SCOLA, TORNIELLI E IL PAPA. UN PEZZO GROSSO DA COLLEZIONE…

21 Aprile 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, la tristezza infinita per la vicenda di Alfie Evans non ci impedisce di assaporare un Pezzo Grosso di grande qualità. La molla che ha mosso la penna (lo stilum…) di pezzo Grosso è un articolo che il collega Andrea Tornielli ha scritto con al centro il cardinale emerito di Milano, Angelo Scola. La potete leggere qui. E qua sotto, invece, a voi: pezzo Grosso!

“Scusi Tosatti, secondo lei Tornielli è “intercessore” o “affossatore” del card Scola verso papa Bergoglio? Un perfido e pettegolo insider in Vaticano sospetta fortemente che l’invito alla partecipazione del card Scola alla presentazione del libro di Borghesi sul Papa (già un Papa che permette che si scriva la propria “biografia intellettuale”, mi fa un po’ senso…) e l’enfasi sul suo intervento nell’articolo (qui sotto riportato), sia stata implorata a Tornielli da un triste card. Scola in inizio di depressione per astinenza di potere e di evidenza mediatica. Io ho un’impressione lievemente diversa. Limitandosi a leggere l’articolo del sospettato ”intercessore” troviamo interessanti considerazioni che “perfidamente” potrebbero essere interpretate in modo opposto, da come appaiono scritte. Per esempio, non si capisce se sia o no un complimento di Scola al Papa quando dichiara di volere “sfatare una leggenda metropolitana” sulla sua formazione teologica(…), aggiungendo che non è detto che un pensiero forte venga solo da un accademico. Persino aggiungendo che noi europei fatichiamo a capirlo (il pensiero del Papa) perché eredi di una visione intellettualistica. Ma siamo sicuri che gli stia facendo un complimento? Questo è un apprezzamento o il contrario? Tale considerazione si potrebbe fare anche ironicamente sull’On. DiMaio (5Stelle). Quando Scola dice che lo stile del Papa passa attraverso “gesti e immagini”, intendeva ironicamente riferirsi anche a quelle degli animali proiettate sulla facciata di San Pietro? Quando spiega che la formazione dei gesuiti della generazione di Bergoglio è fatta anche su H.de Lubac, lo sta complimentando per caso, o lo sta sottilmente prendendo in giro? Quando si riferisce al “papato poliedrico e magistero poliedrico” di Bergoglio, che cosa sta insinuando? Poliedrico vuol dire che presenta tanti aspetti, ma che cosa possiamo capire noi, se non ci dice se sono buoni o no, e perché? Le espressioni chiave riportate da Tornielli, e sempre riferite a Scola, sull’elezione di Bergoglio, sono che è stato per noi: un “Pugno nello stomaco” ,una “Sveglia”, e si domanda “quanto ci stiamo ancora difendendo dalla sfida che rappresenta”. Ironia massima! Pugni nello stomaco effettivamente ne ha dati anche troppi, si pensi a quelli ricevuti dai Francescani dell’Immacolata. Di sveglie. ai cattolici “assopiti” nel magistero di Benedetto XVI, ne ha fatte suonare parecchie…Circa la sfida da cui difendersi lo si chieda ai cardinali dei Dubia, che cosa significa difendersi quando si sfida questo Papa… Ma Tornielli che vuol dire quando nella conclusione afferma: basta pregiudizi e basta giudizi personali sugli aspetti del pontificato e più sguardo di fede, ecc.? (Si legga la conclusione articolo).

Pezzo Grosso.


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64 commenti

  • Paolo Pagliaro ha detto:

    Pezzo Grosso ha torto e si contorce troppo nella speranza che Scola stia dando messaggi suliminali.
    Per quanto sia doloroso ammettere che un cardinale non ignorante si stia piegando al potere, rinnegando verità che egli stesso difendeva fino a poco tempo fa, questa è la realtà: molti chierici si stanno contorcendo il cervello e ancor più il frasario, per far quadrare l’evidente dissonanza, con arrampicamenti sugli specchi vari – occorre adeguarsi. Il “metodo” che vedo applicato più comunemente dai nostri preti è quello della “disattenzione selettiva”: semplicemente, le questioni controverse, gli scandali, le arroganterie non appaiono sui loro schermi, vengono sistematicamente ignorate; se fai una domanda scatta in merito subito lo svicolio: o ti lasciano lì come un pesce baffone, improvvisamente rapiti da urgenza improrogabile; o ti fanno notare altre parole ortodosse dette dal Papa, come se questo fosse una risposta; oppure, invece della risposta arriva l’accusa di rigidità, non accompagnata da spiegazioni nel merito.
    E’ un po’ tutto surreale. a suo modo grottesco.

    • Claudius ha detto:

      Analisi perfetta, sono d’accordo con te, Pagliaro. D’altra parte lo ero fin dai tempi di papalepapale 😉

  • Ira Divina ha detto:

    L’essere umano senza più umanità! Quando si è considerati oggetti da eliminare, ecco la fine che ci faranno fare, dai più piccoli ai più grandi. http://lanuovabq.it/it/le-foto-di-alfie-maltrattato-altro-che-best-interest

  • Iginio ha detto:

    Scola è detestato a Milano e Roma dai martiniani della Gregoriana e dell’Accademia Ambrosiana, che diffondono voci malevole su di lui, per esempio accusandolo di essere tornato a Milano per avere la rivincita e di andare da uno psicanalista a Parigi (!).
    Detto questo, francamente già a Venezia Scola ripeteva le solite idee politically correct, per esempio sul “meticciato di civiltà”. Sicché francamente non capisco in che cosa sarebbe stato un’alternativa a Bergoglio, se non forse per una maggiore attenzione alla liturgia.
    Per il resto, la sua presenza alla presentazione della “biografia intellettuale” di Bergoglio sa molto di precettazione ovvero del desiderio di evitare di finire come i vari Caffarra, Burke eccetera. E sa molto di: “Vedete? Lo dice anche lui!”, un po’ lo stesso gioco che volevano far fare a Benedetto XVI/Ratzinger con la famosa lettera sui volumetti. Francamente, io eviterei queste patetiche sponsorizzazioni. Non fanno fare una gran figura nemmeno a papa Bergoglio. Ma è chiaro che occorre intelligenza per accorgersene e capirlo.

  • Ezio Frescaroli ha detto:

    Per cercare di capire cosa abbia detto il card. Scola, necessita del testo completo del suo intervento perché, purtroppo, imperversa la manipolazione delle notizie. Pur sprovvisto del testo completo dell’intervento, ritengo che il cardinale abbia partecipato alla presentazione, con l’intento di esprimere giudizi complessivamente positivi del contenuto del libro. Non sono propenso pensare ad interpretazioni “perfide” e/o “ironiche” dei vari passaggi del suo intervento. Se invece la chiave di lettura dovesse essere la “perfidia” e/o “l’ironia”, tale partecipazione si configurerebbe in un comportamento alquanto ipocrita. Personalmente propendo per un intervento sincero, non “perfido” né “ironico”del card. Scola. Nel caso che la mia interpretazione fosse sbagliata (a fronte, però, di evidenze e non semplici supposizioni) ritengo sbagliato fare ad un “Magistero ambiguo” osservazioni e analisi “camuffate”.
    Ezio Frescaroli

  • PG ha detto:

    La verità va urlata sui tetti e non a mezze parole. Il concetto è ormai chiaro a tutti ma pochi osano parlare chiaramente.

  • ANDREA TORNIELLI: UN EJEMPLO DE LO QUE ES UN PELOTILLERO PAPAL
    Siguiendo su norma de rendir culto a la personalidad y popularidad de Fran”cisco”, el pelotillero papal entre otras cosas al final de su último artículo concluye: “Como se sabe, esta popularidad da fastidio a algunos, incluso dentro de la compañía eclesial. Existe la red de los ex­-papistas que, después de haber pasado años criticando a todos los que atacaban a Benedicto XVI, ahora se muestran todavía más duros y sarcásticos en contra de su sucesor”: http://vaticaninsider.lastampa.it/es/vaticano/dettagliospain/articolo/francesco-corea-35890/
    Por un poco de respeto –solo un poco- a su labor de años como colocado vaticanista de cabecera, es decir, pelotillero papal, contestaré a usted y a todos los que son como usted.
    Mire usted, tenga la sinceridad de llamar a las cosas por su nombre; por ejemplo:
    1ª. Tenga la valentía de decirnos quién era ese cardenal italiano al que según usted le oyó decir al día siguiente de la elección de Benedicto XVI, que “solo durará dos o tres años”.
    2ª. Tenga la valentía de recordar la oposición en su día de Ignacio de Loyola hasta que las fuerzas le acompañaron, a que ningún miembro de su Compañía fuese consagrado obispo.
    3ª. Tenga la valentía de recordar, reconocer y afirmar, que mientras Jorge Mario Bergoglio Sívori dirigió su populosa diócesis argentina jamás concedió permiso ni nombró a ningún presbítero exorcista; y eso pelotillero papal es facilitar el trabajo al Enemigo.
    4ª. Tenga la valentía de reconocer y afirmar que Fran”cisco” el 13 de octubre de 2013 cometió una impostura religiosa, al afirmar y dejar afirmar a los cuatro vientos que iba a consagrar al Mundo a la Virgen María, y ni consagración –palabra que no existió en esa simple plegaria que es lo que al final fue, una plegaria- ni nada.
    5ª. Tenga la valentía de afirmar al menos como sospechoso si no se atreve a llamarle mentiroso, a un sujeto que es jesuita, que es consagrado obispo, que es nombrado cardenal electo, que se presenta dos veces a Papa, que en la primera queda segundo y en la segunda queda primero, para que después el sujeto nos salga en junio de 2013 con un “yo no quería ser Papa”.
    6ª. Tenga la valentía de afirmar como herejías las afirmaciones de Fran”cisco” en diciembre de 2013, cuando afirmó de la Virgen María, Madre de Dios y Madre nuestra: “¡Mentiras! ¡He sido engañada!”.
    ¡Cómo queda María…! ¡pero cómo queda Dios…! como el Engañador. Y no solo eso, sino que además el muy cobarde al afirmar esas herejías dice que eso lo dijo y escribió Juan Pablo II: total, hereje, mentiroso y cobarde.
    7ª. Tenga la valentía de afirmar que su Fran”cisco” es un mentiroso cuando afirmó en julio de 2013: “Verdaderamente no concedo entrevistas, pero porque no sé, no puedo, es así “: por el momento lleva 12.
    8ª. Y por cercanía y ya que es usted italiano, tenga la dignidad y el valor de investigar y sacar a la luz la verdadera causa por la que Fran”cisco” y sus secuaces persiguen al 95% de los Franciscanos de la Inmaculada y al 100% de las Franciscanas de la Inmaculada.
    9ª. Y también por cercanía y por ser italiano, tenga el valor que tuvo en vida y en su momento Mario Palmaro. Tenga la dignidad y el valor de como mínimo llamar hipócrita a Fran”cisco” en su comportamiento con Mario Palmaro.
    Como usted sabe mejor que yo, Mario Palmaro escribió un artículo por el cual fue expulsado como colaborador de Radio María. Y Fran”cisco”, el jefe de todos los pelotilleros como usted, el jefe de todos los pelotilleros jefes de Radios Marías, en lugar de llamar al jefe pelotillero papal que le expulsó y pedirle en justicia, en misericordia cristiana de rodillas, o sentado en la cátedra ordenarle que Mario Palmaro fuese readmitido (¿quién soy yo para juzgar y pedir que Mario Palmaro sea readmitido… no?). Pues no, Fran”cisco” tuvo la hipócrita, la satánica idea de llamar por teléfono a Mario Palmaro para “consolarle” por su despido.
    Mire usted ya finalizo, podría seguir porque hay más y habrá más y solo es el principio del “pastor necio” profetizado por Zacarías; pero además es perder el tiempo con usted, porque qué voy a decir a un colocado pelotillero vaticanista que no sepa o que no quiera saber.
    Ángel Manuel González Fernández, 22 de agosto de 2014.

  • Sulcitano ha detto:

    Non credo proprio, di poter concordare con il Card. Scola nel vedere e giudicare, questi cinque anni di pontificato bergogliano, una provvidenziale risvegliata per la fede del popolo Cristiano.”Il pugno nello stomaco”,ovvero, i pugni nello stomaco, sono puntualmente giunti a ripetizione nel tentativo di fiaccare le pazienti resistenze dei fedeli nel tentativo di costringerli a piegare le robuste ginocchia, davanti ad un vuoto, farraginoso e inutile magistero papale.
    Usque tandem,Domine!
    SIA LODATO GESÙ CRISTO!

    • G.Gervasi ha detto:

      Giá, i pugni nello stomaco …
      li ricevono i fedeli che sono ancora attaccati alla veritá
      di Cristo insegnata dal magistero della Chiesa cattolica per duemila anni, fino all’avvento del “genio teologico
      e filosofico” del nulla bergogliano. (Manca ancora
      la pubblicazione del “libretto rosso” di Bergoglio, che,
      come una volta la bibbia di Mao, ci indicherá la strada.) Un nulla apparentemente gravido di contenuti, sul quale persino onorati professori, anelanti al plauso della folla, e al “feeling” di essere ancora attuali, si
      cimentano per centinaia di pagine.
      Per piegare questa volontá ortodossa dei comuni fedeli l’argomento piú perfido usato sia dal papocchio che dai suoi addetti al lavoro nel vasto mondo clericale e laico é che resistendo agli errori di Bergoglio ci si rifiuta addirittura agli impulsi dello Spirito Santo,
      che desidererebbe ardentemente questi cambiamenti
      nella dottrina, nella morale e nella prassi della Chiesa,
      una volta “semper idem” e oggi divenuta eraclitamente “pantareale” o liquida.
      Lo Spirito Santo, lo Spirito di Veritá che ci rammenta gli insegnamenti di Cristo, ormai appartiene a loro: loro sanno tutto ció che LUI vuole, poiché, curiosamente, la Sua volontá coinciderebbe puntualmente con tutti i loro capricci.

  • Flora ha detto:

    Questo padre Ralph è lo spettro di don Ezio, che è lo spettro di don Fonio, che è lo spettro dello spettro di…. Scusate, mi sono persa!

    • Isabella ha detto:

      @Flora
      Secondo me il multinick è un altro, nessuno spettro.
      Tosatti lo aveva suggerito in un suo commento, ma magari ho capito male.
      Se è lui, almeno con gli altri nick non scrive “papà” al posto di Papa.

  • nat ha detto:

    Ve la immaginate una “biografia menageriale” di BXVI tesa a dimostrare le qualità di governo di Papa Ratzinger seguita da una collana di volumetti scritti da imprenditori che esaltano i gesti e le riforme dello stesso?
    BXVI nell’ultimo libro intervista non ha avuto nessun problema a riconoscere fra i suoi punti di debolezza proprio il governo… perché non seguirne l’esempio?

  • Lucy ha detto:

    Non conoscevamo il card.Scola se non superficialmente ma nel 2014 successe un fatto che ci “illuminò” sulla sua persona.Riporto parte dell’art. del Foglio del 15/11/2014 su tale fatto.
    ” Nel breve volgere di un giorno il card.Scola , arcivescovo di Milano SI È SCUSATO per il comportamento di un suo funzionario di curia , don Gianbattista Rota. Don Rota nell’ambito del suo ruolo istituzionale aveva scritto agli insegnanti di religione che :”gli alunni di alcune scuole italiane sono stati destinatari di una vasta campagna tesa a delegittimare la differenza sessuale, dunque per valutare l’effettiva diffusione dell’ideologia del gender vorremmo avere una percezione più precisa del numero delle scuole coinvolte , per questo chiederemmo a tutti i docenti di riportarne il nome nella presente tabella”.
    Subito i giornali della secolarizzazione compulsiva e inconsulta hanno accusato la curia milanese di schedatura e discriminazione .Uno direbbe che è dovere deontologico dei media aiutare la comunità a “valutare l’effettiva diffusione dell’idelogia del gender” nelle scuole, e quindi le schede degli insegnanti di religione richieste da don Rota avrebbero dovuto essere lette con attenzione da giornalisti informati ,il loro contenuto pesato, divulgato e messo in discussione liberamente, senza l’ombra della discriminazione cosiddetta omofoba e senza pregiudiziale inchino all’ideologia omosessualista o omofila.
    Nelle democrazie liberali quando un’istituzione come la Chiesa che ha uno spazio sociale e pubblico autonomo, per non dire spirituale, conduce un’inchiesta su un tema di rilevanza universale , i dati raccolti vengono messi in circolo senza strepito e senza dannare alcuno.
    Invece sono subito arrivate le SCUSE di Sua Eminenza il cardinale Scola.
    Avrebbe potuto rivendicare la liceità dell’interrogarsi sul criterio pedagogico prevalente in materia di ideologia dek gender, se cioè gli allievi debbano essere messi o no di fronte al tema dell’identità sessuale secondo la cultura LGBT .
    Il cardinale di Milano non è don Abbondio.Di fronte a un ‘intemerata del circuito mediatico-culturale -statale, “questa inchiesta non s’ha da fare” ci si sarebbe potuto aspettare una ribellione composta ma consapevole, ha scelto invece le pronte scuse “.
    L’articolo finiva con l’invito a mandare una mail alla diocesi di Milano con questo semplice contenuto “noi non ci scusiamo.Vogliamo sapere “.
    Da allora il nostro giudizio negativo su Scola non ha trovato motivi per cambiare.

    • Marco Bianchi ha detto:

      Tutto giusto.E francamente non vedo nessuna ironia.E dove era quando i tanti pugni venivano dati?A pararsene,stando ben zitto.E ci si deve domandare cosa intendeva dire? Quanti Don Abbondio ci sono?Sembra tantissimi.A livello dei don,dei monsignori,delle eccellenze.

  • deutero.amedeo ha detto:

    Circa la sfida da cui difendersi lo si chieda ai cardinali dei Dubia, che cosa significa difendersi quando si sfida questo Papa…
    Il fatto che il Papa non abbia risposto ai dubia può avere diverse spiegazioni.
    1-Il Papa non sa come rispondere (improbabile)
    2-Il Papa disprezza gli estensori dei dubia ( possibile ma non certo)
    3-Il Papa non rispondendo a questi vuol dissuadere altri ad imitarli (ipotesi, a mio parere, altamente probabile.

    Papa Francesco conosce poco la Bibbia, la teologia e la filosofia, ma in compenso dimostra di essere un grande esperto, o di essere guidato da grandi esperti, di psicologia sociale delle organizzazioni, di tecniche della comunicazione e del condizionamento strumentale.

    Punto. Per oggi mi fermo qui. Il seguito al prossimo numero.

    Good weekend everybody!

    • Serena ha detto:

      Grazie Deuteroamedeo. Le tue riflessioni comunicacele poco per volta! Baci!

    • Paolo Giuseppe ha detto:

      @deutero.amedeo
      Papa Francesco esperto (o guidato da grandi esperti) di psicologia sociale? di tecniche della comunicazione?
      Ricordi l’onorificenza data alla abortista Ploumen?
      Ricordi la recente vicenda Viganò?
      Ricordi la nomina del vescovo Barros in Cile con successiva retromarcia e scuse finali del Papa?
      E questi sarebbero esempi di tecniche della comunicazione?
      Conoscendoti come persona seria e preparata, voglio pensare che le tue fossero considerazioni ironiche.

      • deutero.amedeo ha detto:

        @Paolo Giuseppe. Purtroppo ti devo dire che no, non volevo fare dell’ironia, ma denunciare quello che a me appare come un aspetto tristemente negativo dell’uomo Bergoglio; un aspetto che non sempre viene tenuto dai suoi critici in giusta considerazione.
        Quali che siano i suoi obiettivi, e quali che siano le fonti letterarie , storiche, filosofiche, teologiche che li ispirano, Bergoglio usa in modo preciso e spregiudicato (quindi da esperto) tutte le tecniche di controllo tipiche degli amanti del potere (senza, peraltro, accorgersi che altri usano le stesse tecniche per cotrollare lui) : promesse, minacce, premi, onorificenze, promozioni, retrocessioni, emarginazioni, glorificazioni, inviti, silenzi costituiscono un mix micidiale, un arsenale di strumenti per condizionare i comportamenti di coloro che gli stanno intorno e/o (come noi fedeli cattolici) gli stanno sottoposti. Non c’è nulla di autentico nel suo modo di comportarsi, nemmeno quando vuol apparire con atteggiamenti di uomo sensibile e generoso. Tutto quello che dice e fa è finalizzato a trascinare (con l’inganno) il maggior numero di persone nella direzione che vuole lui. Ma anche lui, a sua volta, è una marionetta nelle mani di altri che gli fanno fare quello che vogliono loro.

  • Luigi Bonini ha detto:

    “La sua critica al “dottrinarismo”, al dogmaticismo astratto, alla pietrificazione della Rivelazione, traggono origine da qui: dall’idea che la fede, prima che essere una risposta, è una domanda, un’apertura del cuore a una Presenza di grazia. Questa domanda deve essere vissuta, deve diventare esperienza, verifica di una relazione reale, tra l’uomo e Dio, nello scenario della storia».”

    A parte il fatto che dovrebbe essere la risposta a diventare esperienza, e non la domanda, questa frase mostra la contrapposizione tipica tra fede ed esperienza – e il conseguente primato della seconda – che si è introdotta nel cattolicesimo, attraverso il protestantesimo e il modernismo, in questi ultimi cento anni, per opera di teologi come Karl Ranher.

    Dice infatti il filosofo Stefano Fontana:

    “In questa situazione di incertezza, la dottrina viene vista come un abuso e un’astrattezza. Non viene più concepita come uno squarcio sull’essere che Dio, nella sua provvidenza, ci ha donato per la nostra salvezza. […] La Chiesa è invece parte del mondo, con cui condivide lo stato di ricerca, la provvisorietà della domanda, l’incertezza dell’interpretazione.
    Secondo la visione di Rahner, l’unica cosa da fare è condividere con gli altri, in spirito di accoglienza e di dialogo, questa situazione di incertezza e camminare insieme, sostenendoci a vicenda e cercando di imparare reciprocamente, gettando ponti e aprendo percorsi e processi.
    (Stefano Fontana, La nuova Chiesa di Karl Rahner)

    • Giuseppe Marson ha detto:

      Mi si permetta, un conto è dire che la domanda è la disposizione del cuore a fare esperienza della risposta : CRISTO INCARNATO !
      In questo caso FEDE ED ESPERIENZA non sono contrapposte e nemmeno separate, in quanto IL RISORTO ha bisogno che la Sua carne, si faccia carne nella nostra, noi siamo il Suo Corpo Mistico.
      Altra cosa invece è il virgolettato sopra in cui si dice che SOLO la domanda è l’ unica possibilità contro le formule astratte e perfette , quest’ultimo è a mio modesto avviso SOLO un pensiero ideologico per affermare, la propria idea a difesa delle personali idee di Papa Francesco.
      Il rischio è quello di confondere i piani, quindi non più Cristo come risposta esistenziale alle domande di ogni uomo, ma solo le idee del Papa, tra cui quella del primato della prassi, da difendere.

      Tornielli era un giornalista che stimavo, ma ho smesso di leggere i suoi articoli, dopo che durante lo svolgersi dei lavori del Sinodo sulla Famiglia, ha posto sullo stesso piano, un convegno con alcuni Cardinali tra cui il Card. Caffarra, e il coming out del mons. polacco.
      Quei poveri Cardinali, già allora inascoltati, scrissero una lettera ai Padri Sinodali, da cui il Card. Scola prese subito le distanze, personalmente me ne rammaricai molto, era il mio Vescovo. Da allora si guardò bene purtroppo di parlare della sua posizione rispetto alla comunione ai divorziati risposati. Mi piacerebbe sapere se è ancora la stessa, cioè è contrario.
      Ne parla poco e malvolentieri.
      A onor del vero, i Vescovi Lombardi, sembra aspettassero “ansiosamente” le sue dimissioni per poter pubblicare insieme la lettera a favore della interpretazione di A.L. data dai Vescovi Argentini.

      Al Card. Scola, ricordo inoltre che gli europei non sono abituati solo alla parola, io non mi sono, come molti, dimenticato dei gesti e degli abbracci gioiosi e degli sguardi misericordiosi e delle ginocchia VIRILMENTE E DOLOROSAMENTE piegate anche nella malattia, di S. Giovanni Paolo II. Che immagine o meglio che TESTIMONIANZA POTENTE E DISARMATA DI AMORE A CRISTO.

      A Tornielli, dico che io sono un poveretto, che ama la S. Chiesa, come dice di amarla lui, credo nel primato di Pietro come lui, ma che, quello che per lui sono particolari, sono invece per me marito padre e nonno, Verità di Fede sulle quali non si può far finta di niente.
      Come sanno bene, S. Giovanni Battista, S. Tommaso Moro, S. Giovanni Fisher, che hanno dato la vita, non per difendere “formulette astratte e perfette”, ma per rispondere con la totalità della vita a Cristo, che per loro era la sola ed unica risposta : ESPERIENZA VIVA.

      LE VERE NOVITA’ E SORPRESE DELLO SPIRITO SANTO POSSONO ESSERE IN PALESE CONTRADDIZIONE NEI FATTI CON QUESTE TESTIMONIANZE DI SANTITA’ ?

      Cio’ che è risposta con la formuletta astratta, pronta e confezionata, è offendere sistematicamente coloro che pongono DOMANDE per la VERITA’ , apostrofandoli come farisei, rigidi dottori della legge, etc. etc.

      Una utima cosa, sempre ad onor del vero va ricordato che a quel che mi risulta, non solo Carron ma molti responsabili dei movimenti, non si sono espressi sul Cap. VIII di A.L.
      PURTROPPO!!
      Sono un ex ciellino da piu’ di 10 anni, ma mi auguro per il bene della S. Chiesa che ne C. L. ne altri movimenti si dividano.

      Imploro la Sacra Famiglia di Nazareth per la vita del piccolo Alfie e perchè sostenga i suoi genitori nella loro battaglia, perchè il loro bambino possa essere curato.

      Buona Domenica !!!

      • Luigi Bonini ha detto:

        Certo, il problema è proprio la contrapposizione tra fede ed esperienza. Ma non solo questo, anche metterle su uno stesso piano è sbagliato. Siamo ormai così abituati a sentire frasi del tipo “il centro del cristianesimo è l’incontro con Gesù” che ormai non ci facciamo più caso. Per cui è diventato normale che teologi che scrivono frasi come “Il Vangelo non si riassume in una verità, bensì in una relazione” insegnino in università pontifice come il Marianum.
        L’apparente innocenza di queste affermazioni nasconde il veleno demoniaco del modernismo, di cui una delle caratteristiche principali è porre al centro l’esperienza soggettiva a discapito della verità oggettiva. Ma non è questo il modo di procedere della sana teologia. L’incorporazione in Cristo avviene se prima lo si conosce veramente nella verità dei dogmi.
        Come scrisse Tanquerey nella prefazione del suo Compendio di teologia ascetica e mistica:

        “Convinti che il Domma è il fondamento della Teologia ascetica e che l’esposizione di quanto Dio ha fatto e continua a fare per noi è lo stimolo più efficace della vera divozione, abbiamo procurato di richiamar brevemente quelle verità di fede su cui si fonda la vita interiore. Quindi il nostro trattato è innanzi tutto dottrinale, inteso a dimostrare che la perfezione cristiana deriva logicamente dai nostri dommi, e sopratutto dall’Incarnazione che ne è il centro.”

        • Teodoro ha detto:

          “L’incorporazione in Cristo avviene se prima lo si conosce veramente nella verità dei dogmi.”

          Se così fosse nessun non cattolico potrebbe salvarsi. Invece sappiamo che non è così.

          • Luigi Bonini ha detto:

            Il mio commento faceva riferimento ai cattolici, visto che riguardava un’affermazione di un cardinale indirizzata a dei cattolici. E per chi è cattolico la virtù della fede è necessaria per la salvezza. E la fede deve essere integra, o perlomeno deve esserci l’intenzione che lo sia.

            I non cattolici possono salvarsi nonostante le loro credenze se ricercano, almeno implicitamente, la verità e sono disposti ad accoglierla (per esempio con il battesimo di desiderio, per i non cristiani).

  • Claudius ha detto:

    Francamente credo che Scola sarebbe stato dannoso tanto quanto Bergoglio, se adesso si diverte a fare discorsi pieni di doppi sensi tutto quello che mi viene da pensare e’ che anche lui si sta preparando al dopo per potersi parare il fondoschiena e dire che lui e’ sempre stato critico verso questo pontificato. Non credo che Scola abbia niente da insegnare a nessuno.

  • rita ha detto:

    La Magistratura internazionale è molto MALATA da quando s’è lasciata irretire da una fazione politica. Non ragiona più, ha azzerato completamente il senso di Giustizia, ma opera solo su dettami e diktat politici per agevolare una fazione penalizzare un’altra. Cosa fare?
    Ieri ascoltavo l’ennesima sentenza tanto per penalizzare alcune persone e personaggi politici, preceduta dalla formula:”…in nome del POPOLO Italiano..” In nome del popolo???Di quale “popolo” parla?
    Sicchè ho avuto un’idea anche alla luce della diabolica(solo Satana può agire in modo così malvagio) vicenda di Alfie Evans che il “giudice” vuole far morire…, occorre URGENTEMENTE creare un gruppo di persone, di chiara sapienza e buon senso, scelte tra il POPOLO e di tutte le estrazioni sociali e culturali, che siano investite dal Potere di Giudizio sui Giudici ufficiali, anche sulla Corte Suprema.
    Bisogna fare questa operazione visto che la Magistratura è ormai divenuta RIDICOLA e INSIPIENTE. E prima che facciano morire Alfie perché io credo che invece potrebbe guarire…Ergo, lo fanno morire solo per orgoglio e superbia.
    Coraggio! Cristiani sapienti, UNIAMOCI! E’ ORA!

  • Anna ha detto:

    Tornielli è grande sostenitore di Bergoglio,
    secondo lui Bergoglio è un grande papa che ha dato la “sveglia”ad un magistero che deve svecchiare, indi per cui a tutti quei fedeli cosiddetti “integralisti” che osano restare fedeli al “vecchio e obsoleto”magistero dei predecessori. Sicuramente Bergoglio di pugni allo somaco ne ha dati tanti, ma a causa di discorsi e scritti ambigui (dove si legge tutto e il contrario di tutto), tanti da far venire la nausea per la confusione generata. Per quel che mi riguarda, faccio a meno di questa sveglia e rimango nell’ orizzonte di quei grandi papi e teologi, loro si, Benedetto XVI e San Giovanni Paolo II, da cui Bergoglio dista anni luce.

    • G.Gervasi ha detto:

      D’accordo Anna, ma se dovessi menzionare i grandi teologi che ancor oggi donano alla Chiesa luce e
      orientamento, non menzionerei in prima linea o addirittura esclusivamente Ratzinger e Wojtyla.
      Benedetto XVI non si é mai staccato definitivamente
      dal Ratzinger autore dell'”Introduzione al Cristianesimo”, che viene ripubblicato e tradotto ad infinitum senza che vengano apportate le opportune e necessarie correzioni. Giovanni-Paolo II, poi, é stato un bravo filosofo nel campo dell’etica, ma mai un grande teologo. Anzi. Ci ha donato la teoria peregrina della “doppia via alla salvezza”, una per gli ebrei, per i quali il Vecchio Testamento mantiene la sua validitá, ed una per noi. Come se Cristo non avesse dato al mondo il “novum et aeternum testamentum” nel Suo preziosissimo sangue, e non fosse “l’unico intermediario” tra noi e il Padre (“nessuno viene al Padre se non tramite me”).

  • Sempliciotto ha detto:

    Bergoglio sarà ricordato come uno Stalin Religioso, un uomo dall’apparenza mite, che in realtà nasconde una malcelata brama di potere, di autogratificazione attraverso esso, e di gusto vero è proprio nel comandare e nel distruggere a suo piacimento.
    Poi c’è questa fame, che mai non sazia, di essere costantemente al centro dell’attenzione con frasi, gesti e decisioni plateali o irrituali.
    Già quando si è affacciato dal balcone di San Pietro dopo l’elezione, al primo impatto il suo volto mi aveva inquietato, era duro, buio, oscuro!
    Anche nella foto col papà di Alfie guardate com’è tetro… e com’è luminoso e sereno, invece, il giovane inglese, pur crocifisso…

  • Fabio ha detto:

    La fede più che una risposta è una domanda….
    Se è così il fatto storico dell’incarnazione morte e risurrezione di Gesù è inutile

  • Enrico66 ha detto:

    Quando il cambiamento si presenta come “un pugno nello stomaco”, la situazione può solo peggiorare. Ai pugni spesso seguoni i calci.
    Dov’è l’abbraccio fraterno, l’ascolto, la misericordia, la pace?

  • deutero.amedeo ha detto:

    Non ho capito a chi e a che cosa dovrebbe servire la lettura del libro di Borghesi sulla cultura di J. Mario Bergoglio.

  • Isabella ha detto:

    Non frequento gli ambienti di “Pezzo Grosso” e a malapena conosco le voci di corridoio del mio condominio, figuriamoci quelle dell’alta finanza e delle segrete stanze vaticane. Per questa ragione leggo sempre con interesse i suoi contributi, ma in questo caso, poiché un minimo di conoscenza sulla “materia” ce l’ho, mi sento di dare invece ragione al “perfido e pettegolo insider”.
    Aggiungo solo una cosa. Leggo spesso dubbi e riflessioni sulla presenza dello Spirito Santo in Conclave durante l’elezione del Pontefice.
    Ecco, nel caso di Scola ne abbiamo la prova: ringraziamo Dio ogni mattina e ogni sera che non sia stato eletto lui al soglio pontificio.

    • Padre Ralph ha detto:

      Che tristezza aver bisogno di scola e di pezzo grosso per credere nella presenza e potenza dello spirito santo. Ma a che religione appartengono i dubbiosi?

      • Isabella ha detto:

        Commentatore del blog: “Che luna meravigliosa che c’è questa sera”
        Solito troll multinick: “C’è una pellicina sull’unghia dell’indice che manifesta chiaramente l’esigenza di una manicure. Oh, lo vedete quanto sono sagace e ironico? Sono fighissimo, vero? Verooooo?”

      • Marco Bianchi ha detto:

        A quelli che conoscono la storia della Chiesa e dei suoi papi.A quelli che guardano i fatti.

        • Serena ha detto:

          Hai dimenticato ”e che non credono nell’insegnamento della Chiesa sullo Spirito santo”. Chiamansi pneumatomachi.

    • Marco Bianchi ha detto:

      Ringraziamo perché c’è Bergoglio?Dalla padella alla brace?Certo ringraziamo Dio sempre e comunque.Se la chiesa è ridotta così sarà,come nella visione di Leone XIII,perché Dio ha dato il permesso a Satana,che non trova tanti ostacoli.

  • Osservatore anonimo. ha detto:

    Scola era il candidato di Carron per Milano. E, come Carron, si è piegato al nuovo corso senza mai aprir bocca (almeno pubblicamente) in difesa della fede.
    CL si è evaporizzata e, con il movimento, anche i suoi “rappresentanti di punta”. Resistono i “reietti” del movimento come Negri e Socci.
    Forse il buon Dio permette una purificazione dell’opera di don Giussani, tesa a separare chi è fedele a Lui e chi non gli è fedele. Non vedo però cosa aspetti CL a spaccarsi.

    • Padre Ralph ha detto:

      Negri è un carrierista peggio di scola ma meno fortunato e poco abile. Socci sarebbe stato sicuramente allontanato da giussani, che non si sarebbe mai sognato di negare l’autorita del papa e non avrebbe tollerato che il suo movimento si infettasse con simili vergognose deviazioni.

      • La terza causa ha detto:

        Vergognose deviazioni da cui è ormai infettato anche il codice di diritto canonico, a quanto pare: «La vacanza della Sede Romana si ha in caso di cessazione dell’ufficio da parte del Romano Pontefice, che si verifica per quattro ragioni: 1) morte; 2) certa e perpetua pazzia o totale infermità mentale; 3) notoria apostasia, eresia o scisma; 4) rinuncia» (G. Ghirlanda, La Civiltà Cattolica, n. 3905, 2 marzo 2013, p. 445)

      • terzoc ha detto:

        Cortese Padre Ralph, considerata la croce che Antonio Socci sta riuscendo a portare, credo – al contrario – che Don Giussani stia pregando alacremente per lui.

      • Marco Bianchi ha detto:

        Non credo che lei sia,don o non don,all’altezza di Socci e forse le farebbe bene leggere Don Giussani.Non a caso emarginato,fino all’arrivo di San Paolo Giovanni II.

  • Fabio ha detto:

    La fede più che ina risposta è una domanda….
    Se è così il fatto storico dell’incarazione morte e risurrezione di Gesù è inutile

  • franz ha detto:

    beh , già il titolo sembra esse un messaggio eloquente di ambiguità e doppio senso da parte di Tornielli ” CI STIAMO ANCORA DIFENDENDO DALLA SVEGLIA DI FRANCESCO” . che significa ? Che stiamo ancora cercando di difendere il cattolicesimo che è stato confuso da questo pontificato ? Che non vogliamo aprire gli occhi per riconoscere che il cattolicesimo vero non è quello di Tommaso d’Aquino ,bensì quello di Carl Rahner ? O ci difendiamo dalla sveglia perchè temiamo di risvegliarci in un incubo peggiore ?

  • Adriana ha detto:

    Questi “laudatores” fanno come i sarti che confezionarono
    un abito fatto di nulla al Re nudo (nel racconto di Andersen).
    Lo adornarono di perle e gioielli preziosi invisibili , a tal
    punto erano “inesistenti”.
    Mi ricordano una prof. che nel Profilo pre-maturità di un al-
    lievo nullafacente scrisse che “mostrava un silenzio denso di
    significati “. Non si poteva dir meglio. “Ad maiorem magistrae pacem .”

    • Maria Cristina ha detto:

      A me invece l’ ansia di Bergoglio di essere considerato un “ intellettuale” e quindi l’ affaccendarsi dello staff papale per confezionargli un “ immagine” di profondo e originale pensatore( vedi anche l’ incidente di Vigano’ e degli 11 volumetti) fa pensare a un complesso di inferiorita’ non risolto. Venuto dopo il Papa teologo Ratzinger, lui si’ stimato e reale intellettuale, il Papa venuto “ dalla fine del mondo” vuole accreditarsi come pari se non superiore al suo predecessore anche nella preparazione teologica e filosofica. Una innocua mania da parvenu? Mi ricorda una mia amica , maestra d’ asilo nido , che dopo aver sposato un professore universitario, si presentava pomposamente cosi’ , io e mio marito siamo docenti.

      • deutero.amedeo ha detto:

        Può essere…. Infatti molti gesti (in senso lato) di Bergoglio lasciano intendere che egli ci tenga moltissimo alla sua immagine, anzi, la consideri come la prima e più importante cosa da curare.

      • Giambattista Genovese ha detto:

        Forse anche incoraggiato e sollecitato dalla ministra della Pubblica Istruzione Fedeli che, senza laurea, dispensa sapere a destra e a manca.

      • Sempliciotto ha detto:

        Verissimo! Brava!

    • deutero.amedeo ha detto:

      Ma poi ‘ste cose a me paiono assolutamente inutili. Quand’anche io vi mandassi il catalogo completo della mia personale biblioteca o fotocopia del mio libretto universitario con le votazioni per ogni singola materia, pensate che questo renderebbe più comprensibile quello che scrivo?

  • Anonimo ha detto:

    Scusi Dottor Tosatti, mi sfugge questa penna..Tornielli..Tornielli? E chi è?
    Oggi.

    • Serena ha detto:

      Grazie, Nicola, per la segnalazione. In questo momento credo siano decisamente più importanti queste iniziative di preghiera di ogni altra cosa.

      • deutero.amedeo ha detto:

        Visto che per Papa Francesco la Chiesa deve muoversi solo per gli ultimi, si vede che per lui Alfie e i suoi genitori non sono abbastanza ultimi. In questo caso, sia benedetta la disubbidienza.