RVC E LE INTERVISTE DI GALANTINO: SI PREOCCUPA DI PARTITI E IUS SOLI E NON DELLA CHIESA, DOVE NON VA PIÙ A MESSA NESSUNO…

23 Novembre 2017 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi, questa volta Romana Vulneratus Curia (RVC per amici e non) è assolutamente al vetriolo. E ne ha ben donde…Fra le intimazioni del Pontefice regnante sull’uso dei cellulari alla guida, e le interviste del segretario dell’Ufficio Affari Anche Religiosi del PD (UAAR, già CEI) mons. Galantino restare calmi e compassati non è cosa semplice. Ma eccovi RVC al suo meglio:

“Scusi se la importuno ancora e in breve tempo, caro Tosatti, ma nonostante il recente lamento di papa Francesco sul “crollo dei fedeli a Messa negli ultimi quattro anni”, avvenuto nonostante l’apertura di Amoris Laetitia, il non voler giudicare, la propaganda mediatica alla nuova chiesa (di Karl Rahner, come l’ha definita il filosofo Stefano Fontana), in Chiesa ci si va solo se ci sono opere d’arte da vedere, come fosse ormai solo un museo. L’8per mille alla Cei diminuisce, ma non per l’impoverimento degli italiani. Il numero di dissidenti (disprezzati) cresce esponenzialmente e le “correzioni” si moltiplicano in varie forme. Persino il mondo più laico o laicista comincia a preoccuparsi che si stia confondendo il male con il bene. Ciononostante, da una parte, il papa rimprovera che guida l’auto parlando al telefono (secondo le istruzioni dell’ONU date per commemorare la giornata delle vittime della strada) facendo basire mezzo mondo, e passi.

Ma Galantino invece che fa per sopperire al crollo dei fedeli a messa? Se la piglia con i partiti politici, vuoi vedere che teme che l’8per mille glielo tolgano del tutto? Il nostro Galantino (si veda Corriere della Sera, mercoledì 22 novembre, pag 9) in una delle solite sue interviste, illuminanti e ponderate, fondamentali per la vita della Chiesa (Chiesa che ormai più che soffrire, è in rianimazione), dichiara a Cartabianca “A giudicare dal grande astensionismo delle recenti elezioni, ultime quelle di Ostia, mi sembra che (i partiti) non vengano più considerati punti di riferimento, e non mi fa piacere”; poi ancora: “Si fatica a trovare partiti che siano portatori di idee e progetti che riescano a tenere in piedi la voglia di andare avanti; e parlando dello ius soli: “I nostri giovani sono increduli rispetto alle motivazioni date per rimandarlo” (ma chi sono questi ‘nostri giovani’ ?). Ma l’astensionismo alla Santa Messa non preoccupa il Segretario della Cei? Io direi, parafrasandolo (se fosse possibile riuscirci, io non sono Crozza ), che <a giudicare dal grande astensionismo alla messa, mi pare che Galantino & Co. non sia più considerato punto di riferimento> e continuerei dicendo (sempre parafrasandolo): <Si fatica a trovare nella chiesa di Galantino idee e progetti che tengano in piedi la voglia di frequentarla>. Non commento ulteriormente, caro Tosatti, vado a pregare che Papa Francesco possa rifare il sogno di San Giovanni Bosco ( 862), quello delle due colonne in mezzo al mare (chi non lo conosce è pregato di andare a cercarlo su internet e divulgarlo, al più presto e a più persone possibili )”.



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32 commenti

  • Mario Gallo ha detto:

    Mi dispiace moltissimo che Vescovi e Sacerdoti non possano opporsi o mettere in dubbio quello che dice il Papa senza rischiare di essere allontanati . Si avverte un clima di dittatura . Molto molto triste , come tutte le dittature .

  • PG ha detto:

    Galantino deve pregare di più e chiaccherare di meno

  • deutero.amedeo ha detto:

    Io non ho avuto la vocazione di farmi prete. Ma se l’avessi avuta oggi protesterei per questa chiesa che ormai è diventata la chiesa di Papa Bergoglio. Ormai la Chiesa, nell’immaginario popolar-collettivo e’ papa Francesco. E se non conta più niente essere un vescovo o un parroco, figurarsi quanto conta essere un semplice curato. Meno di niente. E sì che se uno ha un peccato che gli pesa sulla coscienza non è necessario che vada a Roma; basta che vada dal curato… trascurato e con animo contrito si confessi e chieda perdono . Ed è tutto fatto. Evviva il caro, antiquato, ma sempre necessario, seppur trascurato, curato.

    Già, rivoglio la mia chiesa. Quella del curato che fiutava tabacco, odorava di tabacco e trascorreva le sue serate passando di famiglia in famiglia, e , al caso, accettando un bicchiere di vino o partecipando ad una partita a carte. E magari tra una scopa e una briscola trovava il momento giusto per intonare la dolce melodia del Rosario, per ottenere dal proprietario del calzificio l’assunzione di un povero disoccupato, per convincere una donna che già aveva tanti figli ad accettare con amore anche il nuovo venuto senza abortire.Perché allora la Grazia non veniva dalla televisione ma dalla presenza dell’uomo di Dio, nelle vie del paese e nelle nostre case. Senza orpelli e senza proclamazioni cariche di retorica ecclesiale e di dubbia autenticità come oggi.

    E non credo nemmeno che la liberazione dei poveri e degli oppressi possa avvenire per opera di un uomo solo, per quanto riverito, applaudito e potente egli sia. Come avvenne per il popolo di Israele quando fu liberato dalla schiavitù dell’Egitto, e’ Dio che libera i popoli, ma è necessario che i popoli ritornino a Dio. Questo è ciò che ci insegna la storia della Salvezza. Il resto è politica.

    Nihil amori Christi praeponere
    et de Dei misericordia nunquam desperare.
    Abnegare semetipsum sibi ut sequatur Christum.

  • Lucy ha detto:

    Il presente della Chiesa e` sotto gli occhi di tutti .Non resta che fare come diceva il generale Kutuzov nella lotta contro Napoleone ” pazienza e tempo”.Il tempo e` il futuro e il futuro e` nelle mani dei giovani.
    Per i giovani non servono proposte poco attraenti: su poverta` e lavoro meglio la Camusso, su clima e ambiente meglio Jeffrey Sachs , su immigrati meglio il ” turbante di Soros” alias la Bonino e cosi` via.
    I giovani hanno sete di radicalita`, di assoluto, di qualcosa di grande per cui spendere la vita, vogliono identita` chiare e appassionanti , proposte forti ed esigenti dove non si ha paura di dire chi si e` e che cosa si professa.
    La chiesa non ha oggi il problema della rigidita` ma al contrario quello della liquidita` che provoca incertezze e sbandamenti come le famose ” inclusivita`” che non significano niente o ” includono ” le peggiori porcherie (il caso degli sposi scout gay di Staranzano docet).
    I sacerdoti che hanno piu` seguito tra i giovani sono quelli che annunciano loro un Vangelo senza sconti e senza discernimenti di comodo come fece san Paolo e come fece San Giovanni Paolo II nel famoso discorso ai giovani nel 1985 che infiammo` i nostri cuori : “…il Vangelo ci presenta un Cristo molto esigente e in particolare per quanto riguarda la sfera sessuale e` nota la FERMA posizione da lui presa in difesa dell’indissolubilita` del matrimonio ela condanna del semplice adulterio del cuore …..il permissivismo non rende gli uomini felici pertanto se la Chiesa dice delle cose che non piacciono e` perche` essa sente l’obbligo di farlo …”.Parole all’opposto della chiesa di oggi.

  • peter ha detto:

    Ira Divina.
    Concordo, naturalmente!

  • Ecclesia afflicta ha detto:

    A me Galantino, della corte dei miracoli papale, è quello che dice meno. Paglia è surreale, si è fatto dipingere nudo nel duomo di Terni con la mitria mentre abbraccia un tizio in una specie di estasi, e si sente ispirato da Marco Pannella. Il ghostwriter di Bergoglio, l’autoplagiatore di amoris laetitia Tucho Fernandez, sembra uscito da un film di Almodovar, si fa fotografare languido alla finestra e scrive un saggio sull’arte di baciare. Il generale dei gesuiti Sosa non crede alle parole di Cristo del vangelo, ma a quelle di Bergoglio come divinamente ispirate. Galantino invece mi pare un inetto convinto di essere un genio della politica. Non mi fa venire in mente niente.
    http://ecclesiaafflicta.blogspot.it/

  • Lucius ha detto:

    Forse i vari Galantino e compagnia,indossano i loro colletti bianchi,perche’qualcuno possa scrivervi la parola che rispecchia il loro modo di testimoniare il Depositum Fidei,ossia:Ipocrisia.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Sembra che la desueta Messa Tridentina stia ritornando in forma sostenuta. A Tolentino di Macerata, lo Stato Ungherese ha restaurato una chiesa sconquassata dal terremoto ultimo. Riaprirà ai primi di dicembre con una Messa Tridentina, che verrà poi celebrata settimanalmente. Lo comunica il Maestro d’Organo Andrea Carradori, un esperto convinto di quella Messa. Ho dato la notizia ad un certo numero di persone all’antica e pure a qualche giovane sacerdote. Vedremo gli effetti.

  • peter ha detto:

    Ira Divina.
    Non facciamo simili accostamenti, prego.
    I papi re di una volta, erano veri Romani Pontefici ; quanto a Richelieu ,è stato un grande ministro di Francia, altro che Galantino. Che pena…!
    Quelli che Lei ha nominato, sono tristi stereotipi di una chiesa in demolizione!
    Povera Chiesa!

  • adriana ha detto:

    “La percentuale di elettori che si astengono dal voto misura il grado di libertà concreta di una democrazia.Nei casi in cui la libertà è fittizia ,o quando è minacciata,la percentuale tende a zero.”Nicolas Gomez Davila.

  • Serena ha detto:

    So di essere un po’ fuori tema, ma davvero vorrei che qualcuno mi desse delle spiegazioni su questa ultima omelia da casa Marta
    http://www.asianews.it/notizie-it/Papa%3A-le-donne-difendono-dalle-colonizzazioni-ideologiche-che-indottrinano-i-giovani-42399.

    • deutero.amedeo ha detto:

      Per me, segretamente viene a leggerci e, anche se un po’ tardo di mente, qualcosa comincia a capire. Povero toso!

      • Ecclesia afflicta ha detto:

        Anche nelle sue udienze sull’eucarestia ha parlato della Messa come calvario, una visione molto tradizionale. Ma Bergoglio può dire una cosa e poi il suo contrario, la dottrina per lui è irrilevante. Quando si rende conto che è andato troppo oltre nelle sue riforme e con il suo dio delle sorprese, allora dice qualcosa di cattolico per rassicurare i perplessi. Ma il vero Bergoglio è quello delle novità e della “profezia” che meglio si esprime nelle conversazioni coi giornalisti in aereo, nei suoi atti e nelle sue nomine. Tutto il resto è fumo e mezzi giustificati dal fine.
        Come disse Mons Forte: “Tipico di un gesuita!”
        http://ecclesiaafflicta.blogspot.it/

      • terzoc ha detto:

        Magari! Sarebbe una bella cosa se i “potenti” di oggi imitassero qualche volta quelli delle vere fiabe (a. D.) , che si travestivano da ambukanti e andvano in giro a sentire cosa diceva la gente.

  • deutero.amedeo ha detto:

    E che dire del linguaggio che adottano?
    Ius soli, stepchild adoption, jobs act ecc ecc.
    A ma ricordano tanto il “latinorum” di manzoniana memoria ( Promessi Sposi – Cap . II #100 e segg.) .
    Il tutto per fare in modo che la gente ( di cui Francesco è il papa) non ci capisca “gnente” .

    Ad meliora.

    • deutero.amedeo ha detto:

      Facio mica per dire neh, ma sicome che io, modestia a parte, mi sento mica ” gente” , pota!, io per me quel papa qui non è mica il mio papa. O dio, di soldi ce ne ho mica tanti, di squola sì ce ne o’ un po’ ma mica propria tanta, però stracione del tutto non sono ancora. E così lui dice che io sono fuori della chiesa. Capito sig. Pelatti? 🙂

  • Iginio ha detto:

    segnalo questi commenti di un uomo di cultura e di arte non propriamente cattolico ma rispettoso della religione e che detesta i radical-chic e le manie “progressiste” di certo clero che giungono alla blasfemia:

    http://www.picweb.it/emm/blog/index.php/2017/11/23/per-gli-intellettualoidi-radical-chic-e-tempo-di-vacche-grasse/

  • carla ha detto:

    APPUNTO!!!!!!!!!

  • Ira Divina ha detto:

    Lo scrivevo ieri: Per caso su Rai 3 mi sono imbattuto nel programma #Cartabianca# e chi mi è apparso? Il Mons. Galantino! Che partecipa al programma come esperto sul problema immigrazioni. E te parevaaa! Con le gambe a cavalcioni e in stile da star dei salotti tra le altre cose dette, rispondendo alla conduttrice che gli ricordava come Papa Francesco si sia definito un politico, non solo confermava l’affermazione del pontefice (?), ma definiva se stesso come ottimo politico sulla scia di papa Frensis. Come se non si fosse capito che più che predicare Cristo, hanno preso in mano le sorti politiche dell’Italia usando i burattini di questa sinistra sempre più sul baratro del fallimento. Bergoglio si è messo in testa do fare il Papa re e Galantino vuole imitare Richelieu.😂😂😂

    • deutero.amedeo ha detto:

      E se ai vari Galantino & C. mandassimo un SMS per ricordare loro che il turibolo, la brace e l’incenso servono ANCHE per incensare Dio?

  • deutero.amedeo ha detto:

    Credo che oggi l’unico discernimento che dobbiamo coltivare sia quello che ci serve per capire che cosa di ciò che dicono gli uomini di chiesa provenga dallo Spirito Santo e che cosa provenga dallo spirito di Satana. E poi scegliere a chi dobbiamo credere. Che non ci succeda di pensare che nella Chiesa l’ultimo uomo credibile in ordine di tempo sia Gesù Cristo.

    • deutero.amedeo ha detto:

      E magari aggiungiamo anche i quattro evangelisti, i rimanenti nove apostoli e San Paolo.

  • patrizia ha detto:

    Giulia Anna Meloni, anch’io penso che sia proprio cosi’ !!!!

  • giulia anna meloni ha detto:

    buongiorno,non tutti i mali vengono per nuocere.Senza le “finte” dimissioni di Papa Benedetto XVI, tutti questi Giuda non sarebbero venuti allo scoperto; forse non avevano neppure previsto la ribellione e la resistenza del popolo di Dio.

  • Esdra ha detto:

    Il referente del P.D. nella C.E.I., Mons. Galantino sembra affetto dalla stessa tendenza all’autodistruzione. Il P.D. infatti è in pieno “cupio dissolvi” così come la chiesa rahneriana di Galantino, Marx, Sorondo, Paglia, e tanti altri.

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    dell’otto per mille che i cattolici – me compreso – non danno più a questa CEI traditrice di Dio, del popolo e del diritto naturale, a Galantino poco gliene cale, perché a lui i soldi dei massoni per portare avanti la sua politica, non mancheranno mai.

    • Vito ha detto:

      Continuiamo comunque a non dare l’8 × 1000 alla CEI. Ricordo a tutti che questa protesta è più efficace se si sceglie di destinare l’8 x 1000 ad un’altra istituzione (Chiesa Ortodossa, Stato o altre che non ho mai preso in considerazione). L’8 x 1000 di chi non sceglie, infatti, viene distribuito lo stesso tra gli enti in proporzione alle scelte fatte dagli altri (quindi la maggior parte finirebbe lo stesso a Galantino.