LA CONFUSIONE NELLA CHIESA CRESCE, FRA SCANDALI E OMISSIONI. DUE APPELLI DEI LAICI AI VESCOVI.

29 Maggio 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

 

 Mentre la confusione nella Chiesa, voluta, permessa o tollerata, aumenta in maniera esponenziale, e ormai tocca anche temi quali la personale integrità di uomini di Chiesa insigniti dal Pontefice regnante del massimo onore possibile, come possiamo leggere in queste ore, i fedeli cercano come possono di reagire, rivolgendosi ai propri pastori, per avere una conferma della retta dottrina, quella insegnata da sempre e ovunque. Vi riferiamo oggi di due iniziativa, entrambe estremamente interessanti. La prima è roba di casa nostra, dell’Emilia Romagna; la seconda viene dalla Polonia.

Totustuus.it ha lanciato un appello ai vescovi dell’Emilia Romagna, dando ai lettori questa avvertenza: “Si prega di firmare solo se cattolici residenti in Emilia-Romagna.

Le firme saranno inviate entro settembre a ciascuno dei 14 Vescovi della nostra Regione”.

Ecco il testo

“Supplica ai vescovi dell’Emilia-Romagna:

SI alla famiglia naturale!

Avvenire ha ospitato l’intervento di un vescovo emiliano sul discusso libro di P. James Martin SJ.

L’intervento ne avalla le controverse tesi omosessualiste: addolora, in particolare, la definizione di “significativa porzione del popolo di Dio, le persone Lgbt”.

NON si ritiene opportuno diffondere tale intervento:

– per la confusione che può suscitare tra i fedeli,

– per la possibilità che le lobby LGBT e scismatiche lo utilizzino per i loro scopi (come avvenuto di recente nella stessa Regione).

Si propone invece di aderire a una Supplica Filiale, intesa a chiedere ai vescovi emiliano-romagnoli una parola chiara in difesa della famiglia naturale, questa sì “significativa porzione del popolo di Dio”.

Una grande porzione, che vive in modo eroico la propria fedeltà al volere di Dio e che talvolta non viene confermata nella fede dai propri Pastori”.

Invece dalla Polonia ci fanno sapere che la copertura mediatica dell’appello Cura Pastoralis è stata modesta, a dir poco; e tuttavia si sono registrate iscrizioni da 39 Paesi diversi. Come vi ricordate, il 2 maggio 2018 dei sacerdoti in tutto il mondo hanno deciso di lanciare un appello ai vescovi (www.curapastoralis.org) per “riaffermare l’insegnamento di Cristo” in risposta a una crisi pastorale in cui si trova oggi la Chiesa cattolica.

Il documento iniziale è stato firmato solo da 15 persone; ma l’appello pastorale ha rapidamente ottenuto l’appoggio di circa 250 sacerdoti in 39 Paesi in sei continenti. Le preoccupazioni espresse nel documento e il desiderio che i vescovi mostrino il loro appoggio hanno trovato un’eco chiara nel mondo sacerdotale in tutto il mondo.

E questa crescita appare tanto più notevole in quanto la copertura da parte della stampa è stata limitata a media cattolici indipendenti, in particolare negli Stati Uniti e in Euriopa, come si può chiaramente vedere da “Appeal News sul sito CuraPastoralis.org.

Alcune delle prime notizie circolate sui media danno l’erronea impressione che l’Appello Pastorale sia una critica velata a papa Francesco, e in particolare ad Amoris Laetitia. In realtà questo appello vuole solo riaffermare il Vangelo per correggere una veduta falsa della vita morale cristiana che si è radicata negli ultimi cinquanta anni.

L’intenzione dei firmatari è:

  • testimoniare pubblicamente Cristo e il suo insegnamento, fornendo così consiglio a quelli che sono nel dubbio, o mal guidati, solidarietà per coloro che restano fedeli al Vangelo in circostanze difficili, e incoraggiamento ai fratelli sacerdoti a compiere il ministero con compassione, perseveranza e il vero Vangelo piuttosto che cedere all’impazienza, alla passività o all’ambiguità deliberata;
  • attirare l’attenzione sugli sforzi compiuti nelle decadi passate di sforzi pastorali per curare il danno, correggendo questi errori;
  • richiedere, alla luce dell’inadeguatezza di questi sforzi compiuti in passato, che ogni vescovo prenda in considerazione l’idea di usare la sua piena autorità apostolica per riaffermare il Vangelo e confutare gli errori; e
  • presentare le loro preoccupazioni pastorali e l’appello in un modo fraterno e filiale.

Questo approccio positivo, pastorale, può spiegare la buona accoglienza ricevuta dall’Appello Pastorale presso alcuni sacerdoti. Appoggio è stato espresso anche da alcuni prelati. Fra questi il card. Raymond Leo Burke: “Possa l’azione dei firmatari ispirare i loro vescovi a dissipare la confusone del tempo presente nella Chiesa e così cominciare a sanare la divisione relativa alla fede cattolica e alla sua pratica”.

 







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42 commenti

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Toribio Ticona Porco:
    “… il vicario giudiziale assistente dell’Arcivescovato di Cochabamba, Miguel Manzanera: È anche il tema più delicato degli antecedenti che può avere il Cardinale che qualche momento fu oggetto di critica da parte di analisti, la sua vita quando fu vescovo e dopo sindaco e come che se ha una famiglia. Sono temi che bisogna vederli con calma e più tranquillità”:
    http://www.lostiempos.com/actualidad/pais/20180607/ceb-calla-declaraciones-del-cardenal-ticona-gobierno
    Toribio Ticona Porco:
    “… el vicario judicial adjunto del Arzobispado de Cochabamba, Miguel Manzanera: También está el tema más delicado de los antecedentes que puede tener el Cardenal, que algún momento fueron objeto de crítica por parte de analistas, su vida cuando fue obispo y luego alcalde y como que si tiene una familia. Son temas que hay que verlos con calma y más tranquilidad”:
    http://www.lostiempos.com/actualidad/pais/20180607/ceb-calla-declaraciones-del-cardenal-ticona-gobierno

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Stimato Direttore:
    Intervista a Toribio Ticona Porco, 27 maggio 2018:”
    E i sacerdoti nella sua vita avrebbero dovuto scegliere o il matrimonio o la vita devota a Dio. Mi ricordo quando era giovanotto, al arcivescovo e un nunzio ho detto che il sacerdozio deve essere opzionale che quelli che vogliano sposarsi che abbiano la sua famiglia, e quelli che hanno in realtà il carisma, mantengano il celibato, ma il nunzio mi rispose: “Tu vuoi fondare un’altra Roma”:
    http://www.paginasiete.bo/nacional/2018/5/27/le-dire-que-tenga-cuidado-que-no-exagere-ni-ataque-la-iglesia-181331.html
    Saluti.
    Estimado Director:
    Entrevista a Toribio Ticona Porco, 27 mayo 2018:
    “Y los sacerdotes en su vida deberían haber elegido o el matrimonio o la vida consagrada a Dios. Yo me acuerdo cuando era jovencito todavía, a un arzobispo y a un nuncio les dije que el sacerdocio debe ser opcional, que aquellos que quieran casarse que tengan su familia, y los que de verdad tienen el carisma, mantengan el celibato, pero el nuncio me contestó: “Tú quieres fundar otra Roma”:
    http://www.paginasiete.bo/nacional/2018/5/27/le-dire-que-tenga-cuidado-que-no-exagere-ni-ataque-la-iglesia-181331.html
    Saludos.

  • Echenique ha detto:

    La misericorditis é incapace di finire con l’omosessualità clericale, con la pederastia clericale, col concubinato clericale, vescovile e cardinalizio perché non crede al celibato sacerdotale, neanche crede nel inferno. Forse non crede neanche a un Gesù Dio e Uomo vero.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Commenti: Direttore Adelante la Fe: Miguel Angel Yáñez:
    “Le fonti siamo noi che abbiamo dato la notizia in esclusiva. È completamente documentata, solo per motivi di confidenza non possiamo pubblicare né rivelare le fonti. Questo è eccessivamente un tema conosciuto nella sua diocesi e del quale hanno piena conoscenza le autorità, compresa la nunziatura in Bolivia”.
    “Las fuentes somos nosotros, que hemos dado la noticia en exclusiva. Está totalmente documentada, sólo por motivos de confidencialidad no podemos publicar ni revelar las fuentes. Esto es un tema sobradamente conocido en su diócesis y del cual tienen pleno conocimiento las autoridades, incluida la nunciatura en Bolivia”:
    https://adelantelafe.com/escandalo-francisco-nombra-cardenal-a-obispo-casado-y-con-hijos/

  • Acchiappaladri ha detto:

    Apprezzo l’intenzione alla base della supplica di Totustuus,it ai vescovi dell’Emilia-Romagna ma, pur avendole titolo, non lo firmo perché sono molto dispiaciuto di veder usare quella supplica come pretesto per una fuori luogo rampogna contro non ben identificate “lobby scismatiche” messe sullo stesso piano di malvagità delle “LGBT”.
    Forse, estrapolando un paio di comunicati di http://www.totustuus.it , ho intuito a quali “scismatici” quel sito web voglia riferirsi: per evitare di dare il mio sostegno a rancorose e demenziali lotte fratricide fra fazioni cattoliche allora non firmerò quella supplica.
    Manderò piuttosto una mia personale supplica ai vescovi dell’Emilia-Romagna simile a quella proposta però depurata della arbitraria e non attinente polemica contro detti “scismatici”.

    P.S. Mentre attivisti cattolici di diverse fazioni si insultano e aggrediscono fra di loro, Satana sghignazza e aggiunge posti all’Inferno (che spero che in definitiva rimangano vuoti!).

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Toribio Ticona Porco:
    Video: andare al minuto 20 e 30 secondi:
    https://www.youtube.com/watch?v=S_gQ4Xmxz8s
    “Il segreto clericale…
    Ha vissuto convissuto qui per venti anni con due figli con la sua concubina nel quartiere Progredisco numero 6 strada di Ottobre e Santa Croce di Oruro”.
    Saluti.
    Toribio Ticona Porco:
    Video: ir al minuto 20 y 30 segundos:
    https://www.youtube.com/watch?v=S_gQ4Xmxz8s
    “”El secreto clerical…
    Ha vivido amancebado aquí por veinte años con dos hijos con su concubina en el barrio Progreso número 6 calle de Octubre y Santa Cruz de Oruro”.
    Saludos.

    • CORRECTIO AUTOMATICA ha detto:

      Sì certo che lo dice, ma dice anche che lo ha scritto quell’unico quotidiano che ha diffuso la notizia (adelantelafe.qualcosa). Nessuna prova in più, pertanto.

      • wp_7512482 ha detto:

        Pare che il sito stia offrendo altro materiale compresa una denuncia firmata al Nunzio…

        • DIVERTITO OSSERVATORE ha detto:

          Ho letto! La cosa si fa intrigante: una farmacista ha testimoniato che una señora comprava le medicine facendo fatturare alla Prelatura e che alcuni ragazzi andavano in una certa scuola e quindi erano hijos de Ticona (in base a cosa? Boh).
          Le perle però sono: il timbro della nunciatura senza firma che me lo faccio anch’io da buffetti per 5 euri e la mafia locale (san gallo?) che sta già terrorizzando i testimoni. Così quando nessuno testimonierà non sarà perchè la notizia è falsa, ma perchè i testimoni sono stati sciolti nell’acido!
          Fantastica l’idea di pubblicare solo un pezzo della denuncia: ”Por motivos de confidencialidad no se presenta entera”…peccato che la confidencialidad era già garantita dall’aver cancellato i nomi col pennarello nero!
          A questo punto sono davvero curioso di sapere come andrà a finire…
          Se hanno indovinato, c’è da complimentarsi perchè per azzeccarci con un giornalismo investigativo così d’accatto bisogna essere proprio dei maghi. Se hanno scritto una bufala, c’è da complimentarsi lo stesso perchè al confronto hli Anonimi della Croce sono dei dilettanti.
          In entrambi i casi, voglio il vescovo-mandrillo papa e santo subito!!

    • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

      “La conferenza episcopale boliviana ha divulgato un più che prevedibile lettera di Mon. Ticona tentando di smentire l’informazione edita in questa web, nella quale si denunciava che ha avuto una relazione concubinaría con figli.
      Davanti a ciò, precisiamo i seguenti punti:
      L’informazione è completamente veridica e, detto sia di passaggio, è di dominio pubblico a tutti i livelli nella diocesi di Oruro da molti anni.
      La Nunziatura in Bolivia ha da giorni una dettagliata denuncia abbasso giuramento di due fogli dove si dettagliano ogni tipo di nomi di testimoni, domicili dove viveva l’uguale e perfino la scuola dei figli. Non si trattano di pettegolezzi, destino di testimoni di prima mano, includendo vicini. Per dare solo alcuni dettagli di questa relazione: i figli di Ticona studiarono nella Scuola la Sarchi di Oruro, per un tempo la “famiglia” abitò nella casa n° 6 del Quartiere Il Progresso, strade 6 di Ottobre e Santa Croce di Oruro, di proprietà di allora il Vicario Generale della Diocesi di Oruro, Padre Tomás Valencia Tellería.La Signora R.R, per confidenza non si mette il nome, – farmacista – attestò come la “moglie” frequentemente comprava in detta farmacia, fatturando a nome della Prelatura di Corocoro, e lei stessa diceva essere la signora del vescovo di “Patacamaya.” Vuole più dati Mons. Ticona?
      Dal momento che è diventato pubblica questa informazione si stanno prodursi ogni tipo di movimenti nell’ombra destinati a tacere i testimone e fermare la notizia, affinché il suo intimo amico Evo Morali non rimanga senza il suo cardinale “del paese.” Ignoriamo dunque la strada che potranno seguire per fabbricare smentiti e contro-notizie, non entreremo più in ciò. Egli qui detto è la verità e la sola verità a dispetto di chi gli pesi”:
      https://adelantelafe.com/mas-sobre-el-caso-ticona/

      “La conferencia episcopal boliviana ha divulgado una más que previsible carta de Mon. Ticona tratando de desmentir la información publicada en esta web, en la que se denunciaba que ha tenido una relación concubinaría con hijos.
      Ante ello, precisamos los siguientes puntos:
      La información es totalmente verídica y, dicho sea de paso, es de dominio público a todos los niveles en la diócesis de Oruro desde hace muchos años.
      La Nunciatura en Bolivia tiene desde hace días una detallada denuncia bajo juramento de dos folios donde se detallan todo tipo de nombres de testigos, domicilios donde vivía la pareja e incluso el colegio de los hijos. No se tratan de habladurías, sino de testigos de primera mano, incluyendo vecinos. Por dar sólo algunos detalles de este informe: los hijos de Ticona estudiaron en el Colegio La Salle de Oruro, durante un tiempo la “familia” habitó en la casa n° 6 del Barrio El Progreso, calles 6 de Octubre y Santa Cruz de Oruro, de propiedad del entonces Vicario General de la Diócesis de Oruro, Padre Tomás Valencia Tellería. La Señora R.R (por confidencialidad no se pone el nombre) -farmacéutica- testificó como la “esposa” con frecuencia compraba en dicha farmacia, facturando a nombre de la Prelatura de Corocoro, y ella misma decía ser la “señora del obispo de Patacamaya”. ¿Quiere más datos Mons. Ticona?
      Desde el momento que se ha hecho pública esta información se están produciendo todo tipo de movimientos en la sombra destinados a silenciar a los testigos y detener la noticia, para que su íntimo amigo Evo Morales no se quede sin su cardenal “del pueblo”. Ignoramos pues el camino que podrán seguir para fabricar desmentidos y contra-noticias, no entraremos más en ello. Lo aquí dicho es la verdad y la sola verdad, pese a quien le pese”:
      https://adelantelafe.com/mas-sobre-el-caso-ticona/

      • Curioso Osservatore ha detto:

        Sì appunto è quello che avevo riassunto io. È ”attestato” che dei ragazzi andavano a una certa scuola e che una signora andava in farmacia a far compere per la Prelatura. Non è attestato (ma solo affermato) che quelli fossero figli suoi e quella la sua convivente more uxorio (anche perchè mi piacerebbe sapere chi e come potrebbe attestarlo). Nessun passo avanti quindi.

      • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

        Toribio, avanti… ai tribunali civili¡
        Lettera di Toribio Ticona Porco:

  • TONY SOPRANO ha detto:

    Mentre vi tormentate tra preti gay e vescovi col testosterone, vi informo che Roma ha smentito tutte le vostre profezie sulla volontà papale di ammettere le donne al sacerdozio:
    http://www.osservatoreromano.va/it/news/il-carattere-definitivo-della-dottrina-di-ordinati

    Qua dentro c’è anche una bella lezione a tutte le capre che discettano di vincolatività o meno del magistero. CIAONE! 🙂

    • capra orobica ha detto:

      Se in un quiz imbrocco una risposta su 50 non è che mi merito un alto punteggio. La regola vale anche per il santo padre.

    • Paolo Giuseppe ha detto:

      @ Tony Soprano
      Hai ragione. Infatti io non “discetto” di vincolatività o meno del magistero; perderei il mio tempo perchè per me il magistero non è per niente vincolante.
      Il giorno in cui il Magistero sarà di nuovo fondato sul Vangelo, per me sarà di nuovo vincolante.

      • Virgil Sollozzo ha detto:

        ”Il giorno in cui il Magistero sarà di nuovo fondato sul Vangelo”

        Sì ma chi lo decide? Il magistero. Quindi sei fregato…

        Aaahh dura esser cattolici….

        PS mica vorrai dire che lo decidi tu spero. Non siamo protestanti qui….giusto?

      • G.GERVASI ha detto:

        @ Paolo Giuseppe
        Mi permetto di indicarLe che ci sono diversi tipi di magistero nella chiesa cattolica.
        C’é il magistero straordinario del papa che si esprime ex cathedra su cose di fede o di morale e delle decisoni conciliari approvate dal papa. Siccome questo
        magistero, per l’assistenza speciale dello Spirito Santo, é infallibile, esso richiede l’obbedienza di fede del cattolico.
        Poi c’é il magistero ordinario, che puó essere sia infallibile che non infallibile. Poiché qui bisogna ancora distinguere. Quando il papa ed i vescovi del mondo si esprimono concordi su cose di fede e di morale come
        appartenenti o come necessariamente connesse con il deposito della fede, cioé la Sacra Scrittura e la tradizione apostolica, tale magistero é infallibile e pertanto vincolante per un cattolico. Il magistero ordinario non infallibile (cioé non necessariamente connesso con il depositum fidei) di papa e vescovi, non vincola le coscienze ma é da riceversi con rispetto, rimandendo del tutto liberi se accettarlo o no.
        C’é, infine, la vasta area di questioni disputate in
        teologia e di insegnamenti/opinioni/giudizi di natura del tutto prudenziale o pastorale, circa i quali vige la libertá di ciascuno di evaluarli, accettandoli o rifiutandoli, con riserva o senza.
        A questo complesso di cose si riferisce il detto attribuito a Sant’Agostino, in cui si richiede l’unitá dei cattolici nelle cose appartenenti al deposito di fede e/o necessariamente connesse con esso (“in necessariis unitas”) e la libertá degli stessi per quanto riguarda il resto (“in dubiis libertas”). Il tutto vissuto, discusso, creduto sul fondamento dell’amore divino e fraterno (“in omnibus caritas”).

  • deutero.amedeo ha detto:

    ” i prossimi papi saranno tutti sudamericani e si chiameranno tutti Francesco”
    Temo che non sia solo una brillante battuta di spirito, ma sia una ben possibile prospettiva.
    Papa Francesco ha continuato a parlare di “chiesa in uscita”, di costruzione di ponti in contrapposizione ai muri, ma in realtà sta facendo della chiesa un piccolo sistema chiuso strettamente circoscritto a se stesso e ad un gruppo di fedelissimi (in maggioranza gesuiti e sudamericani). Ne consegue che più che di confusione, oggi, per quanto riguarda la chiesa nel suo insieme, sarebbe appropriato parlare di diaspora o meglio ancora di disgregazione in tanti piccoli sottogruppi, come è accaduto, nei secoli, per i protestanti. La chiesa, sotto Bergoglio, a parole, vorrebbe essere ecumenica, ma in realtà sta diventando essa stessa frammentata e settaria.

    • Massimiliano ha detto:

      Non per essere pessimista, ma di questo passo e con questa accellerazione nel verificarsi degli eventi, ho tanta paura che prossimamente di papi ce ne saranno davvero pochi forse pochissimi. Sembrerebbe che tutte le pedine stiano prendendo la loro posizione per l’avvicinarsi della tempesta perfetta e sono convinto che la Chiesa ne farà le spese per prima. La nota positiva è che sia nella sfera politica che in quella religiosa i nodi stanno venendo tutti al pettine. E in un periodo alquanto oscuro, almeno dal mio punto di vista, si riesce forse per la prima volta a vedere chiaramente dove sta l’inganno. Non si nascondono più, e questo è in linea con quando detto da nostro Signore Gesù Cristo. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti. Interessante sarà vedere come reagiranno le persone quando si renderanno conto di cosa davvero vuole l’Europa e di cosa davvero vuole l’attuale gerarchia ecclesiastica… Saluti. Massimiliano.

  • Spes contra spem ha detto:

    Fatta salva la responsabilità di ognuno innanzitutto davanti alla propria coscienza, ad ogni concistoro, un po’ di colore (“giallo” ? come si legge su Il Messaggero ) attrae di più l’attenzione…
    E questa “nuova” distrae dal tema dell’articolo in coda al quale ci troviamo a commentare.
    Era solo l’anno scorso…
    http://www.aldomariavalli.it/2017/06/27/quei-milioni-che-pesano-sul-monsignore/

  • malibu stacy ha detto:

    ma la notizia del futuro cardinale con moglie e figli è stata confermata o smentita dal turiferarionzo piegacucchiai di korth korea insider? sarebbe una bomba (oddio, nell’ottica dei viri probati può pure piacere)

    • memento audere semper ha detto:

      Naturalmente sarà molto interessare comprendere se la notizia del sito “adelantelafe” (l’unico ad averla divulgata) sia fondata o meno. Non credo arriveranno smentite formali a tale – allo stato – pettegolezzo: se lo confermano cardinale sarà la prova che considerano non fondata la questione.
      C’è un’altra cosa molto interessante: il sito riferisce trattarsi di fatto “notorio”. Come mai di una cosa tanto “notoria” quanto scandalosa viene data notizia adesso e se la sono tenuta nel cassetto durante i 26 anni di episcopato svolto sotto il controllo dei due precedenti papi?
      Il prete-concubino va bene e non va denunziato come “scandaloso” fintanto che è vescovo, mentre non va più bene e va denunziato solo quando Bergoglio lo nomina cardinale?
      Ipocrisia cattolica? Probabile….
      Crollo del cattolicesimo? Inevitabile….

      • Hanzel ha detto:

        Sia comprensivo. A noi gente di sacrestia ci piace spettegolare….

        • zuzzerellone ha detto:

          anche in Italia vi erano vescovi che convivevano “more uxorio”.
          Prendiamo il caso di Ablondi, già vescovo di Livorno. E’curioso il fatto che la convivenza fosse nota al popolo di Dio, ma non se ne parlasse sui giornali. La cosa arrivò ai giornali solo dopo la sua morte, quando la convivente chiese il trattamento di fine rapporto alla curia.
          Sono i fatti nuovi a far scattare la notorietà.

  • Vito ha detto:

    Nominare cardinale un vescovo che conviveva con una donna.
    Ma che dovrà combinare ancora Bergoglio per suscitare una reazione di cardinali, vescovi e uomini di Chiesa?

    • Adriana ha detto:

      @ Vito ,
      “reazione”? Si butteranno tutti a sposarsi .(Meno quelli alla Charam
      skwa che credono ancora all’AMMORE )

  • deutero.amedeo ha detto:

    E pensare che i per i begli occhi di Anna Bolena Enrico VIII divorziò da Caterina e addirittura ne nacque un tale disaccordo con la chiesa di Roma da dare origine alla chiesa anglicana.
    Fosse succcesso oggi forse il re d’Inghilterra sarebbe papabile.

  • deutero.amedeo ha detto:

    Non riferisco i commenti di “scarpe grosse” perché non vorrei ritrovarmi i carabinieri o la gendarmeria vaticana sotto casa.

  • Nicola ha detto:

    Allego non un appello ma un grido di dolore non spirituale ma temporale di un Sacerdote non politicamente corretto……

    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/treviso-ladri-oratorio-esplode-rabbia-don-colpa-1533627.html

  • Adriana ha detto:

    A proposito di confusione (riporto) “Adesso Bergoglio ha la maggioranza nel Conclave” (co i suoi nuovi nominati). Vuole farsi
    rieleggere ?

    • deutero.amedeo ha detto:

      Vuole che dopo la sua morte proseguano i “processi” avviati sotto il suo regno.

      • Maria Cristina ha detto:

        Aldo Maria Valli ha scritto un pamphlet “Come la Chiesa fini'” ipotizzando un futuro in cui i prossimi papi saranno tutti sudamericani e si chiameranno tutti Francesco. Francesco II, Francesco XX, Francesco XXV e così via all’infinito.
        La clonazione del papa attuale in una serie di successori tutti identici che portano tutti avanti gli stessi processi è veramente un incubo distopico.
        speriamo che almeno un Gregorio, un Leone o un PIO , vengano a fare “discontinuità” con tale incubo.

        • G.GERVASI ha detto:

          La domanda, che cosa succederebbe se Francesco si facesse clonare, magari ancora in vita, apre degli scenari del tutto imprevisti e direi tragici per noi tutti, che attendiamo “gementes et flentes” che il Signore si prenda il suo servo Francesco con se e ne liberi una buona volta e definitivamente la sua chiesa.
          Esattamente il contrario sarebbe allora il caso.
          Si chiede se il Codice di Diritto Canonico preveda il caso particolarissimo della clonazione di un pontefice.
          Si pone la domanda fondamentale se il clone, essendo identico, sia da considerarsi in virtú della clonazione esso stesso pontefice, esso stesso Francesco!
          Se cosí fosse, sarebbe del tutto superfluo per l’identico di sottomettersi a un conclave e a uno scrutinio, in quanto il clone, essendo identico, pontefice giá lo sarebbe.
          Non sarebbe nemmeno appropriato che costui assumesse un nuovo nome, in virtù appunto della sua identitá, in quanto clone, con la sua fonte genetica, il cui nome é Francesco.
          Si tratterebbe quindi di una perpetuazione di Francesco sotto varie identitá, tutte identiche pur essendo varie, cioé sotto un certo aspetto non identiche, (e a questo punto drovremmo per forza abbandonare la logica dell’identitá e della non-contraddizione e lanciarci coraggiosamente nelle contraddizioni piú sfacciate, in quanto costretti a farlo in virtú del processo di clonazione, che renderebbe ció che é in sé contradittorio e quindi nullo non solo possibile ma assolutamente necessario).
          Non solo il Codice di Diritto Canonico ma tutta la filosofia dell’essere ne sarebbe rivoluzionata, il primo in quanto si basa sulla seconda; risultando rivoluzionata la prima, ne risulta rivoluzionato pure lui.
          Al massimo al clone si potrebbe aggiungere un epiteto per distinguerlo (distinzione puramente semantica e non reale) dalla sua, diremo, preincarnazione, come “Francesco il falso misericordioso”, o “Francesco l’irascibile”, o “Francesco il dittatore” … distinzioni puramente verbali in quanto in ogni sequenza esistenzial-genetica di Francesco, cominciando dal primo Francesco, le qualitá sono necessariamente identiche.
          E siccome la clonazione é riproducibile all’infinito, ogni clone di Francesco prenderebbe le necessarie precauzioni di venir a sua volta clonato, assicurando cosí che il “pontificato di Francesco” duri sino alla fine dei tempi.
          Una visione davvero tragica della storia della chiesa.
          Difficoltá dogmatiche che lo impediscano, a mio modesto parere, non ci sarebbero.

          • Giuliano G. ha detto:

            Che rapporto c’è tra clonazione e peccato originale? Se la clonazione lo esclude, potrebbe essere un bene avere un Francesco Immacolato.

          • Lo spettro del fegato dello Spettro di QC ha detto:

            In realtà la questione è malposta.
            Almeno quanto il chiedersi se il fratello gemello omozigota di un papa fosse lo stesso papa. La risposta è chiaramente no.
            Oltretutto il fatto di avere lo stesso identico patrimonio genetico di un’altra persona non garantisce l’identità psicologica e di vedute dell’individuo. Prova ne è la personalità differente appunto di fratelli omozigoti.

          • Adriana ha detto:

            @ Gervasi ,
            e intanto questa letterina che ho ricopiata :” Quando veniamo a stanarvi uno a uno a cominciar da te merdoso Ziello che ogni giorno nomini Allah ti colpiremo quando non ti aspetti nel treno quando vai a Roma come colpiremo la Francesca quando va al lavoro cosi finisce per sempre parlare male islam cosi staccheremo testa a quello mafioso con stampelle a casa sua con moglie e figlio lui non vuole moschea figlio non andrà più chiesa Allah vuole testa di un altro infedele che parla no moschea che ha moglie e figlia colpiremo lui a lavoro in posta stermineremo tutti quelli no moschea a banchetti colpiremo via Cattaneo tutti
            manifesti quando siete mercati e tutti i possti dei infedeli .
            Allah Akbar Allah Akbar infedele muore .
            Situazione : Pisa dove non tutti ( cattivelli) gradiscono la costruzione di una Moschea .Lettera evidentemente scritta da un giovane ( o più ) scolarizzato. Per lui sarà lettera “religiosa” .Di pace non mi pare proprio .Pubblicata su f.b dal ricevente . P.S. Nei paesi islamici ti accolgono e ti fanno costruire Chiese ?

          • Adriana ha detto:

            @ Gervasi .
            perdona ,ho trascurato il finalino :” infedele muore sgozzato vostre teste penzolare da Moschea ” .Qualche reverendo “in uscita”potrebbe andare a “dialogare ” con la promettente gioventù islamica . Loro -gli islamici-ci credono . Dovremmo imparare da loro ?

          • G.Gervasi ha detto:

            @ ADRIANA
            Davvero un testo di alta qualitá letteraria!
            @ QC
            Che peccato, difetta di sense of humour!
            Apprezzo tuttavia il suo sforzo intellettuale nel ribadire
            l’ovvio.

          • Lo spettro del fegato dello Spettro di QC ha detto:

            @Gervasi:
            No, io sono il fegato (o meglio lo spettro del fegato) di QC.
            Quanto al mio sense-of-humor sarà quel che è, ma lei non mi sembra Buster Keaton.
            Quanto all’ovvio, è sembre bene ribadirlo, specie in questa “specie” di “chiesa” (minuscolo e virgolette voluti).

          • G.Gervasi ha detto:

            @ Giuliano G.
            Una domanda molto interessante, essendo il peccato originale, o qualsiasi atto spirituale, nulla di biologico.
            Rimango estasiato dalla visione improbabile del clone
            Francesco Immacolato!
            @lsdfdsd QC
            Mi dispiace, ma Lei confonde ‘sense of humour’
            e comicitá. Non sono identici o necessariamente connessi. L’assunto che tutti coloro che posseggono il ‘sense of humour” siano dei comici é evidentemente falso. Che tutti i comici posseggano il ‘sense of humour’ é, invece, evidentemente vero.
            Concordo con la Sua osservazione finale.