POLONIA, AMORIS LAETITIA. COME E PERCHÉ PAROLIN HA PREMUTO SUI VESCOVI POLACCHI PER AMMORBIDIRLI.

30 Giugno 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Qualche settimana fa, su La Nuova Bussola Quotidiana, raccontavo di come i vescovi polacchi avessero finalmente varato un documento pastorale di interpretazione e lettura della discussa e discutibile esortazione post-sinodale Amoris Laetitia.

Scrivevo: I vescovi polacchi hanno lavorato per circa sette mesi a un documento pastorale che tenesse conto dell’esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia. Il testo è stato reso noto ieri mattina, con il titolo Indicazioni pastorali alla luce dell’Esortazione apostolica Amoris Laetitia. Il nodo, come era prevedibile, era quello dell’ammissione ai sacramenti dei divorziati risposati, contenuto nelle famose “noticine” a piè di pagina del capitolo VIII. Alcune conferenze episcopali – quella tedesca, quella argentina – si sono affrettate a darne interpretazioni le più ampie possibili, creando polemiche che non si sono ancora assopite, anche in mancanza di una chiara risposta da parte del Pontefice a tutte le sollecitazioni ricevute a ogni livello in questi anni. Dalla lettura del documento emergono diversi punti di interesse, e un’assenza: non vi si parla di ammissione dei divorziati risposati, la cui prima unione è ancora valida, ai sacramenti. Una prima bozza di lavoro, nell’ottobre dell’anno scorso, era però molto categorica.

In essa si parlava de:«I cattolici dopo la disintegrazione di un matrimonio sacramentale che vivono insieme senza una regolazione legale oppure in una nuova unione civile». Il N. 44 del testo affermava:“Dopo la disintegrazione di un matrimonio sacramentale può sorgere un trauma all’istituzione del matrimonio. Succede che gli individui, avendo sperimentato il dramma della disintegrazione del matrimonio, abbiano intrapreso una nuova relazione informale. Alcuni hanno impegnato nuovi impegni attraverso il matrimonio civile. In entrambi i casi, attraverso la vita more uxorio, si trovano in una situazione irregolare che impedisce loro di ricevere l’assoluzione e di ricevere la Santa Comunione. Tuttavia, si dovrebbe ricordare la pratica della Chiesa, con la quale, la riconciliazione nel sacramento della penitenza – che aprirebbe la strada al sacramento eucaristico – può essere accordata solo a quelli che, pentiti di aver violato il segno dell’Alleanza e della fedeltà a Cristo, sono sinceramente disposti ad una forma di vita non più in contraddizione con l’indissolubilità del matrimonio. Ciò comporta, in concreto, che quando l’uomo e la donna, per seri motivi – quali, ad esempio, l’educazione dei figli – non possono soddisfare l’obbligo della separazione, ‘assumono l’impegno di vivere in piena continenza, cioè di astenersi dagli atti propri dei coniugi’”.

Nel testo pubblicato ieri nel sito della Conferenza Episcopale Polacca e approvato dall’Assemblea Generale di venerdì scorso si insiste molto sui criteri pastorali dell’accoglienza, dell’accompagnamento, del discernimento e dell’integrazione. Ma il comunicato stampa di accompagnamento dice: “Il testo non contempla la questione di accostamento al sacramento dell’Eucaristia delle persone in unioni non sacramentali”.

Uno spostamento di sicuro c’è stato, da quel primo testo, che ribadiva con tanta forza il magistero di San Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, e sembrava non voler tenere conto delle furbe noticine infilate a piè di pagina dal Pontefice regnante. Che cosa era successo? Ce lo ha rivelato ieri il sito LaFedeQuotidiana. Ecco che cosa scrive:

Siamo in grado di svelare, in esclusiva, i retroscena ed i motivi che hanno portato la Kep ( la Conferenza Episcopale della Polonia) a redigere un nuovo documento interpretativo di Amoris Laetitia molto diverso dalla bozza – schema apparsa  sui giornali lo scorso autunno, bozza che non era stata affatto gradita in Vaticano.

Che cosa è  accaduto in questi mesi di laborioso silenzio una volta trapelato il testo autunnale, molto restrittivo e fermo nel dire di no alla comunione per il divorziato risposato civilmente? Verso i vescovi polacchi è partito un forte pressing da Roma. Ottime ed attendibili fonti  sulla riva della Vistola ci dicono che si sia mosso proprio il Segretario di Stato cardinale Piero Parolin con messaggi di questo genere rivolti ai vescovi polacchi: ” Davvero volete rompere l’ unità col Papa, ve ne rendete conto?” A tutto questo si è aggiunta un’ incessante opera di convincimento del Nunzio Apostolico a Varsavia Monsignor Salvatore Pennacchio, presente alle plenarie della Kep e molto attivo nel contattare i vescovi meno disponibili al cambio.

Non  a caso,  verso la Chiesa polacca sono arrivati  recentemente segni di apertura sotto forma di nomine  di prestigio, per esempio una elevazione cardinalizia e quella pesante di Monsignor Hoser a Medjugorje: un caso? A volte si è sfiorata la rottura, ma alla fine i vescovi polacchi hanno scelto la via della obbedienza, formalmente all’unanimità, ma con molti mal di pancia. Mal di pancia che restano nel clero di base, specie nelle campagne e nella potente Radiomarija che non ha gradito, alla pari di Nasz Dziennik.

Un vescovo  polacco ci ha rivelato che  l’approvazione del documento, senza l’indicazione della interpretazione del capitolo 8, è stata fatta per evitare il bis di quanto avvenuto in Germania per la intercomunione.  Ma molti ordinari continuano a nutrire dubbi e perplessità soprattutto sui concetti di accompagnare, discernere, integrare che reputano scatole  vuote, perché è impossibile per loro andare contro la dottrina dei sacramenti. Sempre le nostre fonti rivelano che qualche vescovo  ha usato questa espressione  per giustificare l’ approvazione: ” Meglio non buttare olio sul fuoco”. E così, seguendo i ” suggerimenti” di Roma ,il nuovo documento, depurato dalle parti poco… misericordiose,  è stato affidato per la redazione a Monsignor Wiktor Skworc, ordinario di Katowice, molto apprezzato da Bergoglio, e al suo gruppo di lavoro. Per la cronaca, Monsignor Skworc si è ultimamente messo in luce per aver allontanato, senza  motivo, il direttore del  giornale diocesano Goscniedzielny, allineato su posizioni più tradizionaliste. Da quel momento, il giornale ha perso molte vendite ed è in crisi.

Bruno Volpe







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25 commenti

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Stimato Direttore:
    “Se Dio non accorcia i tempi” a Francesco secondo i miei calcoli gli rimangono come minimo 10 anni più.
    Il Potere che ha Francesco comparato col Potere che avrà l’Anticristo, è come paragonare una pistola di plastica da un bambino che lancia acqua, con la somma di tutto l’arsenale atomico conosciuto e sconosciuto degli Stati Uniti, Russia, Francia, Regno Unito, Israele e Cina.
    Insomma, che se “Dio non accorci quelli giorni non si salverebbe nessuno”: Matteo 24:22 / /Marco 13:20: Nessuno!
    Estimado Director:
    “Si Dios no acorta los tiempos” a Francisco según mis cálculos le quedan como mínimo 10 años más.
    El Poder que tiene Francisco comparado con el Poder que tendrá el Anticristo, es como comparar una pistola de plástico de un niño que lanza agua, con la suma de todo el arsenal atómico conocido y desconocido de Estados Unidos, Rusia, Francia, Reino Unido, Israel y China.
    Es decir, que si “Dios no acortas esos días no se salvaría nadie”: Mateo 24:22 //Marcos 13:20: ¡Nadie!

  • Margziam ha detto:

    IN CAUDA VENENUM

    “(…) Da quel momento, il giornale ha perso molte vendite ed è in crisi.”

    … mutatis mutandis …

    “ha misericordiosamente allontanato dalla Chiesa (leggasi commissariamento persecutorio) I Frati Francescani del’Immacolata … da quel momento le vocazioni, già in crisi, sono precipitate in caduta libera”.

    MA DOVE VOGLIAMO ARRIVARE?!?! BOH?!?!?!

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    Le profezie della Beata Anna Caterina Emmerich

    “Vidi anche il rapporto tra i due papi… Vidi quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa. L’ho veduta aumentare di dimensioni; eretici di ogni tipo venivano nella città (di Roma). Il clero locale diventava tiepido, e vidi una grande oscurità…”

    “Vedo il Santo Padre in grande angoscia. Egli vive in un palazzo diverso da quello di prima e vi ammette solo un numero limitato di amici a lui vicini. Temo che il Santo Padre soffrirà molte altre prove prima di morire. Vedo che la falsa chiesa delle tenebre sta facendo progressi, e vedo la tremenda influenza che essa ha sulla gente. Il Santo Padre e la Chiesa sono veramente in una così grande afflizione che bisognerebbe implorare Dio giorno e notte”. (10 agosto 1820)

    “Poi vidi un’apparizione della Madre di Dio, che disse che la tribolazione sarebbe stata molto grande. Aggiunse che queste persone devono pregare ferventemente… Devono pregare soprattutto perché la chiesa delle tenebre abbandoni Roma”. (25 agosto 1820)

    POI ….. CREDETECI O NO … IO CI CREDO!!! E VEDO CHE QUESTA DESCRIZIONE SI ATTAGLIA PERFETTAMENTE ALL’INFAUSTISSIMA SITUAZIONE ATTUALE.

  • Dubia ha detto:

    Sarà stato alla riunione del Bildenberg che hanno consigliato a Parolin di dire due parole alla Chiesa polacca?…

  • Lucidator ha detto:

    Non è sorprendente che quanto sta accadendo nel corso del regno quasi del tutto (ma non del tutto) incontrastato di questo papa, apice peraltro di un processo iniziato col “papa buono”, sia stato prefigurato in modo davvero impressionante e quasi alla lettera nel romanzo “Il padrone del mondo” di Robert Benson, pubblicato più di cent’anni fa?

    E non è forse ancora più sorprendente che Bergoglio abbia pubblicamente citato quest’opera, sollecitandone la lettura?

    Pare che abbia così voluto con divertita perfidia dire la verità e farsi nel contempo crudelmente beffe del popolo cattolico fingendo di affermare l’esatto contrario, mentre invece tutte le sue azioni seguono il copione immaginato da Benson per dare attuazione ai contenuti di quella stessa diabolica verità.

  • deutero.amedeo - biblista ha detto:

    Resistendo al bisogno compulsivo di scrivere sbruffonate che mi fanno fare le figure del menga (come ha scritto di me un simpatico interlocutore di questo blog) mi limito a riportare, a mo’ di stimolo a riflettere, alcuni versetti del Salmo 1, senza commenti.

    [1] Beato l’uomo che non segue il consiglio degli empi,
    non indugia nella via dei peccatori
    e non siede in compagnia degli stolti;
    [2] ma si compiace della legge del Signore,
    la sua legge medita giorno e notte.

    [6] Il Signore veglia sul cammino dei giusti,
    ma la via degli empi andrà in rovina.

    Ad meliora.

    • alice ha detto:

      stolti : in alcune traduzioni c’è scritto SCHERNITORI.
      Ci sono persone che recitano questo salmo ogni mattina ed invece che stolti dicono DERISORI.
      I due termini, cioè schernitori e derisori, tra loro sono più simili dello stolti utilizzato da Amedeo.

  • Nicola ha detto:

    In ogni caso, i Vescovi Polacchi , secondo me, nel caso qualcuno dovesse interpretare male il loro nuovo documento in Polonia , saprebbero bene correggere senza mezzi termini a voce, le erronee interpretazioni. Loro non le mandano a dire.

  • BrokenOutInLove ha detto:

    Adesso ci manca solo che vengano meno anche i pastori della Polonia, una delle ultime roccaforti dell’autentico cattolicesimo.

    È evidente che da Roma soffi un vento di regime, ma adesso comincia a non essere più accettabile che i pastori pieghino il capo per paura di essere dichiarati scismatici. Lo scisma è già nei fatti: quando in Argentina e in Germania si applica AL in un modo e altrove in un altro, l’unità della Chiesa è già venuta meno.

    E la rottura, creata dall’attuale gruppo dirigente che spadroneggia in Vaticano, si è consumata su un tema dirimente quale l’indissolubilità del matrimonio stabilita da Nostro Signore Gesù Cristo. Posso capire la prudenza iniziale, ma dopo 5 anni di questo pontificato i pastori consapevoli di quanto sta accadendo non possono più tacere: qui c’è in gioco la salvezza delle anime, il gregge è confuso e ognuno va per la sua strada.

    Credo che a quanti stanno tacendo il Signore chiederà conto, questo è il tempo in cui avremo più che mai bisogno della voce e del coraggio di gente come San Domenico da Guzman, S.Caterina da Siena, S.Antonio da Padova, S.Teresa d’Avila, giusto per citare solo alcuni esempi.

  • Mario Armosini ha detto:

    Come disse San Paolo nelle sue lettere: la carne ha desideri contrari allo spirito, e , lo stesso richiede i suoi sacrifici perché l’uomo segua gli insegnamenti del vangelo. Per quanto riguarda la mia persona, dopo, 44 anni di matrimonio, non ho alcuna difficoltà ad affermare che, con mia moglie viviamo come fratelli, e per non incorrere in errori, ciascuno dorme nel proprio letto.
    La carità e le comprensione è sempre presente nelle nostre azioni. Auguro che tutte la famiglie si comportino nel simile modo.

  • Lucy ha detto:

    Un’altra pagina vergognosa di questo pontificato.La frase di Parolin :” Volete rompere l’unità col Papa?” significa che interpretare un documento come A.L. che è il concentrato dell’ambiguità secondo la linea del Magitero secolare della Chiesa e del Catechismo è ” rompere l’unità col Papa ” .Il colmo !!!.
    Questa frase è avvalorata dal pressing sui vescovi polacchi partito subito a ottobre 2017 dopo la comparsa del primo documento su cui uscì anche un art.diStilum ” La coferenza episcopale polacca SOTTO TORCHIO “.
    Questa è la prova provata di un “regime ” che avanza a tappe forzate e non ammette eccezioni di fedeltà al Magistero di sempre ma solo uniformità totale al nuovo corso.
    Comunque devo dire che i vescovi polacchi sono riusciti a uscire dallo stritolamento bergogliano con dignità e di questo vanno ringraziati.

  • Bacaicoa Hualde,Carlos Maria ha detto:

    Vero, Vero, Signore Tossani.

  • pier luigi Tossani ha detto:

    morale della favola:

    …che bello essere laici, e poter dire forte e chiaro, serenamente e liberamente, che amoris letizia, al capitolo 8, è un testo ambiguo, eretico e perverso, che va contro Dio e contro l’uomo. E che, nel resto, è una gran stucchevole pappardella cartacea, montata apposta a servizio del cap. 8 (come ha detto a suo tempo mons. Bruno Forte, senza essere stato smentito), che non serve a nulla, nel far crescere il popolo di Dio.

    Ancora più bello sarebbe essere chierici, e dire la stessa cosa.

    E’ evidente che, visti i rapporti di potere, ora la questione resta sospesa, ma verrà ampiamente regolata nel Giorno del Giudizio, per i suoi protagonisti, e, spero caldamente, presto anche in terra, dai prossimi successori del Pontefice regnante.

    • EquesFidus ha detto:

      Ne dubito seriamente, basta vedere la composizione del Collegio cardinalizio oggi rispetto a quello di 5 anni fa. Il prossimo pontificato, in quanto ad esternazioni eterodosse e ad atti ambigui e di arbitrio, farà probabilmente sembrare, a meno di un miracolo, quello attuale robetta da niente. D’altro canto, non si pensi che Francesco sia sorto dal nulla, o che sia un unicum nel panorama del clero italiano e mondiale: le sue posizioni sono la fase finale di un processo che ha subito una grossa spinta negli ultimi decenni. Ricordiamoci che non si è fatto prete, o vescovo, o cardinale da solo.

      • Kosmo ha detto:

        @EquesFidus:
        come mai non commenti più su UCCR?
        Hanno bannato anche te?

        • EquesFidus ha detto:

          Molto più semplicemente, caro Kosmo, perché non ho voglia né tempo da passare su un sito che reputo inutile se non, allo stato attuale delle cose, dannoso.

      • GMZ ha detto:

        Vero verissimo.
        È dal “papa buono” in poi che ci sciroppiamo la deriva massonica e luterana della Chiesa. E non potrà che andare peggio, finché Gesù non dirà “basta”.
        Bergoglio è solo il primo papa che getta la maschera, ma quelli che da Roncalli in poi l’hanno preceduto non è che fossero agnelli.
        Come sempre, non ci resta che pregare. Per noi, per loro, per tutti.
        Ossequi.

        • giovanni ha detto:

          Condivido questa soluzione.PREGARE!! Tanto,Tanto,insieme anche.Per la nostra Chiesa Cattolica,per i “pastori” fedifraghi (se la vedranno loro con Dio per il loro agire) affinchè abbiano il coraggio di affrontare il martirio .La Chiesa dei “veri Cristiani”(=vedi litanie Mariane) rinascerà,ne sono convinto,non dall’alto della gerarchia ma dagli umili,veri fedeli a CRISTO,AL VANGELO ED ALLA TRADIZIONE DI SEMPRE,AL CATECHISMO.Conserviamo questa Fede sfruttando le ambiguità dell’attuale insegnamento nella parte più prossima alle verità evangeliche.Soprattutto consolidiamoci con forza intorno alla ss.Eucarestia,altro elemento picconato da molta parte dell’odierno magistero.

        • EquesFidus ha detto:

          Piano, però: io non ho detto questo, né dubito della buona fede di certi pontefici. E’ solo che la malafede di certuni (vedasi mons. Bugnini) è purtroppo fuori discussione, come pure lo è il fatto che certi pontificati “mediatici” (in particolar modo quello di Paolo VI) si sono dimostrati deboli ed incapaci di risolvere i problemi dilaganti del post-Concilio (di cui si sono ben presto impadroniti modernisti ed eretici di vario ordine e grado).

  • Giuseppe Marson ha detto:

    Egregio Tosatti,
    Mi permetta di far questa domande ai numerosi cardinali “misericordiosi”
    Ma davvero il Papa vuole rompere l’unità con la bimilleneria tradizione apostolica,per quello che concerne i Sacramenti, sa che questo sta rischiando?
    Se ne rende davvero conto? Voi ve ne rendete conto?
    Voi lo state aiutando a confermare i fratelli nella Fede in Cristo ad annunciare Cristo presente qui ed ora nella Sua Chiesa ?Lo state aiutando ad annunciare la Verità del Vangelo senza compromessi.
    Grazie a Dio mi consola e mi da pace la certezza che Cristo presente è superiore sia al tempo e allo spazio.
    Cristo vince Cristo regna Cristo impera.

    • Pier Luigi Tossani ha detto:

      @GIUSEPPE MARSON

      concordo, e aggiungo che una parte infinitesimale del Corpo di Cristo, nelle Specie Eucaristiche, ha lo stesso medesimo valore dell’intero Corpo di Cristo, nelle medesime Specie.

  • Frsncesco ha detto:

    Insomma, ancora una volta, i fatti dimostrano incontestabilmente che ai vertici del clero ci sono o traditori o opportunisti o pusillanimi (il termine appropriato sarebbe un altro …). Ovunque! Non se ne salva uno!
    Più li conosco, più mi ripugnano. Sarebbero capaci di rendere ateo San Francesco d’Assisi. .. Che schifo …

  • Claudius ha detto:

    La miserikordia colpisce ancora.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Stimato Direttore:
    Può affermare o rettificare qualcosa a questo articolo?
    Saluti.
    https://www.traditioninaction.org/bev/220bev06_29_2018.htm

    • wp_7512482 ha detto:

      Sì. L’articolo era tutto vero, ma per mia disattenzione non avevo visto che si riferiva al 2013. Quindi, per correttezza, ho preferito ritirarlo. Non c’è stata nessuna pressione da parte di nessuno, che comunque sarebbe stata respinta.