ROMA VERGOGNA. LA RAGGI CENSURA IL MANIFESTO DI CITIZENGO SU ABORTO E FEMMINICIDIO. VERITÀ DA NON DIRE…

16 Maggio 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

 

Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, incapace di offrire ai cittadini della capitale servizi pubblici decenti, strade senza buche e una raccolta dei rifiuti degna di un Paese civile, è attentissima a censurare le libertà di espressione individuali e collettive, e a farsi condizionare dalle solite lobby. Ieri il manifesto con cui si ricordava che l’aborto è la prima causa dell’uccisione di esseri di sesso femminile nel mondo è stato censurato dal Comune di Roma. Qui sotto riportiamo quanto scrive Citizengo, invitando i lettori di Stilum Curiae ad aderire alla campagna. Una censura che svela il vero volto conformista e ossequioso ai poteri forti del Movimento Cinque Stelle (per chi non l’avesse capito) e il suo atteggiamento illiberale e repressivo. In una sola parola: un vergogna.

Questo è il link per firmare la petizione di protesta contro il sindaco di Roma. 

“+ + + Il Comune di Roma ha ordinato la censura della campagna contro l’aborto di CitizenGO + + +

È in atto un attacco senza precedenti alla Libertà di opinione ed espressione di chi vuole difendere la Vita sin dal concepimento.

Lunedì 14 maggio è iniziata a Roma una campagna di sensibilizzazione sociale di CitizenGO sul tema dell’aborto, in occasione dei 40 anni della Legge 194 e in vista della Marcia per la Vita che si svolgerà a Roma sabato 19 maggio (raduno a piazza della Repubblica ore 15).

Abbiamo scelto uno slogan provocatoriamente vero: l’aborto è la prima causa di femminicidio nel mondo.

In Paesi come la Cina e l’India, ma anche in parte d’Europa, milioni di donne vengono sterminate con l’aborto solo perché donne. Ma l’aborto ha sempre anche un’altra vittima. La donna che lo pratica. Ogni donna porterà sempre con sé la ferita psicologica e fisica dell’aborto. Decenni di aborti lo confermano. I traumi post-abortivi gravano su intere generazioni di donne di cui la società non si cura affatto.

Noi vogliamo restare liberi di dirlo, con tutti i mezzi leciti a nostra disposizione. È un nostro diritto costituzionale.

In uno dei manifesti vandalizzati. Hanno scritto che “L’embrione non può essere considerato una persona”

Per tutta la giornata i nostri social network sono stati riempiti di insulti, offese e minacce o auguri di morte.

I collettivi ultrafemministi e i media cosiddetti “progressisti” ci hanno attaccati, dicendo cose spesso false sul nostro conto.

La politica sedicente “democratica” è andata nel panico. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno invocato la censura.

E il Sindaco di Roma Virginia Raggi non si è fatta attendere.

Poche ore fa, l’Ufficio Affissioni del Dipartimento Sviluppo Economico, Attività Produttive e Agricoltura ha intimato all’agenzia pubblicitaria a cui ci siamo rivolti di rimuovere immediatamente tutti i nostri manifesti dalle strade della Città, minacciando sanzioni pecuniarie.

Secondo l’amministrazione capitolina, il nostro messaggio viola il Regolamento comunale sulle affissioni, che al comma 2 dell’art. 12 bis vieta “esposizioni pubblicitarie il cui contenuto sia lesivo del rispetto delle libertà individuali e dei diritti civili”.

In che modo il nostro messaggio viola le libertà individuali e i diritti civili?

A parte il fatto che la Corte Costituzionale ha sempre escluso l’aborto dal novero dei diritti civili (visto che è consentito solo in presenza di alcune specifiche situazioni considerate peggiori dalla legge, e dunque non è un diritto assoluto), questo significa che a Roma è vietato fare campagne contro l’aborto?

Quindi la Marcia per la Vita di sabato 19 maggio è una manifestazione fuorilegge?

Il Comune di Roma ha gravemente violato il diritto di opinione ed espressione dei cittadini italiani contrari all’aborto, per motivi politici e ideologici.

Ti chiediamo di firmare questo appello al Sindaco Raggi per ripristinare il rispetto dei veri diritti civili dei cittadini!”.

 





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27 commenti

  • Nicola ha detto:

    Forza Donald Trump. Avanti così. Quanti mal di pancia in arrivo….

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/scure-donald-contro-laborto-1528886.html

  • Nicola ha detto:

    Forza Donald. Avanti così. Bravo. Quanti mal di pancia in arrivo….

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/scure-donald-contro-laborto-1528886.html

  • anonimo genovese ha detto:

    telegionale regionale ligure del 18 ore 14.
    sembra sia stato affisso manifesto in quel di Genova con embrione all’undicesima settimana, esattamente come il primo affisso in quel di Roma e fatto togliere tempestivamente dalla Raggi. Per il momento non sembra sia stato rimosso. Ma il sindaco di Genova, ingegner Bucci è di centrodestra ed ha un fratello frate cappuccino.
    E’ stata però intervistata signora che ha fatto piccolo comizio sul fatto che detto manifesto colpevolizzerebbe la donna che pensasse all’aborto.

  • Barbapapà ha detto:

    🕇 Dio C’È.

  • Flora ha detto:

    È tempo che le azioni di contrasto, le battaglie per la Verità comincino a passare per altre strade. La raccolta di firme, ne abbiamo l’esperienza nella chiesa, lasciano le situazioni intatte e le rendono perciò inutili nel concreto. Dopo aver firmato ci sentiamo sollevati, certi di aver dato il nostro contributo, con la coscienza a posto e crediamo che le cose comincino a cambiare. Non è così. I mali a cui assistiamo sono estremi e richiedono estremi rimedi. Il mondo del Male, del marcio va avanti tranquillamente, sempre più esteso. L’onda nera si allarga e sommerge quelle poche forze che la ostacolano ancora. C’è bisogno di chi inizia, sul piano del diritto, della legislazione, un’opera di disinnesco di questo terreno minato. Si deve cominciare a camminare procedendo non tanto a raccolta firme quanto a colpi di diritto e lottare sul piano delle leggi. È vero che c’è chi mira anche a mettere le mani sulla Carta ma ancora non ci sono riusciti. Per qualche tempo c’è speranza di essere ancora in grado di agire sul piano delle libertà sancite dalla Costituzione.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Stimato Direttore:
    Il primo segno del nostro tempo: il male come un bene e un diritto = Apocalisse 6:10-11
    http://www.worldometers.info/abortions/
    Saluti.

  • QB ha detto:

    I politici e in genere la nuova classe dirigente stile Raggi sono il nuovo paradigma. Culturalmente vuoti, privi di esperienze rilevanti per la posizione raggiunta, incapaci di solido ragionamento logico, formati per stereotipi. Inadeguati quindi manovrabili a piacere. Teste di legno si diceva un treno.

  • Michele Crociata ha detto:

    Perché non si denuncia la Raggi per violazione della libertà di espressione e di opinione?

  • Nuns have no fun ha detto:

    Il provvedimento, se è motivato come riporta l’articolo, è impugnabile per carenza di motivazione. Sarebbe importante che ne chiedessero l’annullamento a TAR, così da obbligare il Comune, la prossima volta, a esplicitare le ragioni per cui ritiene ”lesivo ecc ecc”. A quel punto si potrà impugnare il nuovo provvedimento nel merito, obbligando TAR e Consiglio di Stato a stabilire se esista o no il diritto di esprimersi contro l’aborto o invitare a rifletterci. Il tutto con pubblicità dei provvedimenti.
    Insomma, occorrerebbe che iniziative come queste facessero un salto di qualità e aprissero un caso politico. Se no rimarranno sempre provocazioni episodiche velocemente archiviabili: questa è la quarta ”censura” da quando aleggio qui (furgone del povero brandi, pullmam delle liberta, manifesto col feto, questa). Le prime tre già meritavano una reazione più incisiva e invece sono finite nel dimenticatoio. Questa farà la stessa fine.

    • G.Gervasi ha detto:

      Sono perfettamente d’accordo, Nuns.
      Bisognerebbe finirla di reagire a soprusi del genere con i soliti lamenti, con cui non si conclude niente, e cominciare ad impugnarli puntualmente per via legale.
      Non dubito che ci siano degli avvocati in gamba tra i cattolici dello sdegno, pronti a dare il loro contributo professionale per una buona causa, rinunciando alla parcella.

  • Lo spettro di don Ezio ha detto:

    Grazie, dottor Tosatti,
    ero convinto che avrebbe fatto un post su questa vergognosa faccenda, pur permettendomi di scriverle privatamente.
    La mia preoccupazione riguarda il Governo che sembra potersi costituire. Se verrà nominato presidente del Consiglio l’on. Alfonso Bonafede del Movimento 5 Stelle, è quello che ha fatto approvare il divorzio breve con solo 6 mesi di separazione…

    • sherden ha detto:

      Mah, la mia preoccupazione è invece il silenzio pressoché totale dei vescovi sulla faccenda.
      Mi viene il dubbio che, se la battaglia l’avessero condotta i musulmani, li avremmo visti ergersi tutti pimpanti a difesa dei loro diritti…

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        Caro Scherden,
        lasciamo stare i mussulmani (per i quali l’aborto non è un omicidio fino al 120° giorno dal concepimento) e i vescovi italiani. Caso mai chi dovrebbe intervenire è il Vicariato di Roma. Però a me non interessa che cosa debbano fare i vescovi, i cardinali e il papa, so quello che devo fare io.

        • Lucia ha detto:

          Credo che la signora intendesse dire che se l iniziativa fosse stata della comunita islamica qualcuno nella cei per spirito di ecumenismo l avrebbe appoggiata .Io in realta ne dubito.Ciao

  • Adriana ha detto:

    Radio radicale : intervista col Presidente Medici Cattolici .Gli si
    chiedeva -imponeva di autorizzare solo i medici NON obiettori a
    specializzarsi in ginecologia e di proibirlo agli obiettori. Trasmissione ascoltata
    a programmazione da poco iniziata . In mezzo deve esserci una deputata (?) o senatrice (?) intenzionata a proporre una legge in questo senso. Legge chiaramente liberticida -in nome della libertà-!

  • Adriana ha detto:

    La libertà di opinione si sta riducendo a un fazzoletto , minuscolo,
    da naso . I radical chic imperano. Compreso Paglia dagli occhiali arcobaleno.

    • G.Gervasi ha detto:

      La libertá di opinione e di parola é un diritto constituzionale.
      Dire che questo diritto viene ridotto a uno straccio e fermarsi a questa costatazione senza procedere oltre, cioé impugnare tale legge o leggi per inconstituzionalitá,
      o direttamente o tramite le forze politiche che le oppongono e che chiedono il nostro voto, é da pecore che meritano di essere tosate dai piú furbi.
      Quando cominceranno i cattolici italiani a capire
      come si lotta in una democrazia? E ad essere convinti
      che il nostro é uno stato di diritto, per cui val la pena lottare?

  • Francesca ha detto:

    Firmato. Vergogna!!! Che rabbia!

  • deutero.amedeo ha detto:

    La Raggi è la Raggi, ormai lo sappiamo. Ma quei 770.564 cittadini romani maggiorenni e presumibilmente in grado di intendere e di volere che l’hanno votata, sapevano per chi stavano votando? Mah!

  • Roberto Ceccarelli ha detto:

    Ho firmato anch’io. La Raggi non è soltanto scema ma, sopratutto una di quella moltitudine di serve e servi del Maligno che odia la Verità e la Vita, che è peggio. E anche chi “in primis” ( bergoglio & co.) dovrebbe proclamare , anzi “gridare sui tetti” la Verità e proclamare sempre e in ogni circostanza la difesa della vita, anziché nicchiare, è servo del Maligno. Ogni mancanza, ogni titubanza significa connivenza con chi odia la Vita.
    Cristo regni!

  • Gian ha detto:

    Ho firmato. Sindaca più scema di una capra scema.

    • Adriana ha detto:

      Beh ! adesso mette le capre per brucare i prati cittadini e ripulirli !
      Sopra la panca la capra campa !e…passa alla storia della decadenza.

    • G.Gervasi ha detto:

      Imprecare contro la sindaca non basta. Bisogna
      portarla in tribunale. L’Italia é uno stato di diritto.
      E i cittadini, “persino” i cattolici, hanno dei diritti
      ben definiti da difendere per vie legali, se necessario.

    • Grog ha detto:

      Le capre sono animali umili e utilissimi. Perché offenderle paragonandole all’attuale sindaco della capitale?