SOTTO ATTACCO: LA SCURE DI REVISIONISTI E CENSORI SUI BEATI E I SANTI. TROPPO “CATTOLICI”? UN LIBRO DI MATTEO ORLANDO.

15 Gennaio 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

“Sotto attacco: La scure di revisionisti e censori sui beati e i santi” è il nuovo libro (120 pagine, Edizione Chorabooks) del giovane teologo Matteo Orlando, classe 1978, docente IRC e pubblicista che, come leggiamo nella contro-copertina, è anche studioso di demonologia cattolica. L’opera, scritta con stile giornalistico, è preceduta da un’introduzione del noto scrittore e apologeta Rino Cammilleri, che apprezza come il libro esponga “una quantità di figure da meditare una per una, in un caleidoscopio in cui una tessera non è uguale all’altra. Perché i Santi sono la prova che il Vangelo è vero e che vero è tutto quello che Cristo vi dice”.

Stilum Curiae vuole offrire, un’ampia sintesi dell’introduzione dell’autore che focalizza il libro su tre problemi seri:

– la scure scagliata da una certa agiografia “cattolica” sui fatti miracolosi avvenuti nella vita terrena dei santi e sui miracoli ottenuti per loro intercessione dopo la loro nascita al cielo;

– l’eliminazione da molte agiografie, operata da un’altra agiografia “cattolica” (o dalla stessa di prima?), della sofferenza, dei patimenti, dei digiuni, delle penitenze, delle privazioni ecc. vissute dai beati e dai santi, che certo non arrivarono all’onore degli altari “di gioia in gioia” ma tutti partecipando col corpo alle sofferenze del Cristo;

– la rimozione da molte agiografie degli interventi preternaturali nella vita dei santi.

Scrive Matteo Orlando che “La cultura moderna e contemporanea, dalla rivoluzione Luterana in poi, ha portato l’uomo al centro del mondo, staccandolo da Dio e dal suo fine ultimo. Questo ha fatto ripiegare la persona umana su se stessa, facendole perdere il senso e il significato del suo vivere qui sulla terra.

Da questa cultura sono derivati grandi mali, tanto alla persona che alla società civile (per esempio il liberismo, il materialismo, l’edonismo, il tecnicismo, lo scientismo, le consorterie, l’anticlericalismo, l’ateismo ecc.).

Dio, che è Padre buono, ha provveduto a contrastare l’ottuso egoismo umano con particolari doni (= carismi) elargiti alla sua Chiesa, attraverso la vita e l’attività di non pochi cristiani ai quali ha fornito particolari doti e sensibilità: i beati e i santi […].

Con il loro esempio e le loro fondazioni, essi hanno contribuito, e continuano a contribuire, al risanamento della società e sono modelli per tutti, anche per i non credenti “di buona volontà” […].

Tutti i secoli, per quanto burrascosi, hanno avuto i loro santi, provenienti da tutte le categorie sociali. Anche oggi ne abbiamo. Tanto per citarne due grandi, che hanno una certa risonanza mondiale, non possiamo dimenticare san Giovanni Paolo II e santa Madre Teresa di Calcutta e, naturalmente, diversi martiri (a tal proposito ricordiamo quanto diceva Pascal: «Io credo volentieri ad una fede i cui testimoni si lasciano ammazzare»).

Per la Chiesa, i santi hanno vissuto in grado eroico tutte le virtù, specialmente quelle teologali (fede, speranza e carità) e alla perfezione i consigli evangelici.

Dio, attraverso doni e consolazioni grandi, all’inizio del loro cammino spirituale, si è fatto sentire in qualche modo nella vita dei santi per poi “staccarli” dal mondo e farli “decidere” per la sequela Dei.

Conseguentemente lo Spirito Santo ha spinto i santi ad incamminarsi per la “stretta via” del Vangelo (piena d’obbedienza, d’umiltà e di tante mortificazioni).

Ciascuno di essi si è distinto per qualche particolare virtù praticata, tuttavia ogni santo:

– è stato uomo (o donna) di continua orazione;

– si è conformato alla divina volontà sopportando con pazienza ogni croce, per “dare compimento nella propria carne a ciò che manca alle tribolazioni di Cristo a vantaggio del suo corpo, che è la Chiesa” (Lettera ai Colossesi capitolo 1, versetto 24);

– ha amato gli ultimi della società per amore di Cristo, sostenuto dall’Eucaristia e dalle penitenze.

A molti di essi, inoltre, Dio ha fatto un dono che certi “moderni” teologi e certi agiografi revisionisti e censori (per non parlare di sacerdoti e di qualche vescovo e cardinale), cercano di sminuire: e cioè i miracoli.

Da sempre la Chiesa ha chiesto dei segni a conferma della vita virtuosa di un cristiano.

Da un punto di vista teologico, i miracoli sono necessari per confermare la dottrina e la fede del cristiano che ha risposto in pieno, per via dello Spirito Santo, all’iniziativa dell’incarnazione di Dio in Gesù Cristo.

In primis i miracoli sono una delle prove che i santi hanno vissuto al massimo livello la Sacra Scrittura.

Quella vera e non la “WishBible”, la “Bibbia del desiderio”, che contrassegna certa teologia odierna, cioè la Bibbia così come l’avrebbero scritta oggi certi pseudo biblisti!

Assistiamo, infatti, ad un fenomeno paradossale e contraddittorio: si afferma di volersi basare solo sulla Scrittura – spesso non definita Sacra (e non considerando neanche l’intima connessione della stessa con la Tradizione Apostolica e con il bimillenario Magistero della Chiesa Cattolica) – ma al contempo molti pseudo cattolici l’aggirano, la rimuovono parzialmente o totalmente, la ignorano o ne ingigantiscono solo alcuni aspetti, la trattano con un po’ di fastidio e, quando non risponde al loro “spirito”, che considerano lo “spirito dei tempi”, ne diventano traduttori-traditori, falsificando il senso del testo sacro e gli insegnamenti di Nostro Signore Gesù Cristo.

I miracoli, inoltre, servono per garantire il giudizio sull’eroicità delle virtù del battezzato.

La predicazione, se è vera, è confermata dai miracoli, dai segni (in greco tà semeía), cioè cose visibili; cose che si possono vedere e toccare.

Il dono dei miracoli lo ritroviamo presente nelle biografie di moltissimi santi, uomini e donne che hanno reso testimonianza, in tempi lontani ma anche vicini, a Nostro Signore Gesù Cristo, a volte fino allo spargimento di sangue, come nel caso dei martiri.

Questo almeno fino a qualche decennio fa perché, da qualche anno, una sviluppatissima corrente teologica fa di tutto, a volte riuscendoci, per eliminare dalle biografie dei santi ciò che di miracoloso hanno compiuto in vita.

Lo stesso discorso vale per le incursioni dal demonio nella loro vita, sempre più occultate in certe agiografie.

Alcuni pseudo cattolici, purtroppo, si sono spinti oltre rispetto alla quasi “proibizione” della descrizione agiografica dei fenomeni prodigiosi.

Certuni sostengono che nelle beatificazioni, nelle canonizzazioni e nel culto dei santi c’è da intravedere <un residuo anacronistico di trionfalismo religioso, estraneo o persino contrario allo spirito moderno”, arrivando ad insinuare una strategia espansionistica della Chiesa Cattolica nella “creazione” di nuovi beati e santi, una specie di “operazione di marketing della santità con scopi di leadership del Papato nella società civile attuale>.

A noi interessa rilevare, invece, che nei santi i poteri taumaturgici e i portenti compiuti sono strettamente congiunti ad un’esistenza “ricca” di grandi sacrifici, penitenze, flagellazioni e mortificazioni.

Leggendo le loro vite notiamo un grandissimo amore verso la Santissima Trinità che si manifesta nella difesa di un’istituzione voluta da Nostro Signore Gesù Cristo in persona: la Santa Chiesa Cattolica.

Rimanendo fedeli alla Chiesa e a tutti i Papi, i santi hanno risposto egregiamente alla loro personale vocazione religiosa o laicale, ricevendo da Dio anche il dono dei miracoli (già durante la loro vita terrena) e il dono della partecipazione col corpo alle sofferenze del Cristo.

Difendendo la fede cattolica diversi santi hanno dato vita a una nuova stagione missionaria di fronte alle grandi crisi della Riforma (come il fondatore dei Gesuiti, sant’Ignazio di Loyola) e della Rivoluzione Francese (come il Santo Curato D’Ars, san Giovanni Maria Vianney). Ancora, ci sono stati i santi martiri delle Chiese del silenzio nei Paesi comunisti, della guerra di Spagna (1936-1939), ecc. E poi chi non ricorda i portenti miracolosi di tanti altri santi […].

In questi nostri tempi si trovano persone, anche chierici, che non amano ciò che viene narrato nelle vite dei santi e tanto meno ne fanno diligente e amoroso studio. Non stiamo parlando delle agiografie medievali nelle quali, forse per un eccessivo senso apologetico, gli autori si lasciavano prendere la mano ed esaltavano il loro “eroe”, ma di agiografie ben documentate e frutto anche di testimonianze verificate nei processi di canonizzazione. Anche su questi testi, verificati dalla Chiesa, vi sono molti che ne mettono in dubbio il contenuto, per non dire che li deridono e ne provano fastidio, negando la storicità dei fatti.

Non ci sono motivi seri per dubitare degli eventi straordinari (documentati e ripetuti nei secoli) che sono accaduti nella vita dei santi. Considerarli leggende significa bestemmiare Dio perché egli continua, a beneficio della Chiesa e dell’umanità, ad operare nei secoli per mezzo dei suoi “servi inutili”.

Se non sono veri i fatti registrati durante la vita di moltissimi santi, dovremmo concludere che sono stati dei masochisti, dei sadici, dei depravati, degli esaltati, dei pazzi e via dicendo?

Come spiegava in una sua catechesi Padre Raniero Cantalamessa, <non si vede perché oggi il Signore debba aver cambiato radicalmente metodo e fare i santi attraverso una via diversa, lastricata di dolcezze ed esperienze esaltanti, dall’inizio alla fine. Non si vede perché e come possa farli passare di gloria in gloria, senza farli passare di croce in croce. Gesù ci ha salvati passando di croce in croce e ha fatto i santi facendoli passare di croce in croce, pur nella gioia pregustata della risurrezione>.

<Il cammino di santificazione del cristiano – ricorda il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica al numero 428 – dopo essere passato attraverso la Croce, avrà il suo compimento nella Risurrezione finale dei giusti, nella quale Dio sarà tutto in tutte le cose>.

In una Chiesa dove non c’è clima di obbedienza e di sottomissione a chi la guida, tutto è in pericolo, tutto è ambiguo; nascono le fazioni e poi le delusioni.

L’obbedienza è il marchio per riconoscere un vero cattolico. La via della santità è per tutti; ognuno di noi è chiamato a seguire l’esempio di Cristo e conformarsi alla Sua immagine, in tutto obbedienti, come Lui, alla volontà del Padre, “facendosi obbediente fino alla morte”(Lettera ai Filippesi, capitolo 2, versetto 8).

Non bisogna dimenticare che ogni cattolico nel suo cammino di santificazione è aiutato:

– dalla scoperta dell’Amore che Dio ha diffuso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo;

– dalla grazia sacramentale, donata da Cristo e propria di ciascun Sacramento;

– dall’azione liturgica;

– dalla preghiera;

– dalla carità verso il prossimo;

– dall’abnegazione di se stesso oltre che dai molteplici consigli (povertà, castità, obbedienza ecc.) che il Signore nel Vangelo propone all’osservanza dei suoi discepoli.

La Chiesa è un organismo soprannaturalmente perfetto, creato da Gesù e dotato, fin dall’origine, di tutti i poteri e i mezzi – cioè i sacramenti, la Tradizione (Sacra Scrittura + Tradizione Apostolica + Magistero), la gerarchia – per camminare da sola fino alla Parusia.

Forse uno dei motivi dell’attacco alla santità è che i santi sono l’espressione della cattolicità della fede cristiana ed espressione della Chiesa che quella fede vive, custodisce e diffonde nell’obbedienza.

Nessuna “riforma” può abolire qualcosa della Tradizione e considerare frutto di una Chiesa oscurantista tutto ciò che è stato nei secoli o negli anni passati. Quindi <è cosa utilissima pregare i Santi, e lo deve fare ogni cristiano. Dobbiamo pregare particolarmente i nostri Angeli Custodi, San Giuseppe, Patrono della Chiesa, i santi Apostoli, i Santi di cui portiamo il nome e i Santi Protettori della diocesi e della parrocchia>, ci ricorda il numero 339 del Catechismo Maggiore di san Pio X. I santi, che preghiamo perché, «come avvocati presso Dio, intercedano per noi» (Ib., n. 340) a volte ci ottengono da Dio certe grazie che chiediamo e questo, a differenze di quello che dicono molti non cattolici, non è proibito dal primo comandamento […].

Fino a pochi anni fa era una pratica comune imporre il nome di un Santo a colui che veniva battezzato. Disgraziatamente è una pratica che si sta via via perdendo a vantaggio di improbabili nomi geografici, della più assurda fantasia e, peggio ancora, di nomi cari ad altre religioni, spesso con pensieri religiosi totalmente opposti alla Chiesa Cattolica. San Pio X, nel n. 571 del suo Catechismo Maggiore spiegava che la scelta del nome di un santo era fatta per porre il bambino «sotto la speciale protezione di un celeste patrono» e per animare successivamente il battezzato «ad imitarne gli esempi», celebrarne santamente la festa e invocarlo nei bisogni”.

Scrive ancora l’autore: “Nel testo proviamo a ricordare, seppur attraverso brevissime agiografie, alcune meravigliose vite di beati e santi, che abbiamo avuto modo di studiare negli anni (Francesco Saverio Bianchi; Platone di Bitinia; Anna Katharina Emmerick; Luigi Orione; Pio V; Giovanna d’Arco; Anna Maria Taigi; Maria Goretti; Giovanni Maria Vianney; Faustina Maria Kowalska; Leone Magno; Pio da Pietrelcina; Domenico di Guzman; Daniele Comboni; Gemma Galgani; Benedetto; Anselmo Polanco; Giovanni Battista Nam Chong-Sam; Cesare de Bus; Alessandra dell’Egitto; Nikolaus Gross; Patrizio; Gertrude Comensoli; Giovanni Buralli; Sotéro; Laura del Carmen Vicuña; Villana de’ Botti; Maria Guyart; Cristina von Stommeln; Enrichetta Alfieri; Angelo d’Acri; Pavel Djidjov; Antonio Abate; Giuseppe Nascimbeni; Maria Domenica Mantovani; Colombano)”.

Il libro è arricchito anche da due appendici: Nella prima c’è una breve biografia di san Gregorio Magno e un piccolo studio sulla sua celebre Regola Pastorale e sui pastori indegni. Nella seconda si presenta una breve biografia di santa Caterina da Siena e un piccolo studio sulla sua esigente maternità spirituale.

Edito, nella sua edizione cartacea, il 12 dicembre scorso, nel giorno della memoria liturgica della Madonna di Guadalupe, alla quale il libro dedica il primo capitolo, il testo è in vendita su Amazon, ma anche su più di 100 altre piattaforme digitali come IBS, Rizzoli, Feltrinelli, Mondadori, Libreria Universitaria, Barnes & Nobles ecc. 



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32 commenti

  • wisteria ha detto:

    Per G. Rapanelli. Avendo a lungo studiato la rivoluzione francese e quella russa, ho sperimentato un sorta di automatismo nella pittura e nel disegno, fino a tracciare rapidissimamente immagini che non potevo aver visto e che solo in seguito ho da ravvisato in quadri e foto d’epoca. Sarei felice di avere il suo parere.

    • Orietta ha detto:

      La scrittura automatica non è certo un dono divino, quindi nemmeno il disegno. Consiglio fraternamente ad ambedue di starne alla larga e di parlarne con un buon sacerdote. (Non mi sembra inoltre pertinente al tema dell’ articolo).

  • wisteria ha detto:

    Per Giorgio Rapanelli.
    Non ho avuto esperienza di scrittura automatica, ma ho sperimentato qualcosa di simile nel disegno e nella pittura. Ho studiato a lungo alcuni personaggi e periodi storici, segnatamente la rivoluzione francese e quella russa e mi accaduto di tracviare rapidisssimamente immagini che solo in un secondontempo homriconosciuto in quadri e foto d’epoca. Se volesse darmi qualche lume le sarei grata.

  • Orietta ha detto:

    Riguardo la reale santità di GPII e madre Teresa esprimo forti dubbi, dopo aver conosciuto meglio la loro opera evangelizzatrice. Alcuni episodi: GPII ha aperto alle messe ecumeniche, di fatto eretiche; il santo è colui che ha condotto “in modo eroico” una vita evangelica (non mi è ancora capitato di conoscere sue eroicità); il miracolo a lui attribuito è considerato molto dubbio; si è proceduto con una strana ed immotivata rapidità alla canonizzazione, per la quale si attende un discreto lasso di tempo, a motivo di miglior discernimento e maggior prudenza.
    Madre Teresa, alla quale è doveroso riconoscere l’ instancabile dedizione agli ultimi, non si è mai impegnata nella vera e concreta evangelizzazione, richiesta anche al semplice battezzato. Essa ha sempre accettato la convivenza con gli idolatri, come se la fede Cattolica non fosse l’ unica strada per la Salvezza eterna. “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura: chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Mc 16,15-16
    Tutte queste informazioni (e non solo) sono documentate, più volte riportate in articoli di autori rispettabili ed affidabili, e facilmente reperibili in rete (nei siti non politicamente corretti).

  • Mari ha detto:

    Altro miracolo “vetero cattolico” tangibile, e di natura veramente straordinaria, è la casetta costituita da tre pareti che se ne è andata a spasso partendo da Nazaret .
    Mi ricordo quanto Padre Amort si indignasse del fatto che ormai si desse per scontato il suo arrivo come non miracoloso, ma opera di uomini e delle loro navi… “Eppure è noto che da un giorno all’altro comparve nel bel mezzo di una strada… : lo confermano anche gli scavi; chi mai piazzerebbe nel bel mezzo di una strada, in equilibrio instabile, le famose tre pareti ? ”
    Purtroppo è questa la spiegazione spacciata come plausibile da grandi cartelli esplicativi nel corridoio all’ingresso della basilica… a volte penso che alla casetta di Maria Santissima potrebbe persino venir voglia di cambiare aria, alla faccia degli pseudoiperazionalisti che non hanno il coraggio di ammettere che “…nulla è impossibile a Dio” (verità proferita da Gabriele proprio in quella casetta).
    Ho una curiosità (se qualcuno sa qualcosa in merito mi illumini…) sono mai state fatte ricerche sulla composizione della malta (o di quant’altro) “lega” le pietre giunte da Nazaret fra di loro? Non credo che sia impossibile rilevarne l’origine, se lauretana o di Nazaret, con le tecniche di indagine moderne.
    Se si potesse dimostrare che le tre pareti si sono presentate “in blocco” in mezzo a quella famosa strada, i cartelli esplicativi si guadagnerebbero un meritato posto nei cassonetti.

    • Gian ha detto:

      Se ne parla poco, quasi con imbarazzo, mi sembra, da parte di certo clero. Ricordo che me ne parlavano le suore all’asilo, forse raccontando l’evento a modo di fiaba a noi bambini di quattro, cinque anni. Particolari che rimangono scolpiti per sempre nella memoria ancora sgombra di bambini innocenti. Erano comunque gli anni cinquanta, regnante ancora Pio XII, i grandi aspettavano il 1960 per conoscere il terzo segreto di Fatima e invece si ritrovarono davanti il CVII e poi tutte le sue nefaste conseguenze, che gli intrallazzatori cercano ancora di spacciare per cose buone. Ne vediamo i frutti infatti!
      Quanto da lei commentato cara Mari mi ha fatto tornare alla mente un episodio del settembre 1988. Avevo accompagnato i miei genitori in Terra Santa, la seconda volta per me, e la nostra guida era un sacerdote di mezza età, che si scontrava continuamente con un altro sacerdote, aggregato in veste privata al nostro esiguo gruppetto di fedeli (c’erano pochi pellegrini a causa della intifada pallestinese in corso al tempo). Gli capitò di andare sul discorso della casetta di Nazareth, che ora si trova nel santuario di Loreto, e fece chiaramente capire a noi pellegrini di non credere a quanto le suore dell’asilo avevano raccontato trent’anni prima a noi bambini e a quello che la tradizione racconta. Rimasi turbato e profondamente colpito dalle sue parole in quel contesto. Non sono mai stato a Loreto, ma credo che sarà una delle cose fa dare quanto prima, non appena potrò. Io, contrariamente a quel prete, credo invece all’evento prodigioso, come credo al fatto che ci siano in giro troppi preti che hanno perso la via.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Grazie dei vostri interventi: mi avete confermato, mi avete illuminato le poche conoscenze che ho…
    Gli ex-voto… Preti cialtroni che conoscono solo ciò che dice loro la loro mente, la pazza di casa, o la mente di altri cialtroni, levano gli ex-voto dalla chiese. Basterebbe avvicinare la mano ad un ex-voto per percepire l’amore di chi lo ha donato per grazia ricevuta.
    E’ un amore che si irradia… Certo, non così potente come quello delle reliquie dei Santi. O di certe immagini di Maria col Bambino, come quella dipinta su tavola nel 1372 da Andrea da Bologna, che ha ricevuto per secoli l’amore, il pianto, la speranza, le preghiere di decine di migliaia di miei concittadini dal medioevo e fino a quando è stata esposta alla pubblica pietà nella chiesa di S. Agostino, da cui passò pure Martin Lutero, per andare a Roma, prima dello Scisma. Questa tavola ha uno spessore enorme tutto intorno a sé. Mentre un’altra immagine di Madonna con Bambino di Carlo Crivelli (1473) non ha fatto esprimere amore, e il suo valore è solo finanziario.
    Non scherzare con le “piccole magie”. Non ho visto mai i bicchieri che si muovono, ma la scrittura automatica sì… Una addirittura proveniva da Gesù Cristo, e quella che scriveva sotto dettatura alla fine credeva di essere Gesù Cristo. In Scientology si sono state una quindicina di persone che credevano di essere state una incarnazione di Gesù Cristo… Era una notizia che circolava, giustamente derisa, tra di noi . Un’altra giovane, invece, aveva scoperto materializzazioni umanoidi sotto la terra dei vasi in giardino. Le dissi di smettere con la scrittura automatica. Non smise… Sarà una caso, ma morì di cancro. Infatti, tutto ciò che avviene nei piani invisibili, poi si ripercuote nel piano fisico. E viceversa.
    Vorrei avvisarvi che tutto ciò che si scrive su STILUM CURIAE (e in altri siti) viene messo in archivio dalle centrali occulte nemiche. In base a ciò che scriviamo poi vengono fatti dei correttivi “specchietti per le allodole” per il popolo di Dio. Se non potere esporvi, temendo ricatti sul piano fisico e lavorativo, non esponetevi. Usate pseudonimi. E’ un modo per farli impazzire pure questo…
    Cosa fare allora? Già lo sappiamo. Eucaristia, Sacramenti e Sacramentali. Il Santo Rosario mi fu consigliato da un monaco buddista quando albeggiavo nel Cattolicesimo, dicendomi che noi Occidentali avevamo un potentissimo mantra adatto a noi, non dei tipo di quei mantra orientali adatti solo a loro. Il potentissimo mantra era il Santo Rosario, possibilmente in latino, per via delle vibrazioni che davano le parole latine. Consigliava la recitazione con fede, oppure bloccando la mente su quel lumicino rosso che si trova presso i tabernacoli. L’ho recitato in latino per qualche anno e sono andato avanti. L’Olio Santo per i malati, oltre ad aver salvato una mia concittadina dal suicidio, a me è servito per scaricare le tendenze omosessuali che mi stavano angariando la vita. Lo chiedevo spesso… Poi me lo hanno negato, perché consideravano le mie richieste una superstizione… Anzi, un prete mi liquidò, dicendomi “vade retro, Satana”.
    La mia ricerca è finalmente finita. Non c’è cosa da “scoprire” per le mie deboli forze mentali e spirituali superiore alla Chiesa Cattolica. Quella tramandataci, quella dei Dogmi, della Tradizione della Fede. Scusatemi i termini impropri, ma cerco di essere onesto nell’esprimermi. Vi ringrazio per l’aiuto che mi date. Non siete qui a caso. Siete/siamo stati chiamati insieme a STILUM CURIAE per questa Santa Battaglia. Dio ci benedica.
    E preghiamo per il Papa, affinché ritorni ad essere la guida dataci da Cristo.

    • Vittorio ha detto:

      Grazie per le confidenze, Giorgio. Prego per lei, preghi per me 👍 Preghiamo per tutti. Tutti siamo umani. Tutti sbagliamo. Bisogna correggersi, correggere l’errore (il peccato), ma il giudizio sulla singola anima, c è la ha Dio. Mara natha’

  • Alessandro2 ha detto:

    Ho ordinato il libro. Grazie per questa indicazione.

  • lo Spettro di Paolo ha detto:

    Lei sa come camminare sulle acque, come resuscitare un morto e smaterializza bistecche? Non le sembra di esagerare un pochino…

    • lo Spettro di Paolo ha detto:

      Il mio commento era al post di Rapanelli.

      • Ira Divina ha detto:

        Signor Rapanelli, la prego, lei sa come far sparire spettri? Ne abbiamo fin troppi!

        • Vittorio ha detto:

          😂 Rapanelli e’ terapeutico, di una simpatia assoluta: una boccata di aria fresca.
          Non per questo, non credo a cio’ che dice. Il diavolo non e’ triccheballacche. Ricordo certi racconti di padre Amorth, altrettanto incredibili.

          PS: dica la verita’, a lei (Spettro), l’ha turbata “la bistecca”, come a tutti i “nazivegani” 😉

        • Vittorio ha detto:

          😂😂😂

          Anche Rapanelli e’ limitato…😊

    • giorgio rapanelli ha detto:

      Caro Spettro,
      no, io non so camminare sulle acque, resuscitare un morto, smaterializzare bistecche, ma so perché queste cose si possono fare. Mi piace aggiungere che, se le sapessi fare non le farei, perché è un grave crimine andare contro la “realtà” della gente. Comunque, è solo una questione di vibrazioni elettromagnetiche. Se io sto vedendo il mio computer, la stanza, il mio corpo è perché la materia con cui sono formati è costituita da vibrazioni lente. Noi siamo abituati alle vibrazioni lente. Quando si va nei mondi invisibili il problema è che non si è abituati a vibrazioni molto più veloci e quindi sorgono problemi che potrebbero riflettersi anche a livello fisico. Quindi, sconsigliabile tentare di vivere in quei mondi troppo a lungo.
      Riuscendo ad aumentare il ritmo delle vibrazioni del mio computer, potrei arrivare al punto che esso prima diventa fosforescente, poi scompare. L’abilità starebbe pure dove riuscire a collocarlo, poiché penso che non possa rimanere a lungo il uno stato immateriale. Ci sarebbe il pericolo di farlo cadere in testa a qualcuno.
      Padre Pio. E’ l’essere evoluto tra i più importanti che abbiamo avuto in tutti i tempi. Usava la bilocazione. Erano in sei al mondo quelli capaci di farlo. Oggi ne sono rimasti cinque. Poiché, non frequento più certi ambienti, non sono aggiornato. Come abilità Padre Pio è stato uno dei più potenti santi di tutti i tempi. La cosa santa che più gli riusciva era di essere costantemente in preghiera. Bloccava la mente come un Buddha sul Santo Rosario. Se fosse ancora in vita ci sarebbe utile per sapere maggiori cose sul tentativo di adulterare l’Eucaristia. Possiamo essere certi che egli sta lavorando con più efficacia senza il peso di un corpo, collegato soprattutto ai suoi gruppi di preghiera sparsi per il pianeta.
      Se io fossi capace di smaterializzare un pesce, dovrei prima individuare la pescheria dove esso è; poi lo smaterializzerei e lo materializzerei di nuovo a casa mia. Allora, Gesù avrebbe saccheggiato pescherie e panifici? Non credo proprio, in quanto “per mezzo di Lui tutte le cose (formate da materia, energia, spazio, tempo) sono state create”. Egli è uno “statico”, ossia un Dio privo di materia, energia, spazio, tempo. Uno “statico” Dio è a sua volta capace di creare dal nulla materia, energia, spazio, tempo… Quindi, di creare cibo per sfamare migliaia di persone e di cambiare l’acqua in vino (senza dover svuotare le botti di qualche malcapitato).
      Camminare sulle acque?… Non porto esempi di monaci orientali. Abbiamo avuto Santi occidentali che li libravano in aria, come San Giuseppe da Copertino.
      Per chiudere, nel romanzo “fantascientifico” (ma non lo è) “Il Padrone del Mondo” del sacerdote cattolico (ex-anglicano) Robert Hugh Benson, alla fine accade “qualcosa” che condanna e “distrugge” i nemici del Cristo, utilizzando (presumo) un aumento delle vibrazioni elettromagnetiche. Benson era vissuto per del tempo nella stessa casa del pittore Austin O. Spare, di cui era amico. Spare era un esoterista piuttosto potente, che contattava entità per mezzo della magia sessuale. Naturalmente, Benson può aver conosciuto, ma non praticato la magia.
      Tornando al romanzo di Benson, mi chiedo: come è possibile “distruggere” un essere spirituale, privo di materia, energia, spazio, tempo, eliminandolo da un pianeta formato da materia, energia, spazio, tempo? L’unica risposta che trovo è: ciò che è impossibile per un essere spirituale creato, è possibile al suo Creatore increato.

      • Vittorio ha detto:

        Adoro “Rapanelli”, troppo simpatico, non scherzo. In quanto alle “tecniche” tutto puo’ essere. Come potrebbe essere che un miracolo e’ una forma di autosuggestione. No! Il miracolo viene da Dio onnipotente, e’ un segno escatologico, di una realta’ futura “dove non ci sara’ piu’ affanno, ne lutti, perche’ le cose di prima sono passate”.
        Chi non ha fede, di solito non l’acquista con i miracoli. La fede e’ un dono, che va chiesto. Pagato a caro prezzo, con il sangue di Gesu’. Ora, in questa chat mi sfogo ,bene o male. Ma….dovrei ringraziare giorno e notte Gesu’ e TACERE. Sono un peccatore, l unica cosa che ho e’ la fede. Non e’ detto che cio’ mi salvi, davanti a Dio! Pero’ oggi “sto meglio”. Ho una “scintilla” positiva, nella mia personalita’ pessimistica e scettica (scintilla termine improprio, non sono gnostico)

    • Vittorio ha detto:

      😂 Rapanelli e’ terapeutico, di una simpatia assoluta: una boccata di aria fresca.
      Non per questo, non credo a cio’ che dice. Il diavolo non e’ triccheballacche. Ricordo certi racconti di padre Amorth, altrettanto incredibili.

      PS: dica la verita’, a lei (Spettro), l’ha turbata “la bistecca”, come a tutti i “nazivegani” 😉

  • Iginio ha detto:

    Il problema è che anche i monsignori del Vaticano usciti dall’Università Gregoriana si divertono a smentire la santità di santi famosi. Ovviamente ce l’hanno con Giovanni Paolo II e con Pio X, ma non mancano di insinuare anche contro la santità di Padre Pio, don Bosco, don Orione, tanto per fare qualche nome. Col pretesto di qualche episodio inventato attribuito ai suddetti o di qualche calunnia sul loro conto – o del fatto che Giovanni Paolo II avesse nominato troppi santi senza eccessivi accertamenti e che non avesse ben governato la Curia, o che Pio X reprimesse i poveri studiosi cattolici tanto intelligenti e colti – costoro nascondono sotto lo scrupolo storiografico una tiepidezza e un orgoglio assai lontani dalla fede.
    D’altra parte, oggi come campioni di “storiografia cattolica” abbiamo Melloni o Riccardi 🙁 , per tacere di certi figuri idioti della Cattolica… Non risolviamo molto continuando a contrapporre la pubblicistica sia pur bene intenzionata e orientata, come questo libro di cui parla Tosatti, a giornali e università dall’altra. Si viene etichettati come non scientifici, devozionalisti, retrogradi ecc. ecc.

  • Lucy ha detto:

    Finisco il commento in cui mi è saltata l’ultima frase .”Anche i Santi che non sono passati attraverso il martirio , tutti i grandi Santi della Chiesa del passato e del presente fino a Giovanni Paolo II sono stati tutti fedelissimi alle Verità immutabili della Fede.

  • g.vigni ha detto:

    Domina,
    “umili ex voto”, “semplici fedeli”.
    Mc 12, 41-44, forse insegna qualcosa, ma attenzione non vi è registrazione.
    Vede i bergoglioni amano tanto i poveri per cui bisogna importarne tanti, ma è scritto che la tua destra non sappia cosa fa la sinistra, ergo vanno tenuti nascosti e non devono fare molto rumore. Si tirano fuori per qualche pic nic in cattedrale e lavanda dei piedi, molto evangelicamente corretto e televisivamente meritorio.

    G. Vigni

  • Lucy ha detto:

    L’offuscamento dei Santi e dei miracoli è finalizzato al processo verso la chiesa luteranfriendly.

  • Lucy ha detto:

    La chiesa di Bergoglio ha un problema gigantesco con i Santi ei miracoli .Stendiamo un velo pietoso su Kasper , Ravasi e altri del cerchio magico secondo i quali i miracoli dei Vangeli sono “simboli ” ; il primo a non crederci è proprio lui Bergoglio che nel 2013 in un video messaggio contro la fame nel mondo dichiarava :”la parabola della moltiplicazione dei pani e dei pesci ci insegna…..”. Parabola ? Lapsus ? Macchè ,qualche tempo dopo il 16/5/2013 ci torna su e aggrava il problema dicendo testualmente :”…non si moltiplicarono NON È LA VERITÀ (sic!) semplicemente non finirono,perchè moltiplicare può far pensare a una magia (nostro Signore è servito) no, è la grandezza di Dio che quello che possediamo non termina “.
    Vangelo rivisitato e corretto ,del resto non c’erano i registratori……
    Ultimamente a Fatima ha snobbato del tutto il messaggio della Madonna sull’inferno.
    Anche martirio è diventata una parola ostica , quello dei cristiani nei secoli passati e in questi ultimi tempi fa fatica a trovare posto nella coscienza della nuova chiesa .Perchè?Perchè evidenzia che c’è gente disposta a perdere la vita per la Fede e la Verità che NON MUTA .È uno scandalo per la chiesa relativista di oggi per cui ” la verità evolve ” e “il dogma è in cammino “che ci siano state persone che hanno scelto la morte per una Verità immutabile.
    Tommaso Moro per es.e l’arc.Johnn Fiscer sono martiri inutili e ingombranti perchè non accettarono il divorzio del re EnricoVIII.
    Di recente è uscito un film “Silence”del “cattolico ” Martin Scorzese dove si narra dei martiri giapponesi del XVI/XVII secolo in cui in pratica si sdogana l’apostasia , che non solo è buona ma fa la volontà di Dio che è ” misericordioso ” e non vuole far soffrire quei poveri giapponesi cristiani destinati a una fine atroce .Morale del film : il martirio non ha senso.Film elogiato dalla stampa cattolica senza neanche un miagolio di critica .
    Anche i Santi che non sono passati dalla prova del martirio, tutti i grandi Sa

  • deutero.amedeo ha detto:

    Santo, in primis, è un attributo, se non l’attributo, di Dio.
    È quindi un attributo da trattare col massimo rispetto, come, finora, aveva sempre fatto la Chiesa.
    L’inflazione dei santi è iniziata proprio con San Giovanni Paolo II. Ma per Wojtyla ciò aveva un senso pedagogico. La santità non è un qualcosa a portata solo dei grandi nella dottrina, come un po’ era dato per scontato nei tempi a lui precedenti, ma è a portata di tutti coloro che sono forti nella fede, eroici nella speranza, ardenti nella carità.
    Adesso, boh!

    • deutero.amedeo ha detto:

      Basterà, per essere santi, dare, per 35 euro al giorno, un piatto di pasta scotta ad un migrante?
      Forse che sì, forse che no. L’importante è essere bergogliani.

  • Nicola ha detto:

    Nella mia Parrocchia ho saputo che il secondo Parroco che ha avuto cronologicamente in ordine di tempo in cura la Parrocchia, ha fatto eliminare tutti gli ex voto. ……….Ecco cosi si eliminano ulteriormente tutti i segni di veridicità del Cattolicesimo e si eliminano i riferimenti al Cielo………..

    • Mari ha detto:

      Anche mio padre era indignato che il parroco, negli anni ’60, avesse fatto sparire da un piccolo santuario tutti gli umili ex-voto che i nostri vecchi avevano appeso alle pareti di un piccolo santuario mariano della mia parrocchia: adesso capisco che nella nuova chiesa che si andava concretizzando davano fastidio questi segni tangibili di riconoscenza per eventi che i semplici fedeli attribuivano alla benevolenza divina; gli ex-voto erano assimilati alla superstizione!

      • Giorgio ha detto:

        ….. “gli ex-voto erano assimilati alla superstizione!”
        purtroppo non solo “erano assimilati” ma attualmente sono talmente assimilati che sono spariti del tutto ovunque (!?!?).
        Se gli ecclesiastici attuali si vergognano di indossare una divisa che li identifichi nel loro ruolo, figurarsi se non si vergognano di vedere cuori e cuoricini votivi appesi alle pareti della chiesa.
        Di una cosa – per dirne una – non si vergognano: di appartenere alla schiera di coloro che si fregiano della bandiera arcobaleno, che fa tanto scic!
        Rispondi

        • giorgio rapanelli ha detto:

          Rispondo. Nessuno si faccia venire un coccolone per ciò che sto per dire. Io non ho alcuna fede per certe conoscenze evangeliche e per gli effetti che i Sacramenti procurano per l’evoluzione spirituale individuale. Io so, per ciò che ho potuto sperimentare e per ciò che ho potuto comprendere pur col semplice voto del 6 in matematica. Esistono formule matematiche e algebriche molto complesse per la magia di alto livello.
          Conosco la tecnica e le possibilità perché certi miracoli avvengono. So come è possibile camminare sulle acque e come risuscitare un morto da poco, almeno non oltre i tre giorni e mezzo dal decesso. So come è possibile smaterializzare una bistecca a New York e materializzarla di nuovo sul mio piatto. Conosco le regole della magia. Una sola volta ho fatto magia (se così volete chiamarla) in Romania nel 1974: con una catena a due sollevammo in aria per mezzo metro un pesante cuscino di cuoio pesante almeno dieci chili, facendolo ricadere a terra con fracasso. I presenti avevano gli occhio fuori dalle orbite, compresa mia moglie. Attenzione: non fate magia se poi non siete disposti a subirne le conseguenze. Infatti, dopo questo fatto i rapporti con la mia seconda moglie si deteriorarono. La notte stessa ci fu una presenza nella nostra camera. Per cui, da allora il mio consiglio è sempre stato: NON FATE MAGIA, NEANCHE LA PIU’ SEMPLICE, POICHE’ NON SAPETE QUALI ENTITA’ INTERVENGONO E, PUR CHIAROVEGGENTI, NON SAPETE SE POTETE CONTROLLARLE.
          Nel mio piccolo, quando ricevo attacchi magici notturni, utilizzo quegli antichi sistemi funzionali come l’olio e il sale esorcizzati e, ovviamente, l’acqua benedetta. Quando ne parlo con i moderni sacerdoti mi ridono in faccia. Adesso mi negano perfino l’Olio Santo per i malati, consigliato dall’apostolo Giacomo, che ristabilizza l’equilibrio elettromagnetico del corpo e CANCELLA i peccati. A mia madre moribonda un parroco di Bari ha negato l’estrema unzione e se l’è cavata con una benedizione. Lo stesso parroco ha negato la benedizione della casa perché è una “superstizione”.
          Censuratemi pure, ma a me il Bergoglio con i suoi cardinali, vescovi, parroci e presbiteri possono dire ciò che vogliono. Non mi lascio influenzare e quindi non mi fregano. Un parroco mi ha detto che il suo vescovo gli ha detto, eccetera, eccetera. A me ciò che dice un vescovo interessa poco. A me bastano il Vangelo, gli Atti, fino all’Apocalisse, che non capisco. Mentre l’Eucaristia deve rispettare le “forme”, le “formule”, chiamiamole le “tecniche”, le “chiavi”, o le password, stabilite in forma scritta perché possa permettere l’effetto stabilito dal Cristo, per mezzo dello Spirito Santo. Lo stesso vale per le formule scritte del Battesimo, oggi spesso distrutto da preti cialtroni che si inventano motivazioni e formule, non battezzando, commettendo così un alto crimine, una specie di omicidio, verso un fedele..
          Sto vivendo molto male, consapevole del danno irreparabile che questi cialtroni stanno procurando alla Chiesa di Cristo e ai fedeli cattolici. Vogliono eliminare la presenza del Cristo nel sacrificio del Golgota nell’Eucaristia. Vogliono creare degli “atei devoti”, come qualcuno ha definito se stesso. Ma non sarò mai dalla loro parte. Non saremo mai dalla loro parte. Dalla parte di questi cialtroni, figli del diavolo, non destinati alla Vita Eterna, ma alla “distruzione” spirituale. Altro che fuoco eterno. E’ qualcosa di peggio. Che mi piacerebbe farlo vedere a quel gesuita che ha negato l’inferno. Quasi, quasi, gli consiglierei di utilizzare le semplici tecniche di Aleister Crowley, per andare a dare un’occhiata in quel luogo privo della luce divina.

          • Alessandro2 ha detto:

            BISOGNA tornare al sacro e ai sacramentali. BISOGNA tornare a riconoscere la mano di Dio (e del diavolo, purtroppo) nel quotidiano. E no, non è un tornare alla superstizione, all’ignoranza, all’oblio della ragione. Al contrario: è riconoscere che la materia e la meccanica non arrivano molto in là, o in profondità se vogliamo. Non arrivano cioè alle cause ultime, delle quali ci parla solo il Signore. E questa non è ignoranza, ma somma saggezza.
            Grazie per la sua testimonianza. Ho fatto viaggiare il bicchiere da ragazzo, con una mia zia chiaroveggente, e ricordo ancora il terrore che ne ebbi quando realizzai che non stavo parlando col mio caro nonno defunto, ma con un’entità maligna che mi stava prendendo in giro. Smisi per sempre.

          • Vittorio ha detto:

            Certo che e’ un miracolo che lei abbia ritrovato la fede cattolica, come io quella cristiana. Non mi chiamo cattolico perche’ ignoro molte cose. Ad es. che Dio sia cattolico. I cattolici possono avere la via “giusta” per arrivare a Dio, ma Dio non e’ cattolico. O lo e’ nella etimologia del termine: universale. Questo io penso.
            Si, anch’io penso che Satana possa fare prodigi. Una discriminante, appunto, e’ che si prega l’entita’ di manifestarsi. Nel cristianesimo invece, Dio o la Madonna, o le anime del Purgatorio; prendono da se’ l ‘iniziativa.
            Cos’e’ la fede? E’ ragione? Chi era Gesu’, un prestigiatore?
            Per quanto mi riguarda la fede e’ “alla Frossard”. Ce l’hai, ma non sai spiegarla . Sai che e’ una follia. Tu credi che un uomo, in una remota regione della Palestina romana, e’ morto, sepolto, risorto è ritornera’. Lo credi sulla testimonianza iniziale di qualche donna (che all’epoca non aveva, validita’ legale!). Probabilmente un ex indemoniata (Maria Maddalena); cioe’ per la sensibilita’ temporanea; una malata di mente.
            Lo credi anche se Gesu’ non e’ mai piu’ tornato, se i cristiani, dalle catacombe son passati, un tempo, nel luogo del potere temporale. Quello che il loro maestro: aveva rifiutato.
            Lo credi anche se le neuroscienze o le 1000 scuole di pensiero, ti dicono che basta uno sbalzo di serotonina, per farti avere allucinazioni .
            Che grande Dono la fede!
            Diro’ di piu’, questo a livello personale, anche fosse un illusione, meglio averla, che abitare SOLI questa realta’: che e’ “realmente” un orrore senza senso ultimo e penultimo.
            Il papà Bergoglio esagera sui migranti, ma in quello e’ perfettamente ortodosso (non si distacca dal vangelo)