GALLARATE. LE TESTE DELL’ALTARE ERANO STATE GIÀ ESPOSTE A LONDRA TRE ANNI FA? SONO NUOVE O RICICLATE?

14 Novembre 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

 

Un piccolo aggiornamento al post di ieri su Gallarate.

Un geniale utente di Twitter ha scoperto che quelle belle teste usate per la costruzione dell’Altare del Sacrificio nella basilica di Gallarate avevano vissuto una vita precedente, in una galleria londinese di cui vi diamo qui il link.

Saranno le stesse teste utilizzate per l’altare? Cioè, della serie: non si butta via nulla? O forse sono stati usati i calchi di quelle londinesi per preparare il ripieno dello tzompantli?

Ai posteri, e ai committenti, domande e risposte…

 







Oggi è l’80° giorno in cui il Pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

“Quando ha saputo che McCarrick era un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?”

“È vero, o non è vero, che mons. Viganò lo ha avvertito il 23 giugno 2013?”

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi e risponda”.




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26 commenti

  • Iris ha detto:

    Non sapevate che siamo noi ad essere ottusi e ignoranti perchè tradizionalisti e bigotti?
    Lo sapevate che il padrone di casa di questo blog, ahiloro seguitissimo, è un ex-vaticanista tradizionalista e antibergoglista seriale ?
    No? Allora andate qui:

    http://blog.messainlatino.it/2018/11/e-colpa-dei-tradizionalisti-se-i-fedeli.html

    Argomenti MOLTO poco convincenti se per difendere in questo caso un`opera e il suo autore si è ridotti ad offendere chi non condivide lo stesso entusiasmo .

  • EA ha detto:

    Ho letto che l’altare, così lodato dall’attuale vescovo di Milano Delpini, contiene, fra le varie teste mozzate, quella della Madonna e quella dell’imperatore Adriano. Ora, da un lato a me pare piuttosto irrispettoso nei confronti della Vergine Maria rappresentarla decapitata, dall’altro trovo curioso che, in un altare cristiano, destinato ad essere incensato nelle liturgie , sia messo un imperatore pagano. Ma i primi cristiani non venivano martirizzati perchè si rifiutavano di incensare le statue degli imperatori romani? Delpini conosce la storia della chiesa?

  • Lo spettro di don Ezio ha detto:

    Dottor Tosatti,
    mi risveglio dalla mia spettrale biblioteca per un attimo.
    Anni fa qualcuno ha fatto una scultura di polistirolo raffigurante don Bosco con tante teste bianche intorno che volevano rappresentare i suoi ragazzi. Questa scultura fu ospitata nella cripta della Basilica di San Giovanni Bosco in Castlenuovo Don Bosco (dove io risiedevo) nel 2010-2011 col favore del direttore dell’epoca che non nomino e la disapprovazione della maggior parte o quasi tutti i confratelli dell’Istituto (ma nella nostra Congregazione da noi vige la legge del capo), poi fu collocata nella mostra permanente su Don Bosco a Chieri (non so se sia ancora lì).
    Se la statua di don Bosco era di dubbio gusto, un altare con le teste è certamente sconveniente e in ogni caso distoglie l’attenzione da ciò che si celebra sull’altare.

  • Anonima ha detto:

    Altare del sacrificio? Sì, di quelli che per assistere alla messa dovranno sopportare davanti agli occhi una sorta di inferno dantesco dove per contrappasso sono ammucchiate una sopra l’altra le teste di coloro che in vita hanno perso la testa per correre dietro al mondo, anziché dietro alla Verità.

  • Giov ha detto:

    La valenza simbolica invece c’è tutta: il tavolo da pranzo della neochiesa che schiaccia tutto ciò che l’ha preceduta, ovvero la cultura classica a cui è stata tagliata la testa in stile islamico.

    Insomma, l’altare dice tutto!

  • Massimo ha detto:

    : “Ho solamente detto la verità!”. Può darsi, ma hai rivelato dei fatti personali o riservati”. E qui superpope, il salvatore del mondo globalizzato cuce l’abito su misura per Monsignor Vigano..bella robba, grossa rabbia che lo rode. Prima o poi qualcuno trascinerà con se un terzo delle stelle del cielo. E allora ci sarà poco da scherzare.

  • Scolastico Zappaterra ha detto:

    …un altare gradito al famigerato giro delle varesotte Bestie? Infelici assonanze?

  • Iginio ha detto:

    Alla faccia dell’arte “originale”, “innovativa”… Puro marketing.
    A proposito di questo pseudo capolavoro, segnalo anche il commento in Facebook dell’architetto Ettore Maria Mazzola, uno che di rispetto del contesto storico-artistico si intende davvero (e per questo è snobbato).

  • rita ha detto:

    …probabilmente le teste sono riciclate (per quel poco di preparazione di arte e di pittura che possiedo) e, comunque, ci sono degli stampi dove si fa una colata di: scagliola, di polvere di marmo..etc… infine si spruzza una vernice.
    Lasciamo perdere il discorso sugli artisti di arte sacra…

    • deutero.amedeo ha detto:

      Ma mi sa che non sono state riciclate solo le teste di pietra. Ci sono altre teste che sono state riciclate dall’Antico Testamento.
      Questo me lo fa pensare l’attualità delle parole del profeta Geremia (23, 1-4):

      [1] “Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo”. Oracolo del Signore.

      [2] Perciò dice il Signore, Dio di Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: “Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io mi occuperò di voi e della malvagità delle vostre azioni. Oracolo del Signore.

      [3] Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho lasciate scacciare e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno.

      [4] Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; di esse non ne mancherà neppure una”. Oracolo del Signore.

  • Fabio ha detto:

    Caro P.Cristiano ormai solo un intervento soprannaturale può rimettere in sesto la Chiesa, ma non crede che Viganò stia dando un contributo al rinnovamento? Ce ne fossero tanti altri come Viganò!

  • Iris ha detto:

    Nuove o riciclate il vescovo che ha accettato quell`obbrobrio deve avere dimenticato che cosa rappresenta l`altare, “che cosa” è l`altare, problema di fede ancor prima che di gusti estetici.

  • cosimo ha detto:

    Caro Sherlock Holmes,
    e cari stilumcurialisti tutti, a proposito di peccati, “vecchi” e “nuovi”: avete sentito la catechesi odierna?

    Oggi ha stravolto pure l’Ottavo Comandamento.

    Vi cito solo un passaggio: “Ma cosa significa dire la verità? Significa essere sinceri? Oppure esatti? In realtà, questo non basta, perché si può essere sinceramente in errore, oppure si può essere precisi nel dettaglio ma non cogliere il senso dell’insieme. A volte ci giustifichiamo dicendo: “Ma io ho detto quello che sentivo!”. Sì, ma hai assolutizzato il tuo punto di vista. Oppure: “Ho solamente detto la verità!”. Può darsi, ma hai rivelato dei fatti personali o riservati. Quante chiacchiere distruggono la comunione per inopportunità o mancanza di delicatezza! Anzi, le chiacchiere uccidono, e questo lo disse l’apostolo Giacomo nella sua Lettera. Il chiacchierone, la chiacchierona sono gente che uccide: uccide gli altri, perché la lingua uccide come un coltello. State attenti! Un chiacchierone o una chiacchierona è un terrorista, perché con la sua lingua butta la bomba e se ne va tranquillo, ma la cosa che dice quella bomba buttata distrugge la fama altrui. Non dimenticare: chiacchierare è uccidere.”

    Se volete deliziarvi potete leggerla tutta sul sito vaticano.

    Per tornare a Gallarate: quell’altare è bruttissimo. Riciclate o non riciclate. E’ orrendo, come sono orrendi i mosaici di Rupnik. Punto.

    Per Rupnik ——–> http://cristosalvatore.altervista.org/i-mosaici-di-rupnik-non-sono-brutti-sono-orribili/

    • zuzzerellone ha detto:

      dire la verità è il primo atto di carità…

    • deutero.amedeo ha detto:

      C’è veramente da uscirne pazzi, perché ad ogni momento siamo posti ad un bivio : come cattolici dovremmo essere sottomessi ed ubbidienti al Papa, ma come cristiani non possiamo accettare lo scempio che sta facendo delle Sacre Scritture e della Tradizione. E allora che facciamo ? Facciamo i cattolici o facciamo i cristiani ? Oggi come oggi è quasi impossibile essere cristiani cattolici al 100%.

    • Gaetano2 ha detto:

      A Cosimo, e cc’hai ragggione pure su questo. Ed in effetti su chiacchere, chiaccheroni, checconi … don Ciccio mostra di intendersene. Io comunque sto in una botte di ferro e puzzo pure, ovviamente di pecora….

      • Iris ha detto:

        Fate quel che dico ma non quel che faccio, papa Bergoglio a parole detesta le chiacchiere, è uno dei suoi leitmotiv, ma che cosa ha fatto quando era a Baires? Ha fatto entrare colui che oggi è il suo segretario alla Congregazione di vescovi, diventato così il suo informatore di “cose vaticane”, e forse che oggi si tura le orecchie quando i suoi amici , consiglieri e turiferari vari lo informano su quel che succede intra e extra muros?

    • Iginio ha detto:

      Scusi, ma che c’è che non va in queste parole del papa da lei riferite?
      Ha detto cose giuste e di buon senso. Non è che, siccome è antipatico, tutto quello che dice debba essere per forza sbagliato. Parlare a sproposito è parlare a sproposito.
      Evitiamo i processi alle intenzioni, per favore.
      Poi, semmai, si può chiosare dicendo: bene, però sarebbe opportuno che a evitare di spettegolare siano proprio i bergogliani e i loro accoliti, dato che sono bravissimi nel denigrare chi non gli garba.

      • deutero.amedeo ha detto:

        Avrà anche detto cose giuste, ma le ha dette a sproposito.
        Il discorso sul quinto comandamento l’ha ridotto ad un discorso sull’aborto; quello sul sesto ad un discorso sull’infedeltà all’interno della coppia. Parlando del settimo comandamento invece di parlare dei vari aspetti che può assumere il furto ha parlato della proprietà e, oggi, parlando della falsa testimonianza paragona il chiacchiericcio ( che dovrebbe essere sinonimo di pettegolezzo) nientemeno che al terrorismo. Di sicuro ho imparato di più da bambino dalle “maestre di dottrina” che mi spiegavano la “dottrina” la domenica pomeriggio che da vecchio dalle omelie e dalle “catechesi” del Santo Padre. Dio mi perdoni!

      • EA ha detto:

        Cosa c’è che non va? Bergoglio nega l’esistenza del terrorismo islamico, ha giustificato gli assassini di charlie hebdo, in pratica sputa sulle migliaia di vittime cristiane e di altre religioni in tutto il mondo (mai sentito parlare dell’Isis e di quanto hanno fatto ai siriani cristiani? ), ma predica in continuazione sue terrorismo delle chiacchiere, cioè alludendo a coloro che lo criticano per le sue panzane enon cfredono alle sue finzioni.
        Alla fine Bergoglio usa la cattedra di Pietro per autogiustificarsi e fare la guerra ai cattolici che non stanno con lui e non accettano il suo narcisimo e la sua arroganza.

    • Sherlock Holmes ha detto:

      Ha fatto la domanda, ma come al solito non ha dato nessuna risposta…
      E ci ha ficcato dentro il solito mantra che ripete da quasi sei anni che le chiacchiere uccidono, che non c’entra nulla con la domanda iniziale.
      Una risposta possibile potrebbe essere questa:
      l’omosessualità è peccato, l’adulterio è peccato, l’eresia Protestante è peccato, l’ambiguità è peccato, il non confermare i fratelli ma sviarli dalla fede è peccato, coprire gli abusi omosessuali è peccato, punire chi è fedele a Gesù e che quindi non è d’accordo con te è peccato, ecco questa è solo una piccola e modesta serie di alcune Verità che un Papa dovrebbe dire e non dice, ma contraddice, non dicendo la verità.

  • Gaetano2 ha detto:

    Le avranno pagate come nuove… da ricordare durante la questua

  • Sherlock Holmes ha detto:

    Francesco ha proclamato che non l’adulterio, ma creare spazzatura è il vero peccato mortale!
    Ergo saranno sicuramente riciclate…

  • Adriana ha detto:

    Teste decapitate…sembra un messaggio minaccioso per i Cristiani.
    Un messaggio simile a quelli inviati dai Jihadisti : molto , troppo simile.

  • P. CRISTIANO ha detto:

    Non ho mai visto un obbrobrio simile. La mancanza di senso e di gusto di bellezza è purtroppo una delle caratteristiche negative del nostro tempo, specie a livello religioso. La decadenza di oggi nella chiesa è un sintomo non solo di crisi, ma di assoluta necessità di ritorno al rinnovamento radicale. Ma non potrà venire dal centro della Chiesa. Come sempre nel passato il rinnovamento deve venire dalla base, come ai tempi di Benedetto, di Francesco. Il rinnovamento verrà, e spero di vederlo, ma sarà certamente diverso da quello che Roma sta proponendo. Come certamente non verrà dai vari Viganò.