono contentissima, sono serena, sono in pace con me stessa e con gli altri, caro ( si fa per dire) “A volte tornano” ( che strano pseudonimo!).
            Soprattutto non sono omologata al pensiero dei tradizionalisti come è lei, come siete voi ( quasi tutti).
            La mia Chiesa è quella dei cattolici allineati sul post Concilium.
            La vostra è quella sorpassata da un bel pezzo, con scarsa credibilità; quella che ha fatto il suo tempo ormai.
            Voi siete, purtroppo, biliosi, nevrotici ed escludenti ecc ecc ecc ecc e bla bla bla bla……”
            PRIMO, signor si fa per dire eloisa, lei sta sparando confusamente una barca di giudizi e pregiudizi, degni ovviamente dell’ insegnamento del suo miSSSSSericordioso idolo bianconiglio grosso E grasso;
            SECONDO, riguardo la sua cosiddetta serenità e pace be’, anche gli schizofrenici pensano convintamente di essere a posto. Ossequi.

    • EquesFidus ha detto:

      “C’ è un solo pilastro nel cristianesimo, e si chiama Vangelo.”

      Non è vero, questo è assolutamente falso: le parti principali e più necessarie della dottrina cristiana sono il Credo, il Pater, i Comandamenti ed i Sacramenti. Le ripeto un’ultima volta, e poi la smetto qui: la Sua fede non è cattolica, è protestante. Asserire che il dogma dell’infallibilità papale quando parla ex cathedra in materia di fede e di morale è stato un errore è eresia e soggetto ad anatema, in quanto proprio a Pietro (e, per estensione, ai suoi successori) è stata garantita l’infallibilità dallo Spirito Santo: Tu es Petrus, et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam, et portae inferi non praevalebunt adversus eam. Et tibi dabo claves Regni coelorum. Quodcumque ligaveris super terram, erit ligatum et in coelis. Et quodcumque solveris super terram erit solutum et in coelis”. Non è forse anche questa parola del Signore? Anche per questo motivo, affermare che tutto è basato solo sul Vangelo e non riconoscere che il Magistero papale è sullo stesso piano della Scrittura (dato che è l’unica autorità per mandato divina autorizzata ad interpretarlo) è infondato. La Chiesa è il Corpo Mistico di Cristo; un libro, fosse anche il Vangelo, non ha mai salvato nessuno. Si possono conoscere a menadito le Scritture e non averne capito niente, mentre ci sono fior di santi analfabeti ma animati dall’amore di Dio e dalla frequentazione dei Sacramenti che non solo si sono salvati ma hanno benedetto questo mondo. La esorto e la scongiuro, per il bene della Sua anima e di chi, leggendo i suoi interventi, decidesse di dare credito alle Sue affermazioni, di smetterla di trattare con supponenza ed ingiurie coloro che affermano la Verità rivelata da Gesù Cristo e trasmessa dagli Apostoli, di riconsiderare le Sue sicuramente erronee posizioni e di cessare questi attacchi al Corpo Mistico di Cristo, attacchi che infine feriscono e dolgono Nostro Signore. Lei sta facendo del male a sé stessa ed agli altri, come pure lo fanno coloro che, travisando quanto scritto, giudicano coloro che hanno ricordato che andare a Messa è un precetto, un obbligo per la salute delle anime.

    • A volte tornano ha detto:

      Effetto ‘eloisa “…..😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴😴…..logorroico!

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    RAUS:
    come alcuni hanno commentato con poca benevolenza quanto scritto da Sirboni, tu hai fatto altrettanto col quanto scritto da Valeria.
    Forse la chiara posizione assunta da Valeria contro lo scritto di Sirboni (che io non condivido) ti fa vedere fantasmi dove non ci sono.
    Dovresti innanzi tutto chiederti cosa volesse dire Valeria, perché non è detto che il tuo linguaggio sia “sincronizzato” al suo.
    Valeria non dice nulla contro l’esigenza della Messa domenicale, ma si preoccupa che non diventi una questione di puro sentimentalismo. Non a caso ha fatto il paragone col libro della Tamaro.
    Usa un linguaggio “provocatorio”, come fosse un evidenziatore, perché è così ovvio che non si può amare Dio se non lo si vuole, anche se Dio lo COMANDA e se si va a Messa, che è evidente che l’intento di Valeria sia quello di opporre allo spontaneismo oggi di moda, le esigenze del Comandamento.
    Vedrai che se ti sforzi a dare il giusto senso alle sue espressioni, riconoscerai che dice cose molto interessanti.

    • Eloisa ha detto:

      Dio NON COMANDA di essere amato; nessuno può comandare di essere amato. L’Amore vero e grande non esige corrispondenza. Dio lascia liberi gli uomini, e tale libertà riguarda anche l’AMORE. Chi comanda è un dittatore, un tiranno. Dio NON è un tiranno e non comanda. Chi vuole amarLo lo fa senza costrizione alcuna, chi non lo ama è libero di non amarLo.
      Però va detto che Gesù è stato chiaro: quando si amano i fratelli, si ama Lui stesso, ovvero si ama DIO. Tanto difficile da capire e da accettare?

      • Astore da Cerquapalmata ha detto:

        “Ama Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente, con tutte le tue forze”… “Amatevi come io vio ho amato”… ed espressioni simili, non sono io a chiamarli COMANDAMENTI, ma Gesù.
        Ma forse, oltre a non essere cattolica, non sei cristiana?
        Se così, benvenuta in un blog cristiano (e cattolici)!

        • Eloisa ha detto:

          Non si può amare un Dio che non si vede se non si amano i fratelli, in carne ed ossa, che si vedono. Questa è una realtà indiscutibile.
          L’ha scritto san Giacomo in una sua lettera, caro Astore.
          L’amore per il prossimo ingloba l’amore per Dio.
          Tutti i cosiddetti “comandamenti” si riassumono in uno solo: “ama il prossimo come te stesso”.
          Quelli che dicono di amare Dio (puro Spirito), in realtà amano la loro idea di Dio, quella scelta a propria immagine; e questa è ideologia, ovvero pura illusione.

          • Astore da Cerquapalmata ha detto:

            Sono io che ho scritto che se se ama Dio non si ama il prossimo o sei tu che non hai capito quello che ho scritto?
            Rileggi e se ho davvero detto che l’amore per Dio si contrappone a quello del prossimo, faccio ammenda

  • Lucy ha detto:

    @Raus etc etc etc.
    Non ho trovato rispondi quindi rispondo qui.
    È il tuo stile modificare artatamente ciò che è scritto.Infatti NON HO DETTO CHE TI CONOSCO perchè sai benissimo che non conosco la tua mail ; ti conosco attraverso i vari nick che usi per quello che scrivi e da come in modo inconfondibile lo scrivi.Perchè non dici che Emanuele , Spettro di quanta cura ( bastano questi due) sono nick a te del tutto sconosciuti ?

    • raus ha detto:

      Lucy, la mia risposta era basata su quello che avevi scritto. Se mi confondi con un Emanuele o un fantasma non so cosa farci. Per me puoi chiamarti Lucy, Lucia, Luciana, Peppino o Marcantonio, mi cambia poco. Il tema è poco interessante. Buona serata.

  • MASSIMILIANO ha detto:

    Che dire… Non è che mi preoccupano i commenti di Eloisa Raus Emanuele e tutti gli altri bei nomignoli, mi preoccupa il fatto che quello che dicono purtroppo viene affermato da alti prelati vescovi sacerdoti e purtroppo anche dal papa. Per chi ancora ne dubitasse, diventa sempre più evidente il significato delle due chiese viste dalla beata Anna Katharina Emmerick… Saluti.
    massimiliano

    • raus ha detto:

      Quello che diciamo noi (credo di poter parlare anche per gli altri che hai citato) è questo: per noi andare a Messa è un desiderio e una necessità vitale; sappiamo che è anche un dovere; non ci andiamo per dovere; penseremmo al dovere solo in eventuali periodi di aridità o quando siamo sopraffatti dagli impegni della vita; sappiamo che rispettando quel dovere, l’aridità prima o poi passa, le priorità sono più chiare, e torniamo ad andarci per il desiderio di farlo.
      Quindi è vero che ci sono due chiese: la nostra, che si chiama cattolica e che comprende coloro che, tra tutte le loro imperfezioni, aspirano ad essere a somiglianza di Dio e lo cercano senza sentirvisi obbligati; l’altra, che comprende voi, che vi credete più bravi degli altri, marcite nell’invidia per chi si rapporta con Dio da persone libere e cerca di trascinare gli altri nella propria meschinità da servi.
      Noi siamo liberi, voi siete schiavi. Noi siamo amici, voi siete servi. Noi offriamo a Dio il meglio che possiamo come Abele, voi pagate a Dio il tributo minimo come Caino. Noi amiamo, voi invidiate.

      • Eloisa ha detto:

        Alti prelati vescovi e sacerdoti, e perfino il Papa, non parlano a vanvera. Sanno distinguere i “segni dei tempi” ( meno male!) e vanno avanti facendo procedere la Chiesa verso la verità.
        È come quando la Medicina fa progressi e lascia indietro buona parte dei rimedi di una volta, ormai vecchi, sorpassati e spesso inefficaci.
        Si metta il cuore in pace, caro, e se preferisce il vecchiume, è libero di tenerselo stretto.
        Saluti a lei.

  • Mazzarino ha detto:

    Et voilà ecco il subdolo “MA ANCHE” dei testi Conciliari di cui sono zeppi i proclami di Bergoglio, anche quelli al ritorno da Panama.
    “A Messa non ci si va solo perché é un dovere andarci, ma anche perché ci si vuole andare e perché si sente la necessità di farlo.” Lei dice? Non è vero! Se si vuole andare e si sente necessità di farlo siamo tutti felici, contenti e concordi. Ma se si sente più necessario la domenica mattina stare coi figli che giocano alle partite dell’ARCI ? E se non si sente la necessità di farlo? SI VA LO STESSO! Diversamente, dice (va) la Chiesa, si incorre in Peccato Mortale. Le infinite grazie del Santo Sacrificio per il merito della conformazione al Suo volere faranno il resto. Come è sempre stato per 2000 anni. Il “sentire”, per bene che vada, è puramente aggiuntivo e dunque irrilevante. Assistere al rinnovarsi incruento del Sacrificio del Calvario: ammetterà che potrebbe non essere da tutti il “sentirsi” di andare. A meno che non parliamo di qualcos’altro.

  • ALCUNI CHIARIMENTI ha detto:

    Amici, giusto per vostra informazione vi comunico che:

    1) la frase del libretto in cui si parla di precetto, identità bisogno ed evasione, non è una frase del liturgista ma è una citazione;

    2) la citazione, precisamente, è tratta da Giorno del Signore, Nota pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, 7-11 maggio 1984, quindi in piena età Wojtyliana. Presidente CEI il Card Ballestrero, Carmelitano, ordinato nel 1936 dell’era preconciliare, cardinale nel 1979.

    3) La frase esatta è:
    “Prima di essere una questione di precetto, è una questione di identità. Il cristiano ha bisogno della domenica. Dal precetto si può anche evadere, dal bisogno no”.

    4) Il concetto è stato ripreso nel 2012 dal vescovo Raffaello Martinelli per la sua nota pastorale di quell’anno, dove è stato precisato il rapporto precetto/bisogno:
    “È obbligatorio partecipare alla S. Messa? I cristiani hanno l’obbligo di partecipare alla S.Messa ogni domenica e nelle altre feste di precetto, a meno che non vi siano gravi motivi (malattia…). In assenza di tali gravi motivi, il cristiano, che non adempie tale obbligo, commette peccato mortale, e pertanto deve confessarsi prima di accedere alla Santa Comunione. L’Eucaristia domenicale è “una questione di identità”, anzi un bisogno, una necessità vitale, dalla quale non si può evadere”.

    5) Queste le parole di Papa Benedetto su Mons. Martinelli:
    “È stato per più di venti anni per me un fedelissimo e molto capace collaboratore nella Congregazione per la Dottrina della Fede, dove ha lavorato soprattutto nel settore del catechismo e della catechesi con grande silenzio e discrezione: ha contribuito al Catechismo della Chiesa cattolica e al Compendio del Catechismo. In questa grande sinfonia della Fede anche la sua voce è molto presente” (2012).

    Buone riflessioni a tutti.

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Dallo scritto del liturgista che ha colpito così negativamente il nostro Osservatore Marziano ed il suo amico emerge la cultura che, dall’Illuminismo in poi, è diventata pervasiva nella società, quella visione umanistica che, eliminando la trascendenza mette, più o meno consapevolmente, al centro l’uomo. In questo scritto le esigenze di “libertà” sono contrapposte agli “insistenti richiami” di una Chiesa che si crede, dal IV° secolo in poi, costrittiva e precettistica. Va da sé che questa ideologia anziché essere messa a confronto con il Magistero della Chiesa e la lettura della Scrittura santa, ne diventa la chiave interpretativa, dando adito ad errori e deformazioni fuorvianti per la fede e per la Chiesa. Fuorvianti anche perché molto spesso inconsapevoli. In questo caso all’inizio c’è l’affermazione che nei Vangeli questo “precetto” (l’obbligo della Messa) non c’è, e che i primi discepoli iniziarono a riunirsi spontaneamente. E qui vi è la prima contrapposizione tra precetto=negativo e spontaneità=positiva, e mentre il primo non ci sarebbe la seconda sarebbe il motivo conduttore della vita del cristianesimo nascente. Cosa ci dice, invece, il Libro degli Atti nei primi versetti del 1° Capitolo? Sinteticamente ci informa che la Chiesa nasce dai comandamenti (Ricciotti traduce ordini) che Gesù Cristo dà agli Apostoli, durante i 40 giorni in cui Egli trascorre con loro, tra la Resurrezione e l’Ascensione alla destra del Padre. Ben 40 giorni di “scuola intensiva” per mezzo dello Spirito Santo (a garanzia che capissero bene), allo scopo che essi fossero i suoi testimoni “fino alle estremità della terra” (Atti 1: 1-8) Per cui spontaneità zero. Se si desidera approfondire l’argomento si può continuare la lettura di Atti dove l’organizzazione della Chiesa si sviluppa abbastanza velocemente: 1) elezione di Mattia al posto di Giuda (gli Apostoli devono essere 12 come le 12 Tribù di Israele) – 2) Raccolta di denaro per la vita della Chiesa (evidentemente devono essere indipendenti sia dalla Cassa del Tempio che dalle Sinagoghe di appartenenza) – 3) Organizzazione delle mense delle vedove 4) Divisione dei ministeri tra chi predica e dirige la Chiesa e chi si occupa del servizio (Diaconia) 5) Istituzione di un Concilio per discutere in merito a problemi sia di carattere spirituale che pratico 6) Scelta di Evangelizzatori da inviare fuori Gerusalemme. Per entrare nei dettagli si possono leggere con profitto le due Lettere a Timoteo e quella a Tito in cui San Paolo spiega per diritto e per traverso come si devono comportare vescovi, presbiteri, fedeli uomini e donne, sposati e da sposare, chi è sulla via della santità e chi invece se ne è allontanato, e che fare in questi casi, ecc. ecc. ecc. Diciamo che una holding è, forse, più spontanea. Infatti lo spontaneismo non è adatto all’uomo peccatore. O forse sarebbe meglio dire che più che non adatto è mortale e per questo il centro della Sacra Liturgia, nella Chiesa come nel Tempio, è Dio. Per la Liturgia del Tempio è Dio che ha detto a Mosè come voleva essere adorato, nella Chiesa è il Figlio di Dio che ha detto agli Apostoli come voleva essere adorato. Lo Spirito santo è stato il garante di una corretta ricezione ed applicazione nella vita della Chiesa, lo Spirito Santo, non gli esseri umani che hanno obbedito. Per questo al centro della Liturgia c’è Cristo, Egli ne è il Sommo Sacerdote e la Vittima sacrificale offerta al Padre. (Ebrei 2: 14-18). E il suo insegnamento ed il Suo Sacrificio vicario non possono essere scissi, pena un rapido docetismo, o l’ arianesimo che strisciano come serpenti nella Chiesa, ingannando e distruggendo, da più di 60 anni. Cristo è il culmine, il fulcro, il tutto, non l’assemblea e giustamente se c’è Cristo c’è la Santa Messa, anche se l’assemblea non c’è. Una seconda aberrazione è l’affermazione “La fede è amore; l’amore non può essere imposto”. Purtroppo sembra ispirato dalla Tamaro: Và dove ti porta il cuore. Prima di tutto è un’aberrazione semantica: fede traduce “pistis”, amore traduce “agape”, per cui la fede è fiducia. Fiducia in Gesù Cristo che ci ha salvati dalla morte seconda. L’autore dimentica che Gesù dice a chi lo interroga: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente. Questo è il grande ed il primo comandamento.” Per cui Gesù comanda di amare Dio. Si può amare su comando ? No dice il nostro liturgista, si ci dice Gesù, poiché Egli non si appoggia sulla sapienza umana, su quello che noi siamo capaci di fare, ma sulla potenza di Dio, sulla Grazia che riceviamo se lo chiediamo in preghiera. E ciò che chiediamo, se conforme alla volontà di Dio, ci viene dato.

    • deutero.amedeo ha detto:

      Valeriaa Fusetti : 110 e lode con pubblicazione della tesi.

    • Adriana ha detto:

      Valeria Fusetti ,
      tibi gratiam ago . Intervento opportuno . Deo gratias !

      • Lucy ha detto:

        @Valeria
        Fai concorrenza a Deutero per cultura religiosa ; questo pezzo è semplicemente perfetto ! Da stampare.

      • Astore da Cerquapalmata ha detto:

        Uno dei problemi del mondo di oggi è che si scambia la spontaneità cristiana con lo spontaneismo.
        La spontaneità coinvolge (dovrebbe coinvolgere) tutto l’essere umano, compresa la ragione e la volontà, mentre lo spontaneismo è soprattutto una sensazione presa per se stessa.
        Un po’ come nell’innamoramento tra due giovani (di sesso diverso): un retto giudizio, che pure è necessario, non mortifica affatto l’attrazione, ma integrandola la può indirizzare al meglio.

    • raus ha detto:

      Signora Fusetti,
      può scrivere tutte le lectiones che desidera, ma quanto sopra dimostra che Lei non ha capito assolutamente nulla.

      1.- Nessuno ha detto che i precetti non sono più precetti, ma qualcosa di più dei precetti. ERRORE GRAVISSIMO DA PARTE SUA: Non siamo ebrei. Per noi Dio non è un confezionatore di codici penali.

      2.- La “spontaneità” non c’entra niente: anche i precetti si seguono spontaneamente, infatti si possono anche violare. Il fatto che possa esservi una punizione, non toglie spontaneità al rispetto di un precetto. ERRORE GRAVISSIMO DA PARTE SUA: se il rispetto o la violazione dei precetti non fossero spontanei, non vi sarebbe merito né demerito e quindi nemmeno peccato.
      3. – Dalla sua dissertazione emerge che tutto quanto fatto dai cristiani primitivi sarebbe stato non spontaneo, in quanto compiuto in forza di comandi. ERRORE GRAVISSIMO DA PARTE SUA: lei nega agli apostoli ed ai martiri quella santità che hanno meritato proprio perché hanno adempiuto spontaneamente i comandi impartiti.

      In definitiva, nel tentativo di censurare le sin troppo ovvie e sacrosante affermazioni contenute nel volantino, lei ha confuso la spontaneità (cioè la volontà e libertà con cui si adempie un precetto) con la mancanza di una linea direttrice (che il precetto fornisce). ERRORE GRAVISSIMO DA PARTE SUA: Gesù Cristo ha salvato l’uomo perché ha spontaneamente adempiuto la volontà del Padre. Ogni uomo è tenuto a fare altrettanto, con la stessa spontaneità.

      Il volantino, comunque, vuol significare semplicemente questo: a Messa non ci si va solo perché é un dovere andarci, ma anche perché ci si vuole andare e perché si sente la necessità di farlo.
      Pensi se invece del precetto domenicale, si stesse parlando del comandamento di non uccidere: a nessuno verrebbe in mente di equiparare colui che non uccide perché é vietato con colui che non uccide perché ama il prossimo e lo trova inconcepibile.
      Attivi il buon senso prima di impegnarsi in composizioni stravaganti come quella sopra.

      • MASSIMILIANO ha detto:

        Colui che non uccide perchè ha timore della pena è sulla strada giusta. Le regole, carissimo, ci sono per questo. E così vale anche per i precetti. Comprendo che i nani e le ballerine non le vorrebbero, ma sa esiste il peccato originale (almeno credo ci sia ancora, a meno che non mi sia sfuggito un “motu proprio” di Bergoglio per l’abolizione dello stesso) e le regole, le leggi, le convenzioni etc. esistono per… Lasciamo perdere, sono parole e minuti buttati al vento. Signor Raus, visto il Suo pseudonimo, vada fuori dalla porta per favore. Ci fa più bella figura. Saluti.
        Massimiliano.

        • Eloisa ha detto:

          Dunque c’è un peccato originale. Chi lo ha detto? Gesù Cristo? Non mi risulta. Quel che ha inventato un teologo di qualche secolo fa e che si è tramandato fino ai nostri giorni, è semplicemente una BUBBOLA che fa a pugni con la scienza e con i neuroni che funzionano nel cervello di chi sa ragionare. La quale scienza–fino a prova contraria- ha dimostrato a chiare lettere , per chi sa far funzionare le facoltà intellettive, che oggi non è più possibile credere a questa scemenza grossa come una casa.
          Neanche gli ebrei credono ad un “peccato originale”.
          Adamo ed Eva….il paradiso terrestre…il serpente…
          Che belle favole! Giuste per chi è decerebrato.
          Tutti miti e simboli da interpretare.
          Massimiliano, le chiedo: lei che vorrebbe defenestrare brutalmente fuori dal blog chi non crede alle favolette per bambini stupidi, ce l’ha un cervello funzionante? Perché non va, piuttosto, ad approfondire bene le ragioni e le tematiche della SUA religione, magari sentendo quel che dicono i teologi più moderni di sant’Agostino, alla luce di quanto si è appreso lungo il corso di molti e molti anni?
          Lo faccia, prego; il tempo non passa invano.
          Sono sicura che neanche il dott, Tosatti crede, pur essendo un tradizionalista, al peccato originale et similia.
          Chi è intelligente non può credere a simili invenzioni che la Chiesa ancora tiene in piedi.

          • wp_7512482 ha detto:

            Non sono un “tradizionalista”. Ma il peccato originale, anche da un punto di vista puramente umano, è evidente in chi abbia avuto dei bambini e si abbia visto che sono tutto fuorché “buoni” sin dalla nascita.

          • Eloisa ha detto:

            Gentile dott. Tosatti, su questo lei la pensa proprio come il vituperato Enzo Bianchi. Mi fa piacere. Solo che il fatto che i bambini non siano buoni non è dovuto al cosiddetto “peccato originale” ma più banalmente alla
            realtà della imperfezione creaturale degli esseri umani. Imperfezione che, appunto, dimostra che tutto ciò che è creato ha dei limiti, a volte assai gravi. Senza scomodare il peccato originale. Creatore e creatura non sono la stessa cosa, non possono esserlo. Tuttavia, lo spirito divino che comunque è presente in nuce nel bimbo neonato, potrà dilatarsi e dare spazio alla bontà e all’ Amore purché si verifichino determinate condizioni. L’ambiente, l’ educazione, il carattere, le capacità intellettive condizionano in grande misura lo spirito dell’ essere umano e ne formano la personalità. Tutto ciò è nell’ ordine delle cose a prescindere dalla religione. Se poi si ha bisogno di un puntello religioso, allora non è necessario il ricorso alle FAVOLE mitiche per sentirsi in comunione con il Dio Creatore.
            Chi ha raggiunto una buona maturità intellettiva capisce che l’unica cosa che conta nella vita è amarsi gli uni gli altri. Lo disse perfino il grande Norberto Bobbio, che era ateo o, comunque, consapevole del Mistero della vita.

      • Adriana ha detto:

        Raus ,
        non mi pare corretto paragonare un divieto : NON uccidere con un
        obbligo /invito /esortazione a FARE ( assolvere al precetto ) .
        Nel primo caso si vuole evitare l’atto malvagio .
        Nel secondo , indurre a compiere l’atto buono .
        Inoltre , anche nel sacramento della Confessione , esistono due livelli di motivazione : quello per paura del castigo ( contrizione ) e quello di dolore per aver offeso Dio ( attrizione ) . La Chiesa li accetta entrambi come validi . Si tratti pure di un sei e non di un dieci , la promozione viene data in entrambi i casi . Un po’ di saggia e antica misericordia , suvvìa !

    • Astore da Cerquapalmata ha detto:

      Valeria: bravissima!
      Tante eresie nascono proprio dal non leggere ogni principio cristiano alla luce di tutto il Vangelo.
      Il Comandamento non si contrappone all’amore, ma lo rafforza e l’amore non si contrappone al Comandamento, ma lo rafforza così tanto da farlo diventare, in pratica, un’esigenza

      • raus ha detto:

        “Tante eresie nascono proprio dal non leggere ogni principio cristiano alla luce di tutto il Vangelo”.

        DA CORREGGERE COME SEGUE: “tante farneticazioni nascono proprio dal non leggere ciò che si pretende di commentare”.

        • Astore da Cerquapalmata ha detto:

          Parla chiaro. Quali farneticazioni? Citare, prego. Altrimenti è troppo facile.
          Oppure volevi dire che estrapolare un brano del Vangelo da tutto il contesto non conduce ad eresie?
          Questa sì che è un’eresia

    • Astore da Cerquapalmata ha detto:

      Aggiungo: in definitiva la spontaneità cristiana, cioè l’attrazione dell’anima e della VOLONTA’ verso Cristo è dovuta alla grazia ed è perciò ispirata dallo Spirito Santo. Nulla a che fare con lo spontaneismo emozionale

    • Eloisa ha detto:

      Gentile Valeria Fusetti, la sua lezione di teologia può convincere solo chi si nutre di discorsi teologici, appunto, ma non chi mette al centro il Vangelo. Gesù non faceva discorsi teologici. Lui era pratico, e se lo si vuol conoscere e seguire, bisogna capire bene le sue parole prima che le parole degli altri. Inutile ripetere a pappardella quel che in certi testi definiti “sacri” si legge, dimenticando che i redattori erano uomini soggetti, come tutti, ad interpretazioni non sempre scevre da errori e da orientamenti ad libitum.
      Dio lo si trova nella vita degli uomini, non nei libri sacri. Egli è trascendente e immanente, ed è onnipotente solo nell’ Amore; cosa che un millennio fa non si era ancora capito.
      Gesù è venuto per mostrarci il vero volto di Dio e per farcelo amare davvero. Ha mostrato la vicinanza di Dio ai suoi figli, soprattutto a quelli che, nella loro fragilità, non riescono a vederlo. Le parabole del Vangelo sono assai istruttive in tal senso.
      Vede bene che partire da lontano, cioè dall’ Illuminismo , per criticare la Chiesa del nostro tempo, è una sciocchezza. Attaccarsi agli specchi per dimostrare la propria verità è inabissarsi nell’ ignoranza.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Sirboni non ha detto che la Messa domenicale non obbliga, perciò non ha detto nessun errore.
    Ha detto che a Messa ci si va per amore, perciò ha detto una cosa giusta.
    Nonostante ciò alcuni leggono tra le righe che stia tendendo ad un superamento dell’obbligo del precetto (la differenza tra Comandamento e precetto non è mia ma della CHIESA).
    Io non arrivo a tanto. Ciò che al massimo posso leggere tra le righe è una forma di “elitarismo” che distingue tra la fede dei cristiani “maturi” e quella popolare.
    La fede dei cristiani “maturi” fa a meno di tante manifestazioni e devozioni e considera la fede popolare SEMPRE come superstizione.
    Ma di questo passo si può arrivare a distinguere un Gesù dei Vangeli dal Gesù storico…
    Ma ho troppo pochi elementi per dire che questo è il caso di Sirboni, per cui lo “assolvo”.
    Ma, senza diventare paranoici, è bene stare all’erta, perché in gioco non ci sono tanto le forme, che hanno un valore relativo, ma la FEDE

  • EquesFidus ha detto:

    Sento il bisogno di ricordare, per coloro che si vantano di non seguire la Santa Messa o che asseriscono che non vi sia un obbligo per i cattolici in tale senso, che la violazione del precetto festivo senza essere stati dispensati dal Papa o da chi ha ricevuto da lui tale facoltà (come nel caso degli altri quattro precetti della Chiesa, che ricordo essere digiunare nei giorni comandati, confessarsi almeno una volta l’anno e comunicarsi almeno a Pasqua, soccorrere le necessità della Chiesa e non celebrare solennemente le nozze nei tempi proibiti) è un peccato mortale e, come tale, può portare all’Inferno se non confessato con sincero pentimento e proposito di non commetterlo mai più. Vi esorto a non spargere idee false e viziose sull’argomento, di non ingenerare scandalo o di vantarvi di non accostarvi più al Santo Sacrificio dell’Altare, per non aggiungere carboni ardenti sul vostro capo. Lo dico senza alcuna acrimonia, così facendo mettete in pericolo la vostra anima e rischiate di mettere in pericolo quella degli altri. Vi prego, tornate alla Santa Messa (non esiste solo quella di Paolo VI e derivati), non ascoltate falsi profeti (come il Bianchi), accostatevi ai Sacramenti (in primis quello della Penitenza)!

    • Eloisa ha detto:

      Grazie, signor Equesfidus, per averci catapultato di botto nella Chiesa di ottanta anni fa, quando i preti dal pulpito indicavano minacciosamente castighi ed inferno ad ogni passo.
      Nessuno qui ha detto-mi pare- che alla Messa non si deve andare. Nessuno si “è vantato”. Nessuno ha voluto “ingenerare scandalo”.
      Il discorso è stato diverso e lei ha equivocato. Non esistono falsi profeti e tantomeno lo è Enzo Bianchi, il quale MAI ha detto di non andare a Messa.
      Pensi lei alla sua anima e la sciolga dai lacciuoli che la irretiscono penosamente.
      Le faccio presente che il “sacrificio” di cui parla, lo si trova scritto e pronunciato solo nel rito italiano. Gesù mai ha parlato di “sacrificio”. Le parole esatte sono, infatti, ” questo è il mio corpo DATO per voi” ( sottinteso “per Amore”). Misericordia LUI vuole, non sacrifici. Tutta la sua opera e le sue parole indicano soltanto l’Amore. I cristiani devono seguirLo su questa strada. Liberamente però, non per paura dei “carboni ardenti”.

      • EquesFidus ha detto:

        Guardi che è lei ad avere l’anima imbrigliata dai laccioli e dalle falsità. Lei sta affermando una dottrina che non è quella cattolica; se a maggior ragione è insegnata dal ragionier Bianchi, questo implica che costui è un eretico, come ho sempre sostenuto qui ed altrove.
        Che l’Inferno ed il castigo esistano è un fatto: chi lo nega, è eretico.
        Che esistano falsi profeti è un fatto, come pure false religioni: chi lo nega, è eretico.
        Questa non è la Chiesa di ottanta anni fa: è la Chiesa di sempre, ieri, oggi e domani. Chi nega queste verità di fede, sancite infallibilmente dai Concili e dal Magistero di molti Pontefici, scade nel peccato di eresia. Basta leggere il Catechismo, sia quello del Concilio di Trento, di San Pio X o quello del 1997 per accorgersi che non sono affatto tali.
        La Misericordia, inoltre, procede dalla Carità; carità che è una disposizione stabile dell’animo, cioè una virtù, e non una passione, cioè un sentimento. Inoltre, una delle opere di misericordia è proprio istruire gli ignoranti, mentre un’altra è ammonire i peccatori. La esorto a riconsiderare le Sue parole: Lei si sbaglia, gravemente, e rischia. Inoltre, coi Suoi ragionamenti esposti pubblicamente, rischia di essere responsabile di altri che, dovendoli leggerli, finissero per accettare le Sue falsità. Inoltre, Lei cita le Scritture con superficialità, arrogandosi un diritto che non Le compete ma solo al magistero.
        La imploro di smettere di sostenere queste cose: non sono cattoliche, il Magistero non le sostiene certamente, anzi spesse volte le ha condannate, e chi gliele ha insegnate (che certo non è Nostro Signore o la Santa Chiesa cattolica) ha gravemente sbagliato. La misericordia non può derogare dal Santo Sacrificio dell’Altare o dal rispettare i precetti della Chiesa, né quelle parole di Cristo sono da intendersi in quel modo. La prego, in nome di Nostro Signore, di smetterla di sostenere e propagare tesi chiaramente in contrasto con la Verità rivelata: Lei non fa un servizio né a Dio né alla Chiesa, e prima ancora a sé stessa.

        • Eloisa ha detto:

          Cari signori, siete rimasti indietro di duecento anni. La Chiesa cui fate riferimento è appunto quella di due secoli fa. Gesù Cristo invitava a vedere i segni dei tempi, che per voi non esisteranno mai. Siete congelati, e mi dispiace per voi. Siete orbi e frustrati.
          La Chiesa oggi abbraccia tutti, soprattutto i peccatori. E Gesù è venuto per loro, non per i “buoni”, come voi credete di essere perché schiavi di un ritualismo che vi appaga.
          Voi siete elitari ed escludenti, l’ esatto contrario di quello che era Gesù. Voi pertanto fate male alla Chiesa cattolica. Siete cristiani clericali e dottrinali. Non amate il Dio di Gesù Cristo.

          • deutero.amedeo ha detto:

            Però la chiesa di due secoli fa è anche quella che ha sancito l’infallibilità del papa. Quella vi va bene.
            Quando invece dice che Dio ha stabilito una remunerazione del bene e del male differita all’aldilà allora è tutta sbagliata.
            Cara sapientona, quello che dice la chiesa di oggi è l’ultimo brano di un discorso che inizia da Genesi 1,1 , non dalla parabola del buon samaritano e nemmeno dall’incontro di Gesù con l’adultera ebrea.

          • EquesFidus ha detto:

            Lei neppure; d’altronde, evidentemente non è cattolica.

      • Rafael Brotero ha detto:

        La Chiesa di 80 anni fa… L’orrore assoluto… Bella é questa nostra chiesa bergogliana, senza vocazioni, senza morale, di cattedrali-osterie sempre vuote, senza dogma, senza fede e senza papa. Il sogno illuminato…

        • deutero.amedeo ha detto:

          I giovani se la sono inventata la chiesa di ottant’anni fa perché a loro fa comodo, a sostegno delle loro teorie moderniste, credere e far credere che fosse così.
          In realtà alla gente veniva insegnato di avere orrore del peccato, paura del demonio e delle sue tentazioni, e di avere sempre fiducia nell’aiuto che viene da Dio agli uomini che lo amano e lo rispettano.
          Ricordo ancora come nei momenti di dolore e di tristezza nelle povere famiglie le mamme (anche la mia lo fece più volte) prendevano in mano la corona e, riunita la famiglia, intonavano il Santo Rosario. Il Timore di Dio è cosa santa, la fiducia nella Divina Provvidenza è cosa santa, la paura di Dio (mai esistita) è un’invenzione demoniaca della chiesa di oggi.

          • raus ha detto:

            Guarda Amedeo che il Modernismo è più roba di 80-100-120 anni fa, che roba da giovani d’oggi.

        • Catholicus ha detto:

          Bella la chiesa bergogliana (ed anche quella uscita dal CV II) : con preti froci, sciupafemmine, violentatori di fanciulli o di seminaristi. Alla “chiesa della paura”, come la dipingono i modernisti, si è sostituita la chiesa delle sconcezze, delle eresie, del va bene tutto purché non sia cattolico !. Povere anime perdute, se non si svegliano prima che sia troppo tardi. Che Dio le illumini.

          • Eloisa ha detto:

            Caro lei, le brutture da lei indicate ci sono sempre state nella Chiesa. Solo che prima venivano nascoste. Oggi escono allo scoperto.
            Lei è assai ingenuo.

      • QB ha detto:

        Lei sta dicendo che la chiesa di ottant’anni orsono NON è la stessa chiesa di oggi. E che la Chiesa dei santi di allora, oggi è stata cancellata e rimpiazzata da altro. L’onestà di ammetterlo. A me basterebbe l’onestà di ammetterlo davanti al mondo e alla vostra coscienza. La vostra è un’altra cosa che però continuate a chiamare cattolicesimo. Per amore di verità e per lealtà, ammettetelo finalmente.

  • deutero.amedo ha detto:

    Oggi, per la prima volta da quando esistono, il sito ufficiale del Vaticano e il bollettino della sala stampa non sono stati aggiornati . Segno dei tempi ? accidentale blackout? speriamo che domani, se ci sarà, ci dicano qualcosa.

    • Maria Cristina ha detto:

      Caro Amedeo , io penso che archiviato il “ trionfale” secondo la TASS Varcana GMG di Panama, devono ora elaborare una tattica comunicativa accettabile per far passare le parole del Papa che ha tentato di “ sgonfiare” le aspettative sul vertice di febbraio sugli abusi. Il Papa in sintesi ha detto che il problema degli abusi e’ un problema umano, molto diffuso, che c’ e’ sempre stato e sempre ci sara’ e che quindi il vertice dei vescovi di febbraio non risolvera’ un bel nulla e non ci si deve aspettare risultati particolari.
      Parole vere del sen uscite: lo sanno loro per primi che non risolveranno nulla, perche’ non vogliono davvero fare nulla di pratico, come cacciare tutti i preti e i vescovi coinvolti nello scandalo, di cui alcuni fin qui ben protetti in alto loco, sono ben capito consapevoli a partire dal papa
      che saranno solo parole parole parole.Fumo negli occhi.
      Ma i fedeli cattolici, soprattutto americani , questi ingenui sciocchini, invece si aspettano dal vertice di febbraio azioni concrete, come per esempio smantellare e espellere la mafia omosessuale che ha preso il potere nella Chiesa, soprattutto in USA, in Cile, in Germania, in Irlanda .
      Poveri fedeli sciocchini, ma se tale mafia e’ proprio quella messa a dirigere i lavori
      del vertice di febbraio, coi soliti dell’ entourage del McCarrick come Cupich e Farrell!
      E dunque il Piegacucchiai e il suo staff di esperti comunicatori deve trovare le parole giuste per dire , senza offendere i fedeli, guardate di non aspettarvi nulla dal vertice di febbraio. Chissa’ se le vittime dei preti abusatori si accontenteranno di parole parole parole .
      O se delusi un ‘altra volta , si ribelleranno per davvero.
      Un vecchio proverbio dice A forza di tirare la corda si strappa.

  • Paolo Pagliaro ha detto:

    Francamente, mi sembra niente di così grave: è la solita predichetta per cui “non si deve andare a Messa per dovere, ma per amore”.

    Perché dico “predichetta”? Perché è una riflessione incompleta o espressa male. E’ vero che si può andare a Messa per dovere esteriore; ma il precetto non è opzionale: a volte bisogna farsi violenza, perchè tu sai da cristiano che la Domenica Cristo ti aspetta. In altre parole: essere cristiani è questione di obbedienza – certo, obbedienza d’amore, obbedienza perchè sai e credi che Dio è più grande della tua non voglia, e della tua stanchezza, ma pur sempre si inizia dallo starci, dall’obbedienza. Il precetto è come dire: guarda che Gesù Cristo ti aspetta davvero la Domenica. Parlare male del precetto, cioè dell’indicazione autorevole della Chiesa, rischia di mettere il sentimento personale prima della grazia di Dio. Dio passa, ma se tu non c’eri, hai perso l’occasione.

    • Lucy ha detto:

      @Paolo Pagliaro.
      Quello che scrivi è talmente logico che non capisco come ci si possa ancora avvitare attorno a una verità evidente circa l’obbligo riguardo al terzo comandamento su cui è inutile cavillare : il precetto è la sua logica e teologica conseguenza.
      La coscienza è libera, verissimo,libera di aderire o no a una religione ma se lo fa assume LIBERAMENTE l’impegno a osservarne i comandamenti , tutti .Su questo punto Gesù è stato di una chiarezza disarmante :” se vuoi arrivare alla vita eterna -dice al giovane ricco – OSSERVA I COMANDAMENTI .La perfezione consiste nell’osservarli per amore ma in ogni caso si DEVONO osservare anche tra problemi e difficoltà E quando non ci si riesce c’è sempre aperta fino all’ultimo minuto di vita la porta del perdono.Il Manfredi di Dante docet.

      • raus ha detto:

        Infatti nessuno ha detto che i comandamenti non vanno rispettati. Dire che andare a Messa non è solo un precetto, non significa dire che non sia un precetto. Curando maggiormente la grammatica, si possono evitare equivoci e commenti inutili.
        Peraltro, dire “non uccido perché é vietato” e dire “non uccido perché amo Dio più di me stesso ed essendone figlio lo riconosco come datore e padrone della vita mie e degli altri, che amo come me stesso essendo miei fratelli, e perciò non mi faccio arbitro della vita altrui”, c’è un considerevole salto di qualità a cui puntano quelli che suggeriscono di considerare i “precetti” NON SOLO come precetti (senza escludere che lo siano).
        D’altra parte, ragionare in questo senso qualitativamente più elevato, è anche più responsabilizzante, perché l’infrazione del precetto sottintende un rifiuto aperto e consapevole di amore a Dio che aggrava il peccato, già di per sé mortale. Non è affatto espressione di lassismo ed è molto strano che una fan di Giovanni Paolo II non arrivi a comprenderlo, dato che quel Papa ha parlato in questi termini a più riprese.

        • Lucy ha detto:

          ” una fan di Giovanni Paolo II ” mi conosci molto bene Raus/ Emanuele/ Quanta cura / Spettro di quanta cura etc etc.Ma come al solito non avendo letto bene quello che ho scritto offendi.

          • raus ha detto:

            Lo hai tirato fuori tu in questa pagina Giovanni Paolo II, oltre che in numerosi altri messaggi. Fortunatamente non credo di conoscerti e non so come tu possa dire il contrario, a meno che non amministri le email che si inseriscono quando si posta un commento.
            Ti segnalo solo che dove hai tirato fuori Giovanni Paolo, non ti sei accorta di aver evidenziato che anche per lui i “precetti” conferiscono “identità” al cristiano, che è quello che nell’articolo del marziano viene colpito da particolare ironia.
            Noto, comunque, che a parte insinuare conoscenze reciproche che non penso che abbiamo, non hai particolari argomenti da esporre. Passo e chiudo, per ora.

        • Rafael Brotero ha detto:

          Il vecchio angelismo, confutato infinite volte…
          Zzzzz…
          Nihil novi sub sole.
          Il berggyboy gran teologo é anche un eccellente sonnifero, non si puo negare… Zzzzz…

  • gabriele ha detto:

    Non trovo nulla di scandaloso nell’articoletto di Sirboni: innanzitutto non si parla di terzo comandamento, come falsamente insinua l’osservatore marziano, ma di precetto della Chiesa, ed è vero che non si può essere cristiani per obbligo e a messa ci si deve andare perché obbligati. Io non ci vado da molti anni.

  • Parsifal ha detto:

    Questa mattina ad UNOMATTINA

    Nel servizio sulla GMG il corrispondente RAI da Panama ha usato parole che lasciano allibiti. Ha detto : “In oltre 40 anni (43?? 47??) non ho mai visto un catecheta del valore di questo papa”.

    IO PENSO che solo in obbedienza al NWO si possono raccontare simili CAVOLATE,
    Relegare in seconda fila personaggi immensi quali San Giovanni Paolo II (che ha inventato la GMG) e Benedetto XVI è di un tale squallore da VERGOGNARSI. Credere e dire che tali personaggi non abbiano fatto catechesi è FOLLIA e MALAFEDE.
    Quell’omino vestito di bianco dovrebbe inchinarsi umilmente ai piedi di chi l’ha preceduto.

    LO GRIDO: QUEL GIORNALISTA ABBIA IL CORAGGIO ALMENO
    DI VERGOGNARSI

    • Lucy ha detto:

      La macchina propagandistica che lavorò a diffondere il culto della personalità di Stalin era un’armata Brancaleone a confronto della oliata macchina da guerra che lavora al culto della personalità di Bergoglio ma non funzionerà perchè la Verità è e sarà sempre più forte dell’ideologia.

  • Nicola B. ha detto:

    Per Lucy riguardo alla SPIEGAZIONE DEL CATECHISMO DI SAN PIO X PER CATECHISTI. Esatto, va bene ANCHE per famiglie. È semplice e chiarissimo ,va bene per TUTTI e non ci sono ” sorprese”. Nel senso che le spiegazioni sono doc e non moderniste. Sorprese invece che ho trovato nelle principali case editrici cattoliche. Ad esempio molti anni fa trovai scritto in un libro per ragazzi delle Edizioni Salesiane ( che spiegava la Dottrina Cristiana) che il diavolo era una ” figura simbolica” ………….

  • Eloisa ha detto:

    Ma è vero: “Non si può essere credenti e cristiani per obbligo!”.
    Il tempo delle favole è passato. Se non sono cristiano, perché dovrei andare a Messa? Per non finire all’inferno, forse?
    Signor osservatore marziano mi risponda, prego. Lei viene da un altro mondo, e io non so come vadano le cose lì su Marte. Qui sulla Terra i cristiani stanno diventando adulti e mettono al bando l’ipocrisia. Lo Spirito ha dato un corso diverso alla storia della Chiesa cristiana, ed era ora. Molti hanno capito che Dio non ama una fedeltà per modo di dire; anzi non sa proprio che farsene di una fedeltà imposta e senza amore.
    Gesù Cristo non amava i riti, amava i fatti e non le menzogne. Amava l’amore, non le dottrine e le regolette a ragnatela.
    Non si può amare per imposizione, caro osservatore marziano.
    Che c’entra poi Enzo Bianchi?
    Magari tutti i chierici imparassero dalla sua sapienza biblica e dalla sua saggezza acquisita sul campo della vita! La Chiesa tutta ne guadagnerebbe.
    Vada con Dio, caro, e se ci riesce, impari a pensare con la sua testa e a diventare un cristiano adulto.

    • deutero.amedeo ha detto:

      Alla faccia del “chi sono io per giudicare” !!!!!!!!!!!!!!!
      Ma non solo Signora. Ci dica : chi è lei per argomentare?

      • Eloisa ha detto:

        Io sono semplicemente una cristiana che segue il Vangelo alla lettera, senza il bigottismo di chi è convinto che Gesù e la dottrina coincidano.

        • Adriana ha detto:

          Facci….! Vadi….! Ma perchè vuole costringere gli altri ad andare dove vuole lei ?
          A qualcuno può non piacere il ” modernariato ” del ” modernismo “.
          Quell’affascinante ensemble di sedute di autocoscienza , di okkupazioni delle sedi scolastiche , universitarie e , ora , ecclesiastiche , di lauree -ops – di ascesi di gruppo , di autogestione e di collettivi …. . Rimanete pure lib-lib e lanciate nel cielo gli aquiloni della fantasia al potere . E , perciò , non ” irregimentatevi “!
          Neppure nella nuova chiesa ! Per un minimo di coerenza . E , soprattutto , non fate proselitismo .

        • deutero.amedeo ha detto:

          Cosa intende per “seguire il Vangelo alla lettera”?
          Che se è stata scandalizzata per aver guardato o toccato qualcosa si cava materialmente un occhio o si taglia una mano? E che ha venduto tutto quello che aveva fino alle mutande e l’ha dato ai poveri? Mi faccia un piacere!…

    • Gian Piero ha detto:

      Lo Spirito ha dato uno svolta ecc.
      Quale Spirito Eloisa? Lo Spirito Santo o lo Spirito di menzogna? E sei proprio sicura di sapere cosa amava o non amava Gesu’ ,come fosse il tuo compagno di banco al liceo? Proprio sicura sicura, non ti sfiora mai il dubbio di esserti fatta una tua immagine personale a tua misura di Gesu’ ?Non amava i riti dici con superficiale semplificazione,
      ….eppure si fece battezzare da Giovanni nel Giordano… eppure andava al Tempio di Gerusalemme per la Pasqua…non amava le dottrine affermi con sicumera….eppure discuteva fin da adolescente le Scritture in mezzo ai dottori dei Tempio , preferendo questo all’ andare a giocare come i suoi coetanei.
      Non sara’ Che Tu non ami i riti e le dottrine e ti sei fatta un Gesu’ a tua immagine e somiglianza? Escludendo magari quelle frasi di Gesu’ che contraddicono la tua personale interpretazione?
      Ogni tanto vi converrebbe riflettere e fare autocritica, se no voi modernisti finirete per portare dei cinturoni con scritto Dio e’ con noi , come facevano i nazisti. mentre forse e’ piu’ realistico che diciate “noi ci crediamo Dio “

      • Eloisa ha detto:

        Non sarà che tu non hai letto bene il Vangelo e anteponi la dottrina alle parole del Cristo?
        L’ unico insegnamento di Gesù è stato : “amate l’un l’altro come io vi ho amato”.

        • deutero.amedeo ha detto:

          Quell’uno e quell’altro erano i suoi discepoli, non gli atei, non gli idolatri, non i musulmani e nemmeno, guarda te!, i farisei, suoi fratelli primi nella religione ebraico-giudaica nella quale lui stesso fu cresciuto.
          Adesso tu, che applichi il vangelo alla lettera, per imitare Maria, partorirai tuo figlio in una stalla e poi lo farai crocifiggere.
          Vai a nasconderti !

        • EquesFidus ha detto:

          Ciò che non capisce è che la Dottrina della Chiesa, essendo questa Corpo Mistico del Cristo, e la volontà di Nostro Signore Gesù Cristo sono la stessa cosa. La esorto a smetterla di proclamare certe falsità , per cortesia: le Sue opinioni non sono legittime per un cattolico.

    • Andrea ha detto:

      L’amore divino è l’unico vero amore puro e non corrotto. L’amore umano è corruttibile perchè influenzato dal vizio e dal’ego. Ne è una prova il fatto che oggi viene chiamato amore anche ciò che per Dio è abominio. L’amore divino si può raggiungere solo con lo sforzo dell’obbedienza perchè in ragione del peccato originale siamo per nostra natura inclini al male. Attraverso tale obbedienza si dimostra la fedeltà a Dio. Maggiore è questa maggiore è la grazia che Dio ci fa per scoprire sentimentalmente questo vero affetto sconosciuto che non ha nulla a che fare con il sentimentalismo che conosciamo invece molto bene noi umani perchè si traduce in un capriccio materialista che riduce Dio ad uno spirito accondiscendente alle nostre volontà. Dio vede e asciuga sempre le nostre lacrime ma non sempre quelle che versiamo sono per una causa buona; come i bambini che piangono spesso e gran parte delle volte è perchè non ottengono qualcosa che, senza capirlo, per loro sarebbe dannoso. I cristiani stanno diventando adulti? Dovevi terminare la frase, la termino io: “e non hanno più bisogno di un Padre che li guidi”. A questo giunge il tuo cuore senza accorgersene (o sì?) . La superbia… è una delle sciagure peggiori. La dottrina è come il latte per l’infante e si distingue da tutti gli altri veleni che vengono spacciati dalla presunzione degli “adulti”. Nulla di personale… è una gravissima menzogna quella che consapevolmente o meno propaghi ed è giusto rispondere con la verità che non è mia che non conto nulla, ma quella cattolica. Saluti.

    • Boanerghes ha detto:

      Più che cristiano adulto direi cristiano adulterato.
      Il Signore non amava i riti? E cosa è l’istituzione dell’Eucaristia se non il proseguimento del rito antico pasquale che sfocia nella nuova ed eterna alleanza nel sangue di Cristo?
      ” Lo Spirito ha dato un corso nuovo alla storia della Chiesa”…. Di certo non è lo Spirito di Dio.
      Che poi nessuno sia costretto ad essere cristiano per imposizione, è una indiscussa ovvietà, il Signore non costringe nessuno.
      I precetti cristiani sono il minimo da seguire.
      Enzo Bianchi poi se lo tenga per lei, i santi e le grandi personalità bibliche sono altra cosa.

    • EquesFidus ha detto:

      “1 In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?». 2 Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: 3 «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4 Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.”

      Io mi tengo il mio essere un “cattolico bambino”; di essere un “cattolico adulto”, magari seguace del ragionier Bianchi (che non possiede proprio alcuna sapienza ma molta eloquenza), non so che farmene.

    • Vanni ha detto:

      “Dio ti ringrazio perché sono un cattolico adulto, vengo in chiesa traboccante d’amore, mica come quell’ipocrita là in fondo che ci viene solo per via del precetto e sta lì a scaldar le panche, e forse non sa nemmeno chi è Enzo Bianchi.”

      Io dico che se uno va in chiesa solo per precetto, di questi tempi, un po’ d’amore ce l’ha già e si manifesta magari soltanto in quell’atto di ubbidienza.

      L’incontro con i fratelli, la parola di Dio, la grande liturgia eucaristica forse col tempo lo renderanno un cristiano migliore.
      Per ora non gli rompete troppo i coglioni.

      • Eloisa ha detto:

        Un cristiano adulto non innalza bandiere di superiorità.
        Semplicemente non scambia Gesù Cristo con una dottrina. Va in chiesa per onorare Dio e per fare comunione con Gesù nella vicinanza al prossimo emarginato e bisognoso di aiuto. Lo fa liberamente, senza costrizione alcuna.
        Un cristiano adulto non è bigotto. Un cristiano adulto tiene a mente le parole di Gesù: “misericordia io voglio, non sacrifici”.

        • Boanerghes ha detto:

          Come il vino è tratto dall’uva, così la dottrina è tratta dalla vita e dalla Parola del Signore. E si parla di Sacra Tradizione e Sacra Dottrina.
          Non esiste scissione tra il Signore e la sua dottrina, affidata alla Chiesa fin dall’era apostolica.
          Non esiste la classificazione in: cristiano adulto=amore e misericordia; cristiano indottrinato= bigottismo.
          Ma come ragiona….

          • Eloisa ha detto:

            A dire il vero la Chiesa ha costruito sulle parole di Gesù una mole di fantomatiche prescrizioni, anche contrapposte fra loro, che i teologi odierni evidenziano in modo chiarissimo. Certo che coloro che sono incollati alla tradizione non vedranno mai il male prodotto da una Chiesa ingessata.

          • EquesFidus ha detto:

            Quali sarebbero queste “prescrizioni in contrasto fra loro”, di grazia? Lei sta esponendo un pensiero non cattolico, anzi la esorto a smetterla dato che sta impugnando la Verità rivelata.

  • Andrea ha detto:

    Di sfuggita dal tg5…
    Prima notizia:
    “Asl chiede gruppo etnico in modello da compilare per studenti”
    Scandalo! Bufera! Non esistono razze, generi, colori, opinioni… Siamo tutti la stessa cosa: (ma cosa? Non si sa più) e nessuno più si azzardi a dire di avere un’etá diversa dagli altri!
    Seconda notizia:
    ” Cosa sta facendo impazzire topi ed uccelli? ”
    Sarà la stessa cosa che sta facendo impazzire gli uomini?
    Ora mentre scrivo mi rigiro e vedo volti dei politici, per fortuna la TV ha il muto… Oh cavolo ho detto muto… volevo dire diversamente comunicante.

    Scherzi a parte… Si può impazzire contemplando Dio? Penso di sì, ma sarebbe l’unica follia genuina che ci salverebbe dal destino dell’umanitá… Sarà per questo che qualcuno vuol cancellare la contemplazione… Per esser tutti “socialmente sani”.

    • Adriana ha detto:

      Andrea ,
      bravo . 🙂

    • L'osservatore Brembano- deutero.amedeo ha detto:

      Gli uccelli non sono impazziti, sono semplicemente in ritardo di tre mesi (a causa dell’eccezionale prolungamento della stagione estiva al nord) e disorientati dal fatto di trovare la neve e il freddo al sud. Né più né meno dei poveri cattolici vecchio stampo disorientati dalla pazzia del loro Supremo Maestro Regnante.
      Adesso col suo rientro in sede il festival di Panama è finito. Staremo a vedere che cosa succede.
      Intanto il buon samaritano Tosatti continuerà a darci il suo aiuto per versare olio sulle nostre ferite.

  • MASSIMILIANO ha detto:

    Noto che i troll oggi sono agguerritissimi. Bene, mi fa piacere. Significa che il blog da fastidio, molto fastidio alla nuova Pravda Vaticana. Andrea evidentemente ha ricevuto dall’alto l’ordine di sferrare un attacco in grande stile. Peccato che tutti dicano le stesse cose. Sembra di vedere tanti piccoli Bergoglini… Ingoiano tutto ciò che dice con l’imbuto, come se fossero automi. Comprendo. Anni di lobotomizzazione modernista li rende permeabili a qualsiasi corbelleria. Si sentono forti e migliori. Infatti utilizzano linquaggi da sapientoni e fanno ironie da quattro soldi. Non comprendono, e non comprenderanno mai che tutto quello che sta accadendo fa soffrire moltissime persone e ne confonde altrettante. Ma a loro che importa… Va tutto bene madama la marchesa! Saluti.
    Masimiliano

    • Fondamentalmente siete insulsi ha detto:

      A me sembra più lobotomizzato uno che grida allo scandalo solo perchè un marziano ha scritto una cosa che, alla prova del testo, non poteva che essere un esercizio di satira.
      Comunque il mondo è bello perchè è vario: ci sono quelli che obbediscono alla Pravda e chi agli Osservatori Marziani. Almeno noi non crediamo agli alieni…

      • deutero.amedeo ha detto:

        Non credete agli alieni ma lo siete. Per questo date degli alieni agli umani.
        Tempora bona veniant!

        • Domanda ha detto:

          Ci sono umani da chiamare alieni qui? Boh…inficamene uno grazie…

          • Adriana ha detto:

            Domanda ,
            a cui domando : INFICAMENE è forse un lapsus freudiano ? o un esito di trppo studio sulle sudate carte dei testi dissacranti ?

      • Catholicus ha detto:

        «I giudizi del mondo sono rovesciati, il mondo crede che i pazzi siano saggi, che chi prega sia un folle, e così come fermamente crede in questo, altrettamento crudelmente poi agisce.
        Questa cecità è orgogliosa e crudele, non vuole ciò che la disturba, nel suo intontimento invano è ammonirlo, esso è, come è scritto, incapace di ricevere lo Spirito Santo.
        Sorprende che sia incapace di recepire alcuna luce; rimane così fino a che non passa al padre suo, il diavolo, empio, orgoglioso, scandaloso, cieco, indurito, infelice».

        (cit. san Luigi Maria Grignon di Monfort)

      • MASSIMILIANO ha detto:

        “ci sono quelli che obbediscono alla Pravda e chi agli Osservatori Marziani”.
        TANA PER IL TROLL!!!
        Saluti. Massimiliano.

    • A volte tornano ha detto:

      Già…..tanti troppi trolls….così pieni di slogan che per Dio non c’è posto.

    • Maria Cristina ha detto:

      Sono gli “ influencer” di Bergoglio, Massimiliano. 🙈🤪😱

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore:
    101 ego interviste:
    EL PROFETIZADO “PASTOR NECIO Y FALSO PROFETA” FRAN”CISCO” SIGUE ADELANTE CON SU PLAN: AYER, HOY, MAÑANA, PASADO MAÑANA
    Ayer: No va en teoría a abolir el Dogma simplemente va a permitir después de mucho “discernir”, que las pequeñas prácticas de todos los días el Dogma quede reducido a un polvoriento y viejo libro en una olvidada estantería. Hoy: Que se sepa, FranCISCO no está casado ni unido en adulterio, él no, pero después de “discernir” mucho, permite a los adúlteros con la coartada de una más o menos larga unión o los hijos u otro cuento que se le ocurra, que es medicina y golosina que vayan a recibir la Eucaristía: ¡él que se sepa, ni está casado y ni está unido en adulterio que quede claro! ¡¡¡Y también el permiso y derecho muy “discernido” queda más claro!!! Mañana… EL CELIBATO…: el mismo plan que el anterior, con otra palabrería bien “discernida” claro; por ejemplo, comunidades olvidadas, distancias, lejanías, espacios, tiempos…: https://www.lastampa.it/2019/01/28/vaticaninsider/venezuela-el-papa-teme-que-se-derrame-sangre-he0ai68iK5PhptJaCqH4xO/pagina.html
    Pasado mañana…: para qué cambiar Jorge Mario, cambiar a tu edad es hacer el ridículo: 19 ego entrevista.

  • raus ha detto:

    Tra tutti gli estensori di commenti sul volantino, vince il premio comicità il sig. FELICE, per la seguente considerazione:

    “Questa volta il Pontefice si è servito dell’episcopato per abbattere un altro comandamento”.

    Non solo la barzelletta dell’abbattimento del comandamento, ma anche una sua ricostruzione in chiave complottara.
    Comunque, visto che il testo del volantino è quanto mai corretto, ben venga sapere che l’ha ispirato il Pontefice. 🙂

    • deutero.amedeo ha detto:

      Sssssst!
      Al primo che dice di che cosa vince il premio RAUS, saranno inferte quaranta scudisciate.

  • Armando ha detto:

    Abbiamo imboccato la strada per arrivare ai comandamenti proposti dal New World Order!

  • GMZ ha detto:

    Ricordate le parole del grande Delpini, gioiello di papa Francesco: “dove è necessario si può togliere anche qualche S. Messa, pur di favorire momenti di catechesi e ascolto della Parola”.
    Dove è necessario, capite? Pur di favorire la catechesi. Genio.

    • Grog ha detto:

      Vabbé, se Cicciouno l’ha messo a capo della diocesi di Milano un qualche motivo ci deve pur stare

  • Lucy ha detto:

    Premessa: non ho letto il foglietto della messa edito dalla Cei tramite le Paoline nella sua ormai famosa e famigerata quarta pagina perchè , a Dio piacendo, il nostro parroco è abbonato al foglietto della messa edito da Cantagalli ; tutt’altra musica , infatti per quattro pagine riporta solo le doverose parti della messa .Invece la Cei / Paolind ha fatto della quarta pagina un mezzo di indottrinamento al nuovo corso bergogliano Raggiunse il culmine quando nell’endorsement ad A.L. uscì l’art.di Luciano Moia ” Prima la coscienza poi le regole” , un inno al soggettivismo .Anche le preghiere deu fedeli differiscono ; nel nostro foglietto edito da Cantagalli sono preghiere di squisita natura religiosa , nel foglietto della Cei/ Paoline preghiere anche di natura socio-politica come nei mesi scorsi ” Preghiamo per lo jus soli” , o ieri , come riportato da Marco Matteucci, per evitare i nuovi peccati sociali.
    Marco Matteucci ha riportato anche la seguente frase ” se in un recente passato la partecipazione alla messa domenicale poteva essere condizionata dal contesto sociale, oggi sta diventando sempre più una libera e responsabile scelta di fede”. Ma di quali condizionamenti parla mons.Sirboni? Arrivo a certificare al massimo un certo tipo di condizionamento familiare , specie per le femmine , ma poi anche in questo campo arrivati al sacramento della fuga , precetto adieu!
    Quanto al condizionamento ambientale è vero l’opposto ; nelle scuole e nelle università erano semmai condizionati i giovani cattolici ( eccezion fatta per gli eroici G.S. di don Giussani) che subivano un complesso di inferiorità di fronte alla libertà in tutti i campi , specie in quello sessuale, dei loro compagni. Ci salvò Giovanni Paolo II nel ridarci la consapevolezza e la fierezza dell’identità cattolica, il che comportò anche l’adempimento della Legge del Signore Mons. Sirboni trovi altre motivazioni per il calo dei fedeli alla messa senza tirar fuori inesistenti passati condizionamenti che esistono solo nelle sue analisi pseudo siciologiche.

  • Mazzarino ha detto:

    Sulla corriera 2.0 lanciata verso il burrone il clero protestante ex cattolico canta e ride autoconvincendosi che il burrone non ci sia. E’ in fondo comprensibile, è umanamente necessario per sopravvivere a se stessi. Non si confessa più nessuno? Non è in fondo necessario. Forse meglio un cammino di sostegno, Non si crede più alla transustanziazione? Non è obbligatorio. E’ un di più! O forse un di meno crederci. Non importa è un optional, si può star seduti di fronte a Gesù sacramentato. Non cìè più sacerdozio. E i Sacramenti? “Basta la parola”….. Con Francesco crolla la partecipazione alla Messa? Più del precetto conta il sentirne la necessità… Mi vengono in mente le scuse di tanti ragazzi che abbandonavano la Messa alla fine degli anni sessanta. “Oggi non mi sento” “Quando mi sento ci vado”. Oggi lo dicono i Vescovi! Quegli stessi che invitano a votare PD. Di quelli che discendono dall’eresia postconcilare non c’è da stupirsene. E’ l’approdo agognato dall’ottocento. E di quelli che invece hanno cercato (invano) per cinquant’anni di arginare tutto questo? Neppure. Il contagio ha fiaccato completamente anche loro. Ma per questi la fine è ancor peggio. Questi non cantando vedono il baratro e sono paralizzati dentro la corriera guidata da Bergoglio.
    Chissà se si rendono conto di quante anime il freddo precetto domenicale ha salvato.E di quante se ne perderanno anche solo allentandolo un poco. Coraggio aiutiamoli a tappezzare i vetri della corriera con drappi e giornali. Non si nega una benda ai condannati.

    • Maria Cristina ha detto:

      La frase che ho piu’ sentito dire nella mia vita dagli anni ‘70 in poi e’ “Sono cattolico ma non praticante” che voleva dire che non andavano a Messa. Mia nonna non si sarebbe mai sognata di dire e di pensare di poter essere cattolica senza andare alla Messa la Domenica. Come suppongo un ebreo osservante non si sognerebbe di dirsi tale se non rispetta il sabato. Invece il cattolico moderno crede di esserlo anche se non va alla Messa la domenica, perche’ la Messa non deve essere un “ obbligo” . Non deve essere un dovere ma un piacere, e siccome le Messe ormai, per la cacofonia della musica e la sciatteria delle celebrazione sono uno strazio, la stragrande maggioranza dei cattolici non e’ praticante.
      Fra un po’ avremo forse anche dei preti non praticanti, forse nel futuro anche i preti potranno a loro libera scelta non dire la Messa la domenica se non se la sentono, perche’’ non deve essere un obbligo ma un libero e spontaneo “ moto del core” .
      L’ otto per mille alla CEI invece sara’ un obbligo inderogabile!

      • Alcuino ha detto:

        Pensa….frequentando questo blog ho scoperto l’esatto opposto. Quelli che sono praticanti ma non sono cattolici.

        • Eloisa ha detto:

          Le sue illazioni, Maria Cristina, lasciano il tempo che trovano.
          I cattolici non praticanti ci sono sempre stati, anche ai tempi di sua nonna. Molti di quelli praticanti andavano a Messa spesso solo per paura dell’Inferno, secondo il pensiero e i precetti della Chiesa rigida di allora.
          La musica cacofonica e le celebrazioni sciatte sono una sua invenzione.
          Confermo: la Messa non deve essere un obbligo. Ma neanche l’otto per mille alla CEI lo è.

        • Maria Cristina ha detto:

          Alcuino, perche’ tu dagli interventi di persone che neppure conosci e di cui non sai la fede e la vita, sei uno di quelli che ritiene e si permette di poter dare la patente ai cattolici.? Quelli come te non si chiamano ne’ praticanti ne’ non praticanti ma solo idioti presuntuosi. Del resto l’ esempio negativo, la contro-testimonianza viene dai piu’ alti vertici della Chiesa , quindi cosa aspettarsi? Somigliate sempre piu’ alvostro Idolo, ne avete preso tutti i ridicoli aspetti.

        • Stefano ha detto:

          Impossibile. La pratica rende perfetti, il rispetto per la forma completa il contenuto, il gesto è eleganza, l’atto eterno. Gli orientali potrebbero insegnare.

          • Alcuino ha detto:

            ” La pratica rende perfetti”
            Si perfeziona ciò che è buono. Qui bisogna vedere se c’è la materia prima adatta.

        • deutero.amedeo ha detto:

          Frequentando? Ma non dire fregnacce! Passando di qui per caso o mandato dal capo. E, naturalmente, data l’occasionalità del passaggio, non hai avuto il tempo necessario per capire. O meglio, pala pala : non hai capito niente.
          Gudnait!

        • A volte tornano ha detto:

          Tu invece alcuino?….👿😈

          • Alcuino ha detto:

            Io sono cattolico e praticante. Più in dettaglio: sono cattolico e quindi pratico, pratico e quindi sono cattolico.

  • andrea ha detto:

    Silvano Sirboni

    Silvano Sirboni è presbitero e parroco nella diocesi di Alessandria, di cui è anche direttore dell’Ufficio Liturgico. Si è specializzato in liturgia presso l’Institut Catholique di Parigi. È docente di liturgia presso il SIT di Alessandria, affiliato alla Facoltà teologica di Milano. È condirettore di Rivista di Pastorale Liturgica. Collabora a diverse riviste, tra le quali Servizio della Parola, Vita Pastorale, La vita in Cristo e nella Chiesa, Famiglia Cristiana. Autore di numerosi articoli e libri, ha pubblicato presso le Edizioni San Paolo: La Grande Settimana. Conoscere, celebrare vivere la Settimana santa; L’Avvento. Conoscere, celebrare e vivere la speranza cristiana; Cosa sono i sacramenti?; Il linguaggio simbolico della liturgia. I segni che manifestano e alimentano la fede. Presso l’editrice Queriniana: Beati gli invitati alla cena dell’Agnello. Conoscere, celebrare e vivere la Messa.

  • Susana Mangiarua ha detto:

    “Non guardo con mal occhio gli dei del mondo, i loro principi, le loro devozioni; ma io sono contrario che interferiscano nelle aule cristiane, nelle biblioteche, nelle società e nelle organizzazioni come se fossero cristiani: criticare, modellare, misurare, alterare, come sembra a loro, le nostre dottrine, principi e modi di pensare, che noi cristiani attribuiamo un’origine divina” (John Henry Newman, “Revelation in its relation to faith”

  • Francesco ha detto:

    Venerdì scorso entrando nella cappella di un ospedale avevo trovato sulle panche proprio il libriccino CEI con le letture della domenica successiva…

    Anche io leggendolo ero rimasto stupito e urtato da quanto scritto riguardo la festa domenicale…

    tanto che ho fotagrato il testo sul mio smartphone per poi farlo vedere a casa e ad amici.

    In ogni modo non è la prima volta che su questi libriccini CEI scrivono cose che non stanno ne in cielo ne in terra…

    l’aria come sappiamo è cambiata dal 2013 in poi

  • l'osservatore Brembano- deutero.amedeo ha detto:

    In ben due catechesi in due successive udienze generali ( 2 e 12 settembre 2018) il Santo Padre ha parlato del terzo comandamento ( anzi, della terza parola, della terza posizione nel manuale di istruzione per l’uso della vita e del mondo) . Ebbene non c’è un accenno alla partecipazione alla Santa Messa. La domenica è definita come il giorno del “riposo”. L’unico accenno all’Eucaristia , per noi cristiani, che siamo null’altro che una generica categoria sociale, è questo:
    —Per noi cristiani, il centro del giorno del Signore, la domenica, è l’Eucaristia, che significa “rendimento di grazie”. E’ il giorno per dire a Dio: grazie Signore della vita, della tua misericordia, di tutti i tuoi doni. La domenica non è il giorno per cancellare gli altri giorni ma per ricordarli, benedirli e fare pace con la vita. Quanta gente che ha tanta possibilità di divertirsi, e non vive in pace con la vita! La domenica è la giornata per fare pace con la vita, dicendo: la vita è preziosa; non è facile, a volte è dolorosa, ma è preziosa.—

    E poi danno del luterano a me! Posso ridere? o , meglio, piangere?

    • raus ha detto:

      Che somaro…non ne ha parlato lì, perché ne aveva già parlato in un ciclo di catechesi precedenti.

      • deutero.amedeo ha detto:

        Si, grazie, lo so. Sono 15 catechesi predicate nelle udienze dal 8/11/2017 al 4/4/2017 .
        Ma in quelle udienze non ha parlato della Messa in relazione al precetto festivo ( Precetti della Chiesa N.1) né ai dieci Comandamenti ( N.3). E ha anche spesso ironizzato sul come i cattolici si comportano andando a messa. E quello che ha detto nel brano che ho riportato sopra assomiglia molto di più a quello che scrisse Lutero nel 1520 ( La prigionia babilonese della chiesa) che a quello che è scritto nel Catechismo della Chiesa Cattolica .

      • SUAR ha detto:

        che genio…di che ha parlato nelle catechesi precedenti ? del 3°comandamento? ma legga bene , genio !

      • Adriana ha detto:

        Raus ,
        perbacco ! la smetta di copiare ,- allo specchio , – la cortesia , la gentilezza , la misericordia , l’umiltà , l’empatia del suo datore di lavoro . Altrimenti finirà col credersi LUI .E , quando anche lei girerà “per le periferie ” con una tiara di palloncini colorati , sarà ritenuto pronto e cotto per un TSO.

  • IMMATURO IRRESPONSIBLE ha detto:

    L’uomo vuole il proprio bene; in quanto razionale puo” conoscere tale bene,e,in quanto libero,quando lo conosca, “deve” volerlo. Se io so che la S.Messa e”il Sacrificio
    della Croce, necessario per noi,non certo per.il Signore, il Quale di nulla ha bisogno(ricordiamocelo ogni tanto),allora l’adorazione e’l’accettazione della salvezza. Il fatto e’ che noi siamo.capaci di trascurare questa Grazia’. Ecco il motivo del precetto: io son capace di trascurare anche il mio sommo bene! Il sentimento non basta; pensiamo a un medico che dica: “disinfetta la ferita,se te la senti”, “smetti di bere alcolici,quando ti passa la voglia”.
    Per.il significato della S.Messa, faccio riferimento all’enciclica di s.Paolo Vi, Mysterium Fidei.

  • Felice ha detto:

    Questa volta il Pontefice si è servito dell’episcopato per abbattere un altro comandamento.
    Ma possiamo anche supporre che il timone della barca non sia più sotto il suo controllo, perchè il ministero petrino è stato abolito, e lui è semplicemente il vescovo di Roma.
    Tuttavia, quando vuole, il timone lo riprende lui per orientare la barca dove vuole lui.
    Felice

    • Gian Piero ha detto:

      “Per orientare la barca dove vuole lui “
      Barra tutta a sinistra, a sinistra-sinistra ….e l’ equipaggio canti tutti insieme Bandiera Rossa, alla riscossa..
      😂🤣👀

      • deutero.amedeo ha detto:

        E c’era anche la strofetta che recitava : — vogliamo i preti a lavorar ! Bandiera rossa la trionferà —

        Pota! Fa cusè ? l’è quando che la à mal che gh’è de rider perché se la se olta la à mei. (Pruerbe de Scarpe Grosse) .
        Traduzione per gli italiani : E’ quando le cose vanno male che si deve ridere perché quando cambieranno andranno meglio. (Proverbio di Scarpe Grosse).

  • Antonella ha detto:

    Sono i fatti a dire che don Minutella ha ragione, …… ma da vendere!!!!
    Per un credente infatti è già paradossale doverne discutere, perché viene abolito col precetto la centralità della liturgia nella vita della Chiesa, e con essa il tempo riservato a Dio, alla sua Parola, all’Eucarestia; tempo scandito da un calendario che affonda nelle origini del cristianesimo, quando
    la liturgia entra a far parte del contesti in cui radica il suo annuncio. Non ci sono parole! È chiaro che si sta recuperando un linguaggio ormai noto e superato da tempo, impiegato a svuotare il reale significato del rito per ridurlo ad un appannaggio del bisogno, una sorta di sua proiezione.
    Non è solo in gioco il recupero di un certo tipo di teologia, ma soprattutto emerge il compromesso con le nuove richieste del mondo globalizzato, per cui la cattolicita’ dovrebbe annullare la sua identità a vantaggio di un dialogo sempre più vago, ma pur sempre inclusivo!

  • Roberto Donati ha detto:

    Anche io, prestando ascolto alla coscienza “rettamente formata”, cioè valutando che nel cosi detto atto di rinunzia il Santo Padre Benedetto XVI parla di rinuncia al ministerium e non di rinunzia al munus, ritengo per vero che il Papa sia Sua Santità Benedetto XVI, e la Sede di Pietro non è vacante finche Iddio lo vorrà conservarLo alla Sua Chiesa.

  • Adriana ha detto:

    Molto ” pregevoli e ricercate ” le differenziazioni tra comandamento e precetto !
    Molto “commendevole ” abborrire il precetto obbligatorio in nome del ” bisogno spontaneo ” del culto !
    Quanto più ammirevoli i fedeli ” spontaneamente ” proni alla Mecca 5 volte al giorno !

    • deutero.amedeo ha detto:

      Infatti è in omaggio alla liturgia culinaria che in chiesa si organizzano pranzi e cene per tutti. Anche per le signore in pelliccia che si mettono in fila con i poveri per andare ad abbracciare il divo Bergoglio.

      Miserere mei domine, secundum magnam misericordiam tuam!

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Il 3° Comandamento, che comanda di santificare le feste, come gli altri 9 serve a manifestare l’AMORE. Non a caso Gesù ha detto che tutti i comandamenti si possono riassumere nell’amore verso Dio e il prossimo.
    L’obbligo della Messa domenicale però non è un comandamento, ma un precetto della Chiesa, che serve a mettere in pratica il 3° Comandamento, che è appunto un comandamento di AMORE.
    E poiché l’uomo è per l’amore, l’amore è un’esigenza di vita.
    Perciò dire che il Comandamento va vissuto come un’esigenza di amore (senza omettere il precetto, cosa che il liturgista NON ha detto)) non solo non abolisce il 3° Comandamento, ma lo rafforza

    • troy ha detto:

      scusi, ma ha letto o no il foglietto allegato, mi pare proprio di no.

      • Astore da Cerquapalmata ha detto:

        Su suo consiglio ho riletto il sussidio “la Domenica”.
        A voler essere fiscali l’unica affermazione che mi ha lasciato dei dubbi è: “Non si può essere credenti e cristiani per obbligo”, quasi che vi sia opposizione tra le esigenze dell’amore e quelle della legge, o quasi contrapponendo l’essere credenti (cioè cristiani “maturi”) con l’essere cristiani osservanti.
        Certo, essere cristiani SOLO per obbligo è sbagliato, ma non nego che le parole di Sirboni mi stonano un po’, ma non tanto perché sbagliate nella sostanza, quanto per quel che sembra un malcelato distinguo tra la fede cristiani “maturi” e la fede “popolare”, verso la quale io propendo.
        Ma sono anche propenso a interpretare le espressioni degli altri con benevolenza e presupponendo la buona fede.
        La cosa cambierebbe se Sirboni fosse un noto modernista: allora il sospetto non sarebbe una forma di preconcetto, ma solo di prudenza.
        Ma io di Sirboni non ne ho mai sentito parlare

        • Giorgio ha detto:

          Neppure io ne ho sentito parlare. Non so se sia un “liturgista” sardo. Mi direte: che c’entra. E si che c’entra! In sardo “sirboni” vuol dire cinghiale e … si sa che cinghiale non è sinonimo di cultura e neppure di raffinatezza! Come dice il detto latino? “Omen nomen”?

        • raus ha detto:

          Commento incomprensibile. Se la fede è un atto libero, come fa ad essere oggetto di un obbligo?

  • malibu stacy ha detto:

    –> ANDREA E.R., perché invece di trollare Tosatti non ti inventi una bella andreonzata per spiegare perché papaciccio non ha detto niente sulla legge di new york che permette l’aborto fino al nono mese?

    quaesto sirboni diventa di sicuro vescovo

    attenzione a perculare il commercialista dott. enzo bianchi, che facile facile papaciccio lo fà cardinale

  • M.A.P. ha detto:

    Ho appena letto il testo di Sirboni su La Domenica. Non ho visto nulla di eretico. Mi sembra che in questo caso si possa trovare l’eresia solo forzando in maniera – mi dispiace dirlo, ma così è – malevola quanto dice il teologo.
    Noi “stilumcurialisti” soffriamo tutti per la situazione terribile e inaudita che sta vivendo la Chiesa. Sappiamo di non poterci più fidare di molti dei nostri pastori e siamo quasi costretti a cercare di distinguere “i buoni e i cattivi”. Ma, è bene che ne siamo consapevoli, il sospetto reciproco tra fratelli nella fede è un altro degli aspetti, forse uno dei più odiosi, della prova che stiamo vivendo. Tante volte leggo di una “falsa Chiesa” e di una “vera Chiesa”. Sebbene questa distinzione possa avere fondamento da un certo punto di vista, è NECESSARIO non assolutizzarla. La Chiesa è sempre una. Solo il Signore può sapere quello che c’è nel cuore di ciascuno. Soprattutto nella confusione in cui ci troviamo.

    • Marco Matteucci ha detto:

      “Se in un recente passato la partecipazione alla messa domenicale poteva essere condizionata dal contesto sociale, oggi sta diventando sempre più una libera e responsabile scelta di fede. Non si può essere credenti e cristiani per obbligo.”
      Praticamente fino all’arrivo dell’argentino, tutti, papi padroni e istituzioni sociali traducevano i fedeli nelle chiese in manette …ecco spiegato perché erano piene di gente, perché li costringevano con la forza …CHE CATTIVONI!!!

    • Marco Matteucci ha detto:

      Praticamente si può certificare con assoluta sicurezza che prima dell’avvento di Francesco nella chiesa vigeva un clima da perenne santa inquisizione!

    • Marco Matteucci ha detto:

      Ehm… avrei anche un’altra precisazione da fare, cosa vuol significare con “noi stilumcurialisti”.
      Per correttezza la informo che il dott. Tosatti non ha mai avuto la pretesa di fondare un partito, per questo basta e avanza la CEI, qui la maggior parte di noi è e intende rimanere gente umile ma Cristiana…si può???
      Gli infiltrati quindi, si regolino di conseguenza, ma senza offendere come di solito usano fare i loro padroni perché queste cose non ci toccano minimamente.
      VIVA CRISTO RE!

    • Rafael Brotero ha detto:

      L’unita’ della Chiesa sta nella sua fede. Dove non c’e’ la stessa fede non c’e’ unita’. Forzare l’unita’ dove non c’e’ la stessa fede é segno di morte, non di vitalita’.

    • Mikael ha detto:

      la Chiesa è nella confusione proprio per i distinguo, il discernimento a superkazzola, e le blobverità fluide.
      Caro M.A.P. “sì,sì,no,no” giustificare il NIENTE è molto più pericoloso che schierarsi con il male

      ricordiamoci di questa perfezione del bipensiero:
      “Il Paraclito fa tutte le differenze nelle Chiese, e sembra che sia un apostolo di Babele. ”

      è una frase antica (15 marzo 2013) del nostro beneamato ponti-fex. e la chiesa che lui sta ricreandosi è esattamente così: verità che si autonegano. alla fine non rimane più nulla neanche un minuscolo barlume di pensiero…

    • franz ha detto:

      scusi , non mi pare che il marziano abbia parlato di eresia . I marziani non conoscono le eresie . La invito a rileggere l’ultimo capoverso dove il liturgista scrive : la partecipazione alla Eucarestia domenicale “prima di essere una questione di precetto, è una questione di identità.Il cristiano ha bisogno della domenica .Dal precetto si può anche evadere ,dal bisogno no” Ho capito poco , che è identità ? da quale bisogno non si può evadere ? quello di andare a fare la gita fuori porta o a far spese all’outlet ? comunque conclude scrivendo che . LIBERO DA LAVORI SCHIAVIZZANTI ? Ma di che parla ? IO traduco : la domenica serve a rilassarsi e far spese. I Supermercati ringraziano.

    • andrea ha detto:

      oh ! finalmente ho capito tutto …grazie MAP della spiegazione veramente illuminante !!

  • Marco Matteucci ha detto:

    LA “RISPOSTA” DEL VATICANO ALLA NOSTRA ESTINZIONE
    “Davvero simbolico il video proiettato sulla chiesa di Santa Maria della Minerva per concludere il Sinodo della Gioventù: la chiesa (o piuttosto la Chiesa?) viene scoperchiata, poi demolita, infine dissolta..”, mi scrive il lettore Alberto Piccoli. E’ accaduto a fine ottobre ma m’era sfuggito, perché ormai distolgo il pensiero e lo sguardo dal Vaticano occupato dalla junta sudamericana, come si deve fare per non guardare la madre fattasi, a tarda età, prostituta del “Mondo”.
    Maurizio Blondet
    Il video è qui e non richiede commenti

  • Adriana ha detto:

    Maaaah ! ?
    Nel foglietto si parla del Sacrificio dell’ Eucaristia come di un
    ” segno sacramentale ” e ” segno sacramentale ” diviene così la S.Messa ( una celebrazione in ricordo di…)
    Qualcosa , sotto la superficie accattivante e antropologicamente ” ragionevole ” del testo non quaglia . Se le parole hanno ancora un qualche significato .

    • raus ha detto:

      La frase corretta è: “donare sé stesso nei segni sacramentali del pane e del vino”.
      Il pane e il vino sono i segni sacramentali del sacramento eucaristico e ne costituiscono la materia.
      Quindi l’estensore del foglietto ha ragione (anche) su questo, mentre (anche) Adriana ha sollevato una questione a sproposito.

      • Adriana ha detto:

        Raus ,
        infatti , qui il pane ed il vino -la materia – sono chiamati e ritenuti niente altro che ” segni sacramentali “. Orbene , nel “Catechismo della Chiesa Cattolica ” -1667- viene specificato che : ” La Santa Madre Chiesa ha istituito i sacramentali ( che ) sono segni sacri per mezzo dei quali , con una certa IMITAZIONE dei sacramenti , sono significati e , per impetrazione della Chiesa , vengono ottenuti effetti soprattutto spirituali “.Vengono chiaramente distinti i Sacramenti dai sacramentali ( come , ad es. le benedizioni ) .
        In questo testo , al contrario , li si confonde dirottando l’interpretazione del Sacrificio sul ricordo , sulla memoria di…
        Capisco che lei si firmi così perchè appartiene alla chiesa del -Fuori -, ma ogni tanto lasci che i suoi neuroni si riossigenino -dentro- la calotta cranica .

        • raus ha detto:

          Adriana, i sacramentali sono i sacramentali e i sacramenti sono i sacramenti. I sacramenti prevedono dei “segni sacramentali” che costituiscono la materia e la forma del sacramento stesso. E’ un linguaggio tecnico: il pane e il vino non sono sacramenti, ma segni sacramentali del sacramento eucaristico. Se avesse detto che l’Eucarestia è un segno sacramentale, avrebbe parlato male. Avendo detto che Gesù si dona [nel Sacramento dell’Eucarestia, n.d.r.] attraverso dei segni sacramentali che si chiamano pane e vino, ha parlato bene.
          Fai pure tutti i sofismi che vuoi per incolparlo di questo e anche delle scie chimiche, ma la realtà è quella.

          • Adriana ha detto:

            Raus ,
            la sua è una risposta incompleta , come il testo che lei difende .
            Innanzitutto perchè definire ” segno sacramentale ” la S. Messa è pleonastico in quanto il Sacramento “E'” un segno di per sé .
            Inoltre i ” segni sacramentali ” non sono solamente il pane e il vino
            ( la materia ) , ma devono esser accompagnati dalla forma (le parole ) : ” Questo è il mio Corpo “, ” Questo il mio Sangue “.
            Il Sacrificio quindi è dato dalla ” Consacrazione ” della materia attraverso la suddetta doppia formula , perchè il ” sinolo ” di materia e forma , e solo esso , REALIZZA il Sacrificio (incruento ,ma non per questo meno vero ) . Tutto ciò non è da confondere con la ” narrazione ” del Sacrificio di Cristo da parte del ” popolo
            di Dio “.
            Inoltre : i discepoli di Emmaus ( citati nel foglietto ) riconobbero Gesù solo dal modo esteriore con cui spezzava il pane ,( che non aveva a che fare con la maniera
            con cui Egli si era espresso durante l’Ultima Cena .)
            Come vede ,tutto ciò non ha nulla a che fare con le scie chimiche.
            A meno che lei non consideri entrambe ,- S. Messa e scie chimiche – una ” stregoneria “.

          • raus ha detto:

            Adriana io non difendo nessun testo. Mi limito ad osservare che se c’é scritto “segni sacramentali” riferito al pane ed al vino, nel volantino non c’è alcun errore né possibilità di rendere un “sacramentale” l’Eucaristia. Diversamente da quello che dice lei, nel volantino non c’è scritto che la Messa è un segno sacramentale.
            Comprendo l’esigenza di difendere una posizione espressa forse con eccessiva foga e comunque sbagliata, ma è del tutto inutile avvitarsi in una polemica senza senso, per di più alternando le parole usate dall’estensore di quel testo.
            Non c’è errore. Ne prenda atto.

          • Adriana ha detto:

            Raus, scrivo qua per mancanza di-rispondi-
            Non intendo avvitarmi . Rilegga quel che ho scritto sulla necessità del pane e del vino e ANCHE della formula consacratoria per realizzare l’Effetto del Miracolo eucaristico . Amen .

  • Rafael Brotero ha detto:

    L’altro marziano ha capito benissimo: Don Minutella ha ragione. Frequentare le messe eretiche é peccato mortale. Lo dice l’Aquinate. Lo dice Santo Atanasio.
    Sabato, l’ncoronazione di Cristo Re é stata una festa bellissima. La Chiesa vive. Viva Papa Benedetto XVI.

  • Fabio ha detto:

    Caro Tosatti da qualche anno la Domenica vado alla Messa Tradizionale con vera gioia anche se devo andare in un’altra città e questo comporta un viaggetto.
    Le rare volte in cui non mi è possibile vado in parrocchia e , nonostante lo sforzo dei sacerdoti di cebrare degnamente, sono giunto ad una conclusione: ci hanno imposto la nuova Messa per stravolgere la nostra Fede
    Ecco perché ODIANO la Messa tradizionale

  • Grog ha detto:

    Il sospetto che Don Minutella possa aver ragione ci sta venendo proprio a tutti.

  • Donna ha detto:

    Alla luce di ciò che sta avvenendo in questa chiesa, dove colui che siede sul trono di Pietro sembra sempre più non essere Pietro, mi sono fatta molte volte anch’io la stessa domanda riguardo il pensiero di don Minutella, e in coscienza comincio a pensare abbia ragione. In coscienza per quanto mi riguarda Pietro può essere solo uno, ed è Benedetto XVI.

    • Vittorio ha detto:

      Per conto mio Benedetto XVI e’ papa emerito. Come esistono vescovi emeriti. Il canone non lo contempla ma nemmeno lo vieta. Le ragioni delle dimissioni non le sappiamo o dobbiamo accettare il libro intervista post dimissioni a Seewald (che a parte tutte le speculazioni COMPRESO LE BRUTTE MIE e’ la versione di Benedetto). Sarebbe interessante sentire questo Seewald. Scusate la battuta ma e’ per capirsi: “Benedetto, quando l intervista a,vgli e’ apparso sotto costrizione?”.
      Ratzinger, per me, non ce l’ ha fatta. Non so se All elezione avesse previsto un incarico a tempo. Non penso. Le crisi le possiamo avere tutti! I papi sono uomini come tutti gli altri . Valgono soprattutto per la loro carica. Poi se lei vuole continuare a considerarlo il vero papa chi glielo impedisce? Gia’ in eta’ apostolica ci si divideva…io son di Pietro, io son di Paolo…e io sono di CRISTO (scrisse San Paolo).
      La storia d’ nelle mani di Dio. Si dispiega cio’ che Lui gia’ sa e che per fede noi dobbiamo credere: il Bene vincera’, arrivera’ il Regno, Gia’ e pure NON ANCORA. La Parusia. E satana sara’ completamente -se così si puo’ dire- sconfitto.

  • Cosimo epicoco ha detto:

    Il commento era chiarissimo!Il precetto se rimane tale e’ solo una perdita di 40 minuti.(molti dicono:”meno male che e’ finita,quanto l’allunga il prete!”).Il ” bisogno” di nutrirsi alla Parola e al Corpo di Cristo, rimane indispensabile,irrinunciabile.Perche’ questo vostro fariseismo,non fa bene alla Chiesa!

    • Vittorio ha detto:

      @ Cosimo

      Anche se non ho nessuna certezza immanente, io 😉, penso che i primi cristiani andassero a messa perche’ ne avevano bisogno, non perché ne erano obbligati. Vero e’ che l’ istituzione ha bisogno, in mancanza di attrattiva, della coercizione per mantenersi in questo mondo.
      In quanto al sottoscritto essere escluso dalla comunione, dal servizio liturgico, da portare statue nelle processioni (stranamente lì mi si cerca); la mia messa e’ MONCA. Per cui non vado.

  • er ha detto:

    Trovo parziale e un poco malevola la lettura dell’osservatore marziano.

    il foglietto originale si trova qui:
    https://www.la-domenica.it/iii-domenica-del-tempo-ordinario-2019/#2780
    Le parole di esordio:
    ” Noi siamo oggi radunati per ascoltare la parola di Dio e viverla. È una parola che ci impegna a formare, nonostante le nostre diversità, un solo popolo e un solo corpo: quello di Cristo.” in buona sostanza ci viene rivolto l’invito a vivere da cristiani, testimoniando la nostra fede nella quotidianità.
    Gli stessi concetti, vengono esemplarmente spiegati nel successivo commento di mons. D’Ambrosio.

    Infine il liturgista.
    Con un linguaggio – forse un tantino contorto e sbrigativo – dapprima ricorda l’evoluzione avuta nel tempo delle motivazioni nell’osservanza del precetto cristiano, per poi concludere correttamente che “santificare la festa” per il cristiano – maturo e responsabile – non deve essere vissuto come un obbligo, come un peso ma piuttosto come una sua risposta gioiosa e libera perhé consapevole che la Santa Messa è la fonte primaria cui attingere la medicina spirituale necessaria per rafforzare la propria fede.

  • Marco Matteucci ha detto:

    Chiedo scusa dott. Tosatti nel mio commento sono stato eccessivo, per rispetto ai fratelli musulmani devo correggermi:
    “Chi ha con se pane e salame è pregato di rimanere fuori, tutti gli altri con suhur o kebab possono accomodarsi sui tavoli di fronte all’altare. Chi invece deve lavarsi i calzini può farlo nelle acquasantiere, visto che l’acqua c’è, non ha bisogno di urinarci dentro”.

  • john ha detto:

    scusate, ma non vedo dove sta il male nelle parole di questo liturgista. l’unica parola che ravvisoo strana è la prima frase quando dice che il precetto di santificare le feste non è presente nei vangeli. Vero…ma non significa che non sia in essere!

    Forse sono io che non comprendo, ma non credo
    che abbia detto che si può evadere nel senso che è giusto farlo, o che la messa sia facoltativa. Mi pare invece che stia fotografando una realtà antropologica che tutti ben conosciamo.
    Infatti il precetto , il comandato, se non è spalleggiato da un minimo di fede non può essere mantenuto, non regge e prima o poi decade, al contrario del bisogno senza il quale non si può vivere.

    Del resto…se è vero che essere cristiani è questione di amore fra i figli e Dio (Dt 6,4), come non pensare al paragone analogico dell’amore fra un uomo e una donna? Si può loro comandare di innamorarsi? O di frequentarsi, scambiarsi effusioni d’amore? Il liturgista sta solo esortando, a mio parere, che la pratica sia desiderata piuttosto che ‘subita’.

    Ovvio che perché la festa sia desiderata la Chiesa nei suoi membri deve spezzarsi in quattro, cosa che non avviene…ed è altrettanto ovvio che una liturgia sciatta non provocherà altro che l’allontanamento

    • Adriana ha detto:

      John ,
      ” …perchè non pensare al paragone analogico tra uomo e donna ? ”
      Perchè non pensare al paragone analogico tra uomo e uomo o tra donna e donna ?
      Perbacco : ” Chi è lei per giudicare ? “- Bisogna esser
      Misericordiosi !

    • Marco Matteucci ha detto:

      Su una cosa ha sicuramente ragione don Minutella, questi razzolano nel buio perché a causa delle loro meschinità il Signore gli ha accecati!!!
      Il guaio grosso è che che nonostante tutto si ostinano a volerci mostrare la strada!

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Non conosco il teologo Sirboni, ma quello che ha scritto non mi sembra espressione di lassismo.
    A me sembra che voleva semplicemente dire, senza negare il precetto della Messa domenicale, che andare a Messa deve anche essere espressione dell’amore verso Dio.
    I fatto che la Messa domenicale diventi un’esigenza, non significa che il precetto sia stato rimosso, ma che è vissuto in modo ormai “spontaneo”.
    Solo quando è veramente impossibile interpretare certe espressioni secondo la dottrina tradizionale, allora dobbiamo allertarci

  • Marco Matteucci ha detto:

    Certamente al giorno d’oggi anche per andare in chiesa a pregare ci vogliono le dovute precauzioni.
    Io suggerirei ai parroci di affiggere un avviso al portone della chiesa tipo quello presente sui pacchetti delle sigarette, tipo:
    “LA FEDE UCCIDE” oppure “CREDERE NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE (DELL’ANIMA)”.
    Oppure in modo più diretto:
    “Chi non ha con se pane e salame è pregato di rimanere fuori”

    • Adriana ha detto:

      Marco Matteucci ,
      ” PANE e SALAME “? Eretico ! ! ! Non pensi ai fratelli islamici ?

  • spadadidamocle ha detto:

    Avevo visto anch’io questo foglietto alla Santa Messa di ieri, l’ho girato ad un teologo certo non progressista , che mi dice che quello che è scritto è corretto (dopo il Vaticano II) , certo non è la dottrina di san Pio X ,ma è corretto. Ogni giorno ne scopro una nuova , ma cosa non ho ancora capito ??

  • Monica ha detto:

    Regole, autorità legittima, ordine delle cose (naturale e logico). Nulla di questo é ammissibile per gli illuminati dall ideologia anziché dal battistero.
    Relativismo, individualismo ed ugualitarismo sono diventate la basi di una nuova concezione eretica o apostata di una parte dei fedeli.

  • Adriana ha detto:

    A quando l’altar maggiore – perdonate – tavola del banchetto , sarà onorata dalla gigantografia di John Lennon ( più celebre di Gesù ) ?
    E , sicuramente , tutto ” Peace and Love ” ?

  • Agostino ha detto:

    Questa notizia mi ricorda tanto una gag di Crozza che, imitando Berlusconi, gli fa dire: Almeno otto dei dieci comandamenti sono stati fatti contro di me.

    • Vittorio ha detto:

      Ah ah ah

      Purtroppo con il divorzio dalla Lario il Berlusca ha cessato la battaglia per la comunione ai divorziati. 😫

  • Alessandro2 ha detto:

    Ero a Messa anch’io come molti altri marziani che scrivono qui su SC. E anch’io ho letto ‘sta robaccia. Poi è arrivata la liturgia vera e propria, ed è stato peggio: sciatteria e politica immigrazionista, creatività e totale mancanza di solennità o sacralità. Il tutto condito da chitarrine, tamburelli, battimani e culto della personalità per papafrancesco, seguito in modo vicario dall’auto-culto del sacerdote per sé stesso. Mi sono chiesto più volte: che ci faccio qui? Mia moglie sorrideva: questa è una di quelle Messe che non ti piacciono, vero? No, tesoro, gli è che questa non sembra nemmeno una Messa.
    Poi stamattina vedo il servizio su papafrancesco a Panama e il sunto del suo discorso: mai DICO MAI un accenno a Gesù, Dio o almeno qualche Santo. La Madonna e “l’influencer più potente”. Praticamente la Ferragni de’ noantri. Sono scoraggiato, deluso e un po’ perso. Come abbiamo fatto ad arrivare fin qui?

    • GMZ ha detto:

      Allora, mi faccia pensare… Direi che il paziente zero è stato un papa massone, la cui opera è stata compiuta da un papa querulo con la sua corte clericalista, poi c’è voluto il veicolo della messa che costoro hanno inventato come osceno computo metrico della chiesa di cui ha parlato la Emmerick.
      Da lì in poi non c’è stato più molto da fare: tra porporati clericalisti ci si intende, e chissà le risatine che s’è fatto Francesco quando ha smantellato il matrimonio e tutto il resto.
      Semplice, no?

    • Vittorio ha detto:

      @ Alessandro

      Questo papa le sbaglia proprio tutte! 😫 Poi e’ pazzo. E’ protestante e crede che la Madonna non sia una “donna comune”. Da cosa pensano certe sette protestanti, anche li hanno le verita’ assolute solo loro, che le apparizioni mariane sono diaboliche.😫

      • Maria Cristina ha detto:

        Diciamo che e’ un pazzo di successo : un personaggio “ carismatico”. Un Peron in salsa clericale. Ma attenzione ai personaggi carismatici, di solito antepongono il proprio Io a tutto il resto. E trovano fans fra coloro che hanno in io talmente fragile da aver bisogno di immedesimarsi con l’ io del capo carismatico.
        La saggezza ci dice di non confidarenell’ uomo ma solo in Dio, e di no farci idoli e di non idolatrare nessun uomo.