SENZA PAROLE DAL BRASILE. GUARDATE IL VIDEO. ACCADE DURANTE LA MESSA.

27 Marzo 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un amico dal Brasile mi ha inviato un breve video ripreso ieri durante la messa per la celebrazione della Domenica delle Palme, quella in cui si legge il Vangelo della Passione di Gesù Cristo. L’amico non mi ha detto né il luogo, né la chiesa in cui la celebrazione ha avuto luogo. Ve lo offro così come mi è stato mandato. Ora, è vero che David danzava davanti all’Arca, però…


Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa”.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina.

LIBRI DI MARCO TOSATTI SU AMAZON

Se siete interessati a un libro, cliccate sul titolo.

FATIMA, IL SEGRETO NON SVELATO E IL FUTURO DELLA CHIESA

SANTI INDEMONIATI: CASI STRAORDINARI DI POSSESSIONE

PADRE PIO CONTRO SATANA. LA BATTAGLIA FINALE

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

139 commenti

  • Paolo Pagliaro ha detto:

    Io sono più preoccupato dei preti che, nella sobria dignità propria del centro Europa e con ragionare mellifluo, mettono in dubbio o negano apertamente le verità di Fede.
    Molto più preoccupato.

  • Il biblista ha detto:

    E se quel presunto sacerdote coreografo avesse semplicemente esagerato nell’interpretare il Salmo 150??

    La Santa Sede

    Bibbia CEI

    Salmi
    150

    [1] Alleluia.
    Lodate il Signore nel suo santuario,
    lodatelo nel firmamento della sua potenza.

    [2] Lodatelo per i suoi prodigi,
    lodatelo per la sua immensa grandezza.

    [3] Lodatelo con squilli di tromba,
    lodatelo con arpa e cetra;

    [4] lodatelo con timpani e danze,
    lodatelo sulle corde e sui flauti.

    [5] Lodatelo con cembali sonori,
    lodatelo con cembali squillanti;
    ogni vivente dia lode al Signore.
    Alleluia.

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Biblista,
      ciò che andava bene tremila anni fa non va bene nel contesto della Celebrazione eucaristica.

      • Il biblista ha detto:

        Ma quale celebrazione eucaristica? Non vedi che sull’altare non c’è assolutamente niente? Probabilmente quel balletto è avvenuto durante la benedizione delle palme (da noi degli ulivi) che precede la vera e propria celebrazione eucaristica della domenica delle palme.
        E comunque la mia era più una battuta che l’inizio di una riflessione sulla liturgia, che già altri, anche in questo blog, sostengono da mesi se non da anni.

  • Vittorio ha detto:

    Tutte le cattiverie scritte in questo e altro treadh dal sottoscritto o con altri nick, se verranno pubblicate, vanno intese come immesse prima del silenzio del venerdì Santo 😊. Buona preghiera a tutti.

    PS: sono anche io giudeo cristiano in alcune cose

  • PG ha detto:

    allucinante!

  • Non praevalebunt ha detto:

    ….ed è …GAY!

  • Giov ha detto:

    Mio figlio, 18 anni, musicista, si definisce “ateo” e si rifiuta di aver a che fare con chiese e messe.
    Ultimamente ha scoperto quella che chiama “musica di chiesa”, e sta tutto il giorno a sentire Stabat Mater, Ave Verum, Magnificat a tutto volume che neanche il rock. Dice che sono stupende e che sembra di sentire gli angeli.
    Se in chiesa tornasse questo genere di musica, ci sarebbe forse un giovane in più… altro che “la modernità”, che non attira nessuno!

    Anche perché i giovani accendono la TV o aprono YouTube se vogliono vedere qualcuno che balla, e non sono certo attratti da un grassone che zompetta in chiesa. 🙁

    (PS: se qualcuno conosce una chiesa a Roma dove la Messa -magari VO- è accompagnata da cori e musica “classici”, può farmelo sapere? Grazie)

    • Vitmarr ha detto:

      In questa chiesa :
      https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_della_Santissima_Trinit%C3%A0_dei_Pellegrini_(Roma)
      nelle messe solenni come quando ha celebrato il cardinale Burke.
      La messa è sempre in latino VO.
      Auguri per suo figlio

    • Vitmarr ha detto:

      Più precisamente la messa della domenica alle 11 è sempre accompagnata dal canto gregoriano

    • EquesFidus ha detto:

      C’è anche la Chiesa di Gesù e Maria al Corso in via del Corso, 45, retta dall’ICRSS; la Messa è alle 9,30, alle 9,00 Rosario e confessioni, ma non so se è in canto; casomai, basta mandare una mail a pio.ix@icrsp.org o chiamare al 066624922 per avere informazioni.
      Prega molto per tuo figlio, in ogni caso non sarebbe il primo (e non sarà neanche l’ultimo) a convertirsi al cattolicesimo per la bellezza della liturgia tridentina: capitò anche al beato card. Stenone.

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Giov,
      ma si va in chiesa per ascoltare della bella musica o per rendere il dovuto culto a Dio?

  • peter ha detto:

    Ma dove sono i vescovi? Come mai non prendono iniziative contro questi profanatori della liturgia? E’ questa la chiesa in uscita bergogliana? Vergogna!!!

    • Ecclesia afflicta ha detto:

      Hai visto il video con i vescovi brasiliani con paramenti e occhiali da sole che ballano in onore del totem Bergoglio, alla GMG del 2013? Ti aspetti che risolvano i problemi della liturgia? Sono parte del problema, non della soluzione!

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Peter,
      l’uscita bergogliana è l’uscita verso i poveri. Gli abusi liturgici ci sono sempre stati.

  • Ira Divina ha detto:

    Semplicemente sono inorridito nel vederlo! Ormai il senso del Sacro sta scomparendo e questo video ne è il segno evidente, frutto dell’orientamento della Chiesa del sincretismo religioso del neo-paganesimo. Non ci resta che piangere!

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Ira Divina,
      non si tratta di neo-paganesimo, ma di caduta di stile.

  • Ecclesia afflicta ha detto:

    Do orrori liturgici è pieno Youtube. Ricondo che non troppo tempo fa in Italia un sacerdote ha officiato un funerale con le ceneri del defunto dentro una caffettiera.

    • Ecclesia afflicta ha detto:

      Oppure l’arcivescovo (di Torino, se non ricordo male) che si dimena goffamente al ritmo di YMCA dei Village People. Che dire?

      E, sempre in Brasile, l’intera conferenza episcopale latinoamericana che fa le mossette idiote alla GMG mentre adora el papa del pueblo (credo che le parole dell’inno papolatrico dicessero qualcosa del genere)

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Purtroppo,
      fu la scelta del signor Bialetti, inventore di quel tipo di caffettiera. Non sono parroco e finora non sono stato richiesto a sostituire parroci per funerali alle ceneri anziché alla salma del defunto, come si faceva fino a pochi anni fa anche a chi poi veniva cremato. Come minimo, addurrei un raffreddore diplomatico pur di non prestarmi a tali celebrazioni che pure sono state approvate.

  • g.vigni ha detto:

    Sorores ac Fratres, maccheddiamine ! Vediamo il bicchiere mezzo pieno. Mica c’erano delle suore scalze, in mini et pailletes che facevano la mossa. Ohohohoo, olivolì, olivolà !
    L’ecumene, l’accoglienza, il dialogo, la comprensione,
    il discernimento , perdindirindina !
    G. Vigni

  • Diacono Marcos - Brasil ha detto:

    Vi sono abusi con la liturgia in Brasile, di Pretti, che non hanno rispetto per la divina Liturgia, che dovrebbe essere tutto tranne Pretti.
    Ma la maggior parte del Clero rispetta la liturgia legittima.
    Non so chi sia il vescovo di questo prete, ma dovrebbe agire, questa è PROFANAZIONE

  • Lucy ha detto:

    A mio parere l’inculturazione non c’entra perchè una cosa sono i canti tradizionali accompagnati da ritmi di danza e anche da tamburi (quelli africani) che accompsgnano il rito celebrato dal sacerdote , un’altra è la dissacrazione del rito degli stessi sacerdoti durante ls messa di cui abbiamo esempi ormai quotidiani.
    Mons.Schneider vescovo di Astana ha centrato il cuore del problema :” La crisi attuale della Chiesa è la negazione pratica del mondo soprannaturale provocata dal porre l’uomo piuttosto che Dio al centro della vita della Chiesa e della liturgia”.
    In fondo dunque c’è una enorme crisi di FEDE .L’aveva detto Papa Benedetto, dietro ogni crisi vocazionale,matrimoniale,liturgica c’è una crisi di Fede.Questi religiosi , ad ogni livello, non hanno più FEDE.

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Lucy,
      ha ragione l’inculturazione non c’entra, ma neanche in Africa, dal momento che alcuni vescovi del Bénin, per esempio, ritengono più adatto per il loro popolo, la Messa in latino…

  • Adriana ha detto:

    @ don Ezio spettrale,
    non posso che confermare quanto Le ha scritto Lucio R. a proposito della Chiesa vissuta pre-Concilio . Testimonianza veritiera la sua. Giudizi conseguenti i suoi .
    Su tale argomento et similia Le ho risposto nella puntata “Suor Gertrude” -se avrà la pazienza di ripescarla .

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Adriana,
      e io confermo che la realtà non è la proiezione delle proprie idee su un passato immaginario che fa comodo pensare che sia esistito come scrive Lucio R., come ho risposto a lui.

      • Lucio R ha detto:

        La ringrazio di avermi definito un visionario.

        La pensavo una persona garbata, e tra quei preti che si salvano dalla rovina globale del Clero. Vedo invece che è un maleducato ed un arrogante.

        Il suo modo di ragionare la condanna: infatti “le sue idee su un presente immaginario, che le fa comodo pensare che esista, vengono proiettate su un passato” che non solo io, ma le persone che hanno vissuto quei tempi possono testimoniare. I suoi esempi degli operai comunisti sono meno attendibili di quelli di Guareschi, che (essendo più realistico di Lei) affermava attraverso i suoi racconti che, è vero che in certe zone d’Italia (ma l’Italia non è solo quella del predominio comunista dell’Italia centrale) tanti poveracci si facevano irretire dal ricatto rosso, ma poi andavano in Chiesa di nascosto quando potevano, e in ogni caso le loro mogli e i loro figli ci andavano comunque: li costringevano, quei poveracci, a non andare in chiesa ma erano ancora intrisi di religiosità (salvo ovviamente minoranze diaboliche).

        Leggo nella sua sgangherata risposta più sotto, alla quale allude, che Lei era appunto un “virgulto” quando è avvenuto lo scatafascio negli anni che sfociarono nella tragedia della società civile e religiosa, e quando Lei ha incominciato a maturare ha respirato in pieno l’aria tossica che evidentemente in Lei, come si capisce da quello che dice, ha provocato danni irreversibili. Io invece, che ho circa quindici anni più di Lei, ho vissuto quel periodo nella piena giovinezza, e ho vissuto in pieno il prima e il dopo.
        Lei è stato formato nel periodo in cui preti e monaci hanno gettato alle ortiche le loro tonache (in verità i preti di oggi non le gettano perché si fanno un vanto di non indossarle), e i seminari, insieme ai suoi PCini, hanno incominciato ad erudire il pupo (come Lei) attraverso quei maestri da Cornelio Fabro definiti “pornoteologi”. E il risultato è quello che è sotto i nostri occhi.

        Sia chiaro che non ho mai detto che in passato era tutto rose e fiori, ho solo contestato la sua affermazione (apodittica come capita a tutti gli arroganti) che non è vero che dopo la rivoluzione liturgica le gente se n’è scappata dalle chiese. Dopo, e non prima.

        • Lucio R ha detto:

          Correggo il finale nel quale ho fatto confusione:

          “ho solo contestato la sua affermazione che la gente ha abbandonato le chiese prima della rivoluzione liturgica. Le ha abbandonate – e molto velocemente – dopo, non prima”.

          • Odirtupli ha detto:

            Il fatto storico da lei riportato potrebbe essere suscettibile di una diversa lettura. Provo a proporgliela, invitandola a farmi sapere cosa ne pensa.
            A. – Dopo la riforma liturgica, la gente ha abbandonato le chiese, significa che
            A.1 – trattavasi di gente che frequentava la Messa prima della riforma liturgica e secondo la liturgia precedente, dunque
            A.2 – questa gente non era stata sufficientemente educata alla frequentazione dell’Eucarestia nemmeno sotto la vigenza del vecchio rito, in altri termini
            A.3 – anche sotto la vigenza del vecchio rito, questa gente non ha sviluppato un grado adeguato di fede. Diversamente,
            A.4 – avrebbero continuato a partecipare all’Eucarestia, subordinando il disappunto per il nuovo rito alla priorità della partecipazione al sacrificio e correlativo Pasto. Infine,
            A.5 – la velocità con cui la gente avrebbe abbandonato le chiese, dopo il nuovo rito, attesta la debolezza dell’attaccamento all’Eucarestia che il rito precedente aveva prodotto.
            IN CONCLUSIONE, forse la causa della diserzione delle chiese andrebbe individuata in altri fenomeni.

          • Lucio R ha detto:

            Caro Odirtupli, alla sua “diversa lettura” rispondo volentieri, perché non ho alcun problema di dialogare con chi si mostra corretto nel proporsi agli altri. Le rispondo punto per punto:

            A – Concordo (che dopo la rivoluzione liturgica la gente ha abbandonato le chiese).

            A.1 – Mi sembra consequenziale al punto precedente.

            A.2 – Questa invece è un’affermazione gratuita che denota un preconcetto. Però per commentare questo punto, visto che la sua frase non è molto chiara, io penso che per “Eucarestia” Lei intenda la Messa che, d’accordo, può essere anche chiamata Eucarestia, ancor meglio Celebrazione eucaristica, e non intende invece la Comunione; e per “frequentazione” Lei intenda “interiorizzazione”, altrimenti non si capirebbero i punti precedenti.
            E allora, un’affermazione categorica di questo genere occorrerebbe farla precedere da un argomentazione che la dimostri, ciò che Lei non ha neanche abbozzato. Anzi, se vogliamo far discendere – come infatti discende – il punto A.2 da quelli precedenti, è proprio il contrario di quello che Lei afferma. Infatti, se «trattavasi di gente che frequentava la Messa prima della riforma liturgica e secondo la liturgia precedente» (punto A1), e «Dopo la riforma liturgica, la gente ha abbandonato le chiese» (punto A) vuol dire che «la gente» era sì educata al “vecchio rito” come lo chiama Lei, e se n’è scappata quando è giunto il nuovo. Dirò di più: non solo era benissimo educata alla Messa di sempre, ma ha anche capito subito di che genere fosse quella della rivoluzione liturgica.

            D’altro canto qualunque sia il lato dal quale vogliamo affrontare il tema, lo si potrebbe riferire alla religiosità popolare (nel senso di genericamente diffusa in una certa comunità o società o popolo). E se ci riferiamo agli studiosi di qualunque branca (storici, filosofi, teologi, sociologi, ecc.) la religiosità era enormemente più sentita e diffusa allora di quanto non la sia oggi ad incominciare da quei terribili anni. Oggi invece è molto più diffuso l’ateismo (non tanto quello teorico, che pare restare ad una bassissima percentuale, quanto quello pratico anche tra i “cattolici”), l’agnosticismo, il materialismo, l’edonismo, il relativismo; anche, ripeto tra i “cattolici” e perfino nei piani alti (purtroppo) del Vaticano. Non lo dico io; lo dicono tutti e lo dicono i fatti.

            A.3 – Vedi A.2 ( però guardi che più che “questa gente” io direi “queste persone”).

            A.4 – Ah! questo senz’altro… ed è un complimento che si fa a quelli che con grande sofferenza continuano ad accostarsi alla Celebrazione eucaristica NO non avendo la possibilità di usufruire della VO, convinti che pur essendo stata la NO ridotta a Pasto (delle belve?) come la chiama lei, tuttavia conserva il nocciolo che ancora la fa valere come Tale. Del Sacrificio pare che ben pochi se ne accorgano visto che la stragrande maggioranza accoglie il Corpo di Cristo con le proprie mani luride (basta averle poste sul volante della macchina o aperta la porta della chiesa.
            Per quelli invece che si sono allontanati a causa della rivoluzione liturgica, come già scritto altrove, non voglio entrare nelle loro coscienze ma parlando oggettivamente è chiaro che vi è una loro responsabilità personale.

            La quale tuttavia non fa passare in secondo ordine la responsabilità molto più grave di coloro che hanno provocato quella rivoluzione.

            A.5 – La velocità con cui la gente avrebbe abbandonato le chiese, dopo il nuovo rito, attesta la validità di quello di sempre rispetto al quale il nuovo è sembrato una blasfemia, ed in coscienza quasi la è (salvando quel nocciolo di cui parlavo), è un’apertura ad ogni mistificazione nella forma, nelle parole , nelle canzonette, nel chiasso e nelle pagliacciate tipo quelle del Brasiliano, e di questo non ci scandalizziamo, perché non scandalizzano più nessuno neanche in Italia dove se ne son viste anche di peggiori. Nelle liturgia di sempre questo non è mai accaduto e non può accadere neanche oggi dove viene seguita: per come è strutturata non è possibile nessuna invenzione o deviazione.

          • Odirtupli ha detto:

            Urka! Non mi aspettavo una risposta così articolata ma un semplice **censored**!
            Merita una risposta altrettanto adeguata, che non posso darle adesso. Mi riprometto di farlo domani, se non mi bannano prima per colpa di Adriana 🙂
            Tenga presente che ho volutamente usato il termine “Eucarestia” e “Pasto” per evidenziare il baricentro di entrambi i riti (ci sono nell’uno e nell’altro) e non tutto ciò che vi sta attorno. Il succo del discorso era: proprio perché nel NO quei “momenti” ci sono ancora, come misurare la fede acquisita dai “frequentatori” del VO, che preferiscono evitare la partecipazione al sacrificio, piuttosto che tollerare una struttura liturgica che non gradiscono? Credo che se la fede fosse stata salda, avrebbero ingoiato il boccone amaro e se ne sarebbero fatti una ragione, continuando a frequentare la Messa. Ma se non era salda, questa “non saldezza” l’hanno acquisita nel periodo precedente. E ciò implica mettere in discussione la reale efficacia del VO ai fini della crescita e del mantenimento della fede. La velocità in cui è accaduto (come dice lei, io in realtà non lo so) mi aumenta il dubbio. Scusi so di essere stato un po’ contorto, ma la fretta non mi permette di essere più chiaro. spero si capisca qualcosa. A domani (al blogger piacendo!!

          • Lucio R ha detto:

            Vede, caro Odirtupli, il problema, a parte i punti trattati in precedenza, sui quali non mi pare che io possa aggiungere alcunché, è che noi, pur considerando lo stesso tema, lo valutiamo sotto due aspetti diversi secondo me inconciliabili.

            Lei dice: «Credo che se la fede fosse stata salda, avrebbero ingoiato il boccone amaro e se ne sarebbero fatti una ragione, continuando a frequentare la Messa. Ma se non era salda, questa “non saldezza” l’hanno acquisita nel periodo precedente. E ciò implica mettere in discussione la reale efficacia del VO ai fini della crescita e del mantenimento della fede. La velocità in cui è accaduto (come dice lei, io in realtà non lo so) mi aumenta il dubbio»

            Cioè Lei va ad indagare sulla saldezza della fede altrui, cercando di accertare la responsabilità dei credenti. Io invece ho orrore di entrare nelle coscienze (ammetto solo, en passant, oggettivamente e senza entrare nello specifico, la responsabilità personale di chi ha abbandonato la pratica religiosa in seguito alla rivoluzione liturgica).
            La fede può essere saldissima, meno salda, vacillante o carente, in ognuno di noi. Sono convinto anzi che queste varie entità si alternino nel corso della vita, a meno che uno non sia o non sia stato fornito di doni spirituali talmente elevati da avere o aver avuto una fede eccelsa da quando ha incominciato a connettere fino alla sua morte, o fino a questo momento se è attualmente vivo. E io le auguro che questo sia il suo caso, ma non è certamente il mio; ed anche per questo non ardisco discettare sulla saldezza della fede altrui. Comunque quelle varie fasi di entità della fede sono succedute anche nei grandi Santi.

            Quindi Lei pone l’interesse sulla molta o poca fede degli uomini, io invece la pongo su chi quella fede la fa perdere loro. Ed anzi, se, come sembra supporre Lei non so quanto lecitamente, quelle persone avevano poca fede o la loro fede era poco salda, ben maggiore è la responsabilità di chi ha causato in loro la perdita di quella fede, anche se poca. E nello stesso tempo questo dimostra che la liturgia VO era adatta a conservare la fede, anche in quelli che ne avevano poca. E quella velocità nel perderla dimostra proprio questo.

            Ma ripeto, “chi sono io per giudicare” la fede altrui se a mala pena posso giudicare la mia? Che ne so io se il mio amico che non ha frequentato più la chiesa pur avendo una fede salda non abbia la morte nel cuore? Come posso giudicarlo, cosa posso sapere della sua sensibilità e del suo cruccio interiore?
            Il nucleo centrale del Sacrificio eucaristico nel NO c’è ancora. Certo. Una pietra preziosa conserva il suo valore sia che giaccia in uno scrigno dorato sia che sia immersa nei liquami di una fogna, ma c’è chi si dispone ad ottenerla anche se con disgusto per ciò cui è costretto a fare per ottenerla, e c’è chi, pur riconoscendone ed apprezzandone il valore, con gran dispiacere vi rinuncia. Quale diritto ho io di dire che costui non riconosce il valore della pietra preziosa se non la coglie? E’ un suo dramma interiore di cui io non ho il diritto di giudicare.

          • Lo spettro del Ranzani ha detto:

            Famme capì…non puoi indagare se i fedeli pre No avevano la fede di gommapiuma e puoi permetterti di paragonare la messa praticata universalmente da tutta la chiesa ai liquami di una fogna? Un po di ritegno non ce l’hai?

          • Lucio R ha detto:

            Allo “Spettro di Ranzani”,

            Sorvolando sulla forma in cui Lei pone la domanda, le chiedo a mia volta: ha mai sentito parlare di “esempi”, o di “paragoni”?
            Quindi se io dico che (andiamo sullo Sport, così ci rilassiamo…): Il Calcio si differenzia dal ciclismo come il bianco dal nero, intendo dire che il Calcio è bianco ed il ciclismo è nero?

          • Lo spettro del Ranzani ha detto:

            Lucio caro, lascia perdere la forma e bada alla tua: se paragoni la Messa alla fogna, l’Eucarestia a cosa la paragoni? Non ci arrivi da solo a capire che il tuo ”paragone” è blasfemo? Non farmi pensare che ti serva un aiuto, ti prego..

          • Lucio R ha detto:

            Lei evidentemente misura gli altri con lo stesso metro con cui misura se stesso.
            La prossima volta che avrò qualcosa da dire la interpellerò in modo che dirà Lei quello che avrò inteso dire io.

          • Mari ha detto:

            Solo per conoscenza:

            So di persone fedeli al NO (tutte le domeniche, ma anche tutti i giorni) che ora:
            -giustificano le convivenze
            -giustificano l’aborto
            -hanno apprezzato la soppressione di Eluana
            (- non ho osato informarmi su cosa pensassero della soppressione di Charlie Gard…)
            -se le cose non vanno come pensano sia giusto, si arrabbiano con Dio: loro sì che sanno ciò che è bene

            Opinioni assolutamente impensabili per un cattolico… dalle origini del Cristianesimo fino ad almeno fino a mezzo secolo fa.

            Se l’albero si riconosce dai frutti…

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Lucio R,
            io non le ho dato del visionario, ma ho detto che le sue descrizioni del passato sono immaginarie. Lei, invece, non ostante, sia vissuto in un’epoca in cui – si dice – che le persone fossero più rispettose, mi ha dato dell’arrogante e del maleducato.
            Le faccio presente che non c’è stata una “rivoluzione liturgica”, ma una “riforma liturgica”, che era pur necessaria.
            Inoltre, le faccio presente che io sono abbastanza testardo dal farmi influenzare da eventuali teologie corruttrici dei giovani aspiranti al sacerdozio, oltre ad essere una vocazione “tardiva”.
            E’ vero che c’erano comunisti che andavano a confessarsi di nascosto delle mogli, ma è altrettanto vero che il marxismo ha fatto proseliti, insieme ad altre ideologie di tipo illuminista. Ciò che nel Sei-Settecento veniva professato da pochi intellettuali filosofi, è diventato di massa con il passare del tempo. Se uno e tanti come lei, pur nel rispetto che le devo per la sua maggiore età, è convinto che sia quella che lei chiama rivoluzione liturgica ad aver fatto abbandonare la fede, non posso farci nulla, ma posso tranquillamente dire che si sta sbagliando. Provi ad interrogare le persone che non vanno più in chiesa e domandi loro il perché, poi faccia la percentuale di quanti non hanno più fede perché in qualche parte c’è un prete che balla in chiesa o un altro che fa altre stranezze. Naturalmente, il campione deve essere fatto in modo corretto, perché se lei intervista solo i nostalgici del Vetus Ordo, avrà il 100%. Comunque, se l’ho fatta arrabbiare è buon segno: vuol dire che ho c’entrato il problema…

      • Adriana ha detto:

        @ Caleidoscopico don Ezio,
        pax et bonum.
        Mi domando il senso della sua frase : “Il dialogo è fatto tra persone che si stimano . Non è la qualità di questo blog.”
        Persone che si stimano significa dunque : che la pensano tutte allo stesso modo?
        Svanirebbe il dialogo.
        Lei ci priva dunque persino del privilegio delle Persone della
        SS.Trinità di “litigare” a porte chiuse . Eppure le Tre Persone
        si stimano.
        Le Tre Persone distinte sono la Sublime Famiglia in cui Dio si rivela uno e trino e Sovrano .
        Noi qua ,poveri ,piccoli credenti cerchiamo di uniformarci ad Essa come insieme di individui pensanti e distinti.
        Intendo dire : capaci di distinguere tra sé e l’altro ,tra persone e personalismi , tra persone e moltitudini di egregore .
        Dotati ,ognuno a suo modo ,della introspezione necessaria ad osservare dall’esterno il gorgogliare di quella melassa indistinta in cui ci vorrebbe far sprofondare il pensiero unico ,il nuovo linguaggio , il nuovo storytelling.
        Lei “conferma” : con quale autorità?
        Perbacco : neanche fosse il “Vas Electionis”!
        Scrive:
        “La realtà non è la proiezione delle proprie idee su un passato immaginario che fa comodo pensare che sia esistito “.
        Si può rispondere facilmente a questa “biricchina” affermazione con una di pari “logica” : ” La realtà non è la proiezione delle proprie idee su un presente immaginario o/e anche su un futuro immaginario che fa comodo pensare che esista o/e che esisterà” .
        Quanto alle realtà cui fa riferimento tanto “impropriamente”,
        la mia , così come quella di Lucio R. sono rispettivamente “maggiori” della Sua ,dato che Lei /Ella è più giovane .
        Più “corpose” anche, visto che siamo ancora vivi testimoni.
        Ossia “martiri”.
        Mi auguro non se ne dolga.
        A proposito di “Beni della Chiesa” che , nella Sua risposta
        a me ,sarebbero proprio i ” conquibus”, mantengo il sano ricordo che “il Tesoro della Chiesa” è costituito dal “Sangue dei Martiri”. E , magari dalla memoria di testimoni ancor viventi
        non “andati in savor”per grazia di Dio “Qui laetificat iuventutem meam” .

        • Ottone di Sassonia ha detto:

          Concorso di ermeneutica “Cos’ha voluto dire Adriana”!
          Ricchi premi per chi indovina!!
          Partecipate numerosi!!
          Sempre si vince!!!!

          • Cardinal Bellarmino dottore e santo ha detto:

            E’ un’umanista. Proobabilmente nelle materie scientifiche era insufficiente. Ma la salvava Ferebayend.

          • Lo spettro del Ranzani ha detto:

            Boh io ci rinuncio.

        • Lo spettro di don Ezio ha detto:

          Gentile Adriana,
          un conto è dissentire su alcuni aspetti e comportamenti del Papa, un conto insultarlo, un conto è avere nostalgia per il VO, un conto è definire l’Eucaristia del NO come un liquame da fognatura, ecc.
          Un conto, infine, è considerare le idee altrui per le argomentazioni che portano, un conto è tirare dalla propria l’età anagrafica. Così fecero anche i farisei che dissero a Gesù: Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo? (Gv 8,57).
          Quanto ai beni economici della Chiesa ho espresso quella che ritengo sia la preoccupazione, non mia evidentemente, ma dei responsabili delle diocesi, di dover chiudere chiese e cattedrali per i risarcimenti alle vittime di preti pedofili.

  • Alessandro2 ha detto:

    Un vero, profondo atto di cul(t)o. Dall’anima di santi sacerdoti all’animatore di villaggi turistici il passo, anzi lo scivolone, è stato breve.
    Poi dice che uno si butta a destra.

  • Nicola ha detto:

    Ultimo drammatico messaggio della Madonna ad Anguera in Brasile.

    http://www.apelosurgentes.com.br/it-it/mensagens/4614

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Nicola,
      la Madonna non può essere la Madre di una “falsa Chiesa”, come dice nel messaggio. Dovrebbe dare le dimissioni. Se non lo fa, vuol dire che falso è il messaggio, perché la Chiesa è una sola.

      • Ira Divina ha detto:

        La Chiesa è una sola! Certo! Anche gli Apostoli erano 12 e sotto la Croce ne era rimasto uno. E quell’ uno era Chiesa con Maria e i pochi fedelissimi rimasti! Lo spettrale Don Ezio si mette a giocare con i ragazzini a fare il burlone definendosi “spettro”. Torni a fare il prete serio, non c’è bisogno di emulare gli altri se si ha una propria personalità! Esiste la falsa chiesa corrotta ed esiste la vera chiesa, come è esistito un Israele corrotto nel tempo del sincretismo religioso ed un Israele fedele all’ insegnamento dei padri, fedeli al l’unico Dio. Israele merito l’esilio proprio per la sua corruzione e prostituzione verso altre fedi e questo sta accadendo oggi. La Madonna parla a quella parte della chiesa che vuole mantenersi fedele a Cristo senza dare nessuna dimissione, perché c’è ancora un piccolo gregge nella Chiesa come c’era in Israele. Torni ad essere Don Ezio se lo è, e ci dia una parola illuminante. Grazie!

        • Odirtupli ha detto:

          “Lo spettrale Don Ezio si mette a giocare con i ragazzini a fare il burlone definendosi “spettro””
          E che dire di quel tale che si definisce sacerdote e gioca sui blog definendosi “ira divina”?

          • Ira Divina ha detto:

            Io non gioco, mi sono sempre chiamato con questo nik, poi se sono sacerdote lo sa solo Dio. Ho già detto a Don Ezio che lo preferivo come si era presentato fin da principio su questo blog e non come ha fatto, seguendo la moda degli spettri. Ma lei che scrive è forse il fegato di Don Ezio, visto che le rode?

          • Odirtupli ha detto:

            Che sei un sacerdote sei tu ad averlo detto più volte. Se hai sempre usato quel nick vuol dire che ti trastulli da ben prima di don Ezio, il che è peggio. Con la frase finale sul fegato hai rivelato di essere il fake che scrive con quel nick.
            Ciaooooo!!!

        • Adriana ha detto:

          @ Ira divina, deponga l’ira per un attimo breve.
          Per quel tanto sufficiente a leggere dalla fine all’inizio
          lo pseudonimo del suo nuovo interlocutore.
          “Dopo” deciderà , se vuole ,a quale metafisico organo attribuirlo . 🙂

        • Cardinal Bellarmino dottore e santo ha detto:

          Mi pare di capire che la Madonna di Anghera arrivi in ritardo di 20 anni a dire quello che la Madonna di Fatima avrebbe detto a Don Gobbi, con ben altro seguito di cardinali e del movimento sacerdotale mariano. Unico appunto , a parte le profezie inattuate, Gesu’ non sapeva ne il giorno ne l ora. Oggi la sanno Gonzalo e 🍉 mah!

      • Anguria ha detto:

        Ecco perche’ il prete brasiliano si agita.

  • Mazzarino ha detto:

    Un vero animatore turistico. E’ il modello di sacerdote che sostituisce il Curato d’Ars, dopo che i congiurati della neochiesa lo hanno epurato a chiusura dell’Anno sacerdotale. E’ vero che Bergoglio in Brasile ha avuto, urbi et orbi, gli onori di un coro di vescovi sculettanti, è vero che il tango argentino ha concluso atti di culto massimamente “presieduti” ma l’Europa non è certo da meno… : le celebrazioni dell’ “allievo “di Vienna con i palloncini, il tour di frati ballanti nelle principali piazze del meridione d’Italia, le esequie romagnole (forse) fra due moto da corsa impennate, etc etc e BXVI era regnante…… A questo punto è improcrastinabile l’introduzione nei seminari di scuole di ballo. Da proporre ovunque al posto del catechismo. Già visto nella mia parrocchia. Era il 1967 !

  • Nicola ha detto:

    Un altro articolo di Rino Cammilleri sugli abusi di noi fedeli che alla S.Messa ci mettiamo del nostro con gravi comportamenti…..

    http://www.rinocammilleri.com/2014/10/fedeli/

    • Colaus de Arce (Francesco) ha detto:

      @ Nicola
      ” Un altro articolo di Rino Cammilleri sugli abusi di noi fedeli che alla S.Messa ci mettiamo del nostro con gravi comportamenti…..”

      Caro Nicola, se il pesce puzza dalla testa non si può pretendere che la coda…odori.

      • Lo spettro del Mascetti ha detto:

        Cosa vuol dire Colaus de Arce?

        • Colaus de Arce ha detto:

          @Lo spettro del Mascetti
          ” Cosa vuol dire Colaus de Arce?”
          Semplicemente che le pecore seguono il pastore e si atteggiano come lui, ne più ne meno.

          • Lo spettro del Sassaroli ha detto:

            Il Mascetti voleva sapere cosa significa letteralmente e in che lingua è

  • Nicola ha detto:

    Mica ci sono abusi solo da parte dei Sacerdoti. Anche da parte dei fedeli. Leggetevi questo articolo del grande Rino Cammilleri.

    http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4459

  • Barbara ha detto:

    Ho vissuto in Brasile. Questo sacerdote da una parte scimmiotta le chiede evangelista che fanno proseliti a volontà, dall’altra sembra non abbia ancora svestito gli abiti dell’appena passato carnevale. Dio abbia pietà di tutti noi.

    • Ecclesia afflicta ha detto:

      Le chiese evangeliche sono più serie. Almeno non celebrano i sacramenti, e quindi non li profanano. Si limitano a sermoni e inni.

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        Ecclesia aflicta,
        aver perso la fede nei sacramenti e aver modificato la morale a proprio piacimento non può voler dire essere più seri.

        • Ecclesia afflicta ha detto:

          Non ho detto che le chiese evangeliche sono nel giusto. Ma la loro musica è coerente con la natura dei loro raduni, ed anche i loro edifici (in pratica degli auditorium) esprimono lo scopo del loro semplice culto di lode. I sacramenti dei cattolici sono un’altra cosa, il prete non è un leader ma un sacerdote. Il sacerdote che balla a messa profana un atto sacro, il pastore evangelico ( che è un laico) che canta e balla non profana nulla.

  • franz ha detto:

    mah no! non vedete che sta facendo ginnastica dimagrante per la Quaresima ?

  • lara ha detto:

    Santo timore di Dio e senso del Sacro?andati a farsi friggere…queste pagliacciate e svariate altre stanno rovinando la S.Chiesa .La cosa fa soffrire i fedeli “NORMALI”,altri non se ne rendono neanche conto..siamo al Circo..basta farsi vedere e far felici i “fedeli”..stile Amici o qualsiasi altra trasmissione ..vi ricordo anche il “bellissimo” presepe in piazza S.Pietro.Schifo,schifo,e basta ma come una ferita va aperta x far uscire il pus,dovrà uscire ancora qualcos’altro…Teniamoci stretti al Signore Gesù.

  • Vittorio ha detto:

    Sconsigliato a certo clero ingioiellato e sovrappeso direbbe John Lennon.

    Come in quel film di Verdone sul monsignore obeso al quale i negretti, con occhi tristi, con i corpicini, con le mosche attorno gli chiedevano: “ma quanto magni?” 😊

  • Luca ha detto:

    Questo è il nulla rispetto a quanto succede nella chiesa sacra famiglia di Rovereto in provincia di Trento: il celebrante don Daniel sempre la domenica delle Parme, lancia una ciotola in mezzo alla chiesa frantumandola per incitare i cuori a frantumarsi…
    Non solo, incarica i ministri straordinari dell’eucaristia a distribuire la comunione sotto le due specie in modalità self-service…
    E il parroco e il vescovo tacciono, quindi approvano!

    • EquesFidus ha detto:

      Abusi gravi, da segnalare all’autorità competente e da punire. Basta con queste follie durante la Santa Messa, basta con i sacrilegi più o meno consapevoli nei confronti di Nostro Signore. Ancor di più, basta con la Santa Messa di Bugnini, che è un mero prodotto di quegli anni e che, quindi, ha ormai fatto il suo tempo.

    • Alessandro2 ha detto:

      Visto tal quale a Piacenza.

  • Vitmarr ha detto:

    Mi si dice che anche Missa Luba era così. Niente di più errato. Missa Luba è un insieme di canti tradizionali congolesi che accompagnano le parole in latino di una messa di altri tempi e il canto trasmette in pieno il senso delle parole come può vedersi in questo commovente “Sanctus”:
    https://www.youtube.com/watch?v=sjZDJzvGhTI
    qui veramente è David che danza in un coro angelico.

    • wp_7512482 ha detto:

      Bellissimo.

      • Lo spettro di Paolo ha detto:

        Questo é un esempio a cui mi riferivo rispondendo a Maria Cristina in un post piú sotto. Provate, per curiositá, a fare una ricerca su youtube delle processioni dei “flagellanti” che si svolgono in Sud Italia. Alcuni video sono davvero raccapriccianti e, secondo me, pur esssendo nel novero della tradizione cattolica di cattolico hanno ben poco.

        • Lo spettro del fegato dello Spettro di QC ha detto:

          mica i flagellanti hanno un’origine pagana, anzi…

          • Alessandro2 ha detto:

            Esattamente! L’auto-infliggersi punizioni corporali fa parte della storia personale di innumerevoli Santi in tutte le epoche ed è (era?) riconosciuto da Santa Madre Chiesa come una via per la perfezione, essendo in grado di allontanare temporaneamente la tentazione – fisica o psichica – e di fungere da penitenza in sconto dei peccati compiuti. E’, o forse era, cosa cattolicissima.

        • Lo spettro di don Ezio ha detto:

          Caro collega spettro,
          erano di questo parere anche il papa Alessandro IV che vietò le processioni dei flagellanti nel 1261 e il Concilio di Costanza che rinnovò il divieto nel 1417.

      • natan ha detto:

        nulla a che vedere con i latinos.

  • Isabella ha detto:

    È la Chiesa Toda joya toda beleza.
    A questo punto propongo che in Messico si proceda direttamente a un bel sacrificio umano sugli altari, in onore della gloriosa civiltà azteca.
    Se sincretismo deve essere, che lo sia fino in fondo.

  • alice ha detto:

    Per bilanciare questo video, potreste inserire qualche canto gregoriano di qualche abbazia trappista di Francia.
    Infatti dopo la morte dell’eroico gendarme ho cercato i nomi delle due abbazie che frequentava ed ho trovato il sito internet di una delle due, con canti gregoriani annessi. Ma non mi sono soffermata. Ora potrebbero esserci di conforto, così come sono stati utili a risvegliare nel nostro eroe il senso del sacro.

    • alice ha detto:

      devo aggiungere che io questo canto (quello del prete brasilero) l’ho già sentito… ho l’impressione che si tratti di un canto ebraico… e poichè l’ingresso di Cristo in Gerusalemme è stato fatto in uno stato ebraico, è possibile che il suddetto canto fosse proprio tra quelli cantati dal popolo mentre Gesù entrava in Jerusalem.
      Forse è solo uno degli effetti collaterali delle cerimonie ecumeniche…
      Certo che l’officiante ci ha messo del suo…

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        Alice,
        un momento! L’ingresso di Gesù in Gerusalemme non è stato fatto in uno “stato ebraico”, ma nella prefettura romana di Palestina. I giudei, durante la dominazione romana, mantenevano alcune istituzioni (i tetrarchi e il sinedrio per esempio) con poteri limitati in campo giudiziario e poco altro. A quei tempi, poi, non esisteva il concetto di “stato”, ma quello di “nazione”. Lo stato ebraico è nato solo dopo la II guerra mondiale.
        Per quanto riguarda l’uso della danza durante la Celebrazione eucaristica, evidentemente si è perso di vista il senso del sacrificio. Tra l’altro, l’Interessato, non doveva essere particolarmente allegro quel giorno, pensando come sarebbe finito il suo percorso terreno di lì a qualche giorno.

        • alice ha detto:

          Spettro carissimo, gli ebrei che hanno accolto Gesù al suo ingresso in Gerusalemme avranno cantato in ebraico penso. O meglio in aramaico. Non certo nella lingua romana dell’esercito occupante o nella lingua greca che era, in periodo ellenistico, la più parlata nel Mediterraneo orientale. Era la lingua della koinè.

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Alice,
            non è la lingua che fa lo stato. Lei ha scritto “stato ebraico”. In ogni caso, gli ebrei parlavano in aramaico, ma leggevano la Bibbia in ebraico e cantavano i salmi in ebraico, i proseliti nelle loro sinagoghe usavano la Bibbia in greco, ma nell’ingresso di Gesù in Gerusalemme suppongo che abbiano cantato in ebraico.

        • Ecclesia afflicta ha detto:

          All’epoca di Gesù non esisteva la prefettura romana di Palestina, ma la provincia di Giudea, ed anche i Vangeli usano solo questo nome. Fu solo con la seconda distruzione di Gerusalemme da parte dei romani all’epoca di Adriano che venen cambiato il nome in Palestina, contemporaneamente al cambiamento del nome di Gerusalemme in Aelia Capitolina, per cancellare la memoria degli ebrei e paganizzare il territorio. Usare Palestina per indicare la Giudea del I secolo è un anacronismo.

          • Lo spettro del fegato dello Spettro di QC ha detto:

            devo smentire tutti e due:
            l’iscrizione ritrovata nel 1961 attribuisce a Pilato il titolo di PRAEFECTUS IUDAEAE

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Ecclesia aflicta,
            ho commesso un lapsus calami. Intendevo dire che il territorio della Giudea era una prefettura della provincia romana della Siria.

          • Ecclesia afflicta ha detto:

            Prefettura o provincia, Gesù è nato in Giudea, che era un regno vassallo di Roma, governato dal re Erode.

      • Margherita ha detto:

        Cara Alice, l’ecumenismo non c’entra nulla con l’ebraismo, essendo l’ecumenismo un tentativo di dialogo tra le Chiese cristiane.
        Nel dialogo interreligioso poi, ogni religione osserva la sua liturgia, essendo proprio la liturgia che definisce ogni appartenenza.
        La confusione che stiamo osservando, dipende probabilmente dalla scarsa considerazione in cui oggi la _Liturgia_ é considerata dalla nostra Chiesa.

        • alice ha detto:

          Qualche giorno fa , nei blog, si è parlato della comunità di Sant’Egidio, detta l’ONU di Trastevere. Dalla Comunità di Sant’Egidio sono nate le riunioni interconfessionali di cui quella di Assisi del 1986 fu la prima e, successivamente di anno in anno tutte le altre. Le riunioni a cui facevo riferimento sono appunto queste riunioni interconfessionali.
          Vi ricordo che le riunioni celebrate sotto lo Spirito di Assisi non sono solo riunioni tra le varie confessioni cristiane, ma sono rappresentate anche religioni che con il cristianesimo non hanno nulla da spartire, in primis la religione islamica.

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            Alice,
            la religione islamica con l’ebraismo e il cristianesimo ha da spartire la fede in un unico Dio creatore e provvidente, la fede nella vita eterna, nel paradiso, nell’inferno, il valore del digiuno, della preghiera, del pellegrinaggio, dell’elemosina, tutti i profeti, e con il solo cristianesimo, la nascita prodigiosa di Gesù dalla Vergine.

          • Ecclesia afflicta ha detto:

            @don Ezio
            e’ vero che i musulmani hanno la fede in un dio unico, ma ho dei dubbi che il dio della Mecca sia lo stesso di ebrei e cristiani. Maometto è uno pseudoprofeta, il suo Corano è una compilazione di storie e favole male assortite prese da diverse fonti volte a dimostrare che lui è superiore a Gesù, il quale non è la Rivelazione di Dio. Isa non è Gesù, ma un fantoccio che nega la propria natura divina. Non basta proclamare un dio unico, anche alcuni faraoni egizi e filosofi greci sono stati in grado di farlo, per mettersi al pari della rivelazione cristiana. Se fosse così anche il mago Otelma potrebbe fondare una religione “abramitica”.

          • Margherita ha detto:

            Cara Alice, purtroppo la religione islamica viene scambiata, spesso in buona fede, con il terrorismo musulmano, senza considerare ciò che la realtà impone: un dialogo necessario tra le diverse religioni, perché viviamo in una società multiculturale, dialogo a cui dedicano competenza e fatica molti vescovi e sacerdoti. Nel dialogo interreligioso c’è il rischio di sincretismo? Sì, ma tutto dipende dalla propria identità di fede. E su questa identità vorrei soffermarmi, noi siamo stati battezzati nel segno della croce di Cristo, quindi apparteniamo alla Chiesa cattolica fondata sul sacrificio di Nostro Signore Gesù Cristo, la Chiesa che dobbiamo amare, anche se imperfetta, e prima di diffidare e criticare ogni iniziativa dovremmo informarci.
            Quando leggo che molte persone deluse nelle loro aspettative di fede, devolvono l’8 per mille ad altre confessioni, dovrebbero considerare che già nel 2015, CitizenGO, lanciava una petizione in favore dell’assegnazione dell’8 x mille alla Chiesa cattolica, perché la Corte dei Conti sosteneva che l’assegnazione dell’8 per mille alla Chiesa cattolica diventava onerosa per l’erario. A parte che la Corte dei Conti sollevava, e solleva, un tema politico che non ha nessun diritto di sollevare, perché lesivo della libertà dei contribuenti, è in realtà un attacco alla Chiesa cattolica che molti ingenuamente contribuiscono per avallare.

          • Lo spettro del fegato dello Spettro di QC ha detto:

            @Magherita (o uno degli spettri):
            Ma che ti inventi?
            Hai detto un cimulo di falsità.
            Innanzitutto i “terroristi islamici” non fanno altro che seguire alla lettera i mandati del Corano, che è per loro PAROLA ESATTA di Allah.
            Poi, dove l’hai letta la bufala della Corte dei Conti che direbbe che “l’assegnazione dell’8 per mille alla Chiesa cattolica diventava onerosa per l’erario”???
            l’otto per mille manderebbe in fallimento lo stato? Non i miliardi spesi solo per l’ “accoglienza”?
            E poi sono soldi NOSTRI, dei tartassati, che DECIDONO AUTONOMAMENTE a chi devolvere l’8per mille, quindi su quei soldi lo stato non li contempla neppure tra le entrate.
            Hai detto soltanto bufale.

    • Francisca ha detto:

      Bellissimo in Francia un paio di settimane fa ho assistito a una Santa Messa a Nizza con canti meravigliosi, non gregoriano, ma con organo e in latino. Vietato poi fare foto o video. Una religiosità sentita.

  • nat ha detto:

    Guardiamo il positivo: un sacerdote non certo rigido rigido… ma in uscita.
    Di testa?

  • Margherita ha detto:

    Chiaro esempio di Chiesa in uscita in salsa brasileira…

    • Diacono Marcos - BRASIL ha detto:

      Siete disinformata, ci sono abusi, piuttosto con la liturgia in Brasile, Pretti, che non ha rispetto per la Divina Liturgia, che dovrebbe essere tutt’altro che Pretti.
      Ma la maggior parte del Clero rispetta la liturgia legittima.
      Non so chi sia il vescovo di questo prete, ma dovrebbe agire, questa è PROFANAZIONE

  • yehohanan ha detto:

    brigit de bardot bardot!

  • Mac ha detto:

    Senza il senso del sacro è fortemente a rischio anche quello del ridicolo;
    in una qualsiasi discoteca di provincia il tizio in questione sarebbe considerato un disadattato.
    Saluti.

  • Adriana ha detto:

    Questo prete è un ottimo coach .
    Ma i cristiani adulti ,
    troppo adulti,
    con impedimenti reumatici , non sono più registrabili tra i fedeli?

    • Adriana ha detto:

      Ach ! Avevo dimenticato che “Dio è giovane “.
      I vecchi vadano “differenziati” nella raccolta ( di monnezza).

    • Vittorio ha detto:

      Vecchi non adulti. Vecchi.

      • Adriana ha detto:

        @ Vittorio , grazie ma…
        a forza di voler copiare gli impacci crescenti degli adulti si diventa vecchi . Però…
        sono certa che gli Operatori di Raccolta differenziata saranno Beati .

  • menico ha detto:

    Bellissima liturgia neorealista.
    Aspetto di vedere la versione neorealista del Venerdi Santo…

  • Teofilo ha detto:

    Che dire? Dopo la febbre del sabato sera, ecco il delirio della domenica mattina. Rimango in trepida attesa dei trenini di pasqua…

    • Klaus B ha detto:

      David, almeno, davanti all’Arca danzava. Ma chiamare danza simili zompi …

      • La Samaritana ha detto:

        La Sacra Bibbia dice che Davide e la sua casa danzavano con tutte le forze… per cui non si può mai dire. E Dio in quell’occasione ha gradito, tanto che Micol che invece ha disprezzato la danza del Re ha trovato i guai suoi. Ma c’è una piccola variante: erano all’aperto, durante il trasporto dell’Arca, e non mi risulta che nel tempio si siano mai messi a ballare. Nè Davide nè i sacerdoti. E non mi risulta nemmeno che nella Sacra Liturgia della Messa siano previsti nè balli scomposti nè balli composti. Mi sembra già assai strano che prete, chierichetti e chierichette scendano tra i banchi per dare la mano, o il segno di pace, che dir si voglia ma spero bene che non ci si sogni mai di arrivare a queste “scomposizioni” sudamericane. Penso che tutto questo sia messo in atto per evitare l’emorragia verso le chiese pentecostali dove si balla e si canta a volontà. Probabilmente è per dimostrare che anche nella Chiesa Cattolica c’è spazio per l’entusiasmo dello Spirito, ma se è questo l’intento penso si ottengano altri risultati: a) se ne vanno i cattolici che vogliono una Messa come Dio comanda (da un bel po’), b) se ne vanno i cattolici che non gradiscono meticciati luterani e c) se ne vanno i cattolici che sono stanchi di scandali sessuali e monetari e che anche zompando sino al soffitto non sono più disposti a deglutire schifezze. Poi ci saranno anche cattolici che se ne vanno per mix tra a+b) o a+c) o a+ fate voi… Non è donatismo è una santa nausea. Altro che zompi servono per dimostrare veramente la presenza dello Spirito ! Spero e prego comunque che tra cardinali, vescovi, preti e consacrati/e vari rimanga un “resto santo”, in modo che chi volesse ritornare in una Chiesa cattolica purificata da bizzarre teologie para marxiste più o meno danzanti ne abbia la possibilità. Maranatha.

        • Vittorio ha detto:

          😂😂

          Una volta ho fatto da testimone di nozze in Polonia. Mi son confessato, comunicato…han voluto il TIMBRO della confessione ! Il mio parroco ha messo un timbro a caso, tanto, all’ epoca non sapevano l italiano. E poi che timbro volevano…con l elenco? Non capivamo il polacco….

        • Lo spettro di don Ezio ha detto:

          Samaritana,
          penso che le danze non c’entrino con l’ideologia marxista e immagino anch’io che risentano dell’influenza di quanto avviene nel movimento pentecostale, ma non credo proprio che il sacerdote brasiliano si preoccupi dell’emorragia verso la Chiesa pentecostale, lo fa perché ritiene giusto e bello farlo. Le danze sono fuori luogo e basta.
          Quanto alle danze di fronte all’Arca santa, non c’entra che fossero all’aperto, siccome anche all’aperto si può e si celebra talora la santa Messa. E’ il contesto che è diverso: l’Arca rappresentava Dio alleato con il popolo d’Israele, la Messa ra- e ri-presenta il sacrificio di Cristo, quindi non tanto le nozze di Cana, ipotesi, dove è probabile ci siano stati canti e danze come si usava. Quanto a Micol non ha disprezzato la danza del Re, ma il fatto che stava danzando incurante che si vedessero le “pudenda”. Per quanto riguarda i guai che le capitarono, si tratta evidentemente di una considerazione dell’agiografo, appartenente al partito regale, e non della Rivelazione di un castigo divino che non avrebbe alcun senso. I guai di Micol non fanno parte del “deposito della fede”, ancorché siano scritti nella Sacra Bibbia. Non dimentichiamo che la pubblicazione della Bibbia è avvenuta proprio sotto il regno di Davide, che ne aveva ordinato la redazione e quindi dato quello che oggi chiamiamo “imprimatur”.
          Per quanto riguarda le defezioni dalla Chiesa, non vorrà mica dire che in tutte le Chiese cattoliche d’Italia si danzi: in qualche luogo che finisce poi in Internet, purtroppo sì, ma nella stragrande maggioranza dei casi no. Quindi, se capita, prima di abbandonare la frequentazione della Chiesa cattolica o il Novus Ordo, basta cambiare chiesa. Chi abbandona la frequentazione della Messa, anche fosse con queste scuse degli abusi liturgici, è solo perché gli fa comodo dire che non ha più fede e non ha più bisogno di Dio. Questo abbandono è iniziato a fine ottocento con la predicazione marxista, quando la liturgia era col Vetus Ordo e ha continuato ad aumentare in crescendo, perché al marxismo si è aggiunto l’edonismo e il relativismo.
          Per quanto riguarda il segno della pace travisato come forma di saluto girando di qua e di là per la Chiesa, il papa Francesco ha emesso una disposizione che vieta espressamente questo modo di gironzolare, ma la bolla non viene applicata in molti luoghi. Anche questo testimonia la debolezza del pontificato.

          • Lucio R ha detto:

            Apprezzo molto di quello che dice, caro don Ezio, ma non sono d’accordo con Lei quando afferma che l’abbandono della pratica religiosa (frequentazione della Messa) sia iniziata prima della riforma liturgica, quando si celebrava Messa con la Liturgia cosiddetta (molto impropriamente, anche se così definita ufficialmente) Vetus Ordo.

            Lei dev’essere molto giovane e devono averle raccontato delle balle; io che ho vissuto da giovane gli anni pre e postconciliari posso testimoniare che con la Messa “VO” le chiese erano strapiene anche nelle Domeniche ordinarie. E anche nei giorni feriali, alla Messa delle 7 (allora s’incominciava presto a lavorare), c’era un numero abbastanza cospicuo di fedeli. Allora c’erano più chiese (funzionanti) di quanto ce ne siano adesso e alle volte, se il tempo non era inclemente, si vedeva la gente partecipante alla Messa addirittura in file serrate fuori della porta d’ingresso. E’ vero che, giustamente, allora non non era considerata valida per la Domenica la Messa del Sabato sera (un pretesto quello di considerare l’inizio della Domenica il Vespro del Sabato sera), ma ciò non fa assolutamente pareggiare i conti. E’ con la riforma (che in verità è stata una rivoluzione perché – Lei che è prete dovrebbe saperlo – nella Liturgia VO c’erano ben state delle riforme nel corso degli anni, senza che fosse mai stata stravolta), è con la riforma che le chiese si sono svuotate in pochissimo tempo, verrebbe da dire in pochi mesi. Se già precedentemente, incominciando dalla catastrofica Rivoluzione francese, c’è stato un certo allontanamento dalla religione e quindi dalla frequentazione delle celebrazioni liturgiche, non è avvenuto certo nelle classi medio-popolari, che hanno sempre costituito l’espressione più genuina di una Nazione (mi si perdoni il termine obsoleto), ma gli autodefinentisi “spiriti liberi”, numerosi tra le classi dominanti.
            L’abbandono delle chiese, ripeto è avvenuto quasi di colpo con la rivoluzione (c.d. riforma) postconciliare della Liturgia.

            Le dò ragione quando dice che non è giusto abbandonare la frequentazione della Messa perché non si può usufruire della “VO”. Le dò ragione in linea di principio, convinto che chi lo fa (cioè chi avendo conosciuto la Liturgia di sempre continua a frequentarla) lo fa con grande sofferenza interiore: ma “chi siamo noi per giudicare”? Cosa possiamo sapere di ciò che è avvenuto e che avviene nella coscienza di tanti poveracci che, abituati (un tempo) ad assistere ad una liturgia di alta spiritualità, con un linguaggio ieratico che ne favoriva la penetrazione interiore senza che sia disturbato da suoni cacofonici o che inducono ad uno sdolcinato sentimentalismo, col sacerdote che anziché rivolgersi a Dio nel celebrare il Sacrificio del Figlio su un Altare, si rivolge ai fedeli sopra una tavola, la tavola della “mensa” (aziendale?), cambiando molto frequentemente perfino le parole della parte centrale della Messa? Con la Liturgia di sempre un fedele poteva andare in qualunque chiesa di qualunque Diocesi e di qualunque Nazione (in Italia, in Germania, in Messico…) e avrebbe sempre ascoltato la Messa restando a suo agio, senza sentirsi un estraneo (salvo il momento dell’Omelia detta in lingua locale), la Messa era sempre la stessa. Oggi, non dico in due Nazioni diverse, non dico in due Diocesi diverse, ma se si va in due chiese diverse della stessa Diocesi distanti cento metri una dall’altra, si assiste a due Messe diverse, a volte molto diverse.
            E allora?

          • Lo spettro di don Ezio ha detto:

            E allora Lucio R.,
            è lei che si sbaglia, attaccato a convinzioni sue, come dire l’abbandono della pratica religiosa è avvenuto quasi di colpo con la nuova liturgia. Tutte frasi che si scrivono e non hanno alcun fondamento nella realtà delle cose che sono accadute.
            1°. Io ho 65 compiuti, se sono “molto giovane” lo giudichi lei, so che ho conosciuto e praticato il Vetus Ordo.
            2°. Gli operai che lavoravano nelle fabbriche avendo aderito al PCI, dovevano professare il materialismo ateo e quindi hanno abbandonato più o meno la pratica religiosa. Tutto ciò è cominciato nell’Ottocento, quando le modifiche che i vari papi facevano al Rito della Messa erano continue, tant’è che si contano 4000 modifiche al rito della Messa che lei chiama “di sempre”. Naturalmente, nei paesi contadini la frequenza alla Messa è sempre stata alta, perché non c’era l’influsso del PCI. C’è poi ancora da distinguere la città dalla campagna e le regioni rosse da quelle bianche. Un mio amico, ora scomparso, nel dopoguerra si trovò a lavorare in Emilia, dove si trovò in una parrocchia con Messe praticamente deserte.
            3° Gli eventi del ’68 sono quasi coincisi temporalmente con la riforma liturgica, di qui la confusione nell’attribuire alla riforma l’abbandono della fede, ma se uno ha fede non abbandona la Messa perché sono state abolite le preghiere ai piedi dell’altare o si celebra verso il popolo. Pensi che nelle basiliche romane si è sempre celebrato rivolti al popolo, perché sono chiese orientate (si celebra ad orientem), non si usano gli altari cosiddetti tridentini anche se quel Concilio non ha disposto nulla sugli altari.
            4°. Se ci fosse così grande nostalgia per il Vetus Ordo, le poche Messe celebrate in quel modo sarebbero strapiene di gente. A quanto non è così. Quanti sono questi nostalgici? Visto che il rito è cambiato gradualmente a partire dal 1965, le persone che l’hanno praticato ancora in vita sono ormai poche. Provi ad andare per le strade ad interrogare quell’80% di persone che non vanno più in chiesa e chieda loro se la motivazione è il nuovo rito, veda un po’ che cosa le rispondono.
            5° Esistono alcuni giovani preti qua e là che si sono volti al Vetus Ordo che nella loro vita non hanno mai conosciuto. Quale può essere la spiegazione di questo fenomeno? Evidentemente ci sono motivi ideologici e politici.

          • Lucio R ha detto:

            Rispondo a don Ezio in calce alla sua risposta ad Adriana del 27 Marzo, ore 10:56.

  • filippo ha detto:

    Non è il solo: anche in Italia ci sono preti canterini e ballerini. Preti, per dire.

  • lo Spettro di Paolo ha detto:

    Gent.mo Abbė da frequentatore di chiese sudamericane ( ed africane) in generale le posso assicurare che le celebrazioni eucaristiche, anche nelle domeniche “normali ” sono sempre abbastanza ” vivaci “. Complice anche l’esuberanza giovanile dei presbiteri e tradizioni che si ripetono dall’inizio dell’evangelizzazione missionaria in cui si tendeva a ” mescolare ” danze tribali ed il culto verso il nuovo Dio. Non oso immaginare i prossimi commenti… Se vuole ulteriori informazioni posso fornirgliere in privato.

    • Maria Cristina ha detto:

      Spettro di Paolo una domanda
      Ma gli apostoli e I primi cristiani che evangelizzarono Roma permettevano forse che nei riti cristiani si potessero fare danze orgiastiche stile coribanti della Grande Madre o riti dionisiaci?
      Eppure riuscirono ad evangelizzare l’Impero Romano!
      E dunque perche’oggi per evangelizare b i sogna accogliere nella Liturgia cattolica elementi tribali e pagani? Per quale motivo?

      • Lo spettro di Paolo ha detto:

        Parlavo dell’evangelizzazione, soprattutto portoghese, portata nel ” nuovo mondo ” a seguito della scoperta dell’America. Sarebbe troppo lungo spiegare in poche righe 500 e passa anni di storia dell’evangelizzazione dei nuovi continenti in un post. Ció che le posso dire é che la mia famiglia ha una grande tradizione missionaria (per chi é di Torino e dintorni della “Consolata”) e che le pratiche di evangelizzazione utilizzate dai Missionari di fine 800 inizio 900 erano proprio quelle di “mischiare” (per favore non saltate su subito col “sincretismo”) alcune tradizioni tribali con le celebrazioni liturgiche classiche. Le testimonianze le ho da parte dei racconti di tre miei prozii missionari in Kenia e Brasile per oltre 30 anni.
        p.s. una riguardata al film “The Mission” puó rendere (almeno in parte, l’idea).

        • Lo spettro del fegato dello Spettro di QC ha detto:

          Ammesso (e non necessariamente concesso) che sia come dici tu, mi pare che 500 anni siano abbastanza per lasciare da parte i “riti tribali”, no?
          Altrimenti nelle terre dell’allora Magna Graecia ci dovrebbero essere gli aruspici che guardano nelle interiora dei gufi per predire il destino, ti pare?

          • lo spettro di Paolo ha detto:

            Quando uno proprio non vuol ragionare o discutere serenamente vuole sempre l’ultima parola. Gliela lascio volentieri.

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Collega Paolo, perché perdi tempo a discutere coi surrogati?

        • Ira Divina ha detto:

          Spettro dello spettro, ascolta il kapò assessore della Spettrale Congregazione delle comunicazioni, nominato da Santa Marta dopo la nomina ad assessore di Vigano’. Lui sa quando deve smettere davanti all’evidenza delle argomentazioni altrui!

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        Maria Cristina,
        non dobbiamo pensare che l’evangelizzazione dell’Impero romano sia avvenuta con una predicazione alla conversione dal paganesimo senza inculturazione. Si sono tenute alcune usanze che non confliggevano con la nuova religione.

  • Lia ha detto:

    Che Dio ci aiuti. Quel prete sembra un indemoniato. Ma che succede alla Chiesa di Cristo? La Domenica delle Palme si è trasformata in una propaggine del carnevale?

    • catholicus ha detto:

      Non è più la Chiesa di Cristo, cara Lia, ne è solo una diabolica contraffazione, gnostica e massonica (cioè luciferina), come afferma giustamente il professor Francesco Lamendola. I preti si sono uqas tutti allineati all’alta gerarchia eretica ed apostata, passata armi e bagagli nelle fila del demonio. sono ormai 60 anni giusti d quando i cardinali massoni si sono impadroniti della guida della Chiesa, mettendo uno di loro sul soglio petrino, al posto del legittimo papa eletto (con accettazione e scelta del nome, Gregorio XVII). I pochi dssenzienti tacciono per paura, o emettono solo flebili lamenti (vedi i 4 dei dubia); pochissimi i coraggiosi che sfidano il tiranno : vedansi don Salvatore Pusceddu (désparecido), don alessandro Minutella (“asfaltato” dal suo pseudovescovo), don angelo de Carballo, prete brasiliano che si è pubblicamente rifiutato di elogiare Lutero e l’ecumenismo (rimosso immediatamente, senza parrocchia né stipendio, come i suoi fratelli di sventura), vedansi i poveri FF.II… e poi c’è ancora chi osa affermare che questa è la Chiesa di Cristo? ANATEMA !!!

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        Catholicus,
        le sue sono inferenze indebite.
        Non esistono cardinali massoni, non è mai esistito papa Gregorio XVII, se non nella fantasia di qualche scrittore. Don Minutella è un sacerdote scandaloso, il suo è un vero vescovo non uno pseudovescovo; don Salvatore Pusceddu dal pulpito dovrebbe spiegare il Vangelo senza trattare temi delicati come l’omosessualità; non ho mai saputo che ci sia l’obbligo di elogiare Lutero, mentre l’ecumenismo è un dovere sancito da un concilio ecumenico. L’Istituto dei Francescani dell’Immacolata voleva imporre a tutti un unico modo di vivere la liturgia, non è lecito.
        E poi lei osa ancora definirsi “catholicus”?

  • Emilio Biagini ha detto:

    Ignobile pagliacciata. Anatema sit.

  • Gian ha detto:

    Sono degli esaltati e probabilmente il prete è anche imbottito di cocaina. Mancano solo la sacerdotessa di Madre Terra e mons Ravasi che fanno il girotondo e poi il quadro sarebbe completo.

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Gian,
      condannare gli abusi liturgici è un conto, inventarsi che il prete in questione sia imbottito di cocaina un altro.

      • Ecclesia afflicta ha detto:

        Ma il cardinal Ravasi che fa i girotondo con le sacerdotesse e gli sciamani durante un culto della Madre Terra non è un’invenzione, ci sono i video.
        Eppure nessuno lo ha commissariato.

  • Don Taddeo ha detto:

    QUANDOUNO FA NELLA CATTEDRALE UN RISTORANTE, L’ALTRO Può FARE ANCHE LA DISCOTECA..
    CHE TRISTEZZA. DOVE ANDIAMO?? DOVE ARRIVEREMO??

    • Virro ha detto:

      Come nell orto degli olivi, Gesù chiamo’ a se Pietro, Giacomo e Giovanni, perché stessero in preghiera con Lui, ma sappiamo che si addormentarono, forse Nostro Signore, oggi ci chiama a vegliare in preghiera davanti alla Santa Eucaristia per riparare a tanti oltraggi ed anche per questo vertice della Chiesa Cattolica ricco di scandali e menzogne.
      Signore pietà

      • Lo spettro di don Ezio ha detto:

        Virro,
        e anche per lo strabismo di tanti che scrivono in questo blog che pensano di possedere la verità e che il Papa sia menzognero.

    • Lo spettro di don Ezio ha detto:

      Don Taddeo,
      nel Medioevo nelle Chiese si amministrava la giustizia, si tenevano le lezioni dell’università, si soccorrevano i poveri, quindi si può mangiare con i poveri anche nel XXI secolo.

      • Colaus de Arce ha detto:

        @ Lo spettro di don Ezio
        ” @ Don Taddeo,
        nel Medioevo nelle Chiese si amministrava la giustizia, si tenevano le lezioni dell’università, si soccorrevano i poveri, quindi si può mangiare con i poveri anche nel XXI secolo.”
        E’ vero caro spettro di don Ezio, quello era il loro tempo, nel medioevo c’erano le “Donne Curiali”, secondo il suo ragionamento le dovremmo ripristinare?, o forse le chiese non hanno luoghi per dar da mangiare? e quindi bisogna farlo nella chiesa? questo si chiama protagonismo.

  • natan ha detto:

    SEMPLICEMENTE I FRUTTI DELLO SPIRITO CONCILIARISTA E DI PIERO MARINI.(rampollo di Bugnini e Noè).