LA MENSA, E LA MESSE. UNA RIFLESSIONE DI GIORGIO SPALLONE.

8 Gennaio 2019 Pubblicato da

Marco Tosatti

Ormai è diventata una moda. Per Natale in tutta Italia chiese e cattedrali sono diventate luoghi in cui si mangia e si beve. La punta di lancia di questo uso – certamente singolare, per molti improprio, per alcuni quasi blasfemo – dei luoghi dedicati istituzionalmente al culto di Dio e alla preghiera è la Comunità di Sant’Egidio che ormai da anni compie questo genere di cerimonie, a Roma e altrove. Devo dire che un’operazione del genere, compiuta da un’istituzione – la Chiesa cattolica – titolare in maniera diretta e indiretta di un patrimonio immobiliare estremamente vasto e differenziato – sa molto di demagogia. Non riesco a credere che i vescovi e i parroci non riescano a trovare altri posti che non siano le chiese per offrire pranzi natalizi. Con seminari e conventi vuoti o semivuoti proprio in Chiesa bisogna finire a tagliatelle, lambrusco e panettone? Ma dai…Certo non è qualche cosa che potrebbe accadere nel mondo del cristianesimo ortodosso, o dell’ebraismo, o neanche credo nell’islam. Su questo tema Stilum Curiae è lieto di ospitare una riflessione di Giorgio Spallone. 

La mensa e la messe.

In questi giorni apprendiamo di Chiese, un po’ in tutta la penisola, adibite a mense e luoghi per concerti di musica varia. Contemporaneamente i Vescovi hanno in agenda il tema della destinazione delle Chiese in via di dismissione e della chiusura, per accorpamento, di parrocchie. Il tutto quando, già da anni, molti parroci, spesso non più giovani e specie in zone rurali e di montagna, vivono, in solitudine, un sovraccarico dell’indispensabile servizio di celebrazione dei sacramenti presso le molteplici comunità cristiane loro affidate. Non si vuole qui una valutazione, pur problematica, di ciò che accade, ma un tentativo di esame della causa, che risiede nell’ormai cronica e, quanto all’Europa, endemica carenza di preti e desertificazione dei seminari per mancanza di vocazioni. Su questo tema assistiamo da parte della gerarchia ecclesiastica ad una rassegnata presa d’atto, accompagnata da un silenzio impotente. Si dirà che il contesto sociale è cambiato rispetto al passato; ma Dio, per i credenti, continua a chiamare, come sempre, nel corso dei secoli. Il problema di adulti, Pastori e laici cristiani, è il non saper più fornire ai giovani le condizioni per l’ascolto. Non sarà forse che la scelta socialmente più controcorrente e sovversiva non viene più percepita dai giovani come tale, a motivo della progressiva omologazione della figura del prete a qualunque altro lavoro o professione mondana? Come può un giovane lasciar attecchire e crescere il desiderio di spendere integralmente la propria vita per il Vangelo se non vede intorno paradigmi alti di distinzione dal mondo, ma all’opposto una rincorsa della Chiesa verso le cose del mondo? Rincorsa naturalmente perdente, nel cui affanno scolorisce l’imprescindibile spiritualità verticale e visione soprannaturale. Su questo i cristiani, per primi i Pastori, devono interrogarsi, fissando una realtà gravida di pericoli, senza miopi rinvii e colpevoli fatalismi. Se è certo, infatti, che Colui che della Chiesa è il fondamento ne è al contempo garante, anche per noi, uomini di questo tempo, vale la domanda: “Quando il Figlio dell’uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla terra?”

Giorgio Spallone



Oggi è il 132° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

Quando ha saputo che McCarrick era un un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?

È vero o non è vero che mons. Viganò l’ha avvertita il 23 giugno 2013?

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi, e risponda”.

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34 commenti

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Se facciamo corrispondere il Magistero della Chiesa al Catechismo, è facile notare come nella predicazione attuale della Chiesa spesso manca del tutto una grande parte di Magistero.
    Naturalmente ci sta insistere su argomenti ritenuti importanti, come quello dei migranti, e ci sta parlare dei principi dell’accoglienza.
    Ma non ci sta parlare sui metodi concreti in cui l’accoglienza va (ne esistono vari) e non ci sta non trattare MAI tematiche come l’ideologia gender.
    Oggi non si parla più dello SVILUPPO dei popoli, ma solo di immigrazione…

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    mi sa che, nell’insieme, abbiamo il papa e i vescovi che ci meritiamo.
    Almeno noi peccatori, ai quali è però, per grazia di Dio, rimasto un barlume di giudizio, convertiamoci, facciamo penitenza, e continuiamo a pregare…

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore:
    “Il Vaticano celebra i 60 anni della rivoluzione cubana e…”:
    https://www.periodistadigital.com/america/politica/2019/01/05/el-vaticano-celebra-los-60-anos-de-la-revolucion-cubana-y-se-arrepiente-casi-inmediatamente.shtml
    In Spagna da ottobre di 1934 a marzo di 1939, socialisti, comunisti fedeli a Mosca, comunisti non fedeli a Mosca anarchici, comunisti stranieri, repubblicani, secessionisti catalani e secessionisti basci, assassinarono più di 3.000 -“o decine di migliaia”- laici cattolici e vicino a 7.000 religiosi tra novizi, seminaristi, quasi 300 suore, frati, sacerdoti e 12 vescovi: a vedere quando lo celebra la Chiesa del profetizzato “Pastore stolto e Falso profeta” Francesco!
    https://angelmanuel-gonzalezfernandez.blogspot.com/2010/06/persecucion-religiosa-en-la-guerra.html
    Saluti.

    Estimado Director:
    “El Vaticano celebra los 60 años de la revolución cubana y …”:
    https://www.periodistadigital.com/america/politica/2019/01/05/el-vaticano-celebra-los-60-anos-de-la-revolucion-cubana-y-se-arrepiente-casi-inmediatamente.shtml
    En España desde octubre de 1934 a marzo de 1939, socialistas, comunistas fieles a Moscú, comunistas no fieles a Moscú anarquistas, comunistas extranjeros, republicanos, secesionistas catalanes y secesionistas vascos, asesinaron más de 3.000 -“o decenas de miles”- seglares católicos y cerca de 7.000 religiosos entre novicios, seminaristas, cerca de 300 monjas, frailes, sacerdotes y 12 obispos: ¡a ver cuándo lo celebra la Iglesia del profetizado “Pastor necio y Falso profeta” Francisco!
    https://angelmanuel-gonzalezfernandez.blogspot.com/2010/06/persecucion-religiosa-en-la-guerra.html
    Saludos.

    • Adriana ha detto:

      Angel Manuel .
      che sia , questa , una chiesa leggerissimamente ideologizzata ?
      Appena , appena …

  • anonimo ha detto:

    Se i preti, di ogni ordine e grado, impazziscono così velocemente e spudoratamente, con orgoglio e superbia, mostrando odio satanico contro i pochi cattolici rimasti (vedi Salvini) significa che Satana li ha completamente plagiati, ne ha fatto strame, ed ora li comanda a bacchetta. Sono già con un piede all’inferno, ma loro compito è portarsi dietro quanta più gente riescono ad imbrogliare. Mi consola però il fatto che l’Immacolata (contro cui dèmoni e malvagi umani nulla possono) ha assicurato a Suor Lucia che “quando tutto sembrerà perduto, allora Io sarò con voi” aggiungendo poi “alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà”. Quindi per quanto potere satana darà a questi suoi seguaci, quando scenderà in campo Lei, faranno tutti una brutta fine. Viva Maria, Viva Gesù, abbasso il clero venduto a satana !

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Anche nell’ultima omelia il Papa ha parlato dei poveri. Giusto! E bella l’omelia!
    Ma l’insistenza sul tema, spesso accompagnata da ironia verso coloro che egli reputa “duri”, “chiusi”, “rigidi”, cioè verso quelle categorie di persone “cattive”, come chi ha la colpa di essere una persona NORMALE, sembra quasi patologica o ideologica.
    E la morale famigliare? E l’importanza della preghiera? E il pericolo dell’ideologia gender? Nella predicazione del Papa, nulla o quasi.
    Sembra quasi che il Papa frammenti il Magistero, ma un frammento di Magistero non è il Magistero.
    Vogliamo parlare di poveri? Bene, lo faccio come faceva la sinistra di una volta: “La Chiesa parla di poveri senza aver mai pagato l’ICI? Dia i 5 MILIARDI risparmiati sull’ICI ai poveri, se è coerente”. Oppure: “Perché il Vaticano non vende i suoi tesori e non li dà ai poveri?”.
    Che risponderebbe il Papa?

  • Lucy ha detto:

    Per parlare della fede a noi più vicina ,lasciando da parte sinagoghe e moschee , sfido chiunque a immaginare una chiesa ortodossa trasformata in ristorante o in spettacolo mondano con balli e canti anche osceni. Quello che sta avvenendo da tre anni nelle chiese in Italia e in Europa offende la sacralità dei luoghi di culto specialmente dopo svariati episodi di dissacrazione avvenuti in Europa che avrebbero dovuto alzare il livello d’allarme , assieme a quello di sensibilità religiosa, di parroci , vescovi, cardinali .
    Ne ricordo due risolti in modo diverso .
    Uno è quello avvenuto tempo fa a Parigi quando un gruppo di Femen entrò a seno nudo nella cattedrale di Notre Dame e danneggiò a colpi di martello la celebre campana Marcel .Furono afferrate e buttate fuori senza tanti complimenti dai custodi della cattedrale .Come andò a finire? Le Femen furono assolte dall’accusa di danneggiamento e atti osceni e i poveri custodi furono condannati a pagare un risarcimento alle Femen per i “modi troppo bruschi” usati nei loro confronti .La reazione della Chiesa cattolica? Non pervenuta.
    Ben altra conclusione ebbe l’episodio che si svolse a Mosca quando un il gruppo femminista delle Pussy Riot inscenò nella cattedrale di Cristo Salvatore un balletto irriverente nei confronti della Santa Vergine. Furono spedite in Siberia , e non per sciare. Ben diversa è la sensibilità del mondo ortodosso, come è stato osservato nell’art.di oggi del dott.Tosatti .La chiesa ortodossa è riuscita a preservare la sacralità dei suoi luoghi di culto, conquistando sul campo il rispetto di popolo e istituzioni civili,politiche, giudiziarie. C’è materia su cui riflettere da parte del nostro clero , basso o alto che sia.

  • Sconsolata ha detto:

    Poveri ingaggiati, a più riprese, in una campagna pubblicitaria di una chiesa che non c’è, con inservienti impegnati in compiti “diversamente” utili… allo scopo.
    Qualche prete ancora prende di mira le minigonne e, ovviamente, accusa le mamme responsabili dello sconcio abbigliamento delle proprie figlie.
    Tutto il resto è: noia… per i più, allineati al …nuovo corso
    https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2019/01/08/cosce-donne-come-prosciutti-parroco-contro-minigonne_wqBY3wPgjKfbyYUBLo1dHN.html

  • adriano ha detto:

    Per una seria formazione sull’argomento (… e Leonardo Lugaresi scrive proprio bene!)
    https://leonardolugaresi.wordpress.com/

  • Adriana ha detto:

    Invece da 5 giorni una quarantina di persone bivacca al freddo davanti alla porta – chiusa – del duomo di Catania : Né il sindaco , né il Vescovo , né la Caritas che aiuta solo i migranti intendono banchettare con questi veri poveri . Siamo alla schizofrenia della neochiesa .

    • deutero.amedeo ha detto:

      Papa Francesco
      Tweet

      L’amore non tollera l’indifferenza…..

      • Adriana ha detto:

        Deutero ,
        idem per i terremotati ora sotto la neve in casette di mxxxa.
        El Papa avrebbe detto che erano stati messi in un gulag . L’ONU
        avrebbe accusato il governo di tortura . In 2 anni 5 traslochi in
        ” loculi ” sempre più indegni : 15 suicidi . Quanti twitter papali ?

      • Adriana ha detto:

        Deutero ,
        infatti questa non è indifferenza : è sovrano disprezzo e boicottaggio di chi è tanto miserando da non esser nessuno .
        Con il Biancovestito bisogna esser pronti a interpretare anche la sua ragione sociale : ” Miserando et eligendo ” significa : ” Disprezzando ( i pallidi )e scegliendo ( gli abbronzati ) “. Dopo un breve corso di neo-linguaggio socio-teologico ce la si fa . Un sorso di corda , coraggio !

  • Gian ha detto:

    Credo che a mons. Crescenza nel giorno del giudizio non verrà chiesto quanti piatti di vivande abbia servito ai poveri (in chiesa!), ma piuttosto quante “anime indigenti” del suo gregge abbia ritrovato, e salvato!

    • deutero.amedeo ha detto:

      Forse con un po’ di faccia tosta tenterà di salvarsi dicendo che aveva frainteso il significato della parola servizio.

  • Maria Cristina ha detto:

    I sacerdoti ,vescovi e cardinali che si comportano cosi’trasformando le chiese in trattorie non si rendono conto che cosi danno la peggiore immagine di se stessi agli stessi poveri che dicono di amare: non son piu capaci i di dare i tesori spirituali di Sant a Madre Chiesa, non sono piu’sacerdoti di Dio, non possono piu trasmettere l acqua viva, ma resi aridi dalla loro stessa aridita’spirituale, non possono piu dare che pizze e piatti di tagliatelle.
    Ma le pizze e le tagliatelle i poveri li possono avere anche da altri mentre i tesori spurituali della fede cattolica gli altri non glieli possono dare. Se i sacerdoti cattolici diventano dei filantropi qualsiasi, materialistici, chi dara’al popolo quello di cui ha veramente bisogno, che non e’il pane materiale?
    Una intera classe clericale ha dismesso e svenduto inanzitutto se stessa e lla propria dignita’.Come disse Gesu’Cristo a Padre Pio, macellai….(e si puo’aggiungere pizzaioli, tenutari di ostelli, organizzatori di spettacoli)

  • deutero.amedeo ha detto:

    [19] la perdizione però sarà la loro fine, perché essi, che hanno come dio il loro ventre, si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi, tutti intenti alle cose della terra. (Filippesi 3,19).
    Sine glossa.

  • gregorio ha detto:

    C’è un posto per mangiare
    Un posto per dormire,
    Un posto per lavorare
    Un posto per ridere
    Un posto per giocare
    Un posto per piangere
    Un posto per pregare
    E per chi ha la digestione veloce
    Nello stesso posto digerire.

    Un lato positivo: Se c’è stato un solo povero di strada che ha rifiutato il pranzo per non offendere la casa di Dio, abbiamo in terra il Santo più santo di tutti i tempi dopo la sacra famiglia.

    Una domanda ai provveditorati ai beni culturali e vari assessori e critici d’arte: Ma i mosaici splendidi e antichi di Santa Maria in Trastevere non devono essere tutelati? Non una briciola cade? Non una goccia? La coca cola e l’ aceto sono i più acidi. Gli altri cibi non scherzano.
    Io frequento una biblioteca, non posso posare la bottiglietta d’acqua per non rovinare la scrivania, ebbene nelle chiese c’è molto più di una scrivania.

    Pace in terra agli uomini saggi.

    • deutero.amedeo ha detto:

      E’ risorto Qoelet e si è aggiornato. Simpaticissimo.
      Pensa un po’ cosa sarebbe successo fino a qualche tempo fa se qualcuno fosse stato sorpreso seduto in chiesa a mangiarsi un panino e bere una birra. Minimo sarebbe stato buttato fuori a pedate.

  • Giuseppe Marson ha detto:

    Buon Anno a lei e a tutti i suoi lettori Tosatti, non trovo parole migliori che giudicano, ovvero sanno discernere, il momento di desacralizzazione delle nostre S.Chiese, dove tanti Vescovi sono occupati a parlare ideologicamente di poveri emigranti, e a far gara ad inventare il miglior evento che faccia parlare, sia esso un pranzo o un concerto rock o una sfilata .
    Mi permetto di consigliare la lettura che segue.

    Lettera ai cristiani d’Occidente
    Josef Zverìna
    Nel 1970 il grande teologo cecoslovacco scrisse questa lettera che consegnò a due amici italiani affinché la portassero oltre la cortina di ferro.
    «Fratelli, voi avete la presunzione di portare utilità al Regno di Dio assumendo quanto più possibile il saeculum, la sua vita, le sue parole, i suoi slogans, il suo modo di pensare. Ma riflettete, vi prego, cosa significa accettare questa parola. Forse significa che vi siete lentamente perduti in essa? Purtroppo sembra che facciate proprio così. È ormai difficile che vi ritroviamo e vi distinguiamo in questo vostro strano mondo. Probabilmente vi riconosciamo ancora perché in questo processo andate per le lunghe, per il fatto che vi assimilate al mondo, adagio o in fretta, ma sempre in ritardo. Vi ringraziamo di molto, anzi quasi di tutto, ma in qualcosa dobbiamo differenziarci da voi. Abbiamo molti motivi per ammirarvi, per questo possiamo e dobbiamo indirizzarvi questo ammonimento.
    “E non vogliate conformarvi a questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, affinché possiate distinguere qual è la volontà di Dio, ciò che è bene, ciò che gli è gradito, ciò che è perfetto” (Rm 12,2).
    Non conformatevi! Mè syschematízesthe! Come è ben mostrata in questa parola la radice verbale e perenne: schema. Per dirla in breve, è vacuo ogni schema, ogni modello esteriore.
    Dobbiamo volere di più, l’apostolo ci impone: “cambiare il proprio modo di pensare in una forma nuova!” – metamorfoûsthe tê anakainósi toû noùs. Come è espressiva e plastica la lingua greca di Paolo! Di contro a schêma o morphé – forma permanente – sta metamorphé – cambiamento della creatura. Non si cambia secondo un qualsiasi modello che è comunque sempre fuori moda, ma è una piena novità con tutta la sua ricchezza (anakainósis). Non cambia il vocabolario ma il significato (noûs).
    Quindi non contestazione, desacralizzazione, secolarizzazione, perché questo è sempre poco di fronte alla anakaínosis cristiana. Riflettete su queste parole e vi abbandonerà la vostra ingenua ammirazione per la rivoluzione, il maoismo, la violenza (di cui comunque non siete capaci).
    Il vostro entusiasmo critico e profetico ha già dato buoni frutti e noi, in questo, non vi possiamo indiscriminatamente condannare. Solo ci accorgiamo, e ve lo diciamo sinceramente, che teniamo in maggior stima il calmo e discriminante interrogativo di Paolo: “Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede, fate la prova di voi medesimi. O non conoscete forse neppure che è in voi Gesù Cristo?” (2 Cor 13,5).
    Non possiamo imitare il mondo proprio perché dobbiamo giudicarlo, non con orgoglio e superiorità, ma con amore, così come il Padre ha amato il mondo (Gv3,16) e per questo su di esso ha pronunciato il suo giudizio.
    Non phroneîn – pensare -, e in conclusione hyperphroneîn – arzigogolare -, ma sophroneîn – pensare con saggezza (Cfr. Rm 12,3). Essere saggi così che possiamo discernere quali sono i segni della volontà e del tempo di Dio. Non ciò che è parola d’ordine del momento, ma ciò che è buono, onesto, perfetto.
    Scriviamo come gente non saggia a voi saggi, come deboli a voi forti, come miseri a voi ancor più miseri! E questo è stolto perché certamente fra di voi vi sono uomini e donne eccellenti. Ma proprio perché vi è qualcuno occorre scrivere stoltamente, come ha insegnato l’apostolo Paolo quando ha ripreso le parole di Cristo, che il Padre ha nascosto la saggezza a coloro che molto sanno di questo (Lc 10,21)»

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Nell’ultima omelia a Santa Marta il Papa ha detto che i falsi profeti propongono un’amore soft, che distingue tra quelli che sono dalla nostra parte a quelli che non lo sono.
    A parle le allusioni politiche (che credo in buona parte cesserebbero se il goveno minacciasse SERIAMENTE di far pagare l’ICI anche alla Chiesa), questo è vero Magistero.
    Infatti il Magistero autentico è universale in quanto interpreta in Vangelo INTEGRALMENTE.
    La cosa comica, però, è che il Papa parla anche per se stesso.
    I bambini abortiti, che sono centinaia di milioni all’anno, compresi le vittime della varie pillole del giorno dopo, chi li difende? SCARTATI!
    E i paveri italiani perché dovrebbero seguire le indicazioni elettorali di chi li ha SCARTATI con spudorato silenzio?
    E ci dicono i Vescovi come fare a restare nell’euro e nell’UE e nello stesso tempo aiutare milioni di migranti?
    Se la Chiesa non paga neanche l’ICI, i soldi per i migranti dove si prendono? Dalle famiglie? E allora fuori gli attributi e lo DICESSERO! Suggeriscano una soluzione, visto che parlano di tutto e tra poco qualche Vescovo parteciperà anche alla prova del cuoco!
    Per non parlare che l’immigrazionismo è frutto delle lobby finanziarie con cui, evidentemente, molti Pastori vanno d’amore e d’accordo.

  • Giuseppe Marson ha detto:

    Buon Anno a lei e a tutti i suoi lettori Tosatti, non trovo parole migliori che giudicano, ovvero sanno discernere, il momento di desacralizzazione delle nostre S.Chiese, dove tanti Vescovi sono occupati a parlare ideologicante di migranti, e a far gara ad inventare il miglior evento che faccia parlare, sia esso un pranzo o un concerto rock o una sfilata .
    Mi permetto di consigliare la lettura.

    Lettera ai cristiani d’Occidente
    Josef Zverìna
    Nel 1970 il grande teologo cecoslovacco scrisse questa lettera che consegnò a due amici italiani affinché la portassero oltre la cortina di ferro.
    «Fratelli, voi avete la presunzione di portare utilità al Regno di Dio assumendo quanto più possibile il saeculum, la sua vita, le sue parole, i suoi slogans, il suo modo di pensare. Ma riflettete, vi prego, cosa significa accettare questa parola. Forse significa che vi siete lentamente perduti in essa? Purtroppo sembra che facciate proprio così. È ormai difficile che vi ritroviamo e vi distinguiamo in questo vostro strano mondo. Probabilmente vi riconosciamo ancora perché in questo processo andate per le lunghe, per il fatto che vi assimilate al mondo, adagio o in fretta, ma sempre in ritardo. Vi ringraziamo di molto, anzi quasi di tutto, ma in qualcosa dobbiamo differenziarci da voi. Abbiamo molti motivi per ammirarvi, per questo possiamo e dobbiamo indirizzarvi questo ammonimento.
    “E non vogliate conformarvi a questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, affinché possiate distinguere qual è la volontà di Dio, ciò che è bene, ciò che gli è gradito, ciò che è perfetto” (Rm 12,2).
    Non conformatevi! Mè syschematízesthe! Come è ben mostrata in questa parola la radice verbale e perenne: schema. Per dirla in breve, è vacuo ogni schema, ogni modello esteriore.
    Dobbiamo volere di più, l’apostolo ci impone: “cambiare il proprio modo di pensare in una forma nuova!” – metamorfoûsthe tê anakainósi toû noùs. Come è espressiva e plastica la lingua greca di Paolo! Di contro a schêma o morphé – forma permanente – sta metamorphé – cambiamento della creatura. Non si cambia secondo un qualsiasi modello che è comunque sempre fuori moda, ma è una piena novità con tutta la sua ricchezza (anakainósis). Non cambia il vocabolario ma il significato (noûs).
    Quindi non contestazione, desacralizzazione, secolarizzazione, perché questo è sempre poco di fronte alla anakaínosis cristiana. Riflettete su queste parole e vi abbandonerà la vostra ingenua ammirazione per la rivoluzione, il maoismo, la violenza (di cui comunque non siete capaci).
    Il vostro entusiasmo critico e profetico ha già dato buoni frutti e noi, in questo, non vi possiamo indiscriminatamente condannare. Solo ci accorgiamo, e ve lo diciamo sinceramente, che teniamo in maggior stima il calmo e discriminante interrogativo di Paolo: “Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede, fate la prova di voi medesimi. O non conoscete forse neppure che è in voi Gesù Cristo?” (2 Cor 13,5).
    Non possiamo imitare il mondo proprio perché dobbiamo giudicarlo, non con orgoglio e superiorità, ma con amore, così come il Padre ha amato il mondo (Gv3,16) e per questo su di esso ha pronunciato il suo giudizio.
    Non phroneîn – pensare -, e in conclusione hyperphroneîn – arzigogolare -, ma sophroneîn – pensare con saggezza (Cfr. Rm 12,3). Essere saggi così che possiamo discernere quali sono i segni della volontà e del tempo di Dio. Non ciò che è parola d’ordine del momento, ma ciò che è buono, onesto, perfetto.
    Scriviamo come gente non saggia a voi saggi, come deboli a voi forti, come miseri a voi ancor più miseri! E questo è stolto perché certamente fra di voi vi sono uomini e donne eccellenti. Ma proprio perché vi è qualcuno occorre scrivere stoltamente, come ha insegnato l’apostolo Paolo quando ha ripreso le parole di Cristo, che il Padre ha nascosto la saggezza a coloro che molto sanno di questo (Lc 10,21)»

  • Mazzarino ha detto:

    Riflessione completamente condivisibile. Sicuramente fino al 13.3.2013. Ora probabilmente siamo oltre. La soppressione di Santa Romana Chiesa e la sostituzione con un organismo orizzontale completamente umano è cosa fatta. Non abbiamo più Santa Romana Chiesa ma un organismo che si occupa dell’uomo credendo di fare il “bene” di questo in funzione delle condizioni economico temporali a contorno, cioè un partito. E’ compiuto il passaggio dossettiano da Chiesa Cattolica a setta Massoprotestante temuto e condannato da Biffi. E’ il risultato dell’azione decattolicizzante portata avanti nei paesei mediterranei nel dopoguerra dai “vincitori” che oggi produce frutti geneticamente modificati. Al posto della Chiesa Cattolica nasce un partito politico addirittura comunista di stampo sudamericano. Con le proprie feste dell’Unità all’interno delle chiese consacrate e le associazioni che godono dei fondi del filantropismo mondiale anticristiano. Si, che la fine dell’Istituzione Chiesa Cattolica passasse attraverso la trasformazione in partito politico era prevedibile esattamente esattamente sessant’anni fa. Ma in un partito radical comunista transnazionale che propone come modelli Napolitano, Clinton, Pannella e la Bonino questo francamente era difficile prevederlo. Provvidenza e Giustizia vanno ben oltre l’umana comprensione. E’ per che questo Santa Romana Chiesa sta rifiorendo rigogliosa, custodita in segreto da tante famiglie autenticamente cattoliche, lontano da questo presidente e da questi vescovi, pardon segretari regionali di partito.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Ormai i sessantottini hanno preso potere anche nella Chiesa.
    Il Papa stesso si fida ormai solo di loro e li nomina a cariche importanti, per poi accorgersi che un buon numero sono omosessuali e, a volte, anche abusatori sessuali.
    Una volta quando qualcuno mi parlava di deriva della Chiesa verso il luteranesimo lo prendevo per un fanatico tradizionalista, ma mi devo arrendere all’evidenza. Non sono così stupido da negare la luce del Sole.
    E’ ovvio che questo processo debba procedere a piccoli passi, come quando un pescatore tira in barca un grosso pesce: se tira troppo spezza la lenza.
    Il clero sessantottino ha spesso perso il senso del sacro e lo sta facendo perdere a molti.
    Ed è molto “calcolatore”. Il sospetto mi è venuto dal cambio di rotta della Santa Sede su Medjugorje: dalla derisione del Papa (Madonna postino), a salvatore di Medjugorje. Eppure il Papa ha detto che per lui le apparizioni consistono, più o meno, in locuzioni che si materializzano nella psiche delle persone. Perfino Fatima.
    Pare stia succedendo la stessa cosa col Vescovo Apuron, accusato di pedofilia da moltissimi testimoni, poco più di un mese fa il Papa disse che era certamente colpevole. Oggi si sente dire che a Apuron probabilmente verrà solo chiesto di ritirarsi prima dei 75 anni.
    Se questo è vero il sospetto, visto che Apuron è un ultras del Cammino Neocatecumenale, è quello di un “accomodamento” che sia utile e remunerativo per tutti.
    Spero però che non sia così e che se così sarà vi siano delle motivazioni convincenti, anche perché i processi civili contro Apuron, non promettono bene per il Vescovo

  • GMZ ha detto:

    “Su questo tema assistiamo da parte della gerarchia ecclesiastica ad una rassegnata presa d’atto, accompagnata da un silenzio impotente.”
    “Presa d’atto”? “Silenzio impotente”? Davvero Spallone crede in questo?
    Non dovremo piuttosto parlare di: vocazioni soffocate, fede svenduta, fedeli scandalizzati proprio da quelle “gerarchie ecclesiastiche” cui Spallone imputa “silenzi impotenti”?
    Papa Francesco e le sue coorti stanno correndo verso il traguardo indicato dal Concilio Vaticano II: la distruzione del cattolicesimo e il trionfo dell’empietà. Altroché “silenzio impotente”! Silenzio complice, semmai!

  • Natoieri ha detto:

    i frutti della riforma liturgica attuata del oltraggista Montini, ma preparata di lunga mano da muovimenti in cui prevaleva l’aberrazione ecumenica

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Video di Francesco, minuto 28’47 a 29’10:
    Predicare, parlare o scrivere “dell’Anticristo, sulla perdita di fede in Europa…, che cosa pena, che perdita di tempo”:
    https://www.nazaret.tv/video/56/meditacioacuten-del-papa-a-los-sacerdotes—-3r–retiro-mundial–2015

  • Don Antonio ha detto:

    Circa la mancanza di vocazioni, condivido in pieno quel che dice. Se il sacerdote è oggi più in operatore sociale che non un uomo di Dio (uomo della preghiera, dei Sacramenti e della cura delle anime) è chiaro che a un giovane viene da pensare che l’operatore sociale può benissimo farlo senza consacrarsi a Dio e senza rinunciare a formarsi una famiglia. Anni fa, quand’ero prete d’oratorio, tre ragazze chiesero di entrare in clausura. Io cercavo di far capire che non sarebbe stata una vita facile; e prospettavo loro di farsi suore attive, nel mondo. Tutte mi risposero : ma per fare la maestra d’asilo o l’infermiera o la cuciniera non c’è bisogno di consacrarsi a Dio. Ecco perché mi preoccupa l’idea oggi di moda del prete alla don Matteo. Per me il prete dev’essere un innamorato di Dio e un appassionato per la salvezza delle anime.

  • Lucia ha detto:

    Fare il prete!?! Dipende da cosa significa, se significa fare l ‘ attivista dei centri sociali contro il proprio governo che cerca di servire il Paese meglio di NO .Quello che sta succedendo in queste ore con preti e vescovi che mirano a distruggere il governo per i loro preziosi migranti a 20 euro al giorno e VERGOGNOSO.La gente commenta sui social indignata , che razza di esempio sono !?! Tali e quali ai politici di sinistra, loro sodali , perche non hanno fatto questa rivoluzione quando le aziende incassati ogni genere di contributi licenziano per delocalizzare, per i terremotati, per le banche che hanno truffato milioni di famiglie e si sono tutti questi connazionali in mezzo ad una via e perche non per i cristiani perseguitati?!?Alla fine lo SCISMA c ‘ e stato , quello degli italiani contro la chiesa senz’ altro .La vergogna maggiore e l ‘ odio che hanno scatenato tra i pochi cattolici e italiani pro migranti e la stragrande maggioranza , lo vedo incasa mia , litigi ormai giornalieri grazie al disprezzo con cui questi ecclesiastici e politici mondialisti si permettono di dare addosso a chi come me e fiera di essere lontana anni luce dal pensiero.E sicuramente poco cristiano, ma spero facciano tutti la fine che si meritano.Ciao

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore:
    Il Mondo sta chiedendo in silenzio e a gran voce
    l’arrivo dell’Anticristo, il Bugiardo, l’Imbroglione, il Seduttore.
    Saluti.

    • Nicola. B. ha detto:

      Caro Signor Angel Manuel mi sa proprio che a lei ha perfettamente ragione….purtroppo….