FINE VITA E DAT: LA VOCE CHIARA DEL VESCOVO DI TRIESTE. TROPPI CATTOLICI HANNO TACIUTO. “I PONTI NON FONDATI SULLA VERITÀ NON REGGONO”.

15 Dicembre 2017 Pubblicato da

Marco Tosatti

È consolante in certi momenti, in certe situazioni, sentire una voce forte e chiara, che non ha paura di dire la verità. A fronte del silenzio imbarazzato, che ben potrebbe essere accusato di complicità, dei balbettamenti, delle prese di posizione fatte perché ci si aspetta che si prenda posizione, e niente di più; quando un vescovo descrive con impietosa lucidità la realtà morale del Paese, beh fa piacere. Ci riferiamo al comunicato che ha reso pubblico l’arcivescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi, che rilanciamo qui sotto.

Approvata la legge che apre all’eutanasia

Dichiarazione dell’Arcivescovo Giampaolo Crepaldi

 

Giovedì scorso14 dicembre il Parlamento italiano ha approvato la legge cosiddetta sulle DAT che apre all’eutanasia, persino in forme più accentuate che in altri Paesi. Durante la fase della discussione in Parlamento e nel Paese anche io, come vescovo e come presidente dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân, ero intervenuto, insieme ad altri, come per esempio il Centro Studi Rosario Livatino, per mettere in evidenza la gravità del contenuto di questo testo di legge. Purtroppo ha prevalso un’ideologia libertaria e, in definitiva, nichilista, espressa in coscienza da tanti parlamentari. Così l’Italia va incontro ad un futuro buio fondato su una libertà estenuata e priva di speranza. Questa legge si aggiunge ad altre approvate in questa triste legislatura che hanno allontanato la nostra legislazione sulla vita e sulla famiglia dalla norma oggettiva della legge morale naturale che è inscritta nei nostri cuori, ma che spesso i piccoli o grandi interessi di parte e le deformazioni dell’intelligenza nascondono agli uomini. Coloro che con grande impegno stanno smantellando per via legislativa i principi della legge morale naturale, che per il credente è il linguaggio del Creatore, non sono però in grado di dirci con cosa intendano sostituirne gli effetti di coesione sociale in vista di fini comuni. La libertà intesa come autodeterminazione, che questa legge afferma ed assolutizza, non è in grado di tenere insieme niente e nessuno, nemmeno l’individuo con se stesso.

Preoccupa molto che in questa legislatura leggi così negative siano state approvate in un contesto di notevole indifferenza. Esprimo il mio compiacimento e sostegno per tutti coloro che si sono mobilitati, con la parola, gli scritti ed anche con le manifestazioni esterne, per condurre questa lotta per il bene dell’uomo. Devo però anche constatare che molti altri avrebbero dovuto e potuto farlo. Questa mia osservazione vale anche per il mondo cattolico. Ampie sue componenti si sono sottratte all’impegno a difesa di valori così fondamentali per la dignità della persona, timorose, forse, di creare in questo modo muri piuttosto che ponti. Ma i ponti non fondati sulla verità non reggono.

In momenti come questo può prevalere un sentimento di scoraggiamento. E’ comprensibile. Tutto si paga in questa vita e le pessime leggi approvate produrranno sofferenza e ingiustizia sulla carne delle persone. Si ha l’impressione di doversi ormai impegnare per ricostruire dalle basi un alfabeto che è stato disarticolato. Nel contempo, occorre anche ricordare che la storia rimane sempre aperta a nuovi percorsi e soluzioni e che nella storia ci si offrono sempre nuove possibilità di recupero e di riscatto. Recupero e riscatto che non ripagheranno, umanamente parlando, le ingiustizie provocate e subite, ma che permetteranno di non consentirne di nuove. Non dimentichiamo che c’è la storia, ma anche il Signore della storia. In Lui confidiamo per essere pronti alle nuove occasioni che Egli ci metterà davanti.

+ Giampaolo Crepaldi



Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa”.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina.

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

30 commenti

  • Giorgio Pribetti ha detto:

    Gentili Amici,
    Tanti sono i pensieri che mi vengono dopo aver letto le vostre riflessioni. E sono (quasi) tutti pensieri positivi. Non mi sento più parte di questa Chiesa (sempre con la C) ma non posso fare a meno di quello che il Cristianesimo mi ha insegnato e per il quale combatterò fino alla morte. Per questo ringrazio il Padre di averci fatto incontrare figure come Mons. Crepaldi, e (poche) altre, che ci possono guidare sulla vera strada. Ieri, dopo aver rinunciato a partecipare alla SS. Messa per tanti mesi mi sono riconciliato col Padre e, di fronte al SS. Sacramento della Confessione, mi sono trovato a meditare sul fatto che, se lo Spirito Santo ci ha imposto questa terribile prova, nominando come nostra Guida un uomo che ci avrebbe potuto portare alla “definitiva rovina”, è perché vuole metterci alla prova. Vuole da noi una risposta forte al lavoro che il nemico ci sta costringendo a iniziare. Per questo dobbiamo essere uniti, per questo dobbiamo pregare e, soprattutto, unirci. Nella Santa Chiesa del Padre non c’è posto per tradizionalisti e riformisti. La Chiesa è Una. Abbiamo solo bisogno di essere Cristiani – per troppo tempo, al Credo, mi sono rifiutato di affermare questa Unità, “… Credo nella Santa Chiesa Cattolica…”, ma è stato un mio errore, e penso di averlo ben compreso. E me ne pento. Ma ho bisogno di una Guida e, soprattutto, del Vostro aiuto. Per questo, credo, è arrivato il momento in cui ognuno di noi, secondo le proprie forze e disponibilità, sappia affrontare la dura Guerra che le forze del male ci hanno costretto a combattere. E, sotto la guida di persone illuminate e capaci, Mons. Negri, Mons. Crepaldi, Antonio e Giorgio in primis, condividere con loro un nuovo cammino, molto arduo, lungo e sempre più difficile. Dove non ci saranno Feriti, ma Martiri. Veri Martiri che la Fede in Nostro Signore ci porterà a essere. Questo è quanto ci viene richiesto. E in questo io voglio essere Testimone e Presenza.
    Basta con le parole, Testimonianza e Presenza devono essere le nostre uniche Forze. Restiamo uniti nella Preghiera e preghiamo il Padre che ci illumini in questo Disegno. E con le (poche) forze che abbiamo, ma con la certezza che la Chiesa supererà anche questo drammatico momento, uniamoci e, insieme, combattiamo.

    IO CI SONO.

    Un caro abbraccio a tutti
    Padre Nostro, che sei nei Cieli, ….

    Giorgio

  • salvatore porro ha detto:

    Cari signori Andrea e Sergio,
    non intendo e non ho le capacità di prendere le difese dell’Arcivescovo Mons. G. Crepaldi sa difendersi da solo.
    Vi dico con cognizione di fatto e di constatazione che è un vero “gladiatore” nel difendere i “principi non negoziabili”, della difesa della Dottrina Sociale della Chiesa, difensore della vita, dalla nascita alla dipartita naturale e del matrimonio tra un uomo e una donna.
    Purtroppo è voce di uno che grida nel deserto.
    Ave Maria a tutti.

  • Mauro ha detto:

    Magari fosse solo “sedicente”. Il fatto è che ‘colui’ svolge effettive mansioni da capo, da boss direi addirittura.
    Sta rivoluzionando con metodo la Chiesa rivoltandola “a sua immagine”. Umanamente ci sarebbe solo da disperare: questo però sarebbe peccare perchè vorrebbe dire mettere in discussione il non prevalebunt: la garanzia che il Signore Gesù ha dato a Pietro e – per il tramite della Scrittura e del Magistero Apostolico – è stata trasmessa alla sua Chiesa attraverso i secoli.
    Si tratta di mettere alla prova la nostra Fede: e sarà opportuno chiedere la necessaria forza a nostro sostegno perchè è assai probabile che la restaurazione della Chiesa non sarà indolore.

  • Daniele ha detto:

    Volevo anche ricordare Che se a Roma si vende la marijuana perché la legge non e’ chiare hanno fatto la legge dopo Che don bergoglio ha fatto Una conferenza in vaticano per liberalizzare le droghe leggere. Cosi e avvenuto per la legge per il fine Vita. L’hanno fatta dopo il pronunciamento di don bergoglio. E quando Carlo carretto si dichiaro a favore del divorzio in italia ci fu il referendum. Ore siccome la curia e quasi sempre il comune anche il vaticano corrisponde al parlamento. Pero danno sempre pronunciare quello di spicco nella rapresentanza cattolica. Cosi loro hanno meno colpa, in realta’ sono tutti uguali. Pero un massone a capo della chiesa fa loro molto comodo…! E don bergoglio non e’. Solo questo, purtroppo…..!

  • salvatore porro ha detto:

    Egregio signori Andrea e Sergio,
    vi sbagliate perchè non conoscete l’Arcivescovo-vescovo Mons. Giampaolo Crepaldi. E’ uno dei pochi ecclesiastici rimasti a difendere I PRINCIPI NON NEGOZIABILI, la Dottrina Sociale della Chiesa, la Vita dalla nascita alla morte naturale, al matrimonio quello tra un uomo e una donna. ecc. ecc.
    Crepaldi:… è una “voce di uno che grida nel deserto”.

  • Teresa Grandi ha detto:

    Grazie mons. Crepaldi, finalmente un Vescovo con schietti, evidenti attributi alla don Camillo!
    La confusione sta diventando incomprensibile e insopportabile nella nostra Chiesa.
    Molti nostri sacerdoti, per i quali prego ogni giorno come anche per i vescovi e il Papa, non si pronunciano sui problemi scottanti del nostro tempo: sono sfuggente, ambigui, accolgono tutto e tutti senza mai giudicarne peccato e male, non ci insegnano più.
    Ma sanno proteggersi sapientemente dietro un alone di falsa mitezza apparendo così, ai più ingenui, venerandi e reverendi monsignori .
    Ognuno di noi ha urgente bisogno di chiarezza per discernere il bene dal male, la buona legge da quella cattiva, ma loro non vogliono esporsi e le loro noiose omelie si limitano a una stanca lettura del Vangelo.
    Il loro comportamento è il maggior responsabile delle chiese e dei seminari semi vuoti o vuoti.
    Che pastori sono se non sanno proteggere le loro pecorelle dal pericolo?
    Pensano di salvare così le anime a loro affidate?
    In questo modo dubito seriamente che salveranno la propria!
    Terry

  • Sulcitano ha detto:

    Da Cristiano ottimista, voglio sperare e credere che alla voce potente di mons. Crepaldi si uniscano tante altre voci di Cardinali, Vescovi e Presbiteri . Non saranno lasciati di certo soli. Perché,a Dio piacendo, il confuso laicato, si scuotera’ e di buona lena si muoverà lodando, incontro a Maria e alla vera Chiesa di Gesù nostro Signore.
    SIA LODATO GESÙ CRISTO!

  • AnnaMaria CARMINELLI ha detto:

    Finalmente! GRAZIE Em. Mons. Vescovo CREPALDI!
    La Sua voce mi ha rincuorato! Pensavo di essere l’ unica Cattolica a
    contestare prima la proposta di legge ed ora la legge. La vita é un dono che ci ha dato il Signore Dio Padre Nostro e solo LUi ce la può TOGLIERE. Così mi hanno insegnato anni fà al Catechismo e così continuo a pensare ed a credere. Sono dells Sua Diocesi, felice di averla come VESCOVO!

  • Mary ha detto:

    Abbiamo bisogno di un giudizio chiaro e ben fondato per accompagnarci nel cammino, ma dobbiamo renderci conto che il compito di ricostruire la Chiesa e’ ormai sulle spalle dei laici

  • Franco ha detto:

    Ringrazio questo vescovo che alza la voce contro l’iniquita’ dilagante. E’ di questi pastori che I credenti hanno estremo bisogno in quella battaglia contro il male che opprime noi, le nostre famiglie, I nostri figli, e le generazioni future.
    Abbiamo bisogno che I nostri Vescovi si …”compromettano” per dire chiaro e tondo anche ai credenti che non e’ piu’ il tempo dei tiepidi.

  • Andrea ha detto:

    Dichiarazione coraggiosa di questi tempi ma un po’ tardiva.

    • sergio ha detto:

      Ma quale coraggioso. Un po’ di chiacchiere inutili giusto per far finta di essere cattolico. Poteva intervenire prima in maniera più decisa e polemica ma non lo ha fatto. Poteva farlo ora accusando il vero colpevole: papa (?) Francesco e non lo ha fatto. Ora fa il moralista. Questi fanno il gioco delle tre carte. Uno dice no, uno dice si, uno dice boh. Come disse Totò: Arcivescovo ma mi faccia il piacere. Ecco appunto ci faccia il piacere di tacere che è meglio.

      • Salvatore Gilotta ha detto:

        Parli senza cognizione di causa e solo per dare aria ai denti. Quanto ha fatto questo Vescovo per la diocesi di Trieste lo sappiamo solo noi

      • Luca ha detto:

        Mi piacerebbe poi sapere il sig. Sergio e la cellula italiana della sua setta, cosa abbiano fatto o detto e con che forza.

      • Claudia ha detto:

        A pensare male spesso si azzecca, ma non è molto cristiano, il criticismo non cambia il mondo,solo la Speranza (via), Fede (verita), e la Carità che è vita!

      • Daniele ha detto:

        Certo don bergoglio e’ il primo responsabile!!!

  • rosario ha detto:

    Salve ,io sono sconcertato dal fatto che nessuno tra vescovi e cardinali si nascondono x vigliaccheria ,e non attaccano apertamente bergoglio !Si perché e propio lui il malefico traditore che sta distruggendo la Chiesa.

    • Anna De Vito ha detto:

      Non capisco come mai i cattolici, preti,consacrati e non, non scendono in piazza per fermare questo scempio . Un giorno Dio chiederà conto anche a noi

      • Mauro ha detto:

        Beh, fra qualche mese dovremo fare nuovamente la dichiarazione dei redditi.
        Buona parte dell’8%o mi sa che chi comanda nella “chiesa cattolica di questo mondo” se lo potrà sognare quest’anno, per come la vedo io.
        Il denaro per certi “ambienti religiosi” è un argomento sensibile; forse uno dei pochi ai quali siano disposti a prestare veramente attenzione.
        Penso che la “Penitence” per tre volte invocata della Immaculada Councepciou apparsa a Lourdes, farebbe molto bene a tanti di lor (mon)signori.
        E già che ci sono vorrei citare un proverbio lombardo : “I dané fa danà” – “I denari portano alla dannazione”.
        Chi ha orecchie per intendere intenda, gli altri in.. roulotte

  • BrokenOutInLove ha detto:

    “I ponti non fondati sulla verità non reggono”. Una frase tremendamente efficace e veritiera.

    Personalmente credo che, in un tempo, Scrittura alla mano, rassomigliante al Diluvio e all’empietà di Sodoma e Gomorra, il Signore sia al lavoro.

    Anche se tutto sembra andare allo sfascio e alla deriva credo che Gesù stia agendo, spargendo enormi grazie a chi resta fedele a Lui, alla sua dottrina immutabile nel tempo.

    Del resto, se si osserva attentamente, c’è un numero di persone che si sta mettendo di traverso contro la cultura dominante relativista, nichilista, materialista ed edonista, ponendosi a difesa della fede senza temere l’ostilità e la derisione del mondo.

    Penso, e soprattutto spero, che si stia formando quel piccolo gregge che un domani salverà la fede nel momento più aspro della battaglia contro le forze anticristiche.

    La speranza è che questo numero di fedeli cresca di dimensioni, salvando più anime possibili. Direi, quindi, di restare saldi nella fede e andare avanti con Gesù e Maria, usando le potentissime”armi” della nostra religione: Eucaristia, Vangelo e Rosario.

  • Lucy ha detto:

    Documento di mons.Crepaldi splendido .Vorrei sottolineare questo passo “….leggi approvate in questa triste legislatura che hanno allontanato la nostra legislazione sulla vita e sulla famiglia dalla norma oggettiva della LEGGE MORALE NATURALE “. Mons.Bruno Forte uno dei vescovi piu` vicini a Bergoglio ha detto :” Bisogna accantonare la LEGGE MORALE NATURALE perche` e` diventata INCOMPRENSIBILE.
    Incomprensibile a chi? A lui ? Ai chierici della nuova chiesa ? Al mondo a cui si aprono le porte ?
    Ricordo che al liceo il nostro prof. di greco ci dette da tradurre dei brani del ” giuramento di Ippocrate ” e poi ce lo lesse tutto.Questo giuramento pronunciato fino a qualche anno fa al momento della laurea in medicina era molto impegnativo per la deontologia del medico ; oggi e` in vigore il giuranento di Ippocrate annacquato per tenderlo compatibile con le legislazioni dei cosiddetti ” diritti civili “.Ieri con la legge sull’aborto oggi con le DAT.
    Eppure nel testo greco antico c’e` l ‘ idea eterna ( siamo in una societa` precristiana) che la vita sia un bene in se`dalla nascita alla morte, malattia e vecchiaia inclusi.
    Ippocrate da medico agiva sulla base delle idee morali innate della legge naturale E` cosi` difficile capirlo?Tutti noi allora , ed eravamo ragazzi , lo capimmo, anche perche` eravamo all’interno di un ‘altra Chiesa , e lo trovammo bellissimo.Mons.Forte non lo capisce? Allora questo spiega perfettamente tutto quello che di disastroso sta succedendo nella chiesa e di riflesso nella societa`.

    • Mari ha detto:

      Quello che è stato fatto col giuramento di Ippocrate lo si sta con la morale cattolica (veramente lo si è già fatto, ma adesso lo si vuole ufficializzare)

      “Questo giuramento pronunciato fino a qualche anno fa al momento della laurea in medicina era molto impegnativo per la deontologia del medico ; oggi e` in vigore il giuramento di Ippocrate annacquato per tenderlo compatibile con le legislazioni dei cosiddetti ” diritti civili”.

      Vero! E’ lo stesso processo di modernizzazione che viene imposto a noi cattolici, come prima ai medici…
      Grazie, Lucy, una riflessione preziosa: con la scusa della “modernità” vogliono disumanizzare la vita.

    • Daniele ha detto:

      Non lo vogliono capire, e’ un po diverso!

  • Promoveatur et removeatur ha detto:

    Gesu’ era piu’ laico dei preti di oggi imho. Avete paura dell’Islam? Pensate un po’ data la presunta laicita’ di questo stato, se ci impongono i loro!!!

  • Ecclesia afflicta ha detto:

    Il vescovo di Trieste dice:
    “…. il mondo cattolico. Ampie sue componenti si sono sottratte all’impegno a difesa di valori così fondamentali per la dignità della persona, timorose, forse, di creare in questo modo muri piuttosto che ponti. Ma i ponti non fondati sulla verità non reggono.”
    A chi si riferisce? Il mondo cattolico è guidato dal papa, che elogia Emma Bonino, una dei maggiori promotori della legge e che ha pianto di felicità quando è stata approvata. Accuse all’aria non servono. Il vescovo deve dire, con parresia, che la responsabilità dell’afasia della chiesa su questi temi è tutta del papa regnante.

    • Ernesto Loi ha detto:

      LA CHIESA CATTOLICA NON HA PIÙ PRESA SUI FEDELI.L’EVOLUZIONE DELLA SOCIETÀ INDUCE MOLTI A VIVERE LIBERAMENTE E DI FRONTE ALLE NUOVE LEGGI SULLE UNIONI CIVILI O SUL FINE VITE LA CHIESA CERCA DI CONDIVIDERLE PER FAR IN MODO DI NON ABBANDONARE COMPLETAMENTE L’ UMANITÀ CHE NE FA PARTE.IL CLERO OLTRANZISTA CHE VI SI OPPONE RISCHIA IL COMPLETO ABBANDONO DEI FEDELI PER LA LORO CHIESA FUORI DAL TEMPO

      • Ecclesia afflicta ha detto:

        @Ernesto
        Non sono d’accordo con la tua analisi. Condividere legge antievangeliche non significa “non abbandonare completamente l’umanità” a se stessa, ma semplicemente tradire l’umanità.
        Se la Chiesa deve diventare una specie di Partito Radicale in preghiera, con il papa e i suoi scagnozzi che incensano la Bonino e Pannella, non vedo quale sia il servizio all’umanità. Anche perché gli uomini non sono così stupidi, fra una Chiesa che imita i radicali e i radicali originali sceglierei i secondi, che almeno sono autentici, e non dei pagliacci in paramenti.

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    “le prese di posizione fatte perché ci si aspetta che si prenda posizione, e niente di più.”

    Esatto, caro Marco. Dobbiamo prendere atto, ma serenamente, senza stracciarci le vesti, proprio come dato storico di fatto, che questa CEI, ma anche tanta parte di questa Chiesa dove il Pontefice regnante ha da poco fatto un discorso che tirava la volata all’eutanasia, e comunque ha detto che la Bonino e Napolitano sono dei “grandi italiani”, è andata a male.

    A noi resta il lavoro di convertirci, questo è il punto, nella nostra vita personale – perché il giorno del giudizio sarà individuale per ciascuno di noi – pregare, e operare nella carità.

    Grazie a S.E. mons. Crepaldi, che però a suo tempo ha espresso apprezzamento per don Milani:

    http://www.lastampa.it/2015/01/24/vaticaninsider/ita/recensioni/don-milani-e-papa-francesco-lattrazione-della-testimonianza-R8YHQeYfs41DkMET0QeRTP/pagina.html

    …che invece era un “desperado”:

    https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/2017/06/22/supplica-al-papa-santita-non-vada-a-barbiana-lepilogo/

    …ma, come dicevano in quel famoso film, “nessuno è perfetto” ;-)))

  • Alessandro2 ha detto:

    Sia lodato Gesù Cristo! Un Vescovo! Adesso vediamo dove lo confina il suo sedicente capo.