MARCIA PER LA VITA: DOPO IL DIKTAT DELL’ON. GIAN LUIGI GIGLI IL COMITATO ORGANIZZATORE RISPONDE ALL’ORDINE DI SABOTAGGIO.

10 Gennaio 2018 Pubblicato da

Marco Tosatti

Riceviamo e pubblichiamo volentieri la risposta che Virginia Coda Nunziante, presidente del comitato che organizza la Marcia per la Vita, scrive all’on. Gigli, presidente del Movimento per la Vita. Per capire bene di che cosa si tratta, potete leggere il primo articolo della serie qui.

“La lettera del presidente del Movimento per la Vita Gian Luigi Gigli del 19 dicembre scorso agli associati del movimento e la sua successiva lettera alla Bussola quotidiana del 9 gennaio 2018, mi obbligano a chiarire alcuni punti.

– La Marcia per la Vita, nata nel 2011, non è un movimento né un’associazione, ma un evento annuale totalmente estraneo a tutte le polemiche e dibattiti in ambito religioso e politico. Mai è stata espressa dal palco una sola frase contro il Papa o la Chiesa nel corso delle sette marce finora svoltesi in Italia. L’unica cosa di cui si occupa la Marcia è la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, senza eccezioni e senza compromessi.

– Il prof. Roberto de Mattei, citato a sproposito dall’on. Gigli, pur avendo sempre contribuito come tante altre persone e associazioni alla buona riuscita delle varie Marce che si sono svolte in questi sette anni, non fa parte e non ha mai fatto parte del Comitato Marcia per la Vita che è composto da 7 membri ed è l’unico referente e organizzatore della Marcia per la Vita al quale spettano tutte le decisioni.

– In quanto presidente del Comitato Marcia per la Vita, ho incontrato l’on. Gigli come altri esponenti di movimenti prolife al fine di assicurare un più ampio consenso possibile alla Marcia, come avviene negli altri paesi. Le testimonianze che si sono succedute sul palco hanno effettivamente espresso questa pluralità di voci ma il nostro comitato ha sempre rifiutato la costituzione di cabine di regia organizzative per poter mantenere una totale indipendenza da qualsiasi gruppo di pressione politico o ecclesiastico.

– Com’è stato giustamente osservato dal prof. Scandroglio e da altri giornalisti intervenuti nel recente dibattito, sembra a dir poco paradossale l’opposizione alla Marcia per la Vita di un Movimento che dovrebbe avere la difesa della vita nel suo DNA. Ci tengo anche a precisare che spesso mi è capitato di incontrare alle Marce all’estero, soprattutto a Parigi, i vertici del Movimento per la Vita italiano e l’ultima volta fu proprio l’anno scorso, a gennaio 2017. Mi sono sempre chiesta: come mai i rappresentanti del MpV italiano partecipano alle Marce all’estero ma non hanno mai voluto organizzare (e sono passati 40 anni…) una Marcia in Italia? E perché adesso che la Marcia esiste, vorrebbero poterla dirigere secondo la loro strategia?

– Ribadisco che nulla abbiamo fatto e faremo per dividere il fronte provita. Colgo anzi questa occasione per invitare tutti coloro che hanno a cuore la difesa della vita e condividono l’opposizione alla legge 194 senza eccezione e senza compromessi, di qualsiasi estrazione politica, religiosa o culturale essi siano, e qualsiasi siano le divergenze che si possono avere in altri campi, ad unirsi a noi il 19 maggio prossimo nel 40° anniversario della sciagurata legge che ha provocato nel nostro paese 6 milioni di vittime. Loro hanno il diritto di essere ricordate e noi il dovere di non lasciare nulla di intentato per abolire una legge che uccide l’innocente, il più debole fra i deboli.

Virginia Coda Nunziante

Presidente del Comitato Marcia per la Vita”.

Come già abbiamo espresso nel primo articolo, ribadiamo il nostro stupore, forse un po’ naif, nel constatare l’atteggiamento del Movimento Per la Vita nei confronti di un’iniziativa sicuramente politicamente scorretta, ma che altrove gode giustamente dell’aappoggio degli episcopali, Forse meno coinvolti di quello italiano in rapporti e legami politici. Dato e non concesso che alla Marcia siano interessati soprattutto gli aborriti “tradizionalisti” la responsabilità di farsi strappare da altri la bandiera di questa battaglia ricade su chi ha deciso da tempo di non sventolarla, mi sembra. Non su chi la raccoglie.



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19 commenti

  • g.vigni ha detto:

    Egregio Acchiappaladri, non mi preoccupo più di tanto, sarebbe una cosiddetta causa temeraria: Atti 26,11, in tutte le sinagoghe cercavo di costringerli con la TORTURA a bestemmiare e INFURIANDO ALL’ECCESSO contro di loro………..;
    Atti 22,20, quando si versava il sangue di Stefano……..anch’io
    ero presente ed APPROVAVO e custodivo i vestiti di quelli che lo uccidevano.
    Pare che qualche sassata di approvazione gli sia scappata di mano, prima di dedicarsi al guardaroba……

    ‘notte, G. Vigni

  • Gianmarco Sguazzardo ha detto:

    Quindi Gigli dice : “Non vengo alla Marcia della Vita perché c’è qualcuno che critica il papa”.
    È come se si dicesse che non vado alla marcia perché c’è qualche juventino o milanista ed io sono interista.
    È come se, visto che alla marcia c’è qualche musulmano, io non andassi perché sono cattolico.
    È come se non andassi perché a me piacciono le more e alla marcia ci sarà qualcuno a cui piacciono le bionde.
    È come se non andassi perché mi piacciono le rose e alla marcia ci sarà qualcuno a cui piacciono i …gigli.
    Strano modo di ragionare…poco…misericordioso.
    Complimenti per il blog.

  • Mary ha detto:

    Bella questa:
    “Sarete sorpresi quando in Paradiso verrete salutati da persone LGBT”
    Sicuramente non ci saluteranno tanti preti come lui, perché saranno altrove!

  • Lucy ha detto:

    Prendo spunto dagli ultimi tre argomenti :1) la frase di Pezzo Grosso “Buon Natale può essere interpretato come volontà di fare proselitismo.
    2) il cap.del libro di Fumaneri sulla “virilità cristiana ” intitolato ” l’intolleranza dei tolleranti “.
    3) la questione della Marcia per la vita.
    Il proselitismo è ” peccato “(Bergoglio dixit)all’interno della neochiesa, altrove può essere reato penale come documenta un bellissimo film “God don’t dead 2” che racconta una vicenda realmente accaduta in un campus universitario USA.
    Vicenda in cui si uniscono i fattori “proselitismo ” e ” virilità cristiana “.Una giovane insegnante di storia durante una lezione cita Gesù ,un allievo registra , parte l’accusa di ” proselitismo “; il senato accademico convoca l’insegnante ,le chiede di ritrattare pena la perdita del posto.
    Lei VIRILMENTE DONNA e VIRILMENTE CRISTIANA rifiuta.Si va a processo per ” proselitismo “, accusa , difesa , giuria popolare , colpi di scena .Non dico la conclusione.
    Particolare : la giovane insegnante è evangelica ; pure evangelico è il pastore che ai margini della vicenda principale viene richiesto da un funzionario del tribunale locale di consegnare il testo delle omelie tenute negli ultimi tre mesi ; il pastore consegna invece un testo in cui spiega perchè non obbedirà( viene poi arrestato).VIRILMENTE CRISTIANO in un mondo laicista che il cap. di Fumaneri definisce dell”intolleranza dei tolleranti ”
    La Marcia per la vita che si è tenuta l’anno scorso a Washington ha visto marciare ASSIEME uniti cattolici e protestanti evangelici ,presbiteriani etc ed è stata salutata alla fine dal vicepresidente Pence anche lui VIRILMENTE CRISTIANO con un bellissimo e commovente discorso.
    Il cattolico Gianluigi Gigli con i suoi anatemi e sofismi giustificazionisti dovrebbe solo andare a nascondersi.
    Ma, guarda caso,questo tipo di ecumenismo dei prolife USA è stato preso di mira da Vatican snipers e a luglio scorso è uscito un art.su civiltå cattolica( il minuscolo è voluto) intitolato “fondamentalismo evangelico e integralismo cattolico, un sorprendente ecumenismo (sic!)”, etichettato dal duo Spadaro/ Figueroa , autori dell’art.,”ecumenismo dell’odio ( doppio sic) “.I due si stupiscono che cattolici ed evangelici USA condividano obiettivi comuni come aborto, nozze gay eutanasia , educazione religiosa,e libertà religiosa, messa a dura prova durante la ” cura ” Obama e lottino IN PUBBLICO assieme.Questo apiega l’ostilità alla Marcia per la vita italiana composta da ” pluralità di voci “perchè è l’ostilità della neochiesa verso temi ” divisivi ” che vogliano oltretutto avere il diritto di incidere PUBBLICAMENTE nella società.

  • Nicola ha detto:

    Quest’anno la Marcia per la Vita dovrà di fatto dimostrare non solo contro il Mondo che si oppone totalmente alla Vita ma anche contro la stessa Chiesa Cattolica ,che con le dichiarazioni di oggi di un membro della Pontificia accademia per la Vita ,(se non sbaglio) si è aperta, attraverso il solito trucco delle eccezzioni, allo sdoganamento della contraccezione abortiva. Fuoco Amico……..ovviamente questa personalità ecclesiastica non verrà ne’ ripresa ne’ corretta . Si riprendono, si correggono e si massacrano SOLO i Ministri di Dio fedeli al vero Magistero e Dottrina di sempre della Chiesa Cattolica ( e non gli si risponde nemmeno).

  • Stefano ha detto:

    Come ho già sottolineato, intervenendo ad un altro dibattito su questo blog, ho partecipato più volte e convintamente alla Marcia per la Vita, e ho notato la freddezza, per non dire la chiara ostilità, di bergoglio a questa iniziativa, in conformità al suo atteggiamento ostile a quanto vi è di più autenticamente cattolico nella vita della Chiesa. Un paio di anni fa, all’arrivo della Marcia in piazza San Pietro, ha detto due parole striminzite di circostanza, dopo un profluvio di saluti a parrocchie, associazioni varie e gruppi, come se fossimo la bocciofila di Vettelapesca. L’anno scorso la Marcia è stata fatta fermare a piazza Venezia, snobbata patentemente dal misericordioso a corrente alternata, che si è degnato di far mandare un messaggio di circostanza dal suo Segretario di Stato. Lo stesso vergognoso atteggiamento assunto nei confronti del Family day (ero presente sia a San Giovanni sia al Circo Massimo), ostentatamente ignorato, mentre il suo “Primo Leccapiedi” galantino corteggiava la cirinnà e benediva le unioni civili.
    Gigli, che fiuta l’aria da “ottimo politico” qual’è, è interessato a stare nelle grazie di questo pessimo pontefice, che è preoccupato di piacere al mondo ed è totalmente indifferente a Gesù Cristo e alla Sua Parola. Teme, il gigli, che la sua carriera possa essere compromessa dall’avversità del citato galantino, che trova inespressivo chi recita il Rosario davanti alle cliniche abortive, e di tutta la corte di chierici corrotti, collusi con la sinistra radical chic e con i radicali, dall’immondo paglia in giù. I bambini possono pure continuare ad essere eliminati, l’importante è che non si tocchino carriere e poltrone.
    Inutile dire che lo schifo è totale. Ma, per dirla col Manzoni, verrà un Giorno!…

  • Luigi ha detto:

    Curioso in effetti che chi per sette anni non ha mai partecipato alla Marcia all’ottavo rivendichi la propria non partecipazione in base al fatto che dietro la Marcia ci sarebbero
    le Forze Oscure della Reazione in Agguato. E prima? E se non fossero emerse le suddette FODRIA quest’anno si sarebbero fatti vedere? Mah!

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Per capire qualcosa sull’argomento, da modesto villico partorito dal ruvido Appennino, mi sono documentato e ho cercato, trovato e ascoltato l’intervento dell’on. Gigli in Parlamento a proposito della nota vicenda che ha coinvolto tal Kabobo (ha ucciso tre persone e ne ha ferite due) nel maggio 2013.
    Secondo l’on Gigli la vicenda è stata la seguente:
    1) Kabobo, di anni 21, è stato sballottato dalle durezze della vita sulle nostre coste.
    2) Kabobo era a passeggio per rispetto delle nostre leggi.
    3) Infatti aveva presentato ricorso contro il decreto di espulsione.
    4) Trovarsi qui, paese straniero, da disoccupato, da disperato, può far uscire di testa chiunque.
    Dunque, cara Virginia Coda Nunziante, lascia perdere, con un interlocutore dal pensiero così profondo, non è il caso di insistere.

  • Ira Divina ha detto:

    Ormai non basta più il puzzo delle pecore (odore come lo chiama Papa Francesco), serve fare anche della Chiesa un porcile dove si sguazza nella melma di ogni genere di peccato. Poi se Dio vuole, ci pensi Lui con la Misericordia! L’opera di Satana è rendere la Chiesa un porcile.😳😳😳

    • Acchiappaladri ha detto:

      @Ira Divina
      il puzzo del porcile si sente già in effetti.

      Certamente l’Onnipotente ci penserà: ma meglio per loro che ci ripensino, finché sono in tempo, anche quelli (imbecilli e/o traditori) che stanno facendo le pubbliche buffonate come quest’ultima uscita del dr. Gian Luigi Gigli, parlamentare ex “montiano” e ora non so che cosa sia.

  • Cesare Baronio ha detto:

    …e tanto per comprendere come certi messaggi siano accolti dagli interessati, si veda qui: http://www.gay.it/attualita/news/vaticano-papa-francesco-gay

    • deutero.amedeo ha detto:

      E pensare che esistono ancora dei retrogradi testoni come me… Sembra impossibile ma è da quando ero poppante che mi piacciono le donne e non sono ancora riuscito ad aggiornarmi.

    • g.vigni ha detto:

      Con rif. al (diversamente) padre Martin
      Vanno alla grande gli chef, grandi maestri nel rigirare la frittata, cordon bleu.
      Forse è ora di tornare alla casalinga, solo buon senso e succulenti frittate, giuste, equilibrate, odorose.
      In sintesi: basta coi sepolcri imbiancati . forse esteticamente gradevoli, ma pieni di marciume.
      S.Pietro era un’energumeno incazzoso e talora vigliaccone, S. Matteo, estortore, S. Paolo, assassino e torturatore, S.Agostino, giocatore e puttaniere……..e ci sono moltissimi altri stinchi di santo.
      Solo che a costoro, un bel momento, si è acceso il cervello e guarda un po’, hanno virato verso la santità.
      Hanno smaltito il marciume, espiato e messo mano all’incenso, all’oro e alla mirra.
      Dicono i franciosi: c’est la mèrde qui fait fleurir la rose *. Però ci vuole buona fede e pollice verde.
      I casi, di cui sopra, sono noti per la santità e non per la mèrde.
      Ergo non si glorificano, legittimano, i ladri, gli assassini, i puttanieri e via vomitando.
      Padre Martin, padre lo dico obtorto collo, cosa vuol dire e chi se ne frega se ci sono o sono stati, ante santità, in volgare, dei busoni, bu’aioli, culatoni, froci, bolici, ricchioni, arrusi, politicamente corretto, gay ?
      Padre, sempre obtorto collo, San culo non è contemplato e nemmeno ammesso, se ne faccia una ragione.
      Amen, αμήν, אמין

      G. Vigni

      Nota * Dieu, pour nos sens, créa les fraîches roses,
      Le papillon aux brillantes couleurs,
      Les gais refrains pour les esprits moroses,
      Et pour nos culs, il fit les vidangeurs !

      O, vidangeur à l’allure morose
      Moque-toi bien du vil qu’en dira-t-on,
      C’est la merde qui fait fleurir la rose
      Honneur et gloire à tous nos beaux étrons.

      • terzoc ha detto:

        Chapeau.

      • Acchiappaladri ha detto:

        @g.vigni
        “padre” smettiamo di dirlo: casomai reverendo, perché riveriamo comunque la consacrazione di quelle mani, anche se insozzate.

        Il disgraziato (letteralmente: avendo al momento rifiutato la Grazia a quanto risulta dal suo pubblico comportamento) gesuita attivista omosessualista rev. James Martin (che non risulta essere stato ammonito dalle competenti gerarchie ecclesiastiche, né tanto meno sospeso a divinis o scomunicato come sarebbe già accaduto nei primi 19 secoli della Chiesa) è stato cristianamente corretto pochi giorni fa dal giovane vescovo USA mons. Paprocki che sembra essere al momento uno dei pochi non timorosi di comportarsi da vescovo cattolico.
        Vedi:
        https://abyssum.org/2018/01/09/bravo-bishop-thomas-john-paprocki-the-man-who-should-have-been-appointed-archbishop-of-chicago/

      • Acchiappaladri ha detto:

        @g.vigni

        dimenticavo: per non rischiare una denuncia per diffamazione dal suo avvocato 😉 🙂 consiglio di rettificare gli addebiti a Paolo di Tarso:
        più che “favoreggiamento di omicidio” in base ai documenti disponibili non gli si può addebitare 😉

  • Cesare Baronio ha detto:

    Mi piacerebbe chiedere al presidente del Movimento per la Vita Gian Luigi Gigli se ha intenzione, con pari sollecitudine e tempestività, d’esprimere la ferma condanna per le affermazioni del gesuita James Martin, membro della Pontificia Accademia per la Vita, a proposito della moralità della contraccezione, basata – a suo dire – su Amoris Laetitia.

    Stupisce che la sensibilità e la suscettibilità nei confronti della parte più sana del laicato cattolico non trovi analoga se non maggiore applicazione nei confronti di personaggi che si pongono pubblicamente contro l’insegnamento costante della Chiesa, i quali uniscono alla scandalosa difesa di pratiche illecite e peccaminose l’indecorosa partigianeria verso la lobby GLBT, alla quale riesce difficile ritenerli estranei.