DISPACCI DALLA CINA. LE PREVISIONI PER HONG KONG. LA CRISI ECONOMICA PROSSIMA VENTURA.

14 Gennaio 2019 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, il M° Aurelio Porfiri ci ha inviato i suoi “Dispacci dalla Cina” settimanali. Oggi ci sembra particolarmente interessante, oltre alle previsioni sulla nomina del futuro arcivescovo di Hong Kong, l’articolo relativo alla crisi economica che nel prossimo futuro potrebbe colpire il Regno di Mezzo a causa della mai abbastanza criticata politica del figlio unico. Buona lettura.

Amministratore apostolico a Hong Kong

La nomina ad amministratore apostolico della diocesi di Hong Kong del Cardinal John Tong, che fu vescovo della diocesi come successore del cardinal Zen e predecessore del defunto vescovo Yeung, ha fatto discutere alcuni, che si sono chiesti come mai il vescovo Ha, ausiliare di Hong Kong, non sia stato scelto per questo ruolo. Ci sono state polemiche varie sul fatto che il vescovo Ha possa essere non favorito per la succession, per le sue posizioni abbastanza ferme nei confronti di violazioni del governo di Pechino. Io l’ho conosciuto prima che fosse vescovo e l’ho intervistato da vescovo, mi è sembrato molto prudente, in verità. Il cardinale Zen ha difeso la nomina del cardinale Tong come un segno non negativo. Il fatto che il vescovo Ha non sia stato scelto come amministratore, ha affermato il porporato, è segno che è ancora in lizza per la successione. Anche se a noi, da voci informate, è giunta notizia che Peter Choi, vicario generale, sarebbe già designato a questo ruolo da almeno un anno.

Auguri, Eminenza!

Parlando del Cardinale Zen segnaliamo che il 13 gennaio compie 86 anni. Negli ultimi anni si è molto esposto per la Cina, sempre con grande coraggio e parresia. Nella sua pagina Facebook ha detto: “Pregate per me e per la Chiesa in Cina che sta soffrendo profondamente”. Che Dio aiuti il Cardinale e la Chiesa cinese.

Demografia, la crisi prossima ventura.

Una articolo di Wang Zhicheng per “AsiaNews” offre una prospettiva interessante sulla crescita cinese: “La Cina si prepara a una crisi economica. Essa non sarà prodotta dai dazi degli Stati Uniti, bensì dalla demografia. E il colpo è stato auto-inferto grazie alla politica del figlio unico che per oltre 30 anni ha dominato nel Paese. E anche se dal 2016 il governo per mette alle coppie di avere fino a due figli, i cinesi sono ormai restii ad avere perfino un solo figlio. Dal 2000 al 2016, il tasso di fertilità in Cina è stato in media dell’1,18, il più basso al mondo. Questo fenomeno produce due problemi: si riduce la popolazione e (perciò) anche la forza lavoro; allo stesso tempo, aumenta la percentuale di anziani. L’anno scorso nel Paese vi sono state 2,5 milioni di nascite in meno e la popolazione è scesa di 1,27 milioni”. E inoltre, come osservato in passato, si è creato uno squilibrio tra i sessi, essendoci più maschi che femmine.

Cina, l’accordo e la Rivoluzione Francese

Articolo interessante di Marco Respinti su “Bitter Winter” che affronta la questione del parallelo fra ciò che era accaduto durante la Rivoluzione Francese con gli accordi con lo stato napoleonico, inefficaci, e quelli con la Cina comunista: “La Chiesa avrebbe potuto agire diversamente due secoli fa? Con il senno di poi, tutti gli errori diventano palesi, ma essere saggi dopo è facilissimo. Per quanto riguarda la Cina, invece, il tempo è troppo breve per dirlo. Ma un fatto e una domanda rimangono. Il punto è che quando la Chiesa diventa una minoranza e una minoranza perseguitata, la sua responsabilità di salvaguardare i credenti viene prima di tutto il resto, anche se deve ingoiare rospi. I singoli possono infatti accettare il martirio per sé, ma il martirio non lo si può prescrivere al prossimo. La domanda è invece quella posta da Li Ruohan sull’accordo tra Roma e Pechino di oggi: «La Santa Sede è sicura di non ripetere gli errori e le tragedie storiche del passato?». Dal canto proprio, il regime cinese dà la sua parte di risposta ogni giorno, inasprendo la repressione delle religioni”. Pare anche a me.



Oggi è il 137° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

Quando ha saputo che McCarrick era un un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?

È vero o non è vero che mons. Viganò l’ha avvertita il 23 giugno 2013?

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi, e risponda”.


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3 commenti

  • GMZ ha detto:

    Chissà se Francesco raccomanderà alla Cina di accogliere i bei giovanotti che fuggono dalle guerre, ricordando che Gesù era un migrante e tutte le altre scemenze che è solito propalare a noi tapini italiani un giorno sì e l’altro pure: così si risolve la crisi demografica, anche se in Cina potrebbero permettere alle coppiette autoctone di produrre un figlio in più per arrivate al magic number: 3!
    Abbasso i conigli, se non sono migranti e/o musulmani!
    W il papa!

  • Anima smarrita ha detto:

    « I singoli possono infatti accettare il martirio per sé, ma il martirio non lo si può prescrivere al prossimo».
    Chi ha orecchie per intendere, intenda!
    Più eloquente di un mio non circostanziato commento l’intervista, come sempre schietta, dell’indomito card. Zen al seguente link:
    https://drive.google.com/file/d/1qB_3bjhSqw2qZHhj6mYugpuYz60Wtv7M/view

  • pezzogrosso ha detto:

    cARO tOSATTI, NON SONO così D’ACCORDO CON LA previsone di crisi economica in Cina . Questa è stata prevista e son stati adottati criteri di compensazione. Vedremo che la Cina diverrà player dominante , nonostante sia un regime dittatoriale , senza troppe libertà . Ma è la dimostrazione (ohimè ! ci si rifletta !) che in certi contesti troppe libertà ( come in Occidente ) non generano risultati , come invece , sempre in certi contesti , le generano un sistema opposto. Cina sta anche diventando leader in tecnologia e IA .