L’ABATE FARIA COMMENTA I DUE MOTU PROPRIO. CHE PASTICCIO…

20 Gennaio 2019 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, l’abate Faria ci ha scritto un breve commento sui due Motu Proprio con cui il Pontefice regnante ha decretato la fine della Commissione Ecclesia Dei suscitando l’entusiasmo dei liturgisti avanguardisti – pugnal fra i denti e bomba a mano – alla Andrea Grillo e le perplessità di molti. Un dettaglio m ha colpito: e cioè il punto in cui si parla di mons. Guido Pozzo, e si dice: “affidandogli soltanto (sottolineatura nostra) il compito della specifica cura dell’amministrazione economica della Cappella stessa da svolgere sotto la guida del Maestro delle Celebrazioni e Responsabile della Cappella Musicale Pontificia”. Come a voler dissipare la paura che l’ex segretario di Ecclesia Dei potesse infilare chissà come chissà dove pericolosissimi germi di Liturgia antica…Ma ecco l’abate Faria. 

Ho letto i due recenti Motu Proprio del Pontefice e per questo condivido alcune osservazioni. Quello sull’Ecclesia Dei lascia aperta la questione di come il Pontefice desidera interfacciarsi con il mondo tradizionalista, molto più vasto e variegato di quello che alcuni suoi collaboratori potrebbero suggerirgli. Spero il Santo Padre saprà rispondere a coloro che vedono in questo un ridimensionamento dell’attenzione pastorale della Chiesa per questa “periferia”. O le periferie non sono tutte uguali? La misericordia si applica in alcuni casi ma non in altri? Eppure, leggendo il liturgista Andrea Grillo sul suo blog, sembra proprio che il Papa con questo Motu Proprio voglia togliere di mezzo questa “afflizione” della commissione Ecclesia Dei, spedendo il suo responsabile Guido Pozzo da una afflizione all’altra, mettendolo come amministratore (?!?) di quello che rimane della Cappella Musicale Pontificia, il cui indirizzo “liturgico, pastorale, spirituale, artistico ed educativo” ora verrà svolto da un liturgista, per quanto di alto profilo, piuttosto che da un musicista. Tra l’altro per quello che riguarda la Cappella Musicale Pontificia, ci sono molti nodi in sospeso ai quali il Motu Proprio non ha risposto, suscitando una certa apprensione in coloro che con dolore seguono la recente evoluzione del prestigioso complesso vocale.

Interessante l’articolo sul “Corriere”  sulla situazione della Sistina, un articolo che fa veramente riflettere sulla differenza profonda fra la Chiesa come corpo di Cristo e la Chiesa come sistema che protegge alcuni suoi membri a scapito della verità, della carità e della giustizia.

Abate Faria



Oggi è il 143° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

Quando ha saputo che McCarrick era un un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?

È vero o non è vero che mons. Viganò l’ha avvertita il 23 giugno 2013?

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi, e risponda”.


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25 commenti

  • Adele Magnanini ha detto:

    Non eseguite il Motu proprio. Il vetus ordo nella messa Deve continuare.

  • Rafael Brotero ha detto:

    Attenzione latinisti e intellettuali bergogliani in genere: quando il Santo Padre firma un Motu proprio, cio non significa necessariamente che stia acquirendo una motocicletta. Fatte attenzione.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Forse la cosa più preoccupante di questo Papato non è né il Papa, né le sue riforme, ma le NOMINE che il Papa ha fatto.
    Mi viene il sospetto che la nuova classe dirigente vaticana sia (in generale) peggiore della precedente, specie riguardo al lassismo morale che, portato all’estremo, manifesta vere e proprie eresie.
    Il Papa assomiglia a un capitano di ventura con una sua rettitudine, che, però, si è circondato di capitani a lui sottoposti che non hanno rispetto dei civili e si danno alla razzia.
    Mi sembra che si sia circondato di collaboratori progressisti come lui, ma, come molti progressisti, anche viziosi che, a livello morale, stanno devastando il Popolo di Dio non salvandoli dal male, ma inducendolo al male.
    Molti di questi per il Papa stesso devono rappresentare delle vere e proprie delusioni, come il Card. Maradiaga, che ha deposto dal collegio dei 9.
    Dovrebbe forse capire che molti progressisti a livello morale spesso deludono

  • Luigi ha detto:

    A proposito di Grillo “teologo e liturgista” vi consiglio di leggere un vecchio articolo molto interessante su di lui:
    http://isoladipatmos.com/piccoli-eretici-crescono-dal-grillo-teologante-del-santanselmo-al-domenicano-burlone-che-esalta-schillebeeckx/

    • Adriana ha detto:

      Luigi ,
      e intanto che perdono il loro tempo a decidere chi è la miglior
      ” intellighentia ” del reame , il reame viene conquistato dallo
      ” Stato islamico “,( che ha dottrina semplice , precisa e molto
      ” decisa “) .

  • Luigi ha detto:

    Ammetto la mia ignoranza in materia di “Ecclesia Dei” ma se Andrea Grillo ha stappato lo champagne alla notizia della sua chiusura c’è da pensarci….

  • Iginio ha detto:

    Caro Tosatti, le segnalo questa presentazione di un libro nel sito delle edizioni Laterza. I commenti li lascio a lei.

    Vincenzo Paglia
    Il crollo del noi
    Argomento: Attualità culturale e di costume

    A firma di una delle voci più autorevoli e rispettate della Chiesa italiana, un contributo fondamentale per capire i tempi nuovi. Un’analisi lucida ma non rassegnata sulla più grave emergenza del presente: la crisi di tutti i legami.

  • Iginio ha detto:

    Qualcuno è in grado di spiegare che senso abbia un laico (il tale Grillo) che dovrebbe insegnare liturgia ai monaci (benedettini)? Non sarebbe più logico il contrario?

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Essendo il Papa è ovvio che può fare tutti i motu proprio che vuole e che sono vincolanti.
    Il problema è se li fa per una questione di lotte interne e prese di posizioni “politiche” e faziose.
    Spero di no, ovviamente, ma le simpatie politiche del Papa sembrano manifestarsi in modo fin troppo chiaro

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Quello che vorrei dal Papa è la CHIAREZZA del suo pensiero.
    Vanno accolti i migranti: c’è un LIMITE? Se sì, fino a che punto? Quante risorse vanno messe per l’accoglienza? TUTTE? Se sì, perché il Vaticano non lo fa?
    Per lui l’omosessualità è peccato grave? Lo dica chiaro.
    Come giudica moralmente l’uso del preservativo?
    Quando non c’è molta chiarezza è più facile enunciare principi giusti, come l’accoglienza, e poi prospettare un solo modo di fare accoglienza come se il modo fosse il principio.
    Questo modo di fare è tipico delle ideologie.
    In realtà in genere ci sono più modi per applicare un principio e spesso il pregiudizio non fa tenere conto della realtà dei fatti.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Abate Faria fa centro.
    Le periferie non sono tutte uguali.
    Fazioni, come in politica e il Papa, a volte, sembra comportarsi come un capo politico.
    Nella sua predicazione tocca sempre certi temi e MAI altri temi.
    Così quando parla dei poveri: migranti sì, anziani con pensione da fame no. Eppure di anziani ne stanno morendo ogni anno a decine di migliaia perché certe medicine costano e loro non si curano.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore:
    Scrive la gran amica di Francesco: Coro della Cappella Sixtina e “Addio alla Pontificia Comisión Ecclesia Dei”:
    https://www.lanacion.com.ar/2212491-el-papa-intervino-coro-capilla-sixtina-envuelto
    Saluti.

  • GIORGIO VIGNI ha detto:

    Er gelataro, alias hombre de honor, magistralmente tradotto dal cardinal Lambertini, ” spaca tot “, in petroniano stretto, neanche da gesuita é comme il faut. Insegnano i neri: nisi caste, saltem caute . Figuriamoci ! Manca sempre un centesimo per fare una lira. Bah !?!

    G.VIgni

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore:
    Qualche ora fa caso Zanchetta:
    Anno 2015: ” Il Santo Padre convocò Zanchetta eil si giustificò dicendo che il suo telefono cellulare era stato hackeado e che c’erano persone che stavano per danneggiare l’immagine del Papa”.
    Hace unas horas caso Zanchetta:
    Año 2015: “El Santo Padre convocó a Zanchetta y él se justificó diciendo que su teléfono celular había sido hackeado y que había personas que estaban para dañar la imagen del Papa”:
    https://www.miamiherald.com/news/nation-world/article224832520.html

  • Lucis ha detto:

    https://www.google.com/amp/s/www.corriere.it/foto-gallery/cronache/18_settembre_14/festa-new-york-coro-vaticano-dc3feb1e-b855-11e8-8fbd-39c98a543a2e_amp.html

    Scusate di che stiamo parlando? Il coro della cappla sistina? Ovvero ‘sta roba che alcuni mesi fa ha contribuito a profanare il sacro cattolico al più mondano e satanico evento a new york?
    Qualunque cosa decretino e decidano non è roba che riguardi i cattolici.

    • Paolo Giuseppe ha detto:

      @ Lucis
      Perfettamente d’accordo con te. Tuttavia non dimentichiamo che l’evento al quale ti riferisci (Met Gala di New York) è stato organizzato, con una discutibilissima sfilata di paramenti sacri, dopo ripetuti contatti con alti prelati vaticani per ottenere il prestito dei paramenti a suon di dollari.
      Per quanto riguarda il ruolo del papa in questa vicenda, se è stato avvisato prima, ha fatto male a non porre il suo veto, se al contrario non è stato avvisato prima, qualche testa importante doveva saltare dopo.
      Riguardo la gestione delle nomine da parte del papa, abbiamo capito da tempo che l’unico criterio adottato è quello di scegliere dei fedelissimi, in genere fuoriclasse come Galantino, Forte, ecc.
      Infine per quanto riguarda Andrea Grillo, a proposito del matrimonio cristiano, resta immortale la sua affermazione: “Cosa può morire, a volte? Il vincolo, ciò che lega i due coniugi dal momento in cui celebrano la loro unione. Cosa non muore, mai? La grazia di Dio che resta indisponibile. Indisponibile, appunto, non indissolubile”.
      E’ una affermazione che merita la finale olimpionica con quella del vescovo di Pinerolo: “Il matrimonio è indissolubile, ma non infrangibile”. Amen.

      • Adriana ha detto:

        Paolo Giuseppe ,
        queste non le sapevo . Hanno fatto la scuola elementare ?

        • Lucy ha detto:

          @Paolo Giuseppe e Adriana.
          C’è un altro vescovo che può inserirsi a buon diritto nella finale olimpionica e contendere il primo posto.È il vescovo di Orano Jean Paul Vesco con la sua ” sacramentalità generativa ” .
          ” La sacramentalità generativa è quella che toglie il limite al sacramento del matrimonio.Il primo matrimonio sacramentale continua a esistere , la sua rottura non demolisce il carattere indistruttibile della promessa fatta a Dio e il secondo matrimonio mette nuovamente in azione la sua promessa “.
          Siamo all’abiura della ragione.

          • Adriana ha detto:

            Lucy .
            adesso capisco perchè nessuno ha risposto a Viganò ( e nemmeno ai Cardinali dei – dubia – ) .
            Non sanno leggere , ( solo gli SMS ) , e si vergognano di scrivere tanto male perchè perfino i ” barbari da smartphone “, potrebbero accorgersene .

  • Anima smarrita ha detto:

    Triste prendere atto e confermare l’ amara considerazione finale sul “sistema” chiesa, un sistema di potere che sfregia troppo frequentemente la dignità delle persone, in vicende e modi più disparati, come se fossero oggetti di cui disporre a proprio uso e consumo. La soppressione della Ecclesia Dei, che rientra in un piano di riforme finora condotto con molta approssimazione, con annunci e decisioni centellinati in momenti favorevoli a distogliere l’attenzione da fatti di particolare gravità, mi sembra l’ennesimo spostamento di competenze a “dipendenti” di provata fedeltà .

  • Gene ha detto:

    Avevo scritto già da un po’, che questo pontefice vuole scardinare ciò che non gli piace. Purtroppo molti cardinali e vescovi non hanno il coraggio di metterci dei paletti. Aspettiamo l’incontro di Febbraio e prepariamoci al peggio. Che Dio ci aiuti…..e grazie ai vari Tosatti, Valli, Socci, Magister…