FAMIGLIE GAY? NON ESISTONO, DICE LA LEGGE CIRINNÀ. A MENO DI CAMBIARE LA COSTITUZIONE….

3 Giugno 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

 

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, dedichiamo un –speriamo ultimo – post alle polemiche e agli strilli suscitati nel mondo virtuale LGBT e in alcuni/e colleghi/e dei giornali mainstream dalla nomina di un cattolico dichiarato, Fontana, al Ministero per la Famiglia. Ricordiamo, en passant, che proprio qualche settimana fa tutti gli editorialisti lacrimavano sul tasso di denatalità di questo sventurato Paese. Ricordiamo, ancora en passant, che la nostra legge, e l’Europa proibiscono la fabbricazione-acquisto di esseri umani tramite l’utero in affitto, che è come sappiamo uno dei modi – illegali, quindi criminosi – di formazione quella che il mondo LGBT insiste nel chiamare una “famiglia”.

Chiusa la premessa. Ha creato strilli e isterie varie la dichiarazione di Fontana, in risposta a una domanda sulle famiglie composte da persone dello stesso sesso: “per la legge in questo momento non esistono”.

Prima fra gli strillanti la usuale Monica Cirinnà, che era certo apprezzabile quando si occupava di cani e gatti a Roma con Rutelli. E volentieri pubblichiamo in risposta a lei e ad altri protagonisti degli schiamazzi la lettera che le ha indirizzato un nostro lettore, Paolo Macciò, che le leggi le sa leggere, e le tiene a mente. Macciò ha scritto:

 

Gent.le Sen. Monica Cirinnà,

 

                                            è persino tragicomico questo insorgere contro il neoministro Fontana secondo il quale “le famiglie arcobaleno non esistono”. Infatti, che non esistano in quanto “famiglie” lo dice proprio la “sua” legge, che all’art. 1 specifica che “le unioni civili sono specifiche formazioni sociali ai sensi dell’art. 2 e 3 della Costituzione”: sono cioè rispettabilissime “formazioni sociali”, ma non famiglie. Ciò, come Ella ben sa, in conformità alla costante giurisprudenza della Corte Costituzionale, che ha sempre ribadito che le coppie omosessuali hanno diritto ad una tutela equipollente a quella delle coppie eterosessuali, ma in riferimento agli art. 2 e 3 della Costituzione, cioè appunto come “formazioni sociali” e non famiglie. L’unica famiglia infatti è quella prevista dall’art. 29, come “società naturale fondata sul matrimonio” e, dal contesto dell’articolo stesso, è pacifico che si tratti di matrimonio eterosessuale.

 

Certamente sarebbe possibile, per poter introdurre anche in Italia il “matrimonio egualitario”, tentare di modificare l’art. 29 della Costituzione. Ma fior fiore di costituzionalisti sostengono che la prima parte della Costituzione non può essere cambiata perché costituisce un “corpus” bilanciato di diritti e di doveri toccando il quale si farebbe venire meno l’equilibrio posto a fondamento della Costituzione stessa. Tesi in contrasto con l’art. 1 e gli art. 138 e 139 della Costituzione!

Distinti saluti

Dr. Paolo Emilio Macciò

 

Macciò locutus, causa finita, diremmo. La Cirinnà chiede qualche cosa che non ha messo nella sua legge. Non è divertente? Consigliando anche ai faziosi strepitanti colleghi/e di andarsi a rileggere la Costituzione, fra una manifestazione arcobaleno e l’altra. 







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16 commenti

  • Enza ha detto:

    Che voglie di buon senso, di sapienza, di intelligenza, di morale buona, di sorrisi, di una vera Chiesa dove ormai difficilmente anche qui vedo persone gioiose, e se ti permetti tu di esserlo molti si scostano con la puzza sotto il naso. Ci fosse davvero una Chiesa che parla anche ai politici della verità, invece sono lasciati soli quelli buoni.
    Vi lascio un articolo pubblicato sul Tempo per bocca del ministro Fontana:
    “Egregio direttore,
    ringrazio Lei, Il Tempo, la Sua redazione e tutti coloro che mi hanno espresso sostegno nei giorni in cui è in atto un forte tentativo di attacco non solo nei miei confronti, ma contro i valori in cui la maggioranza silenziosa e pacata del Paese si rispecchia. Quanto si è visto ricorda amaramente le previsioni di Gilbert Keith Chesterton: «Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate», una profezia che non sembra più così remota. Ed è quello che è successo. Abbiamo affermato cose che pensavamo fossero normali, quasi scontate: che un Paese per crescere ha bisogno di fare figli, che la mamma si chiama mamma (e non genitore 1), che il papà si chiama papà (e non genitore 2). Abbiamo detto che gli ultimi e gli unici che devono avere parola su educazione, crescita e cura dei bambini sono proprio mamma e papà, principio sacrosanto di libertà. La reazione – di certi ambienti che fanno del relativismo la loro bandiera – è stata violentissima. È partita un’accanita raffica di insulti, offese, anche personali, minacce (che saranno portate all’attenzione degli uffici competenti). I social hanno amplificato la portata di questa azione, da taluni condotta a tavolino. Viviamo in tempi strani. La furia di certa ideologia relativistica travalica i confini della realtà, arrivando anche a mettere in dubbio alcune lampanti evidenze, che trovano pieno riscontro nella nostra Costituzione. «La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio», recita l’articolo 29, che sarà il principio azione da ministro.

    Detto questo: la rivolta delle élite non ci spaventa e non ci spaventa affrontare la dittatura del pensiero unico. Andiamo avanti, con grande motivazione, abbiamo tanti progetti da attuare. Lo facciamo con i tantissimi che – come Voi – ci hanno manifestato la loro solidarietà. Siete stati e siete numerosissimi e a tutti va un sentito ringraziamento. La storia ci conforta. «Vi chiameranno papisti, retrogradi, intransigenti, clericali: siatene fieri!», diceva San Pio X. E noi siamo fieri di non aver paura di dirci cristiani, di dirci madri, padri, di essere per la vita. Abbiamo le spalle abbastanza larghe per resistere agli attacchi gratuiti rispondendo con l’evidenza dei fatti, la forza delle idee e la concretezza delle azioni. Onore a un giornale libero che ha il coraggio di esprimere posizioni controcorrente. Mai come in questo momento battersi per la normalità è diventato un atto eroico.”

    Con stima
    Lorenzo Fontana, Ministro della Famiglia.

    Con il sorriso e con la gioia vi saluto, sperando che davvero, nonostante la grande lotta tra il bene il male, possa vincere questa volta il bene!

  • Nicola ha detto:

    Chiedo scusa nuovamente per l’errore. L’indirizzo corretto è:

    assistenza@salvinipremier.it

  • Domenico ha detto:

    Forse è opportuno ricordare, a chi eventualmente volesse insinuare che il “matrimonio” di cui all’art. 29 della Costituzione possa essere anche l'”unione civile” di cui alla legge Cirinnà, che la Corte Costituzionale, nella sentenza n. 138/2010, ha affermato, tra l’altro, che “le unioni omosessuali non possono essere ritenute omogenee al matrimonio” (punto 9, comma 9).

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Pensiamo forse che la sconfitta dei nemici del Cristo e la vittoria dei Suoi amici siano dovute solo alla mente razionale o alla mente inconscia degli elettori? Sono arrivato all’Apocalisse, come studio, e sono sempre più convinto che esiste l’intervento di Entità superiori benefiche e soprattutto dello Spirito Santo… Voi non avete idea dello sbando mentale che ha preso la massa di coloro che avevano il potere del Male ed hanno perso… L’attacco a Fontana è poca cosa. Vedrete a cosa arriveranno, questi materialisti e cattolici eretici. L’unica cosa che possiamo fare è “vigilare” (come dicevamo noi comunisti) e soprattutto “pregare” lo Spirito consolatore (per noi), affinché ci illumini su ciò che avverrà. Preghiamo affinché ai nostri combattenti illumini le menti sul da farsi e li faccia coerenti con la volontà del Padre e dia loro il coraggio dei Santi ad affrontare le avversità. Preghiamo per i nostri nemici, amandoli, affinché possano essere distrutti… Siamo solo all’inizio…

  • cagi41 ha detto:

    Visto che le cose stanno in questi termini, perché non gridarlo ai quattro venti, anche se, purtroppo, vale sempre il detto: “Non c’è più sordo di chi non vuol sentire e non c’è più ceco di chi non vuol vedere!”.
    Però, non mancano certo le persone oneste, alle quali farà piacere vedere ribadite, a chiare lettere, verità così chiare!
    Grazie a tutti coloro che se ne vorranno prendere cura!

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Ottimo articolo quello del dott. Macciò.
    Ma purtroppo siamo sul piano giuridico. Sul piano eminentemente politico, mi sapete dire quali sono i partiti in parlamento oggi contrari a matrimoni gay, adozioni tra coppie gay, ecc. ecc. e quindi a favore della famiglia tradizionale?
    Rispondo io: la Lega, Fd’I.,minoranze di Forza Italia, esigue minoranze del P.D.; totale: all’incirca dal 20 al 30 per cento degli elettori.
    Quanto al M5S, è un movimento totalmente indifferente al problema, tanto che la registrazione di atti in materia, palesemente fuori legge, da parte di Appendino e Raggi è passata via liscia come l’olio.
    E allora: povero Fontana, appena ha aperto bocca dicendo cose per noi ovvie, lo hanno fulminato e, per il quieto vivere, anche in seno alla Lega lo hanno consigliato di volare basso.

  • Nicola ha detto:

    Sono fuori tema lo so ma volevo segnalare un altro indirizzo e-mail , quello del neo Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Io gli ho appena scritto per chiedergli l’eliminazione o quantomeno una drastica riduzione dei permessi per motivi umanitari che sono niente altro che un trucco escogitato da chi vuole fare rimanere in Italia i clandestini che non hanno ottenuto lo status di rifugiato.

    salvinipremier.it

  • Grazia Maria ha detto:

    Ma, al di là di tutto, la vogliono capire che abbiamo votato così proprio perché cambiassero tutte le stupidaggini fatte in precedenza? Viva la Lega viva Fontana

  • Carla ha detto:

    …non solo alla Cirinnà va fatto leggere questo articolo ma anche a tutti i giornalisti suoi “faccendieri”!

  • Fabio ha detto:

    E con questo Cirinnà dimostra il vero obiettivo contro natura di certe leggi a costo di ribaltare anche il dato di fatto naturale e la costituzione ….. un po’ come lo ‘spirito del concilio’ che a forza di interpretazioni e discernimento permette di sostenere qualunque tesi purché contraria al vangelo e alla dottrina

  • La Samaritana ha detto:

    Leggere la Costituzione, magari per imparare a non estrapolare le parti che fanno più comodo, sarebbe cosa buona e giusta. Detto questo però non credo a) che direbbero cose meno scriteriate b) che farebbero cose meno illegali, come hanno fatto i due sindaci di Torino e di Roma,ad esempio. La conclusione ? Non ne ho idea, ma temo che ne verranno fuori più compromessi che mediazioni. Con la benedizione della CEI, probabilmente.

  • pier luigi Tossani ha detto:

    Bravo Macciò. Ma anche… Festa del 2 giugno, a Firenze il (magnifico? mica tanto) rettore Grossi ha detto che gli italiani non conoscono la Costituzione:
    http://firenze.repubblica.it/cronaca/2018/06/02/news/2_giugno_la_lectio_di_grossi_gli_italiani_hanno_una_scarsa_conoscenza_della_costituzione_-197985030/

    Ma non ha detto, e nemmeno gli altri, che vige in pratica una “Costituzione parallela” che funziona in modo opposto a quella scritta:

    https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/2012/12/19/non-solo-tavroberto-benigni-legge-la-costituzione-ma-non-sa-che/.

    Tutti fanno gli indiani…. metropolitani…😉))))

  • Francesca ha detto:

    Speriamo che la legga!!! Perlomeno perché non pensi di aver a che fare con sprovveduti…
    e finalmente sentiamo dire apertis verbis che le foglie sono verdi in estate!!