BELLA CIAO IN CHIESA. IL SILENZIO DI ZUPPI. LA LETTERA DI UN FEDELE.

22 Dicembre 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici di Stilum Curiae, ci sembra interessante pubblicare la lettera di un fedele bolognese al suo arcivescovo, mons. Matteo Zuppi, in relazione allo sconcertante episodio del coro natalizio di “Bella Ciao” cantato durante la recita natalizia dei bambini della parrocchia. Qui sotto trovate il video, e la lettera.

Ecco il video, pubblicato da Il Giornale.

http://www.ilgiornale.it/video/cronache/bologna-chiesa-cantano-bella-ciao-concerto-natale-1617498.html

Ed ecco la lettera:

S.E.R. Mons. Matteo Zuppi,

desidero partecipare al mio Vescovo i sentimenti di sconcerto e dolore per l’episodio avvenuto in una Parrocchia della Città che ha visto, nel corso del concerto natalizio, l’esecuzione di un canto di natura politica, totalmente estraneo a qualsivoglia tema liturgico.

Allo scandalo – evangelicamente inteso – non si aggiunge, però, la sorpresa.

Questo episodio è, infatti, il frutto di un esercizio dell’episcopato da parte di Sua Eccellenza, che ha visto grande attivismo e presenzialismo, accompagnati da pari esternazioni, intorno a tematiche di carattere squisitamente politico e socio economico, perciò del tutto opinabili, a discapito della catechesi a custodia e trasmissione della fede in Dio, a tutti i componenti la porzione di popolo cristiano affidataLe.

Questa Sua scelta ha già prodotto ferite e divisioni nella Diocesi come mai dal dopo guerra e che il tempo renderà vieppiù dolorose, nel silenzio delle coscienze, ben oltre l’esplicitazione di chi Le scrive.

Un doveroso rispetto del principio di realtà, induce a concludere che quelle che Lei ha sempre stigmatizzato come strumentalizzazioni, altro non siano, invece, che la mera lettura delle Sue dichiarazioni ed il semplice ascolto delle Sue parole.

Confido che Lei voglia, prestar mente ad una critica – che, Lei sa, tanto priva di infingimenti, quanto sincera – e porre rimedio a quello che si sta avviando ad essere ricordato come uno dei tempi di massima frantumazione e disorientamento del popolo della nostra Diocesi.

Da innamorato della Chiesa, renderò pubbliche queste mie riflessioni, per dar voce anche ai tanti che assistono – passivamente ma, perciò, non meno dolorosamente – al progressivo oscurarsi, per autorevolezza e pastoralità, della venerata figura del successore di San Petronio.

Con cordiale ossequio.

Giorgio Spallone




Oggi è il 117° giorno in cui il Pontefice regnante non ha, ancora, risposto.


“Quando ha saputo che McCarrick era un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?”

“È vero, o non è vero, che mons. Viganò lo ha avvertito il 23 giugno 2013?”

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi e risponda”.




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45 commenti

  • Januensis ha detto:

    A Vittorio. Argomento : Siri e la politica.
    Siamo durante la Resistenza. Uno dei capi partigiani, tal Pittaluga (al secolo Paolo Emilio Taviani) invia notizie dai monti in città. [tutto questo è quanto ricordo di un libretto di Taviani, trovato alla biblioteca Berio]. La cosa che mi stupisce è che il destinatario delle missive non è un politico, ma un sacerdote, e precisamente il segretario del cardinale, tal Giuseppe Siri. Per maggiori ragguagli cercare il libro alla Berio.
    Secondo atto . la fuga dei nazisti da Genova all’Argentina. Sull’argomento, chiaro e preciso, un libro di Andrea Casazza, La fuga dei nazisti edito dal Melangolo nel 2007.
    Sottotitolo Mengele, Eichmann, Priebke, Pavelic da Genova all’impunità.
    Coinvolti nell’operazione preti e laici : benedettini, francescani e un giovanissimo don Giovanni Timossi, che deve render conto alla stampa al momento della pubblicazione del libro dei fatti accaduti alla fine della guerra scrivendone sul settimanale diocesano.
    E’ possibile che anche questo libro sia alla Berio.
    Qualche tempo dopo la pubblicazione del libro del Casazza esce sul Secolo XIX un articolo a tutta pagina sulla modalità utilizzata dai fuggiaschi per raggiungere i moli d’imbarco. I fuggiaschi avevano a disposizione un tunnel che partiva da dentro la chiesetta di santa Maria alle grazie al molo, attraversava in profondità la carreggiata stradale e la cinta daziale e approdava al molo più vicino. Al tempo il parroco della Chiesa era un tal Farinella e le foto dell’ingresso murato del tunnel apparvero sui quotidiani locali. L’articolo era la pubblicità di un libro che, però non riuscii ad acquistare.
    Sul coinvolgimento della Curia sul’operazione ODESSA è d’obbligo rifarsi al libro del Casazza. Estremamente accurato.
    Qualcuno dei partecipanti al forum ha detto, negli scorsi giorni, che la possibile elevazione di Siri al soglio pontificio fu impedita da un intervento delle autorità ebraiche. Se tale intervento ci fu, a me sembra legittimo. I fuggiaschi avrebbero dovuto essere sottoposti a regolare processo, e non raggiungere una vita tranquilla in Argentina.

  • Januensis ha detto:

    Uno dei partecipanti alla discussione ha gentilmente condiviso con noi il video in cui don Gallo canta e fa cantare nella piccola chiesa di san Benedetto al Porto “Bella ciao”. Per la verità detta canzone venne cantata anche durante il funerale di Don Gallo, o meglio durante il trasferimento della salma dalla Chiesetta di San Benedetto al Porto, alla più grande Chiesa del Carmine, in cui don Gallo era stato viceparroco durante i suoi primi anni di sacerdozio e dove fu celebrato il funerale. So per certo che nei primi tempi in cui don Gallo era parroco di san Benedetto al Porto si pensò, in Curia, di affiancargli un sacerdote più giovane, con il preciso compito di controllarlo e di esautorarlo. Eravamo nella seconda metà degli anni 70. Ma una manovra così poco limpida non fu gradita ai potenziali candidati, che, concordemente rifiutarono. Insomma non si trovò nessuno. Successivamente poi, essendo il Gallo un vulcano di attività, decollarono molte delle sue iniziative, spesso con l’aiuto dei vari enti locali. Mi fu detto che persino una delle società di ambulanze ancor oggi fiorente, venne fondata da don Gallo.
    Don Gallo, come si può vedere dal filmato era un istrione, ma sapeva fermarsi al momento giusto. Non per nulla era stato nell’esercito… e inoltre era riuscito a liberare dalla droga il figlio di un noto professore genovese, che gli doveva quindi infinita riconoscenza. E il cardinale poteva continuare a regnare come il vero Signore di genova, Sire di infinita misericordia che permetteva perfino ai suoi giullari di opporglisi…

    • Vittorio ha detto:

      La ringrazio della testimonianza. Ultimamente ho approfondito un po’ il “caso don Gallo”. Io l’ho “conosciuto” negli ultimi anni. Devo dire che quei bella ciao e le sue esternazioni non piacevano neppure a me. Inoltre era un confusionario come me. In quanto al grande cardinale Siri (comunque la si pensi) non l’ho conosciuto. Uomo rude, come i veri liguri, burbero, pare che Pio XII lo volesse suo successore. C’e’ un altra curiosita’ che il paziente (con me) Tosatti non mi posta mai . Joseph Mengele, Klaus Barbie e vari gerarchi scapparono in sudamerica da Genova. Quanto vennero aiutati da Siri? Il secolo XIX, dieci anni fa fece un inchiesta (reperibile online). La curia (all’,epoca c’era Bertone 🙂) promise di smentirla. Invece poi tacque. Di Bertone sappiamo la discesa a Roma 🤣 ma dei documenti ne Bagnasco ne altri ne uscirono. Siri sospese a divinis Baget Bozzo perche’ socialista! Siri (notizie reperite su internet) che sl concilio si oppose (ma c’era quel Ratzinger, parlava solo lui…).
      Siri che mori nella chiesa invocando la misericordia di Dio. Che si scandalizzava che wojtila sciasse. Che se fosse stato papa per me il comunismo c era ancora 🤣

      In quanto a Gallo io non so se credeva, questo era il problema, ma accolse tutti. Siamo in personaggi borderline sospesi tra santita’ e follia nei migliori dei casi. Diede fiducia a dei serial killer ad es. (tecnicamente sociopatici). Accolse tutti. Sul far la comunione spero non la desse anche a quelli tipo come me (divorziati) figurarsi agli altri, come si vide al funerale.

      La mia fede latita, son cattivo ma e’ l unica RICCHEZZA che ho. E’ ora di far penitenza e non inquinarvi piu’ il forum (almeno per un po).
      Gli auguri non mi piacciono. Magari preghiere. Gli auguri sono “superstizioni”. Pero’ li accetto. Volevo lasciarvi con un pensiero che era l inno all Amore di san Paolo. Non l ho copiato. Metto questa sintesi di romanzo dicendo: come sarebbe bello che tutto allafine avesse un senso. Che fossimo capaci di sforzarci per migliorare e se falliamo (magari dopo aver fatto il nostro dovere) capire che Dio vola piu’ alto. La fede diceva Frossard non ti semplifica la vita, ti da’ la CERTEZZA irrazionale che un giorno ci sara’ un senso. E lo diceva lui, mezzo ebreo, ateo, comunista, che venne chiamato e aderi’ e si proclamo’ in tutto e per tutto cattolico apostolico romano. Disse che gli spiegavano il catechismo come a un bambino (e lui quelle cose “le aveva gia’ intuite per grazia”). Frossard era il vero ateo, cioe’ l agnostico, quello che non bestemmia neppure piu’ Dio, che l ha proprio sepolto.

      Buon natale a tutti Tutti

      Ps: pregate per i vostri nemici
      Pregate per me!! …..
      😘

      Diario di un curato di campagna è un romanzo di Georges Bernanos scritto nel 1936. Tradotto in 20 lingue,[1] in Italia il libro è stato pubblicato nel 1946, nella traduzione di Adriano Grande.

      Trama Modifica
      Un giovane prete appena ordinato viene inviato come parroco ad Ambricourt, piccolo villaggio francese.

      Il giovane prete vuole ispirare la sua azione pastorale allo spirito del Vangelo, e per questo entra continuamente in contrasto con i parrocchiani. Non gli resta che affidare pensieri e tormenti a un diario segreto, strumento di presa di coscienza della propria interiorità e di conseguente auto-liberazione.

      Per questioni di ministero deve occuparsi della situazione esistente nella famiglia di un conte. Questi ha una relazione con la governante della sua figlia adolescente, Chantal. La contessa è nemica di tutti: il marito la trascura, vive solo del ricordo di un figlio morto piccolo, ha un atteggiamento di ribellione anche verso Dio.

      Il giovane parroco le si avvicina, la aiuta a confessarsi, e la riporta alla fede; la notte seguente la contessa muore. Questo episodio rafforza l’ostilità della famiglia del conte e dei parrocchiani contro di lui.

      Dopo poco tempo si scopre malato di cancro. Morirà poco dopo in casa di un ex compagno di seminario, prete spretato, tubercolotico, che ha abbandonato il sacerdozio per una donna. A lui chiederà l’assoluzione finale dei suoi peccati. L’amico accondiscende, anche se non nasconde il suo turbamento per il fatto che il parroco di Ambricourt è venuto a morire proprio nella sua casa di peccato. “Che cosa importa? Tutto è grazia”, replica il sacerdote morente che scopre, adesso, come l’itinerario della sua esistenza sia stato guidato dalla Grazia.

    • Vittorio ha detto:

      La ringrazio della testimonianza. Ultimamente ho approfondito un po’ il “caso don Gallo”. Io l’ho “conosciuto” negli ultimi anni. Devo dire che quei bella ciao e le sue esternazioni non piacevano neppure a me. Inoltre era un confusionario come me. In quanto al grande cardinale Siri (comunque la si pensi) non l’ho conosciuto. Uomo rude, come i veri liguri, burbero, pare che Pio XII lo volesse suo successore. C’e’ un altra curiosita’ che il paziente (con me) Tosatti non mi posta mai . Joseph Mengele, Klaus Barbie e vari gerarchi scapparono in sudamerica da Genova. Quanto vennero aiutati da Siri? Il secolo XIX, dieci anni fa fece un inchiesta (reperibile online). La curia (all’,epoca c’era Bertone 🙂) promise di smentirla. Invece poi tacque. Di Bertone sappiamo la discesa a Roma ma dei documenti ne Bagnasco ne altri ne uscirono. Siri sospese a divinis Baget Bozzo perche’ socialista! Siri (notizie reperite su internet) che sl concilio si oppose (ma c’era quel Ratzinger, parlava solo lui…).
      Siri che mori nella chiesa invocando la misericordia di Dio. Che si scandalizzava che wojtila sciasse. Che se fosse stato papa per me il comunismo c era ancora 🤣

      In quanto a Gallo io non so se credeva, questo era il problema, ma accolse tutti. Siamo in personaggi borderline sospesi tra santita’ e follia nei migliori dei casi. Diede fiducia a dei serial killer ad es. (tecnicamente sociopatici). Accolse tutti. Sul far la comunione spero non la desse anche a quelli tipo come me (divorziati) figurarsi agli altri, come si vide al funerale.

      La mia fede latita, son cattivo ma la fede e’ l unica RICCHEZZA che ho. La vita fa paura ma la vita senza fede e’ orrore! E’ ora di far penitenza e non inquinarvi piu’ il forum (almeno per un po).
      Gli auguri non mi piacciono. Magari preghiere. Gli auguri sono “superstizioni”. Pero’ li accetto. Volevo lasciarvi con un pensiero che era l inno all Amore di san Paolo. Non l ho copiato. Metto questa sintesi di romanzo dicendo: come sarebbe bello che tutto allafine avesse un senso. Che fossimo capaci di sforzarci per migliorare e se falliamo (magari dopo aver fatto il nostro dovere) capire che Dio vola piu’ alto. La fede diceva Frossard non ti semplifica la vita, ti da’ la CERTEZZA irrazionale che un giorno ci sara’ un senso. E lo diceva lui, mezzo ebreo, ateo, comunista, che venne chiamato e aderi’ e si proclamo’ in tutto e per tutto cattolico apostolico romano. Disse che gli spiegavano il catechismo come a un bambino (e lui quelle cose “le aveva gia’ intuite per grazia”). Frossard era il vero ateo, cioe’ l agnostico, quello che non bestemmia neppure piu’ Dio, che l ha proprio sepolto.

      Buon natale a tutti Tutti

      Ps: pregate per i vostri nemici
      Pregate per me!! …..
      😘

      Diario di un curato di campagna è un romanzo di Georges Bernanos scritto nel 1936. Tradotto in 20 lingue,[1] in Italia il libro è stato pubblicato nel 1946, nella traduzione di Adriano Grande.

      Trama Modifica
      Un giovane prete appena ordinato viene inviato come parroco ad Ambricourt, piccolo villaggio francese.

      Il giovane prete vuole ispirare la sua azione pastorale allo spirito del Vangelo, e per questo entra continuamente in contrasto con i parrocchiani. Non gli resta che affidare pensieri e tormenti a un diario segreto, strumento di presa di coscienza della propria interiorità e di conseguente auto-liberazione.

      Per questioni di ministero deve occuparsi della situazione esistente nella famiglia di un conte. Questi ha una relazione con la governante della sua figlia adolescente, Chantal. La contessa è nemica di tutti: il marito la trascura, vive solo del ricordo di un figlio morto piccolo, ha un atteggiamento di ribellione anche verso Dio.

      Il giovane parroco le si avvicina, la aiuta a confessarsi, e la riporta alla fede; la notte seguente la contessa muore. Questo episodio rafforza l’ostilità della famiglia del conte e dei parrocchiani contro di lui.

      Dopo poco tempo si scopre malato di cancro. Morirà poco dopo in casa di un ex compagno di seminario, prete spretato, tubercolotico, che ha abbandonato il sacerdozio per una donna. A lui chiederà l’assoluzione finale dei suoi peccati. L’amico accondiscende, anche se non nasconde il suo turbamento per il fatto che il parroco di Ambricourt è venuto a morire proprio nella sua casa di peccato. “Che cosa importa? Tutto è grazia”, replica il sacerdote morente che scopre, adesso, come l’itinerario della sua esistenza sia stato guidato dalla Grazia.

  • Fulvia Lupi ha detto:

    Bravo Giorgio. Uno, cento, mille come te!

  • Grog ha detto:

    Mi sembra di ricordare che il sig.Zuppi provenga dalla famigerata setta paramassonico-bancaria di S.Egidio, quindi non mi meraviglio della cosa. Mi meraviglio semmai che l’occupante della sede di S.Marta non l’abbia ancora fatto cardinale….

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Quando Salvini mostrò il Rosario, vi fu una canea di commentatori cattolici che gridò allo scandalo, in quanto Salvini avrebbe strumentalizzato il Rosario.
    Probabilmente un po’ di strumentalizzazione c’è stata, da parte di Salvini, ma se io fossi stato un commentatore cattolico mi sarei limitato ad auspicarmi che Salvini potesse davvero ispirarsi al Rosario.
    Invece le proteste di tanti cattolici furono vergognose perché, giudicando Salvini, sono stati loro a strumentalizzare a loro volta il Rosario. E ben più di Salvini.
    In questo caso bolognese l’episodio appare grave non tanto per la canzone in se stessa, ma perché, a Fascismo finito da oltre 70 anni, è un chiaro tentativo di accusare i rivali del PD di Fascismo.
    Cioè di giudicarli canaglie e anti democratiche a vantaggio del PD. Non vedo altro modo di interpretare la l’evento.
    Sono certissimo che gli organizzatori del concerto sono tutti del PD. Non temo smentite.
    Se in una parrocchia fosse stato intonata l’Ave Maria di Fatima, magari ricordando che la Madonna parlò degli errori della Russia di allora, sarebbe successo il finimondo.
    Questa, in italiano, si chiama ipocrisia

  • Diana ha detto:

    Subito dopo EG Zuppi venne nella mia parrocchia romana per parlare della prima enciclica di papafrancesco, con grande gioia del “laicato impegnato” over 60, quello che tutti gli anni, coi lucciconi agli occhi, annuncia che il tal giorno verrà la pastora valdese con altri eretici conclamati a pregare con noi e poi si chiede con stupore come riempire l’horror vacui in chiesa, se patatine e mostaccioli non bastassero. Ok, scusate la digressione. Cmq Zuppi viene e ci dice che dopo EG e la Chiesa ospedale da campo dobbiamo far entrare tutti, ma proprio tutti, senza preoccuparci se poi la casa si sporca un po’, come si fa quando si hanno ospiti a casa propria. E quando qualcuno ha citato la polvere dei sandali da scuotere contro chi non ascolta, ha ribattuto stravolgendo letteralmente il senso di quel passo di San Matteo, che parla del Giudizio di Dio. Questa gente è un muro di gomma, semplicemente. So anche che per anni è stato lui a celebrare la Messa di Natale in carcere, non dico che non compia opere di grande carità. Ma per la sua generazione la Verità è pressoché irrilevante.

    • Vito ha detto:

      Hai descritto alla perfezione il personaggio e i suoi consimili.
      Grazie.

    • Claudius ha detto:

      Hai colto un punto essenziale: quando dici che per una certa generazione la verita’ e’ un concetto irrilevante. Ho letto tempo fa un libro di Lucio Russo in cui veniva spiegato che questo atteggiamento si e’ diffuso persino tra gli intellettuali e perfino tra gli scienziati. Molti oramai credono che la scienza sia fatta di “interpretazioni” e che la verita’ sia inarrivabile, quindi irrilevante.

      Si tratta appunto di gente che si e’ formata in un contesto culturale dominato dallo psicologismo e dal sociologismo degli anni ’70. Questi prelati bergoglionidi ne sono la versione clericale. Non credono loro per primi alla verita’ (come quando quel pirla di generale dei gesuiti disse che ai tempi di Gesu’ non c’era il registratore), e la conseguenza e’ che tutto, compreso il Vangelo, diventa “interpretabile”, ossia strumentalizzabile (perche’ questo significa per loro “interpretare”: piegare un significato nella direzione che vogliono loro) a piacimento.

      Per ultimo, questa gente ha scarso equilibrio psicologico, e quasi nulla capacita’ di critica e autocritica. Quando insultano qualcuno o lo accusano di qualcosa (tipo quando dicono che Salvini strumentalizza il Vangelo) si puo’ star certi che stanno dando via del proprio. Come tutti quelli che appiccicano etichette a volonta’.

      • Riflessione ha detto:

        Non e’ che la verita’ e’ irrilevante e’ che e’ itraggiungibile dal mero pensiero umano. Dio non si racchiude in un equazione finora. C era una frase di Ratzinger, difficile, come molte sue frasi. E percio’ appare ambigua. Ma per me non lo e’. Diceva piu’ o meno: non possiamo raggiungere la verita’ ma la Verita’ puo’ raggiungere noi . Siamo a questo punto, per me. Chi crede di raggiungere la verita’ con fatica e chissa’ quali segreti e’ gnostico. Chi accoglie la Verita’ e vi aderisce cristiano. Noi vediamo confuso, come in uno soecchio. Ma quando verra’ il Signire vedremo. Non so che farmene di tante verita’ religiosdassolute che si fanno la guerra. Nessuno comverte l altra.

        • Claudius ha detto:

          Tutto molto interessante, ma non c’entra un “emerito” con quello che ho scritto io. Saluti.

          • Vittorio ha detto:

            Senta se c era uno contro il 68 ero io. Ero simpatizzante msi e democrazia cristiana. Cosa c’entra la verita’? L unica verita’ e’ Dio. Veniamo da dopo Galileo Galilei, noi. Chi e’ che ha il monopolio della verita’ sulle scritture? I protestanti? I letteralisti? Esistono libri biblici che paiono atei e nichilisti, e libri con bestemmie (allora Giobbe maledi’ il suo giorno).
            Personalmente credo PER FEDE nel vangelo. Dio mi parla, pure se in una parabola i lebbrosi da uno diventano dieci o se non capisco….
            Comunque il Gesu’ di Nazareth di Ratzinger penso sia una risposta a centinaia d’anni di pensiero storico-critico.
            La verita’ puo’ essere liquida, lo spirito no. Non sappiamo tutto. Certo, a parte che ho risposto a una sua non domanda🤣, un etica bisogna darsela. Pero’ la scienza stessa scopre sempre nuove cose, magari false tra qualche anno. Bel problema.
            Io racchiuderei il tutto in una frase ambigua: quando la chiesa condanno’ Galileo aveva ragione piu’ la chiesa di Galileo. Ogni tempo ha bisogno di suoi profeti? All’epoca era giusto. Anche se san Wojtila 400 anni dopo dovette chiedere scusa?

      • Lucia ha detto:

        Non c ‘ era il registratore ma adesso dobbiamo tutti credere che la Santa Famiglia si ….reincarni nei migranti e solo in loro.Mah , certe cose io non le capisco.

        • GMZ ha detto:

          Lucia! Sgranarosari dura di cuore! Non si ostini a rifiutare le idiozie dello stregone!
          Funerale cui ho partecipato in questi giorni (Novus Porno): il sacerdote ricorda il caro estinto, la sua cristiana apertura verso il prossimo e soprattutto i “migranti” – in cui vedeva il volto di Dio.
          Davvero un sant’uomo, ma non era ossessionato dai “migranti”: aiutava tutti ed era un benefattore di tante famiglie autoctone; ha aiutato anche alcune famiglie di i “migranti, prediligeva quelle con prole.
          Lo stregone diffonde il male, e dove c’è il bene stravolge pure quello. Roba da matti, roba del diavolo.
          Ossequi.

        • Vittorio ha detto:

          A Lucia

          Non erano poveri. Erano dei capitalisti ante litteram che volevano sfuggire i dazi romani. 🙂

          In realta’ Giuseppe aveva la ferrari a montecarlo, anche se risultava falegname. E a betlemme poteva pagarsi l albergo ma gli ebrei son tirchi (e perfidi diceva la preghiera ante conciliare)😜

          I pastori, i re magi? Tutte ong contro Erode/Salvini 🙂

          Ps: che poi cosa c entra la sacra famiglia? E’ Gesu’ che disse, dopo, ama il prossimo tuo come te stesso.Ognuno di noi, ma soorattitto i malati sono Gesu’. Certo ribadisco io il bene deve esser fatto con raziocinio. Se si affoga in 2 e la barca e’ una sola, li, sono per il male minore. Cioe’ che si salvi uno e non muoiano in due. Personalmente la carita’, mi hanno insegnato, si fa ai veri poveri, non agli alcolisti. Se non altro perche’ gli compri cosi il veleno. Certo Bergoglio spinge un po’ su questa retorica. Nessuno e’ perfetto. Ma non e’ la chiesa che deve fare crociate, bombardare o altro. Potrebbe cambiare forse sulla demografia ma lasciamo stare. Avete visto che pure Bergoglio non ha mai nominato il preservativo? Forse era il colpo finake. Ci ha pensato l emerito nei rapporti mercwnari omosessuali.

  • Adriana ha detto:

    Questi ” chiercuti ” farebbero bene a leggere e meditare il seguente
    passo . ( Sempre che sappiano leggere – cosa di cui ormai dubito molto ) .
    ” Quando il cittadino accetta che , di dovunque venga , chiunque gli capiti in casa possa acquistarsi gli stessi diritti di chi l’ha costruita e
    c’è nato ;
    quando i capi tollerano tutto questo per guadagnare voti
    e consensi in nome di una libertà che divora e corrompe ogni regola ed ordine ,
    c’è da meravigliarsi che l’arbitrio si estenda a tutto , e che dappertutto nasca l’anarchia e penetri nelle dimore
    private e perfino nelle stalle ? ” . LA REPUBBLICA . ( VIII )
    – Chiariamo : non il giornaletto di Barbapapà amato dal Papa ,
    bensì il testo di Platone .- Platone : da non confondere con Piacione .
    Infatti l’anarchia è arrivata perfino nella stalla del Presepe ( e nella casa del Signore ).

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore, che cosa le dirò che non sappia…:
    http://www.lanuovabq.it/it/il-vescovo-con-lamante-protetto-da-schoenborn
    Saluti.

  • Mac ha detto:

    Dicono i ben informati che si tratta della versione in italiano di

    “Ave Tota Pulchra!”

    Ma è probabile che abbia capito male….

  • Paolo ha detto:

    Il mondo e’ bello perche’ vario. Negli anni 70 furono spretati in molti tra cui l abate Franzoni. Don Gallo no! Il bello e’ che era sotto Siri….tanto per capirci uno che nel caso Moro disse: “ben gli sta!” Certo non c era il web…..e la strumentalizzazione contro uno o alcuni, delle notizie?

    https://youtu.be/do5gaOIAPYQ

    • perplesso ha detto:

      Dice Paolo : negli anni 70 furono spretati in molti, tra cui dom Franzoni…Ho qui la biografia, o meglio l’autobiografia di dom Franzoni. E’ stata pubblicata da Rubbettino nel 2014 ed il titolo esatto è “Autobiografia di un cattolico marginale”.
      Ora se si abbandona una fede in cui sei cresciuto e a cui hai creduto, come può averlo fatto il Franzoni che era arrivato ad essere l’Abate di San Paolo a Roma, devono esserci delle cause pregresse, dei motivi di attrito, magari mai confessati, ed infine deve accadere il fattaccio, per così dire, deve cioè accadere un fatto che ti porta al punto di abbandonare la fede. Ovvero questo accadimento deve essere tale e così profondo che ti fa capire quanto sia insostenibile la situazione in cui ti sei venuto a trovare e che solo andando via potrai ottenere pace e tranquillità (e sopratutto libertà). Scusate tanto, ma io non ho trovato nulla di tutto questo nell’autobiografia di Dom Franzoni. E’ andato qualche volta in questi gruppi di sinistra e poi, così all’improvviso, ha abbandonato l’abito benedettino. Prima però ci sono non segni di inquietudine, ma strani segni di benevolenza da parte di Montini, come la consegna di un particolare anello… ovvero il dubbio è : ci sarà stata , prima dell’apparente fuoriuscita di dom Franzoni dall’ordine benedettino, una consacrazione vescovile segreta ? ovvero, dom Franzoni e la sua apparente rinuncia all’abito benedettino, alla carica di Abate, avrebbero potuto essere solo una ben orchestrata commedia, commedia tesa a dare alle comunità dissidenti una specie di capo riconosciuto, che avesse , per così dire, il compito di fare in modo che le pecorelle seguissero il loro pastore, restando così di sinistra, ma non diventando atee, ovvero conservando la fede ? Ovvero il Franzoni avrebbe potuto essere, o meglio diventare, un agente dell’Entità ?

      • perplesso ha detto:

        Aggiungo : Franzoni, però, nella pratica, ha effettivamente rinunciato ai “benefit” che aveva in quanto potente abate benedettino. Certo , sarebbe stato meno credibile per le sue pecorelle de sinistra, se avesse detto loro : certo siete bravi ,siete buoni, ma io me ne sto al riparo del mio meraviglioso convento… vi benedico, e andate in pace. Franzoni ha effettuato una vera rinuncia… si è ritrovato povero tra i poveri, o forse più povero di loro. Una nuova forma di ascesi ? chissà …

    • Lucy ha detto:

      @Paolo
      Caro Vittorio ma perchè non lasci perdere i vari nick in cui cerchi di diluire la tua identità : Paolo , Orbino, Usquequo ( e altri che non ricordo )e non riprendi il tuo nick originario ? Tanto nelle tue osservazioni frutto di letture , mi scuso , raffazzonate e spesso inconcludenti sei sempre riconoscibile e portano a te come le palline di pane di Pollicino. Comunque nella tua confusione mi sei simpatico.Buon Natale.

      • Riflessione ha detto:

        Non so come faccio ad esserti simpatico. Comunque GRAZIE. Ma io abbandonato dalla mia chiesa? ti chiedo un favore. Lo chiedo a te, provaci. Prega per me. Nel nome di Gesu’. Io lo faro’ per te. 😘

        Ps: riscendo in polemica? No era l attacco al post riflessioni e alla VERITA’. L essenziale e’ invisibile agli occhi.
        Senza ironia chissa’ cosa intendeva? Buone feste anche se “odio” il natale.

        http://cmmddc.blogspot.com/2011/10/il-signore-verra-e-io-lo-vedo-ogni.html?m=1

        • alice ha detto:

          Cristo è vicino, anche se noi non vogliamo ricordarlo in ogni istante….

        • Lucy ha detto:

          Certo che pregherò anche per te. Mi sei simpatico perchè , a mio giudizio, sei un ingenuo pasticcione(scusa) . Forse leggi troppo e male.Io ho una mentalità e un modo di ragionare logico e lineare per cui dopo aver letto qualche tuo commento mi chiedo :” E allora? Conclusione? ” oppure :”boh ! Mi sei simpatico anche perchè pur essendo ” fuori linea editoriale ” diciamo così, nella tua polemica non c’è disonestà intellettuale , gusto della provocazione fine a se stesso , offesa.
          Confusione sì , tanta .Ciao.

          • A volte tornano ha detto:

            Maghi…. io sono una cattivona, ma più che un ingenuo pasticcione il multinik a me sembra un astuto furbone…..pieno di miSSSSSSSSericordia, quella che gronda da tutti gli artigli BERGOGLIONi. Io da lui mi sto tutelando nei luoghi opportuni.

  • Fabio ha detto:

    Caro Deutero Amadeo ti chiedi chi sarebbe questo ‘invasor’ ?
    Ma è l’inquilino di Santa Marta!

  • Massimiliano Palmieri ha detto:

    Salve a tutti mi chiamo Massimiliano anche io di Bologna cosa dire….. Ci sarebbe tanto da dire… Tanto… Tante cose… Faccio fatica ultimamente a riconoscermi nella chiesa dove sono stato cresciuto… Ultimamente il Padre Nostro……. Bo…. Bo… Che confusione….. Poi si meraviglia il clero romano… Che le persone vanno da un altra parte??? Altre chiese…..altre confessioni??? Mah…. Che Dio ci aiuti….

  • Mazzarino ha detto:

    Onore a Giorgio Spallone. La sua lettera è rivolta a Zuppi ma segnala che finalmente un certo mondo ha capito chi è Bergoglio. A Bologna è importante. Il ritorno alla Chiesa di Cristo, ormai è chiaro, passa per l’azione dei laici. Ma gran parte dei laici attuali, non solo non formati, ma spesso deformati da cinquant’anni di catechesi protestante, stentano a capire attraverso considerazioni teologiche o dottrinali. Sentono invece ancora bene la puzza di comunismo e, quelli bolognesi, formati da Biffi e Caffarra, (ricordate come Biffi bollò Dossetti?) avvertono distintamente come eresia il cattocomunismo. Che Bergoglio sia sempre stato e sia tuttora comunista è ormai palese. Molti laici, anche con ruoli sociali importanti, hanno capito. E soprattutto, indipendentemente dalla gerarchia, o addirittura contro la gerrachia, cominciano a muoversi. il resto lo ha già detto ieri superex…….

    • Catholicus ha detto:

      @ Mazzarino : “Che Bergoglio sia sempre stato e sia tuttora comunista è ormai palese”: ma in tal caso, caro Mazzarino, non ricadrebbe automaticamente nella scomunica comminata a suo tempo da Papa Pio XII per i comunisti ed i loro fiancheggaitori? Qiuinid un vero cattolico (non i cattocomunisti) mica dovrebbe preoccuparsi di quello che fa o dice il Bergoglio, essendo tutto invalido ed illecito. In una parola, Beroglio sarebbe solo un occupante abusivo del soglio petrino.

  • Piero ha detto:

    Come sono lontani i tempi di Rolando Rivi…..

  • Sconsolata ha detto:

    Si moltiplicano gli episodi di stravolgimento nell’uso e dell’uso dei luoghi di culto per iniziative che nulla hanno a che vedere con la pratica religiosa, di strumentalizzazioni di celebrazioni volte a veicolare il messaggio della neo chiesa (volutamente minuscola). Omelie che, oltre ad avere come finalità l’indottrinamento alle interpretazioni del nuovo corso, sviluppano temi di “politica” fai da te, con espliciti riferimenti e condanna dell’azione del governo e di qualche ministro in particolare -ovviamente sulla scia dell’esempio e del dettato del maestro supremo – con reazioni più o meno contenute da parte dei fedeli. Ho letto di fuori uscite dalla chiesa per protesta e di immediate prese di posizione da parte di chi la politica la fa per mestiere. Episodi simili ripetutamente rimbalzano agli onori della cronaca. Fino a non molti anni fa si sarebbe “scatenata” la stampa, ora silente; complice della deriva in atto? E non si avverte l’indignazione popolare; forse per rassegnazione ad una causa persa.
    Ammirevole il coraggio del firmatario della lettera che ha anche reso pubblica. Temo resti lettera morta. E’ norma negli ambienti clericali non rispondere ad appelli, denunce, interrogazioni che hanno per oggetto argomenti di interesse generale, oltre che spirituale. Questo come minimo; spesso si reagisce con la denigrazione e l’ umiliazione dei “questuanti”.

  • deutero.amedeo ha detto:

    A parte tutto, mi chiedo: perché proprio “o bella ciao”?
    Se non ricordo male la canzone inizia con le parole: una mattina mi sono alzato ed ho trovato l’invasor. E chi sarebbe l’invasor per ‘sto strano prete che l’ha fatta cantare ? Il migrante? Gesù ? Salvini ? Mah!

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Caro Giorgio Spallone,
    è la chiesa in uscita, ponti e non muri, Dio perdona tutto (la confessione è un optional), il tempo è superiore allo spazio, l’unità prevale sul conflitto, la realtà è più importante dell’idea, il tutto è superiore alla parte.
    Qui siamo ai massimi livelli del pensiero filosofico/teologico.
    E tu mi parli di “Bella ciao”?

    • ??? ha detto:

      certo, Bella Ciao impersona l’unità. il tempo, la realtà , ecc. Bella Ciao sarà il nuovo inno vaticano .Non ti sempre di sentirlo già ? cantato da Andrea Tornielli con Andrea Riccardi ??

  • alessandro ha detto:

    È’ stata resa di pubblico dominio la notizia che la diocesi bolognese è’ divisa a causa (?) dell’agire del suo vescovo. Si ripete li’ quanto sta accadendo nella chiesa universale. Confusione e divisione. Che dire di Zuppi? Degno imitatore del vdr.

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Un autentico cristiano. Un autentico cattolico. Non verrà ascoltato né gli si darà una risposta sensata. Purtroppo.

  • RVC ha detto:

    Perchè stupirti caro Spallone ? ben fai a reagire allo scempio del ruolo del successore anche di Biffi e Caffarra , ma non è costui che dovresti rimproverare , ma più in alto ( o più in basso ?) . Hai avuto il coraggio di firmarti, questo ti costerà una rimporvero, o meglio una correzione (poco) fraterna , lo sai vero ? Perciò ti sono vicino. RVC

    • Pier Luigi Tossani ha detto:

      caro RVC,

      noi laici, in quanto scevri da preoccupazioni di carriera ecclesiastica, non abbiamo timore di firmarci con nome e cognome, o di rimproveri dalla gerarchia infedele.

      Paradossalmente, potremmo dire che rischiamo poco o nulla, rispetto a una testimonianza col sangue, o di privazione della libertà personale o dei nostri beni, come avviene, esempio, in Africa o in Cina. Cosa può farci, a noi, la gerarchia infedele?… Nulla, proprio nulla. Se qualche volta esterniamo, in spirito di evangelica correzione fraterna, è anche perché – almeno per quanto mi riguarda – non abbiamo francamente voglia di farci prendere per i fondelli dalla gerarchia infedele.

      C’è anche da dire che vi è qualche chierico, raro certo, ma c’è, con la schiena diritta, tipo Mons. Carlo Maria Viganò o Joseph Fessio, sj, la cui asserzione su Bergoglio viene quotidianamente ricordata su questo blog.

      La risposta della gerarchia infedele, che approfitta della sua posizione di potere, che non è servizio, è piuttosto un assordante silenzio di fronte alle domande del popolo, peccatore ma fedele, e alla sua correzione nei confronti dei pastori infedeli. Ciascuno fa le sue scelte. La Provvidenza ha disposto in questo modo, ora i potenti paiono inscalfibili, ma, come giustamente ricorda Mons. Viganò, per ciascuno di noi verrà il Giorno del Giudizio, nel quale le posizioni di potere non serviranno a nulla.

      • RVC ha detto:

        Caro Tossani, son totalemnte d’accordo con lei. Ma mi firmo su suggerimento di Tosatti RVC ( al fine di esprimere commenti) proprio perchè in passato , manifestandomi , son stato perseguitato dalla Chiesa in modo che lei non può immaginare , ed ora ho paura . Spallone , so chi è, appartiene ad un , diciamo “movimento”, che non sarà affatto felice di questa lettera Perciò mi son congratulato .