DISPACCI DALLA CINA. NUOVA LETTERA DEL CARDINALE ZEN AL PAPA. UN VESCOVO ARRESTATO, QUATTRO PRETI IN CARCERE.

11 Novembre 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Le notizie dalla Cina continuano a essere piuttosto pessime, almeno in questa settimana. Preti arrestati e scomparsi, un vescovo nelle mani della polizia. C’è da chiedersi se l’accordo segreto fra Pechino e la Santa Sede non abbia influito per nulla su una situazione che era tragica già prima, e che a quanto sembra continua esserlo. Chi sperava che l’accordo potesse contenere qualche clausola che avesse come risultato una maggiore tolleranza verso i cattolici cinesi, e in particolare quelli della Chiesa cosiddetta clandestina o non ufficiale non può che rimanere deluso. Come possiamo vedere dai Dispacci di Aurelio Porfiri.

 

Un vescovo imprigionato

Da “AsiaNews” notizie di un altro vescovo imprigionato. Si tratta di Mons. Shao Zhumin, della diocesi di Wenzhou. Padre Bernardo Cervellera informa nel suo articolo: “Mons. Shao, 55 anni, appartiene alla comunità non ufficiale, non riconosciuta dal governo, ma egli è riconosciuto dalla Santa Sede come vescovo di Wenzhou. Negli ultimi due anni, è stato portato via dalla polizia almeno 5 volte. L’ultima volta è stato nel maggio 2017 e liberato dopo 7 mesi. Essendo un vescovo “sotterraneo”, nei periodi di sequestro egli viene spinto a sottomettersi alla politica religiosa della Cina, che esige la registrazione presso il governo e l’appartenenza all’Associazione patriottica (Ap). Ma tale appartenenza implica l’adesione al progetto di una Chiesa “indipendente” [dalla Santa Sede], che mons. Shao rifiuta. Anche la Lettera ai cattolici cinesi di Benedetto XVI giudica lo statuto dell’Ap come “inconciliabile con la dottrina cattolica”. Pur essendo un vescovo “sotterraneo”, mons. Shao è apprezzato anche dalla comunità ufficiale. La comunità cattolica di Wenzhou ha circa 130mila fedeli, più di 80mila appartenenti alla comunità non ufficiale; i sacerdoti sono 70, divisi equamente fra i due rami. Per decenni la Chiesa di Wenzhou è stata fortemente divisa. Ma ormai le due comunità operano insieme. Nella Chiesa unita di Wenzhou, anche i sacerdoti ufficiali subiscono restrizioni e controlli. Durante l’ottavario dei defunti, ai sacerdoti ufficiali è stato proibito di visitare la tomba di alcuni sacerdoti e vescovi sotterranei, molto stimati da tutti i fedeli”. Quindi, anche aderire alla comunità ufficiale non mette al riparo da persecuzioni. E questo è comprensibile, in quanto per il governo la Chiesa patriottica non interessa in quanto istituzione religiosa ma come mezzo di controllo del fenomeno religioso, per loro potenzialmente destabilizzante.

 

Il cardinal Zen e la libertà di opinione

L’agenzia di stampa “UcaNews” informa di un recente viaggio del Cardinale Zen a Roma. Ecco la traduzione di parte dell’articolo: “Il cardinale Joseph Zen Ze-kiun è volato a Roma e ha consegnato una lettera di sette pagine a papa Francesco che gli chiedeva di prestare attenzione alla crisi che affligge la chiesa sotterranea in Cina. Il vescovo emerito di Hong Kong l’8 novembre ha detto a ucanews.com che i religiosi clandestini hanno pianto davanti a lui per l’accordo Vaticano-Cina sulla nomina dei vescovi. “Hanno detto che i funzionari li hanno costretti a diventare aperti, ad aderire all’Associazione patriottica cattolica cinese e ad ottenere un certificato di sacerdote con la motivazione che il papa ha firmato l’accordo provvisorio sino-vaticano”, ha detto il card. Zen. Ha detto che alcune parti dell’accordo non erano state rese pubbliche, nel senso che i fratelli e le sorelle della chiesa sotterranea non sapevano cosa avrebbero dovuto fare. “Alcuni preti sono fuggiti, e alcuni sono scomparsi perché non sanno cosa fare e sono infastiditi. L’accordo non è rivelato, e non sanno se ciò che i funzionari dicono sia vero o no”, ha detto. Il card. Zen ha detto che la Chiesa cinese sta affrontando nuove persecuzioni e la Santa Sede sta aiutando il Partito comunista cinese a sopprimere la comunità sotterranea. Egli è stato a Roma dal 29 ottobre al 1 novembre per consegnare la sua lettera al papa. “Voglio parlare nuovamente con il papa e spero che prenda in considerazione di nuovo questa possibilità, ma questa potrebbe essere l’ultima volta”, ha detto”.

Ovviamente il Cardinale viene duramente criticato per le sue posizioni. Dicevamo in precedenza dell’attacco da parte del quotidiano di Hong Kong “South China Morning Post” al Cardinale accusato, fra l’altro, di fare i suoi attacchi nella relativa sicurezza di Hong Kong. Ma l’autore dell’articolo, Alex Lo, secondo alcuni commenti apparsi, sembra pure lui fare i suoi articoli dal Canada. Notizia da verificare.

Certo che si tenta di etichettare il Cardinale come parte di quella “galassia conservatrice” che cerca di minare il presente pontificato, galassia che, secondo alcuni commentatori, comprende molti media e giornalisti in Europa e negli Stati Uniti. Onestà intellettuale dovrebbe suggerire che non è vero e che, prima di tutto, non esiste nessuna “galassia conservatrice”, semplificazione veramente non adeguata.

Esistono persone e media che in coscienza fanno critiche. Il Papa, richiesto del caso Viganò durante una conferenza stampa sull’aereo di ritorno da un viaggio ha detto: “Dico sinceramente questo: leggetelo voi attentamente e fatevi il vostro giudizio personale. Io non dirò una parola su questo. Credo che il documento parli da sé”. È diritto di ogni giornalista farsi un’idea personale sui fatti e le informazioni che ha a disposizione. Non pochi hanno un atteggiamento critico su alcuni aspetti di questo pontificato e queste critiche non sono solo legate e strettamente alle azioni del Pontefice. È loro diritto esprimerle, senza farsi spaventare dalla facili etichette, volte a scoraggiare la libera espressione di opinioni scomode. Sul caso Viganò, se posso esprimere la mia libera opinione, leggetevi il libro di Aldo Maria Valli (Fede & Cultura), una sofferta e disinteressata testimonianza di un giornalista che non vuole smettere di fare il suo mestiere, facendosi un suo “giudizio personale” su quello che accade. E proprio la sofferenza e il disinteresse poi si pagano, almeno su questa terra. Ma questi garantiscono la sincerità.

Tornando al Cardinale Zen, egli in coscienza sente di dire certe cose e non rinuncia al suo diritto di dare giudizi molto ben informati su Cina e Vaticano.

Papa Francesco in una omelia del settembre 2018 ha detto: “Conoscere cosa succede nel cuore. Se noi non facciamo questo, se noi non sappiamo cosa succede nel nostro cuore – e questo non lo dico io, lo dice la Bibbia – siamo come gli ‘animali che non capiscono nulla’, vanno avanti con l’istinto. Ma noi non siamo animali, siamo Figli di Dio, battezzati con il dono dello Spirito Santo. Per questo è importante capire cosa è successo oggi nel mio cuore. Il Signore ci insegni a fare sempre, tutti i giorni, l’esame di coscienza”. Ecco, proprio davanti la propria coscienza certe persone sentono di dover dire cose scomode, esponendosi anche al ludibrio dei cortigiani. Ma sanno che l’unico giudizio che devono temere è quello pronunciato da Dio. Ci vuole coraggio e capacità di sopportazione veramente soprannaturale: Dio li benedica sempre.

 

L’anima, le anime della Cina

Sto leggendo con piacere il testo del premio Pulitzer Ian Johnson dal titolo “The Souls of China”. In questo testo l’autore parla di un risveglio religioso che si è compiuto nel paese nel dopo Mao.  Egli cita un detto “un cristiano in più, un cinese di meno”, per cui essere cristiani secondo la percezione di alcuni significa rinunciare al proprio essere cinese. Questo mi fa proprio pensare a quale sia l’anima della Cina, o meglio “le anime della Cina”, come il libro è stato chiamato.

Ho fatto questa domanda molti anni fa durante un convegno in Hong Kong ad uno studioso della Cina continentale: quale è l’anima della Cina? Non mi seppe rispondere e fui rimproverati dai soliti buonisti che non scarseggiano anche fra i cosiddetti accademici. Ma la mia era una domanda genuina che ancora attende una risposta.

 

La Cina e la dottrina sociale della Chiesa

Noi tutti ricordiamo l’uscita di Monsignor Sanchez Sorondo sulla Cina, citata come il paese dove meglio si applica la dottrina sociale della Chiesa. Un lettore di questi benedetti Dispacci, che si firma GMZ, domanda se c’è qualcosa in Cina che giustifichi questa affermazione. Innanzitutto l’affermazione è completamente fuori misura; pensiamo per esempio ai diritti dei lavoratori, quando tutti sappiamo che le condizioni di lavoro in Cina sono proibitive e senza garanzie. Pensiamo allo sfruttamento ambientale. Pensiamo al fatto che in Cina ci si professa comunisti ma si applica comunque un capitalismo sfrenato. Padre Thomas Williams così definisce la dottrina sociale della Chiesa: “Il primo fondamento è, senz’altro, lo stesso comandamento dell’amore: amare Dio sopra tutte le cose e amare il prossimo come te stesso. Questo è il fondamento di tutta la morale cristiana, e quindi anche della dottrina sociale della Chiesa, che è parte della morale. Gesù ha detto che il comandamento doppio dell’amore non è soltanto il primo e più importante dei comandamenti, ma pure un riassunto o compendio di tutta la legge di Dio e del messaggio dei profeti”. È questo comandamento applicato in Cina? Non direi. Però posso dire, in onestà, che la Cina sarebbe un paese con risorse, anche umane, straordinarie. Risorse che potrebbe sfruttare al meglio se solo non si avvitasse continuamente su se stessa.

 

Quattro sacerdoti della Chiesa sotterranea nella mani della polizia

Secondo quanto informa “AsiaNews”, quattro sacerdoti della Chiesa sotterranea dall’Hebei sono nelle mani della polizia. Nell’articolo di padre Bernardo Cervellera si legge: “Due sacerdoti appartengono alla diocesi di Xiwanzi. Essi sono p. Zhang Guilin e p. Wang Zhong. Gli altri due appartengono alla diocesi di Xuanhua e sono p. Su Guipeng e p. Zhao He. Tutti i sacerdoti sono stati presi dalle loro chiese e portati forse in qualche albergo per essere indottrinati sulla politica religiosa del governo cinese. Essi subiscono questo trattamento perché si rifiutano di iscriversi all’Associazione patriottica, che ha come scopo l’edificazione di una Chiesa indipendente dalla Santa Sede. Secondo alcune fonti, p. Zhao He sarebbe invece agli arresti domiciliari, anche lui sottoposto a indottrinamento.

Da quando Cina e Vaticano hanno firmato un accordo sulle nomine dei vescovi, con il quale – almeno in teoria – si riconosce il papa come capo della Chiesa cattolica – l’Associazione patriottica e il Fronte unito stanno svolgendo campagne per ricordare a tutti i sacerdoti che la Chiesa in Cina “nonostante l’accordo”, è “indipendente” e per questo obbliga i sacerdoti sotterranei non iscritti ad aderire all’Associazione patriottica. Molti sacerdoti sotterranei sarebbero disposti a farsi riconoscere dal governo, ma non vogliono appartenere all’Ap, che secondo la Lettera ai cattolici di Benedetto XVI, ha statuti che “sono inconciliabili” con la dottrina cattolica”. Si attendono sviluppi.

 

Dalla Cina: siamo accessibili o no? E chi lo è?

Ho chiesto ad alcuni miei contatti di verificare se alcuni siti cattolici sono accessibili dalla Cina e non bloccati. Stilum Curiae, Duc in Altum, La Nuova Bussola Quotidiana, Messa in Latino, Vatican Insider risultano accessibili dalla Cina, per chi conoscesse l’Italiano. Risultano bloccati Il Sismografo e AsiaNews, per ragioni certo diverse. Naturalmente sono poi bloccati tantissimi altri giornali non di area cattolica. Di quelli menzionati in precedenza l’unico multilingue è Vatican Insider, con una sezione anche cinese. Gli altri sono soltanto in lingua Italiana, almeno per il momento.







Oggi è il 78° giorno in cui il Pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

“Quando ha saputo che McCarrick era un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?”

“È vero, o non è vero, che mons. Viganò lo ha avvertito il 23 giugno 2013?”

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi e risponda”.




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17 commenti

  • Dino ha detto:

    Sono capitato in questo sito per caso. Ringrazio Dio e tutti voi perché mi aiutate a convincermi sempre più che l’unica cosa importante e urgente da fare è implorare lo S. Santo affinché liberi l’umanità dalle religioni, compresa la cosiddetta cattolica, e ci converta tutti alla sequela di Cristo e all’amore verso il prossimo.

    • Adriana ha detto:

      Dino,
      per aiutarla meglio nelle sue preghiere allo Spirito, le consiglierei
      di frequentare anche qualche blog islamico dove poter convincere tanti fedeli a rinunciare alla loro religione perchè “love is love.”

      • Valeria Fusetti ha detto:

        Caro Dino, dalle sue poche parole mi sembra di capire che lei è uno dei tanti “cristiani liquidi” o anche “Gesù si, Chiesa no”. Il che può essere considerato molto “spirituale”, ma pone un problema, che non è di poco conto,cioè l’ubbidienza. Non a una Chiesa, ma a Gesù Cristo che la Chiesa l’ha creata, e ha comandato di farne parte. E l’ubbidienza è alla base di ogni virtù. Sa com’è con Dio, che sia il Padre che il Figlio che lo Spirito Santo, mica perdono tempo con i consigli, vanno al sodo: Comandamenti. Poi ha dato anche un po’ di “regole per l’uso”, del genere “ti tieni la zizzagna perché con quella,alla fine dei tempi, ci pensiamo noi: io e gli angeli” infatti “se hanno messo in croce me non pensate che si comporteranno diversamente con voi !” Abbia pazienza ma cito a memoria. Comunque il succo della faccenda è che nel “pacchetto Gesù” c’è pure la Croce, e molte delle persone che fanno parte della Chiesa possono sembrare, o essere, sgradevoli. Come noi sembriamo a lei. Ma si ricordi: niente croce qui, niente poi Gesù Cristo. L’ha deciso Lui, lei può sempre rifiutare, Dio non la obbliga. Da un suo eventuale rifiuto sicuramente si guadagna la libertà di frequentare, vedere,ascoltare solo persone che sceglie lei, di suo gradimento. Per tutta la sua vita. Ma si è mai chiesto, veramente chiesto, cosa succede poi, per l’eternità ? E per quanto ne so l’eternità è lunga. Tanto.Che il suo Angelo Custode la consigli, la illumini e la custodisca. Gli e lo lasci fare.

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Scusate se esco dal seminato.
    Stamattina ho partecipato ad una Santa Messa che mi ha sconvolto per colpa del celebrante, un missionario. Infatti:
    1- All’inizio dell’omelia ha detto “sia lodato Gesù Cristo” e non “buongiorno”.
    2- Durante l’omelia ha detto che nella sua missione, in Congo, invita gli africani ad aiutarsi da soli e non ad aspettare la pappa fatta dagli europei.
    3- Alla fine dell’omelia ha detto “sia lodato Gesù Cristo” e non il canonico “buon pranzo”.
    4- Durante la Messa ha tenuto pervicacemente le mani giunte.
    Credo che, visto il suo comportamento inaccettabile, dovrà essere sospeso “a divinis”.

    • Lucy ha detto:

      E dov’è questa oasi da cui attingere acqua fresca?Luogo e chiesa .

      • Paolo Giuseppe ha detto:

        @ Lucy
        Un po’ di discrezione perbacco!
        Vuoi proprio far impallinare il celebrante dalle guardie rosse?

        • Lucy ha detto:

          È vero ! Non ci avevo pensato ; mi ha colpito una frase :” ha tenuto pervicacemente le mani giunte” perchè mi ha fatto ricordare la increscosa vicenda del bambino con le mani giunte ripreso da Bergoglio quando nel novembre 2013 si recò per una cerimonia religiosa alle Grotte Vaticane.
          Ripreso dalle telecamere assistemmo esterreffatti e indignati al momento in cui Bergoglio visto un piccolo chierichetto con le mani giunte gli si avvicinò, gliele aprì chiedendogli :” ma ti si sono incollate ?”.Il bambino educato da un buon sacerdote alla lode del Signore e all’adorazione le ricongiunse prontamente .Ci sembrò mancanza di sensibilità umana e cristiana.

  • EA ha detto:

    Ma come, papa Francesco non ha spiegato a questi testardi cinesi che il comunismo cinese è il paradiso in terra? Come dice l’arcivescovo Sorondo, che Bergoglio ha promosso a cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, “i cinesi sono coloro che meglio realizzano la Dottrina sociale della Chiesa”.
    Cos’altro resta da aggiungere?

  • Luigi Saruggia ha detto:

    Faccio un ragionamento terra terra. A fronte di un accordo di qualsiasi tipo, le parti convengono sempre nel fare concessioni nei confronti dell’altra parte, ottenendo in cambio qualcosa d’altro. In questo caso non si sta capendo cosa stia “guadagnando” la Santa Sede e la Chiesa in Cina. Come minimo ci si sarebbe aspettato un rallentamento della persecuzione governativa. E invece nulla di ciò.
    Quindi, questo benedetto accordo stranamente segreto, perché diamine è stato stipulato?
    Solo per vedere due “Vescovi” cinesi patriottici al Sinodo a Roma, mentre la Chiesa clandestina continua a soffrire?
    Ma Cristo non ci ha detto di essere masochisti e nemmeno fessi. O mi sbaglio?…

    • Gaetano2 ha detto:

      Vero. Però, se ipotizziamo che da una parte c’è chi ha il potere in Cina e dall’altra un gruppo che ha occupato la Chiesa per profanarla, dissacrarla e distruggerla si vede subito che entrambi hanno da guadagnarci da un accordo del genere. O no?

  • Donna ha detto:

    Questo “papa”, passerà alla storia non per aver fatto tanti santi, ma per aver prodotto tanti martiri!

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    Grazie, caro Maestro Porfiri, e grazie a te, Marco, che ci consenti di aver conoscenza di queste notizie.

    Cari amici di SC, direi che, circa il peggioramento della situazione in Cina per i cristiani, che era prevedibile dopo l’infausto accordo segreto, del quale Bergoglio si è esplicitamente assunto la responsabilità, che:

    1. Dalla parte dei fedeli cattolici d’Oriente e d’Occidente, non c’è che aspettare che venga un papa, e non è detto che sia il prossimo, a rimettere a posto le cose, non solo sulla Cina, ma anche sui contenuti eretici di Amoris Letizia, e molte altre cose, e che butti fuori a misericordiose pedate personaggi come Sorondo, Maradiaga, Martin SJ e diversi altri. Nel frattempo, siccome il presente è Bergoglio, e se la Provvidenza ce l’ha mandato c’è un motivo, convertirci e fare penitenza.

    2. Specificamente circa la Cina, ho letto questo, freschissimo:

    https://it.gatestoneinstitute.org/13274/cina-sistema-credito-sociale

    che parla dell’esperimento totalitario “digitale” della Cina. Ebbene, dal punto di vista della Divina Provvidenza, ho ancora l’impressione, certamente mia personale, che, più che la persecuzione del regime si fa stringente, più la gente debba essere talmente stanca di tutto questo, che la Provvidenza conceda che finalmente il regime possa implodere, collassare per consunzione interna, come accadde all’URSS nell’89. Faccio voti per il dopo-comunismo, che non è per nulla scontato.

    Buona domenica a tutti.

  • laura cadenasso ha detto:

    Sulle forti spalle del cardinale Zen altri pesi. Accomunati da un’ unico filo conduttore tra chi vuole parlare di quanto si è verificato e si verifica nei fatti e chi vuole affaticare sempre più queste spalle e ridicolizzare queste voci ! Ma Viganò in un caso, il cardinale Zen in un’ altro sono dei falsi visionari ? Sono individui così pericolosi ? Per chi ? Vale di più il potere o la Verità ?

  • laura cadenasso ha detto:

    Sulle forti spalle del cardinale Zen altri pesi. Accomunati da un’ unico filo conduttore tra chi vuole parlare di quanto si è verificato e si verifica nei fatti e chi vuole affaticare sempre più chi, attraverso denuncie avvalorate da prove inconfutabili, vuole far tacere queste voci. Ma Viganò in un caso, il cardinale Zen in un’ altro sono dei falsi visionari ? Sono individui così pericolosi ? Per chi ? I

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore:
    ACCORDO TRA IL PROFETIZZATO “PASTORE STOLTO E FALSO PROFETA” FRANCESCO E LA CINA COMUNISTA:
    CINA COMUNISTA SI OCCUPA DELLA NOMINA INDOTTRINAMENTO E “RE-ADOCTRINAMIENTO” DEI VESCOVI E FRANCESCO METTE IL TRAVESTIMENTO DI VESCOVO
    http://www.asianews.it/notizie-it/Sequestrato-dalla-polizia-mons.-Shao-Zhumin,-vescovo-di-Wenzhou-45439.html

    Estimado Director:
    ACUERDO ENTRE EL PROFETIZADO “PASTOR NECIO Y FALSO PROFETA” FRANCISCO Y LA CHINA COMUNISTA:
    CHINA COMUNISTA SE ENCARGA DEL NOMBRAMIENTO ADOCTRINAMIENTO Y “READOCTRINAMIENTO” DE LOS OBISPOS Y FRANCISCO PONE EL DISFRAZ DE OBISPO
    http://www.asianews.it/notizie-it/Sequestrato-dalla-polizia-mons.-Shao-Zhumin,-vescovo-di-Wenzhou-45439.html