ALFIE. COMUNQUE FINISCA, ALFIE, THOMAS E KATE HANNO GIÀ VINTO.
24 Aprile 2018 --Marco Tosatti
Non sappiamo ancora come andrà a finire la saga di Alfie Evans. Forse avrà un lieto fine, forse terminerà in tragedia. Ma alcune cose le possiamo già dire e vedere. La prima: hanno vinto Alfie, Thomas e Kate e i dottoroni dell’Alder Hey Hospital hanno perso, confermando quello che da sospetto si sta trasformando in certezza. E cioè che nel caso del piccolo hanno capito poco, e hanno sbagliato molto. Secondo loro tolti i supporti Alfie avrebbe dovuto morire in breve tempo. Tredici ore dopo è ancora vivo. I medici sono “gobsmacked”, ha detto Thomas, del fatto che sia ancora vivo e stia respirando. “Sbalorditi”.
Quindi, e questo ci sembra che sia chiaro, hanno cercato di ucciderlo: nelle intenzioni del giudice Hayden, che speriamo – ma non ci speriamo troppo – venga ripagato per la sua straordinaria caparbietà nel voler negare diritti primordiali naturali ai genitori e figlio – e in quelle dell’Alder Hey Hospital. E se capiamo l’ospedale – se Alfie dovesse arrivare in Italia, e persino migliorare, beh questo costituirebbe una patente mondiale di incapacità all’ospedale e al National Healts System, il giudice proprio non riusciamo a comprenderlo. Ci mancano degli elementi. Certo, la patente di incapaci sarebbe tanto più bruciante perché verrebbe dal sud dell’Europa, dall’Italia, a cui gli anglosassoni, e non solo loro, guardano con un razzismo e con pregiudizi che tutto il loro politically correct non riesce a mascherare neanche un po’.
Comunque vada, che Alfie viva o muoia – Dio non voglia – ha dimostrato che quelli che si sono schierati dalla sua parte avevano ragione; e che forse se invece di questa assurda battaglia che non so se definire più orwelliana o kafkiana ci si fosse adoperati per aiutarlo prima, le chances sarebbero state ancora maggiori. E che non era un problema di ideologie, di radicalismi religiosi o ideologici; ma di pura e semplice difesa di diritti naturali.
Che invece stranamente vengono attaccati dal partito dei boia, a cui si sono inscritte di recente – anche stamattina – alcune figure di commentatrici pensierose e filosofiche. Che, naturalmente, non hanno figli. Posso dire una cosa? Ciascuno ha il diritto di pontificare su quello che vuole; ma vedere gente che non ha avuto figli, e non sa che cosa sia averli, non idealmente, ma nella pelle, nelle notti perse, nelle ansie, nelle gioie, e che da un bel pulpito ne discetta con sapienza e brillantemente, mi provoca fenomeni di orticaria. Mi viene in mente un’amica inglese, che mentre durante il parto si lamentava per le doglie, e fu rimproverata da una suora che la accompagnava. “You try, bloody virgin!” le rispose. “Provaci tu, dannata vergine!”. Ecco, è quello che vorrei dire. E vorrei che i soloni sterili facessero come la suora in questione: tacessero.
Questo è l’articolo in spagnolo.
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Tag: alder hey hospital, alfie, hayden, italia, papaCategoria: Alfie Evans
Questo articolo è stato scritto da wp_7512482
Grande articolo, Tosatti, semplicemente perfetto da ogni punto di vista!
E forza Alfie, forza!
Caro Tosatti, in mezzo alla schiera dei perdenti hai dimenticato un po’ di gentaglia porporovestita…
@ TOSATTI .
grazie a lei dell’informazione . Quel cucciolo in mezzo alle iene
mi strazia. Grazie al suo palpitante Blog.
Orrore. Orrore. Orrore. Preghiamo. Preghiamo. Preghiamo.
http://lanuovabq.it/it/ultimora-vogliono-togliere-ossigeno-ad-alfie
Non ci sono parole in grado di esprimere ciò che sento.
Prendiamo in mano l’ “Arma” di padre Pio e non diamo tregua al maligno!
E’ nostro dovere sperare contro ogni speranza e invocare l’intervento straordinario di tutti i santi del Paradiso (nell’ottenere l’intervento soprannaturale di nostro Signore, tanto per essere chiari).
Per Alfie, per Thomas, per Kate… e per noi!
Recentissimo : http://www.aldomariavalli.it/201804/25/alfie-nellospedale-degli-orrori/
@Adriana. Oltre all’ orrore dei fatti successi , dà da pensare il fatto che qualcuno abbia consigliato alla Signora di “andare all’ Alder Haley perché era il migliore……….” Se questo é il migliore non oso pensare che cosa accada negli altri……..
@ NICOLA ,
prima di tutto mi scuso :ho tascurato la barra prima del 04 .
Poi :non è detto . A volte Ospedali così come Primari illustri sono
un imbroglio e una catastrofe a differenza di centri o medici meno reclamizzati :-esperienza personale- . Purtroppo è anche vero che
spesso la fama è data proprio dal consenso della piccola gente.
Una specie di sindrome di Stoccolma molto estesa . Anche in Italia ,non solo in England. Qua però è stata nascosta per decenni una pratica di banca degli organi che prosperava e potea servire a trapianti
come a Messe nere . Con la scusa del progresso scientifico.
Una famosa neurologa milanese mi chiese da dove pensavo
i neurologi contemporanei avessero ricavato tante informazioni.
E mi rispose con un bel sorriso che “ovviamente” erano dovute a esperimenti sui corpi e cervelli di vivi .Benefattori particolari erano stati i medici dei lager .Ora i loro discepoli.
Quella che mi pare particolarmente “deliziosa” è l’appartenenza del giudice Hayden a un certo gruppo portatore di richieste mooolto
progressiste .Ma poichè oggi, anche nella morale religiosa pare
che più del bene conti l’esser d’accordo : il CONCORDISMO …
tutto” va bien Madame la Marquise .Oui, oui ,très bien .”
Speriamo che non sia come il film Coma Profondo tratto dall’ omonimo romanzo, nel quale ammazzavano la gente sotto i ferri per ottenere poi gli organi in quantità industriale…
Comunque l’ho già scritto da qualche parte ma non so più dove:
YOUTUBE-Cose che non vi raccontano di Charles Darwin- è una lectio chiarissima e indimenticabile di Enzo Pennetta. Società,
Unesco, eutanasia in USA e UK prima ancora che in Germania.
Come,quando,perchè ,voluta da chi.