UNA PROPOSTA: SPOSTARE L’OMELIA ALLA FINE DELLA MESSA, E RENDERLA FACOLTATIVA. SI RIEMPIONO LE CHIESE, VEDRETE.

2 Settembre 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

 

Perdonatemi uno sfogo, ma ho capito perché la gente non va più a messa, e ho anche il rimedio. Se qualcuno può dirlo a chi di dovere, per esempio il Pontefice regnante, lo faccia e non rivendicherò il copyright.

Dico subito la soluzione, divisa in due opzioni.

La prima: spostare l’omelia alla fine della Messa, e renderla facoltativa. Vale a dire che dopo la benedizione chi vuole può fermarsi per essere istruito ed edificato. Chi invece vuole restare nello stato di grazia in cui la celebrazione del sacrificio l’ha messo, se ne va.

La seconda: garantire ogni domenica una messa almeno senza omelia, o con un’omelia rigorosamente contenuta in tre minuti. In tre minuti si può condensare il succo spirituale delle Scritture, e dare ai fedeli spunti e cibo per la riflessione personale, senza annacquare il brodo, o fare teatro verbale. Certo, si può sempre recitare il Rosario mentalmente, però…

 

Oggi sono andato a messa in una grande chiesa romana, per ragioni di orario. Mi credete se vi dico che durante l’omelia mi veniva voglia di alzarmi e andarmene? Fra gli altri esempi legati alla purezza formale – era l’episodio dei Farisei scandalizzati perché i discepoli mangiavano senza lavarsi le mani; e da un punto di vista igienico avevano sicuramente ragione – c’è stato quello legato al digiuno pre-eucaristico. Si diceva, come se fosse una conquista, che adesso basta un’ora. Invece prima del Concilio si doveva essere digiuni – almeno i preti, ha aggiunto – dalla mezzanotte. E se uno doveva celebrare messa presto, poteva anche andare. Ma se uno doveva celebrare più tardi nella mattinata “era un digiuno di dodici ore”! vedendo la pancia protundente del celebrante che faceva una bella curva sotto i paramenti si poteva essere sicuri che il suo, di digiuno, non andava oltre i sessantuno minuti…Poi al momento dello scambio della pace, ha lasciato l’altare, ed è venuto a salutare TUTTI. Eravamo una quarantina di persone, in piedi come stoccafissi in una pausa innaturale, che spezzava tutto il ritmo della sacralità. La Chiesa non ha bisogno di liturgisti, ma di coreografi che insegnino che in un evento c’è un ritmo, che porta a un climax, e spezzarlo è un disastro. Anche per la concentrazione spirituale, il raccoglimento di chi vi partecipa. Sarò cattivo, ma ho avuto la tremenda impressione che il celebrante recitasse. Parlando dei Farisei…







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129 commenti

  • Chiara ha detto:

    L’omelia in mano ai laici??? Omelia come condivisione di esperienze personali? Omelia momento topico della Santa Messa?!? Mah. Di male in peggio.

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Chiara,
      sono anch’io contrario all’omelia in mano ai laici; mentre si sa chi sono i sacerdoti e i diaconi e possono essere richiamati all’ordine, sarebbe impossibile controllare i laici.
      Purtroppo, questo avviene tra i neocatecumenali, dove il presbitero (per loro è tabù la parola sacerdote) può solo fare una sintesi finale, mi pare. Purtroppo, san Giovanni Paolo II li ha riconosciuti, papa Benedetto XVI ha aperto un’indagine che poi è stata chiusa dall’attuale Papa e nulla è cambiato: non obbediscono alle norme, nonostante varie concessioni.
      Nel Medioevo vi erano frati predicatori laici, ma erano autorizzati, ora non più. Ammetto l’eccezione: alla Giornata Missionaria Mondiale un anno proposi che si facesse parlare un confratello religioso laico missionario, ma in quel caso era una testimonianza al posto dell’omelia.

  • Marco 2 ha detto:

    Non so quale sia la precisa posizione della Chiesa nei riguardi dei messaggi dati a IDA PEERDEMAN (1905 – 1996), la veggente di AMSTERDAM, ma mi pare proprio che la Madonna ritenesse necessario, per andare incontro alle necessità della gente, l’abolizione del digiuno dalla mezzanotte.
    Inoltre voglio riportarvi anche queste parole che la Madonna avrebbe (ripeto che non conosco la precisa posizione della Chiesa a riguardo) fatto sentire alla veggente mentre pareva rivolgersi al papa: “Tu puoi salvare questo mondo. L’ho detto più volte, Roma ha la sua opportunità. Cogli questa occasione! Nessuna Chiesa nel mondo è costituita come la tua. Ma deve essere al passo con i tempi. Insisti negli aggiornamenti presso religiosi, sacerdoti, seminaristi ecc.! Tienilo presente! Realizzalo a fondo! La dottrina rimane, ma le leggi possono essere cambiate. Fa che i figli di questo mondo possano beneficiare maggiormente della memoria di mio Figlio!”.

    Mi auguro, Tosatti, che il Signore vi aiuti a scendere da quel carro infernale dove siete saliti.

    • Nicola B. ha detto:

      Marco 2 . Le Apparizioni di Maria Santissima ad Amsterdam sono RICONOSCIUTE UFFICIALMENTE.

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Marco2,
      grazie del suo messaggio.
      Trovo in Wikipedia che il 31 maggio 2002 il vescovo di Haarlem, Joseph Maria Punt, ha riconosciuto l’autenticità delle apparizioni della Signora di tutti i Popoli:
      https://www.de-vrouwe.info/it/posizione-della-chiesa
      In ogni caso la Madonna conferma il Magistero del Papa, in questo caso del venerabile Pio XII.

  • rita ha detto:

    C’è qualcuno, con buon senso, che possa fare delle proposte per la Messa in Vaticano?
    Vorrei dire a Papa Francesco: “Lei vuole modernizzare la S. Messa? Benissimo! Vuole modernizzare la Religione cattolica? Benissimo!
    Ma, tutto sia fatto con il Vangelo e secondo le ispirazioni dello Spirito Santo. Perché dico questo? Perché quando siamo noi, con la nostra presunzione e insipienza, a voler cambiare alcune pratiche religiose, i risultati sono disastrosi, ma se ascoltiamo , la vocina interiore si può costruire qualcosa di bello.
    -Intanto io inizierei a non parlare tanto di Religione (ci sono religioni che di umano non hanno un tubo), ma di una RELAZIONE con DIO AMORE, non con un dio dell’odio che non può esistere.
    -L’omelia secondo me sarebbe da lasciare in mano ai laici, ai fedeli. L’omelia dovrebbe suscitare riflessioni serie sulla nostra anima e coscienza, invece nei casi migliori, diventa una sequela di parole soporifere tristissime. FRATELLO PRETE; se non hai il carisma dell’omelia ..lascia perdere!. Abbi ..ALMENO.. l’umiltà di lasciare spazio a chi può dire qualcosa di formativo. Certo, i laici da coinvolgere dovrebbero essere persone umili, semplici, con una grande fede provata…
    Cioè, l’omelia dovrebbe consistere nel racconto di alcune esperienze personali che abbiano testimoniato il Vangelo, oppure alcune riflessioni che facciano bene all’anima..etc Il tutto in 10′ ca.
    I preti questo non lo vogliono perché pensano d’essere i depositari della Verità e della perfezione. In realtà il buon Dio ormai sta togliendo molti doni ai preti e li dà ai laici.
    Inoltre ci sarebbero altre proposte ma.. è come parlare ai morti.

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Rita,
      i preti sono dei laici che hanno studiato teologia e sono stati ordinati per predicare anche le cose che non piacciono a lei. Se a uno non piace la confessione cattolica romana può sempre passare ad un’altra confessione. La sua proposta di mettere comunque i laici a predicare è come se all’università si mettessero gli studenti e si silenziassero i professori universitari, perché alcuni non insegnano bene. Guardando i filmati e per televisione le messe celebrate dal papa Francesco non mi sono accorti di molti cambiamenti: tiene l’omelia in piedi anziché da seduto, non distribuisce la Comunione se non ai ministri dell’altare (e ne ha dato le ragioni), è contro le lungaggini sia nella celebrazione sia nell’omelia (per la verità tutti i papi hanno fatto omelie brevi).

      • rita ha detto:

        Caro Spettro di Don Ezio (che bel nome!) non sono d’accordo affatto su quanto mi dice. I preti dunque sarebbero laici che hanno studiato Teologia e sono addetti all’omelia perché ne sarebbero qualificati. NO! L’omelia dovrebbe essere il momento topico della S.Messa dove l’assemblea dovrebbe essere conquistata e sedotta dalla Parola del Vangelo, a differenza delle altre parti della Messa che sono molto ripetitive e permettono anche, purtroppo, qualche distrazione, Se l’omelia è BANALE e superficialotta, come capita spesso,il prete rende un po’ sterile il suo mandato.

        • Lo spettro di don Ezio ha detto:

          Rita,
          i preti sono laici nel senso etimologico di appartenenti al popolo di Dio e nel senso che prima dell’ordinazione erano appunto laici. Non sono cambiati ontologicamente nella loro identità di umani.
          Quanto alla messa, la parte più importante rimane, anche dopo il Vaticano II, la Liturgia eucaristica e al suo interno l’anamnesi o consacrazione. La messa è la ripresentazione incruenta del sacrificio della Croce di duemila anni fa. Caso mai l’omelia deve richiamare questi valori e per questo, salvo eccezioni, praticate anche dai papi recentemente, è posta dopo il Vangelo, perché il suo scopo è mistagogico, cioè di introdurre al mistero che si celebra. Non avviene? Purtroppo, ci sono i limiti soggettivi dei preti e ci sono i comportamenti eterodossi di sacerdoti poco compresi di quel che devono, e se vuole le omissioni dei loro superiori, i vescovi in particolare che non intervengono. Penso che piuttosto di avere un parroco che assicura la Messa tutte le domeniche sia meglio mandare un sacerdote itinerante, ma che non snaturi il messaggio della Messa.

        • Iginio ha detto:

          l’Omelia momento topico della Messa? Ma stiamo scherzando? Ma ha mai sentito parlare di Eucarestia, di Consacrazione, di Santo Sacrificio dell’altare…
          Fesserie come questa la dicono lunga sulla confusione della gente, anche di quella che va in chiesa.

  • giulia anna meloni ha detto:

    Come sono vere le sue parole dott. Tosatti. La S. MESSA E’ DIVENTATA LA FIERA DELLA VANITÀ E DELLA VANAGLORIA.

  • Paola ha detto:

    @Tosatti
    Ma scherziamo vero?
    Oggi va di moda il digiuno di minimo 14 fino a 18 ore. E la scienza ne ha stabilito i benefici!
    Digiuna ormai chiunque per la salute e i cattolici non possono digiunare per 12 ore per prendere il CORPO DI CRISTO?
    Mi viene il voltastomaco. Ma che preti ci sono in giro???

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Paola,
      all’Ultima Cena non ha digiunato nessuno perché c’era lo sposo presente. Provi lei a digiunare 14 ore tutti i giorni e lavorare. Altrimenti risparmi il sarcasmo di cui dovrà rendere conto a Dio.

      • Maria Cristina ha detto:

        Lei vuol dire d on Ezio che cio’che facevano i sacerdoti normalmente un tempo, cioe’digiunare dalla sera alla mattinapresto del giorno successivo, cio’che faceva Padre Pio, e’un sacrificio insopportabile per i.preti di oggi?I casi sono due o i preti di ieri erano dei supereroi o i preti di oggi sono dei mollaccioni.Forse l effemminatezza che caratterizza il.clero odierno si ripercuote anche nel modo di vivere:ben f irmire , ben mangiare, e ben sc…pare.

        • Lo spettro di don Ezio ha detto:

          Maria Cristina,
          io ceno alle 19.30 e vado a Messa alle 7 del mattino e faccio colazione dopo la Messa, quindi ho digiunato dalla mezzanotte senza bisogno di una legge che me lo imponga.
          A causa della legge del digiuno dalla mezzanotte, la messa “nella notte” di Natale non celebrava prima della mezzanotte, altrimenti non si sarebbe potuta bere neppure l’acqua dalla mezzanotte del 23 dicembre, e però, osservando la legge canonica, uno poteva fare il cenone di Natale e finire di mangiare appena prima di mezzanotte; in quelle condizioni di pancia strapiena e bevute varie, dopo appena tre quarti d’ora poteva comunicarsi, perché certamente digiuno dalla mezzanotte.
          Le disposizioni sono cambiate con l’introduzione delle messe vespertine.
          il resto, comprese le cose che lei asserisce, sono considerazioni fuori luogo e denigratorie del clero. Lei digiuni pure per il clero che ce n’è bisogno, ma accanto al digiuno del cibo, sarà più gradito a Dio il digiuno della parola (anche quella scritta).

  • Andrea ha detto:

    Per me è diverso… quando il sacerdote è bravo e carismatico preferisco l’omelia (anche fosse di venti minuti) al resto della messa… quando invece è ideologizzato o preso solo dal “sociale” l’abolirei quella parte. Forse opterei per una celebrazione di non più di quindici minuti più omelia facoltativa finale… fosse così magari ci andrei anche ogni giorno. Ma è un problema mio, faccio fatica con qualsiasi rituale ripetitivo; ho provato in passato a partecipare ad adorazioni eucaristiche ma non reggo… durante il giorno ci penso a Dio e anche tanto e quando prego preferisco un rapporto libero con Lui; faccio anche il Rosario ma ho meno pazienza sempre per via della ripetitività. Se una persona riesce a stare in silenzio almeno un’ ora davanti a Gesù Eucaristico pensando solo a Lui senza distrarsi una volta allora ha già rinunciato a molto di sè stessa e del mondo ed ha il cuore davvero rivolto al Cielo. Io, salvo rari casi di contemplazione, non reggo più di dieci minuti consecutivi senza distrarmi… lo stesso vale per la messa… quindi forse se durasse quindici minuti, nel mio caso sarebbe vantaggioso! Ma penso sia meglio rimanga così. Non Dio si deve limitare con noi ma noi dobbiamo imparare ad aumentare la nostra concentrazione verso di Lui.

  • Luigi ha detto:

    Caro Tosatti, sarà una coincidenza, ma io ieri durante l omelia mi sono proprio alzato e sono andato via. I farisei sono stati identificati con alcuni politici che esibiscono rosari e simboli religiosi. Non ce l ho proprio fatta a restare …

  • Luigi ha detto:

    Se certi sacerdoti fanno strampalate a Messa dipende da cosa hanno imparato in seminario.
    Gira che ti gira, come lo scandalo dei preti omosessuali, il problema nasce lì, nei seminari.
    Se metti Rettori e insegnanti sbagliati, come da troppo tempo accade, questi sono i risultati.
    Quindi consiglio vivamente una radicale riforma dei Seminari, su cosa ci si insegna e naturalmente una rigorosa scelta di chi istruisce i seminaristi.

  • Nicola B. ha detto:

    Dopo aver visto le foto dei due viaggi papali sono andato a ricercare articoli circa la partecipazioni alle due Messe : del 1979 di Giovanni Paolo II l’articolo in questione dice 1.250.000 fedeli. Per la Messa di Papa Francesco il video Vaticano ed il Mirror dicono 300.000 fedeli mentre l’Irish Times dice 130.000 fedeli…….In ogni caso una bella differenza….

    Pope John Paul II’s 1979 Irish visit
    https://www.irishtimes.com/news/ireland/irish-news/pope-john-paul-ii-s-1979-irish-visit-1.3589702

    Irish papal Mass: Photos show smaller crowds than expected – CNN
    https://edition.cnn.com/2018/08/27/europe/pope-mass-ireland-crowds-intl/index.html

    Pope visit to Ireland: Francis begs for ‘forgiveness for abuses in Ireland’ before 300,000 in Phoenix Park – Mirror Online
    https://www.mirror.co.uk/news/uk-news/pope-visit-ireland-thousands-wave-13141312

    https://youtu.be/HhAfh1VjIIQ

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Nicola B.,
      Gesù ha raggiunto il massimo di ascoltatori con cinquemila persone (senza contare le donne e i bambini). Dobbiamo concludere che vale di meno dei due papi citati?

      • Adriana ha detto:

        Spettrino caro ,Cristo , se permette, non aveva lo Stato della Chiesa ,( v. Lorenzo Valla,) Stato che permette anche a Lei di esercitare la Sua professione ” derivata”. E , O.K. , niente è stato registrato….Ragion per cui anche le Sue affermazioni risultano campate in aria…

        • Lo spettro di don Ezio ha detto:

          Adriana,
          lo Stato della Chiesa è esistito dal 751 al 1870, ma la Chiesa ha due millenni di vita. Siccome poi io sono nato nel 1953, non ho nulla a che fare con lo Stato della Chiesa e la informo che posso esercitare il ministero indipendentemente dallo staterello detto Stato della Città del Vaticano, in quanto sono stato ordinato presbitero da un vescovo cattolico, successore degli apostoli, e non per un rescritto di nessuno Stato della Chiesa a meno che lei pensi che io riceva dei soldi dal Vaticano. Non sono un dipendente di nessuno, ma un religioso che ho dalla mia comunità vitto e alloggio e biancheria lavata e stirata. Combinazione ho letto nel Vangelo che Gesù Cristo ha avuto al massimo 5.000 ascoltatori escluso danne e bambini.

          • deutero.amedeo ha detto:

            Al tempo di Gesù a quante teste ammontava la popolazione mondiale? E quanti abitanti avevano la Giudea e la Galilea? In seminario questo non glielo hanno detto?

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            deutero.amedeo,
            non ho frequentato il seminario, che cosa vuole? mi hanno mandato in una Università Pontificia.
            Nel merito, anche Mussolini e Hitler e Khomeini avevano maree di folle che li osannavano, non per questo possiamo approvare il loro operato.

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            deutero.amedeo,
            aggiungo:
            al tempo di san Giovanni Paolo II si riempivano le piazze e, se ricorda. i denigratori di turno dicevano: il Papa riempie le piazze e le chiese rimangono vuote.

          • Adriana ha detto:

            Spettrino dolce , neppure la data iniziale dello Stato pontificio è così certa come lei crede. La storia non sta tutta in Wikipedia. In ogni caso non mi rifacevo alla donazione longobarda di Sutri ,bensì alla pretesa e precedente Donazione di Costantino ,grazie alla quale-pretesa- la chiesa riuscì a formare nel tempo una complessa e precisa gerarchia della quale anche Lei fa parte. Un tempo era considerata una sacra milizia terrena. :-)) . Il Cristianesimo non può conservarsi tale quando abbandoni il piano della pura spiritualità e voglia esser qualcosa di diverso dalla semplice predicazione della parola di Dio. Sono concetti ammirevoli di Lorenzo Valla. La invito a leggerlo per la sua affascinante modernità. Quanto alla sua fedele attenzione alla Verità Bergogliosa , la trovo deliziosa, come è deliziosa la foto stampata sui vecchi dischi in vinile del cagnolino black and white che alza l’orecchio attento alla Voce del Padrone..

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Adriana,
            può prendere qualunque libro di storia e vedrà che le date sono quelle. La donazione di Costantino è un falso per giustificare la posizione che il Papato, non la Chiesa, aveva già ottenuto
            La gerarchia della Chiesa non deriva dalla falsa donazione di Costantino, ma è stata costituita dagli stessi apostoli che hanno ordinato vescovi, presbiteri e diaconi. La sacra milizia terrena (?) ipotizzo che sia l’insieme di tutti i cresimati, considerati soldati di Gesù Cristo nella lotta spirituale contro il peccato. Gesù Cristo, fondatore del cristianesimo, si è occupato anche dei corpi, non solo dello spirito. Non esiste una Verita Bergogliosa, esiste solo la Verità che è Gesù Cristo. Quanto al Papa lo seguo poco, non ho tempo di leggere o ascoltare tutto quello che dice o scrive e così è stato per i papi precedenti.
            Il paragone che lei mi offre con un cagnolino bianco e nero non le onore, mi creda.

  • Nicola B. ha detto:

    Ho trovato questo sito , non ho letto gli articoli ma ho visto le foto che sono interesantissime specialmente IRELAND 1979 ovvero viaggio di Giovanni Paolo II in Irlanda e IRELAND 2018 ovvero viaggio di Francesco di una settimana fa. Scovate le differenze……

    https://letturine.blogspot.com/

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Nicola B.,
      anche l’Irlanda non è più un paese cattolico, ma la scristianizzazione è cominciata prima dell’elezione al pontificato di Francesco, come la scristianizzazione della Polonia è iniziata mentre era vivo san Giovanni Paolo II.

      • Lucia ha detto:

        Caro don Ezio in Polonia a quanto so non c e il cardinale della capitale che dice che l aborto deve essere legale e non organizzera una pastorale lbgtq, e infatti nonostante c e come ha detto lei una certa scristianizzazione , il popolo pero e pro life e continuano ad esserci vocazioni.Senza contare che l identita polacca e piu salda che mai e la propaganda lbgtq non ha quasi presa neanche sui giovani .
        In Irlanda ormai la fede ne e uscita distrutta.Insomma io non farei paragoni fra le due nazioni.La saluto con affetto

        • Lo spettro di don Ezio ha detto:

          Lucia,
          le vocazioni in Polonia sono in netto calo, come in tutta l’Europa. Il discorso invece su aborto e coppie omosessuali dipende non solo dalla fede, ma dalle idee politiche di chi sta al potere. I partiti conservatori, non mossi da spirito evangelico, sono contrari a queste cose, ma per i loro interessi. Il nazionalismo ha bisogno della difesa della razza, della famiglia e di tanti figli, non di aborto e di omosessuali che rimangono, è chiaro, dei crimini contro la vita (aborto) o delle deviazioni sessuali (omosessualità). Del resto basta andare a vedere il codice penale italiano varato dal regime fascista, che metteva l’aborto non come un crimine contro la vita, ma contro l’integrità della stirpe, il che implica che indurre all’aborto un clandestino di altra stirpe non sarebbe stato un reato.

          • Iginio ha detto:

            L’ultima illazione è ovviamente una fesseria, se ne rende conto anche lei (il codice penale italiano si rivolge ai cittadini italiani, non certo a quelli di altri Paesi; non crederà che nelle colonie italiane l’aborto fosse consentito). Per il resto, anche Stalin vietò l’aborto, Ceausescu lo scoraggiò, Ortega in Nicaragua lo ha vietato per farsi eleggere anche grazie ai cattolici (che adesso fa picchiare e ammazzare). Dire che un popolo si estingue se gli aborti sono troppi è una pura e semplice evidenza reale: che poi oggi gli italiani e gli occidentali in genere, rincitrulliti dall’edonismo, siano tutti giulivi mentre corrono a grandi falcate verso l’estinzione, è un “segno dei tempi” (di quelli che non riempiono di felicità, a scanso di equivoci).

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Iginio,
            rimane il fatto che l’aborto era considerato un delitto contro la stirpe, anche se poi nella fattispecie veniva perseguito anche nelle colonie. Comunque, un francese non poteva venire in Italia ad abortire, sarebbe comunque incorso in un reato. Il Codice Penale non riguarda solo i cittadini italiani dell’Italia e delle colonie, ma tutti i reati che vengono commessi sul territorio dello Stato, ma quel che volevo sottolineare è la mens del legislatore.
            D’accordo sul resto delle altre considerazioni.

  • Nicola B. ha detto:

    Ho scoperto questo sito. Non ho letto gli articoli ma ho visto le foto che sono interesantissime specialmente la foto del viaggio di Papa Giovanni Paolo II in Irlanda foto IRELAND 1979 e la foto del recente viaggio di Francesco in Irlanda ovvero foto IRELAND 2018. Scovate le differenze……

    https://letturine.blogspot.com/

    • Adriana ha detto:

      Nicola B. , grazie delle ” interessanti” indicazioni . Il ” successo” della neo-chiesa vi appare confermato. Ahimè !

    • Andrea ha detto:

      https://video.corriere.it/irlanda-papa-francesco-celebra-messa-phoenix-park/c15a665c-a94c-11e8-ac75-03917cf6f044?refresh_ce-cp

      salve Nicola, ho cercato due secondi in internet e ho trovato quest’altro sito con video allegato che smentisce quella foto… c’è ingegnosa menzogna sul web non solo da parte dei modernisti purtroppo. Forse ci sarà meno gente rispetto agli anni settanta, ma Papa Francesco ha tutt’ora molto seguito; piuttosto mi focalizzerei sulla differenza di motivi di questo sostegno. Cosa spingeva i fedeli a seguire ieri Papa GPII e cosa spinge oggi a seguire papa Francesco. Ciao.

      • wp_7512482 ha detto:

        Non voglio entrare nell’argomento, ma parlavo pochi giorni fa con una collega, che segue i viaggi papali da quarant’anni per una grande televisione latino-americana, tutt’altro che critica del Pontefice, e mi confermava che le strade erano vuote, e che la gente era poca. Non si fidi troppo dei video dei MSM….

        • Andrea ha detto:

          Sì, che sono diminuiti nel tempo è innegabile, ci sono anche altre foto in internet riprese dall’alto dove è visibile che non hanno raggiunto i 500.000 che si aspettavano (in Irlanda) però non si può parlare ancora di quattro gatti come si vuol far apparire in quella foto di quel sito. C’è da tener conto che questo papato ha molto sostegno o comunque vicinanza da parte di gruppi che non mettevano piede in Chiesa ieri, non lo mettono oggi e non lo metteranno domani… la popolarità di Papa Francesco è calante. La popolarità di Bergoglio non saprei.. io penso sia crescente o quanto meno stabile.

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Dottor Tosatti,
            e che importa se erano “pochi” in Irlanda? Io non c’ero per esempio. Le grandi adunate sono solo trionfalismo che dura solo per un po’. Non mi sono mai piaciute.

          • Andrea ha detto:

            Già mi riferivo anche a questa, molti meno fedeli di quelli attesi…
            Ma io temo che non preoccupi tanto che i cattolici diminuiscano… perchè si vuole arrivare alla chiesa ecumenica universale raggruppando tutti… e così sperano di avere grossi numeri un giorno.

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Andrea,
            quella della Chiesa ecumenica universale è una bufala. Esiste un impegno ecumenico per cui non si vedono come nemici i membri delle altre chiese e comunità cristiane.

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Andrea,
            fino ad ora ho sempre creduto che Bergoglio fosse il cognome del papa Francesco. Adesso apprendo da lei che sono due persone in una sola natura.

          • Andrea ha detto:

            Spettro, ho separato Papa Francesco da Bergoglio, perchè ci sono i cattolici (a torto o ragione) che religiosamente lo seguono riconoscendo la sua figura di Papa ma ci sono molti laici senza alcuna intenzione di mettere piede in Chiesa o rispetto per l’autorità ecclesiastica, che tifano per l’uomo Bergoglio solo perchè lo vedono come l’innovatore politico (o picconatore) che finalmente può eliminare tante “scocciature” imposte dalla dottrina cattolica e che disturbano la coscienza in questi tempi moderni. Tu immagino ribatterai dicendo che il Papa non ha cambiato nulla. Allora vallo a dire a famiglie arcobaleno, divorziati risposati, gruppi agnostici… ad Enzo Bianchi, va tu a dire a tutta questa gente in estasi per lui che in realtà si è sbagliata, che ha capito male. Ho letto ieri un commento su un altro blog di un dichiarato ateo (cioè fiero di esserlo) che difendeva Papa francesco dai “bigotti”. Non so tu, ma io non vedo frutti buoni. Se il parlare fosse stato sì sì no no, tanto spazio per l’inrterpertazione non ci sarebbe stato.

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Ma Andrea, se sono laici possono apprezzare il suo impegno sociale, ma a loro cosa importa se il Papa elimini o no tante “scocciature” imposte dalla dottrina cattolica? Se la loro coscienza si sente disturbata dalla dottrina cattolica vuol dire che non sono atei, ma soltanto che dicono o credono di esserlo. Ma non risulta che il Papa abbia eliminato la necessità di farsi una coscienza retta, al contrario disturba tanti tradizionalisti che preferirebbero forse sentire una meditazione su quante genuflessioni si devono fare nella messa anche quando uno ha problemi di artrosi piuttosto che capire come praticare le opere di misericordia corporale. Non ho letto documenti pontifici che dicano che vanno bene le famiglie arcobaleno, divorziati risposati. Enzo Bianchi non è un laicista, ma un monaco, quindi non capisco perché non dovrebbe essere contento del Papa. Gli altri si sbagliano perché rimangono alla superficie del messaggio evangelico, e compiono lo stesso errore dei tradizionalisti: assolutizzano una frase togliendola dal contesto. Io penso che il Papa dica quello che ha da dire, se poi un ateo lo vuol difendere dai “bigotti”, non dovrà il Papa cambiare per questo. O forse deve cambiare per far piacere ai tradizionalisti? Ma se cambia, che Papa sarebbe?

          • Andrea ha detto:

            A Spettro,
            chi è contro Dio è sempre infastidito da chi è per Dio. Il mondo è sempre contro Cristo perchè il mondo giace sotto il potere di satana. Tante persone lontane dalla fede che si rifiutano di portare la propria croce vedono con favore chiunque dica loro quello che vogliono sentirsi dire. Non ho fatto io di Papa Francesco quasi una bandiera di falsi valori, sono altri ambienti che hanno fatto ciò. Enzo Bianchi è un eretico conclamato ma non sono io che vado d’accordo con lui… cosa c’entra l’amore con tutto questo? L’amore esiste solo nella verità, solo in Cristo e una sola è la via; quella stretta della croce. A me poi non disturbano i relativisti, i modernisti, i pagani; sono io che disturbo loro, perchè non si accontentano di peccare contro Dio ma vogliono che io mi adegui a loro, che accetti il male come bene. E se non lo faccio, la pena (per ora) è l’esilio, l’esclusione, l’isolamento, il boicottaggio etc… Ti puntano il dito addosso perchè sei divisivo… Perchè odi… e se vuoi andare d’accordo con loro non hai altra via che piegarti al loro pensiero. Per me però è più importante la volontà di Dio, qualsiasi siano le conseguenze.

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Andrea,
            concordo con il suo discorso. Riguardo ad Enzo Bianchi lascio il giudizio alle autorità della Chiesa. A me non piace, ma se è opera di Dio andrà avanti, altrimenti no. Il mio compito non è quello di cercare eresie dappertutto, anche Gesù Cristo è stato accusato dai farisei di essere falso ed eretico e di operare i miracoli (non potevano negarli) per opera di Beelzebub.

        • Lo spettro di don Ezio ha detto:

          Dottor Tosatti,
          dipende anche da quante persone abitano lungo il percorso, dall’accessibilità dello stesso, dalle norme di sicurezza adottate (se il percorso è interdetto dalle disposizioni di Polizia non si può fare diversamente. Quando il papa Francesco venne a Torino occorrevano dei lascia-passare e questi erano contingentati. Oltre un certo numero non si potevano avere. Erano dati solo alle parrocchie della diocesi di Torino: cinquanta per parrocchia.

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        Concordo con Andrea. Qualcuno ha scritto in questo post che anche in piazza San Pietro ormai c’è poca gente e nello stesso messaggio si vedeva che invece di gente ce n’era parecchia; certo se fa il confronto tra una catechesi del mercoledì con il papa Francesco e una Messa di Pasqua di san Giovanni Paolo II è vero, ma si dimentica che le catechesi prima si svolgevano solo all’interno della basilica, poi il beato Paolo fece costruire l’aula Nervi, poi si è utilizzata la piazza San Pietro per lo stesso motivo e solo se fa molto freddo si ritorna nella basilica. Ma non è il consenso che conta quanto la proclamazione della Verità: quella che proclama il papa Francesco ai tradizionalisti dà fastidio.

        • Paola ha detto:

          Forse perché la verità proclamata da Bergoglio è totalmente contraria al Vangelo?

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Paola,
            il Papa afferma la Verità del Vangelo, lei crede di conoscerla, invece non la conosce per nulla, è rimasta alla superficie dei testi evangelici.

  • Nicola B. ha detto:

    Su il Giornale di oggi. BLITZ DEI GRILLINI SULL’ ABORTO. IL M5S PROPONE LEGGI PER VELOCIZZARE L’ABORTO. RESTRIZIONI PER GLI OBIETTORI DI COSCIENZA. LA LEGA INSORGE. Visto che la Lega insorgera’ e si batterà contro queste proposte, chissà che dirà il Vaticano di quel brutto sporco e cattivo di Salvini.

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Nicola B.,
      anche Mussolini aveva proibito l’aborto. Non è che uno deve essere approvato politicamente solo per una legge giusta. Poi, è chiaro che Salvini cerca il consenso popolare: dividere l’Italia in due, cacciando i “terroni” e introdurre la religione celtica e adorare il dio Po, non avrebbe mai potuto portare la Lega al successo elettorale. Le politiche della Lega sono strumentali al raggiungimento del potere. Il M5S, invece, non è un partito, è semplicemente un movimento distruttivo del lavoro e della democrazia.

      • paola ha detto:

        Ma possibile che anche qui ci sia un finto prete bergogliano e cattocomunista?
        Ma perché non cambi mestiere?

        • Lo spettro di don Ezio ha detto:

          Paola,
          1° io non sono un finto prete, perché sono stato ordinato da un vero vescovo;
          2° io non sono bergogliano perché non ho mai fatto il tifo per nessun papa, soltanto lo tratto con rispetto, poi posso avere idee personali diverse dal Papa circa il suo modo di esercitare il ministero pastorale, ma siccome io non sono papa, la cosa non mi riguarda molto. Osservo le norme della Chiesa, anche quelle che mi piacciono poco.
          3° Non ho mai votato per i comunisti.
          Le ricordo che i giudizi temerari sono peccato grave.

          • Paola ha detto:

            Non basta essere ordinati da un vero vescovo per essere preti!

            Poi da come parla è chiaro che è modernista. Non è un giudizio temerario, è una constatazione.

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Paola,
            ma lei come fa a scrivere cose assurde sull’ordinazione sacerdotale?
            Riguardo al modernismo, è un’eresia e come fa a darmi dell’eretico? Il modernismo è questa cosa qui, cui io certamente non aderisco e non sono falso prete e modernista, perché lo dice lei:

            Le principali tesi dei modernisti condannate da Pio X nell’enciclica Pascendi Dominici gregis erano:

            – la Rivelazione non è davvero parola di Dio e neppure di Gesù Cristo, ma un prodotto naturale della nostra sub-coscienza;
            – la Fede non è un fatto oggettivo ma dipende dal sentimento di ciascuno;
            – i Dogmi sono simboli dell’esperienza interiore di ciascuno; la loro formulazione è frutto di uno sviluppo storico;
            – i Sacramenti derivano dal bisogno del cuore umano di dare una forma sensibile alla propria esperienza religiosa, non furono istituiti da Gesù Cristo e servono soltanto a tener vivo negli uomini il pensiero della presenza del Creatore;
            – il Magistero della Chiesa non ci comunica affatto la verità proveniente da Dio;
            – la Bibbia è una raccolta di episodi mitici e/o simbolici, e comunque non si tratta di un libro divinamente ispirato;
            – gli interventi di Dio nella storia (quali miracoli e profezie) non sono altro che racconti trasfigurati di esperienze interiori personali;
            – il Cristo della Fede è diverso dal Gesù della storia; la divinità di Cristo non si ricava dai Vangeli canonici;
            – il valore espiatorio e redentivo della morte di Cristo è frutto della teologia della croce elaborata dall’apostolo Paolo.

          • paola ha detto:

            Forse non ha colto.
            Io sono certa della sua ordinazione. Ma non basta questo.
            Bisogna compiere bene la missione sacerdotale e lei dimostra di non farlo, difendendo un Pontefice che ha quasi distrutto la dottrina cattolica e predica un vangelo che non corrisponde a quello vero.
            In più risponde con una saccenza e una presunzione non certo degna di un sacerdote !
            Con questo chiudo, perché tanto è convinto di essere nel giusto e quindi perdo tempo.
            Sicuramente pregherò perché non si danni.
            Sempre che creda ancora nella pena eterna dell’inferno.

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Paola,
            è lei che stabilisce in che cosa credo o non credo io? Io sono cattolico e credo nella pena dell’inferno, che esiste e più volte ha affermato lo stesso Papa. E’ chiaro che la politica sociale della Chiesa, avviata dal papa Leone XIII ma che ha le radici nell’Antico Testamento, non può piacere a chi è conservatore e sostiene partiti razzisti, tipo Lega di Salvini (non so se lei è tra questi, ma molti che scrivono qui sì).
            Se poi il sacerdote annuncia la Verità del Vangelo non dovrà chiedere a lei o ad altri qual è la Verità del Vangelo.
            Che l’attuale Pontefice abbia quasi distrutto la dottrina cattolica è una sua opinione che non ha alcun riscontro nella realtà.
            A proposito di saccenza e presunzione anche lei crede di essere nel giusto e questo è ancor più disdicevole perché nessuno l’ha costituita Maestra della fede.

  • Nicola B. ha detto:

    Lo sfascio….

    Diocesi austriaca di Feldkirch: l’omosessualità è “dono prezioso” – La Nuova Bussola Quotidiana
    http://www.lanuovabq.it/it/diocesi-austriaca-di-feldkirch-lomosessualita-e-dono-prezioso

  • Vincenzo Calabrese ha detto:

    Se l’omelia fosse alla fine della Messa ben pochi fedeli rimarrebbero ad ascoltarla… Se l’omelia fosse anche solo condensata in tre minuti, di certo – conoscendo il livello attuale di tanti pretacci – non si ridurrebbero i mal di pancia dei fedeli… Certi preti-intellettualodi sanno concentrare in pochi secondi delle clamorose raffiche di eresie e del resto un breve balletto nell’avvicinarsi all’ambone non lo si nega a nessuno…
    Nelle chiese della mia zona c’è l’abitudine di formulare avvisi ai fedeli proprio in fondo alla Santa Messa, proprio poco prima della benedizione finale. Ebbene ieri ho ascoltato un sacerdote affermare che – visto che siamo tutti santi, anche i non cristiani e gli atei – allora Dio misericordioso può santificare anche i terroristi e i pedofili… Ebbene il celebrante (con tono piuttosto spaventato) prima degli avvisi, ha voluto riprendere la sua omelia sottolineando che ‘FORSE’ Dio potrebbe santificare un terrorista, purché questo si converta prima di morire…
    Insomma un prete pseudo-cattolico dopo aver messo in Paradiso tutta l’umanità (SOPRATTUTTO quella composta dai non CRISTIANI e dai non CATTOLICI) si è ricordato un po’ di sano catechismo almeno alla fine della Messa…
    La soluzione migliore (OGGI) sarebbe quella di garantire al popolo almeno alcune messe ‘brevi’, senza omelia: la sacralità del rito (soprattutto se abbinata all’impiego di lettori minimamente addestrati nella lettura e alla celebrazione da parte di sacerdoti anche stranieri ma che conoscano l’italiano) ne uscirebbe moltiplicata.
    Del resto Gesù parlava al popolo, con linguaggio semplice: se certe parole venissero lette con voce limpida e toni curati già sarebbe facile comprendere immediatamente tanti messaggi di Cristo, che poi i preti nelle omelie finiscono invece spesso per storpiare in modo clamoroso…

  • Lo spettro di don Ezio ha detto:

    Dottor Tosatti,
    mi sento interpellato come prete. Io oggi non ho fatto l’omelia e il tema delle letture è stato solo accennato in quanto ho fatto parlare al mio paese natio il sacerdote che aveva tenuto il discorso della mia prima messa. Ricordavo infatti tale circostanza.
    Intanto:
    – prima del Concilio il digiuno eucaristico era stato ridotto a tre ore per le Messe vespertine dal venerabile Pio XII, https://w2.vatican.va/content/pius-xii/it/apost_constitutions/documents/hf_p-xii_apc_19530106_christus-dominus.html
    – non c’è una frattura nei documenti della Chiesa tra prima e dopo il Concilio, bisogna però avere la pazienza di scartabellare gli Acta Apostolicae Sedis;
    – riguardo l’omelia, prima del Concilio si chiamava predica e alla Messa grande si teneva dopo la Messa, quindi uno aveva assolto il precetto prima e poteva andarsene. Io ero bambino e ho la grazia di conservare la memoria molto fresca: non è che le prediche fossero più valide di quelle di oggi, il mio parroco per esempio (che comunque ho voluto ricordare questa mattina come pastore che mi ha battezzato, ammesso alla prima Comunione, catechismi, oratorio, Azione Cattolica, chierichetto, ammissione alla Cresima, ecc., in tutte le prediche che faceva agli adulti, qualunque fosse il Vangelo trovava il modo di attaccare i comunisti in particolare quelli del paese che reggevano il Comune e venivano in Chiesa proprio per ascoltare le prediche, poi si confessavano da lui una volta all’anno e facevano la Comunione pasquale alla messa degli uomini perché avevano vergogna di farsi vedere dalle donne che in genere erano pie e votavano per la DC. Questo avveniva anche in altri paesi e le situazioni erano esattamente quelle di don Camillo e Peppone;
    – non discuto sull’episodio del prete incontrato questa mattina, ce ne sono tanti, ma ce ne sono di più che fanno il loro dovere senza tanti clamori e senza bizzarrie o stiracchiamenti dei testi biblici per utilizzarli in modo improprio;
    – il papa Francesco ha emanato un documento sullo scambio del segno della pace che non è un saluto e nemmeno un augurio, ma, posto nel rito romano, prima della Comunione, sta a significare che mentre mi accingo a ricevere Gesù Eucaristia (sacramentalmente o anche solo con la Comunione spirituale) e quindi ad entrare in Comunione con la Santissima Trinità esprimo il mio senso di comunione con i fratelli che sono in chiesa, perché questo avviene: nel Corpo mistico circola la linfa della grazia tra la Trinità, me, tu e tu e un altro tu, e quindi tra di noi. Per esprimere questo senso di comunione, scrive il papa Francesco basta scambiare un segno di pace con chi è vicino e non girare per tutta la chiesa. Vedi il commento dell’Ufficio liturgico di Trieste:
    http://www.diocesi.trieste.it/2014/11/28/lespressione-rituale-del-dono-della-pace-nella-santa-messa/
    – non abbiamo bisogno dei liturgisti? Sì che ne abbiamo bisogno, soltanto che devono essere adeguati alla Liturgia e non la Liturgia adeguata a loro. In giro ce ne sono.
    – purtroppo le chiese sono vuote perché la gente ha smarrito la fede, non saranno i pochi anziani che si scandalizzano delle bizzarrie (chiamiamole così) che ritornando riempiranno le chiese; so già che in questo blog si pensa diversamente e, come ho già scritto altre volte, chiedo venia ma non posso leggere tutti i commenti, ci vuole troppo tempo;
    – aggiungo che conosco preti “diversamente magri”, diciamo così e che a tavola mangiano meno di me, sono così di costituzione, sono disfunzioni metaboliche, quindi meglio stare ai fatti: il tal sacerdote al segno della pace fa il protagonista invece di invitare al raccoglimento e tiene omelie strampalate. io conosco sacerdoti “robusti” molto validi e sacerdoti magrolini penosi come il loro aspetto, ma anche il viceversa;
    – infine, mia madre diceva sempre: non si va in chiesa per il prete, ma per il Signore e diceva anche nel tal paese due persone hanno cominciato a mancare di rispetto al parroco (spandendo m***a sulla sua casa, sono morti mangiandola) perché diceva: scherza con i fanti e non con i santi, per questo io rispetto tutti i sacerdoti a partire dal Sommo Sacerdote. Ho studiato la prima teologia e il rispetto sulle ginocchia di mia madre che oggi ho ricordato nella messa del mio XXV, come la Madonna sulle ginocchia di sant’Anna (icona di una chiesa del mio paese, Caltignaga che ho riprodotto sulla mia immaginetta ricordo.
    Scusate i riferimenti personali.

    • Adriana ha detto:

      Bravo , bravo ,caro Spettrino . Sempre ” Iurare in verba magistri ” Fecero così anche quei dotti che rifiutarono pudicamente di porre l’occhio al canocchiale di Galilei…Mi auguro che i suoi dipendenti Pakistani abbiano partecipato alla Messa del XXV esimo. A forza di frequentarla avranno compreso la futilità di convertirsi- come da insegnamenti del Maestro- Veramente grazioso l’accenno all’iconografia del santino. Dentro e fuor di metafora , allegoria ,simbologia, da bimbo girava con le treccine e la gonnella ?

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        Adriana,
        non ho dipendenti di nessun tipo. Ho la proprietà di una casa che ho affittato a una famiglia pachistana, di religione mussulmana, ma non sanno neppure che ho festeggiato il mio XXV di sacerdozio.

        • Adriana ha detto:

          Spettrino caro… mi congratulo per l’ ammmmore. Se non facessero le pulizie di casa sua starebbe altrettanto bene ? gratis o a defalcamento dell’affitto ? Prenda atto che questi dettagli non mi interessano minimamente se non fosse stato Lei a specificarli -interreligiosamente-. Italiani indigeni non se ne trovavano ? Ha citato- seppur con un certo -non amore- il vecchio parroco, brutta copia di Don Camillo. Concordo. Ma Lei si è mai accorto di esser la brutta copia di don Chicchì ?

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Adriana,
            non ho dato disposizioni all’Agenzia immobiliare di cercare uno straniero mussulmano. La casa è stata affittata a chi poteva dimostrare di avere un reddito di lavoro e dava sufficiente garanzia di affidabilità. La casa è tenuta ben pulita.
            Prima c’era un napoletano (chiedo scusa ai napoletani onesti) che conviveva con un’amante e aveva tappezzato la cosa di manifesti con donne nude e l’ha lasciato piuttosto in disordine.
            Anch’io avrei preferito darla in affitto ad un italiano, per tanti motivi, comunque che cosa c’entra tutto questo con le omelie?
            Io non so se lei è la bella copia di Marilyn Monroe o della Vergine Santissima. Penso che sia una persona degna di rispetto e con cui si può dialogare sulla proposta del dottor Tosatti.

        • Iginio ha detto:

          Un momento! Come sarebbe a dire che ha la proprietà di una casa? L’aveva già detto tempo fa e lo ripete. Ma se i salesiani non possono essere proprietari di niente e danno tutto alla comunità? Che ha combinato o che cosa avete combinato lassù? Non è che, siccome siete salesiani piemontesi, siete di serie A!

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Iginio,
            lei parla e scrive senza sapere: qualunque salesiano può essere proprietario di qualunque cosa, in quanto i salesiani hanno i voti semplici e non quelli solenni come i frati e i monaci. il voto di povertà implica che gli utili delle eventuali proprietà devono andare a chi il salesiano li ha affidati in amministrazione (per esempio uno della famiglia), mentre gli utili eventuali del proprio lavoro vanno alla comunità o alla provincia salesiana di appartenenza. Così è per tutti i religiosi e religiose di voti semplici e chi è per i salesiani piemontesi e per quelli di Papua-Nuova Guinea.

  • Iginio ha detto:

    Totalmente idiota il paragone tra le abluzioni dei farisei e il digiuno eucaristico! Ma stiamo scherzando?

  • Nicola B. ha detto:

    Alcune considerazioni di Aldo Maria Valli che sia io che un altro lettore di Stilum Curiae abbiamo fatto sulla disparità di trattamento da parte dei media verso Benedetto XVI e Francesco….

    https://www.aldomariavalli.it/2018/09/02/i-mass-media-ratzinger-e-bergoglio-due-pesi-e-due-misure/

  • Monica ha detto:

    Ah , ma Lei si lamenta solo per questo? Venga in Francia del Nord, qui si che troverà più materiale per soffrire spiritualmente ed intellettualmente (il che passa subito al mal di stomaco). Non saprei neanche da dove iniziare…
    – spettacoli di danza in Chiesa (tango mi pare l ultima volta.. il legame alla Chiesa é forse dato dall origine della danza e da quella del Papa regnante, chissà)
    – sostituzione del Credo con preghiere varie
    – 3 o 4 ministri straordinari dell eucarestia anche se in chiesa ci sono 50 persone nell unica Messa domenicale
    – Messe autrement, cioé la Messa in una altra maniera con una omelia sostituita da dibattito in mini gruppi
    – aperitivi fine Messa in chiesa (dentro)
    – omelie sostituite da interventi di associazioni
    – omelie in cui ho sentito la messa in dubbio della verginità di Maria, e della presenza reale nell eucarestia (ma spirituale). Quindi in effetti sarebbe stato meglio un quarto d ora di silenzio.
    – Eucarestia data sotto le due specie a mò di puccia del biscotto nel latte da parte del fedele

    E ciliegina sulla torta, due mesi estivi in cui il prete c era ma non celebrava, cioé non era in vacanza ma i fedeli senza di lui la domenica si riunivano e facevano tutte le parti della Messa senza ovviamente la consacrazione e l omelie ma con distribuzione di ostie consacrate da parte di laici. Motivo: bisogna abituarsi al fatto che ci sono sempre meno preti. Del resto ci dicono che la messa é condivisione del pane, e qui il pane é condiviso quindi a che serve il S. Sacrificio.. che poi questa parola é stata tolta dal messale francese anche dalla bocca dei fedeli. Se in Italia dite : ” Il Signore riceva dalle tue mani questo Sacrificio a lode e gloria del Suo nome per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa”, in Francia si dice solo :” Pour le bien de l Eglise et le salut du monde” (per il bene della Chiesa e la salvezza del mondo”.

    Purtroppo denunciare questo privatamente non é servito, segnalarlo in consiglio pastorale non é servito perché la gente non trova strano tutto ciò, é stata abituata da anni. L importante é la convivialità. Anzi no, ecco le parole d ordine, imparatele perché se siete veramente cattolici si capirà da questo: convivialità, accoglienza, condivisione. Ecco. E noi ancora con la solita storia della carità, dell obbedienza, dell umiltà.. ma chi le pronuncia più queste parole… devo comprarmi un libro uscito proprio per persone come noi: “come andare a Messa e non perdere la fede”.

    • Iginio ha detto:

      praticamente una serie di obbrobri, alcuni dei quali anche espressamente vietati dalle norme vigenti.
      Questo spiega perché in Francia sia molto forte la presenza di cattolici “tradizionalisti” a livello sia di clero sia di laicato.
      Da notare che, per evitare tali obbrobri, sarebbe sufficiente celebrare degnamente e correttamente la Messa Novus Ordo (che è valida, non diciamo lefebvrianate da salotto).

      • Monica ha detto:

        Proprio così Igino, una presa di iniziative da parte di certi preti e laici non su aspettl pastorali o liturgicamente e dottrinalmente marginali ma che vanno al cuore del magistero. Ho provato anche a inoltrare ad un parroco la Redemptionis sacramentum ma sono stata definita “rigida”, mi ha invitato ad essere più tollerante. Ho scoperto di essere intollerante perché discretamente ho invitato all obbedienza nella celebrazione, obbedendo io stessa all invito di segnalarlo al celebrante. Una volta mi ha anche chiesto approvazione per una Messa di Natale in cui ha cambiato le disposizioni delle letture (ha iniziato con la seconda lettura, ha tolto la prima, ecc..). Gli ho risposto che non poteva avere la mia approvazione perché la Messa non mi appartiene, e neanche a lui e che per cambiarla ci vuole un Concilio. Ha fatto lo stesso, dicendomi che teologicamente teneva.
        Il punto non é la sofferenza per noi (terribile) ma l esempio per i figli, per i bambini e ragazzi. Ascoltano me che al catechismo spiego la presenza reale nell ostia e poi si sentono una omelia in cui la presenza diventa spirituale al pari di quando si prega insieme in nome di Cristo.
        Poi numerose persone, specie famiglie con ragazzi, migrano con l auto e fanno anche parecchi chilometri per andare a seguire una Messa novus ordo fatta in modo corretto, o una Messa in forma straordinaria. Ma qui li chiamano tradizionalisti oppure integralisti. Cavolo, se penso alla vecchietta sotto casa in un paese del centro Italia che fino a pochi anni fà seguiva ogni giorno la Messa , si inginocchiava alla consacrazione e si sarebbe indignata verbalmente di fronte ad un prete che dubitava della sempre virgo Maria, pensarla “integralista” nel senso negativo del termine mi fà sorridere. Il b. Frassati a chi gli chiese” sei bigotto?” Rispose ” no, sono rimasto cristiano”.

        • Lo spettro di don Ezio ha detto:

          Monica,
          un conto è la Presenza Reale o il dogma della perpetua verginità di Maria Santissima e un conto è l’ordine delle letture. Nessun Concilio si è mai occupato dell’ordine delle letture.
          Quanto al numero delle letture: sicuramente un sacerdote non ha la facoltà di ridurle da tre a due, però questo mi sembra che avvenga in alcune nazioni per decisione della Conferenza Episcopale nazionale (così avevo sentito per la Germania, ma l’ho solo sentito) e così avviene in alcuni casi particolari anche in italia (messe per i fanciulli e messe per i sordomuti per esempio). Le letture erano normalmente due nel Vetus Ordo (tranne Veglia pasquale e Quattro Tempora), ma erano tre già nelle feste ecc. nel rito ambrosiano. Le letture, specie se proclamate in lingua nazionale, in particolare le prime letture, di solito prese dall’Antico Testamento, se non sono adeguatamente spiegate, sono un pugno nello stomaco, perché dànno un’idea di Dio e della religione spesso opposta a quella del Vangelo. Aggiungo che esiste anche l’epicheia e direi la coscienza personale: io per esempio non mi sento di leggere in una messa per ragazzi l’episodio della casta Susanna neppure nella forma breve, per sé obbligatorio, in quando prescritta per una feria di Quaresima.

          • monica ha detto:

            E’ vero ed ha ragione: negazione del dogma e cambiamento liturgico non sono sullo stesso piano. Ma la struttura della Messa e’ definita dal messale secondo norme liturgiche decise nei Concili (Trento ed anche CV2). Tali norme sono riportate in questo documento esplicativo http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/ccdds/documents/rc_con_ccdds_doc_20030317_ordinamento-messale_it.html
            in cui si precisa che “Conviene quindi che si osservi l’ordine delle letture bibliche, con il quale è messa meglio in luce l’unità dei due Testamenti e della storia della salvezza”.
            Se vi sono casi precisi in cui sia opportuno una eccezione (es. ridurre ad una lettura), per esempio per un certo pubblico come ha indicato lei, e’ per carità verso tale pubblico al fine di permettere una migliore attenzione alla celebrazione (bambini, sordomuti, ecc.). Non e’ il caso di una Messa di Natale celebrata in parrocchia con un pubblico eterogeneo e dove il cambiamento d’ordine (uno dei tanti cambiamenti arbitrari attuati dal prete come anche la sostituzione del Credo in altri episodi) e’ giustificato da un desiderio personale del celebrante senza alcun fine di miglior bene per l’assemblea, cioe’ che l’assemblea puo’ trarne.
            Ad ogni modo fosse solo questo il problema qui.. il punto e’ la disobbedienza alla Chiesa come Magistra. Ci si prende la libertà di interpretare tutto personalmente o in gruppo e quanto affermato dal magistero, dai documenti, dal catechismo.. tutto e’ messo in discussione se non formalmente con i fatti. Mi e’ capitato anche di ricevere un commento stizzito alla parola “Santa ROMANA Chiesa”. Chi lo fatto ha interpretato il “Romana” come parola nazionalista, sottolineandomi che loro sono Chiesa francese.
            Bisogna ripartire dall’ABC .. Benedetto 16 aveva ragione sull’emergenza del catechismo per gli adulti.

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Monica,
            sono perfettamente d’accordo.

          • Iginio ha detto:

            abolisca la cosiddetta “messa dei ragazzi” (una patetica iniziativa che lascia il tempo che trova) e il “problema” è risolto. In Vietnam le messe sono affollatissime e i bambini le seguono in silenzio come gli adulti. Non capisco perché quello che capiscono i cristiani del cosiddetto Terzo Mondo non andrebbe bene per i cristiani cosiddetti “adulti” del Primo.
            Il resto sono salesianate di bassa lega, tipiche del salesianume degli ultimi cinquant’anni: don Bosco non celebrava “messe dei ragazzi”.

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Iginio,
            siamo seri: don Bosco celebrava solo messe per i ragazzi, non era cappellano di un ricovero di vecchi e nemmeno parroco.
            Poi le salesianate e il salesianume li lasci stare: come tutti c’è chi fa bene e chi fa meno bene o affatto bene.
            Le messe per i ragazzi c’erano anche più di cinquant’anni nei paesi: il rito era lo stesso, ma la predica era adatta ai ragazzi e molto spesso dialogata, tipo lezione di catechismo.

      • Valeria Fusetti ha detto:

        Caro signor Iginio, mi permetta di dubitare della validità della Messa Novus Ordo, O almeno di una gran parte di queste Messe. Basterebbe constatare che l’altare è diventato una “mensa” e il centro sono il sacerdote che celebra e l’assemblea dei fedeli (per quanto? Sempre meno a quanto pare). Tanto per dire… mi ricordano molto i culti protestanti, e non solo per la “mensa”. Nell’ultima Messa di questo tipo a cui sono andata il parroco aveva eliminato praticamente tutto, compreso il Credo. A quanto pare il Credo fa problema. Un altro parroco, precedente a questo, con cui ho avuto la “fortuna” di parlare approfonditamente, mi ha ripresa con una certa ironia, affermando (bontà sua) che gli sembravo troppo intelligente per credere che Gesù potesse stare in un pezzo di pane piccolo così. E ha fatto il cerchio con le due mani… Senza dire cosa ha asserito sulla Madre di Dio. Pensi che volevo chiedergli un periodo di catechesi, visto che venivo dal protestantesimo, alla fine del colloquio pensavo che di catechesi ne avesse bisogno lui. Senza quel colloquio avrei pensato che la sua Messa era valida, dopo sono stata più attenta all’ Oblazione e ne ho desunto che era inutile andarci. Lei è sicuro che con la diffusa apostasia che esiste nei Seminari, in cui si insegna anche che credere che Gesù sia presente nell’Ostia “non è oggetto di fede”, il celebrante stia facendo le cose come Dio comanda ? Sentita l’affermazione che ho virgolettato con le mie incredule orecchie, da un insegnante di un seminario le cui lezioni sono registrate su you tube, Metà delle sue lezioni erano una sviolinata al Concilio Vaticano II, e non a caso, mi sembra. Immagino che lei si sarà letta la ormai famosa relazione dei card. Ottaviani e Bacci, per cui non sto a citarla. Ma penso che avessero ragione e che quello che temevano sia accaduto. Come successe in Inghilterra nel XVI secolo ad opera del card. Cramer. E’ interessante, sa ? Se non l’ha letto glie lo consiglio. Se poi vuole accusare anche i cardinali Ottaviani e Bacci di essere dei lefebvriani da salotto faccia pure, la buona compagnia si allarga. Cordialmente le auguro una santa giornata, che il Signore sia lodato oggi e sempre.

        • Lo spettro di don Ezio ha detto:

          Valeria Fusetti,
          la Messa è valida qualunque sia la fede o la mancanza di fede del sacerdote che celebra. Per la validità non c’entra l’altare o il Credo, ma che si dicano le parole della “consacrazione”, meglio detta “anamnesi”, che si usi pane di frumento e vino d’uva. Pensi che all’Ultima Cena il Figlio di Dio non ha usato il Vetus Ordo, ha celebrato su una tavola da pranzo e non ha detto il Credo, per non dire come si è evoluta la celebrazione con riti diversi nel corso di duemila anni.

          • Valeria Fusetti ha detto:

            Per cui caro Spettro la Messa Novus Ordo sarebbe un “ritorno alle origini” ? Ma per favore … !

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            No, Valeria Fusetti, è lo sviluppo di una celebrazione che si è evoluta con modalità diverse in duemila anni. Alcuni riti del Novus Ordo hanno ripreso usi andati persi col tempo.

  • Colaus de Arce ha detto:

    Nella situazione in cui ci troviamo l’omelia sarebbe proprio da eliminarla, almeno nella messa moderna, personalmente la Domenica vado alla messa della mattina delle 8,30, qualche beneficio c’è, non ci sono gli schitarratori, suonatori di bongo, tamburelli e cric-croc,.

    C’è il problema dello scambio della pace, che pare più il mercato di porta portese (se ancora c’è), senza contare gli annunci prima della benedizione, almeno i protestanti li fanno all’ultimo. Mah

  • Redpurple ha detto:

    Mi sembra che la toppa sia peggio del buco. Mi spiego: i problemi vanno risolti e non eliminati o, come in questo caso, posposti. Ho assistito a omelie interrotte dopo tre quarti d’ora da fischi dal fondo della Chiesa e il prete che diceva “ancora un minuto..”. Chi dice a quel prete “no, cosi non va”. Ho visto frati recitare come il grande mattatore e discettare su argomenti che col vangelo o le letture del giorno non avevano nulla a che fare. Ma per fortuna oggi che non ero nella mia chiesa ma in giro ho trovato un bravo sacerdote che ha detto messa in 45 minuti, coi canti, le preghiere dei fedeli e una ottima omelia in cui ci richiamava a capire cosa vuole Dio senza fermarci ai soli precetti. Se fosse stato facoltativo magari me ne sarei andato come fanno in tanti , irrispettosamente, al termine della messa al canto finale senza aspettare ch esca il celebrante.

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Anch’io ho fatto come GIAN, cerco di andare il più sovente possibile in una Cappella dove si celebra la messa secondo il Messale Romano, nessuno manda chierichetti e chirichette in giro a stringere mani, nessuno schitarra accompagnando testi melensi, nessuno mi dice con aria ispirata “per pregare leggo solo i Salmi, come faceva Gesù” è simil baggianate neo catecumenali… Nessuno mi impone di fare la Comunione in piedi né di profanare l’ Ostia… Non penso ci sia bisogno di proporre altri cambiamenti alla Santa Messa, solo di eliminare gli scempi fatti e quelli che si sono succeduti. Sono sicura che se si tornasse alla Santa Messa come DIO COMANDA in tutta la Chiesa, allora il Signore manderebbe ancora “tutti quelli che erano sulla via della salvezza”, e anche tanti sacerdoti santi, e NON tanti sacerdoti omosessuali.O eretici. Cose, entrambe, che alla fede NON fanno bene.Sia lodato Gesù Cristo.

  • Mary ha detto:

    Caro Tosatti, doveva uscire! Se in una chiesa, all’inizio dell’omelia, una decina di persone escono e rientrano all’inizio del Credo, dopo un paio di domeniche, il celebrante si accorge che escono proprio per non ascoltarlo. Così si becca l’umiliazione di non essere gradito nelle sue scempiaggini.
    Tanto la messa vale lo stesso anche senza omelia.

    • Iginio ha detto:

      e così avrebbe spezzato la Messa: esattamente quello che Tosatti rimproverava a questi celebranti da strapazzo.

  • Mari ha detto:

    Oggi, dovendo assistere la mia mamma, purtroppo non posso assistere alla S. Messa, ma mi è stato suggerito di recitare un Rosario intero e di leggere e meditare le letture della Messa di oggi per ubbidire al III comandamento.

    Comunque la Messa mi manca molto perché da qualche anno ho scoperto la sua assoluta importanza (anche di quella “feriale”).

    Per singolare (e immeritata da parte mia) grazia, infatti, da qualche anno posso giovarmi della Messa “vetus ordo” … e sto sviluppando una sorta di allergia alle celebrazioni postconciliari.

    Considerando la liturgia come “proprietà di Dio” non posso più sopportare di vedere la Santa Messa ridotta a una specie di rappresentazione del tipo “questa sera si recita a soggetto” con continue varianti nate dalla fantasia del celebrante… e certo il latino, come lingua della Messa, sarebbe da solo un grosso ostacolo per i preti “creativi” (ma questa è una delle giustificazioni meno importanti che si potrebbero portare per motivare il ritorno alla celebrazione in latino).

    Adesso non riuscirei più a considerarmi a posto col III comandamento approfittando delle, molto più vicine e comode, messe ordinarie… può essere che per altri bastino, considerando la loro retta intenzione di ubbidire a Dio… ma a chi è stato dato di più viene richiesto di più, e io tradirei un dono che Dio mi ha fatto, quindi…

    E le prediche che ascolto non sono noiose, ecologiche o politicizzate: sono… cattoliche, quindi interessanti, istruttive e utili.

    Se qualcuno volesse, poi, poter seguire prediche con un capo, una coda, e un contenuto cattolico, suggerirei la S. Messa in diretta della Fraternità Sacerdotale S.Pio X, che si può seguire in diretta alle 10.30 della domenica (la mia mamma -90 anni- ne ha seguita una e ha commentato: “Che bella predica!).

    Logicamente sottoscrivo anch’io la proposta di Equesfidus per il ritorno al rito preCVII : al momento sembra solo un’illusione, ma… “giova sperare (e implorare Dio in merito), mio caro Renzo”!

    • Alessandro2 ha detto:

      In diretta dove?

      • Mari ha detto:

        Andando sul sito della Fraternità Sacerdotale san Pio X si può trovare l’ indicazione per seguire la S. Messa in diretta tutte le domeniche…. Tranne quella appena passata perché c’ era il pellegrinaggio ad Assisi (mi pare) .

  • deutero.amedeo ha detto:

    L’esempio viene dall’alto, dal finestrone dell’ultimo piano del Palazzo Apostolico.
    Ecco come.
    Dice il Vangelo (della Messa di oggi):
    “Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.”
    Dopo l’editing di Papa Francesco, leggiamo:
    Non lasciarsi contaminare da questo mondo significa vigilare perché il nostro modo di pensare e di agire non sia inquinato dalla mentalità mondana, ossia dalla vanità, dall’avarizia, dalla superbia.
    Scomparsi : impurità e adultèri, ma anche furti, omicidi, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, stoltezza.
    Ma chi sono io per criticare?

  • Nat ha detto:

    Don Angelo, il prete di quando da ragazzino andavo all’oratorio, diceva che nella “predica” i primi 5 minuti sono per Dio, i secondi per il prete (cioè la sua vanagloria), i terzi per il diavolo.
    Mi pare, ancora oggi, un eccellente consiglio ( ovvio, a prescindere dai contenuti).

    • GMZ ha detto:

      Userò questa esatta ripartizione con un sacerdote di mia conoscenza (bonariamente soprannominato “don ventiminuti”)!
      Io ho la fortuna di poter frequentare una messa VO celebrata da un sacerdote che spende 7 minuti per la predica quando tutti vorrebbero che parlasse più a lungo – tanto è coinvolgente – ma ricordo che in tempi meno felici “usavo” la predica come penitenza, sforzandomi di prestare attenzione a tutto ciò che il sacerdote diceva… Talvolta la sofferenza era fisica, tanto per l’imperizia oratoria quanto per le pircherie vaticanoseconde che toccava ascoltare, ma non posso certo dire che il mio esercizio sia stato vano…!
      Ossequi.

  • Carolus ha detto:

    Ho sempre vivo il ricordo del mio cappellano militare che, intervistato da non mi ricordo quale rotocalco televisivo, sul come deve essere l’omelia in una Messa per giovani alle armi (Messa ovviamente facoltativa, ma in la chiesa era sempre stracolma e con servizio liturgico che faceva le prove ogni venerdì prima del contrappello e coro con organo) disse all’intervistatrice, Paola Saluzzi, che la predica doveva essere come la minigonna : “corta, aderente alla vita e aperta al mistero”.
    Non penso abbia fatto una grande carriera ecclesiastica, ma la chiesa era sempre piena e molti ragazzi venivano preparati alla Cresima e qualcuno anche al Battesimo.

    • Iginio ha detto:

      è bello ciò che lei racconta, dato che sui cappellani militari circolano molte cattiverie e voci critiche, anche da parte del clero (quello più pettegolo, ovviamente), e in ogni caso l’ambiente di caserma era uno dei più difficili anche per il semplice laico fedele.

  • Francesca ha detto:

    Plaudo all’iniziativa e aggiungerei un’ulteriore snellimento con l’abolizione della preghiera dei fedeli… stiamo facendo davvero fatica ad andare a messa volentieri …

    • Anonima ha detto:

      Se si raccogliessero firme per l’abolizione della preghiera dei fedeli, sarei la prima firmataria. Non ce la si fa a sentirne di ogni specie tutte le volte. Sarebbe meglio che dicessero:”preghiamo per tutto”.Mi è talmente insopportabile questo passo (fra l’altro facoltativo), che generalmente non rispondo e qualche volta rimango pure seduta.
      Quanto alle omelie, tutte di un modernismo nauseante, meglio leggere nel frattempo qualche piccola riflessione, se si possiede un buon messalino, tipo quello delle Suore Francescane dell’Immacolata.

      • Mari ha detto:

        La “preghiera dei fedeli” oltretutto passa il concetto che siamo noi a dover “chiedere” a Dio ciò che riteniamo un bene per noi… come se Lui non sapesse perfettamente qual è questo nostro vero“bene” e tocchi a noi informarlo, mentre nella S. Messa è proprio suo Figlio che si offre in sacrificio a Lui anche per ottenere a noi il vero Bene…

        E forse anche grazie alla “preghiera dei fedeli” tanti cattolici non riescono più ad accettare la volontà di Dio quando non asseconda i loro desideri: conosco alcuni che avrebbero una gran voglia di “dirne quattro” all’Onnipotente e sono convinti che sarebbe un loro diritto farlo.

        • deutero.amedeo ha detto:

          Non ho voglia d’andare a ricercare con esattezza come, quando e dove l’ha detto, ma ricordo con precisione che Papa Francesco ha affermato che Dio è contento anche quando ci arrabbiamo con lui (Dio) perché anche l’arrabbiarsi con lui è un modo per esprimergli la nostra fede. Non c’è asinata che tu possa pensare che Bergoglio non l’abbia già detta. Come ad esempio che le persone della Trinità discutono e litigano talvolta fra loro.

        • Non Metuens Verbum ha detto:

          la cosiddetta preghiera dei fedeli viene presa da appositi libretti formato piccolo messale, che riportano sul frontespizio il nome dell’autore: Don Tizio, Monsignor Caio… ma delle formulette ipocrite create da costoro, n.m.n.p.f.d.m.

          Un autore peraltro non credente e per di più dedito a superstizioni esoteriche, ha tuttavia scritto una formidabile satira delle preghiere dei fedeli: Mark Twain , Lettera dell’Angelo del Protocollo, in appendice al romanzo Viaggio in Paradiso. Leggetevela.

          • GMZ ha detto:

            La “preghiera dei fedeli” è il sigillo massonico della mensa eucaristica .
            Cercate una messa in latino, seguitela per un mese, poi ditemi se ce la fate a tornare alla messa di Bugnini&Co.
            Provate!

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            GMZ,
            la preghiera dei fedeli non si chiama così perché detta dai fedeli, ma in contrapposizione alla preghiera dei catecumeni che la precedeva e adesso non c’è più. Intanto è una preghiera diaconale, con una monizione iniziale e orazione conclusiva sacerdotale. E’ di antichissima origine, si chiama anche preghiera universale, cioè per tutti, e nei riti orientali ce ne sono parecchie dall’inizio della Divina Liturgia alla fine.
            E’ stata ripristinata dal venerabile Pio XII: si diceva in italiano, benché tutto il resto della Messa fosse in latino. La sua forma più solenne nel rito romano è quella delle orazioni del venerdì santo. Che cosa è capitato nel tempo? Che il Messale di Paolo VI ha messo alcuni formulari, autorizzando a una loro libera formulazione, che dovrebbe essere controllata però dal celebrante, se non le ha composte o scelte lui stesso, per evitare prolissità, banalità, eresie, ripetizioni, ecc. Quindi:
            a) non c’è nulla di massonico e non c’entra nulla Mons. Bugnini, il Messale è stato varato dal papa Paolo VI;
            b) il modo di attuare questa preghiera spesso è fuori controllo. Le autorità devono intervenire qui.

  • Frankie ha detto:

    Grazie Signor Tosatti,

    Ha perfettanente raggione.

    Ma mi spieghi una cosa, come mai sono quasi sempre i laici a lamentarsi di questi abusi e quasi mai i vescovi che dovrebberò vigilare sulla liturgia ?

    Dovremmo forse un giorno creare un TripAdvisor per dare una notazione a preti, vescovi o parocchie ?

    • Alessandro2 ha detto:

      Domenica 19 ho avuto la fortuna di sentire un’omelia siffatta: dopo il Vangelo, molto pregnante e ben proclamato (“Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno”) il sacerdote fa una pausa e dice “PIU’ CHIARO DI COSI’!”. Ci rialziamo tutti subito per il “Credo”.
      Per dire che talvolta non servono troppe parole; basta pensare alle Sue parole, che davvero penetrano nel profondo del senso dell’esistenza.

  • Corrado Bassanese ha detto:

    …e le canzoncine durante la comunione, dove le mette?
    Possibile che uno debba essere distratto durante il colloquio con Gesù? Magari il Buon Dio le gradisce lo stesso…

  • Mary ha detto:

    E poi, lasciatemelo dire: quel ” buona giornata” dopo la benedizione finale al quale tutti o quasi rispondono ” grazie altrettanto” è quasi stomachevole, di una grossolanità che si potrebbe evitare, Tutti ad imitare il capo come se altrimenti la messa è non valida.

    • carla ha detto:

      concordo! davvero stomachevole!
      Se poi, invece di impartirci la Benedizione i celebranti ora cambiano formula e invocano “CI BENEDICA…”
      Oggi ho assistito a ben 14 minuti di predica di cui ricordo solo che i politici danno sempre la colpa ad altri…
      Anche quel andare a dar la mano a tutti invece di pensare a dare il perdono alle persone che mi fanno del male
      distrae eccome!

  • EquesFidus ha detto:

    Più che altro, basterebbe ripristinare il rito romano: l’omelia ne è una parte facoltativa, limitata alla Messa festiva e non è una parte della Messa stessa (cosa sottolineata dal celebrante, che si toglie pianeta e manipolo prima di predicare), per cui il fedele può scegliere se seguirla (qualora sia realmente utile ed edificante) oppure dedicarsi ad altre attività pie, quali la recita del Rosario o il sacramento della Confessione. Allo stesso modo, basterebbe tornare all’uso tridentino di limitare lo scambio della pace (con un bacio, non con una stretta di mano che non ha alcun senso) solo a coloro che servono all’altare e, con l’uso di uno strumento apposito (la pace, appunto), alle autorità laiche in casi eccezionali. Anche la soppressione dell’inutile preghiera dei fedeli, spesso con testi che di cattolico hanno ben poco, aiuterebbe non poco la Messa in forma ordinaria, in quanto durerebbe al massimo quaranta minuti (omelia esclusa, la quale dovrebbe essere più breve possibile) e non si perderebbe dietro “alle farfalle”.

  • Klaus B ha detto:

    Aggiungo: una volta, a S. Francesco a Ripa, splendido Santuario a Trastevere, affidato ai Frati Minori, sentii commemorare un Padre francescano.
    Fu ricordato un suo motto, secondo il quale l’omelia deve seguire il principio delle tre C: essere Cattolica, Chiara e Concisa.
    Non saprei dire quale delle tre sia mediamente meno rispettata.

  • Luigi ha detto:

    caro Tosatti, un consiglio fraterno per il bene assoluto della sua anima: frequenti con assiduità la s. Messa alla chiesa della Trinità dei Pellegrini vedrà che sparirà qualsiasi tentazione di uscire dalla chiesa e la sua fede ne sarà rafforzata!!! con affetto fraterno. Luigi

  • Manuela Salvador ha detto:

    Si Marco, scusa se mi permetto di darti del tu.
    Silenzio. Eviteremmo di dover ascoltare stupidaggini e/ o incredibili esegesi senza altrettanti comportamenti esemplari. “Fate quello che dicono ma non agite secondo le loro opere”.
    Ne fa atei più una omelia da capogiro sapendo cosa accade dopo nel reale che un sano silenzio di “indegnità” a proferire parole sulla Parola.
    “Omelisca” chi crede di nome e di fatto.
    Ottima proposta. E se il Papa non raccoglie, lo faccia Il clero che ti legge.

  • Klaus B ha detto:

    metterei 75.000 pollici alzati se fosse un post su Facebook

  • Carlo ha detto:

    Gentile Dottor Tosatti,
    mi permetto di condividere quanto ha scritto.
    Per la mia professione, ho dovuto assai di frequente spostare la mia residenza. Non volendo rinunciare alla Santa Messa Domenicale, sono stato tante volte costretto ad ascoltare discorsi che non saprei come definire in termini appropriati, volendo ad ogni modo mantenere il rispetto.
    Qualche volta mi sono anche innervosito, uscendo fuori (capitò ad esempio quando si annunciò che il microfono sarebbe stato ceduto ad Erri De Luca). Poiché l’umorismo non nuoce alla Fede, il più delle volte sono invece rimasto, prevalendo il carattere esilarante dei contenuti.
    Comunque, con un po’ di fatica e con crescenti difficoltà nel tempo, alla fine sono sempre riuscito a trovare un Presbitero orientato a parlare solamente e bene di Nostro Signore.
    Saluti cordiali.
    Carlo.

  • Anna ha detto:

    L’omelia, a mio avviso, pone problema quando il sacerdote non è seriamente formato e vero fedele, quando, invece che essere momento di riflessione sulle Scritture appena lette, diviene occasione per il sacerdote di diffondere il proprio verbo invece che quello di Cristo .
    Se il sacerdote è all’altezza del suo ministero, l’omelia può divenire momento di discernimento e aiuto per le coscienze, per questo non sono convinta sia positivo il relegarla al termine della celebrazione, seppur purtroppo alla luce del clero oggi presente, il rischio di omelie squinternate è molto alto.
    In tal caso consiglio, come faccio io di cambiare parrocchia e trovare una chiesa ove vi sia un sacerdote che parla veramente nel nome di Cristo e non suo, non è facile, ma non impossibile.

  • Nicola B. ha detto:

    Non si va più alla Messa perché si è persa la fede e non si sa più che è un COMANDAMENTO quello di santificare le feste.

    • Lucy ha detto:

      Hai perfettamente ragione !
      Diceva Papa Benedetto che ogni crisi in qualsiasi campo :sacerdotale , matrimoniale , dottrinale etc è sempre una crisi di Fede. Nel caso specifico la gente non va a messa perchè ha perso ( o gliel’hanno fatta perdere) la Fede che andare alla Santa Messa sia un COMANDAMENTO del Signore.

      • deutero.amedeo ha detto:

        Per la precisione: è un Precetto della Chiesa in applicazione di un Comandamento di Dio.

        • luisa S. ha detto:

          3° comandamento – Ricordati di santificare le feste – Credo non ci sia miglior modo di santificare la festa che partecipando alla S. Messa ed è per questo che la S. Chiesa obbliga questo ogni festa comandata

  • Gian ha detto:

    Sfonda una porta aperta caro Tosatti. Troppe volte ho sentito bestialità insopportabili ed altre me ne sono state riferite. Chissà certi preti dove sono stati allevati. Grazie a Dio recentemente ho risolto trovando un’oasi dove posso assistere alla Santa Messa “di sempre” e il problema per me non esiste più, anche per quanto riguarda le schitarrate e le chiassate varie che non riuscivo più a sopportare e i baci e abbracci che servono solo a buttarla in vacca. Mi scuso per i termini ma credo che rendano bene l’idea. Hanno voluto privilegiare le parole rispetto alla preghiera. Buona la sua proposta, comunque, meno chiacchiere e meno distrazioni.

  • Echenique ha detto:

    Me adhiero, con pleno convencimiento, a la propuesta de Marco Tosatti de posponer la homilía para el final de la Misa y hacerla voluntaria.

  • deutero.amedeo ha detto:

    Aspetto con impazienza di sentire Papa Francesco all’Angelus poi dirò la mia…..
    Buona domenica a tutti.

  • Adriana ha detto:

    Coreografia…anche nel Santuario è valida. Penso agli equivalenti di un Marius Petipa o di un Nureyev. Purtroppo oggi dominano e ” spopolano” le “coreografie” di Gianluca Vacchi .:–)))

  • franz ha detto:

    Geniale ! TOSATTI LEI è GENIALE . Omelia dopo la messa con la facoltà di contestare chi la fa se dice stupidaggini ??

    • Ira Divina ha detto:

      Ancora più geniale la tua proposta! Si, con possibilità di contestare tutte le bestialità e le sciocchezze che si dicono o anche le eresie veicolate da preti impreparati. Di omelie sceneggiate poi, non ne parliamooooo!

  • ROMEO lanzarini ha detto:

    Davvero una buona idea, circa 3 minuti di omelia sul vangelo e alla fine, come si faceva una volta ai Vespri , omelia su etica, ascesi, valori, catechismo.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Omelia…ordalia…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

    • GMZ ha detto:

      Mi perdoni signor Nuccio,
      ma questa sua mania di segnalare il blog a lei caro con “agganci” pretestuosi non è un po’ stucchevole?
      Non è mia intenzione (giacché il nostro ospite è benevolo con i suoi commenti tanto quanto con i miei), ma almeno che ‘sto benedetto gatto avesse qualche attinenza con la materia di cui si discute…!
      Aspetti, che faccio da me:

      Critica…
      off topica…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

      Ossequi!