PEZZO GROSSO: GUAI SE GLI AMERICANI SMETTONO DI MANDARE SOLDI IN VATICANO. UN INVERNO DI STENTI…

19 Settembre 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Gli americani, di fronte al comportamento incredibile dei vertici della Chiesa, a cominciare dal Pontefice regnante, in tema di abusi sessuali e omosessualità pervasiva e aggressiva del clero si stanno seccando. Voi tenete un atteggiamento inqualificabile, arrogante ed elusivo? Allora ci pensiamo noi. E dal momento che sono persone praticherò conoscono i loro polli, anzi, visto il genere, i loro capponi, decidono di tagliare il becchime. Già la Papal Foundation, un grande serbatoio di dindi per le tonache aveva mostrato tutto il suo dispiacere qualche mese fa. Ora “Legatus”, un’organizzazione che raduna migliaia di imprenditori cattolici, ha deciso di non mandare più soldi a Roma, ma di congelarli in un fondo di garanzia in attesa che il Vaticano e il Pontefice rispondano alle questioni suscitate dalla testimonianza di mons. Vigano. Su come il Pontefice ha gentilmente detto ai vertici della Conferenza Episcopale USA che cosa fare delle loro proposte per rispondere al ViganòGate trovate questo articolo su La Nuova Bussola Quotidiana. Si preannuncia un inverno di stenti per i teneri prelati vaticani. Sulla popolarità – calante – di Pontifex in USA ha scritto l’Huffington Post. Di tutto ciò si occupa da par suo Pezzo Grosso, che oggi sfoggia anche il suo latino…

“Quid dicis Marcus?

Caro Tosatti, che potrebbe succedere se gli ambienti americani decidessero di non dare più soldi a questo pontificato? (Non stiamo parlando dell’ 8 per mille che va alla Cei). Stiamo parlando soprattutto dell’Obolo di San Pietro, di cui hanno grande esperienza più persone: – mons.Viganò,- l’ex revisore generale dei conti vaticani (Milone) licenziato in tronco – l’ex vicedirettore IOR (Mattietti), anch’egli licenziato in tronco. – Un ex consigliere di amministrazione IOR esperto di banche e finanza (Salvatori), anch’esso di fatto licenziato in tronco. “Chi tocca l’Obolo di San Pietro muore”, si recita in Vaticano da qualche tempo. L’Obolo è una offerta fatta al Papa per la missione della chiesa (e perciò anche per coprire le spese della Segreteria di Stato, si dice almeno con la metà della raccolta) e fino a poco tempo fa si aggirava intorno a 70/ 80milioni di dollari americani. Ci viene detto che detto Obolo proviene prevalentemente dagli Stati Uniti, poi dalla Germania e dall’Italia. Tre paesi fanno quindi la parte preponderante di detto Obolo ed infatti detti tre paesi sembrano guidare le nomine e gran parte del potere nella chiesa.(i latini dicevano: Pecunia non olet sed ut serves ad control qui accipit eius (il danaro non puzza, ma serve a controllare chi lo prende). Se i cardinali e vescovi americani dovessero “bloccare” l’Obolo, la segreteria di Stato Vaticana potrebbe rischiare di chiudere i battenti, visto che dovrebbe coprire circa il 50% delle sue lussuosissime spese (potremmo azzardare un cento milioni di euro anno? mons. Viganò potrebbe confermarlo), mentre il resto è sostenuto dal contributo dello Ior (per circa 50 milioni di euro? O no?). La Chiesa deve essere povera, mica il Vaticano, perbacco! Il blocco americano dell’Obolo potrebbe produrre più effetti. Il primo potrebbe esser originato dai ricchissimi Cavalieri di Colombo che potrebbero compensare l’obolo proveniente dagli Usa e in cambio nominare loro il Segretario di Stato, indire un Conclave, eccetera (il loro obiettivo, ci vien detto, è anche quello di riuscire ad avere lo status dei Cavalieri di Malta). Il secondo effetto potrebbe essere che i Cavalieri di Malta, per evitare la presa di potere dei Columbus Knights, potrebbero fare lo stesso, soprattutto cercando risorse in Germania. Questa ipotesi potrebbe accelerare il processo di luteranizzazione della chiesa cattolica. Il terzo effetto potrebbe lasciar immaginare che gli ambienti americani che hanno deciso di bloccare l’Obolo non lo facciano, in cambio della riabilitazione immediata di Viganò e la sua nomina a Cardinale, responsabile della Amministrazione dei beni della Chiesa. Dicit enim sic in quosdam Romanae Curiae Orbes …(almeno questo si sussurra in alcuni ambienti curiali) Ma Quis unquam crediderit post Viganò accusent? (ma chi ci crede dopo le accuse fatte a Viganò?) Magna Pars (Pezzo Grosso)”.







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43 commenti

  • GalloCantante ha detto:

    Cioé la pensata sarebbe di opporre simonia a simonia…?
    Aaaappost’!…..

  • IUHYGTFRDES ha detto:

    Il latino utilizzato nell’articolo mi sembra approssimativo, diciamo così. Ne risente la credibilità generale dell’autore.

    • wp_7512482 ha detto:

      Ha già risposto dicendo che era volutamente maccheronico….

      • antonio Simone ha detto:

        Nel libro di Rivelazione o Apocalisse, al capitolo 18 versetto 2 si legge: L’angelo gridò a gran voce: È caduta la Babilonia grande è caduta,ed è diventata dimora di demoni e rifugio di ogni spirito impuro e di uccello impuro e ripugnante

  • VITMARR ha detto:

    Se il Papa affonda , e sta affondando, è tutta la Chiesa Cattolica Romana che affonda e se i commenti che leggo sono ironici sulla eventuale mancanza di dollari o sul latino di PG , poveri noi. I nemici ( il Nemico) della Chiesa sono pronti al colpo finale con tanto di saccheggio dei tesori spirituali e materiali residui. Se Francesco non risponde occorre subito creare una congresso di veri cattolici che lo dichiari, in base a norme del diritto canonico decaduto e si proceda a iniziare le pratiche previste dal diritto per la sua sostituzione. Ma per fare questo occorre un fortissimo appoggio dei fedeli laici e non , altro che latinorum.

  • Iginio ha detto:

    Dimenticavo. Rod Dreher nel suo viaggio di ritorno ha letto in internet un commento entusiasta di un vescovo australiano circa il Papa che ama paragonarsi a Gesù silente davanti agli accusatori. Il giornalista americano Dougherty commentava ironicamente: “Look at how silent I am in the face of demands for… disclosure about how I govern the Church in regards to abusers. I am so very silent. Silent like our Lord. Come hear my next homily on my Christ-like silence”. Dreher da parte sua racconta che per la prima volta si è messo a ridere di fronte a “the pontiff’s self-destructive self-pity and vanity”. La traduzione fatela voi, ma è evidente di come in America siano tutt’altro che accondiscendenti con la gente che spadroneggia in Vaticano, e non per motivi ideologici, ma per semplice onestà e dignità di uomini e di credenti in Cristo che non sopportano di vedere la dignità della Chiesa alla mercé di furbacchioni omertosi.

  • Nicola B. ha detto:

    Eccola la Diocesi : Brooklyn con un risarcimento record. Penso poi che questa sentenza scatenerà una reazione a catena non solo negli Stati Uniti ma anche in Europa. Non se la caveranno con un semplice:” Ci dispiace…….”.

    Pedofilia, abusi nella diocesi di Brooklyn: risarcimento record | Sky TG24
    https://tg24.sky.it/mondo/2018/09/19/pedofilia-brooklyn-risarcimento-record.html

  • Nicola B. ha detto:

    Intanto ieri notte su Rainews24 ho visto tra le notizie che scorrono in basso su una striscia gialla, la notizia che una DIOCESI AMERICANA dovrà PAGARE UN RISARCIMENTO RECORD . Nel breve titolo non si specificava la Diocesi in questione. Ma questo non é importante perche’ sicuramente a questo punto altre Diocesi Americane saranno in futuro “mazzolate” dai Tribunali Americani. Con tutte le conseguenze del caso…….

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    L’afferma la sua amica giornalista argentina sposato con ex sacerdote:
    “Cade in punto la popolarità dal Papa in USA per gli scandali di abuso sessuale”:
    https://www.lanacion.com.ar/2173234-cae-picada-popularidad-del-papa-eeuu-escandalos

  • Adriana ha detto:

    Consideri, Pezzo Grosso, che quello che Lei chiama : ” ‘un po’ di scena”, noi l’abbiamo veduto e udito fare da questa Altissima Corte Clericale un numero ” innumerabile” di volte. E non per celia ,purtroppo : ma per farci morire…..

  • Mario Armosini ha detto:

    “Caro Tosatti, che potrebbe succedere se gli ambienti americani decidessero di non dare più soldi a questo pontificato? ”
    “Andrai dunque finalmente dove già da tempo ti spingono le tue brame sfrenate, le tue furie: non ne soffri, anzi, trai da esse non so quale voluttà indicibile; a tale delirio t’ha generato la natura, t’ha indirizzato il destino. La pace non l’hai desiderata mai, ma neanche la guerra, a meno che non fosse illecita. Hai adunato attorno a te un branco di miserabili, di fuori legge, abbandonati non solo alla sorte, ma anche dalla speranza. In mezzo a loro, da quale esultanza sarai pervaso, quali gioie proverai, da quale ebbrezza ti sentirai colmato, quando avrai la certezza che nelle fitte schiere dei tuoi non vedrai più una persona perbene! A questo genere di vita erano destinati tutti quegli esercizi fisici di cui si narra, quando ti coricavi sulla nuda terra non solo per commettere un adulterio ma anche un delitto, quando vegliavi non solo per insidiare il sonno dei mariti ma anche la tranquillità della brava gente.”

    Geremia 19

    La brocca spezzata e l’alterco con Pascur

    1 Così disse il Signore a Geremia: “Và a comprarti una brocca di terracotta; prendi alcuni anziani del popolo e alcuni sacerdoti con te 2 ed esci nella valle di Ben- Hinnòn, che è all’ingresso della Porta dei cocci. Là proclamerai le parole che io ti dirò. 3 Riferirai: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e abitanti di Gerusalemme. Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io manderò su questo luogo una sventura tale che risuonerà negli orecchi di chiunque la udrà, 4 poiché mi hanno abbandonato e hanno destinato ad altro questo luogo per sacrificarvi ad alti dei, che né essi né i loro padri né i re di Giuda conoscevano. Essi hanno riempito questo luogo di sangue innocente; 5 hanno edificato alture a Baal per bruciare nel fuoco i loro figli come olocausti a Baal. Questo io non ho comandato, non ne ho mai parlato, non mi è mai venuto in mente.
    6 Perciò, ecco, verranno giorni – dice il Signore – nei quali questo luogo non si chiamerà più Tofet e valle di Ben- Hinnòn, ma piuttosto valle della Strage. 7 Io renderò vani i piani di Giuda e di Gerusalemme in questo luogo. Li farò cadere di spada davanti ai loro nemici e per mezzo di coloro che attentano alla loro vita e darò i loro cadaveri in pasto agli uccelli dell’aria e alle bestie selvatiche. 8 Ridurrò questa città a una desolazione e a oggetto di scherno; quanti le passeranno vicino resteranno stupiti e fischieranno davanti a tutte le sue ferite. 9 Farò loro mangiare la carne dei figli e la carne delle figlie; si divoreranno tra di loro durante l’assedio e l’angoscia in cui li stringeranno i nemici e quanti attentano alla loro vita.
    10 Tu poi, spezzerai la brocca sotto gli occhi degli uomini che saranno venuti con te 11 e riferirai loro: Così dice il Signore degli eserciti: Spezzerò questo popolo e questa città, così come si spezza un vaso di terracotta, che non si può più accomodare. Allora si seppellirà perfino in Tofet, perché non ci sarà più spazio per seppellire. 12 Così farò – dice il Signore – riguardo a questo luogo e ai suoi abitanti, rendendo questa città come Tofet. 13 Le case di Gerusalemme e le case dei re di Giuda saranno impure come il luogo di Tofet; cioè tutte le case, sui tetti delle quali essi bruciavano incenso a tutta la milizia del cielo e facevano libazioni ad altri dei”.
    14 Quando Geremia tornò da Tofet dove il Signore lo aveva mandato a profetizzare, si fermò nell’atrio del tempio del Signore e disse a tutto il popolo: 15 “Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io manderò su questa città e su tutte le sue borgate tutto il male che le ho preannunziato, perché essi si sono intestarditi, rifiutandosi di ascoltare le mie parole”.

    Capitolo 20

    1 Pascùr figlio di Immèr, sacerdote e sovrintendente- capo del tempio, udì Geremia predire tutte queste cose. 2 Pascùr fece fustigare il profeta Geremia e quindi lo mise in ceppi nella prigione che si trovava presso la porta superiore di Beniamino, nel tempio del Signore. 3 Quando poi il giorno dopo Pascùr fece liberare dai ceppi Geremia, questi gli disse: “Il Signore non ti chiama più Pascùr, ma Terrore all’intorno”.
    4 Perché così dice il Signore: “Ecco io darò in preda al terrore te e tutti i tuoi cari; essi cadranno per la spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno. Metterò tutto Giuda nelle mani del re di Babilonia, il quale li deporterà a Babilonia e li colpirà di spada. 5 Consegnerò tutte le ricchezze di questa città e tutti i suoi prodotti, tutti gli oggetti preziosi e tutti i tesori dei re di Giuda in mano ai suoi nemici, i quali li saccheggeranno e li prenderanno e li trasporteranno a Babilonia. 6 Tu, Pascùr, e tutti gli abitanti della tua casa andrete in schiavitù; andrai a Babilonia, là morirai e là sarai sepolto, tu e tutti i tuoi cari, ai quali hai predetto menzogne”.

  • Nat ha detto:

    I milioni di dollari (qualcuno ne ha tenuto un conto almeno approssimativo?) sborsati dalle diocesi americane per chiudere accordi extragiudiziali e salvare da processi preti religiosi vescovi (chierici insomma) molestatori, sotto quale voce saranno rubricati nella nuova “Chiesa povera e dei poveri “?
    Carità, solidarietà o, come mi parrebbe più opportuno, clericalismo allo stato puro?
    In fondo si parla comunque di pecunia proveniente dal Popolo di Dio, (anche quando non esattamente dall’obolo della vedova) e usata per salvare la ghirba a chierici.
    Ma forse questo con il clericalismo non ha a che fare…

  • Monica ha detto:

    Dovranno chiedere più fondi a Soros, per compensare.

    • Maria Cristina ha detto:

      ah ci fosse l’ Ordine dei Cavalieri del Tempio di una volta , la Santa Sede potrebbe incamerare come fece Filippo il Bello le loro ricchezze.. accusandoli di sodomia.. eh no questo oggi sarebbe un loro titolo di merito!
      🙂 🙂

  • Cosimo ha detto:

    Niente paura,la Santa vergine ci dice da tempo di stare a panr e acqua,si sta benissimo.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Mi riferivo al contributo per la carità del Papa

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Di Papa Francesco non sono tanto le espressioni “rivoluzionarie” a lasciarmi perplesso, ma i SILENZI che seguono.
    Ho provato a mettermi nei panni del Papa. Ad esempio: se avessi voluto esplorare la possibilità di vedere fino a che punto la Chiesa può andare incontro ai divorziati risposati inserendoli concretamente nella vita ecclesiale, come mi sarei comportato?
    Forse, come il Papa nell’Amoris laetitia, avrei posto delle domande. Ad esempio: si può trovare una via per cui dei divorziati risposati CREDENTI, che in buona fede non si rendono conto del peccato che commettono e che perciò si presumono in grazia di Dio, se decisi a impegnarsi seriamente in un percorso che li porti a dissipare la loro ignoranza, possano accostarsi alla Comunione? In fondo non è la Chiesa ad ammettere la legge della GRADUALITA’?
    Avrei però posto anche altre domande.
    Ad esempio: quando si tratta di peccato pubblico, che può comportare lo scandalo, è pastoralmente conveniente cambiare una prassi millenaria? Tanto più che la Comunione spirituale può efficacemente rinsaldare l’eventuale stato di grazia? E ammesso, ma NON concesso, che si possano aprire prospettive per la Comunione ai divorziati risposati, non sarebbe opportuno, a garanzia delle loro anime e a motivo di eventuali scandali, normare, anche attraverso il Codice di Diritto Canonico, un percorso di approfondimento della fede che faccia comprendere il dovere della castità in certe situazioni?
    Poi avrei aperto un “dibattito” in cui tutti potessero esprimere i loro “dubia” e avere risposte CHIARE.
    Ma Papa non sono. Il Papa vero preferisce TACERE. Sembra preferire la confusione, sembra volere che ogni Vescovo agisca come gli pare (ma se è progressista pare sia più apprezzato).
    Il risultato pastorale? Temo sia l’opposto di quello voluto: non è stata allargata la porta stretta, che rimane stretta, ma è stata ancora più allargata la porta larga.
    Nel timore, quest’anno non ho versato l’obolo di San Pietro, preferendo destinarlo alle suore di Madre Teresa di Calcutta

  • u ha detto:

    Dottor Tosatti,
    ho letto i vari post relativi al Viganogate e siccome si parla qui di dimissioni del Papa, non ci sono più margini di discussioni.
    “Resuscito” dal mio spettrale mondo per rassicurare tutti su che cosa capiterà se alcune istituzioni americane non verseranno più l’Obolo di San Pietro:
    1° ci saranno meno entrate per cui diminuirà la carità del Papa nei confronti di poveri e immigrati, con felicità degli anti-immigrazionisti;
    2° il Vaticano ridurrà le spese di gestione, cosa che già sta facendo, ma certamente ci sarà un’accelerazione su questo aspetto;
    3° non capiterà come al tempo di san Giovanni Paolo II, quando non volle creare cardinale il presidente della Conferenza episcopale tedesca perché contrario al primato petrino e non lo inserì nella lista preconizzata, ma appena la stessa Conferenza comunicò che non avrebbe più versato l’Obolo di San Pietro, il Papa che non badava a spese (ma che cos’è mai questo per un anticomunista come lui?), otto giorni aggiunse quel nome e altri tanto per camuffare il fatto dell’esclusione.
    Come vede, dottor Tosatti, comportamenti di Papi meno coerenti di quelli di oggi ci sono stati, nonostante la riconosciuta santità di Giovanni Paolo II.

    • wp_7512482 ha detto:

      Bentornato, caro don Ezio. La cosa che mi interessa però – e credo anche qualcun altro – non è tanto la richiesta di dimissioni, che personalmente non giudico, quanto un fatto. Sapere se il Pontefice ha davvero saputo il 23 giugno 2013 chi era e che cosa combinava quel cardinale. Perchè, mi consenta, se Vigano avesse detto il vero su quell’incontro, come la mancanza di un diniego secco e perentorio fa sospettare, è la credibilità e sincerità del Pontefice che vengono profondamente toccate. E questo è drammatico per tutti. Ma questo è il nodo, e finché non sarà sciolto l’ombra resta, grave.

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        Dottor Tosatti,
        anzitutto preciso che questa mattina non ha funzionato il solito modulo di iscizione al post per cui ho scritto due commenti simili e su uno non ha preso il nome ma è venuta solo una “u”. E ora vedo che il meccanismo ha funzionato, sebbene senza chiedere l’iescrizione. Misteri dell’informatica.

        Quanto alla sua risposta: sono d’accordo con lei. Posto che Mons. Viganò ha scritto delle cose, è necessario che il Papa risponda e se ha sbagliato lo dica. La reticenza dei superiori e le bugie sono un fatto molto diffuso, ma non è ammissibile, nemmeno di fronte al monsignore importuno. Poi, a breve farò il trasloco nella capitale sabauda: mi piacerebbe incontrarla e prendere un caffè insieme, perché ho delle cose da dirle che non posso scrivere, ma servono solo per avvalorare quel che lei dice sulla sincerità o sui silenzi, nessuna rivelazione.

        • wp_7512482 ha detto:

          Con piacere! Ma io vivo a Roma…

        • Iginio ha detto:

          Potrebbe per esempio raccontare qualcosa circa la bella figura fatta dai salesiani con una certa eredità, e la perdita della loro casa generalizia…

    • Iginio ha detto:

      Non capisco se stia parlando di Lehmann. E lei che ne sa, dei motivi per cui fu fatto cardinale? Era tra i suggeritori del Vaticano? Gliel’ha detto un uccellino?
      Perché invece non ci parla del salesiano dell’UPS messo alla testa della Cappella Sistina (malgrado la pochezza del personaggio) dall’ineffabile Bertone e ormai indagato per appropriazione indebita?

  • Lo spettro di don Ezio ha detto:

    Dottor Tosatti,
    ho letto i vari post che ha inviato sul Viganogate, ma inutile scrivere per difendere il Papa da chi ne vuole le dimissioni. Infatti, non si tratta più di discutere sulle scelte del Pontefice, per cui non ci sono più margini di discussione.
    Comunque, “resuscito” dal mio mondo spettrale per tranquillizzare tutti su cosa capiterà se mancherà il contributo dell’Obolo di San Pietro da parte di alcune istituzioni americane:
    1° ci sarà meno carità del Papa verso i poveri e gli immigrati, quindi gli anti-immigrazionisti saranno felici;
    2° si ridimensioneranno le spese della gestione del Vaticano, per altro si tratta di un processo già in corso, ma se le entrate diminuiscono ci sarà un’accelerazione su questo aspetto;
    3° non capiterà come al tempo di san Giovanni Paolo II, il quale non voleva creare cardinale il presidente della Conferenza episcopale tedesca perché contro il primato petrino, ma dopo aver preconizzata la lista dei cardinali escluso il tedesco, la stessa Conferenza episcopale tedesca comunicò che non avrebbe versato più l’Obolo di San Pietro e siccome il Papa di allora non badava a spese (ma si poteva concedere ad un anticomunista come lui, non è vero?) il medesimo nel giro di otto giorni annunciò l’inserimento di quello ed altri personaggi nella lista dei cardinali, tanto per camuffare il mancato inserimento del tedesco.
    Come vede, c’è stato di peggio in Vaticano, nonostante la riconosciuta santità di Giovanni Paolo II.
    Saluti.

    • Nat ha detto:

      Anche volendo restare nel perimetro delle priorità della “Chiesa povera e dei poveri” ha mai pensato, caro Spettro, a quanti poveri, migranti e altri bisognosi si sarebbero potuti soccorrere con i rimborsi milionari delle diocesi per sottoscrivere accordi con le vittime di abusi e sottrarre i “chierici” molestatori ai processi che incombevano sulla loro eminente testa?

      • deutero.amedeo ha detto:

        Ci sarà meno carità del Papa?
        Intanto non è carità la semplice distribuzione di danaro donato da altri e poi se la carità consiste nel donare crocifissi di latta ai gitanti domenicali che invadono sempre più parzialmente Piazza San Pietro non credo che la fede ne soffrirà molto. Mi stia bene, caro don Ezio!

        • Enrico66 ha detto:

          Oramai la carità del papa consiste nel portare gelati ai migranti. A Rocca di Papa ci ha mandato il cardinale elemosiniere.

  • Pezzo Grosso ha detto:

    Accetto le considerazioni ironiche sul mio latino ( consapevolmente ) maccheronico fatte da Adriana e Klaus . Avete ragione , volevo solo far un pò di scena …Non lo farò più . Mi scuso . PG

  • deutero.amedeo ha detto:

    E’ veramente deprimente constatare che mentre da un lato si dice :
    – Così il Vescovo è contemporaneamente maestro e discepolo. Egli è maestro quando, dotato di una speciale assistenza dello Spirito Santo, annuncia ai fedeli la Parola di verità in nome di Cristo capo e pastore. Ma egli è anche discepolo quando, sapendo che lo Spirito è elargito a ogni battezzato, si pone in ascolto della voce di Cristo che parla attraverso l’intero Popolo di Dio, rendendolo “infallibile in credendo” (vedi: Costituzione Apostolica “Episcopalis Communio” [5] )
    dall’altro la Chiesa militante debba ricorrere al ricatto economico per riportare la gerarchia al rispetto dei suoi essenziali doveri (informare e formare i fedeli nel solco della sana dottrina).

  • Adriana ha detto:

    Latino ??? Se ci “chiarisce” i “segreti” finanziari in italiano con la precisione del suo latino ‘nnamo bene !

  • Donna ha detto:

    Tagliare i fondi avrebbe un enorme effetto, perché ormai in Vaticano ciò che conta non è più Dio, divenuto l’inutile Dio ,persino dannoso a volte il solo nominarlo, ma il potere e il denaro,e tutto ciò che con essi si può comprare.

  • Claudius ha detto:

    Non capisco una cosa. Perché queste persone legate alle finanze vaticane (Milone, Mattietti, Salvator) licenziati in tronco? Cosa avrebbero fatto, di preciso?

  • Gaetano2 ha detto:

    cioè, ci saranno meno ricchoni… beh, pazienza…

  • Sconsolata ha detto:

    Il perno di tutto sembrerebbe essere il “dio” denaro e questa “nuova” che arriva dall’America – strana coincidenza, e intreccia la vicenda Coro della Sistina- sembrerebbe avvalorare il detto: «senza denari non si cantano messe». Il condizionale è d’obbligo in un’attualità che squarcia quotidianamente il velo su spifferi di degrado, che dal profondo dell’animo si spera dati incontrovertibili possano smentire.
    Qui la “nuova”, con tanti interrogativi in attesa di risposta. Sempre e solo: domande in sospeso!
    http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt201809/180918rodari.pdf

  • Klaus ha detto:

    Ma è una provocazione il “latinorum” di Pezzo Grosso? Perché anche alla Teofilo Folengo, da lungi, si sarebbe potuto dare una veste più avvincente! Se poi intende tradurre plasticamente lo stato di abiezione che alla lingua mater è stato inflitto dalla Chiesa, ci è riuscito appieno!

  • franz ha detto:

    ma sto PezzoGrosso sa qualcosa , e potrebbe spiegarla, del famoso utlizzo presunto di fondi americani riferibili all’Obolo di san Pietro utilizzati per sostenere la campagna elettorale della Hillary Clinton? questa storia è circolata collegata al licenziamento del Revisore dei conti Milone , che , si dice , avrebbe scoperto l’operazione. Si potrebbe sapere se , o quanto, è vera ?