BESTIARIO QUARESIMALE. SANTITÀ, NON CREDA A QUELLO CHE LE RACCONTANO. LEGGA CHI LA CRITICA. VEDRÀ CHE DOPO STARÀ MEGLIO.

20 Febbraio 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Avrei voluto commentare e condividere con i lettori di Stilum Curiae le parole del Pontefice ai gesuiti dell’America Latina che padre Antonio Spadaro ha pubblicato in esclusiva sul Corriere della Sera. Come sempre, maiora premunt, e come sa chi legge Stilum Curiae cerco, nei limiti del possibile, di postare un solo articolo al giorno. Così mi trovo adesso a farvi partecipi di qualche pensiero, relativo alla parte del colloquio che riguarda direttamente l’informazione.

Diceva il Pontefice:

<Per salute mentale io non leggo i siti internet di questa cosiddetta “resistenza”. So chi sono, conosco i gruppi, ma non li leggo, semplicemente per mia salute mentale. Se c’è qualcosa di molto serio, me ne informano perché lo sappia. È un dispiacere, ma bisogna andare avanti. Quando percepisco resistenze, cerco di dialogare, quando il dialogo è possibile; ma alcune resistenze vengono da persone che credono di possedere la vera dottrina e ti accusano di essere eretico. Quando in queste persone, per quel che dicono o scrivono, non trovo bontà spirituale, io semplicemente prego per loro. Provo dispiacere, ma non mi soffermo su questo sentimento per igiene mentale>.

Ecco, la prima cosa che mi ha colpito è il riferimento alla salute mentale (ripetuto due volte e poi come “igiene mentale” alla fine del paragrafo). Uno potrebbe pensare che è per la tranquillità dello spirito, per non cadere nella tentazione dell’ira, o del nutrire sentimenti malvagi e negativi verso i responsabili, che un papa evita di leggere critiche o affermazioni sgradevoli. Anche se, da giornalista, penso che sia necessario leggere tutto, e in particolar modo quello che non collima con la tua visione del mondo, della vita, della religione. Ma è interessante notare quel riferimento alla salute mentale; che peraltro non è il primo che il Pontefice fa, a parte il famoso riferimento alla psicologa ebrea degli anni da gesuita a Buenos Aires. Come se quelle critiche potessero disturbare un equilibrio. Il che, conoscendo il temperamento impulsivo e umorale dell’interessato, può essere ben plausibile.

Sul dialogo credo sia meglio, caritatevolmente, non soffermarsi. La storia dei Dubia, delle lettere personali, di cardinali e vescovi, e la vicenda di persone come mons. Ricardo Livieres Plano, cacciato da Ciudad del Este senza aver potuto incontrare il papa, nonostante le ripetute richieste, non avvalorano le parole del Pontefice. Ci sembra di non sbagliare se le consideriamo una formula quasi dovuta, un noblesse oblige, e poco più.

È interessante invece il riferimento ai siti internet e ai blog. È un riconoscimento del fatto che i media mainstream hanno un ruolo debolmente critico nei confronti dell’istituzione, a differenza di quanto accadeva con Benedetto XVI. Un elemento, quello della simpatia mediatica di cui gode il Pontefice molto interessante e che meriterebbe di essere analizzato in dettaglio, esaminando anche le singole testate e i singoli giornalisti. È evidente però che il ruolo di contro-informazione viene svolto in maniera quasi totale dai blog e dai siti internet. E in un periodo così evidentemente drammatico per la vita della Chiesa, è un compito vitale e importante, con buona pace della salute (igiene) mentale delle persone coinvolte.

Ora, è vero che sono legione quelli che considerano il papa eretico? Leggendo parecchi di questi commentatori, direi proprio di no. Se ci sono, sono una minoranza. Ma è vero che molti sono critici dei gesti di governo del Pontefice, del suo stile di ministero, della discrepanza fra alcune – non frequenti, ma chiare – affermazioni di principio su temi sensibili e la scelta di persone che nei fatti e nelle azioni smentiscono o rendono vacue le enunciazioni di principio. “Como habla lindo Bergoglio!” dicevano a Buenos Aires, salvo poi vedere tradite le parole dalle scelte fattuali.

Sappiamo, per sua stessa ammissione, che il Pontefice legge soprattutto il giornale punta di lancia della sinistra libertario-individualista-mondialista italiana. Certo, lì non ne troverà di critiche. Ma il sospetto – avendo studiato un poco la storia umana e da arcivescovo del Pontefice – è che non siano le accuse eventuali e rare di eresia, che non vuole ascoltare. Sono proprio le critiche tout court che gli danno fastidio, come accade a certi tipi di personalità, ed è per questo che, onestamente, parla di salute mentale. Certo è più facile – e in questo i corifanti di cui è circondato lo aiutano – squalificare in partenza le voci non omologate sotto un’etichetta che sia di stigma. Umilmente, possiamo darle un consiglio, Santità? Li legga, li legga, questi blog! Senza paura! Vedrà che a costo di qualche ulteriore disequilibrio ne troverà giovamento.

 Gli abusi, Barros e le improvvise grida di battaglia.

Dopo il caso Barros, di cui ci siamo occupati qualche giorno fa, il tema abusi ha vissuto accelerazioni mediatiche continue. Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede si è premurato di informare che il Pontefice riceve frequentemente vittime di abusi da parte di ecclesiastici. La commissione vaticana sugli abusi è stata riattivata, con la conferma di alcuni membri e l’immissione di nove nuovi membri, e la presidenza è stata di nuovo affidata al cardinale di Boston Sean O’Malley, che aveva espresso le sue critiche alle parole del Pontefice sulle vittime di Karadima.

E dei giorni scorsi c’è la riapertura del caso di Ponticelli. Come leggiamo su Il Mattino: “In Vaticano si riapre il caso del prete di Ponticelli accusato di pedofilia. Papa Francesco ha richiesto «ulteriori e immediati» accertamenti. Vuole vederci chiaro. Vuole capire se le indagini svolte durante questi anni dalla diocesi di Napoli e, in seguito, dalle autorità competenti vaticane, relative alle accuse di abusi ai danni di alcuni bambini, e terminate nel 2016 con un’archiviazione, siano state fatte o meno accuratamente. Vuol capire se la procedura investigativa sia stata adeguatamente rispettata in tutte le fasi previste. Vuole che sia illuminato ogni singolo aspetto ancora oscuro della complessa vicenda. Dopo il racconto inquietante di una presunta ulteriore vittima di abusi, recentemente affiorato dal silenzio dopo anni, Bergoglio ha sollecitato le strutture d’Oltretevere ad attivarsi in base alle nuove «evidenze», e ad approfondire il dossier, per verificare se il caso non sia stato chiuso un po’ troppo frettolosamente dalla diocesi napoletana. Il Papa vuole capire che cosa esattamente, a suo tempo, abbia indotto chi investigava ad interrompere le inchieste e disporre l’archiviazione”.

La sensazione è che si voglia cancellare la pessima impressione lasciata dal viaggio in Cile, una visita segnata profondamente dal caso Karadima/Barros con una raffica di notizie battagliere, tese a dimostrare quanto il Pontefice è ardente in questa battaglia…Anche se la nomina del cardinale Mahony, ex di Los Angeles, a suo rappresentante a Stranton, nella messa che celebra i 150 anni dell’arcidiocesi è sembrata una nota discordante. Mahony è stato “liberato” da ogni incarico a Los Angeles nel 2013, in seguito alle accuse di aver fatto poco o niente per impedire abusi dei suoi preti dal 1985 in poi. Purtroppo come Danneels, e come Murphy o’Connor, anch’essi toccati dal problema di, diciamo così, una scarsa sensibilità agli abusi, fa parte del cerchio di consglieri papali. Contraddizioni.

Ancora sulle critiche. Giannizzeri in azione. 

E per tornare alle critiche, bisogna dire che il cerchio di consiglieri mediatici e spin doctors sui mass media del Pontefice, laici e ecclesiastici, non riposano mai. Casualmente girando su twitter abbiamo trovato un paio di cosette che vi offriamo. La prima è di Austen Ivereigh, già uomo stampa del card. Murphy O’Connor, grande amico e consigliori del Pontefice.

Riporta un tweet del Tablet, in cui si dice: “Papa Francesco ha criticato quelli che fanno accuse di eresia e credono di possedere la ‘vera dottrina’ della Chiesa, dichiarando che non è possibile dialogare con loro”. Come abbiamo visto, il Pontefice si riferiva ai blog e ai siti internet. Ivereigh però ne sa di più, della “pensée profonde” del Pontefice, e commenta: “Il papa risponde ai Dubia: ‘Quando non posso vedere bontà spirituale in quello che quelle persone dicono o scrivono, semplicemente prego per loro”.

Sempre giracchiando su Twitter, troviamo un’altra perla, in cui addirittura si chiede la testa di un ottimo collega, Raymond Arroyo, della catena televisiva EWTN. In un tweet il collega Eward Pentin, del National Catholic Register, scriveva: “Robert Royal e Gerald Murray dissezionano il discorso di Antonio Spadaro a Georgetown, l’approccio del Vaticano alla Cina e i seminari del cardinale Cupich su Amoris Laetitia con Raymond Arroyo”. Commentava Tony Annett: “Non fate errori, questi attacchi ad Antonio Spadaro e il cardinale Cupich rappresentano una ‘guerra totale’ a papa Francesco. È tempo di interdire EWTN finché non si sbarazzi di Raymond Arroyo”. Dialogo e misericordia a go go, come al solito da quelle parti…usque tandem, Domine?


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112 commenti

  • Vittorio ha detto:

    G. Gervasi Francesco puo’ essere un cogl…Azzo . Ma le ricordo che Benedetto si e’ dimesso? da dieci anni. Legga l ultimo libro-intervista che ha fatto ….capisce cosa gli e’ successo con questo papato emerito? Oggi un cardinale dice: Ratzinger si esprimera’ ancora.
    Ora capisco meglio il Caetani quando sfibrato dal comportamento di Celestino V lo fece metter sotto chiave…E tutto questo da un nemico del relativismo!

  • Flora ha detto:

    Questo non è un Papa ma un Papocchio! E nella confusione molti si stanno dannando. O si sono già dannati. E ciò è grave e doloroso!

  • Vittorio ha detto:

    Debbo dire che la biografia di Ratzinger mi pare piu’ problematica di quella di Bergoglio. E nessuno ha mai detto granche’. E’ stato attaccato per certe parole “decontestualizzate” e avventate. Tipo Ratisbona (che ricordiamo smenti’ l angelus dopo). In quanto alla citazione di Ferebayend su Galileo….fu strumentalizzata. Anche Bergoglio lo e’. Che poi non legga certi siti, fa bene. Psiche e anima, grecamente son la stessa cosa. Diverso e’ quando le domande sono “serie” tipo i dubia. Li gliene avranno parlato. Lui ha deciso la linea…

    • Vittorio ha detto:

      Della non risposta . La sua idea, non vincolante, e’ quella espressa ai vescovi argentini. “Mi sembra una buona interpretazione”. Notare il “mi sembra”, dato da uno che ex catedra potrebbe definirsi infallibile!
      Per il resto e’ stato delegato ai vescovi….

    • G.Gervasi ha detto:

      @ Vittorio
      La “lectio” di Ratisbona non contiene parole avventate
      di alcun genere e non fu mai smentita da Benedetto XVI.,
      il quale non é solito parlare a vanvera come il suo infelice
      successore, specialmente in una prolusione in ambito
      universitario.
      In modo paricolare nell’islam odierno il problema sollevato
      da Ratzinger nella sua prolusione di Ratisbona, cioé
      quello della violenza in connessione con la fede, vien visto dagli spiriti piú acuti di quella religione come problema centrale, connesso all’ermeneutica del corano, la cui tematizzazione non puó essere piú a lungo dilazionata.
      Ed il carattere profetico della “lectio” di Ratisbona viene sempre piú largamente riconosciuto dagli stessi ambienti.
      Bergoglio, infine, non é in alcun modo paragonabile come
      teologo ed intellettuale a Benedetto XVI.

      • Vittorio ha detto:

        Io penso -se ha chiesto scusa- ha fatto bene (alla maniera di Ferayebaen). Stavano uccidendo missionari…
        Che poi nella lezione universitaria volesse esprimersi diversamente, cioe’ “contro” l islam: non si e’ valutato che un papa deve star attento….mica son tutti sofisti, anche in buona fede!!

        http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/09_Settembre/17/papa.shtml

        • G.Gervasi ha detto:

          @ Vittorio (21.02.18/11:41a.m.)
          Trovo la Sua risposta alquanto confusa.
          Benedetto XVI ha rettificato l’interpretazione erronea
          della sua prolusione all’universitá di Regensburg.
          Che poi i fanatici islamici, pakistani e non, non siano
          dediti all’arte del distinguere, tanto raccomandata da San Tommaso d’Aquino ai suoi allievi, non é causa di stupore.
          Questo, peró, non puó essere il criterio valutativo del discorso di Benedetto, o qualcosa per cui lui si dovesse scusare. Un tale pensiero é del tutto aberrante.
          Ci si renda conto, infine, come i tempi siano cambiati da allora: Benedetto XVI poteva essere preso a pedate
          dalla grande stampa e censurato da parlamenti europei e da organizzazioni internazionali nel giubilo comune, cioé dagli stessi poteri forti e dai loro
          utili idioti in campo clericale e laico che adesso adorano il Bergoglio. Oggi, invece, si vuol zittire i
          critici del Satrapo e si mettono sotto pressione le
          organizzazioni da cui sono dependenti per farli
          licenziare in tronco.
          L’ineffabile P. Spadaro rilancia il tweet minaccioso
          di un ex-dipendente del Fondo Monetario Internazionale (sic) che richiede l’interdetto (perche non subito la scomunica?) su EWTN perché un suo giornalista ha osato criticare (si noti bene: peccato
          gravissimo di critica) lo stesso Spadaro e l’indicibile Card. Cupich e pertanto “indirettamente” la Divinitá, cioé il Bergoglione.
          Colpevole del sacrilegio é il benemerito ed abilissimo Raymund Arroyo.

          • Vittorio ha detto:

            Sì ho fatto confusione. A sto punto converrebbe postare l angelus. I pakistani ecc. presero la lezione di Ratisbona come anti islam, ma pure molti cattolici! Trattasi di una dichiarazione di uno scomunicato ortodosso (all’ epoca) MANUELE PALEOLOGO, che andrebbe considerata nel contesto dell intera lezione Ratzingeriana. Il papà dovrebbe fare il papà e non il professore o il contrario: per evitare questi incidenti diplomatici imho poi tutti siamo imperfetti e peccatori. TUTTI anche chi nega di esserlo.

          • Vittorio ha detto:

            Sì ho fatto confusione. A sto punto converrebbe postare l angelus. I pakistani ecc. presero la lezione di Ratisbona come anti islam, ma pure molti cattolici! Trattasi di una dichiarazione di uno scomunicato ortodosso (all’ epoca) MANUELE PALEOLOGO, che andrebbe considerata nel contesto dell intera lezione Ratzingeriana. Il papa dovrebbe fare il papa e non il professore o il viceversa proprio per evitare questi incidenti diplomatici. Poi tutti siamo imperfetti e peccatori. TUTTI anche chi nega di esserlo.

  • Lucy ha detto:

    @ Ecclesia Afflicta.
    Concordo in pieno col significato dato alla funzione dello Spirito Santo nel guidare la Chiesa ” non per rivelare ai successori di Pietro una nuova dottrina ma per custodire con scrupolo e per far conoscere con la sua assistenza la rivelazione trasmessa dagli Apostoli , cioè il deposito della fede “.
    Un esempio concreto di QUESTO significato dell’azione dello Spirito Santo l’ha dato recentemente a Cambridge il prof.John Rist in un dibattito col bergogliano di ferro card.Cupich.Richiesto di spiegazioni circa l’eliminazione da parte di Bergoglio di un gran numero di oppositori , Cupich non sapendo che cosa rispondere se ne è uscito così
    :”ma non crediamo che lo Spirito Santo stia guidando la Chiesa ?”.
    Il prof .Rist ha detto che se gli fosse stata data la possibilità di rispondere avrebbe replicato al cardinale :”La Chiesa è davvero guidata dallo Spirito Santo ATTRAVERSO BUONE ANIME CATTOLICHE come il card.Burke e molti altri “

    • Ecclesia afflicta ha detto:

      Il cardinale Cupich, come tutti i personaggi promossi da Bergoglio e Bergoglio stesso, sono assolutamente chiusi ad ogni confronto. Sono dei piccoli dittatori che ragionano solo in termini di fazione, potere e logiche di parte. Anche perché sanno che le loro idee non reggono l’analisi critica e logica. Quando a Bergoglio venne chiesto come mai avesse deciso di cambiare la dottrina sull’indissolubilità con una noticina in AL, rispose che non si ricordava di avere scritto la nota, premettendo una serie di cortine fumogene di benaltrismo e retorica gesuitica.
      Credo che sia lampante la dimostrazione di totale mancanza di serietà e rifiuto di dialogo. A chi chiede spiegazioni su un punto specifico Bergoglio nega l’esistenza del problema e racconta, irritatissimo, delle balle sull’oggetto della discussione. Disonestà intellettuale e panzane. Altro che dialogo!

      Io non ricordo quella nota, ma sicuramente se una cosa del genere è in nota è perché è stata detta nell’Evangelii gaudium. Sicuro! Dev’essere una citazione dell’Evangelii gaudium. Non ricordo il numero, ma è sicuro.

      http://ecclesiaafflicta.blogspot.it/

      • Carlo Gambino ha detto:

        “deciso di cambiare la dottrina sull’indissolubilità”

        ancora a trastullarti con buffonate consimili? ma hai mai letto l’esortazione con un vocabolario a portata di mano?

        • Ecclesia afflicta ha detto:

          L’esortazione dice e non dice. In particolare, sulla noticina che tratta dei sacramenti, il papa:
          1- non risponde ai cardinali che gli fanno le domande esplicite, nemmeno li riceve e li maltratta.
          2 – Ai giornalisti dice di non ricordarsi di avere scritto la noticina.
          3 – dice che gli “sembra” corretta l’interpretazione argentina.
          4 – Nel frattempo regna il caos nella chiesa.
          Se anche avessi capito male e chiesto dei chiarimenti sui miei dubbi, la risposta del papa della misericordia sarebbe o l’ignorarmi o l’insultarmi.
          Il problema non è mio, ma del papa.

          • Ecclesia afflicta ha detto:

            Aggiungo che se sei tu che vuoi trastullarti con i giochi di parole gesuitici, del tipo che il matrimonio è indissolubile ma non infrangibile, come ha detto un vescovo bergogliano piemontese, accomodati pure, ma non pretendere di essere preso sul serio.

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Senta, Amoris Laetitia non lede affatto l’indissolubilitá del matrimonio ma fa una cosa ben diversa. Provo a spiegargliela.
            La Chiesa riconosce già la possibilità per alcuni irregolari che non praticano FC 84 di salvarsi. Tant’è vero che li esorta andare a messa, pregare, vivere bene, fare la comunione spirituale ecc.
            Per salvarsi occorre essere in grazia. Quindi la Chiesa suppone che alcuni ”adulteri” possano essere in grazia.
            Fin qua ha capito?
            Bene. Stante il fatto che la comunione è atto culminante della vita cristiana, prudenza vuole che la si neghi a tutti gli irregolari che non si impegnino all’astineza sessuale (ma che potrebbero essere in grazia o sperare di esserlo). Questa è la regola generale di FC, confermata da AL.
            Capito anche questo?
            Procediamo.
            AL non fa altro che proporre (non imporre) ai sacerdoti di verificare se, nell’ambito delle coppie di cui sopra (quelle potenzialmente in grazia) possano esservi casi in cui si riesca ad individuare elementi che rendano assai probabile lo stato di grazia (che non è mai certo per nessuno ex decreto tridentino). Se si riscontra questa elevata probabilità e l’esistenza di attenuanti che la rafforzino,

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Ho dimenticato un pezzo.
            L’accesso ai sacramenti non implica la permanenza di uno stato di adulterio.
            Invece è funzionale a un miglioramento (sorretto dalla grazia).
            Se il miglioramento non c’è, basta sacramenti.
            Se il miglioramento c’è, non può che consistere in FC 84.
            Ora hai un quadro sommario ma completo.

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Abbè…mi ha cancellato il messaggio centrale!!!!

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Mi spiace Ecclesia…non ho voglia di riscriverlo…

        • G.Gervasi ha detto:

          @ Carlo Gambino (21.02.18/8:58 a.m.)
          Se la neo-Chiesa ammette che un cattolico possa giustificare moralmente il suo vivere in condizione
          d’adulterio, di certo questo costituisce un cambiamento
          della dottrina dell’indissolubilitá del matrimonio sacramentale, come nota intelligentemente Ecclesia Afflicta e Lei stupidamente nega.

      • G.Gervasi ha detto:

        @ Parlando di piccoli dittatori …
        LifeSiteNews di oggi, 21. febbraio, nella rubrica “Editor’s
        Picks” presenta un articolo di Claire Chretien dal titolo:
        “Papal advisor [chi altri se non il solito P.Antonio Spadaro] retweets call for Church to shut down EWTN unless they fire Raymond Arroyo”
        https://www.lifesitenews.com/news/papal-advisor-retweets-call-for-pope-to-shut-down-ewtn-unless-they-fire-ray?utm_source=LifeSiteNews.com&utm_
        In questo tweet Anthony Annett, dal 1998 al 2009
        economista al Fondo Monetario Internazionale,
        e poi in altre mansioni impiegato fino al 2014 dallo stesso (!), dichiara che le critiche al discorso fatto da Spadaro all’universitá gesuita Georgetown University
        di Washington D.C. e le critiche al Cardinale Cupich
        da parte di Raymong Arroyo dell’EWTN costituiscono niente popó di meno che una “guerra totale” [mamma mia, siamo alla terza guerra mondiale paventata dal pontefice?] a papa Francesco.
        Il bellicoso Bennett invoca pertanto dal Vaticano addirittura l’interdetto della Chiesa cattolica sull’organizzazione internazionale e colosso mediatico EWTN, fin tanto che questa non licenzi in tronco
        l’autore delle critiche, il Raymond Arroyo.
        Si pensa con nostalgia al periodo fascista in cui i critici
        del regime venivano invitati alla sede locale del partito,
        ove si faceva loro bere un bel bicchiere di olio di ricino.
        Che Spadaro non pensi forse di invitare Arroyo alla sede della una volta benemerita e stimata “Civiltá Cattolica” per offrirgli un tale “bicerin”?
        Interessante poi che queste richieste di violenza e di sopruso della libertá di parola e di critica vengano da
        una persona connessa fino al 2014 con il Fondo Monetario Internazionale.
        Vengono lacrime di tenerezza pensando a tanto amore
        dal tempio del capitale internazionale per papa Francesco. Chi puó, ci faccia un pensierino!

    • Vittorio ha detto:

      Lui ha il telefono rosso con lo Spirito Santo? In piu’ puo’ dire chi e’ cattolico e chi no? E poi cosa significa cattolico?
      Al paese mio, e’ storicamente documentato all’ archivio di stato di Genova (stanza del boia): molte donne furono perseguitate dagli inquisitori cattolici per stregoneria. Gli inquisitori erano santi inquisitori….ma il giudizio ultimo spettera’ a Dio. PS: non si trova uno, oggi, nemmeno clericale, che affermi che le streghe di Triora…erano streghe. Ma nemmeno nessuno ha chiesto scusa…e poi a chi? Dalla fine del 1500…

    • G.Gervasi ha detto:

      @ Lucy (20.02.18/11:06 p.m.)
      Concordo pienamente con il suo posting, signora!
      Bellissimo l’intervento di John Rist a Cambridge.
      (Rist, per i gentili lettori, é membro a vita di Claire Hall all’universitá di Cambrige ed attualmente professore all’Universitá Cattolica d’America a Washington, D.C..)
      Non sapendo che pesci pigliare, poiché “contra factum
      non valet argumentum”, il povero Cupich ha fatto appello
      alla fede dell’auditorio ed al ruolo dello Spirito Santo nella
      Chiesa, che sia Lei che Ecclesia afflicta opportunamente e
      doverosamente precisano.
      Una precisazione dovuta, dato che molti oggigiorno, sia
      chierici che laici, confondendo lo Spirito Santo con il proprio sentire, Lo vedono come lo zio d’America, con le tasche piene di sorprese … rivoluzionarie e piacevoli per
      i suddetti, che ne rilevano con piacere l’identitá di vedute.
      Mi piace a questo riguardo citare due famosi passi del Vangelo di Giovanni che mettono bene in luce il ruolo
      dello Spirito Santo in relazione alla Rivelazione di Cristo.
      (1) “Se uno mi ama, osserverá la mia parola e il Padre mio lo amerá e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Joh. 14,23).
      (2) “Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi, ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderá nel mio nome, lui vi insegnerá ogni cosa e vi ricorderá tutto
      ció che io vi ho detto” (Joh. 14, 25-26).

    • G.Gervasi ha detto:

      @ Il Card. Cupich a Cambridge
      Si veda l’ampio resoconto in LifeSiteNews del 21.02.2018,
      nella rubrica “Opinion”, dal titolo “Cardinal Cupich’s
      Revolutionary Conscience”, originariamente da
      “The Catholic Thing”.
      https://lifesitenews.com/opinion/cardinal-cupichs-revolutionary-conscience?utm_source=LifeSiteNews.com&utm_campaign=763201bf70-Daily%2

  • PG ha detto:

    La colpa più grave di Bergoglio, con insulse esternazioni, è il dubbio e la sofferenza che innesca nei fedeli. Deve pregare di più (senza addormentarsi, come afferma) e chiaccherare di meno

  • Claudius ha detto:

    Bergoglio non perde mai un’occasione per dimostrare il suo infantilismo. Qui facendo tutto un pistolotto per dire che lui dialoga con tutti, fuorché con quelli che non la pensano come lui, e perché? Nientedimeno per preservare la sua “salute mentale”.
    Il suo e’ tutto un castello di razionalizzazioni per dire che non gli piace essere criticato, tutto qui. Solo che ha bisogno di crearsi un alibi e inventarsi una giustificazione. Come invece reagisca a chi cerca un “dialogo” con lui l’abbiamo visto benissimo.

    Se le cose che ha detto le avesse dette un quattordicenne in piena crisi adolescenziale, che non sopporta di essere criticato da nessuno, va bé, ci puo’ stare. Ma questo qui ha 80 anni ed e’ il capo della Chiesa cattolica. Con queste parole dimostra di avere un equilibrio psicologico tanto fragile quanto quello di un adolescente.

    E’ chiaro che non si e’ mai evoluto né intellettualmente né psicologicamente.

    • Marco 2 ha detto:

      Claudius, legga bene, queste le prime parole del papa citate sopra: “Quando percepisco resistenze, cerco di dialogare, quando il dialogo è possibile; ma…”.

      • Claudius ha detto:

        Tu hai la fantastica dote di riuscire a non capire neppure il piu’ semplice degli argomenti. E’ una cosa ultimamente molto comune: c’e’ un sacco di gente in giro che non e’ in grado di andare oltre la superficie delle cose e si lascia abbindolare dalle parole, senza mai approfondire e capire che cosa ci sia dietro, molto spesso l’esatto contrario di quello che appare. Nel tuo caso, nemmeno quando gli viene spiegato.

        • nico ha detto:

          Bravo!

        • Marco 2 ha detto:

          Claudius: “…lui dialoga con tutti, fuorché con quelli che non la pensano come lui, e perché?”.
          Il papa: “…cerco di dialogare, quando il dialogo è possibile”.
          Il papa, a differenza di ciò che sostiene lei, sempre che le sue parole abbiano un senso, Claudius, dialoga anche con coloro che non la pensano come lui, purché lo permettano.

          • Claudius ha detto:

            Gentile Marco2 il problema con lei e’ che lei fa un’affermazione che e’ gia’ confutata nel mio primo intervento, se l’avesse capito. Lei continua a picchiare come un martello su una frase di Bergoglio che vale zero, come ho gia’ spiegato facendo esempi concreti. Il problema (gia’ rilevato d’altronde) e’ che evidentemente a lei le argomentazioni razionali passano sopra con sovrana inutilita’.

            Pertanto, faccio come fa (secondo lei ) Bergoglio: poiché e’ perfettamente inutile dialogare con uno che, ostensibilmente, non e’ all’altezza di seguire una discussione razionale e argomentativa, evitero’ accuratamente di dialogare con lei: e’ veramente tempo sprecato.

            Arrivederci e buona continuazione.
            PS Mi saluti la Bonino, l’eroina bergoglionica dell’Africa.

          • Marco 2 ha detto:

            Claudius, le sue illogiche deduzioni sono patetiche. Se ne renda conto.

          • Claudius ha detto:

            Marco2, io mi rendo conto che lei non sa ragionare. Saluti.

          • Marco 2 ha detto:

            Vista la bizzarra idea che si è fatto su cosa sia un ragionamento, Claudius, forse dovrei ringraziarla!
            Scherzi a parte, è evidente che lei sia alquanto prevenuto nel trarre conclusioni riguardo al papa, questo la porta a deduzioni facilotte e prive di fondamenta. Si riguardi il suo primo intervento e provi, se ci riesce, a dimostrarSI il contrario.

            P.S. Eviti di definirlo “Bianco…”, perché questa è un’offesa! E un vero cristiano, quale lei si reputa, non offende. Questo lo capisce?

      • G.Gervasi ha detto:

        @ Marco2 (20.02.18/10:24 p.m.)
        Confronti pure le PAROLE dell’Omissis con i FATTI dello stesso e ne rilevi la discrepanza, se Le rimane un minimo di onestá intellettuale.

  • Marco 2 ha detto:

    Signor Tosatti, la strada che porta all’Inferno non è certamente quella indicata da papa Francesco. Un giorno tutti lo scopriranno, mi auguro dalla parte giusta.

    • G.Gervasi ha detto:

      @ Marco2
      Chiaro, la strada indicata da papa Francesco é la strada stretta, o sbaglio? E’ la strada per il paradiso: lo dice
      la Sacra Scrittura, e qui non c’é proprio nulla da scoprire,
      lo si sá.
      Un giorno (e qui Marco2 si fá escatologico) … e sí, un giorno, quando, purtroppo, sará troppo tardi per le anime perdute per sempre seguendo i vaneggiamenti del Satrapo, e dei suoi accoliti del “tutto vá bene”, tali anime scopriranno che ohimé hanno preso la strada sbagliata, quella larga, per intenderci. E si sá dove questa porta.

      • Carlo Gambino ha detto:

        G.Gervasi, se quella porta conduce dove tu ci lasci intendere, dovresti essere contento perché sarai in numerosa compagnia.

        • G.Gervasi ha detto:

          @ Oh Gambino ….
          ci faccia un bel sonnellino e lasci perdere con le Sue profezie e stupidaggini varie! “Sará”, come dicevano i nostri vecchi, “ció che Dio vorrá”.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Cari Amici, non so come ringraziarvi per tutte le notizie che mi date… Ricordatevi che provengo da Scientology, in cui è detto “se non è scritto non è vero”, intendendo con ciò che la tecnologia religiosa del fondatore L. Ron Hubbard è tutta scritta ed è obbligatorio seguirla come è scritta, pena l’espulsione dalla Chiesa di Scientology…
    Di conseguenza, ciò che dice un Papa, o un cardinale, o un vescovo, mi lascia indifferente. Io la “tecnologia” del Cattolicesimo la trovo scritta nei Vangeli, negli Atti, in San Paolo e negli altri scritti degli Apostoli. Ciò che viene dopo, o si uniforma a quegli scritti ispirati, oppure segue un’altra ispirazione: quella del Nemico…
    Il Papa è psicotico?… Ha tendenze psicotiche?… Significa che “vede” nemici dappertutto. Se non riesce a dominarli, a portarli dalla sua parte (sempre sospettando tradimenti), cerca di distruggerli subdolamente, o apertamente…
    Sembrerebbe quello che in Scientology viene definito “soppressivo”, ossia un individuo che è rimasto bloccato su di un episodio del passato, registrato nel suo inconscio; episodio in cui egli temette di essere soppresso.
    Voglio essere benigno: potrebbe essere qualcosa del periodo prenatale… (classico è il tentato aborto, ma ciò non riguarda il nostro concepito Jorge). Però sarebbe stata necessaria una psicoterapia che lo facesse entrare profondamente nell’inconscio per contattare quell’episodio in cui temette di essere soppresso, su cui è bloccato.
    Sono stato leggero… Non voglio pensare che egli sia un “posseduto”. Cosa che potrebbe essere… Lo Spettro, che sa molte cose, potrebbe anche dirci se esistono demoni che si sono incarnati e che stanno lavorando con il tandem Lucifero – Arimane.
    Valutando il “caso Bergoglio”, io penso che sia invece un PTS, Potential Trouble Source, o Fonte Potenziale di Guai, in contatto con un Soppressivo, che, nell’ombra, lo influenza.
    I Soppressivi, ossia coloro che cercano di annullare le azioni pro sopravvivenza, favorendo quelle contro la sopravvivenza (leggici da quelle contro la vita a quelle Sacre per la vita dello Spirito, e vedici l’opera di Martin Lutero).
    Per terminare, sono quasi certo che il nostro Papa sia PTS di un Soppressivo. Che può essere in vita, a lui vicino, o distante mille miglia. Oppure, che è già morto e già spedito all’inferno. Ma che ancora lo sta influenzando…
    Con ciò non voglio dite che gli farebbe bene un trattamento con le tecniche di Scientology. Basterebbe, ne sono sicuro, che facesse un onesto confronto di ciò che dice e scrive con i Libri Sacri che sono già scritti. Ma egli non può essere “onesto” in quanto un psicotico “vede” ciò che è scritto all’interno della sua mente, non ciò che è scritto all’esterno sul Cuore del Cristo.
    Comunque, prima di dare un giudizio definitivo, aspettiamo lo “spezzatino” della Messa Ecumenica. E poi, i seguaci fedeli del Cristo dovranno scatenarsi per impedire che una buona parte del gregge fuggito finisca, seguendo l’eresia, inconsciamente all’inferno.

    • giorgio rapanelli ha detto:

      Scusate se vi tedio ancora… L’unica strada che possiamo battere è la Via del Cuore. Che ci impone di PREGARE lo Spirito Santo di ILLUMINARE IL PAPA FRANCESCO, affinché riesca a vedere il baratro in cui sta cadendo la nostra Santa Madre Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Lo Spirito lo illumini come fece con Saulo, dandogli la realtà di “Chi” e “Cosa” era il Cristo Gesù che egli perseguitava nei suoi Fratelli convertiti. Dico ciò con piena consapevolezza, perché anche io sono vittima della Mente, dove può penetrare Satana e condizionarmi nelle idee. Ma Satana non può entrare nel Cuore, poiché il Cuore è occupato dal Verbo (il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo) che ci fu immesso col Santo Battesimo e sigillato dal Sacro Crisma. Confido sempre nel Miracolo, poiché io e tutti voi lo abbiamo già avuto, facendo parte dello schieramento del Cristo, pur con la nostra carne, con la nostra mente piena di dati spesso falsi, ma con l’apertura spirituale verso la Via, la Verità, la Vita. Il nostro compito è solo la Fedeltà e l’Onore e la Gioia di fare parte di questo schieramento fedele.
      Viva Cristo Re, Viva Maria.

  • Stimato Direttore:
    “Como habla lindo Bergoglio!” dicevano a Buenos Aires…”:
    Giornale argentino La Nación, 17 febbraio 2013:
    “Ha detto a La Nación un cardinale eletto che chiese l’anonimato:
    “Deve essere un uomo che segni le frontiere della Chiesa verso fuori, affinché la Chiesa non sia autorreferencial e che sappia farsi carico della nuova configurazione del mondo”, puntualizzò il porporato, favorevole ad un’apertura della Chiesa in un tema irresoluto come quello della proibizione della comunione per i divorziato rovesciati a sposare”:
    https://www.lanacion.com.ar/1555439-tapa-el-identikit-del-proximo-papa-pastor-y-politico
    Giorgio Mario era satanico da “il principio”, da quando passò per il suo culo le avvertenze del suo santo fondatore Ignazio di non aspirare ad episcopati, per questo è arrivato ad essere il profetizzato “Pastore stolto e falso profeta” Zaccaria e Apocalisse
    Saluti.
    Estimado Director:
    “¡Cómo habla lindo Bergoglio!” decían en Buenos Aires…”:
    “Dijo a La Nación un cardenal electo que pidió el anonimato:
    “Tiene que ser un hombre que marque las fronteras de la Iglesia hacia afuera, para que la Iglesia no sea autorreferencial y que sepa hacerse cargo de la nueva configuración del mundo”, puntualizó el purpurado, favorable a una apertura de la Iglesia en un tema irresuelto como el de la prohibición de la comunión para los divorciados vueltos a casar”:
    https://www.lanacion.com.ar/1555439-tapa-el-identikit-del-proximo-papa-pastor-y-politico
    Jorge Mario era satánico desde “el principio”, desde que se pasó por su culo las advertencias de su santo fundador Ignacio de no aspirar a obispados, por eso ha llegado a ser el profetizado “Pastor necio y falso profeta” Zacarías y Apocalipsis.
    Saludos.

    • Vittorio ha detto:

      Se e’ per questo non c è bisogno di sant Ignazio. Che i vescovi debbano essere sposati: lo dicono le scritture.

      • G.Gervasi ha detto:

        @ Vittorio
        Citi pure San Paolo, Vittorio, e se le scritture sono
        le Sacre Scritture, scriva pure Scritture con la maiuscola.

  • Iginio ha detto:

    La spiegazione è relativamente semplice. Bergoglio deve essersi talmente sentito criticato in passato – voglio dire ben prima di diventare papa – da aver sviluppato un senso di nervosismo e ansia (e di inadeguatezza) ogni volta che qualcuno lo critica. Dunque, adesso che è papa, cerca di evitare le fonti di nervosismo per difendersi psicologicamente.
    Tutto qui, dal punto di vista psicologico.
    Certo, si potrebbe osservare che il rigettare a priori le critiche senza affrontarle razionalmente ma invece dicendo che chi le fa non vale niente, assomiglia molto alla vecchia storia della volpe e dell’uva.
    O magari, parlando difficile, alla disonestà intellettuale.
    Logicamente, uno che si comporta così si presta moltissimo a farsi strumentalizzare dagli adulatori. Che infatti non mancano, da Spadaro a Melloni e compagnia bella. Come ho detto più volte: è con loro che bisogna prendersela, e duramente, prima ancora che con Bergoglio. Fate il vuoto intorno all’argentino – come del resto hanno fatto loro intorno a Ratzinger – e poi vedrete che tante cose si risolvono.

  • Sempliciotto ha detto:

    Consiglio a tutti, soprattutto a Tosatti, per via della sua capacità di diffondere,
    di leggere sul sito
    Messa in Latino
    la lettera che don Alfredo Maria Morselli ha inviato ai
    vescovi dell’Emilia Romagna.
    Credo sia la risposta definitiva, ma che resterà inascoltata. a tutte le diatribe.
    Monumentale!

  • Paola Ricci ha detto:

    Non capisco perché nessuno citi Antico, Nuovo Testamento e le visioni di Mistici e Profeti che parlano – e molto chiaramente – di questo periodo. Salute mentale, rana cotta, che pensava lo Spirito Santo durante l’elezione del Pontefice… Fedeltà al Papa… Ma insomma Dio ci ha avvisato da secoli, che facciamo, giochiamo a chi è più cieco? Ma, naturalmente in un modo forbito ed erudito, ovviamente.

    • deutero.amedeo ha detto:

      Siamo ciechi? Vabbe’ tanto per accontentare anche te:
      “Ascoltate pure, ma non comprenderete,
      osservate pure ma non conoscerete”.
      Rendi insensibile il cuore di questo popolo,
      rendilo duro d’orecchio e acceca i suoi occhi,
      ……..
      ( Isaia 9, 9-10)

  • deutero.amedeo ha detto:

    Perché cercare le spiegazioni complicate, se quelle semplici funzionano bene?
    La critica è per chiunque una stimolazione negativa, una frustrazione del bisogno di approvazione, una umiliazione.
    È naturale per un orgoglioso come J.M. Bergoglio cercare di evitare tali sofferenze semplicemente ignorandola.

  • Lucy ha detto:

    I Papi precedenti Bergoglio sono stati criticati , criticatissimi per la loro fedeltà alla Tradizione e al Magistero.Chi erano i critici?Il mondo laico secolarizzato con i suoi media ei cattolici modernisti/progressisti laici e religiosi con ka chiesa tedesca in avanguardia.
    Al contrario oggi Bergoglio è apprezzato e stimato da tutti quelli che prima criticavano i suoi predecessori ed è logicamente criticato dai cattolici , laici e religiosi fedeli fedeli alla Tradizione e al Magistero.
    Bergoglio evita di cadere in “eresia conclanata ” ma la diluisce goccia a goccia cone un veleno nel corpo della Chiesa , fin da subito.
    L’elenco è lungo, per necessitá di spazio mi limito a due punti chiave che vsnno contro il Magistero.
    A) Il valore soggettivo e relativistico della coscienza.
    Giå nella prima intervistaa Scalfari :” Ciascuno di noi ha una SUA visione del Bene , bisogna incitarlo a procedere verso quello che LUI PENSA SIA BENE “Ora a parte il fatto che anche Hitler e Stalin erano convinti di pensare il BENE dei loro stati e di agire di conseguenza,in pratica ci dice che la decisione individuale è sempre buona in quanto personale e quindi insindacabile Da allora è stato buon maestro , infatti anche da poco su Avvenire L.Moia ha suonato la sinfonia del “Primato della coscienza”.
    Ma forse ancora peggio è quanto ha detto l’8/1/2016 :”Dio perdona tutto A PRESCINDERE, Lui ti aspetta così come tu sei , non come ti dicono che SI DEVE FARE .
    B)L’impossibilità di seguire la Legge di Dio.
    Discorso al clero romsno dell’11/2/2016.Parlando di confessione ha detto :”i confessori non devono esigere nemmeno il proposito di NON PECCARE PIÙ perchè se uno dice “io non posso promettere questo ” c’è un principio morale ( dove? nel Digesto? NEMO AD IMPOSSIBILIA TENETUR ( nessuno è tenuto a cose impossibili).
    Bene , questa è eresia.
    Concilio di Trento :”Dio non comanda ciò che è impossibile ma nel comandare ti esorta a fare quello che puoi , a chiedere ciò che non puoi e ti aiuta AFFINCHÈ TU POSSA .Se qualcuno dice che anche per l’uomo giustificato i comandamenti di Dio sono impossibili SIA ANATEMA ( cioè scomunicato).
    Giovanni Paolo II Veritatis Splendor
    :” l’osservanza della legge di Dio in determinate situazioni può essere difficile, difficilissima , ma NON È MAI IMPOSSIBILE “.

    • Lo spettro di QC ha detto:

      Gentile Lucy, sicuramente i Papi di cui parla sono stati criticati e attaccati da modernisti e progressisti vari. Tenga però presenti tre cose: (i) c’è progressismo e progressismo; (ii) i due Papi erano tutt’altro che “tradizionalisti”; (iii) sono stati attaccati anche da componenti del mondo “tradizionalista” che, come può ben vedere da taluni commenti che compaiono spesso qui, continuano a farlo. Cordiali saluti.

      • lo Spettro di Paolo ha detto:

        Colleha mi permetto di aggiungere un quarto punto che, a mio parere, ha una grande influenza ossia la diffusione esponenziale e la grandezza spropositata della piazza virtuale. Se con i Papi precedenti le critiche viaggiavano soprattutto a mezzo stampa e quindi a km/giorno o settimana oggi viaggiano a cm/millisecondi. Inoltre prima erano sollevate da ” specialisti ” su fonti specializzate. Oggi siamo tutti ” teologi “.

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Ciao caro. Allora aggiungiamo un quinto punto: tutti i social-teologi di oggi scrivono con almeno 5 nick falsi!

      • Enrico lutman ha detto:

        @ QC

        Gentilmente vorrei porle alcune domande.
        1 Cosa significa tradizionalista, e unitamente se in questa categoria rientrano anche i firmatari dei Dubia.
        2 Lei crede che la linea tracciata con AL porterà ad un riavvicinamento di persone che si sentivano “escluse” alla Chiesa? Ritiene quindi che le posizioni dei precedenti pontefici e prefetti per la dottrina mancassero di vera misericordia?
        3 Giudica positivamente il comportamento tenuto nei confronti del Cardinal Zen?
        4 Quando alcuni giorni fa ha scritto che questo pontificato ha avuto il pregio di stanare molti sedevacantisti, intendeva persone come Burke o Cafarra o Schneider, oppure semplicemente qualche internauta che scrive su qualche blog?
        5 Pensa sia saggio indicare la Bonino come una grande della politica italiano, posto che i radicali si sono battuti e si battono per l’ introduzione di Aborto, Divorzio, Droghe leggere, Eutanasia, Legalizzazione della prostituzione ..
        6 Giudica positivamente i cambiamenti, soprattutto nei membri, della PAV?…

        • Lo spettro di QC ha detto:

          La mia risposta. Via email Le mando regolare fattura per la consulenza.

          1 Cosa significa tradizionalista, e unitamente se in questa categoria rientrano anche i firmatari dei Dubia
          Alla prima parte, rispondo: nulla (la risposta potrebbe essere diversa se riformulata mettendo tradizionalista tra virgolette, come da me fatto)
          Alla seconda: no

          2 Lei crede che la linea tracciata con AL porterà ad un riavvicinamento di persone che si sentivano “escluse” alla Chiesa? Non credo, ma confido in un importante contributo in tal senso
          Ritiene quindi che le posizioni dei precedenti pontefici e prefetti per la dottrina mancassero di vera misericordia?
          No e non vedo il nesso con la domanda precedente

          3 Giudica positivamente il comportamento tenuto nei confronti del Cardinal Zen?
          Domanda generica-Risposta generica: per quel che ho inteso, no. Non valuto positivamente neppure il comportamento del Cardinale Zen; non valuto positivamente il comportamento dei giornalisti che hanno enfatizzato solo la posizione di Zen, trascurando quella di altri cattolici clandestini di tutt’altra opinione.
          Precisazione: io valuto; non giudico.

          4 Quando alcuni giorni fa ha scritto che questo pontificato ha avuto il pregio di stanare molti sedevacantisti, intendeva persone come Burke o Cafarra o Schneider, oppure semplicemente qualche internauta che scrive su qualche blog?
          Alla prima parte: no
          Alla seconda parte: non solo

          5 Pensa sia saggio indicare la Bonino come una grande della politica italiano, posto che i radicali si sono battuti e si battono per l’ introduzione di Aborto, Divorzio, Droghe leggere, Eutanasia, Legalizzazione della prostituzione ..
          No

          6 Giudica positivamente i cambiamenti, soprattutto nei membri, della PAV?…
          A quali dei seguenti soggetti inseriti nella PAV dal Papa si riferisce?
          Cardinale Carlo Caffarra, mons. Ignacio Carrasco De Paula; card. Elio Sgreccia; card. Juan de Dios Vial Correa; Birthe Lejeune, moglie del primo presidente dell’organismo, il Servo di Dio Jérôme Lejeune;Etsuko Akiba, professoressa di Diritto presso la Facoltà di Economia dell’Università di Toyama (Giappone); Carl Albert Anderson, supremo cavaliere dei Cavalieri di Colombo, nonché professore e vice preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia nella sezione di Washington; Niggel Biggar, anglicano, professore di Morale e di Teologia Pastorale e Direttore del McDonald Center for Theology, Ethics and Public Life, presso l’università di Oxford (Gran Bretagna); mons. Alberto German Bochatey, professore di Bioetica e Vice Cancelliere della Università Cattolica di La Plata (Argentina); don Maurizio Chiodi, docente di Teologia Morale Fondamentale presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose in Bergamo e presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale in Milano; mons. Fernando Natalio Chomalí Garib, professore di Antropologia Teologica e di Bioetica presso il Centro di Bioetica della Pontificia Università Cattolica di Santiago del Cile; don Roberto Colombo, professore di Neurobiologia e Genetica Umana, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano, Direttore del Centro per lo Studio delle Malattie Ereditarie Rare, Ospedale Niguarda Ca Granda, Milano; Francesco D’Agostino, professore di Filosofia del Diritto nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università Tor Vergata in Roma; Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell’ospedale Pediatrico Bambino Gesù – Irccs di Roma ed ex presidente del comitato Scienza e vita; Jokin De Irala Estévez, professore di Epidemiologia e Salute Pubblica e coordinatore del Progetto Interdisciplinare Educazione della Affettività e Sessualità Umana presso l’Università di Navarra (Spagna); il card. Willem Jacobus Eijk, arcivescovo di Utrecht (Paesi Bassi); Abdel Messih Shehata Farag Mounir, direttore dell’Istituto San Giuseppe pro-Vita e pro-Famiglia, Cairo (Egitto); mons. Anthony Colin Fisher, arcivescovo di Sydney e professore di Bioetica e Teologia Morale al John Paul II Institute for Marriage and Family in Melbourne (Australia); Kathleen M. Foley, neurologa, direttrice del Dipartimento di Neurologia presso il Memorial Sloan-Kattering Cancer Center e il The New York Hospital (Usa); don Aníbal Gil Lopes, professore di Fisiologia presso l’Istituto di Biofisica Carlos Chagas Filho dell’Università Federale di Rio de Janeiro (Brasile); Alicja Grze-Kowiak, professoressa emerita di Diritto Penale presso l’Università Cattolica di Lublino e professoressa della Kujawsko-Pomorska Szkoa Wysza (Polonia); Rodrigo Guerra López, professore di Filosofia e Presidente del Consiglio Superiore del Centro de Investigación Social Avanzada – Cisav (Messico); John M. Haas, presidente del National Catholic Bioethics Center in Philadelphia (Stati Uniti d’America); Mohamed Haddad, professore di Civilizzazione Araba e Religioni comparate presso l’Università di Carthage – Istituto Superiore di Lingue in Tunisi (Tunisia), autore di numerosi saggi e articoli scientifici sul pensiero riformista islamico; Ignatius John Keown, professore di Etica Cristiana presso la Georgetown University (Usa); Kostantinos Kornarakis, professore di Etica Cristiana (spiritualità ortodossa) presso la Facoltà di Teologia della National and Kapodistrian University di Atene (Grecia); Katarina Le Blanc, professoressa della Divisione di Immunologia Clinica e Medicina della Trasfusione del Karolinska Institutet di Stoccolma e Senior Consultant del Centro di Ematologia presso la Karolinska University Hospital Huddinge (Svezia); Alain F. G. Lejeune, professore di Diritto Farmaceutico e Deontologia all’Università Cattolica di Lovanio (Belgio); Jean-Marie Le Mené, professore, fondatore e presidente della Fondation Jérôme Lejeune di Parigi (Francia); Mónica López Barahona, direttore accademico generale dello Biosciences Studies Centre e direttore della Cattedra di Bioetica Jérôme Lejeune, Madrid (Spagna); Ivan Luts, direttore del Collegio Medico, Scuola Medica di Leopoli; Presidente dell’Associazione dei Medici Cattolici (Ucraina); Manfred Lütz, primario di Psichiatria all’Ospedale Alexanier Infirmary di Colonia (Germania); mons. Daniel Nlandu Mayi, presidente del Consiglio di Amministrazione del Servizio Diocesano dell’Educazione alla Vita, Membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università del Congo, Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo); Anne-Marie Pelletier, biblista francese ed autrice delle ultime meditazioni della Via Crucis al Colosseo presiedute dal Papa; Adriano Pessina, professore di Filosofia Morale e Direttore del Centro di Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in Milano; mons. Luño Ángel Rodríguez, professore di Teologia Morale Fondamentale presso la Pontificia Università della Santa Croce in Roma (Italia); Alejandro César Serani Merlo, professore e ricercatore presso il Centro di Bioetica e la Facoltà di Medicina della Pontificia Universidad Católica de Chile di Santiago del Cile; mons. Noël Simard, portavoce della Conferenza Episcopale Canadese dei vescovi di lingua francese per le questioni di Bioetica riguardanti specialmente l’eutanasia; padre Jacques Koudoubi Simporé, rettore dell’Università S. Tommaso d’Aquino e Direttore del Centro di Ricerca Biomolecolare Pietro Annigoni in Ouagadougou (Burkina Faso); il rabbino Avraham Steinberg, direttore dell’Unità di Etica della Medicina presso lo Shaare Zedek Medical Center di Gerusalemme, direttore del comitato editoriale della Talmudic Encyclopedia (Israele); Jaroslav Sturma, professore della facoltà di Filosofia e Teologia Cattolica presso la Charles University di Praga, Direttore del Centro per lo Sviluppo del Bambino Sunbeam di Praga (Repubblica Ceca); William F. Sullivan, docente presso il dipartimento di Medicina della Famiglia e della Comunità, Facoltà di Medicina dell’Università di Toronto, Presidente dell’Associazione Internazionale dei Bioeticisti Cattolici (Canada); Daniel Sulmasy, professore di Bioetica presso la Georgetown University (Usa); il rabbino Fernando Szlajen, direttore del dipartimento di Cultura – Amia e Professore della facoltà di Filosofia e Lettere presso l’Università di Buenos Aires (Argentina); Marie-Jo Thiel, professoressa di Teologia Cattolica e Direttrice del Centre Européen d’Enseignement et de Recherche en Éthique – Ceere presso l’Università di Strasburgo (Francia); padre Tomi Thomas, direttore generale del Catholic Health Association of India – Chai (India); Angelo Vescovi, direttore scientifico dell’Irccs Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e dell’Istituto di Genetica Umana G. Mendel di Roma; Alberto Villani, direttore della Unità Operativa Complessa di Pediatria Generale e Malattie Infettive presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in Roma, presidente della Società Italiana di Pediatria; Shinya Yamanaka, direttore e professore del Centro di Ricerca e Applicazione delle cellule staminali presso l’Università di Kyoto, Premio Nobel per la Medicina 2012 (Giappone); René Zamora Marín, direttore e professore del Centro di Bioetica Juan Pablo II (Cuba).

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Precisazione sulla risposta al quesito sub n. 2:
            il “non credo”, non va inteso come “penso di no”, ma come rifiuto del termine “credo” usato da lei a favore di un più tenue “confido che possa”.
            Le faccio uno sconto in parcella.

          • Nathan ha detto:

            Mitico!!!

    • deutero.amedeo ha detto:

      Letteralmente:
      Anatema = buttato fuori

    • G.Gervasi ha detto:

      @ Lucy (20.02.18/1:50 p.m.)
      Punti fondamentali, Signora Lucy!
      Nella diocesi di San Diego, famigerata per il suo bergoglionismo, si é accettato il giudizio di coscienza
      di un tale che afferma che Dio gli avrebbe detto (sic)
      che il suo (del tale) vivere in condizione adulterina corrispondeva alla Sua (di Dio) volontá.
      Questo caso, con la decisione della diocesi in favore dell'”illuminato”, é poi stato pubblicato nel bollettino ufficiale della Diocesi.
      Si dá quindi il caso, accettato dalla neo-Chiesa e previsto, e.g. dalla Conferenza Episcopale maltese in base ad Amoris
      Laetitia e non censurata dal Vaticano, sia come risultato di un cammino di discernimento con l’aiuto del confessore, sia senza, cioé come “illuminazione” diretta del singolo da parte di Dio, senza la mediazione né del confessore né di chichessia, in cui Dio entra in contraddizione con se stesso (i dieci comandamenti, cosí come sono formulati, non prevedono il giudizio discrezionale del singolo essere umano) e con la rivelazione di Se Stesso in Cristo, Nostro Signore, il quale condanna chiarissimamente l’adulterio.
      E’ il concetto protestante di coscienza, soggettivismo estremo in forma virulenta che tanto piace ai novatores
      ed al papocchio infelicemente regnante (vedi l’intervista a Scalfari citata da Lucy, non ancora pubblicata, credo, negli AAS).
      Trovo risibile, poi, la preghiera che neo-pastori fanno recitare ai fedeli, che Dio non li metta alla prova volendo da loro ció che supera le loro forze. Come se non fosse “de fide credenda” che Dio tali cose non fá.
      Siamo giunti, cara Signora, in “Alice nel paese delle meraviglie”, che sará presto pubblicato, credo, come esempio ammirevole del nuovo mondo teologico-pastorale, negli “Acta Apostolice Sedis” per disposizione del Santissimo, che ne é deliziato.
      “Alice” fará allora parte, si dice, del magistero ordinario della Chiesa una volta Santa e Cattolica e Romana.
      olé!

  • Adriana ha detto:

    Si ! vabbeh ! insomma : Cristo era il marito della Maddalena (visione etero) ; no : era l’amante del succube Giovanni (versione omo). Ci fu il tizio sfuggito nudo dall’Orto degli Ulivi (versione quasi-pedofila). “Dovete farvi eunuchi per entrare nel Regno di Dio” ( versione trans). Accipicchia: tutte versioni NON REGISTRATE ma … TUTTE ACCETTATE come utili condimenti per la salsa contemporanea : contemporanea ,post-modernista. La Tradizione e tutte le sue sapienti “elucubrazioni” …nel Cesso chimico. (N.B. Cesso– parola nobile ,latina :significa -Ritirata-). Bene : rinunci la Chiesa alla Tradizione , ( fiamma che alita vibrante ). Consideri pure la Tradizione Cenere fredda e spenta. Che cosa ci propone ORA nel concreto? Quali i suoi NUOVI COMANDAMENTI ? Semprechè si arroghi l’Autorità di emetterne dei NUOVI ,e in nome di CHI (non registrato) ?

    • deutero.amedeo ha detto:

      Già, la scena del wc chimico a Milano. Veramente eccitante 🙂 🙂 🙂

    • alice ha detto:

      tenderei ad escludere la versione omo, la versione semi-pedofila ed anche la versione trans. Resta la versione “sposato”. Non è detto che la sposa fosse Maria Maddalena… certo, ci sono i vangeli apocrifi, ma sono detti così proprio perché la Chiesa li ha rigettati… In uno di questi Maria Maddalena occupa un posto molto importante, più di tutti gli Apostoli messi insieme…
      C’è un dato curioso, nei Vangeli : Gesù è chiamato spesso e volentieri Rabbi… ora i Maestri della Legge, appunto, i rabbini, erano sposati…. chissà…

      • G.Gervasi ha detto:

        @ alice
        Non trova strano che sia nei Vangeli che nel Talmud
        non ci sia alcuna menzione del fatto, o alcun fatto ivi menzionato, che lasci indurre che Gesú avesse avuto moglie (e figli)?
        E, al contrario, che tutto ció che nei Vangeli e nel Talmud
        si dica di Gesú il Nazareno, ci lasci indurre che non li avesse?
        Nessuna menzione di loro nemmeno nella
        narrazione evangelica alquanto particolareggiata
        della passione e morte del nostro divino Redentore.
        Se c’e un luogo nei Vangeli, in cui questi fantomatici personaggi (moglie / figli) debbano essere, almeno allusivamente, menzionati, é proprio questo. Immaginarsi, poi, se il fatto del tutto anomalo per
        la societá giudaica, che Gesú avesse avuto una moglie
        ma nessun figlio, non sia stato rilevato da alcuno in
        alcuna delle fonti cristiane o giudaiche sulla persona di Gesú.
        Gli storici conoscono una prova “ex silentio”.

    • Tu quoque, primipile ! ha detto:

      E poi c’è il servo “che era caro” al centurione… Ormai si inventa di tutto, si può dire che non ci sia versetto del Vangelo che non sia stato travisato dai noti lobbari.

      • La spectre di OD ha detto:

        Se è per questo anche da queste parti c’è qualcuno che dice “caro” a tutti (e vanta “rapporti” particolari con abati di sua nomina). Non sarà che anche lui, come il centurione…

  • Sempliciotto ha detto:

    Anche a Versailles
    Re Luigi non voleva sentire le urla del popolo sofferente, e i cortigiani lo adulavano, aiutandolo a stare al calduccio, ben panciuto e ben protetto… Lontano da ogni voce contraria.
    Poi è arrivata la Rivoluzione…

    • Alessandro2 ha detto:

      Non credo (purtroppo) che finirà così: la rana cattolica è già bollita, era già bell’e cotta ben prima di quella laica – che col politically correct è a buon punto anche lei.
      Comunque, non userei un avvenimento dalle nefande conseguenze come la rivoluzione francese (senza maiuscola) come esempio.

    • terzoc ha detto:

      Non parli cosi’ di Luigi XVI, Sempliciotto. Quella che conosce e’ la caricatura dei libri di testo. L’uomo era ben diverso, mi creda.

      • Lo spettro di QC ha detto:

        Il dato fondamentale del messaggio di Sempliciotto è che finalmente qualcuno ha riconosciuto che l vostro, tutto sommato, è un atteggiamento da giacobini.

      • Tu quoque, primipile ! ha detto:

        Come no?! Gli storici si sono inventati tutto e i libri di testo sono una congerie di fantasie. Luigi XVI era un brav’uomo, ma era una persona distratta e così gli capitava di perdere la testa. Giulio Cesare, poi, era di etnia rom (il mito di Romolo fu creato apposta per giustificare la sua ascendenza). La Napoli-Portici fu un’opera filantropica pensata anzitutto per consentire alle massaie partenopee di recarsi al mercato del pesce. La scienza occidentale viene tutta dal mondo arabo: sembra infatti che gli arabi abbiano dato i numeri fin dalla più remota antichità. Marco Polo in Cina non andò mai: si fece raccontare tutto da un immigrato clandestino cinese, tale Chou Lai. La battaglia di Waterloo fu in realtà la prima fiera di idrosanitari. E naturalmente Riccardo III d’Inghilterra morì di dissenteria.

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Pier Luigi Tossani (ore 9,25) è severissimo. Condivido solo in parte la sua analisi. Per me il Papa regnante è semplicemente inadeguato al ruolo e sta facendo disastri che dureranno anni. Per questo ho scritto più volte che ormai il suo Magistero non mi interessa più.
    Siccome però voglio informare meglio i sostenitori accaniti del Papa, ricordo un fatto attuale già noto a tutti noi, ma forse sconosciuto ai “fans” del Papa.
    Oggi il Papa è agli esercizi spirituali tenuti da chi? Da don José Tolentino de Mendonça. E chi era costui?
    Un passo indietro.
    Suor Maria Teresa Forcades i Vila, catalana, è una suora di CLAUSURA che ha ottenuto la dispensa temporanea di abitare in monastero. E cosa fa? Oltre a fare propaganda per un partito catalano (indovinate quale?), il suo originale pensiero è il seguente: “Vivo nel mondo e vedo persone dello stesso sesso che si amano e mi chiedono: “Perché dovrebbe essere sbagliato? Sembrano felici, si amano davvero. Perché dunque non dovrebbero essere benedetti? Perché non dentro alla Chiesa? Perché non dobbiamo esultare di fronte all’amore qualunque forma assuma?”.
    E cosa c’entra il buon don José Tolentino, colui che in questo momento aiuta il Papa, ho detto il Papa, a meditare?
    C’entra perchè è stranoto il suo legame (intellettuale) con suor Maria Teresa della quale loda così il pensiero: “Teresa Forcades i Vila ci ricorda la cosa essenziale: che Gesù di Nazareth non ha codificato né regolato. Gesù visse. Cioè, ha costruito un’etica della relazione”. Il Papa trarrà un grande giovamento dalle meditazioni di questa aquila del pensiero. Amen.

    • Pier Luigi Tossani ha detto:

      Caro PG,
      ti ringrazio della tua attenzione. io, più che severissimo, ho cercato di essere realista… ma no più realista del re… realista e basta. E ribadisco anche che secondo me, nella questione, è bene essere totalmente misericordiosi verso l’uomo Bergoglio e i limiti della sua umanità, al tempo stesso, però, per il bene di tutti, difendendo energicamente noi stessi e la Chiesa dai suoi squilibri mentali – segnalo nuovamente i link in proposito:

      http://querculanus.blogspot.it/2016/05/i-postulati-di-papa-francesco.html

      http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351356.html

      Ricordavo infatti prima che se la Provvidenza ce l’ha mandato, ci sono evidentemente fior di motivi – a meno di voler dar torto alla Provvidenza! – e che noi, oltre a mettere giustamente e misericordiosamente un argine alla psicosi bergogliana, dovremmo anche severamente – qui l’avverbio è corretto – farci l’esame di coscienza sui progressi che facciamo nella nostra conversione… oltre a fare digiuno, penitenza e preghiera, come dice la Costanza Miriano nel suo ultimo libro…

      https://costanzamiriano.com/2017/11/16/si-salvi-chi-vuole-manuale-di-imperfezione-mistica-il-nuovo-libro-di-costanza-miriano/

      …il tutto, col sorriso sulle labbra. E’ una bella scuola! Ti saluto cordialmente.

    • Lo spettro di QC ha detto:

      Paolo Giuseppe, abbia pazienza, i cattolici sono FEDELI al Papa, per quanto fetente possa essere, perché lo riconoscono come l’uomo consacrato dallo Spirito Santo per svolgere la funzione di Vicario di Cristo e Capo visibile della Chiesa.

      • deutero.amedeo ha detto:

        Il vero busillis è che nessuno saprà mai se lo Spirito Santo ha ispirato quelli che hanno votato per lui o quelli che hanno votato per altri. Qualcuno tra i cardinali in conclave ha certamente disubbidito allo Spirito Santo.

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Lo Spirito Santo non fallisce né si fa prendere per il naso e, disubbidienze a parte, con l’accettazione dell’incarico Egli consacra l’eletto nel suo nuovo ruolo. Comunque è successo un qui pro quo: l’appunto era per dire che i cattolici sono FEDELI e non FANS del Papa come aveva detto Paolo Giuseppe (devo aver dimenticato di scriverlo).

          • Maria Cristina ha detto:

            Strano che con tutte le cose che hanno cambiato col Concilio Vaticano II. a cominciare dal “extra ecclesia nulla salus” , i teologi modernisti hanno lasciato ancora in auge lo Spirito Santo e la sua diretta intromissione in ogni elezione papale. Uno penserebbe che tale concezione di un assoluto e
            quasi magico intervento dello Spirito Santo venisse considerata “antiquata” dagli stessi che considerano concezione magica ed antiquata la Presenza Reale di Cristo nel pane e vino eucaristici.
            invece no, come ci si aggrappano a questa elezione diretta da parte dello Spirito Santo! sembra davvero che credano che lo Spirito Santo svolazzando sopra i cardinali in trance mistica abbia loro detto “Votate Bergoglio votate Bergoglio!”
            L’unico che ha avuto l’onestà intellettuale di dire che non è proprio così misticamente che vanno i Conclavi è stato Ratzinger , quando con molto sense of humour, rispose che lo Spirito Santo si limitava a suggerire e se il suggerimento non era accolto, a limitare i danni e volgere al bene le improvvide elezioni dettate da progetti umani, troppo umani ( e ce ne sono state tante nella storia della Chiesa!)
            la Provvidenza sa trarre il bene anche dal male e salvaguardia la Chiesa NONOSTANTE i cardinali e quasi sempre senza il loro aiuto.

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Maria Cristina, non replico alla prima parte che non mi riguarda. Su Ratzinger hai sbagliato il tiro: la sua era una risposta a una domanda che presupponeva un intervento ”magico” dello Spirito Santo.
            In ogni caso, se dubiti dell’assistenza durante il voto e, peggio ancora, della consacrazione conseguente all’accettazione, temo tu non sia meglio dei modernisti che critichi.

          • deutero.amedeo ha detto:

            Molti si fanno scudo dello Spirito Santo per far passare il proprio pensiero come ispirato da Dio. Ma lo Spirito non è assolutamente a disposizione degli uomini, ma esprime la trascendenza e l’imprevedibilità di Dio.
            E i peccati contro lo Spirito, sono i peccati che Dio non perdona.

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Ecco, allora non pecchiamo: lo Spirito Santo assiste i Cardinali in Conclave, consacra l’eletto nella sua Funzione e gli conferisce la particolare grazia di stato, assiste il Vicario nello svolgimento della sua Funzione.
            Lo Spirito Santo assiste inoltre l’intera Chiesa, che nel caso di specie è, nel suo complesso, tutt’altro che in rotta di collisione con l suo Capo visibile.
            Questo è da credersi, senza indugio e senza tentativi di aggiramento basati su proprie (fallaci) considerazioni personali (altrimenti dette “pippe”).
            Se non ci si crede, foeura di ball!, come direbbe l’amico “scarpe grosse” della Val Brembana (anche se forse con una variante bergamasca).

          • Nathan ha detto:

            Però c’è sempre la tesi di Socci, Radaelli e soci…

        • G.Gervasi ha detto:

          @deutero-amedeo
          Le eminenze elettrici non hanno necessariamente disubbidito allo Spirito Santo.
          Riferendoci a San Vincenzo di Lérins, questo papa potrebbe essere stato voluto da Dio come punizione per la Chiesa, o per rendere i cattolici più consci della loro fede, o per provare la loro fedeltá a Cristo e alla tradizione apostolica, o per svelare gli spiriti che nella Chiesa compiono il lavoro di Satana, cercando di distruggerla dall’interno, etc., etc.
          Cioé per una varietá di motivi, di cui noi non possiamo essere certi, non conoscendo la mente di Dio ed il perché delle Sue decisioni, di solito sotterranee ed
          a lungo termine, ma sempre sapientissime e santissime.
          I cardinali elettori, anche di questo papa sotto molti profili tra i piú inadequati della storia, sono stati,
          se abbiamo fede, gli strumenti consci od inconsci dell’Onnipotente.

      • Ecclesia Afflicta ha detto:

        La fedeltà non è assoluta. Il papa non è un feticcio da adorare al posto di Dio. Giovanni il Teologo (non Tucho Fernandez o il gesuita Sosa) dichiara: “Le pecore ascoltano la sua voce… le pecore lo seguono, perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei”
        Quando Bergoglio smetterà di tradire il vangelo e sostituirlo con le sue ossessioni e “novità”, allora le pecore riconosceranno la voce del pastore.

        “Lo Spirito Santo infatti, non è stato promesso ai successori di Pietro per rivelare, con la sua ispirazione, una nuova dottrina, ma per custodire con scrupolo e per far conoscere con fedeltà, con la sua assistenza, la rivelazione trasmessa dagli Apostoli, cioè il deposito della fede.” (Costituzione dogmatica Pastor Aeternus, 18/07/1870)

        • alice ha detto:

          concordo : il papa non è un feticcio da adorare al posto di Dio… questo è la cosa fondamentale.
          Ma in una delle lettere ai Tessalonicesi viene profetizzato il tempo della grande Apostasia, quando un uomo si siederà nel tempio e si farà adorare come se fosse Dio… non potrebbe essere oggi quel tempo ?
          Voi sperate che quel tempo non sia oggi… ma vi ricordo che, nella storia della Chiesa c’è una rottura che risale al 1870, quando, in modo piuttosto fortunoso venne proclamata l’infallibilità papale.

          • Ecclesia afflicta ha detto:

            Non vedo la rottura. Il Concilio Vaticano I ha definito (cioè limitato) i confini dell’infallibilità papale, in quel modo molto elegante e asciutto che ho riportato sopra. Il ministero del papa è quello di conservare e trasmettere il deposito della fede. Non è quello di cambiare paradigmi, fare sorprese, sbaciucchiare bambini, ostentare misericordia e umiltà, rilasciare interviste in aereo, insultare a destra e a manca, manipolare sinodi e assemblee episcopali, iniziare processi, fare il politicante di infima categoria, raccontare bugie contraddittorie e bugie per coprire bugie fino a rasentare il ridicolo.
            Se, putacaso, un papa si comportasse così , gli ritireremmo la nostra fiducia e sopporteremo la tribolazione ben sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza (cit) .

            In conclusione, se il papa decide, più o meno consapevolmente, di sospendere la sua attività magisteriale per fare altro, non possiamo fare altro che prenderne atto e aspettare tempi migliori. Nel frattempo diremo che il papa sbaglia.

          • Tu quoque, primipile ! ha detto:

            Sì, Alice, quel tempo potrebbe essere oggi. Il fatto è che lo hanno pensato molte generazioni nei secoli passati, nel loro “oggi”.

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Ecclesia, come spesso ti succede confondi piani. Il CV I limita l’infallibilità; non restringe l’attività del Pontefice al magistero infallibile. Se il tuo ragionamento fosse valido, il Papa non dovrebbe più nemmeno mangiare e bere perché non previsto dalla Costituzione citata. E il beato Estensore della Costituzione non avrebbe potuto fare il Non Expedit, non essendo atto magisteriale infallibile.
            Invece di citare la Pastor Aeternus ad usum delphini, riportalo intero quel passaggio e rifletti molto bene su come prosegue:
            “Fu proprio questa dottrina apostolica che tutti i venerabili Padri abbracciarono e i santi Dottori ortodossi venerarono e seguirono, BEN SAPENDO CHE QUESTA SEDE DI SAN PIETRO SI MANTIENE SEMPRE IMMUNE DA OGNI ERRORE in forza della divina promessa fatta dal Signore, nostro Salvatore, al Principe dei suoi discepoli: “Io ho pregato per te, perché non venga meno la tua fede, e tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli”. Questo indefettibile carisma di verità e di fede fu dunque divinamente conferito a Pietro e ai suoi successori in questa Cattedra…”.
            Queste parole sono la base della definizione dell’infallibilità, ma non si esauriscono in essa.
            Saluti.

      • Ira Divina ha detto:

        Cattolici? Oh Diooo! Ma esiste ancora una chiesa cattolica per Bergoglio? Ma se ha detto che Dio non è cattolico! Della Chiesa cattolica ne resterà un piccolo gregge.

        • G.Gervasi ha detto:

          @ QC (21.02.18/11:52 a.m.)
          Nel suo posting del 20.02.18/8:52 p.m., cui Lei nel
          sopraindicato posting risponde, Ecclesia afflicta
          non restringe affatto l’attivitá del Pontefice al magistero infallibile, come Lei lo accusa di fare.
          Quindi la Sua critica, accentuando peraltro elementi risaputi e ricorrendo ad elementi del tutto banali, va
          completamente a vuoto.
          Per non vedere (e dover rispondere al) la critica del tutto pertinente che EA fá al Bergoglio, Lei gli costruisce a Sua misura un posting che EA non ha scritto, per poterlo refutare tanto piú facilmente.
          Fá parte della Sua tecnica fondamentalmente diffamatoria e sofistica, giá nota, QC.
          La Sua é una banalissima “petitio principii”.
          Il gentile lettore giudichi se quanto dico é vero o no.
          Ecclesia afflitta nel posting sopraindicato dice, riguardo al ministero del papa, tre cose:
          (1) Il Vaticanum I “ha definito (cioé limitato)
          i confini dell’infallibilitá papale”. Il che é indiscusso.
          (2) “Il ministero del Papa é quello di conservare e trasmettere il deposito della fede.” E anche questo é indiscusso.
          Faciamo notare lepalissianamente che conservare
          e trasmettere il deposito della fede non significa
          esercitare esclusivamente il magistero infallibile,
          come Lei, erroneamente, accusa EA di aver detto.
          (3) “Se il papa decidesse di sospendere la sua attivitá
          magisteriale …”.
          Ecclesia afflicta non dice “la sua attivitá magisteriale infallibile”, come Lei suppone che abbia detto, ma semplicemente “la sua attivitá magisteriale”.
          La quale, si sá, non consiste esclusivamente nell’esercizio del magistero infallibile.
          Ecclesia afflicta non cita, infine, il “Pastor Aeternus” ad usum delfini, come Lei lo accusa di fare: non lo cita affatto né “expressis verbis” né parafrasandolo.
          Vede il gentile lettore una citazione di “Pastor Aeternus” nel posting di Ecclesia afflicta sopraindicato?
          Legga, se crede, il posting di Ecclesia afflicta “sine ira et studio” e sia meno fantasioso nel fargli dire cose che lui non ha detto per poterle tanto piú facilmente refutare.
          Un giochetto per bambini cretini.

          • Ecclesia afflicta ha detto:

            Grazie G. per il tuo commento. Vorrei aggiungere che ho riletto ciò che mi suggerito l’evanescente interlocutore, e cioè il passo della costituzione dogmatica Pastor Aeternus in cui si approfondisce il ruolo della Sede di Roma. Ho fatto di più, ho letto anche il passo precedente, e cioè che:
            “È per questo che i Vescovi di tutto il mondo, ora singolarmente ora riuniti in Sinodo, tenendo fede alla lunga consuetudine delle Chiese e salvaguardando l’iter dell’antica regola, specie quando si affacciavano pericoli in ordine alla fede, ricorrevano a questa Sede Apostolica, dove la fede non può venir meno, perché procedesse in prima persona a riparare i danni ”
            Aggiungerei quindi due punti a quelli già precedentemente elencati: primo, che il ruolo del papa, “per lunga consuetudine e antica regola”, è di riparare i danni causati alla fede, non di cambiare paradigmi e promuovere rivoluzioni culturali teologiche. La sede di Pietro ha il ruolo di conservare, fungere da remora, riconoscere e vagliare i carismi altrui. Innocenzo III ha riconosciuto il carisma di San Francesco, non si è messo lui a fare il fraticello hippy, perchè il papa non ha il ministero della profezia, ma del Governo della Chiesa.
            Il secondo punto, relativo a ciò che cita QC, è che Pietro deve prima convertirsi per confermare i fratelli. Ci sono stati pessimi papi che hanno fatto di testa loro, alcuni di questi hanno perfino professato mezze eresie o eresie intere, altri hanno governato malissimo la chiesa, simoniaci ecc.
            Questi papi, magari, perché costretti da forze esterne o perché personalmente limitati, hanno di fatto sospeso la loro attività magisteriale. Non mi risulta che la Sede di Roma abbia mai imposto in modo autorevolmente infallibile alla chiesa successiva le loro personali allucinazioni.
            Venendo a Bergoglio, è evidente che il soggetto ha scarsa autorevolezza. Quando parla a ruota libera non si capisce in chi o che cosa creda. Quando si esprime in modo più formale e “autorevole” è volutamente ambiguo e confuso. Per lui si tratta di tatticismo per far inghiottire alla chiesa i bocconi indigesti della sua ideologia, secondo la sua contorta e piuttosto disonesta teoria del “tempo superiore allo spazio”, perché dopo di lui “la chiesa non sia più come prima” (inquietante hybris pontificia!).
            Per i cattolici l’ambiguità e il basso livello di autorevolezza delle sue esternazioni è provvidenziale salvaguardia divina. I suoi verbosi e superflui documenti verranno dimenticati dai posteri, o comunque letti attraverso la lente del deposito perenne della fede. Quando al Vaticano I si afferma (tu usi le addirittura le maiuscole, caro il mio spettro iperpapista) che la SEDE DI SAN PIETRO SI MANTIENE SEMPRE IMMUNE DA OGNI ERRORE, si riferisce al magistero infallibile, perché di errori “fallibili” è piena la storia della Chiesa.

            http://ecclesiaafflicta.blogspot.it/

  • Adriana ha detto:

    Ecco allora che il “pobrecito” Alessandro VI , tanto vituperato per un desiderio di POTERE umano e “familiare”, diventa un dilettante da Asilo pre-Fedeli . Diventa un dilettante da Elementari un Leone X, con la sua affermazione che i Vangeli erano un’ ottima risorsa in favore del POTERE ecclesiastico “comodo”. Sono questi i mezzi moderni, attuali, – le lotte interne tra vipere curiali – ( terribilis est locus curialis ) per ripristinare il ” Sacrum” e ri-donarlo a una Chiesa priva di Metafisica religiosa ?

  • Enrico66 ha detto:

    Interessante notare che, fino ad ora, l’unico a mettere in dubbio la sanità mentale di Bergoglio è stato lo stesso Bergoglio.

    • Luca Monforte ha detto:

      Chi lo sa se riusciremo a mettere le mani sulla lettera del Generale dei Gesuiti indirizzata a Mons. Quarracino e che lo giudicava inadatto a ricoprire incarichi della Gerarchia ecclesiastica…

    • deutero.amedeo ha detto:

      Potrebbe essere un maldestro tentativo di autogiustificazione.

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    La salute mentale di Bergoglio.

    In primis, bisogna avere l’onesta intellettuale di dire che egli, su Lutero e AL, è effettivamente eretico. Così, molto serenamente, senza stracciarsi le vesti, come semplice dato di fatto posto dalla realtà. Poi ciascuno ne tragga le conseguenze che vuole.

    Ma è davvero da pochissimo che ho capito che la sua eresia viene dal suo stato di salute mentale. Solo pochi giorni fa mi è infatti capitato di leggere questo:

    http://querculanus.blogspot.it/2016/05/i-postulati-di-papa-francesco.html

    o meglio, non avevo mai avuto occasione né di leggere la sua Evangeli Gaudium, né di approfondire l’argomento, che ho appena scoperto, di rimbalzo, da questo intervento dell’abate Meiattini, Osb, dell’Abbazia Madonna della Scala, a Noci (FG):

    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351356.html

    Ora è tutto chiaro. Dunque Bergoglio ha gravi problemi mentali, e la cosa è dimostrata dalle deliranti affermazioni para-filosofiche contenute in EG, i famosi “quattro postulati” che io appunto non conoscevo, e per i quali rimando ai testi linkati. Bergoglio soffre di una pesante forma di psicosi. Questo spiega le disastrose incongruenze del suo pontificato, che, come si diceva, con Lutero e AL, hanno già varcato la soglia dell’eresia.

    Chissà, forse un giorno, non so quando, il fatto della psicosi di Bergoglio sarà manifesto. Mi stupisce molto che fra i tanti che hanno letto EG, non vi sia ancora chi abbia sollevato la questione della malattia mentale del papa. Da questo gli derivano sia l’eresia, sia il suo comportamento ossessivo-psicotico.

    Poi, come spesso succede, la cosa passa, in qualche modo, dal tragico al comico-paradossale…mi figuro in tutto il mondo, i gruppi di fedeli, religiosi e laici, che “studiano” EG, come ha raccomandato Bergoglio medesimo, per trarne indicazioni per il lavoro pastorale… e non si rendono conto che il testo è il frutto di una mente malata.

    Eppure, stando alla realtà, come giustappunto raccomanda nel suo testo il Pontefice regnante, se la Provvidenza ce l’ha mandato, un motivo c’è di sicuro, e direi sia, primariamente, quello di castigarci per i nostri peccati, e anche di vedere come ce la caviamo in una situazione del genere. Certo, se penso ai cardinali che lo hanno eletto… dico, ma… non lo conoscevano?… i malsani “quattro postulati” risalivano infatti a quando era ancora prete in Argentina. Boh.

    Preghiamo senz’altro moltissimo per lui, pover’uomo, e che lo Spirito ci illumini tutti, in questo momento così critico per la Chiesa e per il mondo, specie dal punto di vista della sanità mentale.

  • deutero.amedeo ha detto:

    Evidentemente nessuno si è mai preoccupato di spiegare a J. Mario Bergoglio l’importanza del feedback per il controllo dell’equilibrio interno e dell’omeostasi con l’ambiente esterno di un sistema complesso come la Chiesa cattolica.
    Norbert Wiener ( considerato a ragione il padre della cibernetica) spiegava l’importanza dell’informazione di ritorno con (più o meno) queste semplici parole: non potrò mai sapere che cosa ho detto, finché non saprò che cosa gli altri hanno capito.

    • Paolo Giuseppe ha detto:

      @deutero.amedeo
      sai che ti apprezzo sempre, anche se non ti chiamo nonnino…, ma “feedback” e “omeostasi” sono un po’ troppo per la mia modestia.

      • deutero.amedeo ha detto:

        Se non hai un buon vocabolario cerca le due parole con un motore di ricerca. Ad esempio Google.

  • Fabio ha detto:

    Francesco Primo………
    E speriamo anche ultimo!

  • Alessandro2 ha detto:

    E’ un poveretto. Come e più di me, ma in una posizione che impone una responsabilità infinitamente più grande. Per questo motivo sono semmai io, siamo noi “critici” a dover pregare per lui, nonostante l’inc***zatura che proviamo nei suoi confronti; e non viceversa.

  • Anonimo ha detto:

    Dottor Tosatti,
    lei ha fatto centro.
    Il dialogo implica non un percorso verso una nuova verità o una nuova unità sincretista..
    Il dialogo suppone a priori il riconoscimento di ciò che è già vero per poter continuare a perfezionare il Completamento del Corpo di Cristo.
    La presuppone e la riconosce la verità! Tutta intera.
    Quando manca il presupposto, il dialogo diventa litigio senza fine e senza fine. Diventa il frutto dei discorsi inutili della menzogna.
    Perché se non si dialoga a partire dalla verità tutta intera, di sempre, allora si sta dando voce al divisore.

  • Lo spettro di QC ha detto:

    Buondì Abbè. Però è interessante notare come O’Malley, nonostante la figuraccia plateale che gli ha fatto fare, sia stato confermato. Lei come se lo spiega? Secondo me erano d’accordo…

    • Lo spettro di QC ha detto:

      Scusi, completo: tendo a pensarlo anche per la veloce riapertura del caso, con tanto di invio di apposito inquisitore….

      • Ira Divina ha detto:

        Ormai la bava è arrivata alla bocca e non sanno più come ingoiarla ! Penso che ci saranno situazioni che porteranno ad una cascata a catena, Hanno cercato di insabbiare dove hanno voluto e la colpa non è solo del capo, ma di tutto un sistema che oggi sfrutta il problema ad intra per bastonare o far fuori chi è considerato scomodo o troppo fedele alla chiesa. E non finisce mica qui! Certo che la figura di m….. del capo del dopo Cile non si può cancellare così, si sente ancora dappertutto il fetore!

    • wp_7512482 ha detto:

      Non credo. Credo che O’Malley, che era il latore della lettera, abbia sentito il dovere di mettere i puntini sulle i. E credo che il Pontefice non abbia potuto che far buon viso a un gioco certamente mal gestito.

      • lo Spettro di Paolo ha detto:

        Questo è interessante. Fondamentalmente anche i Cardinali dei Dubia hanno cercato di mettere i puntini sulle I, ma è finita in tutt’ altra maniera (o non é finita affatto.

    • Ecclesia Afflicta ha detto:

      O’ Malley dimostra che basta un po’ di fermezza e amore per la verità per sbugiardare i cacciaballe. I giornalisti sono i sarti imbroglioni, ma il re è nudo.

      • Lo spettro di QC ha detto:

        Quindi vuol dire che i critici epurati non erano animati da ”fermezza e amore per la verità”?

        • Ecclesia afflicta ha detto:

          Non erano vescovi in carica. Più difficili da cacciare o rimuovere, come ha fatto con il card. Burke, spedito avanti e indietro e umiliato in tutti i modi. Poi, considerata la figura discutibile fatta in Cile ( siete tutti calunniatori, claro!), allontantare il cardinale che lo critica sul tema della pedofilia sarebbe stato imbarazzante, soprattutto negli USA. Avrebbe reso evidente il suo approccio inefficace, che oltretutto non tollera le critiche. L’impressione è che,parzialmente coperto dalla stampa favorevole, il rigore nei confronti della pedofilia sia molto diminuito rispetto ai tempi di papa Benedetto. E che il papa venga a dire, oggi che “Di venerdì, a volte lo si sa e a volte non lo si sa, mi incontro abitualmente con le vittime….” suona strano. Cosa vuol dire “si sa e non lo si sa? Se sono incontri privati, perché li pubblicizza? Per far vedere che gli sta a cuore il tema?
          http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/preti-pedofili-papa-incontra-vittime-venerdi-72a8c1ee-359a-403a-975e-dfef1fa061a2.html