BARONIO A CAVALCOLI: LA CHIESA STA VIVENDO DI NUOVO COME AL TEMPO DELL’ERESIA ARIANA.

15 Dicembre 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, il dialogo fra Cesare Baronio e padre Giovanni Cavalcoli si fa sempre più interessante. Abbiamo qui la risposta dell’Eminentissimus al teologo domenicano, che gli aveva scritto, in diciannove punti, qualche giorno fa. Un altro tassello di un mosaico veramente molto ricco e denso di spunti su cui riflettere. Buona lettura.

Reverendo padre Cavalcoli,

Le sono grato per il tempo che mi ha dedicato, nel rispondere alle mie osservazioni. Non posso non rallegrarmi nel vedere che, al di là delle divergenze, ci unisce un grande amore per Nostro Signore e per la Sua Santa Chiesa.

Avrei voluto controbattere ad alcuni punti che mi vedono in disaccordo con Lei, in particolare il voler affiancare la Santa Messa al rito riformato, del quale Ella stessa ammette l’avvicinamento alla Santa Cena luterana. In verità, basterebbe questo per farmi cantar vittoria, se solo considerassi la nostra disputa come una partita a scacchi: ormai il re è sotto scacco, e sarebbe questione di qualche mossa per chiudere. Ma le nostre non sono quaestiones disputatae, sulle quali è lecito ed anzi lodevole cimentarsi; qui stiamo parlando del cuore stesso della fede, ed entrambi vediamo la crisi presente, l’apostasia generale, il silenzio della Gerarchia.

Non risponderò quindi alla presunta complementarietà dei due riti, per la quale si potrebbe rivisitare l’antico adagio: novus in vetere patet, vetus in novo latet. Né sull’aspettodivulgativo del Vaticano II: «Il linguaggio dei precedenti Concili è più preciso, ma più restrittivo; il linguaggio del Vaticano II è più elastico ma rischia l’equivoco». Elasticità ed equivocità sono più che sufficienti far farne un ἅπαξ che la Chiesa, quando ne saranno stati cacciati i mercanti che la infeudano, giudicherà. Le riconosco che, in merito all’ecumenismo, Ella segue una posizione ortodossa, ma non posso non farLe notare che – come ho scritto più volte – non possiamo limitarci all’aspetto teorico: la Gerarchia sconfessa quotidianamente il Magistero con incontri di preghiera in cui la communicatio in sacris con eretici e scismatici, e finanche con i pagani e gli idolatri, è data ormai come cosa normale. Quel che il Clero afferma dai pulpiti e ciò che comprendono i fedeli è l’esatto opposto di quel che la Chiesa insegna. Sarà anche vero che Dignitatis humanaepuò esser considerata compatibile con Mortalium animos: ma non è ciò che dicono gli esponenti della neo-chiesa, «col risultato che i protestanti sono rimasti tali e i cattolici diventano protestanti».

Ella mi chiede: «Se un calvinista non crede nella transustanziazione, come fa ad usare la II Prex?» É proprio questa la cosa gravissima: mentre nell’antico rito l’intenzione e le finalità della Messa erano esplicitate non solo in termini generali, ma anche costantemente nei testi liturgici e massimamente durante il Canone, nel nuovo rito esse sono omesse a tal punto, che anche un luterano che non intende celebrare la Messa ma solo rievocare l’Ultima Cena può usare il Messale montiniano, perché non vi trova nulla che contrasti con i suoi errori. Quello stesso ministro eretico non potrebbe usare il Messale antico, perché tanto l’Offertorio quanto il Canone Romano lo costringerebbero a riconoscere il valore sacrificale del rito, ed i fini latreutico, di azione di grazie, propiziatorio ed impetratorio che egli nega. Avviene lo stesso anche nell’architettura sacra: un luterano non trova nulla di contrario ai suoi errori nell’assetto dell’altare a mò di tavola versus populum e nell’assenza del tabernacolo, mentre si rifiuterebbe di celebrare ad un altare

tridentino, che da solo esprime la fede cattolica. E quando Ella dice che «nella Cena luterana non tutto è sbagliato», mi permetto di ricordarLe che quel che di accettabile vi è nella liturgia eretica è un residuo dell’integrità di bene ch’è stato usurpato alla Messa cattolica; e che ciò che di buono può esservi, è corrotto dagli errori cui si accompagna, come l’aqua limpida e pura è contaminata da una sola goccia di veleno. «Si insegni loro[scilicet, agli eretici] che essi, ritornando alla Chiesa, nessuna parte del bene che, per grazia di Dio, è finora nato in loro sarà loro tolta, ma che col loro ritorno questo bene sarà piuttosto completato e perfezionato. Non bisogna però parlare di questo argomento in modo tale che essi abbiano a credere di portare alla Chiesa, col loro ritorno, un elemento essenziale che ad essa sarebbe mancato fino al presente» (Istruzione Ecclesia Catholica agli Ordinari diocesani, sul Movimento ecumenico, 20 Dicembre 1949). Eppure Ella mi conferma: «Le modifiche da Lei accennate saranno pure in consonanza col rito protestante; ma essendo in sè innocenti, non c’è da preoccuparsi, bensì da rallegrasi che lì ci incontriamo con i protestanti», e ribadisce: «si può certo intuire la volontà del Liturgista di avvicinare la Messa cattolica alla Cena luterana». Di innocente, nel tacere la verità ed anzi nell’adeguare il rito cattolico alla sua parodia luterana, non vi è proprio nulla, perché una cosa può esser l’apostolato per il ritorno dei dissidenti in seno all’Unico Ovile, altra cosa è far propria l’espressione liturgica dei loro errori nella preghiera ufficiale della Chiesa, come se ciò non conducesse anche a far propria l’eresia: il che è sotto gli occhi di tutti. Chieda ad un fedele qualsiasi cos’è la Messa, ed avrà la definizione protestante della Santa Cena.

Leggo: «Non sono un modernista. Ma se si apprezza il nuovo, non per questo si è dei modernisti, se questo nuovo è buono e in continuità con l’antico. E questo è ciò che intendo dire, questa è stata l’opera del Concilio». Non vedo nulla di buono né in continuità con l’antico, nella situazione presente della Chiesa. Non stiamo parlando di casi rari e condannati dall’Autorità, ma dell’Autorità stessa che se ne fa promotrice e che presenta il Vaticano II come il primo concilio della nuova religione, della neo-chiesa che si definisceconciliare. E dire che lo ammette Lei stesso: «Anche il fatto che una donna nel corso della Messa proclami le Letture precedenti al Vangelo o dia un annuncio ai fedeli o distribuisca la Comunione o la Comunione nella mano sono cose che in duemila anni non si erano mai viste». Dov’è questa fantomatica continuità con l’antico? E perché, visto che si proclama la fedeltà alle Sacre Scritture, si è abolita senza ragione l’antichissima tradizione di velare il capo delle donne (suore comprese), che pure è prescritto da San Paolo (I Cor 11, 1-6 e 13-16)? E non trova contraddittorio, reverendo Padre, affermare: «Le scelte liturgiche della Chiesa non esprimono sempre lo sviluppo armonico di un dato precedente, ma possono esprimere una novità assoluta o un cambiamento di direzione», quando sostiene che la condizione per non esser Modernisti è che vi sia «continuità con l’antico»?

Mi pare di aver portato numerosi esempi a conforto delle mie argomentazioni, ma non posso non notare da parte Sua – ritengo in buonafede – la volontà di non vedere la realtà, cercando di adeguarla a un postulato indimostrabile, anzi sconfessato ampiamente dai fatti. Una volontà incomprensibile, vista la débâcle totale ed assoluta di questi ultimi decenni. Capisco che per Lei può esser difficile e probabilmente fonte di gran pena vivere coerentemente con la Sua fede e con il Sacerdozio che ha ricevuto in senso alla Chiesa conciliare, senza sentirsi un paria. Ma se continuerà a difendere contro ogni ragionevolezza il parto di quella setta di eretici che si è infeudata nella Chiesa, Ella vanificherà quel Sacerdozio e quella fede, e dovrà renderne conto a Dio. Il Signore non Le chiederà se ha difeso un documento pastorale che Ella riconosce gravemente lacunoso ed equivoco, ma se ha combattuto il bonum certamen. Probabilmente, se Lei ed io ci parlassimo a tu per tu, senza render di pubblica ragione le nostre riflessioni, Ella direbbe ciò che molti altri confratelli pensano: siamo ostaggi di una Gerarchia composta in massima parte di Modernisti – me ne ha citati molti, tutti con cariche ufficiali e incarichi di prestigio – che non ci aiuta né a render onore a Dio né a condurre a Lui le anime. Quel poco che riusciamo a fare, lo facciamo remando contro chi viceversa dovrebbe aiutarci, difenderci, incoraggiarci.

Ma siccome scriviamo entrambi su un blog e siamo letti da molti fedeli e certamente da parecchi Superiori, ecco l’appello ecumenico: «Basta, dunque, da una parte, con le opposizioni, l’elitarismo, le lamentele, i litigi, le piccinerie, le rigidezze, i passatismi, i complessi di superiorità, e dall’altra con l’indisciplina, il modernismo, l’offesa alla tradizione, le volgarità, le buffonerie, la demolizione, la trascuratezza, la sciatteria, gli empi arbitrii, le profanazioni, le baldorie fuori luogo, i raduni mondani, le manifestazioni pauperistiche, i comizi politici, le chiassate e gli spettacoli sconci nelle chiese, i sacrilegi, le condanne reciproche e gli esclusivismi, che ignorano o disprezzano le sagge direttive della Chiesa, Madre e Maestra e sono la rovina del culto di Dio». Ma se mi permette, preferisco esser tacciato di elitarismo, di essere un passatista, di aver complessi di superiorità per il fatto di voler rimanere Cattolico, piuttosto di finire nella ben più cospicua schiera di chi si macchia di indisciplina, modernismo, offesa alla tradizione, volgarità, buffonerie, demolizione, trascuratezza, sciatteria, empi arbitrii, profanazioni, baldorie fuori luogo, raduni mondani, manifestazioni pauperistiche, comizi politici, chiassate, spettacoli sconci nelle chiese e sacrilegi. Il Salmista era forse un elitario, quando proclamava: «Io mi glorio nel Signore»? La Verità che proclamiamo, appartiene a Dio, ch’è Verità Egli stesso. E se ci fa caso, coloro che formulano queste accuse alla parte sana della Chiesa non lo fanno per invitare l’interlocutore ad essere umile, ma per disprezzo verso ciò ch’egli difende, riconoscendo con questo di sentirsi superiori a quei rigidi che non si rassegnano a piegare il capo dinanzi all’idolo conciliare. Quelli che gettano sassi, per usar le alate espressioni del regnante Pontefice, mentre bisognerebbe costruir ponti.

Ma a furia di costruir ponti, la neo-chiesa si è lasciata invadere dagli eretici, dai lussuriosi e dalla feccia dell’umanità, mentre avrebbe dovuto convertirli per accoglierli nella Cittadella, figura della Gerusalemme celeste. E qui non possiamo non vedere l’opera di Satana, che è riuscito a reclutare tra i suoi servi lo stato maggiore dell’armata cattolica, seminando disordine ed ammutinamento tra i soldati. Lei parla della Chiesa come Madre e Maestra, ma Ella confonde una Gerarchia corrotta dall’errore e dal vizio con la Sposa di Cristo, e pare non volersi rassegnare all’evidenza, come se denunciando l’infedeltà dei Pastori si potesse in qualche modo macchiare l’istituzione ch’essi indegnamente rappresentano.

Ci troviamo oggi a vivere in una situazione storica praticamente identica a quella che la Chiesa affrontò all’epoca dell’eresia ariana: la maggioranza dei Vescovi era eretica, ed aveva l’appoggio – caso più unico che raro – dell’autorità civile, con un Giuliano l’Apostata che si avvaleva della complicità degli ariani per riconvertire i templi cattolici al culto pagano. Anche Sant’Atanasio era un passatista, un elitario, un rigido, dinanzi all’apostasia della Gerarchia. É così difficile comprendere che la crisi odierna è uguale e peggiore di quella ariana? Non ne uscì la Chiesa, pur dopo secoli, più forte e salda? Non giudichiamo il comportamento di tanti Prelati di allora come vera e propria codardia, connivenza con l’errore, brama di mantenere le cariche pur di non proclamare la verità, ricoprire funzioni di nomina imperiale con lo scopo di demolire dall’interno la Chiesa? E cosa vi è di così diverso da quel che avviene oggi?

Vorrei chiederLe, se dopo aver enumerato tutti quegli eretici e sacrileghi – cui aggiungerei la schiera dei lussuriosi molestatori di fanciulli e sodomiti che quotidianamente vengono condannati da tribunali civili dopo decenni di coperture ecclesiastiche – Ella non si domandi: Chi li ha ordinati sacerdoti? chi li ha consacrati Vescovi? Chi ha loro imposto il galero cardinalizio? Chi li ha nominati alle più alte cariche nella Curia, nelle Conferenze Episcopali, negli Atenei pontifici? Chi li ha chiamati come esperti al Concilio? Eppure si sapeva, e si sapeva ch’essi erano non solo viziosi immorali, ma anche eretici dichiarati. Questa generazione perversa e degenere (Fil 2, 15) è riuscita ad assurgere ai vertici della Chiesa non con la violenza, ma ex audientia Sanctissimi. Se ne faccia una ragione, prima che assieme ad essa vengano trascinati nel fango anche i tanti, tantissimi buoni sacerdoti che finora hanno subìto in silenzio per timor di scandalo. Oportet ut scandala eveniant.

Sono certo che, quando la Chiesa si sarà liberata dei nemici che l’eclissano nella sua dottrina, nella sua morale e nella sua liturgia, una delle prime cose che spariranno sarà il rito riformato. Spero che allora, obbediente all’autorità legittima del Romano Pontefice, Ella accetterà di buon grado di celebrare quel venerando Rito cattolico, adoperandosi perché i fedeli ne traggano quei frutti spirituali ch’Ella loda ed apprezza. E che, con pari obbedienza all’Autorità, abbandoni la difesa di quello che allora sarà finalmente condannato come Conciliabolo di Roma.

Durante l’Avvento la liturgia canta: Veni Emanuel, captivum solve Israel. Vieni, o Emanuele: libera Israele prigioniero. Una preghiera che invoca da Dio la conversione dell’antico Israele, affinché cada il velo che gli impedisce di riconoscere il Salvatore e Nostro Signore Gesù Cristo; e la conversione del nuovo Israele ch’è la Chiesa Santa, oggi prigioniera della haereticorum perfidia. Possa questo auspicio unirci intorno al Re Bambino.

Dormi, o Celeste: i popoli Chi nato sia non sanno; Ma il dì verrà che nobile Retaggio tuo saranno; Che in quell’umil riposo, Che nella polve ascoso, Conosceranno il Re.

13 Dicembre 2018

Santa Lucia Vergine e Martire







Oggi è il 110° giorno in cui il Pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

“Quando ha saputo che McCarrick era un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?”

“È vero, o non è vero, che mons. Viganò lo ha avvertito il 23 giugno 2013?”

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi e risponda”.




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina.



LIBRI DI MARCO TOSATTI

Se siete interessati a un libro, cliccate sul titolo.



UNO STILUM NELLA CARNE. 2017: DIARIO IMPIETOSO DI UNA CHIESA IN USCITA (E CADUTA) LIBERA

FATIMA, IL SEGRETO NON SVELATO E IL FUTURO DELLA CHIESA

SANTI INDEMONIATI: CASI STRAORDINARI DI POSSESSIONE

PADRE PIO CONTRO SATANA. LA BATTAGLIA FINALE

Padre Pío contra Satanás

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , , , ,

Categoria:

59 commenti

  • Catholicus ha detto:

    A proposito di offese papali ai cattolici tradizionalisti: ricordate quella pubblicità della Wind con Aldo,Giovanni e Giacomo, in cui Aldo (quello alto e stralunato) riceve continue offese tramite il suo cellulare?ebbene, l’amico Giovanni lo riprende dicendogli “ma come, ti lasci offendere così, senza reagire?”, al che Aldo ribatte tutto giulivo “he si, più mi offendono e più mi ricaricano!” Infatti, per ogni offesa ricevt via cellulare il bravo aldo riceveva un accredito (sia pur piccolo) sul suo conto Wind.
    Mutatis mutandis (come dev’essere gradito questo motto al clero arcobaleno!) si può verosimilmente affermare che quanto più il Sato Padre (?) ci offende, a noi cattolici, tanto più noi ci ricarichiamo, cioè ci confermiamo nella vera fede cattolica bimillearia.
    Infatti , non ci ha forse avvertito NSGC di preoccuparci quando il mondo intero ci applaude ( come fa con l’astuto Bergoglio) e di rallegrarci, invece, quando siamo perseguitati per amor Suo, perché Lo seguiamo e Lo testimoniamo a viso aperto, senza compromessi col mondo, in modo integrale, fedeli all’evangelico “si si, no no” ? che brutta genia di integralisti (divisivi e non inclusivi) che siamo, vero?.

  • Catholicus ha detto:

    Francesco papa della tolleranza? dell’accoglienza, dell’inclusione ? ma certo, però questa virtù non intende proprio esercitarla verso i veri cattolici, no, loro li esclude a priori, li commissaria, li caccia dalle università (ex) cattoliche, li scomunica, li deride ed offende ad ogni piè sospinto (con le offese che ha rivolto ai cattolici è stato riempito un libro intero). Un papa, quindi, tollerante al 100%
    – con gli storici nemici di Cristo : dichiara pubblicamente di non volerli convertire, (vedi Eugenio Scalfari);
    – con gli eretici : sono già nella Chiesa di Cristo, mica devono più farvi rientro;
    – con gli ebrei osservanti : sono fratelli maggiori nella fede, non hanno bisogno di convertirsi a Cristo, l’Antica Alleanza è ancora in vigore;
    – con gli islamici : fanno parte della famosa “religione del libro”…;
    – con tutti i seguaci delle religioni non cristiane : “il proselitismo? è una solenne sciocchezza … vado a convincere qualcuno a farsi cristiano? no no no…”.
    Tutte parole uscite dalla bocca di Bergoglio, alias papa Francesco, tranne il “subsistit in” di Lumen Gentium 8/b, e la famosa “Nostra Aetate”.
    Ecco cosa pensa in proposito il professor Francesco Lamendola :
    “Una chiesa tollerante non è la Chiesa di Cristo. Il quale non ha predicato la tolleranza, né il relativismo, ma la verità, dicendo: Andate in tutto il mondo a battezzare e predicate il Vangelo. E chi crederà, sarà salvo; ma chi non crederà, sarà condannato..”
    http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV2717_Lamendola_Verita_e_intollerante.html

    • Gian ha detto:

      Tutto vero. Viene da dire “se questo è un papa…”. Dicono che l’abito non faccia il monaco, quello che esce dalla bocca, invece, è fondamentalmente indicativo, in certi contesti storici basta un BUONASERA.

  • Paolo ha detto:

    @ Baronio e altri

    Premetto che non frequento alcun culto. Ma essendo sposato con una divorziata abbandonata e avendo una figlia la mia chiesa cattolica non mi dice cosa devo fare. Vorreste togliermi pure la santa cena? Se la facessi? Si si, no, no. O sono in chiesa o fuori. Pietro mi ha escluso dall eucarestia ma non dalla chiesa (e dalla comunione spirituale).

  • enzo salvator ha detto:

    Ho l’impressione che si cerchi di semplificare il cattolicesimo, riducendolo ai minimi termini, per poter partecipare a cerimonie con ogni tipo di “credente” che può “credere” quello che vuole!
    Ma Gesì non ha detto:
    “chi non é con me é contro di me”?
    Che senso ha confondersi con la massa degli … “infedeli” se non si dice loro che sono nell’errore?

    • Paolo ha detto:

      ha detto chi non e’ contro di noi e con noi. Lo si vede bene nelle assemblee evangeliche protestanti dove impongono le mani NEL NOME DI GESU’ e avvengono molte liberazioni.
      Voi vetus ordo o novus ordo non mi risulta imponiate le mani ai mslati spersndo guariscsno (vangelo). Potete avere pure il credo piu’ antico del mondo (e non lo penso) ma Dio non agisce tramite voi. Siete solo estetica. Salvo eccezzioni. Lo dico da cattolico. Son le opere della vostra fede che vi smejtiscono, non io.

      • EquesFidus ha detto:

        Meno male che sei cattolico: pensa che cosa saresti se fossi protestante!

        • Paolo ha detto:

          ti scandalizzero’ amcor di piu’. Non sono protestante. Lo fossi dovrei dire, non in latino, fuori dalla mia chiesa non c e salvezza o il papa e’ il 666 che siede sui 7 colli.
          Io credo che l’ultimo giorno saremo giudicati sull’amore, non sulle tessere o i riti. Io, da cattolico credo che Dio (Cristo) ci ha salvato ma…..la penso come il papa emerito 😜 non occorre la conversione degli ebrei. Era una battuta su una cosa importante. Certo che occorre l svangelizzazione. Ma Dio e’ Uno, si cattolico nel senso di universale. Molti degli ultimi saranno primi. Ci saranno sorprese lassu’. Ama, e fa cio’ che vuoi.

        • Paolo ha detto:

          Sono con Bergoglio. Chi sono io per giudicare. Saremo giudicati sull amore, per grazia di Cristo. Non posso escludere e ne son contento che Dio si preoccupi di tutti gli uomini, non dei match di Wrestling tra cristiani al Santo Sepolcro. Tosatti non pubblicare, per favore, cio’ che ho scritto di Ratzinger sugli ebrei (cioe’ che loro sarebbero esenti dalla conversione). Immagino ho capito male. Io sono per la conversione, per l’annuncio, ma non alla testimone di Geova.Se Dio ha accettato me…mi ha dato un segno. A chi potra’ non proporsi? No, su Ratzinger non scherzo, ha 91 anni e poi io non so giudicare ora i suoi scritti.

      • A volte tornano ha detto:

        Paolo, non so se consigliarle un buon terapeuta o una guida spirituale….ma una Guida Santa e illuminata che tolga gli elementi tossici e velenosi al minestrone di idee assai confuse che lei ha un testa.

        • Paolo ha detto:

          magari del rotary club. Fare il vetus ordo e il rotariano. Io non credo ai terapeuti lei non so…puo’ darsi allo gnostico Jung, visto le frequentazioni. Si schiarisca le idee sui gruppi che frequenta🤣

          • A volte tornano ha detto:

            Rida rida che il riso abbonda sulla bocca degli……! Ossequi sua missssssericordiosa umiltà.

      • A volte tornano ha detto:

        Ossignur anche il video del culto evangelico….spento subito ovviamente e immerso cellulare in Acqua Esorcizzata!

  • Lucy ha detto:

    @ Cesare Baronio
    Lei giustamente scrive ” Bergoglio ne ha dette eccome ( di eresie ) ma come tutti i modernisti le formula in termini vaghi che lungi dall’occultarne il senso lo rendono più velenoso……”
    Allora pur evitando accuratamente di entrare in eresia conclamata ( per es. non rispondendo ai Dubia) ,Bergoglio una eresia chiara l’ha detta , sempre nel famoso discorso al clero romano dell’ 11/2/2016 ; riferendosi a chi si trova in situazioni difficili ha detto :” c’è un principio morale ( dove mai l’avrà letto , in Ulpiano , nel Digesto ? ) che dice NEMO AD IMPOSSIBILIA TENETUR “.
    Teoria questa condannata espressamente nel concilio di Trento e poi ripresa nel cap.102 della Veritatis Splendor , ” per chi afferma che è impossibile all’uomo giustificato osservare i comandamenti di Dio anathema sit “.

    • Giuseppe maresca ha detto:

      Signora, nemo ad impossibilia tenetur è una regola cardine tanto del diritto quanto della morale. Il decreto tridentino non c’entra nulla perchè riguarda ben altro.
      So bene che Socci ci ha costruito un articolo e che la scempiaggine è stata ripresa da riscossacristiana e altri siti diseducativi simili.
      Tuttavia il principio è stato sostenuto da Tommaso d’Aquino e Bonaventura da Bagnoreggio, oltre che da miriadi di altri gradi teologi e moralisti. Legga questi invece che la robaccia da cui ha teatto spunto per il suo intervento. La teologia è una cosa seria e non la imparerà smanettando nei blog o improvvisandosi teologa lei.

      • Lucy ha detto:

        Se Antonio Socci sulla frase eretica di Bergoglio ha scritto le stesse cose che ho scritto , questo non può che rendermi molto felice.
        Circa la frase eretica vado non in un blog ma al documento magisteriale più vicino nel tempo e cioè l’enciclica Veritatis Splendor di Papa Wojtyla.
        Cap 102 ” Le tentazioni si possono vincere, i peccati si possono evitare perchè con i comandamenti il Signore ci dona la possibilità di osservarli…..
        L’osservanza della legge di Dio , in determinate situazioni,può essere difficile, difficilissima, NON È MAI PERÒ IMPOSSIBILE . È questo un insegnamento costante della tradizione della Chiesa cosī espresso dal Concilio di Trento – Nessuno poi benchè giustificato , deve ritenersi libero dall’osservanza dei comandamenti ; nesssuno deve far propria quell’espressione temeraria e condannata con la scomunica dei Padri , secondo la quale è impossibile all’uomo giustificato osservare i comandamenti di Dio – “.
        Dunque eresia è stata detta ed eresia resta.

      • Kosmo ha detto:

        Ti stai riferendo a due cose diverse (per intorbidire le acque, come fanno i tuoi accoliti).
        NEMO AD IMPOSSIBILIA TENETUR è una proposizione a carattere generale, ed è vera, ovviamente.
        Ma Lucy si sta riferendo a questo
        per chi afferma che è impossibile all’uomo giustificato osservare i comandamenti di Dio anathema sit.
        Questo è ovviamente FALSO, come sa Lucy, tu, io e anche Bergoglio.

        • Giuseppe maresca ha detto:

          Rispondo a entrambi, ma soprattutto a Lucy che cita San Giovanni Paolo II.
          L’applicazione del principio ”nemo ad impossibilia tenetur” la trovi applicata da lui in Evangelium Vitae. Il tema è omicidio, eutanasia, accanimento terapeutico.
          Lo trovi anche nel codice di diritto canonico da lui promulgato, es can 1065 comma 1.
          Il principio tridentino riguarda la sfera interiore: la volontà individuale può non essere sufficiente a determinarci a rispettare il comandamento, ma soccorre la grazia di Dio (se ce l’hai) che ti sostiene.
          Il principio ”nemo ad impossibilia” riguarda i fattori estrinseci che impediscono l’esercizio della volontà. Possono essere fattori materiali come psicologici.
          La differenza è evidente. Se poi la sig. Lucy preferisce seguire Socci, piuttosto che San Tommaso e la dottrina, libera di farlo. Per me sbaglia, impara male e insegna peggio..

          All’offesa dello stupidotto Kosmo è inutile replicare. Miserie umane.

          • A volte tornano ha detto:

            Veramente di STUPIDOTTI su questo blog ci sono solo i trolloni che lo infestano per creare confusione e divisioni, come se non fossero sufficienti i danni in proposito che già fa il loro datore di lavoro sedicente argentino.

        • GMZ ha detto:

          Kosmo, Bergoglio ha detto nemo ad impossibilia tenetur parlando della confessione. Cosa c’entrano i comandamenti e la frase del Concilio di Trento????
          Ci risparmi certe sesquipedali sciocchezze per piacere!!!

  • GMZ ha detto:

    Scrive Baronio: “Chieda ad un fedele qualsiasi cos’è la Messa, ed avrà la definizione protestante della Santa Cena.”.
    Io invito Padre Cavalcoli a spingersi più in là: chieda ad un fedele qualsiasi cosa si intende per “presenza reale” (con l’avvertenza di reggersi ad un corrimano o, meglio ancora, di sedersi prima di ascoltare la risposta. Un defibrillatore a portata di mano è parimenti consigliato).
    Vi è che molti fedeli, cresciuti dopo il Vaticano II, vivono la S. Messa come la vivono i protestanti: i sacerdoti che così li hanno catechizzati dovranno risponderne.
    Ossequi.

  • Gianfranco ha detto:

    Complimenti, Baronio!
    A parte ogni considerazione sulla sua invidiabile preparazione, ella mostra una notevolissima propensione al ragionamento rigoroso. Ed è quello da cui oggi la gente, a cominciare dal Cavalcoli, rifugge!

  • Clizia ha detto:

    Tutto bene. Ma allora vorrei una indicazione pratica: date le premesse come e cosa fare? Andare sempre alla Messa VO, se se ne ha la possibilità e poi? Divenire sedevacantisti? E’ questa la strada?

    • Cesare Baronio ha detto:

      Andare alla Messa perenne, se si è fedeli; celebrarla, se si è Sacerdoti o Vescovi. Anche se l’Ordinario non la concede; anche se Bergoglio dovesse abolire o limitare il Motu Proprio; anche a costo d’esser trasferiti o sospesi a divinis.

      Quando i fedeli vedranno come sono trattati i buoni sacerdoti, e viceversa come sono ossequiati gli eretici e i modernisti, sapranno schierarsi: i buoni Cattolici da una parte, i pavidi e i modernisti dall’altra.

      Quanto al sedevacantismo, non è una risposta. Io credo che quanto avviene oggi debba esser letto in una chiave escatologica, con uno sguardo soprannaturale. E’ proprio perché Bergoglio è riconosciuto come Papa (non sta a me dir se lo sia o meno) che il suo ruolo assume una connotazione apocalittica, e ci costringe a resistergli in faccia, come San Paolo fece con San Pietro. E’ proprio perché egli profferisce bestemmie nel tempio, che possiamo comprendere l’abominazione nel luogo santo di cui parla Daniele. E’ proprio perché la setta conciliare ha infeudato la Chiesa sino al suo vertice, che possiamo riconoscere l’autenticità delle profezie di Nostra Signora a La Salette.

      Il nostro compito deve rimanere nell’ambito dello stato di ciascuno: il laico deve imporsi come laico, il Sacerdote come Sacerdote, il Vescovo come Vescovo, il Cardinale come Cardinale. Ricominciamo a far quello che si è sempre fatto fino al Concilio: Messa perenne sempre, senza deroghe. E se non c’è, la si chieda e la si pretenda. Si chiamino sacerdoti della Fraternità San Pio X, se occorre. E se non ci danno le chiese, le si occupi, o si celebri altrove. E chi è prete, che dica solo la Messa cattolica, si vesta da prete, parli da prete. Non potranno MAI impedirgli di celebrare, di assolvere, di benedire, di confortare i moribondi.

      Questa Gerarchia usurpatrice, composta di corrotti morali e dottrinali, non ha alcun potere, se non quello che le viene accordato da chi accetta di subirne gli abusi. Ricorriamo all’obiezione di coscienza anche noi, e vedrà che quando la protesta diventerà forte e corale, si ritireranno come scarafaggi.

      Sarà compito dei buoni Pastori, allora, scacciare gli indegni e riprendere le redini nella Chiesa. Come scrivevo su Opportune Importune, riprendiamoci le chiese, riprendiamoci la Chiesa.

      E che Dio ci aiuti.

      • ATHANASIUS ha detto:

        Riprendiamoci la Chiesa!

      • Simone Perlingieri ha detto:

        Baronio abbia pazienza. Quale obiezione vorrebbe fare, se si nasconde dietro a uno pseudonimo?
        Nella vita reale, secondo me, basta un ”buh” del suo superiore (o di chiunque altro che da anonimo chiama scarafaggio) per farla tremare come una foglia.

        Poi senta, non provi neanche ad assimilare padre Cavalcoli ad un vigliacco, dicendogli ”se parlassimo a tu per tu diresti che..ma nel tuo blog non puoi”. Cavalcoli dice GIÀ certe cose mettendoci la faccia e il nome ed è una delle poche persone che critica apertamente il Papa, vescovi e teologi chiamandoli per nome e cognome. Non è un vile (lui).

      • Clizia ha detto:

        Grazie! Finalmente una vera regola di comportamento. Oltre lei mi conforta anche a parlare senza paura a chi di spettanza. Figli e come nel mio caso alunni. Che per ora non mi denunciano come politicamente scorretta. Magari quel momento arriverà. ..con altri alunni…Non so. Vedremo. Grazie ancora.

      • A volte tornano ha detto:

        E anche per questa risposta GRAZIE mons Baronio, lei è Un Vero Cattolico Illuminato dallo Spirito Santo. Nella Parrocchia che frequento io facendo 80 km perché non è la mia che è bergogliolatra, ci stiamo organizzando anche per le Catacombe e non sto scherzando. Dio la Benedica mons Baronio!

  • Nat ha detto:

    Ci vorrebbe un nuovo Newman che scrivesse, con la stessa intelligenza della realtà e lo stesso profondo sensus fidei del Beato Cardinale, un volume intitolato “I modernisti del XX secolo”.

  • A volte tornano ha detto:

    Grazie mons Baronio. La sua integrità spirituale e la sua fedeltà autentica alla Santa Chiesa Cattolica Brillano per trasparenza e chiarezza in mezzo alle arrampicate sugli specchi del padre domenicano e agli arzigogoli dei seguaci papolatri della nuova “chiesa ” svenduta al mondo, che senza scomodare ” discernimenti,” ” caso per caso ” , ambiguità, interpretazioni fantasiose e chi più ne ha più ne metta poggiano comunque sul vuoto e sul nulla. Maria Santissima la sostenga mons Baronio.

  • Alessandro ha detto:

    Caro Baronio, le ripropongo la domanda che le feci qualche giorno fa:
    la Dominus Iesus può essere considerata correttiva di Nostra Aetate?

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    “…Vorrei chiederLe, se dopo aver enumerato tutti quegli eretici e sacrileghi – cui aggiungerei la schiera dei lussuriosi molestatori di fanciulli e sodomiti che quotidianamente vengono condannati da tribunali civili dopo decenni di coperture ecclesiastiche – Ella non si domandi: Chi li ha ordinati sacerdoti? chi li ha consacrati Vescovi? Chi ha loro imposto il galero cardinalizio? Chi li ha nominati alle più alte cariche nella Curia, nelle Conferenze Episcopali, negli Atenei pontifici? Chi li ha chiamati come esperti al Concilio? Eppure si sapeva, e si sapeva ch’essi erano non solo viziosi immorali, ma anche eretici dichiarati. Questa generazione perversa e degenere (Fil 2, 15) è riuscita ad assurgere ai vertici della Chiesa non con la violenza, ma ex audientia Sanctissimi. Se ne faccia una ragione, prima che assieme ad essa vengano trascinati nel fango anche i tanti, tantissimi buoni sacerdoti che finora hanno subìto in silenzio per timor di scandalo. Oportet ut scandala eveniant”.

  • Anonima ha detto:

    Il discorso del Monsignore è impeccabile e quasi commuove per l’ ardore che vi si legge. C’è da dire che ha anche ragione RVC sostenendo che sono contemporaneamente presenti eresie di vario genere; ma è infatti normale in un mondo divenuto ormai pagano e completamente dimentico di Dio, essendosi proclamato tale l’uomo stesso, nei suoi pensieri, nelle sue parole e nelle sue opere; e, gravità di ogni gravità, essendosi votato al mondo il clero nella sua cieca obbedienza a una banda di traditori che si aggira indisturbata col suo degno capobanda fra mura che un tempo

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Anche in questo caso penso ci possa essere un punto di incontro tra padre Cavalcoli e mons. Baronio.
    Perché se è vero che la Chiesa sta attraversando una tempesta come al tempo dell’arianesimo, è anche vero che, come dice padre Cavalcoli, nel Papa l’eresia non è manifesta. Tutto ciò che dice a livello dottrinale può essere, nella sua essenza, interpretato secondo Tradizione.
    Il Papa spesso sembra favorire uno stato di cose che accetta l’eresia? Forse sì, ma non dice eresie. L’eresia è latente nel suo pensiero? Forse sì, ma non la esprime pubblicamente né la insegna.
    Fatto sta che molti Vescovi sono di fatto eretici e il Papa sembra tacere e, a volte, tacitamente incoraggiare.
    Come al tempo di Ario. Anzi peggio, perché gli ariani ammettevano di essere contro Roma, oggi no, i nuovi ariani si dicono grandi cattolici. E sono appoggiati dal potere politico mondiale, che a loro volta appoggiano senza pudore, così come spesso hanno appoggiato i pedofili.
    Potere politico che, pur di combattere il cristianesimo, vuole sradicare i popoli europei dalle loro tradizioni che, ancora, ha un qualcosa che rimanda la fede. Anche per questo vengono favorite l’islamizzazione e l’ideologia gender.
    Ma l’amore di Dio, pur essendo universale, nell’uomo, che è limitato, si incarna prima a cominciare dalla famiglia, che è la cellula della società. Poi dall’amore di patria, cioè del proprio popolo e di chi è più prossimo.
    Se tale amore è esclusivista, allora è un’aberrazione, ma se non lo è, muove ad abbracciare tutta l’umanità.
    Sovranismo? Io direi una dinamica di Dio che, con Abramo e SARA, sceglie prima la famiglia (monogama in un tempo di poligamia diffusa).
    La promessa viene così ereditata da Isacco e non da Esaù, perché ancora non aveva scelto il popolo, poi, con Giacobbe, (cioè ISRAELE), sceglie il POPOLO, da cui scaturirà la Chiesa che è UNA e UNIVERSALE.
    Per cui l’immigrazionismo, che non ha nulla a che vedere con l’accoglienza dei profughi e immigrati, ma è un’ideologia che vuole spingere all’immigrazione, è anti cristiana.

    • Cesare Baronio ha detto:

      Che Bergoglio non abbia profferito eresie, è da dimostrare. Egli ne ha dette eccome, e pure di talmente scandalose da lasciar sconcertati. Ma come tutti i modernisti, le formula in termini vaghi, che lungi dall’occultarne il senso, lo rendono più velenoso, perché può apparire accettabile anche ad un Cattolico in buonafede. Veda ad esempio il mio ultimo articolo su Opportune Importune.

      E lo ripeto per l’ennesima volta: non siamo tra teologi che discutono di questioni oscure ed ignorate dalla gente comune: ci troviamo dinanzi ad una sovversione totale e sistematica, alla legittimazione dell’eresia ed alla condanna della verità.

      E non mi importa se Bergoglio è eretico formale o materiale: il danno che causa alla Chiesa è incalcolabile ed il senso delle sue parole è chiarissimo, e confermato da tutti i Prelati della setta, che oggi ricoprono ruoli importantissimi e demoliscono quel che rimane di cattolico nelle anime dei fedeli.

      • RVC ha detto:

        son totalmente d’accordo con lei. Ciò che mi sconcerta è che ci siano intellettuali sani che ancora non abbiano capito. Ma mi sconcerta ancor più vedere santi uomini terrorizzati da dover esprimere dissenso , e pertanto diventare “distratti” indiretti supporter. Quello che però mi indigna è che responsabili di movimenti , assolutamente ortodossi – tradizionalisti, siano costretti a cercare ragioni per esaltare il papa , citandolo o riferendosi alla sua parola. che ne dice ?

      • Baronio parla chiaro! ha detto:

        ”Egli ne ha dette eccome, e pure di talmente scandalose da lasciar sconcertati ”

        Citare le frasi eretiche e gli enunciati dogmatici contraddetti, grazie. Poi le dico che eresie dice lei e perchè.

        • Anonima ha detto:

          @Baronio parla chiaro!:
          Lei, caro signore, chiede troppo. Quanti libri dovrebbe riempire l’ottimo Baronio per elencare le eresie dell’argentino?

  • RVC ha detto:

    Caro Baronio , questi tempi sono assimilabili ad ogni tmpo di eresie . Certo sono assimilabili ai tempi della eresia ariana , dove si negò la Trinità e la consustansazione , ma , secondo me ci sono altri tempi di eresie altrettanto assimilabili ad oggi. I tempi della eresia gnostica che voleva fondere cristianesimo e “conoscenza” (gnostica) per elevare l’uomo a Dio e farlo dio. I tempi della eresia pelagiana che negava il peccato originale. Per non parlare dei tempi della eresia protestante . No? Si stanno realizzando oggi 2000anni di eresie ?

  • Valeria Fusetti ha detto:

    La risposta di mons. Baronio a padre Cavalcoli va al cuore di ciò che sconvolge la Chiesa da decenni: il problema è prima di tutto spirituale. Quando la retta fede è aggredita anche l’ obbedienza alla volontà di Dio, espressa nei Suoi Comandamenti, da grazia diventa peso intollerabile. Per cui tutto deve essere ridotto a “misura d’uomo”, il che significa, in ultima analisi, che tutto deve essere riportato a misura di un uomo che rivendica come legittimo il suo peccato. Prima di tutto la S.Messa. La Santa Madre di Dio è intervenuta più volte per cercare di evitare la necessaria punizione, ma come dice il padre Abramo al ricco Lazzaro nel Vangelo di S. Luca, se non si vuole ascoltare né Mosè né i Profeti non si vorrà ascoltare nemmeno il Risorto. Le orde Ariane, antiche e moderne, hanno messo a ferro ed a fuoco mezzo mondo, prima di essere fermate dalla potente mano del Signore, ed ora chi sono “la spada” degli attuali Ariani, spada che colpirà anche loro ?

  • Domanda ha detto:

    BARONIO
    Ella mi chiede: «Se un calvinista non crede nella transustanziazione, come fa ad usare la II Prex?» É proprio questa la cosa gravissima: mentre nell’antico rito l’intenzione e le finalità della Messa erano esplicitate non solo in termini generali, ma anche costantemente nei testi liturgici e massimamente durante il Canone, nel nuovo rito esse sono omesse a tal punto, che anche un luterano che non intende celebrare la Messa ma solo rievocare l’Ultima Cena può usare il Messale montiniano, perché non vi trova nulla che contrasti con i suoi errori.

    DOMANDA
    Se state parlando di un calvinista, perchè risponde deviando sul luterano?????

    • RISPOSTA ha detto:

      Questo tipo di interventi dovrebbe essere oggetto di una severissima censura: Lei finge di non capire formulando una domanda capziosa, oppure dimostra di non aver capito, nonostante le argomentazioni. In entrambi i casi non merita risposta.

      • merrychristmas ha detto:

        senti. avrai capito che “Andrea” interviene su questo blog , con indirizzi mail diversi , ininterrottamente per creare confusione con osservazioni o domande . “Andrea ” è come zorro , ma lotta per la CEI , visto che fa di tutto per scalzare Tarquinio e prendere la direzione dell’Avvenire ….

        • Precisazione ha detto:

          Protestate pure ma la domanda era doverosa: stanno parlando del calvinista e per replicare a cavalcoli ha tirato fuori il luterano. Gioco delle tra carte o svista?

        • Zenigata ha detto:

          ”con indirizzi mail diversi ”

          E tu come lo sai???

          • A volte tornano ha detto:

            Lo si capisce dalla ipocrisia e dalla faziosità maleducata degli interventi. Del resto solo chi segue la new age e le sue stupide diaboliche tecniche pagane e piega, forse, i kukkjai, può essere così bergoglione e bergogliolatra, infatti dai frutti si riconosce l’albero.

          • Precisazione ha detto:

            Faziosità un tubo sig. Tornano. I calvinisti non sono luterani e Baronio o si è confuso e allora lo dica, oppure ha tentato un trucco.

  • Nicola.B ha detto:

    Nel frattempo chi si oppone al Nuovo Ordine Mondiale Sodomitico e Gayo viene perseguitato e condannato……..

    http://www.lanuovabq.it/it/quale-diffamazione-e-stato-un-puro-processo-politico

  • Nicola.B ha detto:

    Piano piano la Visione della Beata Caterina Emmerrick si sta sempre di più realizzando…..

    LA PROFEZIA DELLA BEATA ANNA CATERINA EMMERICH SUL TEMPO DEI DUE PAPI E DELLE DUE CHIESE. PARLA DI OGGI? – Lo StranieroLo Straniero
    https://www.antoniosocci.com/la-profezia-della-beata-anna-caterina-emmerich-sul-tempo-dei-due-papi-e-delle-due-chiese-parla-di-oggi/

    • Donna ha detto:

      @nicola
      La correggo, si è già realizzata, è realtà sotto gli occhi di tutti, o meglio, di chi vuol vedere.
      …cito…
      “Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola… Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto… C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda, così come la nuova chiesa eterodossa di Roma, che sembra dello stesso tipo…”. (12 settembre 1820)

      “Ho visto di nuovo la strana grande chiesa che veniva costruita là [a Roma]. Non c’era niente di santo in essa. Ho visto questo proprio come ho visto un movimento guidato da ecclesiastici a cui contribuivano angeli, santi ed altri cristiani. Ma là [nella strana chiesa] tutto il lavoro veniva fatto meccanicamente. Tutto veniva fatto secondo la ragione umana… Ho visto ogni genere di persone, cose, dottrine ed opinioni.

      C’era qualcosa di orgoglioso, presuntuoso e violento in tutto ciò, ed essi sembravano avere molto successo. Io non vedevo un solo angelo o un santo che aiutasse nel lavoro. Ma sullo sfondo, in lontananza, vidi la sede di un popolo crudele armato di lance, e vidi una figura che rideva, che disse: “Costruitela pure quanto più solida potete; tanto noi la butteremo a terra””. (12 settembre 1820)

      A Baronio dico grazie; ha espresso il nostro dramma di fedeli, dramma soprattutto perché a causa di pastori eretici molte anime di perdono.
      Grave la colpa di questi ministri di fronte al Signore, perché disperdono il gregge anziché condurlo sulle sue Vie; ciechi lo tradiscono servendo l’anticristo.

  • Gian ha detto:

    Verità inossidabili, grazie caro mons. Baronio. Che Dio la benedica e i ciechi vedano, finalmente, l’evidenza impossibile da ignorare perché sta davanti ai nostri occhi.

    • A volte tornano ha detto:

      Carissimo Gian i ciechi non vedono perché troppo impegnati a piegare kukkiaj e fare magia nera anziché cercare la Verità, la Purezza, la Retta Coscienza….ma il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e prima o poi le croste cadranno anche dai loro occhi e non vorrei essere in loro in quei momenti.