RVC SUL LIBRO DI MARAINI. EUTANASIA, TRITE TESI NEO-MALTHUSIANE. PERCHÈ NON STUDIARE, PRIMA DI SCRIVERE?

23 Maggio 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Oggi è la giornata dei libri, per Stilum Curiae. Abbiamo parlato questa mattina – lo ha fatto Super Ex – del bel libro di Francesco Boezi; e nel pomeriggio Romana Vulneratus Curia (RVC per amici e nemici) ci ha mandato un suo commento a un articolo letto su La Verità che tratta dell’ultimi libro di Dacia Maraini. Una signora che pensiamo abbia avuto la fortuna di essere figlia di un genio vero, lui, Fosco; e di essersi accompagnata al guru della cultura dominante nel nostro Paese per mezzo secolo, e ancora galleggiante sulla schiuma residuale della stessa sotto forma di politically correct; una cultura, a nostro modestissimo parere, sostanzialmente mortifera, e alla morte tesa. Non fa eccezione evidentemente l’ultima opera della Nostra, anzi della Loro, come ci racconta bene Romana Vulveratus Curia. 

“Leggo su La Verità di oggi 23maggio, la sintesi di un libro appena scritto da Dacia Maraini, libro che le frutterà il Nobel per la letteratura, anche se verrà premiata più per i contenuti del libro-manifesto pro eutanasia (“Il diritto di morire“) che per la novità delle tesi. Per Dacia , morire presto, più che un diritto, sembra essere quasi un dovere. (Nota di Stilum Curiae: a 81 anni compiuti però non sembra voler applicare a se stessa le sue tesi generali. Un po’ come tutti quelli pro-aborto, che però stranamente sono nati. Armiamoci e partire. Fine della malignità). Un dovere perché siamo in troppi e stiamo lottando per l’acqua, il cibo, l’energia…ecc. Aggiunge anche (riferisce sempre il bravo articolista Riccardo Torrescura) che i gay servono a limitare le nascite e pertanto sostenere l’omosessualità aiuta l’ambiente, perché è una specie di anticoncezionale naturale. Perfetto, ora due considerazioni, caro Tosatti. La prima riguarda la posizione che la Maraini ha necessariamente avuto contro la Chiesa cattolica ed il suo Magistero in proposito. Oggi Dacia potrebbe cambiare idea appena verrà invitata dal prefetto mons. Sanchez Sorondo, a esprimere le sue considerazioni alla Pontificia Accademia delle Scienze, in Vaticano, vicino a prestigiosi ed illuminati personaggi come Paul Ehrlich e Jaffrey Sachs, che come lei considerano l’essere umano cancro della natura. Ma la Maraini forse non sa, o facciamo finta di pensare che non lo sappia, che questa sua uscita è solo conferma di ciò che noi invece ben sappia: il supporto alla esaltazione della omosessualità ed ai movimenti gay, ecc. è stato voluto e pianificato proprio per questo. Anche qui nulla di nuovo in realtà. Nel medioevo (dal X secolo al XIV), soprattutto nella bassa Francia (Linguadoca ) il movimento eretico dei Catari, arrivò agli stessi eccessi (sodomia), considerando l’atto sessuale riproduttivo altamente peccaminoso poiché la procreazione aumentava il numero di creature potenziali schiave del peccato e quindi di satana. Giustamente l’articolista (Riccardo Torrescura) nota che grazie alle tecniche di oggi (utero in affitto) anche i gay possono produrre figli. E’ la natura cara Dacia a far desiderare figli! Magari asessuati, grazie sempre alle tecniche, ma sempre abitanti del pianeta! Ma quando Dacia si metterà a studiare e cercare di capire?”.






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15 commenti

  • Klaus B ha detto:

    Anch’io mi sono sempre chiesto il perché della distanza abissale che separa il livello morale e letterario di Fosco Maraini (del quale pure non condivido, certamente, i principi e le convinzioni, ma la sua prosa è meravigliosa quanto la sua acutezza di osservatore, per non parlare di genialate come il Lonfo) da quello della signora sua figlia, una propalatrice di banalità di sinistra e disprezzo verso chi non fa parte dei circoli radical chic.

  • Mario Armosini ha detto:

    Ricordo la seguente lettura della Bibbia e del Vangelo:
    Perdono delle offese – Matteo 18,22

    21 Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: “Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte? ”. 22 E Gesù gli rispose: “Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette.

    Gemesi 4,23-24

    23 Lamech disse alle mogli:

    Ada e Zilla, ascoltate la mia voce;
    mogli di Lamech, porgete l’orecchio al mio dire:
    Ho ucciso un uomo per una mia scalfittura
    e un ragazzo per un mio livido.
    24 Sette volte sarà vendicato Caino
    ma Lamech settantasette”.
    Se pensassi come l’autore del libro, invocherei un diluvio divino
    perché cancellasse le tracce di questa (infame) umanità verso il divino!

  • deutero.amedeo ha detto:

    Se io fossi uno scrittore, scriverei subito un contro-libro dal titolo: Come non farsi derubare della voglia di vivere.
    La prima e più semplice forma di assassinio non consiste forse nel mettere in testa alla gente che morire è meglio?

  • Enrico ha detto:

    Il neo-malthusianesimo pare molto di moda ultimamente. Ne è ulteriore esempio il fumettone cinematografico “Avengers: Inifnity War” dove il super-cattivo vuole sterminare metà dell’universo non per cattiveria, ma per il suo “superiore senso morale” che gli fa notare come l’universo non abbia abbastanza risorse.
    Segnalo questa recensione apparsa su “Il Pedante”:
    http://ilpedante.org/post/avengers-infinity-war

    Insomma il supercattivo di un film di effetti speciali e combattimenti destinato ad un pubblicio giovane come un apostolo estremista della decrescita felice.
    E infatti i commentatori colgono e apprezzano, cito ad esempio la recensione su un sito abbastanza in voga per chi segue il genere fumettone (i400calci):
    <>.

    Insomma l’agenda neo-malthusiana sembra avere sempre maggiori capacità comunicative. D’altronde Dan Brown aveva riaperto le danze pochi anni orsono con Inferno, dove l’inneffabile professore per la prima volta falliva (in fondo è lo stesso plot di Avengers Infinity War) contro lo scienziato pazzo che voleva rendere l’umanità meno fertile.

  • La Samaritana ha detto:

    Sembra una disgressione ma non lo è, è un antidoto alla sensazione che si ha dopo essere entrati in contatto con la produzione del maligno. Di questo si tratta quando si considera certa produzione “intellettuale”. Gesù ci dice di essere nel mondo ma non del mondo, percio occorre conoscere il pensiero relativista-modernista nelle sue multiformi sfaccettature, per contrastarlo in noi e nella società in cui viviamo. Questo fa parte della croce di cui dobbiamo farci carico. Me,e qui torno all’ inizio, occorrono degli antidoti. Antidoti forti, e ne segnalo uno: il 24 cm è dedicato a Nostra Signora di Sheshan-Cina e nella Liturgia delle Ore del sito http://www.maranatha.it la Santa Madre di Dio è adeguatamente onorata con una bellissima preghiera di Benedetto XVI è di una sua ” Lettera ai Vescovi, alle persone consacrate della Chiesa Cattolica nella Repubblica Popolare Cinese (27 maggio 2007)”. È una lettera che ha sicuramente confermata nella fede la povera Chiesa martire e, contemporaneamente, rassicurata dell’ amore del Signore che si mostrava nell’ attenzione e nell’ affetto del Santo Padre. Un’ ultima considerazione, la lettera esprime una pastorale prudenza nei confronti del governo cinese, ma nel rispetto autenticamente evangelico non si insinua mai né la sciocca piaggeria né un senso della politica tanto mondano quanto volgare.

  • Giorgio ha detto:

    E’ la moda del momento fra i radical-chic, quelli che una volta si battevano per il divorzio e l’aborto: adesso hanno più di ottant’anni, il catetere e una fifa blu di morire. Il problema esiste forse per loro che sono ricchissimi e possono permettersi le terapie più sofisticate, noi persone normali sappiamo benissimo che nessuno ha voglia di trattenerci qui, meno che mai con cure costose per le quali mancano i fondi pubblici. Il decesso è una realtà, non una benigna concessione che dobbiamo conquistarci scrivendo libri.

  • franz ha detto:

    sarebbe interessante sapere se il prefetto della Pontificia Accademia dellle scienze in Vaticano ha già contattato la Maraini per illustrare alla Curia romana le migliori tecniche anticoncezionali …

  • Adriana ha detto:

    Un dovere perchè siamo in troppi lo ripetevano fino alla nausea negli anni ’70 a proposito dell’aborto . Rapanelli ricorda bene .
    Adesso Jacques Attali e altri hanno fatto scuola sul dovere dell’eutanasia .Come “Pensiero” quello debole è diventato debolissimo . Sempre più forte però diviene la propaganda di questi altolocati privilegiati. Non mi meraviglia che vada a concionare alla Pontificia Accademia delle Scienze. O che mons. Paglia la inviti a sproloquiare sulla famiglia plurima poliamorosa e, necessariamente ,giovane .

  • Nicola ha detto:

    Ed ecco un’altra interessante intervista in merito….

    «Nessuno chiede di morire se non viene lasciato solo» – Cronaca – Gazzetta di Reggio
    http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2016/02/28/news/nessuno-chiede-di-morire-se-non-viene-lasciato-solo-1.13041310

  • Nicola ha detto:

    Eutanasia .Perché non studiare prima di scrivere? Giustissimo, ma temo che la questione sia unicamente ideologica e di costi per mantenere i malati ( le risorse Boldriniane invece non costano…..). Ecco a voi uno studio che ha fatto scuola della Dott.ssa Carla Ripamonti dell’ Istituto nazionale dei Tumori di Milano, una autorità in campo mondiale per le cure palliative.

    https://www.documentazione.info/malati-di-tumore-40-mila-richieste-di-morire-solo-4

  • pier luigi Tossani ha detto:

    E’ così. Nella scena del mondo, ciascuno, nello specifico la Maraini, si sceglie il suo ruolo… e poi, finirà secondo la sua scelta.

    Ma, in tutta questa desolazione, ci sono sempre dei semi nuovi, che vengono continuamente gettati:

    https://www.facebook.com/BreviariumGM/videos/355226774881215/UzpfSTU2MjM0NjM4NzIwNDIwOToxNDQ3NzQ3NjI4NjY0MDc2/

  • Nicola ha detto:

    La Maraini mi ha sempre dato l’idea di una che la vita se l’e’ goduta e se la gode ancora oggi è che quindi mai e poi mai se la toglierebbe. Sono gli altri casomai che si devono togliere di mezzo da questo mondo secondo la mentalità dei sinistri come ben ricordato dall’articolo.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    La Maraini potrebbe dimostrare le sue tesi sparandosi un buon colpo di rivoltella alla tempia. E’ un suicidio che consiglio, in quanto non si prova nulla di spiacevole. I colpiti da armi da fuoco nei combattimenti mi dicevano che è successivamente che ci si rende conto di essere colpiti, quando gli arti non rispondono più ai comandi, o il corpo non reagisce più. Le parti colpite sono traumatizzate. Successivamente si comincia a provare il dolore… Ormai siamo alla paranoia. Menti che venivano esaltate come esempio di razionalità comunista oggi sono impazzite come falene, che vanno sbattendo di qua e di là prigioniere del lampadario del loro inconscio. Questi intellettuali sono in via di estinzione e sbandano di testa… Come quelle attrici che hanno fatto fortuna nei talami di produttori e registi ed oggi recitano il ruolo delle vergini dai candidi manti. Scusate, ma sono nauseato. Io vengo da quel mondo comunista che per noi era una chiesa e guardo con sgomento i mostri che il fallimento di quella illusione sta creando…

    • Klaus B ha detto:

      Le vergini dai candidi manti è perfetto per certi personaggi. Per chi riconosce la citazione, e qui mi fermo… 🙂
      Una delle tante ovvietà che vengono occultate dalla cultura dominante: se un’attrice ottiene un ruolo concedendosi al produttore o al regista, una vittima effettivamente c’è, anzi più d’una: tutte quelle che non hanno ottenuto il ruolo. Ma passare per vittime dopo essere state responsabili di corruzione, perché di questo si tratta, o comunque di aver sottostato a una concussione, il che non è moralmente lodevole, è davvero un record.

    • Claudius ha detto:

      Hai perfettamente ragione Rapanelli. Aggiungo che questi signori sono gli stessi che dicevano che se uno non e’ disposto a morire per difendere le proprie idee significa che lui non vale niente o le sue idee non valgono niente. Chi si batte per l’eutanasia come questa individua ha l’occasione, veramente perfetta in questo caso, di mettere in pratica questo sermone. Chissa’ perché pero’ non lo fanno mai. Ne deduco che o la individua Maraini (perdonatemi ma signora e’ troppo per una tizia del genere) non vale niente o non valgono niente le sue idee. Ma piu’ probabilmente entrambe le cose.