IL PASTORE PERDUTO. COME PAPA FRANCESCO STA INDUCENDO IN ERRORE IL SUO GREGGE. DI PHILIP LAWLER.

9 Marzo 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

“Ogni giorno prego per papa Francesco. E ogni giorno (esagero, ma solo lievemente) il papa fa un’altra osservazione da cui si capisce che non approva i cattolici come me. Se il Santo Padre m rimproverasse i miei peccati, non avrei di che lamentarmi. Ma nelle sue omelie nella messa della mattina a Santa Marta il papa mi rimprovera – e con me migliaia e migliaia di altri cattolici fedeli – per essere attaccati, e talvolta soffrire per le verità che la Chiesa ha sempre insegnato”.

Quanti di quelli che mi stanno leggendo potrebbero sottoscrivere queste parole? Moltissimi, credo. Ma non sono io che le ho scritte: sono l’incipit di un ben libro, “The lost sheperd”, il Pastore perduto, di Philip Lawler, un cattolico americano di grande valore. Ha fondato nel 1996 un sito online di notizie, il primo del genere, il Catholic World News, e Catholic Culture. È stato il primo direttore laico del giornale diocesano di Boston, “The Pilot”, è stato candidato al Senato, ha scritto cinque libri, e ha collaborato e collabora con giornali del rango del Wall Street Journal. Los Angeles Times e Washington Post. Insomma, tutto si può dire di lui tranne che sia un cattolico “di frangia”, o un tradizionalista.

Ora ha scritto un libro per esprimere quello che in molti percepiamo: un disagio crescente verso parole, comportamenti, azioni e scelte del vertice della Chiesa. “Sono stato uno dei milioni presi dall’effetto Francesco, entusiasta per la sua visione…mentre il tempo passava, però il tono e anche il contenuto delle dichiarazioni pubbliche del papa prima mi rendeva perplesso, poi mi creava disagio. Per mesi nel mio lavoro di reportage delle notizie quotidiane dal Vaticano feci del mio meglio per provvedere rassicurazioni – per i miei lettori e talvolta per me stesso – che nonostante i suoi commenti talvolta allarmanti Francesco non era un radicale, non stava guidando la Chiesa lontano dalle antiche fonti della Fede. Ma gradualmente, con riluttanza, dolorosamente, sono giunto alla conclusione che invece era così”.

Perché parlare di un libro che non so se sarà mai tradotto in italiano, e che di conseguenza può interessare una parte piuttosto limitata dei lettori di “Stilum Curiae”? Perché leggendolo – e ringrazio l’autore, che non conosco personalmente, per avermi permesso di farlo – mi sono riconosciuto in molto di quello che scrive. Nel suo percorso, soprattutto, e nella crescente disillusione che mi ha accompagnato in questi cinque anni. Una disillusione soprattutto umana: non tanto alla politica o alle politiche, anche se queste certamente sono e rimangono altamente discutibili, quanto alla qualità umana della persona che si manifestava via via con i suoi gesti, le sue furberie, le sue scelte, di uomini e di tempi, i suoi silenzi.

Così, come tanti altri, e come chi scrive, Philip Lawler ha dovuto ammettere a se stesso e poi agli altri che “Il romano pontefice dovrebbe essere un focus di unità nella Chiesa. Francesco, purtroppo, è diventato una fonte di divisione. Ci sono due ragioni per questo sviluppo infelice. Lo stile di governo autocratico del papa, e la natura radicale del programma che sta portando avanti senza sosta. Lo stile autocratico, che contrasta acutamente con le promesse di un governo sinodale e collegiale, non è mai stato così evidente come nel gennaio 2017, quando ha buttato via lo status di un antico ordine cattolico indipendente e sovrano, i Cavalieri di Malta”. Come ha notato Sohrab Ahmari sul New York Times il papa, in questo punto come in altri…i conservatori sono da una parte, e papa Francesco dall’altra. “Ma un papa non dovrebbe essere in ‘una parte’ di disaccordo all’interno della Chiesa”.

Lawler scrive – in maniera quasi profetica, se si pensa al convegno che a Roma, il 7 aprile prossimo, discuterà anche di questi temi, che “Una comprensione corretta dei limiti dell’autorità papale aiuterebbe a risolvere la crisi corrente. Il vescovo di Roma non è un potentato solitario ma il leader del collegio dei vescovi”, come ha ben chiarito Lumen Gentium. Francesco non ha insegnato eresie, secondo Lawler, ma “la confusione che ha provocato ha destabilizzato l’intera Chiesa. I fedeli sono stati indotti a mettere in questione se stessi, ciò in cui credono, la loro fede. Guardano a Roma cercando una guida e invece trovano più domande, più confusione”.

Mi fermo qui. Vi consiglio di leggere, chi può e vuole, “The lost Sheperd”. Il pastore perduto. Che Dio aiuti noi e lui a ritrovarsi. Uniti, questa volta.


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109 commenti

  • Vittorio ha detto:

    Mah avrei detto, i pastori perduti è le pecore. Se i fedeli non avessero trasfigurato la chiesa da “Colei che attende e fa memoria” alla “santa inquisizione”, forse non avremmo passato così 2000 anni. Tornasse l autore dell’ apocalisse che vedeva la prostituta seduta suo 7 colli, sostituita dal Cesaropapismo finito solo formalmente sotto Pio IX…
    C è un assoluto solo, Dio che e’ Amore. Tutto il resto, compreso la possibilita’ di dannarsi, viene da altro

  • C.B. ha detto:

    Caro dott. Tosatti,
    mentre la ringrazio ancora della sua ospitalità, mi permetta di chiarire il senso del mio commento precedente, visto che qualcuno, per es. il prof. Geremia, non lo ha compreso correttamente, certamente per mia mancanza. L’elenco da me riportato precedentemente non voleva essere un elenco di eresie, non l’ho mai scritto. Se avessi voluto fare un’operazione del genere, avrei attinto a documenti noti come la famosa Correzione Filiale o a saggi e interventi di noti teologi e vaticanisti che in questi ultimi cinque anni hanno riempito le biblioteche. Tale elenco che ho esposto di getto, come già detto, non è né esaustivo né ragionato. Il mio intento era di dare un’idea del quadro d’insieme entro cui si muove l’azione di questo papato. Mi dispiace dunque che il prof. Geremia si sia scomodato, ma nello stesso tempo mi dà la possibilità di chiarire alcuni concetti, senza entrare in tutti i dettagli dei suoi contrappunti.
    1. Al punto 4. del mio elenco ho solo riportato pedissequamente il par. 305 di Amoris Laetitia, dove viene praticamente annullato il sesto comandamento (che suona esattamente “non commetterai adulterio” nell’elencazione contenuta in Esodo e Deuteronomio). Invece in A.L. l’adulterio non solo si ammette, ma addirittura si esalta come potenziale fattore di crescita nella vita di grazia e di carità, ovviamente dopo discernimento. La parola magica “discernimento” non è mia e non l’ho mai utilizzata, caro prof. Geremia.
    2. Il prof. Geremia tenta di derubricare a sciocchezze (lui usa un altro termine) alcuni punti dell’elenco, ma probabilmente non si accorge che alcuni di essi minano alla base le fondamenta della dottrina cattolica che si basa sulle verità rivelate, in primis nei vangeli. (per es. la “frasetta” di P. Sosa)
    3. In ultimo vorrei sottolineare un concetto altamente cristiano: la correzione fraterna. Chi non corregge il fratello che sbaglia, davanti a Dio si carica dello stesso peccato del fratello. Per cui un Papa che non corregge i suoi diretti collaboratori (mons. Galantino, P. Sosa, P. Martin e decine di altri) è responsabile degli stessi errori/peccati come loro, direi più di loro, data la sua autorità. Questo per rispondere al prof. Geremia sulla differenza di “ha detto” e “ha lasciato dire”.
    Si potrebbe continuare all’infinito su questa linea, ma mi fermo qui, osservando con piacere il grande interesse sollevato dal suo intervento, caro dott. Tosatti, a dimostrazione di come questi temi di fede siano oggi vissuti con grande attenzione e crescente preoccupazione per lo stato e la sorte della nostra amata Chiesa Cattolica.

  • Angelo Barlassina ha detto:

    Fortunatamente, per molti, c’è stato il grande educatore della fede Karol Wojtyla che è stato come uno sparring patner in vista di questi tempi difficili, chiarezza ed esempio di vita nella semplicità del Vangelo, poche le parole rispetto alle tante opere che ha realizzato. E la Chiesa attuale ancora ne beneficia di questo vigoroso input……ma per quanto ancora prima che si esaurisca?

  • Ira Divina ha detto:

    “Pasci i miei agnelli! Pasci le mie pecorelle! Queste parole di Gesù a Pietro, non trovano posto nel cuore di Bergoglio e di riflesso nella ciurma che si è ammutinata con Papa Benedetto, costringendolo a farsi di lato. Ma questi secondo voi sono pastori? ” Il mercenario che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, le abbandona e fugge e il lupo le rapisce e le disperde” Anche queste parole sono di Gesù! E questi sono mercenari! Gli interessano i soldi, il potere e ogni compromesso con il mondo, per i soldi e il potere! Stanno disperdendo il gregge per metterlo nelle condizioni di essere divorate dai lupi!

    • Vittorio ha detto:

      Costringendo cosa? Se si e’ estremi con un divorziato o con Welby lo si deve essere pure con Benedetto o no?

      • Ira Divina ha detto:

        Chi ha orecchi per intendere intenda! Ma forse a qualcuno manca più dell’orecchio!

        • Vittorio ha detto:

          Manca la coerenza? Voi che siete tradizionalisti cosa ne pensate del papato emerito?
          Celestino V non fu papa emerito.
          E poi non mi si venga a dire che non siete realativisti. Se il Regno e’ gia’ e non ancora …se come ha spiegato Redaelli (mi pare) avete fatto dell’ eskatono non l attesa, ma il posticiparlo. Pur con i suoi limiti, Quinzio era un cattolico forse a differenza di molti. Quando Ferrare sposava le vostre battaglie era onesto: ateo devoto.
          Solo per questo molti leghisti son ratzingeriani. Perche’ credono che a Ratisbona Ratzinger sia andato contro l islam. In realta’ Ratzinger ha sempre detto tutto e il contrario di tutto. A partire dalla sua tesi modernista, da quanto so’ passata per un cavillo.

          • Quamodovocaberis ha detto:

            Sergio Quinzio quasi come un Giobbe capovolse l idea cattolica del suo tempo.Del suo tempo! Perche’ se la fede dimentica Dio, il soprannaturale, e’ un etica e basta. E l etica non ha salvato il popolo eletto, salvera’ noi? Non si tratta della “sola fides” luterana, che comunque mise fine alla scandalosa vendita Delle indulgenze. Oggi nemmeno i luterani son sola fides (Paolo invece lo era dicendo il contrario del giudeocristiano Giacomo?).

            http://xoomer.virgilio.it/giampib/rassegnastampa/stampa%20anticristo%20corriere.html

          • Ira Divina ha detto:

            Con tutta la buona volontà, caro vittorio, non riesco proprio a seguirla il più delle volte! Eppure si vede che è preparato. Mah!

          • @ ha detto:

            Invece è uno dei pochi messaggi di Vittorio che sono riuscito a capire (più o meno…).

    • SPQR ha detto:

      Vero. Molti di questi pastori indegni sono in realtà servi di Mammoney. Lo sono stati nei secoli anche molti loro predecessori. La differenza più rilevante è che spesso quei predecessori ci hanno restituito parte di quello che avevano sgraffignato sotto forma di civiltà, lasciandoci opere d’arte insigni. Quelli dei nostri giorni, invece, giocano allo sfascio. Sentono che la temperie li ha rigettati, sanno di avere perso l’antica presa sulle masse e sulle élites e per frustrazione e invidia (intesa in senso etimologico) puntano a sommergere la società occidentale, emancipatasi dalla soggezione di un tempo, sotto un diluvio di barbari primitivi. Nella loro esaltazione dell’islam si annidano, forse non del tutto inconsciamente, improbabili nostalgie teocratiche. D’alta parte oggi il clero è per lo più considerato robetta da fiera, il sacerdote è visto come un disadattato che pontifica a vuoto, un minus habens. E lo stile causal di questo papa, con la sua ansia di piacere, è una pezza peggiore del buco.

  • Paolo Pagliaro ha detto:

    Non ha insegnato eresie? Non ha insegnato eresie!?
    Ma la smettiamo di prenderci in giro? La smettiamo di parlare di “confusione”, come se ci fossero dubbi sul signifcato di AL, le sue conseguenze e cento altri fatti?

  • Non Praevalebunt ha detto:

    Caro Tosatti,
    dirò una cosa grave e triste. La mia impressione è che le persone come Paglia non abbiano più la fede; sono talmente invischiati nelle cose del mondo , nel potere, nella vita comoda a contatto con mille tentazioni che sono lontani dall’essenza vera della Fede Cattolica. Solo un cretino obnubilato può “innamorarsi” spiritualmente di un tizio come Pannella o peggio di una macellaia (per sua stessa ammissione) come la Bonino. Non parliamo poi di quella schifezza che è l’affresco della cattedrale di Terni pieno di blasfemia…El Papa poi…. sconcertante….

    • Maurizio ha detto:

      Caro Non Praevalebunt, la cosa che dici sarà pure grave e triste, ma è soprattutto vera…
      “E’ FATTUALE”, come direbbe Feltri…

  • C.B. ha detto:

    Caro dott. Tosatti, ho letto la sua presentazione e il suo invito a leggere The Lost Shepherd del noto giornalista cattolico Philip Lawler. All’interno del penultimo capoverso si può leggere questa affermazione che lei attribuisce al Lawler stesso e su cui si è soffermata la mia attenzione: “Francesco non ha insegnato eresie, secondo Lawler, ma “la confusione che ha provocato ha destabilizzato l’intera Chiesa” ……
    Questa frase ormai è diventata quasi un mantra: “non dice eresie ma genera solo confusione”.
    Allora, vediamo un po’ cosa ha detto, o ha lasciato dire, tra l’altro, Francesco in questi cinque anni di pontificato, ricordando a me stesso che si pecca con pensieri, parole, opere e omissioni.
    1. Non esiste un Dio cattolico.
    2. Il proselitismo è una solenne sciocchezza. (con tanti saluti al mandato di Gesù ai suoi discepoli prima della sua ascensione)
    3. Ciascuno di noi ha una sua visione del Bene e anche del Male. Noi dobbiamo incitarlo a procedere verso quello che lui pensa sia il Bene. (soggettivismo e relativismo puri)
    4. A causa dei condizionamenti o dei fattori attenuanti, è possibile che, entro una situazione oggettiva di peccato – che non sia soggettivamente colpevole o che non lo sia in modo pieno – si possa vivere in grazia di Dio, si possa amare, e si possa anche crescere nella vita di grazia e di carità, ricevendo a tale scopo l’aiuto della Chiesa. (relativismo puro e cancellazione del sesto comandamento per quanto riguarda l’adulterio)
    5. L’ingerenza spirituale nella vita personale non è possibile. (soggettivismo)
    6. Non ho mai compreso l’espressione “valori non negoziabili”. (tutto si può negoziare, come al mercato)
    7. Chi sono io per giudicare (gli omosessuali).
    8. La Chiesa deve scusarsi con i gay.
    9. L’Islam è una religione di pace.
    10. Io penso ancora con affetto a quegli immigranti musulmani, che questa sera incominceranno il digiuno del Ramadan, il quale io credo rechi abbondanti frutti spirituali.
    11. Gesù non era un pulito. (non perché non si facesse la doccia, ma nel senso di “puro”)
    12. Gesù fa un po’ lo scemo.
    13. Gesù ha mancato verso la morale.
    14. Gesù si è fatto peccato, si è fatto diavolo, serpente, per noi.
    15. Lutero ha fatto (nel senso “è stato”) una medicina per la Chiesa.

    16. Lutero è stato un dono dello Spirito Santo. (mons. Galantino)
    17. Non sappiamo quello che ha detto veramente Gesù. A quei tempi non c’era il registratore. (P. Sosa, preposito generale dei Gesuiti) (una volta, quando una cosa era sicuramente vera, si diceva che era vangelo)
    18. L’omosessualità è un dono di Dio. (P. Martin)
    Quello che ha fatto:
    1. Ha pregato presso varie moschee, come vescovo di Buenos Aires e anche come Papa.
    2. Si è sottoposto volentieri agli eretici protestanti con il gesto incredibile di inginocchiarsi e di farsi “benedire”, come vescovo di Buenos Aires.
    3. La sera del Giovedì Santo finalmente si inginocchia, ma per baciare i piedi non ai successori degli apostoli ma a donne e uomini di fede islamica (anche).
    4. Ha travisato volutamente affermazioni dottrinali di S. Paolo, di S. Tommaso, di S. Giovanni Paolo II e di altri ancora per darsi ragione su posizioni assurde e contrarie alla dottrina della fede cattolica, partorite dalla sua ignoranza.
    Questo è soltanto quello che ricordo all’impronta, non certo tutto quello che ha detto e fatto di “confuso”, forse sto dimenticando cose ancora più “confuse”. Se pecco, pecco certamente anch’io per omissione. Eventualmente mi aiuti lei a definire meglio la lista.
    Di fronte a tutto questo, mi permetto di chiederle da ignorante: “questo Papa genera solo confusione?”
    Grazie e cordiali saluti,
    Carmelo Basso

    • deutero.amedeo ha detto:

      Veritatis Splendor!!!!
      (Abuso di marchio ecclesiale?)
      Allora diciamo in chiaro : COMPLIMENTI C.B. !

    • Adriana ha detto:

      @ Carmelo Basso . Riconoscente per l’Elenco Ragionato di cui sopra mi permetto di aggiungere :
      Le tre persone della Trinità che ( in famiglia ) litigano.
      La Madonna delusa e piuttosto battagliera con il Dio ingannatore ai piedi della Croce.

      • deutero.amedeo ha detto:

        Aggiungiamo anche che Dio è contento quando ci arrabbiamo con lui.
        Invece -questo lo aggiungo io- soffre quando ci arrabbiamo con Papa Francesco.
        A parer mio il Vaticano è pieno di dicasteri, ma mancano i due più importanti:
        il dicastero della Verità
        e
        il dicastero per la semplificazione delle verità complicate!

        • Vittorio ha detto:

          Si. Legga intero il libro di Giobbe. Poi se un cattolico, cioe’ la tradizione…quale? interpreta quel libro diversamente….cito a memoria: “fate che il mio servo Giobbe preghi per voi, perche’ voi avete detto parole più: gravi di Giobbe’.
          In soldoni: una bestemmia e’ meglio di “dire il falso, per difendere Dio. A parte che gli amici di Giobbe non difendevano Dio, ma la loro superstizione. Giobbe chiedeva risposte. Non frasi fatte. Una volta lessi un commento di Andrea Poma: se Dio non risponde, non mantiene la promessa, non e’ Dio. Giobbe non e’ in primis preoccupato per se, ma per Dio!

          “Giobbe maledì il suo giorno”.

          😊

    • Maria Cristina ha detto:

      La lista delle sette eresie formali di Papa Francesco si può’ trovare nel documento della correctiofilialis de haeresibus propagati se firmata da 62 sacerdoti, inviata al papa lo scorso settembre, e che naturalmente come i dubia non ha avuto risposta.
      http://www.correctiofilialis.org

      Non si tratta di confusione , si tratta di eresie.

      • Lo spettro di QC ha detto:

        Maria Cristina, erano talmente formali quelle eresie che hanno dovuto inventare 7 proposizioni e attribuirgliele…

        • Maria Cristina ha detto:

          Ti credi piu’ furbo Spettro dei 62sacerdoti che hanno firmato la corretiofilialis? O secondo te parlano di eresie a vanvera?
          Hai studiato teologia? Rispondi allora una per una alle sette proposizioni eretiche : ne non ne sei capace scandisci Spettro e tornate al tuo padrone.

    • Geremia ha detto:

      Premesso che c’è grande differenza fra ‘ha detto’ e ‘ha lasciato dire’.

      1) Dio non è cattolico
      non è un’eresia: è un’autoevidenza intrinseca al concetto di Dio, Assoluto trascendente. È il cattolicesimo che è divino, non Dio che è cattolico.

      2) Il proselitismo è una sciocchezza
      dipende dal significato attribuito al vocabolo: se con proselitismo si intende un’azione di annuncio evangelico che punti a ‘forzare’ la conversione, come nella storia della Chiesa è accaduto in più occasioni, allora è un’aberrazione. Se invece si intende l’annuncio evangelico, completo di tutta la sua offerta sacramentale e finalizzato a suscitare la conversione spontanea, allora è un preciso dovere.

      3) Ciascuno di noi ha la sua visione del Bene e del Male
      è una verità, ma non è tutta la verità. E soprattutto non è la Verità.

      4) A causa dei condizionamenti…
      Invocare il famoso ‘discernimento’ può essere molto rischioso. Tritolo: messo in mani sbagliate (ad esempio in quelle di gente come C.B.) può causare enormi danni. Non consta però che il papa abbia derubricato il 6 comandamento né per quanto riguarda l’adulterio né per il peccato di impurità in generale.

      5) L’ingerenza spirituale nella vita personale non è possibile
      detta così anche questa non è un’eresia, ma una sciocchezza: è sempre possibile. Al massimo può essere inappropriata, inopportuna e anche deleteria, ma non lo è di certo necessariamente, perchè può essere appropriata, opportuna e fruttuosissima.

      6) Non ho mai compreso l’espressione “valori non negoziabili”
      non è un’eresia, ma una involontaria confessione di inadeguatezza intellettuale.

      7)Chi sono io per giudicare (gli omosessuali)
      isolata come uno slogan per saponette questa frase è un’amenità. Però è stata pronunciata in riferimento a un contesto ben preciso, che riguarda la vita spirituale di una persona che pur avendo tendenze omosessuali viva la fede cristiana con sincerità di cuore (si presume, quindi, non praticando la sodomia).

      8) La Chiesa deve scusarsi con i gay
      non si tratta di un’eresia, cioè dell’infrazione di un dogma di Fede, ma di una scemenza. La Chiesa non si deve scusare con nessuno, se non con N.S.G.C. Gli uomini di Chiesa che hanno perseguitato qualcuno ne risponderanno davanti a Dio: la responsabilità è personale.

      9)L’Islam è una religione di pace
      vabbè, questa non è un’eresia: è semplicemente una minchiata. Un falso storico e ideologico. L’islam, come l’ebraismo, ha in sé un intrinseca componente di violenza.

      10)Io penso ancora con affetto a quegli immigranti musulmani…
      anche qui niente eresia, soltanto un inutile tentativo di blandire quattro brubrù che odiano i cristiani.

      11)Gesù non era un pulito
      questa, se il senso è quello che dice C.B., è sì un’eresia. Il punto va approfondito: prego citare fonte e passo per esteso.

      12)Gesù fa un po’ lo scemo
      un’espressione irriguardosa e, se pronunciata con intento derisorio, blasfema.

      13)Gesù ha mancato verso la morale
      cf. punto 11

      14)Gesù si è fatto peccato…
      idem come sopra.

      15)Lutero ha fatto una medicina…
      se vuole dire un male che ha scatenato una reazione positiva, è vero, poichè da Lutero alla fine è venuto fuori Trento. Comunque è una frase infelice. Il concetto andava espresso in modo da chiarire inequivocabilmente che Lutero è stato un male (se dalla merda di vacca il contadino trova il modo di ricavare un buon concime, è merito del contadino, non della merda di vacca, che comunque è sempre molto meglio di Lutero).

      16)Lutero è un dono dello Spirito Santo
      è una blasfemia contro lo Spirito Santo.

      17)Non sappiamo quello che ha detto veramente Gesù
      questa è stata la Cazzata dell’anno.

      18)L’omosessualità è un dono di Dio
      questa ha avuto la nomination a Cazzata dell’anno, ma ha avuto la peggio sulla precedente.

      • Geremia ha detto:

        Provo a riscriverla senza parolacce:

        Premesso che c’è grande differenza fra ‘ha detto’ e ‘ha lasciato dire’.

        1) Dio non è cattolico
        non è un’eresia: è un’autoevidenza intrinseca al concetto di Dio, Assoluto trascendente. È il cattolicesimo che è divino, non Dio che è cattolico.

        2) Il proselitismo è una sciocchezza
        dipende dal significato attribuito al vocabolo: se con proselitismo si intende un’azione di annuncio evangelico che punti a ‘forzare’ la conversione, come nella storia della Chiesa è accaduto in più occasioni, allora è un’aberrazione. Se invece si intende l’annuncio evangelico, completo di tutta la sua offerta sacramentale e finalizzato a suscitare la conversione spontanea, allora è un preciso dovere.

        3) Ciascuno di noi ha la sua visione del Bene e del Male
        è una verità, ma non è tutta la verità. E soprattutto non è la Verità.

        4) A causa dei condizionamenti…
        Invocare il famoso ‘discernimento’ può essere molto rischioso. Tritolo: messo in mani sbagliate può causare enormi danni. Non consta però che il papa abbia derubricato il 6 comandamento né per quanto riguarda l’adulterio né per il peccato di impurità in generale.

        5) L’ingerenza spirituale nella vita personale non è possibile
        detta così anche questa non è un’eresia, ma una sciocchezza: è sempre possibile. Al massimo può essere inappropriata, inopportuna e anche deleteria, ma non lo è di certo necessariamente, perchè può essere appropriata, opportuna e fruttuosissima.

        6) Non ho mai compreso l’espressione “valori non negoziabili”
        non è un’eresia, ma una involontaria confessione di inadeguatezza intellettuale.

        7)Chi sono io per giudicare (gli omosessuali)
        isolata come uno slogan per saponette questa frase è un’amenità. Però è stata pronunciata in riferimento a un contesto ben preciso, che riguarda la vita spirituale di una persona che pur avendo tendenze omosessuali viva la fede cristiana con sincerità di cuore (si presume, quindi, non praticando la sodomia).

        8) La Chiesa deve scusarsi con i gay
        non si tratta di un’eresia, cioè dell’infrazione di un dogma di Fede, ma di una scemenza. La Chiesa non si deve scusare con nessuno, se non con N.S.G.C. Gli uomini di Chiesa che hanno perseguitato qualcuno ne risponderanno davanti a Dio: la responsabilità è personale.

        9)L’Islam è una religione di pace
        vabbè, questa non è un’eresia: è semplicemente un’altra scemenza. Un falso storico e ideologico. L’islam, come l’ebraismo, ha in sé un intrinseca componente di violenza.

        10)Io penso ancora con affetto a quegli immigranti musulmani…
        anche qui niente eresia, soltanto un inutile tentativo di blandire quattro violenti che odiano i cristiani.

        11)Gesù non era un pulito
        questa, se il senso è quello che dice C.B., è sì un’eresia. Il punto va approfondito: prego citare fonte e passo per esteso.

        12)Gesù fa un po’ lo scemo
        un’espressione irriguardosa e, se pronunciata con intento derisorio, blasfema.

        13)Gesù ha mancato verso la morale
        cf. punto 11

        14)Gesù si è fatto peccato…
        idem come sopra.

        15)Lutero ha fatto una medicina…
        se vuole dire un male che ha scatenato una reazione positiva, è vero, poichè da Lutero alla fine è venuto fuori Trento. Comunque è una frase infelice. Il concetto andava espresso in modo da chiarire inequivocabilmente che Lutero è stato un male (se dalla cacca di mucca il contadino trova il modo di ricavare un buon concime, è merito del contadino, non della cacca di mucca, che comunque è sempre molto meglio di Lutero).

        16)Lutero è un dono dello Spirito Santo
        è una blasfemia contro lo Spirito Santo.

        17)Non sappiamo quello che ha detto veramente Gesù
        questa è stata la Stupidata dell’anno.

        18)L’omosessualità è un dono di Dio
        questa ha avuto la nomination a Stupidata dell’anno, ma ha avuto la peggio sulla precedente.

      • Geremia ha detto:

        OK, scusate per il quiproquò. Un problema di tempi.
        Adesso forse le parolacce me le beccherò io, ma pazienza. Prima l’amore della verità, poi il resto.

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Io me le sono lette entrambe con piacere. Complimenti per l’impegno (sprecato perchè tempo 24h sarà dimenticato, qualcuno scriverà un altro elenco e tu dovrai rispondere di nuovo).

          • SPQR ha detto:

            24 ore? Sei ottimista Spettro! Chi invece di puntare i contenuti vuole soltanto dar sfogo ai propri movimenti peristaltici e antiperistaltici non si prende nemmeno la briga di leggere gli argomenti che non assecondano quei moti.
            Sono le stesse persone che all’occorrenza, quando sono alle corde, ti sfidano: “su’, dài, tira fuori gli argomenti!”, perché sanno che non lo farai, non avendo nessuna voglia di perdere tempo a cercare di convincere i cattovegani che non di sole mele vive l’uomo…

            Detto questo, la lista di C.B. è un casino tremendo, un crogiuolo di mozziconi senza contesto, che per il semplice fatto di essere stati sistemati in una lista possono sembrare, a chi è preventivamente e acriticamente del suo stesso sentire, una sintesi ragionata. La dabbenaggine di questo genere di pseudoanalisi è funzionale all’odierna opera di autodistruzione della Chiesa.

            Questo non significa che papa Checco non stia sbagliando clamorosamente su molti punti fondamentali.

    • Vittorio ha detto:

      Quindi per lei Dio non e’ padre di tutti gli uomini e li esaminera’ uno ad uno nel giorno del giudizio? Non avra’ misericordia di tutti , anche dei piu’ grandi santi, che senza il sacreficio di suo Figlio non si sarebbero salvati? Poi ci sono altre frasi estrapolate con cui non son d’accordo con il papa (non fare proselitismo, preso per vera la sua affermazione ). Non sono uno storico della chiesa, mi sono sempre interessato Delle origini. Quello per me e’ il cristianesimo, non il conto cardinale spelmann nello Ior o altre cose (di cui comunque la provvidenza si “servirà”; dara’ un senso l ultimo giorno). Gesu’ non era cattolico. Forse nemmeno cristiano. Cattolico significa universale. Se etimologicamente il papà ha detto Dio non e’ cattolico per me sbaglia. Se invece intendeva non e’ “solo!) cattolico apostolico romano ha ragione imho. Non ci salviamo per la chisa romana. Ma per Cristo, anche se non lo abbiamo conosciuto (Davide, Abramo erano cristiani?). Pensoche si dica non e’ cattolico perché si giudica gli altri. Mi creda anche certi protestanti pensano di aver la verita’ assoluta e disprezzano i cattolici. Ci si dimentica che giudichera’ Dio. Cordiali saluti.

      Oggi sono uscite novita’ dal cardinale Bertone. Essendo genovese le allego le domande che 10 anni fa fece alla Curia il secolo. Chi sono io per giudicare il cardinal quasi papa 3 volte?

    • Geremia ha detto:

      Perchè non avete pubblicato la mia risposta a C.B.? Forse perchè conteneva un paio di parolacce? Che però non insultavano nessuno. Ma io di parolacce ne ho lette molte volte qui. Boh!

      • Lo spettro di QC ha detto:

        Questo succede solo a me, perchè l’Abbè Tosatti sa che sono un guaglione e vuole crescermi educato. Gli altri possono dire le parolacce, soprattutto a me 🙂

    • Marco ha detto:

      C.B scrive

      “A causa dei condizionamenti o dei fattori attenuanti, è possibile che, entro una situazione oggettiva di peccato – che non sia soggettivamente colpevole o che non lo sia in modo pieno – si possa vivere in grazia di Dio, si possa amare, e si possa anche crescere nella vita di grazia e di carità, ricevendo a tale scopo l’aiuto della Chiesa. (relativismo puro e cancellazione del sesto comandamento per quanto riguarda l’adulterio)”

      E a questo punto apprendo che i cardinali dei Dubia sono soggettivisti che intendono cancellare il sesto comandamento, dato che scrivevano, di loro pugno, quanto segue

      “Così, per la Dichiarazione, la questione dell’ammissione ai sacramenti riguarda il giudizio della situazione di vita oggettiva della persona e non il giudizio che questa persona si trova in stato di peccato mortale. Infatti soggettivamente POTREBBE NON ESSERE PIENAMENTE IMPUTABILE** , o NON ESSERLO PER NULLA.“

      E

      “La questione 3 dei “dubia” vorrebbe così chiarire se, anche dopo “Amoris laetitia”, è ancora possibile dire che le persone che abitualmente vivono in contraddizione al comandamento della legge di Dio vivono in oggettiva situazione di grave peccato abituale, anche se, per qualche ragione, NON È CERTO CHE ESSI SIANO SOGGETTIVAMENTE IMPUTABILI per la loro abituale trasgressione”.

      Da qui http://isoladipatmos.com/rocco-buttiglione-un-pensatore-al-crocevia-tra-amoris-laetitia-e-tomismo/

      Ringrazio il forumista C.B per avermi redarguito sul soggettivismo e l’eterodossia dei cardinali dei Dubia.

      • Lo spettro di QC ha detto:

        Caro Marco, al di là dell’ironia, il messaggio del confratello è provvidenziale in quanto:
        1. Leggere l’elenco di ”eresie” ci permette di capire come la fronda antiromana abusi di questo termine e, in effetti, non conosca bene il significato delle parole che utilizza ad ogni piè sospinto. Per molti confratelli il Papa sarebbe eretico anche se dicesse che gli è piaciuta la pizza margherita reinventata da carlo Cracco,
        2. Il punto da te citato mette in evidenza come il turbinio di critiche blogghettare su AL non colga nel segno e come i confratelli non abbiano ancora capito quale sia la criticitá suscitata dal cap. 8, quale sia il vero nodo tra FC 84 e AL, quale sia il significato fi FC 84.
        Sconfortante per un verso, confortante per l’altro….

        • Lo spettro di QC ha detto:

          ”Nodo” : ”problema di coordinamento” o ”punto di contrasto” a seconda delle scuole.

    • Stefano ha detto:

      @ C.B.
      Per quello che può valere, sottoscrivo in pieno.
      Fanno tutti i finti tonti per non ammettere una cosa evidente ma dolorosa ed incredibile per i cattolici, che erano abituati a vedere nel Papa il “dolce Cristo in terra”…
      Purtroppo “contra factum non valet argumentum”, per dirla alla latina.
      Quale sia poi il senso di tutto ciò, solo Dio lo sa e forse, in parte, ce lo potrà dire la storia.

  • Anna ha detto:

    All’ultima ora tre quarti della Chiesa rinneghera’Gesu’

    …fa riflettere l’estratto dalle profezie della mistica Maria Valtorta alla quale Gesù si rivolgeva

    “…La mia Chiesa, prima che l’ora del mondo cessi, avrà il suo fulgido trionfo. Nulla è diverso nella vita del Corpo Mistico di quanto fu nella vita del Cristo. Vi sarà l’osanna alla vigilia della Passione, l’osanna quando i popoli, presi dal fascino della Divinità, piegheranno il ginocchio davanti al Signore. Poi verrà la Passione della mia Chiesa militante, e infine la gloria della Risurrezione eterna in Cielo.
    O beatitudine di quel giorno in cui saranno finite per sempre le insidie, le vendette, le lotte di questa terra, di Satana, della carne! La mia Chiesa sarà allora composta di veri cristiani. Allora, nel penultimo giorno. Pochi come all’inizio, ma santi come all’inizio. Finirà in santità come in santità cominciò. Fuori resteranno i mentitori, i traditori, gli idolatri. Quelli che all’ultima giornata imiteranno Giuda e venderanno la loro anima a Satana nuocendo al Corpo mistico di Cristo. In essi la Bestia avrà i suoi luogotenenti per la sua ultima guerra.
    E guai a chi in Gerusalemme, negli ultimi tempi, si renderà colpevole di tale peccato. Guai a coloro che in essa sfrutteranno la loro veste per utile umano. Guai a coloro che lasceranno perire i fratelli e trascureranno di fare della Parola che ho loro affidata pane per le anime affamate di Dio. Guai. Fra chi rinnegherà apertamente Iddio e chi lo rinnegherà con le opere, Io non farò differenza. E in verità vi dico, con dolore di Fondatore eccelso, che all’ultima ora tre quarti della mia Chiesa mi rinnegheranno, e li dovrò recidere dal tronco come rami morti e corrotti da lebbra immonda.
    Ma voi che rimarrete in Me, udite la promessa del Cristo. Attendetemi con fedeltà e amore ed io verrò a voi con tutti i miei doni. Col dono dei doni: Me stesso. Verrò a redimere e a curare. Verrò a illuminare le tenebre, a vincerle e fugarle. Verrò a insegnare agli uomini ad amare e adorare il Dio eterno, il Signore altissimo, il Cristo santo, il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo. Verrò a portarvi non la pace di questo mondo, eterno distruttore della Pace, ma la Pace del Regno che non muore….

  • Vittorio ha detto:

    Pure l attico bertoniano potrebbe essere una macchinazione del pastore stolto e falso profeta di Zaccaria e Apocalisse.

    Il male travestito da bene.

    A me nessuno intesta mai niente. Forse perche’ non posso nemmeno confessarmi? 😭

  • Nicola ha detto:

    Ormai è la resa totale della Chiesa al Mondo. Neanche i piccoli vengono risparmiati.

    http://www.lanuovabq.it/it/via-libera-di-monsignor-paglia-alluccisione-di-alfie

    • Maria Cristina ha detto:

      ipocrite parole di Mons. Paglia che dovrebbe essere il portavoce della dottrina etica cristiana e invece e’ il portavoce di una cultura eutanasica ( lo Spirito di Marco Pannella).scandaloso coprire un atto di eutanasia passiva con le parole ” rinunciare ad accanimento terapeutico” .
      Mostruoso che sia stato messo Mons. Paglia a capo dell’ Accademia per la Vita che da oggi si può’ chiamare Pontificia Accademia per la morte.
      Ma i fedeli non si scandalizzano piu’ ???dovremmo chiedere in coro le dimissioni di Mons. Paglia!
      E invece la massa dei fedeli cattolici , come inebetita ed anestetizzata, ormai ipnotizzata dalle parole senza senso ripetute come mantra , rimane inerte e passiva.
      Spero che come a Macbeth gli spettri delle sue vittime, a Mons. Paglia appaiano gli spettri dei piccoli bimbi che sono stati uccisi con la scusa ipocrita che tenerli in vita e’ ” accanimento terapeutico” , spero che le sue notti siano infestate da incubi e dalle voci degli innocenti che gli chiedono conto di questi assassinii.

      • Maria Cristina ha detto:

        Se il papa non interviene vuol dire che e’ d’ accordo con il giudice inglese e con Mons. Paglia.
        L’ Agnello Pasquale, L’ innocente Immolato chiedera’ conto davanti a Dio di questa assurda complicita’ con il male.

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Non è intervenuto nemmeno pro o contra Sgrecci. Ergo, condotta neutra.

          • Kosmo ha detto:

            perchè che ha fatto SgrecciA?

          • Stefano ha detto:

            @ Lo spettro di QC e bergoglioni vari
            Ergo Ponzio Pilato.
            Cari bergoglioni fate pena! Affastellate una massa di sofismi e arrampicate sugli specchi, trastullandovi tra eresia formale, materiale, etc. etc. per cercare di giustificare l’orribile bergogliolo che parla con una tale rozzezza, ignoranza e confusione da far apparire il chiacchiericcio delle bettole come la scuola di Atene.
            Siete dei veri maestri nell’arte di leccare il posteriore del papocchio, attività che, in questi tempi di monsignori sculettanti e checche clericali, è quella più alla moda e maggiormente in voga per fare carriera nei già Sacri Palazzi…
            Ma verrà un giorno… Anzi, verrà IL GIORNO!…

    • g.vigni ha detto:

      Mi piacerebbe un commento del Sig Sattler, sulla silenziosa, naturalmente opportuna e meritoria, santa strategia del vescovo di Roma.
      Per metterlo sulla strada, un modesto memento.
      Una classifica partenopea dell’uomo, epocale, così recita: ommene, mezzommene, ominicchi, caporali, quacquaracquà .

      G. Vigni

      • Kosmo ha detto:

        partenopea? diciamo piuttosto sicula

        • Geremia ha detto:

          Agrigentina. La lista di Sciascia nel ‘Giorno della civetta’ è questa: uomini, mezzi uomini, ominicchi, pigliainculo, quaquaraquà.

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Bravo Geremia. Qui è pieno di teologi tomisti e il giorno della civetta é troppo robetta per loro.

  • Adriana ha detto:

    @ Deutero . Il” catholicus Satanas” che – a chi non sta molto attento nel camminare – “allaccia i malleoli..intrica i ginocchi “- viene cucinato come pietanza speciale per Padre Sosa che ne è golosissimo . La Nouvelle Cuisine per gli adepti della Neo Chiesa. Vale ,vale.

    • deutero.amedeo ha detto:

      Quindi, procedendo secondo Linneo, abbiamo finora individuato per il genere catholicus cinque specie:

      vulgaris, la più comune e diffusa ma poco pregiata

      rufus, concentrata solo in certi luoghi, ma con tendenza a diffondersi e a cannibalizzare tutte le altre

      luridus, per ora con un solo esemplare

      edulis, molto simile alla vulgaris ma molto più pregiata

      satanas, velenosa mortale, ma previa cottura e se ben cucinata, commestibile e molto gustosa

      La ricerca di nuove specie continua.

      • Adriana ha detto:

        @ Deutero Ci sarebbe il catholicus prostratus e quello erectus…

        • deutero.amedeo ha detto:

          E allora mettiamoci anche il “sapiens”…

          • Adriana ha detto:

            @ Deutero Imbroglione ! ! ! Io sono -correttamente- rimasta a Linneo! Non a “fasci “di sapientes.

          • SPQR ha detto:

            La categorizzazione va fatta sulla falsariga di quella micologica, in particolare quella del Boletus (che quando è buono, è molto buono, ma quando non è commestibile è molto ripugnante). Del resto in certi paesi i cattolici sorgono ancora oggi come funghi, come in passato avvenne in Occidente.
            Suggerisco almeno l’*impolitus* (che corrisponde al cattolico progressista schitarrone), il *pulverulentus* (che corrisponde al cattolico tradizionalista compulsivo) e il *bicolor* (che corrisponde al cattolico cerchiobottista).

            Valete

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Non sono d’accordo con chi ritiene Papa Francesco una specie di risultato finale di una evoluzione in negativo della Chiesa.
    Per fare un esempio, se oggi la S. Messa festiva è frequentata soltanto dal 10/15 per cento degli italiani, la colpa non è del Papa attuale. Se molti battezzati divorziano e abortiscono non è colpa di Francesco.
    Tuttavia gli ultimi Papi, pure non esenti del tutto da responsabilità, hanno cercato di riportare in linea di galleggiamento la Chiesa.
    La colpa capitale è del Conclave 2013 e dei cardinali che hanno eletto il Papa, del quale non voglio discutere nè la santità personale, nè le buone intenzioni.
    Hanno sbagliato semplicemente perchè l’uomo non è all’altezza del ruolo e questo non lo dico io. Sono uscite ormai molte analisi psicologiche e teologiche sul problema. E non ci vuole un novello Marconi per capire.
    Se io tiro un calcio di rigore e prendo il palo, ho sbagliato di poco, ma se calcio in tribuna ho fallito in pieno.
    Il collegio dei cardinali ha calciato in tribuna.

    • Grog ha detto:

      È tutto da stabilire se hanno calciato in tribuna per sbaglio oppure se lo hanno fatto volontariamente.

      • Paolo Giuseppe ha detto:

        @ Grog
        Temo che il tuo dubbio sia più che fondato.

        • Isabella ha detto:

          Diciamo che hanno calciato il rigore come Zaza contro la Germania agli ultimi Europei.
          E, proprio come Zaza, a eventuali critiche risponderebbero “Ok, è venuta fuori una schifezza, però ehi… ho spiazzato Neuer!”

  • gabriele ha detto:

    certi giornalisti non hanno proprio vergogna nell’allungare la lingua per adulare:

    http://80.241.231.25/Ucei/PDF/2018/2018-03-09/2018030938492077.pdf

  • Stimato Direttore:
    “Ora ha scritto un libro per esprimere quello che in molti percepiamo: un disagio crescente verso parole, comportamenti, azioni e scelte del vertice della Chiesa”… : è uno scherzo? è una battuta?
    Questo non è uno scherzo, questo non è una battuta: Francesco è il profetizzato “Pastore stolto e Falso profeta” Zaccaria e Apocalisse.
    Saluti.

  • Lucy ha detto:

    Risalire al Vat.II per trovarci nessi con l’attuale situazione della Chiesa non serve a nulla , è un puro esercizio di scuola ; è come risalire alle Guerre Puniche per trovare nessi tra l’Italia e la Tunisia oggi .L’unico nesso di causa e di effetto chiaro come il sole con la situazione attuale della Chiesa ha nome e cognome : Karl Rahner per il semplice motivo che è , a quanto di sa,più studiato di San Tommaso nei seminari e ha influenzato e continua a influenzare preti, vescovi , cardinali e……Bergoglio ranheriano perfetto.
    Ma per quanto riguarda il problema del rapporto tra Papa e Papato io vado molto più indietro , al Medioevo,a Dante che ben evidenziato la differenza tra Papa e Sacro Soglio mettendo Papi all’Inferno per salvare il Papato .
    Così auspico che si faccia chiarezza al convegno di Aprile : salvare il Papato mettendo in discussione i limiti dell’infallibilità del Papa chiara e rara oggi invece strumentalizzata da Bergoglio e attribuita dalla sua “corte”a ogni suo starnuto , applicata a tutto ciò che fa e dice , col tremendo risultato di vedere smantellata la credibilità , l’autorevolezza, di più, la sacralità del Papato stesso. Come fece Dante distinguendo tra Papa e Papato bisogna mettere in discussione quanto fa papa Bergoglio se si vuole salvare il Papato.

    • Adriana ha detto:

      @ Lucy . Ammiro e condivido il richiamo alla concezione di Dante . E , non per nulla , una Chiesa intelligente non mise MAI all’indice la Divina Commedia . Non condivido il principio della inutilità di rifarsi al C.V. II . che attaccò la Tradizione trascinando storia, religione, scienza e pensiero nel tribunale del presente ;riducendo tutto all’attualità , e per ovvia conseguenza, diventandone dipendente . In questo senso , l’attuale Capo dell’Entità si può considerare ” il Migliore “. Quello che , con minori remore dottrinali e culturali , con minor conoscenza dei portati della civiltà europea ,-anzi con odio nei confronti della medesima- , privo della sensibilità artistica e musicale dei predecessori -non innocenti o , forse più insipienti- , riesce , – dormendo benissimo e soavemente- a portar a termine un progetto di distruzione già avviato , ma intrapreso con qualche scrupolo dai papi precedenti. In effetti il boia Sanson era un’anima delicata per le violette che coltivava nel suo giardino. Egli , però , non si turbava minimamente per le vittime né per il proprio lavoro “stabilito dalle Leggi dello Stato “. Risalire a quali Leggi obbedì il C.V. II ,servirebbe -probabilmente – a interrompere la cascata di distruzione che viene a sommergerci con modalità sempre più tecnologiche .

      • Mazzarino ha detto:

        Perfetto. Adriana

        • Adriana ha detto:

          @ Mazzarino Grazie , ma avrei dovuto specificare che il boia Sanson fu il boia della “ghigliottina eguagliatrice ” della Rivoluzione Francese . Obbediva perciò alle Neo-Leggi del Neo-Stato allora imposte “trionfalisticamente ” , quanto oggi vengono imposte ” misericordiosamente ” .
          Mi vien da dire : si decapitano le Anime .

          • alice ha detto:

            La legge a cui si pensa di obbedire è la legge dell’ecumenismo. Ma se si seguono i protestanti si fa torto agli ortodossi. Se si seguono gli ortodossi si fa torto ai protestanti. In sintesi si cerca di compiacere a questo o a quello e si perde di vista l’unicità della fede. Per questo si naviga nella confusione.

  • SPQR ha detto:

    Bello il titolo del libro. Spinosissima la questione. Il problema della discrasia fra quanto inscritto nella coscienza dei cattolici d’antan e quel che si sente e vede ora all’ombra del cupolone esiste. E non è affatto di facile soluzione.

  • Cesare Baronio ha detto:

    Il mio commento esteso è qui: https://goo.gl/9BaCxV

    • deutero.amedeo ha detto:

      Letto.
      Conoscendo i nostri polli, anzi i nostri galli, temo che saranno in pochi a capire l’antifona.
      Confidiamo in Cristo. In fondo la Chiesa è cosa sua. Se non provvede lui, chi può provvedere?

  • Pierluigi ha detto:

    Tutto probabilmente vero ma eviterei di personalizzare troppo il problema, anche se Bergoglio ci ha messo pesantemente del suo.
    In realtà il pontefice attuale, a mio parere, non è altro che un frutto inquinato dall’eresia modernista che da più di un secolo sta crescendo come una pianta parassita (allontanando e/o deviando, per esempio, le vocazioni insegnando il falso come se fosse vero) togliendo linfa all’interno della Chiesa.
    I pastori, purtroppo anche i migliori quali -tra gli ultimi ma non solo- san Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, non hanno avuto la forza di allontanare dai luoghi di formazione (in primo luogo seminari e facoltà teologiche) i professori eretici che vi hanno bivaccato come lupi tra gli agnelli, compromettendo la trasmissione della sana Dottrina.
    I Martini, i Kasper, i Daneels, i Galantino e i Bergoglio (solo per citarne alcuni) non sono altro che i frutti ma le radici sono le ideologie eretiche sparse da Satana e le catene di trasmissione sono rappresentate dai “cattivi maestri”. E’ lì che si deve agire poiché, in caso contrario, rischiamo di dover sopportare, in un futuro non solo prossimo ma anche anteriore, pastori ancor peggiori degli attuali.

  • Isabella ha detto:

    O.T.
    Ammirate tutti la diplomazia vaticana al lavoro per il piccolo Alfie. Perché, come sosteneva un papolacchio qualche giorno fa, agiscono in silenzio per trovare una soluzione, mica come noi che ci lamentiamo.
    Poi la soluzione sembra sia quella di staccare le macchine, ma non stiamo a spaccare il capello in quattro.

    https://www.tempi.it/alfie-evans-per-monsignor-paglia-si-tratta-di-sospendere-una-situazione-di-accanimento-terapeutico#.WqJuG2fSI0P

    • GMZ ha detto:

      Grazie per la segnalazione, cara Isabella, anche se forse avrei preferito perdermi l’ennesima perla di Paglia…!

      Così come – per divagare ancora, ma sperando di non mettere a dura prova la pazienza del nostro ospite – avrei preferito perdermi la notizia relativa all’affare “Don Galli” che ha riportato il Giornale; sebbene S. E. Delpini mi ispiri la medesima simpatia del Card. Martini (pari a zero), sapere che avrebbe coperto un pedofilo mi disturba non poco: il Venerdì Santo sarà presente alle lodi mattutine nel Duomo? Spero mandi un vicario in sua vece.
      Ossequi.

  • L'osservatore brembano ha detto:

    Il sito ufficiale del Vaticano (Vatican.va) oggi riporta i testi di due discorsi tenuti ieri da S.S. Papa Francesco:

    DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
    AI PARTECIPANTI ALLA CONFERENZA DEI
    RETTORI DI SEMINARI DI LINGUA TEDESCA

    DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
    AI MEMBRI DELL’INTERNATIONAL CATHOLIC MIGRATION COMMISSION

    Il primo è un discorso di circostanza di una quindicina di righe.
    Il secondo è lungo tre o quattro volte tanto, e’ ricco di citazioni bibliche e di esortazioni a fare e a darsi anima e corpo alla missione di aiuto ai migranti.

    In una chiesa malridotta, con pochi preti, perlopiu’ anziani stanchi e demotivati, con vescovi costretti ad accorpare parrocchie secolari, per mancanza di parroci, il Papa si preoccupa dei migranti e ai rettori dei seminari dice:
    “Cari confratelli, le vocazioni noi non le possiamo creare. Possiamo, invece, essere testimoni della chiamata di Dio misericordioso rivolta a noi.”
    E intanto…. si chiudono i seminari.

    Come Vicario di Cristo, non ci poteva essere niente di meglio. Bisognava importarlo dal Sudamerica.

  • Cesare Baronio ha detto:

    “Una comprensione corretta dei limiti dell’autorità papale aiuterebbe a risolvere la crisi corrente. Il vescovo di Roma non è un potentato solitario ma il leader del collegio dei vescovi”.

    Questo è l’errore principale – basato su un documento conciliare – che mina sin dalle sue premesse l’imminente incontro di Roma del prossimo Aprile.

    L’autorità papale ha dei limiti stabiliti dogmaticamente dal Concilio Vaticano I, e questo tentativo di ridimensionare il Papato rischia di essere controproducente proprio per la Chiesa, dal momento che con il pretesto di arginare la deriva dottrinale di Bergoglio si finisce per depotenziare l’autorità del Romano Pontefice.

    E questo, a ben vedere, è ciò che paventava Pezzo Grosso in un suo recente intervento su questo blog, allorché si chiedeva se la perdita di credibilità della Chiesa e del Papato non fossero, in definitiva, un obiettivo di questo infausto pontificato.

    La trappola in cui stanno per cadere i conservatori è tesa e pronta a scattare. Lo scrivevo lo scorso Gennaio (https://goo.gl/xgRSwn):

    “Il ridimensionamento dell’autorità del Papa rischia di non essere un modo per porre un freno a questo papato, bensì al Papato in genere, finendo per rendersi più o meno volontariamente responsabili di quella svolta ultraprogressista che a parole si vuole scongiurare”.

    Così l’intervento di Philip Lawler, pur condivisibile per i rilievi mossi nei confronti del presente pontefice, conferma la sottomissione al superdogma conciliare, ritenuto – a torto – intangibile ed irreformabile. Così, come in politica sbaglia chi deplora gli eccessi presenti ma non rifiuta l’omaggio ai principj rivoluzionari che ne sono la causa, in ambito ecclesiale si continua pervicacemente a deplorare la crisi attuale ma non si vuol ammettere che la loro causa risiede nel Vaticano II.

    Questo errore – storico e filosofico ancor prima che teologico – pregiudica qualsiasi possibilità di uscire dall’apostasia odierna, ed è inesorabilmente destinato a far fallire miseramente qualsiasi possibilità di riforma, ancorché animata da buone intenzioni.

    Stupisce che molti conservatori e tradizionalisti non abbiano la lucidità di denunciare questo gravissimo equivoco, lasciandosi coinvolgere in un’operazione ingannevole, non dissimile da quella che in questi giorni ha visto concretizzarsi il dissenso dei cittadini, in ambito politico, con il voto al Movimento 5 Stelle.

    La manipolazione del dissenso fa parte essenziale della Rivoluzione, e quanto avviene oggi nella Chiesa non fa eccezione.

    • Rosario ha detto:

      Ottimo Baronio. Analisi impeccabile.

    • Adriana ha detto:

      @ C. Baronio ,condivido .Inoltre la definizione del Papa come del leader dei vescovi mi pare molto “rotariana”. Come leader di eresie non ne pronuncia mai ! Adesso con la tecnologia degli Hacker al servizio del vaticano gli imperativi globalisti peseranno sempre di più .

      • deutero.amedeo ha detto:

        Più che ” rotariano” a me suona molto di consulente di direzione aziendale di mezzo secolo fa.

        Se tutta ‘sta gente che parla continuamente in punta di forchetta, avesse avuto, per anni, incontri settimanali con i consigli di fabbrica, per l’80% costituiti da operai con la terza media, saprebbe cosa vuol dire sapersi esprimere in termini semplici. Pota!

        • Adriana ha detto:

          Deutero : guarda che il gergo ” immigrazionista -accoglientista- revisionista della dottrina ” viene usato come “il latinorum” di Don Abbondio . Proviene dai ricchi Signori del discorso ,è destinato ai ricchi , anche laureati , dominatori sociali , che lo fanno ricadere a pioggia sul popolo senza ombrello. (v. ultime del sito Blondet ). Lo stile è quello da leader “grembiulionato” sommato a quello ” rivoluzionario-pop ” da lider maximo. Nessuno in queste cupole si comporta da “buon socialista ” né da dichiarato “capitalista ” dei tempi andati . Il catholicus edulis siamo noi : e veniamo mangiati.

          • deutero.amedeo ha detto:

            Adriana e il catholicus satanas dove lo metti? Quello è velenoso mortale.
            Ad meliora!

      • SPQR ha detto:

        @ Adriana
        Il concetto di leaderismo e lo stesso termine “leader” non sono nuovi nel contesto cattolico. Cfr. p. es. S. José Maria Escrivà: “…sei nato per essere un leader! In mezzo a noi non c’è posto per i tiepidi…” (Cammino, I, 16). Però concordo con lei, l’applicazione del termine al papa e in generale alla sfera religiosa suona un po’ fuori luogo.

        • Adriana ha detto:

          @ Grazie della cortese informazione . Ignoravo e mi piace imparare. Mi pare , peraltro , che J. Maria Escrivà – nell’ambito di questa frase – si riferisse a quelli che un tempo venivano chiamati : “Gli atleti di Dio “. Se ricordo ancora qualcosa : ” Nomina sunt consequentia rerum “e , osservando gli esiti della prassi della attuale cupola vaticana , mi pare adatto il suggestivo verso di Virgilio : ” Sunt lacrimae rerum”. Vale.

    • Serena ha detto:

      Osservazioni precise e puntuali che condivido in toto

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Io sono un ritardato mentale che non capisce la teologia. Eppure, i Vangeli, Gli Atti e San Paolo sono così chiari, perché scritti per i poveri in Spirito. I quali vanno alla ricerca del Regno di Dio. Le Sacre Scritture furono ispirate e scritte per gli ultimi di comprendonio e non per i superbi teologi. Cosa c’è da cambiare in queste Sacre Scritture? Nulla. Esse provengono da Dio, dopo il sacrificio del Figlio, per mezzo dello Spirito Santo. Se la Trinità non cambia perché eterna, non possono cambiare le sue leggi scritte, in quanto eterne.
    Ricordo un Salmo che diceva che un malvagio è già malvagio nel ventre di sua madre. Io SO che è così. Anzi, E’ malvagio ancora prima di essere concepito.
    L. Ron Hubbard, fondatore di Scientology, diceva che l’uomo nasce buono, poi cambia, eccetera, eccetera. Sbagliava. Quindi, il nostro papa Bergoglio era già il Bergoglio di oggi fin nel ventre di sua madre. Perché, se così non fosse, dovrebbe – cercando la Verità attraverso la Via – aver già cambiato atteggiamento verso i difensori della Fede…
    Cosa aspetta? Che il cardinale Martini gli appaia da dove è… per dirgli “stai sbagliando”? Ma, per sapere quale è la retta via, Bergoglio ha già i Vangeli, Gli Atti e San Paolo. Se non crede ad essi non crederebbe neanche a Gesù Cristo, qualora gli apparisse.

    • Marco ha detto:

      @Giorgio

      Visto che afferma che ciò che conta è quanto scritto nelle Scritture, è a conoscenza del fatto che le scritture insegnano che “è stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio” (Ebrei 9,27)?

      E che, quindi, un uomo non può essere malvagio ancora prima di essere concepito, perché se così fosse significherebbe che esisteva sotto altre incarnazioni, cosa condannata dalla Scrittura e dalla dottrina della Chiesa?

      Gli uomini muoiono una sola volta, dopodiché viene il giudizio. Questo insegna la Scrittura a cui lei, a parole, afferma di fare riferimento.

  • Sempliciotto ha detto:

    Francesco non ha insegnato eresie?
    No comment.

  • Vincenzo ha detto:

    ‘Francesco non ha insegnato eresie’… Boh… Dio che non è cattolico, Giuda (quello per cui sarebbe meglio che non fosse mai nato…) che si salva, un ecumenismo esasperato, portato alla dimenticanza della dottrina cattolica, il favoritismo verso l’emigrazione e lo staccamento dei popoli dalle proprie origini, il dogma delle periferie fisiche e non di quelle spirituali… Saranno ‘tesi teologiche e spirituali’ ai limiti del cattolicesimo, ma io qualche eresia ce la vedo eccome… Ma tanto poi con tanti vescovi che negano la divinità di Cristo e rimangono al loro posto…

    • Sempliciotto ha detto:

      @Vincenzo
      La pubblicazione sugli Acta Apostolicae Sedis dell’interpretazione Eretica di Amoris Laetitia fatta Vescovi Argentini, come unica interpretazione possibile e Magistero autentico.
      Questa è Eresia Formale.

      • Gabriel Pontello ha detto:

        Aaah se lo dici tu….

        • Sempliciotto ha detto:

          Lo dice il Catechismo della Chiesa Cattolica, ti consiglio di impararlo, o almeno leggerlo. lì c’è la Dottrina della Chiesa, poi se hai un filo di tempo vai a vedere cos’è tecnicamente l’eresia formale.

          • Gabriel Pontello ha detto:

            Ah!! nel ccc si parla di amoris laetitia e della lettera dei vescovi argentini definendola eretica? Mi dai le pagine cosi le faccio leggere al mio parroco

  • GMZ ha detto:

    Caro Tosatti,
    Grazie per la segnalazione.

    Quanto al tema dell’incipit, a me duole che – mentre la Chiesa condanna il peccato e non il peccatore – nel caso dei “non modernisti” (quale io reputo di essere) Papa Francesco si premura di usare parole a mo’ di oggetti contundenti. Egli non giudica nessuno, tranne me; e se lui fosse me, non me ne preoccuperei; ma è il mio pastore!

    Ossequi.

  • Fabio ha detto:

    Il papa ‘è il leader del collegio dei vescovi’ ?
    Pensavo fosse il Vicario di Cristo……
    Annamo bbene !

    • deutero.amedeo ha detto:

      Il papa è il successore di Pietro, cioè di colui a cui Cristo disse: sei Pietro e SU questa pietra IO edificherò la mia Chiesa.
      La Chiesa è Cristo che la edifica; Pietro e i suoi successori la devono sorreggere, devono portarne tutto il peso. Con umiltà , possibilmente, e col massimo rispetto di tutti i fedeli di tutti i livelli.
      Questo e soltanto questo i cattolici chiedono. Luce, aiuto, sostegno, conforto. Non sudditanza.

      Ad meliora.

    • Esdra ha detto:

      Infatti Bergoglio dice di essere stato incaricato di portare a compimento le (deviazioni) indicazioni del Concilio V. II…

    • Totus tuus ha detto:

      Il vescovo di Roma è “leader” (papa) del collegio dei vicari di Cristo.

      • SPQR ha detto:

        @ Totus tuus
        vuoi dire l’Agamennone della situazione, un primus inter pares?
        In effetti non pochi vescovi e non pochi cardinali si stanno comportando come i più ricalcitranti dei capi achei.

      • Adriana ha detto:

        @ Totus Tuus . Per favore : illuminami . Significa che Gesù ” democraticamente ” disse ai 12 : ” Siete le 12 PietrE e su questE PietrE fonderò la mia Chiesa “? Acc… ! 2000 anni di qui-quo-qua?

        • SPQR ha detto:

          2000 anni di qui-quo-qua?
          In fondo il gran problema è tutto qui: l’incongruenza fra ciò che è stato e ciò che è. E non si tratta solo di un’impressione: l’incongruenza è tangibile. Così, mentre c’è chi cerca di arrampicarsi sulle lastre di marmo oliate e dimostrare che non è mutato nulla e che è solo una questione terminologica, il cattolico serio, quello che ci ha creduto e vuole ancora crederci, non può esimersi dal porsi la domanda fatidica: si è sbagliato ieri o si sta sbagliando oggi? Se si è sbagliato ieri, chi ci assicura che non si stia sbagliando anche oggi? Se invece si sta sbagliando oggi, perché rassegnarsi a seguire l’errore, invece di restare ancorati a ciò che è stato saldo per secoli e secoli?
          No, non è una questione da poco. Quel che mi stupisce è la superficialità, spesso farcita di brutale isterismo, con cui molti la affrontano. Ma, ripeto, è una questione enorme. E decisiva.

          • Adriana ha detto:

            @ SPQR . Grazie per la risposta ,anche se non sollecitata . “Brutale isterismo e superficialità ” mi sembra un’espressione perfetta e , ahimè , tremendamente calzante alle “prassi odierne ” ( sociologiche , politiche , religiose) . Citavi Agamennone … Direi che oggi assistiamo al trionfo di Tersite e dei suoi seguaci . Nel ” settore” ,chiamiamolo così : – etico-religioso- ,manca la Fede nel Sacro Trascendendente . I primi a deriderlo sono i funzionari della cupola . Non è umano crederci , è da folli . Infatti e “Trans-umano”. Giocando con le parole e i concetti : è più proponibile il Trans-gender. Idea con cui si può giocare impunemente se non se ne è una vittima diretta . Spiegazione che perviene dagli youtube di massa : Stiamo entrando nell’Era dell’Acquario…

          • SPQR ha detto:

            “oggi assistiamo al trionfo di Tersite”

            o a quello di Iro, l’accattone prepotente 😉

  • Alessandro2 ha detto:

    Lo leggerò. Ancora una volta, la voce che si leva è la voce di un laico.